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c o n g i u n t u r a i n d u s t r i a l e in e m i l i a r o m a g n a i n d a g i n e s u l l e p i c c o l e e m e d i e i m p r e s e 1 trimestree 2016 1 Grado di utilizzo degli impianti 2 2 Esportazioni 3 totali 4 5 Periodo di produzione assicurato 5 Mercato del lavoro e ammortizzatori sociali 5 Registro delle imprese 10 Previsione per il 2016 10 Il primo trimestre 2016 si è chiuso con c una moderata crescita di produzione, vendite e ordini, che è appar- pre- sa più contenuta rispetto all evoluzione dei mesii cede. Nonostante il rallentamento si è tuttavia conso- del lidata la serie positiva in atto dai primi tre mesi 2015. La congiuntura è stata sostenuta dalla doman- più orientate all internazionalizzazione. Non sono da estera, con benefici per le imprese più strutturate, mancate le zone d ombra. Quella più spessa ha ri- al- guardato l occupazione apparsa in diminuzione sia le dipendenze, che autonoma. Tali indicazioni scaturiscono dall indagine congiuntu- rale sull industria in senso stretto realizzata in colla- borazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confin- dustria Emilia-Romagna e IntesaSanPaolo. Nel primo trimestre 2016 la produzione in volume v del- le piccole e medie imprese dell industria in senso stretto dell Emilia-Romagna è cresciuta dello per cento rispetto alloo stesso periodo dell anno preceden- trime- te, in rallentamento rispetto all trend dei quattro stri precedenti (+ per cento). L aumento è matura- di giorni to in un trimestre con lo stesso numero lavorativi di un anno prima. L andamento settoriale non è apparso uniforme, con attività già fuori dalla d recessione e altre che continuale industrie no a non vederee la ripresa, soprattutto della moda (-2,9 per cento), che registrano continue diminuzioni produttive dagli ultimi tre mesi del 2011. Anche le industrie alimentari hanno accusato un calo produttivo, pari allo a per cento, che ha interrotto nove mesi caratterizzati da un incremento medio dell per cento. Negli altri settori sono da evidenper cento, ziare gli aumenti, attornoo al 2 dell eterogeneo gruppo g delle altre imprese che in- e la- clude, tra le altre, chimica, carta-stampa-editoria vorazione dei minerali non metalliferi, e del legno e mobili. In entrambi i casi gli incrementi sono apparsi più ampi rispetto al trend di oltre un punto percentuamezzi di tra- le. L industria meccanica, elettrica e dei sporto, che nei trimestri precedenti avevaa guidato la ripresa, ha un po segnato il passo (+ per cento), L indagine congiunturale trimestrale regionale realizzata dalle Camere di commercio e da Unioncamere Emilia- Romagna si fonda su un campione rappresentativo dell universo delle imprese regionali fino a 5000 dipendenti dell industria in senso stretto e considera anche le imprese di minori dimensioni, a differenza di altre rilevazioni riferite alle impresee con più di 10 o 20 addetti. Le risposte sono ponderate sulla base del numero di addetti di ciascuna unità provinciale di impresa/cluster d appartenenza, desunto dal Registro Imprese integrato con dati di fonte Inps e Istat. I dati non regionali sono di fonte Unioncamere. Dal primo trimestre 2015 Unioncamere ha interrotto la rilevazione dei dati nazionali omogenei. Dal primo trimestre 2015 l indagine è effettuata con interviste condotte con tecnica mista CAWI-CATI. http://www.ucer.camcom.it

