PROGRAMMA DI AZIONE COMUNITARIA IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA TOSSICODIPENDENZA (1996-2000) Decisione n. 102/97/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 1996 (GU L 19 del 22.1.1997, pag. 25) PROGETTO DI MISURE RIGUARDANTI IL PROGRAMMA DI LAVORO 2001 (TESTO RILEVANTE AI FINI DEL SEE)
Programma di azione comunitaria in materia di prevenzione della tossicodipendenza PROGETTO DI MISURE RIGUARDANTI IL PROGRAMMA DI LAVORO ANNUALE 2001 (art. 5.2. della decisione n. 102/97/CE) I. QUADRO DI RIFERIMENTO 1. Ai sensi della decisione n. 102/97/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996 1, nell'attuazione del programma in oggetto la Commissione è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri, al quale è presentato un programma di lavoro annuo indicante le priorità di azione (articolo 5, paragrafo 2 b)). 2. L'allegato della decisione n. 102/97/CE elenca una serie di sedici azioni da attuare, riunite sotto le due rubriche seguenti. A = Dati, ricerche e valutazioni. Obiettivo Migliorare le conoscenze del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze e delle loro conseguenze, nonché dei mezzi e metodi di prevenzione della tossicodipendenza e dei rischi ad essa connessi, in particolare utilizzando le informazioni fornite dall'osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) e le possibilità offerte dai programmi e dagli strumenti comunitari esistenti. B = Informazione, educazione sanitaria e formazione. Obiettivo Contribuire al miglioramento dell'informazione, dell'educazione e della formazione ai fini della prevenzione della tossicodipendenza e dei rischi connessi, in particolare nei confronti dei giovani nei contesti pertinenti (per esempio: famiglia, scuola, università e tempo libero) e dei gruppi particolarmente vulnerabili, inclusi gli ex tossicodipendenti. 3. L'allegato definisce il quadro di riferimento per l'elaborazione dei programmi di lavoro annuali. Questi ultimi dovranno tenere conto anche delle esigenze contenute nel dispositivo della decisione, e riguardanti: - la cooperazione con le istituzioni e organizzazioni attive nel campo della riduzione della domanda di stupefacenti; - la promozione della cooperazione multidisciplinare e della cooperazione tra i settori pubblico e privato, comprese le ONG; 1 GU L 19 del 22.1.1997, pag. 1. 1
- la coerenza e la complementarità con altri programmi e iniziative comunitarie pertinenti 2 ; - la necessità di tenere conto delle attività dell'oedt; - la cooperazione internazionale. La Commissione ricorda che al programma "Prevenzione della tossicodipendenza" possono partecipare anche Repubblica ceca, Ungheria, Islanda Liechtenstein, Lituania, Norvegia, Romania e Slovenia, e che essa fornisce, a richiesta, informazioni utili ai fini della cooperazione con gli altri paesi interessati dell'europa centrale e orientale. 4 Come stabilito dalla decisione, la Commissione ha trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni una relazione intermedia sull'attuazione dei programmi d'azione comunitari per la prevenzione del cancro, dell'aids e di altre malattie trasmissibili, nonché in materia di prevenzione della tossicodipendenza nel quadro dell'azione comunitaria nel settore della sanità pubblica. Tale relazione intermedia contiene una serie di raccomandazioni delle quali si è tenuto conto nella selezione delle azioni per il programma di lavoro 2001 3. 5 Il Consiglio europeo ha approvato la strategia dell'ue in materia di droga per il periodo 2000-2004 nella sua riunione del dicembre 1999 e il piano d'azione dell'unione europea in materia di lotta contro la droga, sempre per il 2000-2004, nel corso della sua riunione del giugno 2000. La strategia riguarda tutte le attività dell'ue connesse con la tossicodipendenza, tra cui la riduzione della domanda, per i prossimi cinque anni. Nella selezione delle azioni per il programma di lavoro 2001 si è attentamente tenuto conto della strategia. 