Le immagini del reattore - commenti e resoconto della visita

Documenti analoghi
VISITA TECNICA DELLA CLASSE 2 CHA-KB AL REATTORE NUCLEARE LENA DI PAVIA -10 MARZO 2016INTRODUZIONE

Foto stroboscopica di una palla lasciata cadere da ferma (palla rossa) nello stesso istante in cui un altra (palla gialla) è sparata orizzontalmente

La Radioterapia per Cattura Neutronica (BNCT)

Il nucleo dell atomo

Il nucleo dell atomo

TERAPIA. Fasci esterni Fasci multipli convergenti (IMRT) Adroterapia (e metodo di distribuzione attiva) BNCT Radioterapia metabolica Brachiterapia

E = MC². È: Una forma di energia che deriva da profonde modificazioni della struttura stessa della materia. ENERGIA NUCLEARE

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

REATTORI NUCLEARI DI POTENZA

1 FEBBRAIO 2013 MODELLI ESPONENZIALI

E= mc2 Nel 1905 Einistein enunciò la sua teoria tra energia e materia, espressa dalla formula E=mc2

0.0.1 Dettaglio della pricipale attività didattica svolta

Foto della centrale dell'87 - fonte sconosciuta

Radioattività e acque potabili

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani

Fissione. E=m c 2 Δ E=Δ m c 2. m in. = 235,89 u. = 236,05 u. ΔE = 148 MeV = 2, J

ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE

Il modello strutturale dell atomo

Scale dei tempi nucleari

La rifrazione della luce

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione

LE REAZIONI PIEZO- NUCLEARI STORIA DELLA RICERCA DA ROMA AD ANCONA

Dipartimento di Fisica a.a. 2003/2004 Fisica Medica 2 Radioterapia 18/4/2005

Visita al reattore nucleare di Pavia

M. Caldarella Bergamo,

E=mc2. Cosa è ENERGIA NUCLEARE. Fu Albert Einstein a scoprire la legge che regola la quantità di energia prodotta attraverso le reazioni nucleari

Applicazioni della fisica nucleare e subnucleare. R. Faccini Seminari Orientamento INFN 14/6/2016

Il Chimico Guido SPERA. Il Fisico Ingegnere Andrea PETRUCCI Laboratori 4 Rgt. Scorpione Anno 2005

Il nucleare non è il diavolo. Il problema:

Fissione indotta e fusione nucleare (cenni)

Albert Einstein fu il primo scienziato ad intuire che dal nucleo si poteva ottenere energia.

La cellula. Da sito:

Università degli Studi della Calabria

Le particelle dell atomo

Incidente di Fukushima: considerazioni preliminari

La chimica nucleare. A cura della prof. ssa. Barone Antonina

Uomo, ambiente e radiazioni

Lezione 25 Radiazioni Ionizzanti. Rivelatori di Particelle 1

Astro Siesta IASF Milano - INAF 19 gennaio 2012

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.

La massa è la quantità di materia di cui è fatta una qualsiasi cosa

LA RADIOATTIVITA. Nel caso degli isotopi dell idrogeno: Nel caso degli isotopi del Carbonio:

L EVOLUZIONE DEL NUCLEARE E IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA

1 Informazioni generali e dati tecnici del reattore di ricerca TRIGA RC-1

E=mc². E n e r g i a ENERGIA NUCLEARE

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule

Unità 7. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas

Osservare quel che non si vede La MICROSCOPIA

Merlo Andrea. Modulo 12

Un tentativo di classificazione delle competenze nel nucleare da fissione

entrata e di uscita richiama un gran numero di automezzi e di persone che accompagnano i bambini.

