UE: IN 20 PAESI SU 28 LA POVERTA TRA I MINORI E SUPERIORE A QUELLA DEGLI ANZIANI. IN ITALIA UN UNDER 16 SU 3 E POVERO.

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\ Ufficio Studi News del 18 maggio 2019 UE: IN 20 PAESI SU 28 LA POVERTA TRA I MINORI E SUPERIORE A QUELLA DEGLI ANZIANI. IN ITALIA UN UNDER 16 SU 3 E POVERO. La crisi ha colpito soprattutto i giovani: in 20 Paesi europei su 28, infatti, il rischio povertà tra gli under 16 (media UE al 24,4 per cento) è nettamente superiore a quello riferito agli over 65 (18,2 per cento) 1. La situazione in Italia è ancor più drammatica. La percentuale di minori che si trova in una situazione di deprivazione economica è addirittura al 31,5 per cento, contro una media tra gli ultra sessantacinquenni del 22 per cento. Nell Unione Europea a 28 solo in Grecia, in Romania e in Bulgaria la quota di minori a rischio povertà è superiore al dato riferito al nostro Paese (vedi Graf. 1). A dirlo è l Ufficio studi della CGIA. Afferma il coordinatore dell Ufficio studi Paolo Zabeo: L elevato livello di povertà giovanile, riconducibile anche alle caratteristiche della spesa per la protezione sociale che in tutta Europa è fortemente sbilanciata sulle pensioni, spesso si traduce anche in povertà educativa. Molti di questi ragazzi, infatti, sono destinati ad abbandonare presto gli studi, pregiudicando la carriera lavorativa futura, che quasi sicuramente riserverà a questi soggetti delle enormi difficoltà a trovare un occupazione stabile e di qualità. E alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e del calo delle nascite, le nostre Pmi non possono permettersi di lasciarsi sfuggire una quota così importante di giovani leve. 1 Secondo l Eurostat sono a rischio povertà o esclusione sociale le persone che appartengono a famiglie che si trovano in almeno una delle seguenti tre situazioni di disagio: 1) dispongono di un reddito equivalente inferiore alla soglia di povertà; 2) vivono in condizione di grave deprivazione materiale; 3) sono a bassa intensità di lavoro, cioè gli adulti lavorano meno del 20% del loro potenziale. Gli 8 Paesi che presentano il rischio povertà tra gli over 65 superiore al dato degli under 16 sono: Bulgaria; Estonia; Croazia; Lettonia; Lituania; Malta; Polonia e Slovenia.

Come dicevamo, questa elevata percentuale di adolescenti con problemi di esclusione sociale, che rischia di pregiudicare ad un minore su 3 il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado, avrà delle implicazioni molto preoccupanti nel momento in cui dovranno cercare un lavoro. In questi ultimi anni, infatti, i flussi di ingresso nel mercato del lavoro italiano si sono decisamente polarizzati. Le imprese, infatti, da un lato cercano sempre più addetti con bassi livelli di competenze e di specializzazione, dall altro, maestranze che presentano una elevata professionalità. In forte calo, invece, la richiesta di figure caratterizzate da mansioni routinarie. Questa situazione segnala il segretario Renato Mason spiega molte cose, in particolar modo il disallineamento sempre più marcato tra domanda e offerta di lavoro. Sempre più spesso, infatti, molti imprenditori denunciano la difficoltà di reperire tecnici altamente specializzati, nonostante la disoccupazione giovanile in Italia superi il 30 per cento. Oppure, segnalano di non trovare personale per lavori a bassa professionalità e molto impegnativi da un punto di vista fisico. Fenomeno, quest ultimo, che è stato mitigato grazie al massiccio ricorso di personale straniero. In Italia, la popolazione a rischio povertà o esclusione sociale con meno di 18 anni ha un incidenza più elevata nel Mezzogiorno. In Sicilia, ad esempio, i minori in difficoltà son il 56,8 per cento, in Calabria il 49,5 e in Campania il 47,1. In termini assoluti, a livello nazionale la popolazione giovanile con disagio economico ammonta a 3,1 milioni di unità: tra questi, 498 mila circa sono campani e 488 mila circa sono siciliani (vedi Tab. 1). Secondo l Istat, i livelli di povertà si mantengono elevati per le famiglie con 5 o più componenti e con persona di riferimento giovane avente un basso livello di istruzione. Al Nord le famiglie che vivono nelle grandi città presentano l incidenza della povertà relativa superiore a quella presente nei Comuni di minori dimensioni. Nel Centro Sud, invece, la situazione si capovolge. Sono i Comuni minori a registrare il numero più alto di famiglie in povertà, rispetto alle realtà urbane con un numero di abitanti superiore.

