MOVIDA: LOBEFARO (PD), SENTENZA TAR E' VITTORIA LOBBY ALCOL



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Transcript:

DROGANEWS L'alcol mette in ginocchio il cervello di: Redazione Drog@news - fonte: Alcoholism, Clinical and Experimental Research http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1530-0277.2012.01808.x/abstract;jsessionid=d8dc6a86d7597f08a4ef743c0e72d87c.d03t04?use risauthenticated=false&deniedaccesscustomisedmessage= Gli studi di neuroimmagine hanno dimostrato che l'abuso di alcol provoca danni micro strutturali della sostanza bianca cerebrale, specialmente nella parte definita "ginocchio" del corpo calloso che risulterebbe ridotta nello spessore. Una recente ricerca dell'università della California (USA) ha ipotizzato che queste alterazioni microstrutturali possano essere recuperate dopo un lungo periodo di astinenza dall'alcol. Secondo gli autori, nei pazienti detossificati si potrebbe trovare un recupero dell'integrità della sostanza bianca cerebrale a livello dei lobi frontali ed un aumentato spessore del corpo calloso, associato ad un miglioramento delle abilità di funzionamento cognitivo ai test neuropsicologici. Lo studio ha voluto esaminare 15 soggetti sia dopo due settimane che dopo un anno di astinenza dall'alcol confrontandoli con 15 soggetti di controllo non assuntori, sottoponendoli ad indagine di DTI (tensore di diffusione) mediante Risonanza Magnetica. L'analisi statistica dei dati ottenuti ha considerato l'effetto del gruppo, il periodo di astinenza e l'effetto di interazione misurando le variazioni dell'anisotropia frazionaria (FA), la diffusività radiale e assiale, i quali rappresentano degli indici quantitativi di integrità microstrutturale assonale e mielinica. Dopo due settimane di astinenza i soggetti mostrano una FA significativamente più bassa e una maggiore diffusività radiale rispetto ai soggetti di controllo, nell'area del ginocchio e nella parte centrale del corpo calloso. Gli stessi soggetti, valutati dopo un anno di astinenza mostrano una significativa interazione tra la variabile gruppo (astinenti versus controlli) e periodo di astinenza (15 giorni versus 1 anno) con una normalizzazione dei valori di FA e di diffusività radiale. Un piccolo gruppo di soggetti astinenti non ha tuttavia mostrato una normalizzazione dei valori. I ricercatori sottolineano inoltre come il gruppo di soggetti detossificati da circa un anno, mostrano un miglioramento della performance ad un test di memoria di lavoro (Digit Span Backward). Questi risultati suggeriscono la vulnerabilità di una particolare struttura cerebrale, il corpo calloso, agli effetti neurotossici dell'alcol, specialmente nella parte centrale e posteriore (corpo e ginocchio). Esiste tuttavia la possibilità potenziale di recupero per queste regioni dopo un lungo periodo di astinenza probabilmente dovuta a meccanismi che coinvolgono la ricostituzione mielinica. Omar M. Alhassoon, Scott F. Sorg, Michael et al. Callosal White Matter Microstructural Recovery in Abstinent Alcoholics: A Longitudinal Diffusion Tensor Imaging Study Alcoholism, Clinical and Experimental Research, 2012. L ADIGE Lettere Alpini Leggendo i giornali locali si ha l impressione che gli Alpini siano sempre gli stessi e cioè sinonimo di trasgressioni alcoliche e altro. Già, perché, non contenti di ricordarli come bevitori, i giornalisti ci hanno tenuto a dire che pullman di prostitute stavano arrivando a Bolzano come l onda lunga dello tsunami. Ma davvero queste persone hanno bisogno ancora di essere ricordate come trasgressori? Francamente credo che l Alpino oggi come oggi sia ben altro rispetto a quanto ci piace immaginare ma certo ci da fastidio crederlo sobrio o astinente quasi che sia un sacrilegio il fatto che tracanni una bottiglia di acqua. Vediamo solo quello che vogliamo vedere e non appagati per il vino creiamo anche orde di prostitute in affanno a cercare facili prede consumate dagli effetti della sostanza. Ed invece ordine, rifiuti circoscritti, visite ai musei con il tutto esaurito. Certo, le eccezioni probabilmente ci sono state ma anche i numeri sono ingenti. Si pensi che a Bolzano c erano trecentomila persone, molto più della metà degli abitanti del Trentino e francamente credo che domenica sia stato maggiore il consumo di alcolici da parte dell equivalente numero di trentini. Non è ancora pronto l abbinamento Alpini e gioco d azzardo ma per la prossima adunata si aggiungerà anche

