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Il Proponente: IlDiretto re 2 1 Servizio Affa rigenera lie Lega li F.TO Do tt. Franco Ma rgo na ri ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 72 del 31/01/2017 Il Direttore Generale dell Azienda U.L.S.S. n. 9 SCALIGERA, dott. Pietro Girardi, nominato con D.P.G.R.V. n. 196 del 30/12/2015 e confermato con D.P.G.R.V. n. 164 del 30/12/2016, coadiuvato dai Direttori: - dott. Giuseppe Cenci Direttore Amministrativo - - dr.ssa Denise Signorelli Direttore Sanitario - dott. Raffaele Grottola Direttore dei Servizi Socio-Sanitari ha adottato in data odierna la presente deliberazione: OGGETTO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA - TRIENNIO 2017-2019. Note per la trasparenza:approvazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017-2019. Pag. 1 di 8

ll Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Richiamata la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione emanata in attuazione dell articolo 6 della Convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003 ratificata con Legge 3 agosto 2009 n. 116 ed in attuazione degli articoli 20 e 21 della Convenzione Penale sulla corruzione adottata a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della Legge 28 giugno 2012, n. 110, ed in particolare l art. 1, co. 8 il quale dispone che L'organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione"; Richiamata la delibera ANAC n. 831 del 03.08.2016, ad oggetto Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016, con la quale l Autorità ha ritenuto di procedere all'approvazione di un integrale nuovo piano nazionale anzichè di meri aggiornamenti, dopo il piano nazionale del 2013 (elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica ed approvato dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche-autorità Nazionale Anticorruzione-CIVIT), e l'aggiornamento dello stesso piano approvato dall'anac con determinazione n. 12 del 2015; Atteso che la predetta scelta è stata operata in considerazione delle importanti novità normative intercorse, in forza delle quali, da un lato, sul piano "organizzativo" e "soggettivo", ai sensi del D.L. 4 giugno 2014, n. 90, convertito nella L. 11 agosto 2014, n.114, l'anac ha acquisito pieni poteri in materia di prevenzione della corruzione, che in precedenza erano ripartiti tra la CIVIT ed il Dipartimento della Funzione Pubblica, e dall'altro, sul piano "oggettivo" e "sostanziale", ai sensi del D.lgs. 25 maggio 2016, n. 97, sono state apportate rilevanti modifiche alla disciplina di tematiche importanti, quali la natura e l'efficacia dello stesso Piano Nazionale Anticorruzione e la figura del responsabile della prevenzione della corruzione; Precisato che, per quanto riguarda la struttura, il Piano, a seguito anche degli esiti delle valutazioni su un campione di PTPC 2016-2018, è stato suddiviso in una parte generale, volta ad affrontare temi e problematiche per la predisposizione di misure anticorruzione che interessano tutte le pubbliche amministrazioni e i soggetti di diritto privato in loro controllo, e una parte speciale, dedicata ad una serie di approfondimenti specifici; la sezione VII è dedicata in modo specifico alla sanità; Atteso che la citata analisi ha messo in luce che, nonostante alcuni significativi progressi, le difficoltà delle amministrazioni permangono e che le stesse non sembrano legate alla specifica complessità delle attività di prevenzione della corruzione da compiere, ma ad una più generale difficoltà nella autoanalisi organizzativa, nella conoscenza sistematica dei processi svolti e dei procedimenti Pag. 2 di 8

