per l attuazione del presente provvedimento è disponibile la somma di circa ,00 Euro sul capitolo /2011 UPB 16032;

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REGIONE PIEMONTE BU48S1 01/12/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 56-2963 L.R. 1/2009, art. 10, "Programma degli interventi 2011 per Commercializzazione dei prodotti artigiani". A relazione dell'assessore Quaglia: Con DGR n. 91-12012 del 4 agosto 2009, in attuazione della L.R. 1/2009, è stato approvato il Documento triennale di indirizzi 2009-2011 (di seguito Documento di indirizzi); ai sensi dell art. 10 della citata L.R. 1/2009, l attuazione delle politiche regionali delineate nel Documento di indirizzi avviene attraverso Programmi annuali o pluriennali che individuano e definiscono gli ambiti prioritari e gli strumenti di intervento, i criteri e le modalità per la concessione delle risorse e la ripartizione delle medesime, nonché i criteri e le modalità di istituzione e composizione degli organismi di valutazione e di controllo; valutate le esigenze concrete del settore artigiano piemontese, emerse dal confronto con le Associazioni di categoria nonché dagli esiti di indagini, studi e monitoraggio effettuati a cura del Sistema Informativo dell artigianato, la Giunta Regionale ha approvato nel corso del 2011 misure di sostegno alle imprese artigiane in materia di certificazione e assistenza tecnica ( DGR n. 28-2438 del 27/07/2011) e promozione sui mercati (DDGR n. 18-2264 del 27 giugno 2011 e n. 43-2375 del 22 luglio 2011) in attuazione degli obiettivi 3, 5 e 6 del citato Documento di indirizzi; a fronte di risorse rese successivamente disponibili sul bilancio 2011, si ritiene opportuna l attivazione di una misura specifica di sviluppo delle imprese artigiane tramite il rafforzamento della competitività e dell incidenza sui mercati, in attuazione dell obiettivo 3 del Documento triennale Valorizzazione delle produzioni sul mercato interno ed internazionale ; l agevolazione prevede il finanziamento di progetti proposti da aggregazioni di imprese o Associazioni di categoria artigiane, finalizzati a: attivazione di piattaforme commerciali di distribuzione (per l abbattimento dei costi di stoccaggio, distribuzione, spedizione, contabilità, logistica ; creazione di punti vendita specializzati per i prodotti dell Eccellenza Artigiana piemontese; azioni di incoming per la conoscenza diretta delle imprese piemontesi da parte di acquirenti italiani e stranieri; workshop e incontri B2B in Italia e all'estero; in particolare la misura, coerentemente con le linee strategiche regionali di promozione e valorizzazione dell'artigianato sul mercato interno ed internazionale di cui al citato obiettivo 3 del Documento di indirizzi e in maniera complementare alle azioni previste dalle citate Deliberazioni, ha l obiettivo di sostenere le imprese nell attivazione di strumenti efficaci di commercializzazione dei propri prodotti, incentivando nel contempo forme di aggregazione che consentono di ridurre gli oneri finanziari ed organizzativi; per l attuazione del presente provvedimento è disponibile la somma di circa 390.000,00 Euro sul capitolo 278625/2011 UPB 16032; i benefici di cui alla misura in oggetto sono concessi ai sensi del Reg. CE n. 1998/2006 in materia di aiuti di importanza minore ( de minimis ) ed in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con D.G.R. n. 43-6907 del 17/9/2007, per cui non sussiste l obbligo di notifica alla U.E;

tutto ciò premesso e considerato; sentite le Confederazioni regionali artigiane (Confartigianato, C.N.A., CasArtigiani); vista la L.R. n. 23/2008; vista la L.R. n. 7/2001; vista la L.R. n. 26 del 31/12/2010; la Giunta regionale, all unanimità dei voti espressi nelle forme di legge delibera per le motivazioni in premessa che sostanzialmente e integralmente si richiamano, di approvare, in attuazione dell obiettivo 3 del Documento triennale di indirizzi 2009-2011 di cui alla D.G.R. n. 91-12012 del 4 agosto 2009, l allegato 1 alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante, Programma degli interventi 2011 per Commercializzazione dei prodotti artigiani ; di dare atto che nel citato Programma sono determinati in 90 giorni dal termine di presentazione delle domande i termini del procedimento, ai sensi della legge 241/90 e smi e conseguentemente di integrare la DGR n. 38-452 del 02/08/2010 e successive modificazioni e integrazioni; di stabilire che alle spese per l attuazione del Programma di cui all allegato 1 si farà fronte, con il 40% delle risorse stanziate sul capitolo 278625, UPB 16032 del bilancio regionale 2011 (390.000,00 Euro); di dare atto che i benefici di cui alla misura in oggetto sono concessi ai sensi del Reg. CE n. 1998/2006 in materia di aiuti di importanza minore ( de minimis ) ed in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con D.G.R. n. 43-6907 del 17/9/2007, per cui non sussiste l obbligo di notifica alla U.E; di demandare alla Direzione Attività Produttive l adozione dei provvedimenti necessari e conseguenti all attuazione del presente provvedimento. La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della L.R. 22/2010. (omissis) Allegato