RISCHI SPECIFICI DELLE VARIE SORGENTI DI RADIAZIONI IN AMBITO OSPEDALIERO

QUIZ LEZIONE n. 1 L ENERGIA ANNO SCOLASTICO anno scolastico

Misure di Densità con Sistemi Radiometrici. Autore :Emanuele Iannarelli

Boron Neutron Capture Therapy

Geminazione. Un elemento di simmetria non presente nel gruppo puntuale mette in relazione due cristalli diversi. e z. s m. n i

APPUNTI DI TECNOLOGIA

LA FISSIONE NUCLEARE. Dinamica ed effetti. Prof. Angelo Vitale

"Principi fisici alla base della formazione delle immagini radiologiche"

Lezione 2 Condizioni fisiche per la produzione di energia per mezzo di fusione termonucleare controllata

Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006. Corso di Informatica e Statistica Medica. Radioterapia

Principi della RadioDatazione

KLAVIS WEB. Il registro informatico delle chiavi. la chiave della semplicità!

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA e DOSIMETRIA

Silent Gliss. Sistemi per tende a pacchetto

La fusione. Lezioni d'autore. di Claudio Cigognetti

prima di andare al CNAO Centro Nazionale di ADROTERAPIA ONCOLOGICA

Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi

SCINTILLATORI CARATTERIZZAZIONE DI UNA SORGENTE DI RADIAZIONE. Gioele Lubian - Giacomo Nasuti - Alberto Ferrara; Tema L; Giugno 2019;

La Radioprotezione degli operatori e dei pazienti

Cristalli fotonici e loro applicazioni

LA PRODUZIONE DEI RAGGI X

Gli studi degli effetti delle radiazioni sui tessuti tumorali animali ed umani hanno

Un rifornimento dal benzinaio di Maria Altieri

RADIAZIONI IONIZZANTI

TECNICHE RADIOCHIMICHE

CELLULA. La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule.

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

Le molecole della vita

COME E FATTA LA MATERIA

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga

Lezione 24 Radiazioni Ionizzanti

INFN - GRUPPO V PHADON. PHantoms and Dosimetry for Neutrons. Responsabile nazionale G. Gambarini. Unità: Milano (G. Gambarini)

INFORMAZIONI GENERALI

Linear No-Threshold Hypothesis (LNT)

MEDICINA NUCLEARE. Diagnostica Scintigrafia SPECT PET TAC Convenzionale (RX) RMI. Liceo scientifico Don Bosco Medicina nucleare pag.

MASTER di PRIMO LIVELLO

Baldin Boris Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" di Padova (PD) Trevisanello Enrico Istituto "P. Scalcerle" di Padova (PD) Finozzi

Laboratorio Energia Nucleare Applicata

La Riflettografia Infrarossa:

Misure Sperimentali. Reattore nucleare termico Triga Mark II, Pavia (vedi cap. 5).

Master: Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia Lezione 1

La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO

LE BASI FISICHE DELLA TERAPIA PER CATTURA NEUTRONICA

Radiazione: propagazione di energia senza che vi sia né. Radiazioni ionizzanti radiazioni che hanno energia sufficiente per produrre la ionizzazione.

Osservazioni svolte sui crateri sommitali dell Etna in data 8 ottobre Daniele Andronico Boris Behncke

F. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università di Padova

Transcript:

VISITA AL LENA (LABORATORIO ENERGIA NUCLEARE APPLICATA) CENTRO SERVIZI INTERDIPARTIMENTALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CLASSI 2^CHA E 2^CHB A.S.2016/2017 Le immagini del reattore - commenti e resoconto della visita Quello mostrato in foto è il reattore nucleare del Laboratorio di Energia Nucleare Applicata di Pavia. Esso è costituito esternamente da uno scheletro di calcestruzzo (dipinto in giallo), che ha sia una funzione strutturale che protettiva. In basso a sinistra si può osservare una costruzione, anch essa in calcestruzzo (dipinta di azzurro), che è stata utilizzata in passato per la cura del tumore al fegato e per analisi su organi espiantati; la struttura potrebbe essere usata tutt oggi per scopi medici in campo oncogeno. La sommità del reattore è collegata alla sala comandi tramite un ponticello sospeso. Nella seconda parte della nostra visita siamo andati proprio in questa posizione e abbiamo potuto osservare dall alto la struttura interna del reattore ed il nocciolo stesso. La grande cavità del reattore è interamente occupata da acqua, che funge da moderatore per le radiazioni prodotte dalle reazioni nucleari, proteggendo anche chi opera sulla sommità del reattore per brevi periodi; per questo motivo è possibile sostare sulla sommità del reattore in sicurezza anche se per breve tempo: infatti sulla superficie dell acqua non è presente neppure un vetro protettivo. Sul fondo del reattore è presente il nocciolo (si può notare esternamente questo fatto grazie al notevole ispessimento della parete del reattore); esso è costituito da circa 90 elementi, 80 dei quali sono barre di uranio arricchito. I materiali da analizzare sono inseriti all interno del reattore in appositi contenitori e depositati in canali interni al reattore, con l ausilio di una apposita minigru manuale, simile ad una "canna da pesca".