questo connubio che andrà ad aggiungersi al vino, alla mortadella, alla polenta, alla carne salada. Alpino non è questo, o non solo questo ma il volontariato e le cose belle che fanno non sono parte del nostro giudizio. Ci piace dipingerli con i nostri difetti in una sorta di proiezione di noi stessi. E riderci sopra senza motivo con pensieri e stereotipi vecchi. Che piaccia o meno gli Alpini sono un indicatore che la cultura del bere sta cambiando. Cominciano a piacerci stili di vita che ci consentono di proteggere la nostra salute e quella della nostra famiglia, delle persone che ci vogliono bene. Franco Baldo AFFARITALIANI.LIBERO.IT Ordinanza anti-alcol, il Tar boccia Alemanno. Si potrà bere birra dopo le 23 Il tribunale amministrativo ha sospeso la proroga dell'ordinanza firmata dal sindaco il 16 marzo scorso, che vietava la somministrazione di sostanze alcoliche dopo le 23. Per il Tar non è sufficiente un singolo episodio di violenza a motivare l'atto. La movida notturna di Roma potrebbe essere quindi gestita con mezzi ordinari L'aggressione e il ferimento di un 17enne da parte di un ubriaco, vale a dire un singolo episodio di violenza, non è abbastanza per disporre una proroga dell'ordinanza anti alcol firmata dal sindaco di Roma. Con queste motivazioni il Tar sospende l'efficacia dell'ordinanza del 16 marzo scorso con cui il sindaco Alemanno aveva prorogato per altri sei mesi, e fino al 30 settembre prossimo, il divieto di vendita al dettaglio, o per asporto, di bevande alcoliche nei locali di Roma dopo le 23 Contestualmente l'ordinanza vietava la somministrazione e il consumo di alcol dalle 23 alle 6 del mattino, in tutte le zone in cui si concentra la movida capitolina. Contro il provvedimento però sono entrati in azione l'associazione Riprendiamoci la notte e circa 80 commercianti del centro storico di Roma, che hanno impugnato l'atto davanti al Tar. E ora conquistano una prima vittoria. Il tribunale amministrativo infatti, in sede di sospensiva, boccia Alemanno. E scrive nero su bianco che un singolo episodio di violenza non dà sufficientemente conto delle ragioni dell'adozione dell'atto e del perché la situazione non possa essere fronteggiata con mezzi ordinari. Cioè semplicemente ricorrendo ai controlli della polizia municipale. Per il Tar inoltre la reiterazione di ordinanze dello stesso contenuto contenuto sembra escludere la presenza della contingibilità ed urgenza della situazione, presupposto necessario per l'esercizio del potere sindacale. L'ordinanza di Alemanno insomma è potenzialmente idonea a prolungare gli effetti di un provvedimento d'urgenza, che dovrebbero invece essere limitari nel tempo. Le polemiche dunque tornano a piovere sul sindaco, che replica seccamente: Valuteremo se impugnare la sospensiva al Consiglio di Stato. Intanto, il Tar ha fissato al prossimo 18 dicembre la trattazione nel merito del ricorso. AGENPARL.IT MOVIDA: LOBEFARO (PD), SENTENZA TAR E' VITTORIA LOBBY ALCOL (AGENPARL) - Roma, 17 mag - "Stupisce la decisione del Tar del Lazio di sospendere la proroga fino al 30 settembre prossimo dell' ordinanza antialcol. Tra norme inapplicabili, malfatte o inesistenti e sentenze dei tribunali a complicare la situazione, il centro storico pare ormai in balia delle lobby più potenti. Questa volta sulla sicurezza, il decoro, le tante battaglie dei residenti prevalgono gli interessi dei venditori di alcol. E davvero avvilente questo boicottaggio del contrasto al degrado. L'ordinanza antivetro e antialcol è infatti una norma ragionevole per porre freno ad eventuali comportamenti antisociali, che ha sempre avuto soltanto bisogno di essere applicata davvero, con controlli sistematici e senza sconti per nessuno. Lo dichiara in una nota Giuseppe Lobefaro, consigliere del Pd alla Provincia di Roma. "Paradossale - sottolinea - che associazioni schierate contro l ordinanza abbiano nomi come Riprendiamoci la notte. In questi anni abbiamo infatti assistito ad un progressivo degrado del centro storico, con sicurezza e quiete mai restituite ai cittadini. E chiaro che l ordinanza antialcol non può essere l unico strumento per combattere il binomio alcol-degrado. Di certo