ALL. 1 COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ARTIGIANI (obiettivo 3 Documento triennale di indirizzi 2009-2011 - D.G.R. n. 91-12012 del 4 agosto 2009) 1) Beneficiari Aggregazioni di imprese artigiane - aventi sede operativa nella Regione Piemonte, con le limitazioni di cui all appendice 1 - nelle varie forme previste; Associazioni di categoria artigiane. Alle aggregazioni è ammessa anche la partecipazione di imprese non artigiane, nella misura massima del 20% del totale. 2) Progetti finanziabili Sono ammessi al finanziamento progetti, con la partecipazione di un numero significativo di imprese artigiane, finalizzati a: a) Attivazione in Piemonte di piattaforme commerciali di distribuzione per l Italia e per l estero. Per piattaforma si intende un gruppo organizzato di almeno 5 imprese per interventi sul mercato interno ed estero finalizzato all abbattimento dei costi di stoccaggio, distribuzione, spedizione, contabilità, logistica ecc. Spese ammissibili : spese di costituzione e avviamento di piattaforma spese di progettazione e allestimento spazi (spesa massima Euro 10.000,00) spese per costruzione e/o ristrutturazione o affitto locali da adibire a piattaforma (spesa massima di Euro 25.000,00 purché la destinazione d uso sia mantenuta per almeno tre anni dall avvio del progetto) Non sono ammesse le spese per la realizzazione di piattaforme on-line. b) Creazione di spazi per la commercializzazione diretta di prodotti dell Eccellenza Artigiana piemontese tramite la creazione di punti vendita specializzati fissi o temporanei per il mercato interno e/o estero. Spese ammissibili: spese di progettazione, allestimento e affitto spazi (spesa massima Euro 10.000,00) spese edili per costruzione e/o ristrutturazione o affitto di locali da adibire a spazi permanenti di commercializzazione (spesa massima Euro 25.000,00, purché la destinazione d uso sia mantenuta per almeno tre anni dall avvio del progetto) spese di animazione spazi (buffet, catering, gestione eventi spesa massima Euro 10.000,00) spese di trasporto merci e assicurazione per i soli progetti all estero: - su territorio U.E. (spesa massima Euro 20.000,00) - su territorio extra U.E. (spesa massima Euro 30.000,00 Non sono ammesse spese per forme di commercializzazione on-line. c) Organizzazione e attivazione di azioni di incoming finalizzate alla conoscenza diretta delle imprese piemontesi da parte di acquirenti italiani e stranieri. (spesa massima Euro 30.000,00) Spese ammissibili:

spese di viaggio, vitto, alloggio, allestimento spazio spese di interpretariato d) Organizzazione e partecipazione a workshop, da tenersi in Italia e/o all estero, articolati con incontri B2B (transazioni commerciali tra imprese) Spese ammissibili: spese di viaggio, vitto, alloggio, allestimento spazio spese di interpretariato spese per trasporto merci e assicurazione: - su territorio nazionale (spesa massima Euro 10.000,00) - su territorio U.E. (spesa massima Euro 20.000,00) - su territorio extra U.E. (spesa massima Euro 30.000,00 Per tutti i progetti di cui alle lettere a), b), c), d) potranno figurare spese interne dei soggetti proponenti fino ad un massimo del 15% del costo complessivo del progetto. 3) Agevolazioni Per ciascun progetto ammesso è concesso un contributo regionale fino al 70% del costo complessivo, per un massimo di 80 mila Euro. 4) Valutazione Il settore Promozione, Sviluppo e Disciplina dell Artigianato provvederà ad esaminare i progetti presentati sotto il profilo della ammissibilità formale (corrispondenza alle finalità delle misure agevolative, titolarità del soggetto richiedente, completezza della domanda e della documentazione obbligatoria). Il profilo qualitativo, tecnico ed economico sarà esaminato sulla base dei criteri di efficienza, efficacia ed esecutività specificati con apposita D.D. 5) Procedure I progetti sono presentati e rendicontati nei termini, con le modalità e sulla base della modulistica approvati con successiva determinazione dirigenziale, predisposta in conformità alla legge, al presente programma e alla D.G.R. n. 43-6907 del 17.09.2007 sull osservanza del Reg. CE n. 1998/2006 in materia di aiuti di importanza minore ( de minimis ). 6)Termini del procedimento La Direzione determina l elenco dei beneficiari entro 90 giorni dal termine di presentazione delle domande. 7) Risorse Alla presente misura è destinato fino al 40% delle risorse disponibili sul capitolo di competenza incrementato di eventuali residui sulla misura I - Certificazione di prodotto e/o di sistema e/o di personale addetto DGR n. 28-2438 del 27/07/2011. 8) De minimis e cumulabilità. I contributi sono concessi ai sensi del Reg. CE n. 1998/2006 in materia di aiuti di importanza minore ( de minimis ) ed in conformità alle linee guida e agli orientamenti applicativi approvati con D.G.R. n. 43-6907 del 17/9/2007. L importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una impresa/società non può superare i 200.000,00 Euro nell arco di tre esercizi finanziari. Le agevolazioni di cui al presente provvedimento non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche ottenute per le stesse spese.

