COMUNE DI VIESTE Provincia di Foggia REGOLAMENTO DEL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO MICHELE PETRONE

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COMUNE DI VIESTE Provincia di Foggia REGOLAMENTO DEL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO MICHELE PETRONE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 22.06.2015

TITOLO I Museo Art. 1 DENOMINAZIONE E TITOLARITA Art. 2 FINALITA E COMPITI Art. 3 SEDE E PATRIMONIO Art. 4 GESTIONE Art. 5 PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE Art. 6 ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE Art. 7 DIREZIONE DEL MUSEO Art. 8 CONSERVAZIONE E CURA DELLE COLLEZIONI E DEL PATRIMONIO MUSEALE Art. 9 SERVIZI EDUCATIVI E DIDATTICI Art. 10 SORVEGLIANZA, CUSTODIA E ACCOGLIENZA Art. 11 SERVIZI AL PUBBLICO TITOLO II Disposizioni finali Art. 12 NORME FINALI Art. 13 ABROGAZIONE ED ENTRATA IN VIGORE 2

Art. 1 DENOMINAZIONE E TITOLARITA Il Museo civico-archeologico di Vieste, intitolato allo storico e archeologo locale, dottor Michele Petrone, è stato istituito, con Delibera del Consiglio Comunale n 263 del 19 marzo 1982, per esporre e valorizzare le testimonianze storicoarcheologiche del territorio viestano. Suo titolare è il Comune di Vieste, che ne detiene la responsabilità gestionale, amministrativa e patrimoniale in relazione ai beni posseduti o ad esso affidati. Art. 2 FINALITÀ E COMPITI Il Museo si ispira ai principi enunciati dalla Direttiva Regionale ai sensi della L.R. 17/2013, e sue integrazioni e modificazioni (Disposizioni in materia di beni culturali) che ne confermano il carattere stabile e l orientamento a svolgere un pubblico servizio, salvaguardando, conservando e divulgando i beni che vi sono custoditi e le evidenze che insistono sul territorio di riferimento, promuovendone altresì la conoscenza e la fruizione come strumento di riappropriazione dell identità collettiva e riconoscimento delle radici storiche della comunità di cui è espressione. Il Museo adempie alle proprie funzioni e persegue i propri obiettivi avendo come finalità principale quella di avvicinare il pubblico allo specifico tema dell archeologia e di far conoscere fenomeni ed eventi del più remoto passato. Individua come proprie specifiche vocazioni l illustrazione dell evoluzione storica di Vieste, e del Gargano, per la valorizzazione delle manifestazioni archeologiche in ogni loro fase cronologica e nei diversi aspetti della cultura materiale e immateriale dell uomo. Operando nell ambito delle funzioni ad esso attribuite dal Comune di Vieste, il Museo ha autonomia scientifica e di progettazione culturale; partecipa alle iniziative culturali nel settore che gli è proprio e le promuove nel territorio. Il Museo agisce nell ambito delle funzioni di indirizzo, programmazione e valorizzazione esercitate dalla Regione in materia di beni culturali, garantendo il raggiungimento e il mantenimento dei requisiti e standard di qualità stabiliti dalla Regione stessa. Nel rispetto delle normative vigenti e secondo le metodologie definite dai competenti organi statali e regionali, sono compiti del museo: la raccolta, la conservazione, l ordinamento, l esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle collezioni; l incremento del patrimonio attraverso acquisti, depositi, lasciti, donazioni di beni in coerenza con le raccolte già presenti e con le vocazioni dichiarate; la garanzia di inalienabilità delle collezioni; la salvaguardia dei beni posti sotto la sua responsabilità, attraverso permanenti interventi di conservazione, manutenzione e restauro; 3

l inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica; la promozione, la conoscenza e la valorizzazione del proprio patrimonio e dei beni custoditi; lo svolgimento, in forma continuativa, di attività educative e didattiche, di divulgazione e promozione; propone iniziative volte a formare una cultura dei beni culturali presenti nel territorio attraverso, pubblicazioni, convegni, conferenze, seminari, mostre, ricerche archeologiche, ricerche d archivio; la produzione di pubblicazioni di scientifiche e divulgative e l elaborazione di strumenti didattici e sussidi a supporto dell esposizione e delle azioni di promozione della conoscenza del museo e delle sue collezioni; l'integrazione fra il Museo e gli altri servizi informativi presenti sul territorio; il confronto e il collegamento con istituzioni ed enti analoghi a livello locale, nazionale e internazionale; l offerta di servizi finalizzati alla divulgazione scientifico-didattica e turistico - culturale. Nell ambito delle proprie competenze, il Museo inoltre: istituisce e favorisce rapporti di collaborazione con soggetti ed enti pubblici e privati, finalizzati alla ideazione e realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, ricercando in particolare la cooperazione dell Istituto per i Beni Culturali, delle Università di riferimento, delle Soprintendenze, del Parco Nazionale del Gargano, degli altri musei presenti sul territorio regionale, nazionale, internazionale; instaura una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla diffusione della cultura locale; stipula accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, ai fini dell ampliamento della promozione e fruizione del patrimonio culturale. Art. 3 SEDE E PATRIMONIO Il Museo ha sede nell edificio storico dell ex monastero "Beata Vergine degli Angeli", ubicato alla via della Pelagosa, snc, di cui è proprietario il Comune di Vieste. Il patrimonio del Museo è costituito dalle collezioni di materiale archeologico, storico, geologico e naturalistico di proprietà del Comune di Vieste o frutto di donazioni liberali di privati. 4