non ci si può affidare esclusivamente alla propaganda e agli spot sulla tolleranza zero, a fronte di una confusione amministrativa che agevola soltanto l affermazione dei poteri economici forti. Lobefaro conclude: Dopo questa sentenza e senza prevenzione, nè regole certe, ci chiediamo come Alemanno potrà garantire gli impegni presi anche con l associazione Piazza di Spagna e oggetto di articolo sui quotidiani di oggi. ASCA Ue: tra 5 e 20% europei consuma droga e alcol su posto di lavoro (ASCA) - Roma, 17 mag - Tra il 5% e il 20% dei lavoratori europei ha un problema legato al consumo di alcol e droghe sul posto di lavoro. Lo denuncia oggi un rapporto di Eurofound, la fondazione Ue per il miglioramento delle condizioni di vita nei 27 stati membri, presentato nel corso della conferenza sulla prevenzione di alcool e droghe sul posto di lavoro organizzata a Strasburgo dal Consiglio d'europa. Per quanto riguarda l'italia, il dossier rivela una ricerca condotta nel 2007 su 3 mila persone tra i 18 e 35 anni da cui risulterebbe che il 13,5% ha fatto uso di cannabis nell'arco dei 12 mesi precedenti, mentre per cocaina, acidi e oppiacei le percentuali sarebbero rispettivamente del 4,5%, 1,2% e 1%. BERGAMOSERA.COM Maria De Filippi: da giovane ho esagerato con l alcol Una Maria De Filippi inedita. La Signora di Mediaset si confessa senza riserve sulle pagine di Vanity Fair e stupisce tutti. Sì, ne ho combinate davvero tante. Se uscivo con gli amici, per smollare i freni inibitori bevevo tantissimo. I miei week-end a Cervinia erano pieni di Negroni, vodka lemon e tequila boom boom rivela Maria De Filippi Oggi sono astemia. Smisi quando un giorno, al bar delle guide dove andavo ogni sera, ordinai un caffe. Il barista mi chiese se volevo la correzione: erano le 11 di mattina. Oggi Maria è felice, da oltre vent anni, accanto a Maurizio Costanzo e a chi le chiede come sarà, se un giorno lui non sarà più al suo fianco lei risponde: No. Perche per me sara veramente un disastro, come quando e morto mio padre Maurizio e piu realista, spesso ne parla, e mi fa diventare matta. Non lo voglio sentire Si diverte a dire cose come quando non ci saro piu, oppure tu sarai la persona che mi terra la mano fino all ultimo momento. Sara terribile. Non voglio pensarci. OGGI TREVISO LE SEQUESTRANO L'AUTO APPENA ACQUISTATA Una 32enne opitergina positiva all'alcoltest lungo la Postumia a Ponte di Piave PONTE DI PIAVE Le sequestrano l auto appena comprata. È accaduto a una 32enne opitergina sulla strada per casa. La ragazza aveva scelto di festeggiare con gli amici l acquisto della sua nuova BMW, ma durante il ritorno a casa, lungo la Postumia, in località Ponte di Piave, è stata fermata dalle forze dell ordine che hanno notato il procedere un po incerto dell auto. Dunque la 32enne è stata sottoposta all alcoltest, venendo pizzicata con un tasso alcolemico di 1,15 gr/l. Per lei sequesto del mezzo, ritiro della patente e denuncia per guida in stato di ebbrezza. L ARENA di Verona PESCHIERA. Lunedì i risultati del progetto Abuso di alcol tra i giovani: ecco come prevenirlo Il Comune e il Rotary club locale sono i promotori dell iniziativa

«Genitori attenti»: uno slogan diretto per richiamare l attenzione dei genitori sul problema giovani e alcool; e per annunciare la conferenza in programma per lunedì, a Peschiera del Garda alle 18, nella Sala conferenze della Biblioteca civica (primo piano caserma Cacciatori). Nel corso dell incontro, organizzato e promosso dal Comune e dal Rotary club arilicense, sarà illustrato il risultato del progetto dal titolo «Che piacere» che ha portato due psicologhe a confrontarsi con i ragazzi della locale scuola secondaria di primo grado sul delicato e sempre attuale tema dell abuso di alcool e della sua prevenzione. «Spero davvero che molti genitori vorranno approfittare di questa occasione perché, purtroppo, l età media in cui gli adolescenti iniziano a far uso di alcool continua ad abbassarsi, indipendentemente dal fatto che si tratti di ragazzi o ragazze», spiega il vice sindaco e assessore al sociale Maria Orietta Gaiulli. Le psicologhe che hanno incontrato gli studenti, Eva Campognolo Masconale e Giulia Piccinni Leopardi, saranno affiancate dal professor