DOMANDE più FREQUENTI SUL SOLARE FOTOVOLTAICO Superficie per kilowatt. A seconda del tipo di pannello 7-8 metri quadrati producono un kilowatt. Nel caso di coperture di tetti con guaina flessibile 20 metri quadrati per un kilowatt. In questo caso il costo a kilowatt e piu' basso. Queste coperture sono adatte per incapsulare i tetti in eternit. Esistono pannelli che producono 1 kilowatt con 5 metri quadrati. Aumentare il premio del conto energia fino al 30% isolando la casa. Se oltre a installare un impianto fotovoltaico si migliora l efficienza energetica di un immobile si ottiene un aumento del premio del Conto Energia per kilowatt proporzionale al risparmio energetico ottenuto. Ottenendo un miglioramento dell efficienza del 20% si ha un aumento del premio del 10% e così via fino a un massimo di aumento del 30% avendo ottenuto un risparmio del 60%. Il rapporto tra efficienza e premio e 2 a 1. Dove si può installare un impianto? Che tipi di impianti esistono? Se il tetto e orientato a sud e sufficientemente inclinato si puo' scegliere un impianto fisso. Se il tetto NON e a sud si possono installare impianti fissi inclinati (dotati di struttura portante di appoggio) oppure impianti con inseguitore (mobili), costano il 10% in piu' ma producono il 30-40% in piu'. In questo caso bisogna verificare che il tetto possa sostenere il peso. A terra generalmente si sceglie di
installare impianti con inseguitore (il luogo DEVE ESSERE SOLEGGIATO). Si possono montare anche impianti su tettoie per parcheggi o simili, sia fissi che mobili. Ovviamente si deve trattare di tettoie costruite con materiali che durino nel tempo. Ma si possono installare anche sulla facciata di una casa, esistono vetri fotovoltaici, guaine fotovoltaiche... La decisione sulla tipologia e la collocazione va presa in funzione della disponibilità di spazio e alla corretta esposizione dei pannelli (il più possibile a sud e con un'inclinazione compresa fra 25 (latitudini più meridionali) e 35 (latitudini più settentrionali). C'è da sottolineare che il contributo del Conto Energia cambia a seconda di dove viene posizionato l'impianto (vedi oltre). Cosa significa Conto energia?con questo termine si indica un meccanismo di incentivazione che remunera, cioè paga, l energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico per 20 anni. Chi paga questo incentivo? L incentivo viene erogato dal Gestore dei Servizi Elettrici GSE S.p.a Il contributo del Conto Energia è fisso e uguale per tutti i tipi di impianto? No. Cambia in funzione della potenza installata e del tipo di impianto. La normativa prevede TRE tipi di impianti a seconda di dove vengono posizionati: 1. impianto non integrato : I moduli sono installati: - a terra - sugli elementi di arredo urbano e viario o sulle superfici esterne degli involucri di edifici e di fabbricati, ma in modo non complanare alle superfici su cui sono fissati 2. impianto parzialmente integrato : si intendono moduli fotovoltaici installati - su tetti, coperture, facciate, balaustre o parapetti di edifici e fabbricati in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d'appoggio stesse - su elementi di arredo urbano, barriere acustiche, pensiline, pergole e tettoie in modo complanare alla superficie di appoggio, senza la sostituzione dei materiali. 3. impianto integrato architettonicamente, dove i moduli - sostituiscono i materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati, con la medesima inclinazione e funzionalità architettonica della superficie rivestita - con i relativi sistemi di supporto, costituiscono la struttura di copertura di pensiline, pergole e tettoie
- sostituiscono la parte trasparente o semi trasparente di facciate o lucernari, garantendo l illuminamento naturale degli ambienti interni all edificio - sostituiscono parte dei pannelli fonoassorbenti delle barriere acustiche Impianto non integrato Mancano le foto VEDI http://www.mercidolci.it/fotovoltaico/faq.html Impianto semi-integrato La normativa distingue anche TRE FASCE di POTENZA: Impianti da 1 a 3 kw, da 3 a 20 kw e maggiori di 20 kw. E ora ecco i contributi in funzione di potenza e tipo: potenza nominale impianti non integrati impianti semi-integrati impianti in Kwp /kwh /kwh da 1 a 3 0.40 0.44 da 3 a 20 0.38 0.42 maggiore di 20 0.36 0.40 E' possibile calcolare anche solo approssimativamente a quanto può ammontare in concreto il contributo che si riceve con il Conto Energia, per esempio nel corso di 12 mesi? Sì. E' sufficiente moltiplicare il contributo così come indicato sopra per la produzione annuale prevista. I kwh di produzione si calcolano moltiplicando la potenza nominale per le cosiddette ore-equivalenti del luogo dove è situato l'impianto. Per esempio a Milano le ore equivalenti sono circa 1.100 ore/anno (ovvero un impianto da 1 kw esposto a sud e con inclinazione di 30 gradi produce mediamente 1.100 kwh/anno), a Roma 1.400, a Trapani 1.600. Supponendo quindi un impianto di 3kw di potenza nominale, la produzione a Milano sarà di ca. 3300 kwh, a Roma di 4200 kwh e a Trapani di 4800. E dunque, per esempio, un impianto integrato a Milano riceverebbe ca. 1.600,00 euro (0,49 x 3300), a Roma 2.000,00 e a Trapani 2.300,00. Questa produzione è costante nel tempo? No. Nei primi 10 anni la produzione elettrica si riduce del 5-10%. Dopo 25-30 anni il pannello produce ancora l 85% della corrente elettrica iniziale. Dopo 50 anni la produzione stimata è del 70% di quella iniziale.