Le collezioni del Museo sono costituite da tutti i beni culturali mobili che perverranno, a diverso titolo, al Comune, che ne detiene la proprietà. Viene favorito l'incremento delle collezioni, che può avvenire tramite, donazioni, lasciti testamentari e depositi. Il Comune di Vieste è consegnatario del patrimonio museale e, indipendentemente dalla destinazione dello stesso all esposizione o alla conservazione in deposito, ne assicura, per il tramite del Museo, l inventariazione, la catalogazione e la documentazione fotografica secondo gli standard catalografici regionali e nazionali. Le collezioni sono ordinate in modo che risultino, negli orari stabiliti, liberamente accessibili ai visitatori. Il Museo garantisce anche l accessibilità alle conoscenze scaturite dalle collezioni, anche al fine di favorire studi e ricerche. Le decisioni sull opportunità e le modalità di esposizione del materiale comunque acquisito spettano alla Direzione. Il prestito delle opere è di norma consentito, nei limiti previsti dalla normativa nazionale vigente e fatti salvi i motivi di conservazione e di sicurezza. Il prestito tiene conto della qualità del contesto ospitante e viene effettuato su autorizzazione della Direzione. Art. 4 GESTIONE Il Museo rientra nelle competenze del Settore Cultura e vi sovrintende il Dirigente competente, che ha anche compiti di Direttore del Museo, che espleta attraverso quanto previsto dal presente regolamento o da altri atti di natura organizzativa. Il Museo viene gestito in conformità ai programmi e agli indirizzi stabiliti dagli Organi di governo del Comune, che assegnano agli organi gestionali gli obiettivi da raggiungere e le risorse umane, finanziarie e strumentali indispensabili al suo funzionamento. In particolare, il Comune: approva il Regolamento; provvede alla gestione del Museo, assicurandone le necessarie dotazioni finanziarie, organizzative e umane in ragione delle risorse disponibili; promuove lo sviluppo delle strutture e dei servizi interni e a favore del pubblico, assicurandone l'adeguamento agli standard regionali e nazionali, nonché alle raccomandazioni degli organismi internazionali; assicura l'inventariazione e la catalogazione del patrimonio museale; assicura la tutela e la buona conservazione dei beni ivi custoditi; promuove e valorizza il patrimonio museale, anche nelle sue molteplici relazioni con gli ambiti territoriali di riferimento; incentiva la ricerca, la documentazione, l'informazione, perseguendo l'integrazione fra il Museo, i servizi informativi comunali, gli altri istituti museali e culturali di altri territori. 5

Art. 5 PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE L attività del Museo è definita sulla base dei documenti di programmazione dell Ente, approvati dagli organi di governo su proposta del Dirigente di Settore. Nei limiti della disponibilità di bilancio, sono assicurate al Museo le risorse economiche e finanziarie adeguate a garantire il rispetto degli standard minimi stabiliti per le strutture, la sicurezza, la cura delle collezioni, i servizi al pubblico. Il bilancio dell Ente individua le entrate specifiche che si prevede di destinare alle attività del Museo, integrandole se necessario con risorse aggiuntive. In particolare viene dato sostegno a specifici progetti, elaborati dal Dirigente del Settore Cultura, per i quali possono intervenire l Unione Europea, lo Stato, la Regione, la Provincia tramite concessione di contributi, nonché altri Enti pubblici e privati anche attraverso sponsorizzazioni, al fine di meglio adeguare la programmazione alle politiche di sistema. Nel Piano Esecutivo di Gestione sono specificate annualmente le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili, nonché gli obiettivi specifici da raggiungere. Art. 6 ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE L'organizzazione del Museo prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni fondamentali: 1. direzione; 2. conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale; 3. sorveglianza, custodia ed accoglienza; 4. servizi educativi e didattici; 5. funzioni amministrative e gestionali; 6. funzioni tecniche. Per lo svolgimento di tali funzioni il Comune di Vieste, ente proprietario del Museo, può garantire, nei limiti del proprio organico, una dotazione di personale di comprovata competenza, i cui profili professionali ed i requisiti di accesso devono rispondere ai principi promossi dal D.M. 10 maggio 2001 "Atto d'indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei Musei". Per svolgere compiutamente le sue funzioni, il Museo può avvalersi anche di giovani del Servizio Civile e/o di stagisti e tirocinanti, provenienti da Istituti Secondari superiori o da Corsi di Laurea delle Università, il cui indirizzo di studi sia coerente con le finalità e la natura del Museo. In tali casi l'apporto alle attività del Museo non può costituire un surrogato delle necessarie prestazioni professionali qualificate, bensì rappresenta un significativo momento formativo, offerto ai giovani al fine di fornire loro un'occasione di esperienza diretta nel settore dei musei. In ogni caso, il Comune può delegare l organizzazione del Museo, con i servizi propri 6