amministrativi di propria competenza, nella programmazione unitaria di tutti questi processi di riorganizzazione; Rilevato che il nuovo PNA tiene conto anche delle principali modifiche alla legge n. 190/2012 e al d.lgs. n. 33/2013 previste nel d.lgs. n. 97/2016, e che la nuova disciplina tende dunque a rafforzare il ruolo dei Responsabili della prevenzione della corruzione quali soggetti titolari del potere di predisposizione e di proposta del PTPCT all organo di indirizzo. Inoltre, è previsto un maggiore coinvolgimento degli organi di indirizzo nella formazione e attuazione dei Piani così come di quello degli Organismi Indipendenti di Valutazione. Questi ultimi, in particolare, sono chiamati a rafforzare il raccordo tra misure anticorruzione e misure di miglioramento della funzionalità delle amministrazioni e della performance degli uffici e dei funzionari pubblici. La nuova disciplina persegue, inoltre, l obiettivo di semplificare le attività delle amministrazioni nella materia, ad esempio unificando in un solo strumento il PTPC e il Programma triennale della trasparenza e dell integrità e prevedendo una possibile articolazione delle attività in rapporto alle caratteristiche organizzative (soprattutto dimensionali) delle amministrazioni; Atteso che il citato PNA 2016, oltre ai contenuti evidenziati nel PNA 2013 e nella determinazione 12/2015, rileva che il d.lgs. 97/2016, nel modificare il d.lgs. 33/2013 e la l. 190/2012, ha fornito ulteriori indicazioni sul contenuto del PTPCT. In particolare, il Piano assume un valore programmatico ancora più incisivo, dovendo necessariamente prevedere gli obiettivi strategici per il contrasto alla corruzione fissati dall organo di indirizzo. L elaborazione del PTPCT presuppone, dunque, il diretto coinvolgimento del vertice delle p.a. e degli enti in ordine alla determinazione delle finalità da perseguire per la prevenzione della corruzione, decisione che è elemento essenziale e indefettibile del Piano stesso e dei documenti di programmazione strategico-gestionale. Altro contenuto indefettibile del PTPCT riguarda la definizione delle misure organizzative per l attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza. La soppressione del riferimento esplicito al Programma triennale per la trasparenza e l integrità, per effetto della nuova disciplina, comporta che l individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza non sia oggetto di un separato atto, ma sia parte integrante del PTPCT come apposita sezione. Quest ultima deve contenere, dunque, le soluzioni organizzative idonee ad assicurare l adempimento degli obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa vigente. In essa devono anche essere chiaramente identificati i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e delle informazioni; Rilevato che il PNA 2016, ancora, raccomanda alle amministrazioni di curare la partecipazione degli stakeholder nella elaborazione e nell attuazione delle misure di prevenzione della corruzione, anche attraverso comunicati mirati, in una logica di sensibilizzazione dei cittadini alla cultura della legalità; in questa sede si dà atto che la stesura del PTPCT è stata preceduto da una procedura di consultazione pubblica Pag. 3 di 8

via web, mediante invito a presentare proposte e suggerimenti, pubblicato sul sito internet aziendale, per consentire agli stakeholders esterni ed interni la più ampia possibilità di partecipazione, così come i suddetti portatori di interessi sono stati coinvolti direttamente anche nelle Giornate della trasparenza nel corso del 2016; Precisato che al termine del predetto periodo di consultazione non sono pervenute proposte di aggiornamento e/o integrazione al PTPCT; Atteso che, per quanto attiene la gestione del rischio, Il PNA 2016, (che si muove sul solco metodologico già introdotto dal PNA 2013 e ripreso nell Aggiornamento 2015 al PNA) ribadisce la centralità dell analisi del rischio e delle misure specifiche di prevenzione della corruzione contestualizzate, fattibili e verificabili nonché offre ulteriori orientamenti e indicazioni a supporto delle amministrazioni favorendo anche lo scambio di buone pratiche. Misure di prevenzione oggettiva, che devono mirare, attraverso soluzioni organizzative, a ridurre ogni spazio possibile all azione di interessi particolari volti all improprio condizionamento delle decisioni pubbliche, e misure di prevenzione soggettiva che mirano a garantire la posizione di imparzialità del funzionario pubblico che partecipa, nei diversi modi previsti dall ordinamento (adozione di atti di indirizzo, adozione di atti di gestione, compimento di attività istruttorie a favore degli uni e degli altri), ad una decisione amministrativa. L individuazione di tali misure spetta alle singole amministrazioni, perché solo esse sono in grado di conoscere la propria condizione organizzativa, la situazione dei propri funzionari, il contesto esterno nel quale si trovano ad operare. Il PNA guida le amministrazioni nel percorso che conduce necessariamente all adozione di concrete ed effettive misure di prevenzione della corruzione, senza imporre soluzioni uniformi, che finirebbero per calarsi in modo innaturale nelle diverse realtà organizzative compromettendone l efficacia preventiva dei fenomeni di corruzione. Nel campo specifico della lotta alla corruzione l Autorità ha sottolineato la centralità del risultato (le misure di prevenzione) anche rispetto ai passaggi e al metodo generale per raggiungerlo. Ecco perché ANAC ha scelto di approfondire specifiche realtà amministrative, per tipologie di amministrazioni o per settori specifici di attività, quale è, nel nostro caso, la sanità. Atteso che nel corso del 2016, le tre Aziende confluite nell Aulss 9 Scaligera, sono state impegnate al fine di dare attuazione e consolidare i numerosi obblighi derivanti dalla normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza e previsti nei rispettivi PTPC adottati nel 2016, dando atto che è stata garantita un azione di continuo coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, come meglio e più diffusamente riportato nel testo del PTPCT allegato; Richiamata la legge regionale n. 19 del 25.10.2016, avente ad oggetto Istituzione dell Ente di governance della sanità regionale veneta denominato Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto Azienda Zero. Disposizioni per la Pag. 4 di 8

individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende Ulss. ha ridefinito l assetto organizzativo delle Aziende ULSS con effetto dal 1 gennaio 2017; Precisato, in particolare, che la citata legge, all art. 14, ha previsto tra l altro, con effetto dall 01/01/2017, la soppressione delle Ulss n. 21 e 22 e la loro incorporazione nell Azienda ULSS n. 20 che vede modificata la propria denominazione in Azienda ULSS n. 9 Scaligera avente quale circoscrizione il territorio della provincia di Verona; Atteso che ogni Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione ai sensi dell art. 1, comma 14, legge n. 190 del 6 novembre 2012 - Anno 2016, redatta dai responsabili delle Aziende Ulss 20,21 e 22 e con riferimento all attività delle medesime, sulla base del modello standard emanato dall Autorità Nazionale AntiCorruzione, è stata pubblicata nel sito internet delle cessate Aziende entro la data del 16/01/2017, come disposto dall ANAC; Richiamata la propria deliberazione n. 7 del 02.01.2017 ad oggetto Nomina responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza"; Precisato che, con riferimento alle nuove disposizioni normative (art. 1, co. 8, l. 190/2012) che prevedono che il PTPCT debba essere trasmesso all ANAC, la stessa ha precisato che, in attesa della predisposizione di un apposita piattaforma informatica, in una logica di semplificazione degli adempimenti, non deve essere trasmesso alcun documento all Autorità, in quanto tale adempimento si intende assolto con la pubblicazione del Piano sul sito istituzionale, sezione Amministrazione trasparente/altri contenuti Corruzione. I documenti in argomento e le loro modifiche o aggiornamenti devono rimanere pubblicati sul sito unitamente a quelli degli anni precedenti; Attesa la necessità di provvedere all aggiornamento per il triennio 2017-2019 del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell Aulss 9 Scaligera, al fine di adeguare al nuovo triennio di riferimento gli obiettivi e le azioni da intraprendere in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza cosi come richiesto dalla normativa; Ritenuto di precisare che il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza relativo al triennio 2017-2019, alla luce delle considerazioni più sopra espresse, non si configura come un attività compiuta bensì come un programma di attività da svilupparsi in una logica di gradualità e che, nelle more di ulteriori indirizzi, risulta coerente con i contenuti del PNA, adeguato al D.Lgs n. 33/2013 e al d.lgs. 97/2016, e pare rappresentare il punto di equilibrio tra le azioni poste in essere all interno dell Amministrazione in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza e le previsioni normative così come previsti dallo stesso Piano Nazionale Anticorruzione; Pag. 5 di 8