CONGIUNTURA INDUSTRIALE IN EMILIA-ROMAGNA Andamento della produzione industriale, tasso di variazione tendenziale 5,0 2,5 0,0-2,5-5,0-7,5 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere 2 rispetto al trend di crescita del 3,5 per cento. La crescita produttiva delle piccole e medie imprese non ha avuto il concorso di tutte le classi dimensionali. Le piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, meno orientate all internazionalizzazione, hanno accusato un calo dello 0,4 per cento, in contro tendenza rispetto al moderato trend dei quattro trimestri precedenti (+0,4 per cento). Stessa sorte, ma in termini più sfumati, per la media dimensione da 10 a 49 dipendenti, la cui riduzione dello per cento, è apparsa anch essa in contro tendenza rispetto al trend (+1,1 per cento). La crescita della produzione è stata pertanto determinata dalle imprese più strutturate da 50 a 500 dipendenti, più orientate all export., il cui incremento dell per cento ha consolidato la fase virtuosa in atto dagli ultimi tre mesi del 2014. Grado di utilizzo degli impianti Il grado di utilizzo degli impianti si è attestato al 75,1 per cento, sfiorando il valore del trend dei quattro trimestri precedenti (75,7 per cento) e uguagliando quello dell anno precedente. Siamo su valori obiettivamente contenuti, se rapportati a quelli rilevati tra il 2012 e il 2014, e tali da non invogliare gli investimenti destinati ad accrescere il volume della produzione. Tra i settori il maggiore impiego della capacità produttiva appartiene alle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto (77,6), ma su valori inferiori al trend (79,0). Il grado di utilizzo più contenuto ha riguardato le industrie della moda (67,4), con circa tre punti percentuali in meno in rapporto al trend. Non a caso si tratta del settore che ha vissuto la fase congiunturale più negativa tra tutte le attività dell industria in senso stretto. Il fatturato ha ricalcato quanto registrato per la produzione. Nel primo trimestre 2016 è stata registrata una crescita dello per cento rispetto all analogo periodo del 2015, in rallentamento rispetto all incremento Congiuntura industriale in Emilia-Romagna. 1 trimestre 2016 (1) Estero (1) (1) Grado di utilizzo impianti (2) (1) Esteri (1) Settimane di produzione (3) Emilia-Romagna 1,9 75,1 2,1 10,0 Industrie alimentare e delle bevande - - 73,4-1,2 1 tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -1,3-2,9 67,4-3,0-7,9 del legno e del mobile 1,9 3,7 2,1 7 5,0 trattamento metalli e minerali metalliferi 75,9 1,1 8,0 meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto 2,6 77,6 3,0 12,7 Altre manifatturiere 2,9 3,3 74,5 8,8 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) 67,3 6,6 Imprese piccole (10-49 dipendenti) 2,4 76,2 9,4 Imprese medie (50-499 dipendenti) 77,4 11,9 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. (2) Rapporto percentuale, riferito alla capacità massima. (3) Assicurate dal portafoglio ordini. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

INDAGINE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. 1 TRIMESTRE 2016 per settori e classe dimensionale. Percentuale delle imprese che rispetto allo a stesso trimestre dell anno precedente ha dichiarato la propria produzione Previsioni di produzione per settori e classe dimensionale. Percentuale di imprese che per il prossimo trimestre prevede la propria produzione. Emilia-Romagna 26 38 36 SETTORE Alimentari e bevande 23 42 34 Industrie della Moda 40 36 24 Industrie legno mobile 19 38 44 Metalli minerali metallif. 27 37 37 Mec. elet., mez. di trasp. 25 42 34 Altre industrie manifat. 24 33 43 CLASSE DIMENSIONALE 1-9 dipendenti 28 44 28 10-49 dipendenti 25 42 33 50-500 dipendenti 26 33 41 in diminuzione stabile in aumento Fonte: Unioncameree Emilia-Romagna medio del per cento riscontrato nei quattro trime- stri precedenti. In ambito settoriale è emersa una situazione s sostan- Gli andamenti più intonati sono stati rilevati nel grup- po delle altre industrie (+2,9 per cento) e nel legno e zialmente simile a quella registrata per la produzione. mobilio (+1,9 per cento). Quest ultimo settore haa con- tre solidato la tendenza espansiva in atto dai primi mesi del 2015, che seguiva quattordici trimestri di cali tendenziali. Le industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno fatto registrare un aumento di appena lo per cento, in brusca frenata rispetto al trend del 3,7 per cento, replicando l andamento della produzione. Sono