9) Controlli Sui beneficiari degli interventi previsti dal presente programma sono disposti controlli ai sensi dell art. 36 della L.R. 1/2009, a cura delle strutture competenti della Direzione Attività Produttive. ELENCO ATTIVITA ESCLUSE APPENDICE 1 IL REGOLAMENTO (CE) N. 1998 DELLA COMMISSIONE DEL 15 DICEMBRE 2006 ESCLUDE DALL AMBITO DI APPLICAZIONE LE SEGUENTI ATTIVITA : A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA (Sezione A della classificazione ATECO 2002 ) 01 AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI 01.1 Coltivazioni agricole: orticoltura, floricoltura 01.2 Allevamento di animali 01.3 Coltivazioni agricole associate all'allevamento di animali (attività mista) B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI (Sezione B della classificazione ATECO 2002) 05 PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 05.0 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 05.01 Pesca 05.02 Piscicoltura DA INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO 15.20.1 Conservazione di pesce, crostacei, molluschi mediante congelamento, salatura, ecc. 15.20.2 Preparazione ed inscatolamento di prodotti e conserve di a base di pesce, crostacei e molluschi G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO 51.38.1 Commercio all ingrosso di prodotti della pesca freschi 51.38.2 Commercio all ingrosso di prodotti della pesca congelati, surgelati, conservati, secchi 52.23.0 Commercio al dettaglio di pesci crostacei e molluschi IMPRESE ATTIVE NEL SETTORE CARBONIERO NOTA BENE: Nel Regolamento de minimis 1998/2006 la Commissione non si riferisce ai codici NACE/ATECO, ma rimanda a specifiche regolamentazioni settoriali. Definizioni precise possono

trovarsi nell'articolo 1 del Regolamento 104/2000 (pesca e acquacultura), nell'allegato I del Trattato per i prodotti agricoli e nell'articolo 2, lettera a del Regolamento 1407/2002 per il carbone. Pertanto un'impresa attiva sia nei settori della produzione primaria agricola o della pesca può ricevere aiuti de minimis "generali" secondo il regolamento 1998/2006 fino all'ammontare massimo di 200.000 euro qualora proponga investimenti connessi ad attività ammissibili ai sensi del regolamento stesso (ad. es. investimenti connessi con attività di trasformazione e commercializzazione agricola, o con attività turistiche). Ciò presuppone tuttavia che vengano rispettate tutte le condizioni previste dal Regolamento (CE) 1998/2006, nonché le eventuali restrizioni imposte da specifici regolamenti OCM di settore. ATTIVITA AMMESSE CON LIMITAZIONI IL REGOLAMENTO (CE) N. 1998 DELLA COMMISSIONE DEL 15 DICEMBRE 2006 AMMETTE CON LIMITAZIONI LE SEGUENTI ATTIVITA : TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 60.24.0 Trasporto merci su strada Sono inammissibili gli aiuti destinati all'acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi. Ciò implica che nei limiti del tetto di 100.000 euro stabilito nell'articolo 2.2 del Regolamento 1998/2006 tali imprese possono ricevere aiuti de minimis per altri tipi di investimenti. ATTIVITA DI TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE 1 ELENCATI NELL ALLEGATO I DEL TRATTATO DA INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO DI PRODOTTI AGRICOLI Sono inammissibili gli aiuti: - quando l'importo degli stessi è fissato in base al prezzo o al quantitativo di prodotti di cui all allegato I del Trattato acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate; - quando gli stessi sono subordinati al fatto di venire parzialmente o interamente trasferiti a produttori primari. ULTERIORI ESCLUSIONI Sono altresì esclusi dall applicazione del regolamento gli aiuti: - destinati ad attività connesse all esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l attività di esportazione; - condizionati all impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d importazione; - concessi ad imprese in difficoltà 1 Definizione di trasformazione di un prodotto agricolo: qualunque trattamento di un prodotto agricolo in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo, escluse le operazioni eseguite nell azienda agricola necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale per la prima vendita. Definizione di commercializzazione di un prodotto agricolo: la detenzione, l esposizione, la messa in vendita, la consegna o qualsiasi altra modalità di immissione sul mercato, eccettuata la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o trasformatori ed ogni operazione necessaria per preparare il prodotto per questa prima vendita; la vendita da parte di un produttore

primario al consumatore finale è da considerarsi una commercializzazione se avviene in locali separati riservati a questa attivita. Esemplificazione di attività di preparazione dei prodotti alla prima vendita: la pulitura, il taglio, la cernita, l essicazione, la disinfezione, i trattamenti per la conservazione di sementi cereali, riso, semi oleosi, la ceratura, la lucidatura, il confezionamento, la decorticazione, la macerazione, la refrigerazione, l imballaggio alla rinfusa, la conservazione anche se in atmosfera controllata, l eliminazione di animali nocivi (roditori o insetti) se effettuate nell ambito dell azienda agricola su prodotto destinato alla vendita a imprese di trasformazione o a grossisti.