6. Il 25 giugno 2000 la Commissione ha adottato una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che proroga al 2001 e al 2002 il programma di azione comunitaria in materia di prevenzione della tossicodipendenza. 7. La dotazione riservata al programma per il periodo 2001-2002 ammonta a 11 milioni di euro. Per garantire un buon rapporto costi-efficacia nonché il valore aggiunto dell'intervento comunitario, la priorità sarà data a progetti: - condotti su vasta scala, pertinenti dal punto di vista metodologico, se necessario innovatori e in grado di avere un'effettiva incidenza sul conseguimento degli obiettivi del programma di lavoro annuo; - che associano enti pubblici e/o organizzazioni non governative che dimostrino di possedere competenze sufficienti nei settori in questione e in grado, se necessario, di incoraggiare la cooperazione multidisciplinare 4. 8. In linea di principio i progetti che saranno presi in considerazione per un finanziamento nell'ambito di questo programma saranno selezionati fra le domande presentate entro il 30 novembre 2000. 2 3 4 Vedere contatti utili in allegato. COM(1999) 463 def. del 14.10.1999. Modalità, criteri e procedure di selezione e di finanziamento dei progetti. 2
9. In linea di principio potranno usufruire di un sostegno comunitario soltanto le domande di finanziamento relative alle azioni previste dal programma annuale. 10. La Commissione ha inoltre adottato il 16 maggio 2000 una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma d'azione comunitario nel campo della sanità pubblica. Per garantire la coerenza e la continuità tra le azioni, le priorità del programma di lavoro 2001 collegheranno le azioni contenute nell'allegato della decisione agli obiettivi indicati dal programma d'azione nel campo della sanità pubblica. II. PRIORITÀ PER IL 2001 Priorità 1. Migliorare le informazioni e le analisi in campo sanitario Il programma d'azione nel campo della sanità pubblica mira a istituire un sistema generale di informazione sanitaria che consenta ai responsabili decisionali e ai cittadini di individuare e analizzare i dati più importanti. Ciò agevolerà la fornitura di un servizio migliore e più efficace da parte delle strutture sanitarie pubbliche degli Stati membri. Si tratta di una priorità coerente con la strategia dell'ue in materia di droga per il periodo 2000-2004, che tra i suoi principi e obiettivi annovera quello di garantire la raccolta, l'analisi e la diffusione di dati obiettivi, affidabili e confrontabili sul fenomeno della tossicodipendenza nell'ue con il sostegno dell'oedt e di Europol. In questo contesto il programma "Prevenzione della tossicodipendenza" dedicherà un'attenzione particolare ai progetti innovatori, eventualmente basati sugli strumenti metodologici di raccolta dei dati messi a punto dall'oedt e sui progetti di ricerca esistenti (azioni A1 e A2) per l'attuazione delle seguenti azioni prioritarie: A4: Sostenere studi e progetti pilota sui fattori (socioeconomici, socioculturali e psicosociali) connessi alla tossicodipendenza, anche in gruppi bersaglio. - A6: Sostenere e promuovere lo scambio di informazioni e di esperienze, specialmente tra i membri dei vari gruppi impegnati nella prevenzione della tossicodipendenza e tra coloro (ad esempio le famiglie e i tutori) che esercitano un'influenza positiva a lungo termine sui tossicodipendenti, in tema di prevenzione delle ricadute nella tossicodipendenza, compresa la riabilitazione dei tossicodipendenti e il collegamento tra aspetti sociali e aspetti sanitari. 3