dello stesso, a personale esterno, propriamente qualificato, da reclutare attraverso Avviso pubblico. Art. 7 DIREZIONE DEL MUSEO Il ruolo di Direttore, così come stabilito dall art. 4 del presente Regolamento, è affidato al Dirigente del Settore Cultura, il quale svolge acnhe funzioni tecnicospecialistiche e, nel rispetto delle attribuzioni previste dalla struttura organizzativa dell Ente, opera in piena autonomia scientifica. Il Direttore riceve in consegna la sede, le raccolte, gli arredi, le attrezzature e i relativi inventari; lasciando l incarico, il Direttore effettua la consegna di tutto quanto affidatogli. In relazione alle funzioni di indirizzo e di controllo esercitate dagli Organi di governo del Comune, il Direttore è responsabile della gestione complessiva del Museo. In particolare, svolge i seguenti compiti: 1. concorre alla definizione del progetto culturale e istituzionale del Museo; 2. elabora i documenti programmatici e le relazioni consuntive, da sottoporre all approvazione degli organi di governo; 3. provvede alla realizzazione delle iniziative programmate per la valorizzazione delle raccolte; 4. coordina le attività di monitoraggio e valutazione delle attività e dei servizi, con particolare riferimento ai dati sulle presenze dei visitatori; 5. organizza, regola e controlla i servizi al pubblico, nel rispetto delle direttive regionali; 6. dirige il personale scientifico e tecnico assegnato alla struttura; 7. provvede alla selezione e alla formazione delle risorse umane al fine di una adeguata copertura di tutti i ruoli fondamentali in conformità agli standard museali; 8. provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnategli; 9. coordina le attività di informazione, di promozione e di comunicazione al pubblico; 10. coordina gli interventi necessari per garantire l adeguatezza degli ambienti, delle strutture e degli impianti; 11. sovrintende alla conservazione, all ordinamento, all esposizione, allo studio delle collezioni, alle attività didattiche ed educative, coordinando l operato degli addetti a tali funzioni; 12. sviluppa e coordina i servizi educativi del Museo; 13. sovrintende alla gestione scientifica del Museo e alla formazione di piani di ricerca e studio; 14. dà il parere per il prestito e il deposito delle opere e sovrintende alle relative procedure; 7

15. cura i rapporti con Soprintendenze, Istituto dei Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione, Provincia, Musei; 16. rilascia permessi per studi e riproduzioni. Il Dirigente del Settore Cultura, nella sua qualità di Direttore del Museo, può delegare a personale del proprio Settore tutto o parte dei compiti di cui al presente articolo. Art. 8 CONSERVAZIONE E CURA DELLE COLLEZIONI E DEL PATRIMONIO MUSEALE Per la conservazione e la cura del patrimonio e delle collezioni, il Museo fa ricorso a professionalità adeguate con riferimento alle attività di ordinamento e incremento del patrimonio museale, alla inventariazione e catalogazione dei materiali, all individuazione dei percorsi espositivi e degli allestimenti, alla documentazione e ricerca. In particolare, tali figure professionali, non essendo in dotazione al Comune di Vieste personale con professionalità specifiche, possono essere reclutate all esterno dell Ente, previa specifica indizione di gara d appalto o Avviso pubblico. Art. 9 SERVIZI EDUCATIVI E DIDATTICI Per i servizi educativi il Museo fa ricorso a professionalità adeguate, con riferimento alla definizione dei programmi, alle attività di elaborazione e coordinamento dei progetti didattici, alla cura dei rapporti con il mondo della scuola e con altri soggetti cui è rivolta l offerta educativa, in accordo con la Direzione. L attuazione dei servizi educativi è affidata di norma a personale che fa stabilmente parte dell organico del Comune di Vieste, oppure, in subordine, a personale esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio nel quale vengono precisate le mansioni e le responsabilità del soggetti incaricati. Agli addetti ai servizi educativi e didattici competono: 1. la collaborazione con la Direzione alla definizione dell identità e della missione del Museo, dei progetti di ricerca e nell organizzazione espositiva delle collezioni, per valorizzarne la componente educativo-didattica; 2. l organizzazione e lo sviluppo dei servizi educativi, nonché la predisposizione di attività a favore dell educazione permanente e ricorrente; 3. la collaborazione alla progettazione e al coordinamento di attività, percorsi e laboratori didattici in relazione alle collezioni permanenti e alle esposizioni temporanee; 4. la partecipazione all elaborazione di proposte da inserire nella pianificazione delle attività didattiche, in relazione alle potenzialità, all utenza e alle risorse disponibili del Museo; 5. l analisi delle caratteristiche e dei bisogni dell utenza reale e potenziale del Museo attraverso ricerche mirate e indagini statistiche; 8

