Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale della Comunità di Sant Abbondio in San Bonifacio Giovedì' 15 ottobre 2015 alle ore 20.30 presso la Sala Duomo, si è riunito il CPP per esaminare e discutere il seguente ordine del giorno come pubblicato anche sul Bollettino Parrocchiale anno 21 n. 42 del 11.10.2015: A) preghiera sul Vangelo della domenica (Mc 10, 35-45); B) presentazione del documento: "Costituzione delle Unità Pastorali" (1992); C) dialogo sulla lettera del Vescovo sulla futura unità pastorale; D) comunicazioni. Il presidente Don Giuseppe Miola, verificata la maggioranza dei membri ai fini della validità della riunione, dà inizio alla stessa. La moderatrice è Laura Geroli e il segretario Simone De Gregori. PUNTO A) Dopo la recita della Contemplazione Corale e la proclamazione della Parola (Mc 10, 35-45), un componente della segreteria del CPP guida la riflessione. Gesù, da buon conoscitore ed educatore del cuore, aiuta i suoi discepoli a prendere coscienza con il desiderio di potere che si annida nella loro profondità. I due Discepoli chiedono come noi, e come tante altre persone, che Dio faccia la loro volontà, esaudisca i loro desideri, realizzi i loro sogni. Hanno un'ambizione: rivendicare i posti. La ricerca dei primi posti è una passione così forte che è difficile strapparne le radici. Gesù intuisce il loro problema, non rifiuta la domanda e cerca di impartire una lezione sul servizio. E' necessario servire e servisi della Parola di Dio per dare un senso alla nostra vita affinchè sia un dono per gli altri.
Al termine, il segretario procede all appello. Sono presenti 24 membri su 33 convocati, assenti 9. Il presidente comunica inoltre che è necessario trovare un sostituto per un componente dei membri eletti dalla Comunità (fascia 18-35 anni) che per altri impegni non potrà più garantire la sua presenza. Pertanto le sostituzioni da effettuare sono due tenuto conto anche di quella della seduta precedente. Il segretario legge il verbale della precedente seduta che viene approvato all'unanimità dopo aver apportato una correzione. La moderatrice passa quindi al punto B presentando direttamente il documento: "Costituzione delle Unità Pastorali" (1992); La nostra diocesi ha elaborato due documenti significativi riguardanti le unità pastorali (u.p): La costruzione delle u.p. Orientamenti e proposte operative (1992) e Note organizzative per il cammino delle u.p. (1999). Essi aiutano a rispondere ad alcune domande. 1. Quando è iniziato il cammino delle u.p. nella nostra diocesi? Il cammino vero e proprio è stato avviato dal 25 Sinodo diocesano (1984-1987). 2. Quali sono gli elementi che la costituiscono? Gli elementi costitutivi dell u.p. sono i seguenti: le parrocchie delle u.p. non vengono soppresse e dunque non perdono le loro identità; l unità da promuovere è sul piano pastorale; la figura del parroco, presente in ogni parrocchia, è superata gradualmente in vista di una conduzione corresponsabile da parte di un gruppo di preti, possibilmente riuniti in vita comune. Le u.p. sono dunque un cammino fondato sulla comunione e sulla collaborazione fra le comunità cristiane. 3. Quali motivazioni conducono alla scelta delle u.p.? All interno delle
comunità parrocchiali sta maturando una nuova identità di Chiesa intesa come comunione aperta che sa lavorare in rete valorizzando le diversità. Mettendo insieme i loro doni, le comunità cristiane sapranno realizzare una pastorale organica e unitaria per dare risposte concrete alla crisi della parrocchia tradizionale la quale non riesce più da sola a far fronte a una domanda religiosa sempre più complessa. La scelta delle u.p. risponde quindi alla reale problematica della diminuzione dei preti ma crea, allo stesso tempo, le condizioni che permetteranno loro di vivere meglio il proprio ministero favorendo la crescita di una nuova mentalità di Chiesa rinnovata e missionaria. 4. Come realizzare le u.p.? La scelta di procedere alla costituzione progressiva delle u.p., va compiuta con decisione e responsabilità, ma al tempo stesso con gradualità e pazienza. Tuttavia nessuno dovrà cercare alibi per non muoversi nella direzione indicata: la cultura della comunione che è uno degli obiettivi fondamentali già presente nel piano pastorale degli anni 90. Ecco alcune indicazioni sul piano strutturale e organizzativo per orientare l impegno a realizzare l u.p. A) LA PREPARAZIONE DELLE UNITÀ PASTORALI Il cammino preparatorio prevede di contrastare le resistenze campanilistiche sperimentando forme dirette e concrete di condivisione tra parrocchie; salvaguardare l identità della parrocchia (unità non significa uniformità); conservare nella parrocchia alcuni servizi fondamentali, mentre altri farli diventare propri dell u.p.; programmare alcuni momenti di interscambio nel servizio pastorale tra i parroci delle