continuate le difficoltà delle industrie della moda (-1,3 per cento), in misura più accentuata rispetto al trend (- per cento). Altri cali, ma moderati, hanno interessato le industrie dei metalli e alimentari. Sotto l'aspetto dimensionale, sono state le imprese più strutturate, da d 50 a 500 dipendenti, a crescere maggiormente (+ + per cento), mentre le piccole im- propen- prese, che sono quelle, e ci ripetiamo, meno se all internazionalizzazione, hanno accusato un calo, sia pure moderato ( per cento). Per le medie imun aumento prese da 10 a 494 dipendenti c è stato dello per cento, in rallentamento rispetto al trend (+ per cento). Esportazioni Le esportazioni continuano c a essere tra le voci più di- un au- namiche. Nel primo trimestree 2016 c è stato mento tendenziale prossimo al 2 per cento, legger- mente più contenuto rispetto alla crescita media del 2,5 per cento riscontrata nei quattro trimestri prececontribuito denti. La quasi totalità dei settori ha all incremento delle vendite all estero, in un arco compreso fra il + + per centoo delle industrie alimen- 3 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna Esportazionii manifatturiere emiliano-romagnole e italiane: tasso di variazione tendenzialee (1) e indice (2) 25,0 Emilia-Romagnaa tasso Italia tasso 20,0 Emilia-Romagnaa indice Italia indice 120 115 15,0 110 10,0 105 5,0 100 0,0 95-5,0 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV 2012 2013 2014 2015 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente (asse sx). (2) Indice: media mobile degli ultimi quattro trimestri, base anno 2008 = 100 a valori correnti (asse dx). Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane. 04 - I II III IV 2016 90

CONGIUNTURA INDUSTRIALE IN EMILIA-ROMAGNA Esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole. 1 trimestre 2016 Principali settori Principali paesi e aree di destinazione Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2) Italia - Europa 65,5 3,4 Emilia-Romagna 100,0 Turchia Russia 2,1-11,3-12,9 Alimentari e bevande 8,8 Ue27 57,8 4,7 Tessile abb.calz.cuoio 12,6 3,2 Polonia Spagna 2,7 4,9-4,9 10,4 Ind. legno e mobile 8,0 Regno Unito 6,7 11,2 Chi. far. gom. mat.pla. Prod. min. non metalli. 1 8,1 7,0 Germania Francia Africa 12,6 11,6 4,1-11,9 0,4 5,0 Metallurgia prod. met. 7,3-14,3 America 13,9-8,1 Ap.elet. ott. med. mis. 7,9 1 Stati Uniti Brasile 10,0-28,6-8,9 Macchinari appar. nca 28,5 - Asia 15,2-4,6 Mezzi di trasporto 1-8,3 Cina India -7,8 9,0 Altra manifattura 2,9 6,4 Oceania 1,3 0,0 (1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane. 4 tari e bevande e il +3,7 per cento del legno e mobili. Questo settore ha consolidato la fase espansiva avviata nel terzo trimestre 2013. Uniche note stonate le industrie dei metalli e della moda, entrambe con un calo tendenziale tuttavia piuttosto contenuto ( cento), Il settore meccanico-elettrico-mezzi di trasporto, tra i più orientati all export, ha proseguito nel suo percorso di crescita (+2,6 per cento), anche se in termini un po più sfumati rispetto al trend del 3,5 per cento. Sotto l aspetto della dimensione, le medie imprese da 10 a 49 dipendenti sono state le più dinamiche (+2,4 per cento), seguite da quelle grandi (+ per cento) e piccole (+ per cento). Solo le imprese medie hanno evidenziato un accelerazione nei confronti del trend, pari a un punto percentuale. Le piccole imprese hanno confermato il moderato tono del trend, mentre quelle grandi hanno un po frenato, nell ordine di punti percentuali. Il bilancio dei primi tre mesi del 2016 desunto dalle rilevazioni Istat riferite all universo delle imprese, si è chiuso invece in modo meno positivo. L industria in senso stretto emiliano-romagnola ha fatto registrare una diminuzione, a valori correnti, dello 0,4 per cento rispetto all analogo periodo del 2015 (stesso calo in Italia), sul quale ha pesato la flessione del 3,1 per cento accusata dai prodotti metalmeccanici, penalizzati