Franco Pajno Ferrara, tra i coordinatori dell intero progetto che a Peschiera è stato realizzato in collaborazione e con il contributo economico, oltre che del Comune, del locale Rotary Club. «Sono stati i Rotary veronesi a muoversi su questo fronte e come amministrazione siamo stati ben lieti che il progetto abbia riguardato anche il nostro territorio», aggiunge l assessore Gaiulli. Che nell occasione ringrazia «il club, e in particolare l attuale presidente Federico Di Francesco Eklund e Carlo Reveland, i nostri servizi educativi che hanno supportato l iniziativa». G.B. LA SICILIA Ubriaco al volante sbanda e picchia un automobilista Un incensurato marocchino di 30 anni è stato arrestato, a Castel di Iudica, con l'accusa di guida in stato di ebbrezza, lesioni personali e danneggiamento. Secondo i carabinieri della locale stazione, l'extracomunitario sarebbe risultato positivo al controllo del tasso alcolemico. Le contestazioni dei militari sono scattate dopo un incidente stradale autonomo: l'uomo, mentre percorreva la Sp 25/II a bordo di un furgone Ford Transit, ha perso improvvisamente il controllo. Nonostante le ferite lacero-contuse riportate alla testa, si sarebbe violentemente scagliato contro un ignaro automobilista, che avrebbe voluto prestargli soccorso, causando danni alla sua auto per circa 8mila euro. L'aggressore è stato poi soccorso all'ospedale di Caltagirone, mentre allo sfortunato passante è stata riscontrata, al presidio sanitario di Paternò, una ferita alla mano destra e un lieve trauma cranico. Lo straniero è stato accompagnato a Catania nella casa circondariale di piazza Lanza. LUCIO GAMBERA MODENAQUI.IT «Sono molesti e spesso ubriachi» Gli abitanti raccontano le tensioni con i senza dimora Un puzzle di racconti che vanno a formare la fotografia di un angolo della Circoscrizione 4. Sono stati decine i residenti di Saliceta San Giuliano che due sere fa, in un Assemblea Pubblica in parrocchia, hanno raccontato episodi di ordinaria insicurezza. Racconti che anche noi di ModenaQui abbiamo verificato di persona, ieri, lanciandosi in una perlustrazione nelle campagne intorno a strada Contrada. Bivacchi, accattonaggio e furti. E un trittico di microcriminalità pura quello confidato mercoledì sera dagli abitanti della zona. «Abito in via Giotto e alla sera vedo passare regolarmente molti stranieri diretti verso via Contrada. Ci accorgiamo del loro passaggio per la puzza di alcol che si portano dietro», ha confidato un residente. «Fanno schiamazzi e spesso bivaccano intorno alla pizzeria Gioconda.

Quando poi passo in bici mi chiedono a volte del denaro e se non glielo dò mi rispondono male e diventano insistenti. Io sono un uomo e posso difendermi ma se è una donna a ritrovarsi nella stessa situazione?». E se i gruppi molesti invadono letteralmente le vie intorno a via Panni («anche i furti nei garage sono sempre più frequenti», hanno denunciato altri abitanti), nell area resta attuale anche il problema accattonaggio nei parcheggi del Lidl in viale Amendola e del Conad al Villaggio Zeta. «C è dietro chiaramente un organizzazione. - ha continuato ancora il residente di via Giotto - Più di una volta ho visto un signore più anziano passare al Lidl, dare del cibo ai ragazzi che chiedono l elemosina e dargli ordini su cosa fare». E se poi qualcuno non è disposto a dare almeno una moneta ecco che può scattare anche l offesa. «Mia moglie è invalida e andiamo quasi sempre a fare la spesa al Conad al Villaggio Zeta. Se capita il giorno che lei non può dare il solito euro ai mendicanti parte la parola pesante e sono stanco», è intervenuto amareggiato un altro dei presenti alla riunione. E come in una mappa in continua evoluzione, anche i bivacchi vengono sgomberati dalle autorità per poi riprendere vita, a distanza di pochi giorni, da qualche altra parte, nascosti tra sterpaglie, mura pericolanti e condizioni igieniche proibitive. Una giungla dove il rischio è sempre in agguato. «Io abito in via Chiesa - ha confidato esasperata una signora anziana durante l assemblea - e nella casa disabitata al numero 25 c è sempre qualche straniero che va a rifugiarsi la notte, a volte anche delle famiglie di Rom. L odore della sporcizia arriva fino a casa mia e nemmeno le bestie vivono così». E si sa, senza riscaldamento