6. la collaborazione affinché il museo favorisca in ogni modo l accessibilità fisica, culturale, sensoriale ed economica alle attività educative da parte di tutti i soggetti fruitori; 7. l individuazione di tecniche e strumenti di comunicazione opportuni; 8. l elaborazione e la realizzazione di materiali didattici funzionali alle attività programmate; 9. la predisposizione di strumenti per documentare, verificare e valutare le attività realizzate. Art. 10 SORVEGLIANZA, CUSTODIA E ACCOGLIENZA Al fine di garantire efficienti servizi di accoglienza dei visitatori, di sorveglianza e custodia degli ambienti espositivi, di cura delle aree museali destinate al pubblico, i compiti inerenti l espletamento di tali funzioni vengono assegnati a personale interno oppure a personale esterno, sulla base di appositi contratti di servizio, nei quali siano esplicitamente dichiarate le mansioni e le responsabilità dei soggetti incaricati. In particolare, i soggetti incaricati dovranno: assicurare l apertura e la chiusura del Museo e delle sue strutture pertinenti nel rispetto delle norme; garantire la sorveglianza degli ambienti e del patrimonio museale; assicurare il rispetto del regolamento del Museo e delle disposizioni di sicurezza; accogliere i visitatori, regolandone l accesso alle sale per garantire la migliore fruizione del patrimonio museale; svolge le operazioni di rilascio del titolo di ingresso, di distribuzione dei materiali informativi e promozionali e di eventuale vendita delle pubblicazioni e dei cataloghi e di ogni altro materiale disponibile nel Museo; interpretare le esigenze di informazione delle diverse fasce di utenza; fornire informazioni essenziali su percorsi, opere, servizi e attività del Museo; far da tramite tra il pubblico e i responsabili del Museo per informazioni più specifiche; osservare e segnalare alla Direzione le esigenze e le eventuali difficoltà dei visitatori. Ad integrazione e supporto dei servizi allestiti nel Museo, è possibile ricorrere all inserimento di cittadini anziani o disagiati, o ad Associazioni di Volontariato che ne abbiano i requisiti. Art. 11 SERVIZI AL PUBBLICO 9

Il Museo garantisce i servizi al pubblico, intesi come l insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedere alle collezioni e di sviluppare con esse un rapporto proficuo e attivo, nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione. Il Museo garantisce a tutte le categorie di utenti, rimuovendo gli eventuali impedimenti, l accesso alle collezioni e ai seguenti servizi al pubblico: apertura al pubblico degli spazi espositivi nelle modalità previste dagli standard e obiettivi di qualità per i musei della Regione Puglia, con possibilità anche di prenotazione delle visite per gruppi eventualmente fuori dagli orari di apertura regolare. La Giunta Comunale stabilisce l importo delle eventuali tariffe d ingresso e le tipologie di visitatori che potranno usufruire di esenzioni o riduzioni; comunicazione sulle collezioni esposte tramite specifici sussidi alla visita; visite guidate, anche in collaborazione con l associazionismo culturale locale; servizi didattici ed educativi rivolti al pubblico scolastico e degli adulti; organizzazione di attività espositive temporanee finalizzate alla valorizzazione delle collezioni di pertinenza; programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri istituti culturali locali; realizzazione di pubblicazioni sui beni e sul contesto storico e territoriale di riferimento; agevolazione delle politiche di promozione turistica del territorio. Art. 12 NORME FINALI Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rinvia alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito regionale e nazionale. Art. 13 ABROGAZIONE ED ENTRATA IN VIGORE E abrogato il precedente Regolamento del Museo, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 245 del 18.11.1987. Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l approvazione del Consiglio comunale e trascorsi 15 (quindici) giorni dalla pubblicazione all Albo pretorio on-line del Comune di Vieste. 10