dal consistente riflusso dei prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (-15,2 per cento) e mezzi di trasporto (-8,3 per cento), questi ultimi trascinati verso il basso dal forte calo dell export di autoveicoli verso gli Stati Uniti (-4 per cento). La voce più consistente dell export regionale, rappresentata da macchine e apparecchi meccanici, è diminuita dello per cento. Altre zone d ombra hanno riguardato i prodotti della carta-stampa-editoria (-15,4 per cento) e chimici (- per cento). Qualche nota positiva non è tuttavia mancata, come nel caso dei prodotti alimentari e bevande (+ per cento), della moda (+3,2 per cento) e, soprattutto, del legno e mobili (+8,0 per cento). totali La domanda si è allineata alla fase di rallentamento di produzione e vendite. I primi tre mesi del 2016 si sono chiusi con un aumento dello per cento rispetto al trend dell 1,1 per cento. In ambito settoriale si distingue l aumento del per cento dell eterogeneo gruppo delle altre industrie, le sole ad accelerare nei confronti del trend. Nelle industrie dei metalli, legno e mobili e meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto gli aumenti sono apparsi inferiori all 1 per cento, mentre cali hanno interessato alimentari e bevande (- per cento) e, soprattutto, le industrie della moda, la cui flessione del 3,0 per cento è apparsa più che doppia in rapporto al trend (- per cento). Se s incrociano i dati degli ordini totali con quelli provenienti dall estero, apparsi in crescita del 2,1 per cento, ne discende che è stato il mercato interno a frenare l evoluzione complessiva degli ordini. Per quanto concerne la dimensione d impresa, sono state quelle grandi da 50 a 500 dipendenti a crescere più velocemente (+ per cento), seguite a ruota da quelle medie (+ per cento). Nelle piccole imprese, più orientate al mercato interno, gli ordini totali sono diminuiti dello 0,4 per cento. La perdita è di scarsa

INDAGINE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. 1 TRIMESTRE 2016 entità, ma è apparsa in contro tendenza rispetto al trend (+0,2 per cento). Nel primo trimestre 2016 gli ordini pervenuti dall estero sono cresciuti tendenzialmente del 2,1 per cento, consolidando la tendenza espansiva in atto da un quinquennio. La quasi totalità dei settori di attività ha evidenziato aumenti. Quello più sostenuto, pari al 3,0 per cento, ha riguardato le industrie meccaniche-elettrichemezzi di trasporto in misura doppia rispetto all evoluzione del trend. Oltre la soglia di crescita del 2 per cento ci sono le altre industrie e legno e mobili. Unica voce fuori dal coro, e non è una novità, le industrie della moda (- per cento), in contro tendenza rispetto al trend (+ per cento). Tutte le classi dimensionali, soprattutto quelle maggiori, hanno visto salire gli ordini esteri. Quella grande da 50 a 500 dipendenti è cresciuta del per cento (+2,2 per cento il trend), seguita a ruota dalla media dimensione, il cui aumento del per cento è apparso superiore al trend di oltre un punto percentuale, Nelle piccole imprese da 1 a 9 dipendenti la crescita del trimestre (+ per cento) è sostanzialmente collimata con quella del trend. Periodo di produzione assicurato La crescita della domanda ha mantenuto stabile attorno ai due mesi e mezzo, il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini. Le industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto hanno registrato il periodo più elevato, sui tre mesi, accelerando leggermente rispetto al trend. E invece sceso, sotto i due mesi, il periodo di produzione delle industrie della moda, come conseguenza del ridotto volume della domanda. Mercato del lavoro e ammortizzatori sociali Per quanto concerne l occupazione dell industria in senso stretto, l indagine Istat sulle forze di lavoro registra un andamento negativo, in contro tendenza rispetto all andamento espansivo che aveva caratterizzato tutti i trimestri del 2015. Nel primo trimestre 2016 