Il tetto ventilato per il benessere e il risparmio energetico Costruire una copertura in legno che prevede la circolazione sottostante dell aria, permette di unire i vantaggi di risparmio energetico ai vantaggi derivati dall uso di un materiale ecologico rinnovabile come il legno 22 Il legno, per ragioni di carattere fisico, biologico, psicologico, rappresenta la migliore risorsa per creare le condizioni ambientali più salubri per l uomo. Le sue proprietà favoriscono le funzioni basilari dell organismo avendo il legno proprietà igroscopiche che agiscono sull ambiente in cui si vive mantenendo condizioni di umidità equilibrate ed A destra - La stagionatura è la fase più importante per ottenere travi di qualità da usare in particolare nella costruzione dei tetti: dopo il taglio in segheria il legname giace all aperto per l essiccazione naturale che deve durare almeno tutto l inverno e la primavera successivi all abbattimento A sinistra - Il legno per ragioni di carattere fisico, biologico, psicologico, rappresenta la migliore risorsa per creare le condizioni ambientali più salubri per l uomo. Il tetto in legno, in particolare, contribuisce anche a migliorare il rendimento termico dell edifi co ideali sia nelle stagioni fredde che in quelle calde, allontanando così tra l altro i rischi di patologie reumatiche e respiratorie. Il legno, il più antico dei materiali da costruzione, è una risorsa rinnovabile, in altre parole non è da classificarsi fra le risorse esauribili, però il suo uso in edilizia, specie come materiale strutturale, era stato negli ultimi decenni trascurato a beneficio di materiali, quali il cemento armato ed il ferro, giudicati più idonei. Nuove tecnologie costruttive stanno però ora rivalutando e rendendo interessante l impiego strutturale del legno, in particolar modo per le coperture. La copertura in legno è leggera e presenta nel contempo grandi capacità di resistenza agli sforzi e notevole elasticità. Con lavorazioni opportune e utilizzato correttamente il legno ha una resistenza nel tempo più lunga e migliore di altri materiali usati per le strutture di copertura. Le essenze più idonee all uso sono le conifere ed in particolare il pino, il larice e l abete, in genere provenienti da colture con programmi di riforestazione controllati da Enti certificati. Per garantire una migliore stabilità delle strutture, le aziende fornitrici di prodotti di qualità superiore fanno uso di alberi abbattuti in inverno cioè nel periodo di letargo vegetale. In tal modo il legname risulta molto più stabile, con meno fessurazioni, senza tensioni interne e con ritiri molto ridotti. Una corretta stagionatura inizia proprio al momento dell abbattimento dell albero; dopo il taglio in segheria segue la giacenza all aperto per l essiccazione naturale che durerà, come minimo, tutto l inverno e la primavera successiva. Il legno viene poi trasportato nelle aziende di trasformazione e lavorato per ricavarne diverse tipologie di travi a seconda delle esigenze di portata e delle aspettative estetiche. Vengono così prodotti travi in legno massiccio, in legno lamellare e in legno bilamellare. Travi in legno massiccio La travatura in legno massiccio è realizzata con tronchi di legno piallati sui quattro lati. A seconda delle caratteristiche di portata e lunghezza richieste dalla struttura, le travi vengono realizzate con misure di sezioni diverse: maggiori sono la lunghezza e la portata, maggiore è la sezione della trave (1). Dal tronco di un albero, in relazione al suo diame-
1 - Struttura di tetto con travi in legno massiccio di abete predisposto per la successiva posa del tavolame e del sistema di copertura ventilata tro, si può ricavare una sola trave, o se ne possono ricavare due se viene diviso a metà o quattro se diviso in quarti. Queste travi massicce hanno caratteristiche strutturali ed estetiche diverse tra loro. La trave ricavata dal tronco intero ha al suo centro il cuore della pianta ovvero la parte più soggetta a muoversi con torsioni e fessurazioni provocando svergolamenti e crepe che caratterizzano fortemente una certa produzione di travi. Questi movimenti, se molto accenuati, riducono l efficienza strutturale della trave e la fanno apparire esteticamente molto rustica. Se invece da un tronco si ottengono due o quattro travi, con i tagli si seziona il cuore dell albero. In