L'immagine illustra un momento in cui il reattore è utilizzato per indagini in campo scientifico, per l'analisi radio-metrica e le indagini radio-protezionistiche di un campione: il sistema utilizzato per prelevare e depositare il campione comprende un meccanismo di movimentazione (simile ad una canna da pesca) e un contenitore cilindrico in cui viene inserito il campione. In passato questo tipo di indagini hanno determinato la notorietà del LENA per le analisi su alcuni reperti storici (ad esempio per la determinazione della presenza di arsenico nei capelli di Napoleone) e su alimenti di vario tipo. Il reattore, attraverso l'irraggiamento di materiali e prodotti, può modificare le caratteristiche chimiche e fisiche del materiale trattato. I materiali colpiti da neutroni lenti emettono raggi gamma di energia ben precisa: ciò permette di analizzare un campione sia qualitativamente che quantitativamente. È alquanto insolito trovare in un laboratorio chimico una "canna da pesca"; la semplicità di questa soluzione però permette una protezione maggiore di qualsiasi altro strumento utilizzabile, perché comporta la giusta distanza dal campione irradiato, evitando una grande esposizione alle radiazioni.

Il reattore è alto 6 m ed ha un diametro di 2 m, ed è racchiuso dallo scheletro di calcestruzzo; il "cuore del reattore" (nocciolo) è immerso in acqua distillata, che scherma le radiazioni emesse dal nocciolo. Il nucleo è posizionato sul fondo della struttura, caratterizzata da una simmetria cilindrica. Il nucleo consiste in un reticolo di elementi con circa 80 barre di uranio arricchito al 20% con uranio -235; gli elementi sono disposti su cinque anelli concentrici, rispetto ad un canale centrale. Fra le barre di combustibile ci sono le barre di controllo, che sono fatte di grafite borata. Il cuore del reattore si trova sul fondo, ricoperto dall'acqua. Il reattore prende nome di (TRIGA MK 3)

A sinistra si può vedere un modellino in scala del reattore, che lo mostra in ogni sua minima parte. Il quadro sinottico a destra invece riporta lo schema della disposizione delle barre di uranio arricchito, delle barre "di moderazione" e di controllo, e dei campioni inseriti nel reattore. Il nucleo è composto da 90 barre con funzioni differenti di cui: 3 barre di controllo che se alzate o abbassate regolano la velocità delle reazioni di scissione (reazionei "a catena") che avvengono nel reattore; sono presenti anche barre di moderazione (bianche nella foto)

Adiacente alla struttura del reattore è situata un'ulteriore struttura in calcestruzzo, che ha lo scopo di isolare l'ambiente dai fasci di neutroni che sono lì irradiati, al suo interno infatti c'è uno spazio pensato apposta per l'attuazione di esperimenti che sfruttano l'irradiazione l'uso dei neutroni. In questa struttura a scopo di ricerca sono stati utilizzati i topi come cavie; ma il caso più famoso in cui è stata utilizzata questa struttura fu il trattamento di un cancro in un fegato espiantato e successivamente trapiantato nuovamente al paziente malato. La distruzione completa del cancro avvenne tramite il bombardamento dell'organo per 11 minuti con fasci di neutroni che andavano a colpire solo le cellule tumorali presenti, grazie ad un trattamento preventivo con del boro, introdotto nell'organismo attraverso gli zuccheri di cui le cellule tumorali si nutrono.