si registra una diminuzione del 2,9 per cento rispetto all analogo periodo dell anno precedente, che è equivalsa a circa 15.000 addetti. Segno più invece per l Italia, che registra una crescita dello per cento, corrispondente a circa 26.000 addetti. Il calo regionale è determinato da entrambe le posizioni professionali, in particolare gli autonomi (-14,5 per cento), a fronte della più contenuta riduzione dei dipendenti ( per cento). In Italia diminuisce la sola occupazione autonoma (- per cento), mentre crescono dello per cento i dipendenti. La consistenza degli addetti appare inferiore dello per cento nei confronti del valore medio del quinquennio 2011-2015. Il calo è determinato dagli autonomi (-15,5 per cento), a fronte della migliore tenuta dei dipendenti (+ per cento). Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, lo sfasamento temporale che intercorre tra la richiesta di Cassa integrazione guadagni e la relativa autorizzazione Inps, fa si che i primi tre mesi del 2016 possano avere ereditato situazioni riferite agli ultimi mesi del 2015, ed è pertanto necessaria una certa cautela nella valutazione dei dati. Occorre inoltre rammentare che non tutte le ore autorizzate sono effettivamente utilizzate. L arrivo di commesse inaspettate, dopo la richiesta di Cig, può essere tra le cause. Nei primi tre mesi del 2016 le ore autorizzate dell industria in senso stretto, tra ordinaria, straordinaria e in deroga, tornano ad aumentare rispetto a un anno prima (+36,7 per cento). Per quanto riguarda la 5 Andamento (1) delle principali variabili in regione per settore e classe dimensionale. 1 trimestre 2016 Emilia-Romagna SETTORE Ind. alimentari e delle bevande - - - Tessili, abbigl., cuoio, calzature -1,3-2,9-3,0 Industrie del legno e del mobile 1,9 2,1 Trat. metalli e minerali metalliferi Meccan. elettr. e mez. di trasp. Altre industrie manifatturiere 2,9 CLASSE DIMENSIONALE 1-9 dipendenti 10-49 dipendenti 50-500 dipendenti (1) Tasso di variazione sullo stesso periodo dell anno precedente Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

CONGIUNTURA INDUSTRIALE IN EMILIA-ROMAGNA Industria senso stretto Industrie alimentari e delle bevande 0,2 1,7 2,4-1,7 - - - - -1,9 0,4 - -1,2 - - - - 1,2 1,6 0,0 0,2 6 - -1,3 - -0,0 - -1,1 - - estero estero 4,8 2,7 2,6 2,5 3,0 2,9 1,9 5,7 3,6 1,1 0,0 2,8-3,5 5,1 2,4 1,6 3,4 2,2 2,1 5,3 3,6 1,6 1,2 3,0 1,2 - Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere

INDAGINE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. 1 TRIMESTRE 2016 Industrie tessili, dell abbigliamento, del cuoio e delle calzature -0,2-1,1-1,3-1,3-2,6-2,4-3,5-3,0-6,1 Industrie del legno e del mobile 2,1 2,1 1,9-3,4-3,1-4,3 - - - 2,1-2,1-2,7-2,5-2,9-3,8-6,3 - -3,1-3,2-4,0-2,6 - - -2,7-1,2-3,0 2,6 3,4 2,1-4,7-5,7-2,1-3,3-4,8-4,3 7 estero estero 4,1 3,7 - -0,0 - -1,6-3,6 1,6-0,2 - -3,3 2,7 1,6 1,9 3,9 4,5 2,8 3,2 0,2 Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere

CONGIUNTURA INDUSTRIALE IN EMILIA-ROMAGNA Industrie del trattamento metalli e dei minerali metalliferi 1,6 1,7-1,1 - - -2,4 Industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto 5,3 4,3 3,5 1,9 3,5 5,8-0,0-1,1 - - -1,1 1,1 1,3 1,2 8 1,2-0,0 - - -1,3-1,2 2,4 2,7 0,4 estero estero 3,2 2,5 3,3 6,2 1,9 4,3 4,4 4,3 4,1 3,9 2,6-4,5 3,1 3,5 6,0 5,5 1,1 1,1 0,2-3,6 2,7 2,9 3,0 1,7 Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere

INDAGINE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. 1 TRIMESTRE 2016 Andamento tendenziale (1) per classe dimensionale delle imprese dell industria in senso stretto Imprese da 1 a 9 dipendenti Imprese da 10 a 49 dipendenti Imprese da 50 a 500 dipendenti 1,3 3,4 3,6 1,6 2,6 1,1 2,2-1,1 - -2,1-3,0-4,0 - -1,1 - - - -0,0-0,2 1,2 1,6 2,5 3,2 2,7-2,2-2,9-3,7 - - -1,2 - - -2,4-2,5-3,3-4,3 - - - - - -1,3-0,0 1,3 1,9-2,4 2,4 2,8 9 estero estero estero 3,4 1,9 0,4 4,4 2,2 2,4 2,4 2,2 2,4 5,0 3,1 2,8 3,3 3,6 4,5 3,6 3,4 4,6 5,3-0,4 2,8 2,4 0,0 2,2 4,0 2,8 2,1 0,2 3,6 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere

CONGIUNTURA INDUSTRIALE IN EMILIA-ROMAGNA 10 posizione professionale, alla crescita del 46,2 per cento degli operai si associa l incremento del 15,7 per cento degli impiegati. Sull aumento del complesso delle ore autorizzate hanno inciso tutte le tipologie d intervento. Gli interventi ordinari, di matrice anticongiunturale, fanno registrare una crescita del 24,1 per cento. In tale ambito spicca il pronunciato incremento delle industrie della moda, le cui ore autorizzate sono più che raddoppiate rispetto al primo trimestre 2015. Il maggiore utilizzatore, rappresentato dall industria meccanica, fa registrare una crescita del 35,2 per cento. Non sono tuttavia mancati i cali come nel caso di legno (-3 per cento), chimica e affini (-29,1) e lavorazione dei minerali non metalliferi (-6). Gli interventi di carattere straordinario, la cui concessione è subordinata per lo più a stati di crisi, crescono del 22,1 per cento, riflettendo soprattutto l impennata della lavorazione dei minerali non metalliferi, le cui ore autorizzate sono quasi triplicate, arrivando a sfiorare il milione e mezzo. L industria metalmeccanica è anch essa in aumento, ma in termini relativamente più sfumati (+35,1 per cento). Si è invece alleggerita la situazione del gruppo della moda (-26,7). Nell ambito delle deroghe la situazione appare in forte aumento, ma occorre precisare che tale indicatore è spesso influenzato dalla disponibilità dei finanziamenti e aumenti, o cali, possono pertanto dipendere più da fattori amministrativi che congiunturali. Nei primi tre mesi del 2016 c è una crescita del 191,2 per cento rispetto all analogo periodo del 2015. Nel solo settore artigiano dell industria in senso stretto le ore sono quasi decuplicate. Registro delle imprese Nel primo trimestre 2016 il saldo fra iscrizioni e cessazioni dell industria in senso stretto non sono considerate le cancellazioni d ufficio che esulano dall aspetto meramente congiunturale è negativo per 533 imprese, in misura più accentuata rispetto al passivo di 437 rilevato nell analogo trimestre del 2015. A fine marzo 2016 le imprese attive dell industria in senso stretto dell Emilia-Romagna ammontano a 46.071, con una diminuzione dell 1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015. Da questa tendenza negativa, e non è una novità, si è distinto il solo comparto energetico, le cui imprese attive aumentano da 1.362 a 1.380, grazie soprattutto al nuovo incremento della produzione di energia elettrica, le cui imprese passano da 641 a 652. Sotto l aspetto della forma giuridica, le società di capitale sono le sole ad aumentare (+ per cento), consolidando la pluriennale tendenza. Le forme giuridiche personali continuano a ridursi: società di persone -4,4 per cento; imprese individuali -2,8 per cento. Stessa sorte per le altre società ( per cento), il cui peso sul totale delle imprese attive dell industria in senso stretto è tuttavia limitato all 1,6 per cento. Dal lato della nazionalità, le imprese attive straniere crescono dello per cento, a fronte del calo del per cento delle altre imprese. Previsione per il 2016 Lo scenario economico di Prometeia Unioncamere Emilia-Romagna stima per il 2016 una crescita reale del per cento del valore aggiunto dell industria in senso stretto dell Emilia-Romagna. L aumento dovrebbe preludere a un ciclo virtuoso dell occupazione. Le unità di lavoro, che ne esprimono il volume effettivamente svolto, sono attese com- Imprese attive e tassi di variazione tendenziali (1), industria in senso stretto. 1 trimestre 2016 Settori Emilia-Romagna Italia Stock Variazioni Stock Variazioni Alimentare - 4.895 61.458 Sistema moda - 7.006-2,1 83.993 - Legno e Mobile - 3.537-2,7 57.121-2,9 Ceram. vetro mat. edili - 1.563-4,0 24.657-2,2 Metalli e min. metalliferi - 10.757-1,9 100.641 - Mec. Elet. M. di Trasp. - 10.662-89.389 - Altre manifattura - 6.101 80.577-1,1 Manifattura - 44.521-497.836-1,1 Altra Industria - 1.550 23.880 Industria 46.071 521.716 - società di capitale -- 16.502 173.462 società di persone -- 10.562-4,4 109.184-3,5 ditte individuali -- 18.248-2,8 231.401-1,9 altre forme societarie -- 759 7.669 1,1 (1) Tasso di variazione sullo stesso periodo dell anno precedente Fonte: elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