tal modo si avranno travi cosiddette fuori cuore con caratteristiche sia strutturali che estetiche superiori: si muoveranno molto meno provocando svergolamenti quasi impercettibili e fessurazioni normali esteticamente più raffinate (2). Per un effetto più rustico esistono in commercio anche travi uso Fiume (dal nome della città istriana) ricavate da tronchi di legno piallati sui quattro lati senza eccessive rifiniture e con i caratteristici bordi smussati per tutta la lunghezza. Questo tipo di travatura viene utilizzata in lavori di restauro di rustici e laddove siano richiesti risultati estetici particolari (3). Travi in legno lamellare Si ottengono incollando strati successivi di legno di spessore 3-4 cm fino al raggiungimento della sezione richiesta. Le travi portanti in legno lamellare rispondono perfettamente alle esigenze sempre crescenti di qualità ed estetica. I difetti congeniti del legno massiccio, come fenditure, nodi e le possibili curvature e torsioni, vengono eliminati con la tecnica dell incollaggio in strati diversi, la quale permette inoltre al legno lamellare di raggiungere portate maggiori e di venire utilizzato per le strutture finora realizzabili solo con l impiego di altri materiali. Con le travi lamellari si ottengono ottimi risultati estetici, notevoli lunghezze e portate maggiori rispetto al legno massello. Vengono 2 3 2 - Tetto realizzato con travi e capriata in legno di abete massiccio con tavolame a vista 3 - Copertura realizzata con travi uso Fiume : si nota l effetto più rustico ottenuto con questa lavorazione del tronco che viene tagliato solo parzialmente (solo da un lato) e piallato sui quattro lati. Questa lavorazione ben si addice ad alcune tipologie di restauro di cascinali d epoca in campagna 4 4 - Travi in legno lamellare utilizzate per la realizzazione della struttura primaria del tetto. Si notano gli strati successivi di legno, di spessore 3-4 cm, che vengono incollati fino a raggiungere le dimensioni di trave richiesta. Le travi così ottenute risultano più snelle rispetto alle travi in legno massiccio 23
Schema di funzionamento del tetto ventilato Camera di ventilazione. Consente l espulsione dell aria riscaldata prima che il calore si trasmetta agli ambienti abitati (effetto particolarmente importante nella stagione calda). Rende l abitazione confortevole e la mantiene fresca e asciutta Tavolato naturale. Aumenta l efficacia della ventilazione e della coibentazione. È un isolante acustico. Migliora la qualità della vita nell ambiente sottostante Struttura in legno lamellare che utilizza colle assolutamente non nocive. Isolante. Posato senza soluzione di continuità - assenza di ponti termici. Protegge dal caldo in estate e dal freddo in inverno. Rende l ambiente confortevole. Perlinatura. Materiale igrometrico che assorbe l umidità in eccesso rilasciandola lentamente nei periodi più secchi. Arreda con stile e migliora la vivibilità dell ambiente sottostante usate per la prima e seconda orditura con facili e sicuri sistemi di montaggio (4). Travi in legno bilamellare È una soluzione innovativa che unisce i vantaggi delle travi in lamellare (dal punto di vista strutturale) a quelli delle travi in massello (dal punto di vista estetico). Le travi bilamellari sono realizzate con due lamelle di legno scelto, incollate tra loro, di spessore adeguato (ciascuna pari alla metà della trave finita) e, viste di lato, hanno l aspetto di una trave in legno massiccio. La portata statica raggiunge quella delle tradizionali travi in lamellare. Non sono invece presenti, grazie alla sezione del legno ed all essiccazione uniforme delle lamelle, crepe, nodi di dimensioni eccessive, torsioni e cali di sezione, caratteristici delle travi tradizionali in massello. Si ottengono così ottimi risultati estetici, assenza di svergolamenti, fenditure e crepe, con lunghezze considerevoli e maggiori delle travi in massello di pari sezione (5). Tetto ventilato: funzionamento, rendimento energetico e schema costruttivo Dopo aver scelto la tipologia delle travi, il sistema costruttivo del tetto che fornisce i migliori risultati in termini di isolamento e risparmio energetico è quello ventilato. La ventilazione del tetto produce l effetto camino naturale (l aria calda tende a salire e risucchia quella fresca dal basso) che viene fortemente incrementato sfruttando una