Infine, l incidenza di povertà relativa è decisamente superiore nelle famiglie dove sono presenti degli stranieri 2. Povertà economica, dicevamo, è sinonimo anche di povertà educativa. I dati sull uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione 3 sono molto preoccupanti. Nel 2017 i giovani tra 18 e i 24 anni che avevano conseguito solo il diploma di licenza media e non stavano frequentando nessun altro corso scolastico/formativo erano il 14 per cento, ma con punte del 21,2 in Sardegna, del 20,9 in Sicilia e del 19,1 in Campania. Le realtà più virtuose, invece, riguardavano l Umbria (9,30 per cento), la Provincia autonoma di Trento (7,80 per cento) e l Abruzzo (7,40 per cento) (vedi Graf. 2). Altrettanto allarmante è il livello di non conseguimento della licenza media. Secondo i dati dell ultimo Censimento della popolazione Istat, l 8,61 per cento degli italiani in età lavorativa (15-62 anni) non ha terminato la scuola dell obbligo (pari a 3,2 milioni di persone). Sempre al Sud scorgiamo le percentuali più preoccupanti: 12,97 in Puglia, 12,30 in Campania, 12,26 in Sicilia e 11,87 in Calabria. I territori con le percentuali più contenute, invece, sono il Lazio (5,82 per cento), il Trentino Alto Adige (5,52 per cento) e il Friuli Venezia Giulia (5,50 per cento) (vedi Graf. 3). Il quadro generale, infine, rischia di peggiorare ulteriormente alla luce dei profondi cambiamenti che anche il mercato del lavoro subirà nei prossimi anni. La diffusione nei processi produttivi della digitalizzazione e della robotica darà un forte impulso alla disoccupazione tecnologica, incentivando l espulsione soprattutto delle maestranze meno scolarizzate e con bassi livelli di professionalità. Secondo gli ultimi dati Ocse 4, infatti, in Italia è a rischio un posto di lavoro su 6 (3 milioni di occupati) se, in tempi ragionevolmente brevi, non si procederà con programmi di formazione e aggiornamento delle competenze da rivolgere, in particolar modo, ai lavoratori meno istruiti. 2 Istat, La povertà in Italia (anno 2017), 26 giugno 2018. 3 Percentuale di persone di 18-24 anni con al più il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), che non sono in possesso di qualifiche professionali regionali ottenute in corsi con durata di almeno 2 anni e non inserite in un percorso di istruzione o formazione sul totale delle persone di 18-24 anni (Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro). 4 Employment Outlook 2019

Graf. 1 - % popolazione a richio povertà ed esclusione sociale in Ue (anno 2017) Oltre 65 anni Sino a 16 anni Repubblica Ceca Danimarca Finlandia Slovenia Paesi Bassi Polonia Germania Svezia Estonia Belgio Francia Lussemburgo Slovacchia Malta Portogallo Lettonia Austria Irlanda Cipro Croazia Regno Unito Spagna Lituania Ungheria Italia Grecia Romania Bulgaria 12,6% 14,3% 9,5% 14,5% 13,2% 15,0% 18,3% 15,2% 10,6% 16,2% 17,4% 16,8% 17,7% 18,0% 16,1% 18,3% 18,5% 17,1% 21,3% 9,5% 21,7% 11,8% 22,0% 12,1% 22,2% 26,2% 22,5% 20,7% 22,6% 23,0% 13,4% 24,0% 16,2% 24,0% 24,6% 25,1% 25,6% 18,0% 27,0% 16,4% 16,8% 22,0% 22,8% Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Eurostat 32,7% 31,0% 31,2% 31,5% 31,5% 35,7% 33,2% 42,0% 43,9% 40,3% 40,9% 41,0% 48,9%

Tab. 1 - Minori a rischio povertà ed esclusione sociale in Italia per Regione (2017) Regioni Popolazione sino a 18 anni di età Popolazione sino a 18 anni di età a rischio povertà N % (*) Sicilia 859.068 487.951 56,8 Calabria 320.169 158.484 49,5 Campania 1.057.105 497.896 47,1 Molise 43.641 19.464 44,6 Puglia 667.234 286.911 43,0 Sardegna 230.488 95.192 41,3 Basilicata 85.380 34.750 40,7 Marche 237.592 90.523 38,1 Abruzzo 200.259 63.482 31,7 Lazio 955.922 286.777 30,0 Liguria 213.686 62.183 29,1 Piemonte 664.315 185.344 27,9 Valle d'aosta 20.383 5.442 26,7 Trento 94.978 24.504 25,8 Toscana 565.789 136.921 24,2 Lombardia 1.667.310 380.147 22,8 Umbria 135.028 28.221 20,9 Veneto 800.309 140.054 17,5 Emilia R 707.240 111.744 15,8 Friuli 179.662 26.770 14,9 Bolzano 100.799 13.406 13,3 ITALIA 9.806.357 3.147.841 32,1 Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati dell Ufficio Statistica della Regione del Veneto e dati dell Istat (*) Inc. % di minori a rischio povertà sul totale della popolazione sino a 18 anni di età

Graf. 2 -% uscita precoce dal sistema di istruzione tra i giovani fra i 18-24 anni (2017) 21,20 20,90 19,10 18,60 16,30 13,90 13,80 13,80 13,10 12,00 12,00 14,00 11,30 11,00 10,90 10,50 10,30 10,10 9,90 9,30 7,80 7,40 Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat bes 2018 12,97 Graf. 3 - % popolazioine 15-62 anni che non ha conseguito l'obbligo scolastico 12,30 12,26 11,87 9,87 9,50 8,10 7,61 7,41 7,30 7,25 7,19 7,18 7,17 6,77 6,29 5,91 5,82 5,52 5,50 8,61 Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat - Censimento Popolazione 2011