Priorità 2. Reagire rapidamente alle minacce in campo sanitario La crescente integrazione all'interno dell'ue sulla base del principio della libera circolazione aumenta l'esigenza di una vigilanza che eviti le minacce alla sanità pubblica, ad esempio quelle dovute alle malattie trasmissibili. Si tratta di una priorità coerente con la strategia dell'ue in materia di droga per il periodo 2000-2004: tra i principali obiettivi della strategia vi è infatti la consistente riduzione dell'incidenza dei problemi sanitari connessi con l'uso di stupefacenti (HIV, epatite B e C, TBC ecc.) e del numero di decessi per droga. In questo contesto le azioni prioritarie sono le seguenti: A3: Contribuire all'elaborazione di una strategia di ricerca sulla prevenzione della tossicodipendenza, in particolare per migliorare le conoscenze sull'impatto, nel settore della sanità pubblica, delle politiche destinate ai consumatori di droghe. A5: Sostenere ricerche e azioni innovative e promuovere scambi di esperienze sui modi e i mezzi per prevenire i rischi connessi con la tossicodipendenza, in particolare allo scopo di: - ridurre i rischi sanitari dovuti all'uso di droga per via endovenosa; - valutare le misure sanitarie di accompagnamento, in particolare i programmi sostituivi; - valutare i metodi e i programmi di prevenzione e di riduzione dei rischi nel settore dell'assistenza ai detenuti tossicodipendenti. B14: Sostenere gli scambi di esperienze, in particolare su base regionale transfrontaliera, in relazione alle iniziative locali di prevenzione adottate sul campo e per strada e rivolte a quei gruppi a rischio che non sempre vengono raggiunti con le strategie classiche di assistenza e prevenzione; sostenere gli scambi di esperienze sui modelli e le prassi di prevenzione, coinvolgendo città di vari Stati membri particolarmente interessate al problema della droga. 4
Priorità 3. Affrontare i determinanti della salute attraverso la promozione sanitaria, la riduzione dei rischi e la prevenzione delle malattie Il modo più promettente per migliorare la salute e ridurre il numero dei decessi prematuri nell'ue consiste nell'affrontare le cause fondamentali dei problemi sanitari, attraverso interventi efficaci per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. Si tratta di una priorità coerente con la strategia dell'ue in materia di droga per il periodo 2000-2004, tra i cui obiettivi principali vi è una significativa riduzione, in cinque anni, della diffusione delle droghe illecite e del numero di coloro che iniziano a farne uso, in particolare per quanto riguarda i giovani al di sotto dei 18 anni. In questo contesto, la priorità sarà accordata alle azioni seguenti: B9: Contribuire all'individuazione, alla verifica e alla messa a punto degli strumenti e mezzi di informazione e di educazione più idonei per taluni gruppi bersaglio, in particolare: favorire l'impiego di informazioni adatte ad ambienti e situazioni particolari, tenendo conto dell'evoluzione delle forme di consumo e dei prodotti utilizzati, nonché del fenomeno della tossicodipendenza multipla; sostenere azioni volte ad adattare i messaggi alle esigenze e alle peculiarità di gruppi particolarmente vulnerabili. B10: Sostenere progetti integrati, programmi e altre iniziative di prevenzione della tossicodipendenza nei luoghi frequentati dai bambini e dai giovani, in stretto dialogo con essi e, ogniqualvolta possibile, con la partecipazione dei genitori e degli interessati; promuovere il ricorso alle competenze di persone che possano entrare in contatto con gruppi di utenti potenziali. B15: Promuovere iniziative volte a migliorare l'aspetto di prevenzione delle tossicodipendenze nei programmi di formazione professionale degli insegnanti e dei responsabili dei giovani e incoraggiare gli scambi di studenti orientati verso le professioni sociali e sanitarie, anche nell'ambito di altri programmi comunitari. B16: Sostenere lo sviluppo di programmi di formazione complementare, di materiali e moduli didattici per coloro che possono entrare in contatto con i tossicodipendenti e i gruppi a rischio, in particolare gli operatori dei settori sociale e sanitario, gli agenti di polizia e il personale giudiziario; promuovere la cooperazione multidisciplinare e quella tra i settori pubblico e privato, ONG comprese, a fini di prevenzione della tossicodipendenza. 5