parrocchie; sviluppare una riflessione progettuale riguardo l u.p. all interno dei CPP; convocare unitariamente i CPP per definire qualche obiettivo comune da perseguire; gestire insieme alcune attività o iniziative, momenti formativi, celebrazioni per giovani, durante occasioni particolari o nei periodi liturgici forti. B) LE FORME CONCRETE DI UNITÀ PASTORALE Si possono distinguere tre tipologie di u.p. : quelle formate da parrocchie alle quali non è possibile affidare il parroco residente in ogni comunità; quelle intese come coordinamento stabile e organico fra parrocchie che conservano il loro parroco ma condividono un progetto pastorale unitario; infine quelle costituite da più parrocchie affidate ad un unico presbitero. C). ASPETTI STRUTTURALI-ORGANIZZATIVI DELLE U.P. Primo aspetto Il servizio pastorale dei presbiteri va consapevolmente ridefinito.. a) Dal punto di vista giuridico si possono avere: un affidamento in solidum di più parrocchie a più preti ; la nomina di un presbitero per un particolare settore pastorale in più parrocchie (es. per la pastorale giovanile); la collaborazione stabile e concordata tra presbiteri, pur restando ciascuno responsabile di una o più parrocchie;. b) dal punto di vista pastorale si tratta di: favorire tra preti momenti comunitari stabili di preghiera, di riflessione, di programmazione e di verifica, di fraternità; stabilire un articolazione dei compiti fra i presbiteri; armonizzare il ruolo del presbitero- apostolo (non residente) con il presbitero-pastore;
. c) dal punto di vista delle responsabilità da definire si prevede: la figura del presbitero moderatore (nell affidamento in solidum), nominato dal vescovo per tre anni con le funzioni di convocare e presiedere i momenti comunitari tra preti, rappresentare l u.p. di fronte al vescovo, presiedere i singoli CPAE, pur con possibilità di delega; la figura del presbitero coordinatore (nell affidamento a uno o più presbiteri), nominato dal vescovo. Secondo aspetto Si devono creare le condizioni per una partecipazione corresponsabile del popolo di Dio (preti, laici, religiosi/e) attraverso la costituzione di un Consiglio Pastorale Unitario, senza sopprimere i singoli CPP, e un raccordo stabile delle segreterie dei singoli CPP. Terzo aspetto La partecipazione corresponsabile alla vita dell u.p. esige anche lo sviluppo di una piena e autentica ministerialità laicale, segno di comunione e di missionarietà, garanzia per dare vitalità alle parrocchie anche in mancanza del parroco residente. D) SCELTE E ATTIVITÀ DI PASTORALE ORGANICA Le esperienze essenziali da mantenere nelle singole comunità sono: la celebrazione eucaristica domenicale e dei sacramenti (ad eccezione della Cresima); il CPP e il CPAE; la cura pastorale dei malati e l attenzione alle situazioni di povertà. Le esperienze che invece le parrocchie possono fare meglio collaborando insieme grazie all u.p. sono: gli itinerari di fede e i cammini di iniziazione cristiana differenziati per età ( la catechesi, la preparazione ai sacramenti, le esperienze associative...); il rapporto col
territorio-comune che chiede strutture articolate di intervento (es. caritas interparrocchiale...); il rapporto con il vicariato, all interno del quale vanno sviluppati incarichi tali da favorire la collaborazione tra comunità, evitando così che parrocchie e u.p. si sentano autosufficienti. Per offrire un punto di riferimento esterno di fronte ai problemi e alle tensioni tipiche di un nuovo cammino da intraprendere, il Vescovo ha affidato al Direttore dell Ufficio per il coordinamento della pastorale diocesana il servizio di accompagnare in modo costante e fraterno la realizzazione delle u.p. attraverso momenti comunitari di preparazione e incontri periodici con gli organismi unitari delle u.p. per favorire il dialogo e il confronto continuo. Il progetto delle u.p.chiede un profondo cambiamento di mentalità. Ma ogni esperienza nella Chiesa è dono di Dio e come tale va accolto con gioia e decisa volontà di conversione. Dopo un breve dialogo si passa al punto c) posto all'ordine del giorno relativamente alla lettera del Vescovo sulla futura unità pastorale. Dal confronto è emerso che si tratta di un cammino impegnativo per tutti, perché richiede un cambiamento di mentalità, più aperta e disponibile al rinnovamento che, seppur ormai inevitabile per la progressiva diminuzione dei preti, richiede fatica e anche sofferenza. Si auspica da parte di tutti, in particolare da parte di quanti hanno assunto delle responsabilità pastorali, la buona volontà di lavorare insieme, di creare legami, di fare rete e avviare in tal modo progetti comuni all insegna dell Unità pur sempre mantenendo l identità della propria Parrocchia. L'ultimo punto posto all'ordine del giorno è quello delle comunicazioni:
- Il 30.10.2015 e il 23.12.2015 ci saranno le celebrazioni penitenziali comunitarie. - Suor Gemmina, con la collaborazione di alcuni catechisti, nel periodo dell'avvento curerà durante la Santa Messa delle ore 10.00 la Liturgia della Parola adatta ai bambini delle scuole primarie. - Sabato 28.11.2015 si terrà il Concerto Spirituale di Avvento in Duomo. - Per i 4 Appartamenti in Via San Giovanni Bosco "social housing" è prevista l'inaugurazione la prima domenica di Avvento il 29.11.2015 compatibilmente con il rilascio della relativa agibilità. - Apertura dell'anno giubilare programmato per il giorno 08.12.2015 durante la Santa Messa delle ore 10. - Festa dell Adesione all Azione Cattolica il giorno 08.12.2015 nel corso della Santa Messa delle ore 11.30. Esauriti i punti all ordine del giorno, il presidente e la moderatrice ringraziano tutti per la partecipazione e alle 22.20 circa la seduta è tolta, previa recita dell Ave Maria. Il segretario Il presidente