è obbligo ricorrere ai fuochi di fortuna. «Qualche mese fa è scoppiato l ennesimo incendio là dentro - ha aggiunto la residente - e se non intervenivano i pompieri le fiamme sarebbero arrivate fino a casa mia». Rifugi disseminati ovunque, anche oltre strada Contrada, nella campagna più isolata. Come testimoniato da un altro degli abitanti di Saliceta: «Vado spesso in strada delle Fornaci con la bici e in una porcilaia ci sono materassi e vestiti. E chiaro come sia il rifugio di un gruppo di disperati, molti dei quali prima di andare a dormire passano vicino casa nostra ubriachi». Racconti di disagi quotidiani verificati da noi stessi con un breve giro intorno a strada Contrada. Qui di casolari abbandonati ce sono molti, così come tante sono le tracce di ospiti notturni che cercano di nascondersi nella notte delle campagne di Saliceta. Vincenzo Malara VITERBO OGGI Con coltello da cucina minaccia moglie e figli Un 45enne arrestato dopo la richiesta d'aiuto arrivata da uno dei figli VITERBO - Un 45enne romeno, residente nella frazione viterbese di Sant Angelo, è finito in manette per maltrattamenti in famiglia e tentate lesioni. I Carabinieri della stazione di Celleno sono intervenuti su richiesta del maggiore dei suoi tre figli che, alla Centrale del Reparto Operativo di Viterbo, aveva chiesto un immediato intervento dei militari per aiutarlo a fermare il genitore che, armato di un grosso coltello da cucina, stava minacciando e cercando di colpire la mamma ed i suoi due fratelli. Gli uomini dell'arma, arrivati subito nell abitazione del 45enne, sono riusciti a disarmarlo ed a portarlo alla calma. L uomo, in evidente stato di ubriachezza, al termine di un litigio familiare, aveva tentato di colpire con il coltello sia la moglie che i due figli più piccoli. Arrestato, l uomo ha poi patteggiato la pena a 10 mesi di reclusione. NOTIZIE.TISCALI.IT Usa, trovata morta Mary Kennedy, l'ex moglie di Robert kennedy Jr.

Bedford (New York, Usa), 17 mag. (LaPresse/AP) - Mary Richardson Kennedy, moglie separata da Robert Kennedy Jr., è stata trovata morta in una proprietà della famiglia in un sobborgo di New York. Le autorità non hanno reso note le cause della morte della donna e un'autopsia è prevista per oggi. Mary Kennedy, 52 anni, era architetto e designer. Aveva avuto problemi di alcol ed era stata arrestata due volte per questioni di alcol e prescrizioni mediche nello stesso periodo in cui il marito chiese il divorzio nel 2010. Robert Kennedy Jr. è un noto avvocato che si occupa di cause ambientali ed è figlio del senatore Robert F. Kennedy detto Bob, assassinato nel 1968, e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, ucciso nel 1963.IL MATRIMONIO CON ROBERT JR. Mary Richardson era la seconda moglie di Robert Kennedy Jr., dal quale ha avuto i suoi quattro figli, il più giovane dei quali è nato a luglio del 2001. Robert ha inoltre altri due figli dal matrimonio precedente. I due si erano sposati nel 1994 a bordo di un'imbarcazione nella valle del fiume Hudson. A maggio del 2010, nel periodo in cui il marito presentò richiesta di divorzio, Mary Kennedy fu arrestata per guida sotto effetto dell'alcol e le fu sospesa la patente perché aveva un tasso alcolemico dello 0,11%, contro lo 0,08 consentito. Successivamente fu anche accusata di aver guidato sotto l'effetto di farmaci, ma a luglio 2011 le accuse vennero fatte cadere perché un giudice stabilì che la donna non era consapevole che l'assunzione delle medicine avrebbe compromesso la sua capacità di guidare. LA FAMIGLIA KENNEDY. Questo episodio si aggiunge alle tante tragedie legate alla famiglia Kennedy. Oltre agli omicidi dei due fratelli John Fitzgerald Kennedy e Bob, il figlio minore del primo John Fitzgerald Kennedy Jr. morì in un incidente aereo con la moglie e la cognata nel 1999. In una nota emessa dopo la diffusione della notizia, Robert Kennedy Jr. afferma che Mary Kennedy "ha ispirato la nostra famiglia con la sua gentilezza, il suo amore, il suo animo gentile e lo spirito generoso". Anche il legale della famiglia Richardson ha diffuso una nota. "Ci rammarichiamo per la morte della nostra amata sorella Mary, il cui spirito radioso e creativo mancherà molto a chi la amava", afferma la famiglia stringendosi nel dolore intorno ai figli della donna.