depressione che attira con forza l aria fresca proveniente dal livello gronda verso l alto, cioè verso il colmo del tetto. Si crea così un continuo circolo d aria forzata che, oltre ad espellere umidità e calore, mantiene un clima asciutto tra tegole e copertura. Questo effetto produce un piacevole senso di benessere nel periodo estivo ed una lunga durata di tegole e legno, mentre nel periodo invernale, lo stato d aria stagnante che si forma sotto la copertura è un ottimo isolante termico. La differenza del rendimento energetico tra un tetto realizzato con sistema tradizionale e un tetto ventilato per un edificio a basso consumo energetico è evidente leggendo i dati della trasmittanza termica: si ottiene in tal modo un risparmio sui consumi di quasi la metà rispetto ad una struttura tradizionale. ESTATE In estate, la ventilazione del tetto permette l eliminazione dell aria calda dovuta al riscaldamento del tetto, in inverno lo stato d aria stagnante che si forma sotto la copertura è un ottimo isolante termico che impedisce al calore dell abitazione di disperdersi. Tutto questo favorisce il contenimento dei consumi energetici. INVERNO Disegni: Maxitalia - Vinci (Firenze) 24
Rendimento energetico del tetto: confronto tra tetto ventilato e tetto tradizionale Gancio ferma coppi Coppo/ Tegola Isolante in due strati Telo impermeabile traspirante Listello (ventilazione) Listello porta coppo Ventilazione Gancio fermacoppo Coppo in laterizio Parapasseri Canale di gronda Assito (tavole legno) Travetto in legno (portante) SISTEMA TETTO VENTILATO PER CASA A BASSO CONSUMO ENERGETICO Trasmittanza U inferiore a 0.34 W/m 2 K Bilanciamento igrometrico Canale di gronda Parapassero SISTEMA COSTRUTTIVO TRADIZIONALE Trasmittanza U superiore a 0.60 W/m 2 K Trasmittanza: è la quantità di calore che attraversa una struttura (più basso è il valore di trasmittanza migliore è l isolamento) Indirizzi utili: Antico Legno - Via Postumia di Ponente, 194-35013 Cittadella (Padova) - Tel. 049 5971420 - Fax 049 9400743; Pircher - Via Martin Luther King, 13-42047 Rolo (Reggio Emilia) - Tel. 0522 659711 - Fax 0522 659790 - piroffice@pircher-spa.com - www.pircher-spa.com; Mori legnami - Via Salotti, 43-29100 Piacenza - Tel. 0523 380121 - Fax 0523 380555; Costruttivamente una copertura ventilata in legno non rappresenta più una novità assoluta in alcune zone del territorio italiano. Nelle aree più fredde del nord Italia è ormai una prassi costruttiva sia nei restauri che nei nuovi fabbricati. 5 - L innovativa soluzione delle travi in legno bilamellare: vantaggi strutturali simili a quelli offerti dalle travi lamellari abbinati all eleganza delle travi massicce senza il rischio di fessurazioni e svergolamento delle stesse. È impercettibile il segno longitudinale sulla faccia inferiore della trave che indica il punto di incollaggio fra le due parti di legno che la compongono - www.morilegnami.it; Damiani legnami - Via Durst, 68 - Zona Industriale - 39042 Bressanone (Bolzano) - Tel. 0472 975757 - Fax 0472 975758 - www.damianilegnami.it; Gaspari Paolo - Via Croce, 90-37050 Ca degli Oppi (Verona) - Tel. e fax 045 7130277 - gasparip@tiscalinet.it - www.gasparipaolo.it; Wood Beton srl - Via Roma, 1-25049 Iseo (BS) - info@woodbeton.it - www.voodbeton.it Questo sistema è in ogni caso indicato anche per le zone calde poiché la ventilazione riduce il surriscaldamento della massa della copertura. Per la realizzazione della ventilazione si procede posando sulla struttura secondaria della copertura, cioè i travetti, l assito di legno che in genere resta a vista negli ambienti abitati sottostanti. Sopra l assito si stende prima un telo, costituito da materiali di provenienza naturale, con funzione di bilanciamento igrometrico (dell umidità), quindi lo strato di isolante, ad esempio sughero o pannelli in fibra di legno, che assolve la fondamentale funzione di ridurre la trasmittanza del calore. Poi si procede con la stesura di un telo impermeabile ma traspirante sullo strato isolante, si inchiodano con opportune sigillature due strati incrociati di listelli di legno, per creare spazio per la ventilazione sotto i coppi, che infine vengono posati agganciati agli stessi listelli. Il moto dell aria avviene dal livello gronda verso il colmo, che deve essere opportunamente rialzato per consentirne il deflusso. Marco Calliari Architetto 25