INDAGINE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. 1 TRIMESTRE 2016 plessivamente in crescita dell 1,6 per cento e più so- oc- stanzioso dovrebbe essere l aumento della solaa cupazione alle dipendenze (+ perr cento). Nel biennio 2017-2018 il valore aggiunto è previsto in crescita a tassi superiori al 2 per cento, avviandoo una fase virtuosa chee dovrebbe protrarsi per almeno cin- di lavo- que anni, e riflettersi positivamente sulle unità ro, destinate ad aumentare, a tra il 2017 e il 2021, a un tasso medio annuo dello 0,4 per cento. 11 Ulteriori approfondimenti Dati nazionali, regionali e provinciali http://www. ucer.camcom.it/studi-ricerche/banche-dati/bd/congiunt/manifatt/settvari Seguici sui social network Facebook https://www.facebook.com/unioncamereemiliaromagna Twitter https://twitter.com/unioncamereer I nostri feed RSS I comunicati stampa http://www.ucer.camcom. it/comunicazione/comunicati-stampa-1 Le notizie del Centro Studi e monitoraggio dell economia http://www.ucer.camcom. it/studi-ricerche/news Gli aggiornamenti alla nostra Banca Dati. http://www.ucer.camcom. it/studi-ricerche/aggiornamenti-banca-dati

Unioncamere Emilia-Romagna rileva e distribuisce dati statistici attraverso banche dati on line e produce e diffonde analisi economiche. Riepiloghiamo le principali risorse che distribuiamo on line. http://www.ucer.camcom.it Analisi trimestrali congiunturali Congiuntura industriale, esportazioni, produzione, ordinativi aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura Congiuntura dell artigianato, esportazioni, produzione, ordinativi dell artigianato. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato Congiuntura del commercio al dettaglio Vendite e giacenze aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio Congiuntura delle costruzioni Volume d affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni Demografia delle imprese - Movimprese La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese Demografia delle imprese - Imprenditoria estera Stato e andamento delle imprese estere, disaggregati per forma giuridica e settore di attività. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile Stato e andamento delle imprese femminili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile Stato e andamento delle imprese giovanili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile Esportazioni regionali L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali Scenario di previsione Emilia-Romagna Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione Analisi semestrali e annuali Rapporto sull'economia regionale Un costante monitoraggio dell'economia regionale. A fine settembre, le prime valutazioni. A fine dicembre, l'andamento dettagliato dell'anno, le previsioni e approfondimenti. A fine giugno il consuntivo.. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale Banche dati Banca dati on-line di Unioncamere Emilia-Romagna Free e aggiornati dati nazionali, regionali, provinciali e comunali, relativi a economia, lavoro, giustizia, società, istruzione, sanità, previdenza, assistenza, infrastrutture, popolazione, ambiente e altro ancora. http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/banche-dati/bd SMAIL - Sistema di monitoraggio delle imprese e del lavoro La struttura delle attività produttive, per settori, territorio, dimensione, forma giuridica e anzianità, e dell'occupazione (dipendenti e indipendenti, interinali, livelli di inquadramento, nazionalità ed età). http://emilia-romagna.smailweb.net/ http://www.ucer.camcom.it