Precisato, infine, che, come riportato anche all interno del PTPCT, a seguito delle modifiche territoriali apportate dalla l.r. 19/2016, è stato predisposto un unico Piano, con parti generali riferite alla Ulss 9 e parti specifiche che riportano la situazione esistente al 31.12.2016 nelle singole realtà territoriali riferibili alle tre Aziende veronesi, con tre allegati che ripropongono le rispettive tabelle di gestione del rischio delle cessate Aziende e un unico elenco degli obblighi di pubblicità; tale ultimo documento, una volta approvato l atto aziendale, sarà rivisto e adeguato al medesimo. Con tale scelta, pur adottando un Piano ancora non del tutto aderente alla nuova realtà dell Aulss 9 (costituita solo dal 1 gennaio 2017) unitariamente considerata e pur riguardando una organizzazione che deriva dalle precedenti Aziende, si può dare evidenza in modo unitario della politica aziendale in materia di prevenzione della corruzione, delle azioni intraprese e da intraprendere e della priorità di tali interventi, proseguendo nel percorso già delineato negli anni precedenti nelle tre Aziende veronesi. Nel Piano, si è data evidenza anche di come superare le criticità esistenti (es: sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE e sua alimentazione), in quanto collegate alla nuova organizzazione non ancora delineata nell Atto aziendale, prevedendo anche soluzioni temporanee e prevedendo, altresì, una revisione del Piano a seguito dell approvazione dell Atto aziendale; Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione ; Vista la delibera ANAC n. 831 del 03.08.2016, ad oggetto Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016 Vista la legge regionale n. 19 del 25.10.2016, recante Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS. ; Vista la DGRV n. 388 del 07 aprile 2016 ANAC. Piano Nazionale Anticorruzione 2013. Aggiornamento 2015. Sanità. Indirizzi per Aziende ed Enti del SSR ai fini dell'adeguamento dei piani aziendali in materia di anticorruzione ai contenuti dell'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione. ; Vista la DGRV n. 1537 del 10.10.2016, Piano Nazionale Anticorruzione PNA. Indirizzi attuativi per le aziende e gli enti del SSR. ; Propone l adozione del provvedimento sotto riportato. IL DIRETTORE GENERALE Pag. 6 di 8

Vista l attestazione del Responsabile dell avvenuta regolare istruttoria della pratica in relazione sia alla sua compatibilità con la vigente legislazione nazionale e regionale, sia alla sua conformità alle direttive e regolamentazione aziendali; Acquisito agli atti il parere favorevole del Direttore Sanitario, del Direttore Amministrativo e del Direttore dei Servizi Socio-Sanitari per quanto di rispettiva competenza; DELIBERA 1) Di approvare, su proposta del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, il PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2017-2019, allegato al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale; 2) Di pubblicare il presente provvedimento sul sito internet istituzionale nell apposita sezione Amministrazione trasparente ; 3) Di incaricare il Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza di dare la massima diffusione dei contenuti del piano, con particolare riferimento al personale dipendente e collaboratori, e assicurare ogni adempimento ivi previsto. Il Direttore Sanitario Il Direttore Amministrativo Il Direttore dei Servizi Socio-Sanitari F.TO dr.ssa Denise SignorelliF.TO dott. Giuseppe Cenci F.TO dott. Raffaele Grottola IL DIRETTORE GENERALE F.TO dott. Pietro Girardi Pag. 7 di 8

ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE E DI ESECUTIVITA La presente deliberazione è divenuta esecutiva dalla data di adozione. In data odierna copia della presente deliberazione viene: Pubblicata per 15 giorni consecutivi nell Albo on line, ai sensi e per gli effetti dell art. 32 comma 1 della L. 18.06.2009, n. 69 e s.m.i.. Trasmessa al Collegio Sindacale, ai sensi dell art. 10 comma 5 della L.R. 14.09.1994, n. 56. Verona, 03/02/2017 il Direttore Servizio Affari Generali F.TODott. Gabriele Gatti TRASMESSA PER L ESECUZIONE A: Servizio Affari Generali e Legali - sede di Legnago TRASMESSA PER CONOSCENZA A: Pag. 8 di 8