Cosa succede dell'energia prodotta e non consumata? Dipende dal tipo di contratto che si decide di concludere con il GSE. Nella modalità scambio sul posto, possibile solo per impianti fino a 20 kw e unica opzione per i privati, si preleva l'energia quando serve e quella non utilizzata viene ceduta alla rete. Dov'è la convenienza? Che la rete funziona come se fosse un accumulatore. Siccome i tempi della produzione di energia possono non coincidere con quelli del consumo (c'è il sole e noi siamo fuori casa... e poi di notte, quando il nostro impianto non produce nulla, accendiamo luci, televisori, lavatrici...) allora si fa una specie di compensazione tra energia riversata in rete ed energia prelevata dalla rete. Se poi, alla fine dell'anno, il saldo è diverso da zero, lo si riporta in compensazione nell'anno successivo: e se è positivo può essere utilizzato in compensazione di eventuali saldi negativi nei tre anni successivi. Dopo tre anni il credito si perde. E' da sottolineare che si tratta di un credito di energia e non economico. Per 20 anni il contributo del Conto Energia viene comunque pagato per tutta la produzione dell'impianto. Dopo i 20 anni rimane ovviamente il vantaggio dello scambio sul posto. Nel caso di cessione in rete, invece, l'eventuale eccesso di produzione non viene portato a credito, ma istantaneamente rivenduto al gestore (per esempio Enel) alle tariffe fissate dall'autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG). Questa operazione di vendita avviene in regime IVA perchè si tratta di una vera e propria impresa. Anche in questo caso il contributo del Conto Energia viene pagato su tutta la produzione dell'impianto e dopo i 20 anni continua il rapporto di remunerazione dell'energia immessa in rete. In conclusione: Chi ha un impianto fotovoltaico: A) per 20 anni riceve un contributo per Kwh prodotto dall'impianto, sia che abbia scelto lo scambio sul posto sia abbia deciso per un contratto di cessione B) per tutta la durata dell'impianto (quindi anche dopo i 20 anni) usufruisce dello scambio sul posto (cioè conguaglia la produzione con il consumo) se l'impianto è minore di 20 kw ed è stata scelta questa tipologia C) per tutta la durata dell'impianto vende a prezzo amministrato l energia elettrica prodotta al gestore di rete cui l impianto è collegato oppure la vende sul mercato libero. Quest ultima opzione è possibile solo se si è titolari di partita iva e si è scelto l'opzione della cessione (che è l'unica possibile se si tratta di impianto superiore ai 20 kw) Quali sono i trattamenti fiscali? Nel caso di pannelli installati da imprese, ovvero di dimensioni tali da configurare un'attività di impresa (in sostanza: se si realizza un impianto di
pannelli per cedere energia alla rete) costi e ricavi dell'operazione, compreso quindi il contributo del Conto Energia, concorrono a formare reddito di impresa. In tal caso infatti il meccanismo di determinazione del reddito d'impresa "attrae" tutti i ricavi, compresi i contributi. Ai fini IVA, se sono superate le soglie per lo scambio sul posto e quindi vi è cessione di energia alla rete, tale cessione deve essere fatturata e probabilmente diviene detraibile l'iva su tutte le spese sostenute. Capannoni industriali con tetto di Eternit (contenente amianto) La copertura con guainafotovoltaica impermeabilizzante (20 metri quadrati per 1 kilowatt) è ammessa e evita la demolizione (impacchetta l amianto evitandone la dispersione) e da diritto ad un aumento del premio del Conto Energia. Nel caso invece di impianti installati da privati, che seguono il meccanismo dello scambio sul posto, non sembrerebbe applicabile né l'imposizione diretta, nè tantomeno l'iva. Siamo in attesa di un chiarimento di fonte ufficiale.