A Roma per sentirci pietre vive della Chiesa



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PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO Gragnano Trebbiense (Piacenza) A Roma per sentirci pietre vive della Chiesa 27/28/29 Dicembre 2011 1

Questo libretto è di... 3

BUON VIAGGIO!! PERCHÉ A ROMA? Roma.. la città più bella del mondo! Bella per sua storia e, per noi cristiani, bella per la storia dei testimoni della fede, che qui dopo la resurrezione di Gesù, hanno creato la loro più importante comunità. Allora andiamo a Roma per gustare il profumo dei testimoni del Vangelo e riscaldare il nostro cuore nei luoghi dalla fede dei primi cristiani. Cosa chiedere in questo pellegrinaggio? Signore io credo, ma aumenta la mia fede! Che fatica essere cristiani!!!! CREDO LA CHIESA La parola Chiesa proviene dal greco EKKLESIA, che significa. La Chiesa nasce circa 2000 anni fa, il giorno di. Facciamo un passo indietro: subito dopo la morte in croce di Gesù, i discepoli iniziano a, ma tornano a riunirsi e a pregare dopo la grande notizia: Gesù è risorto; iniziano così a predicare la sua. Gesù appare ai suoi amici e ridona loro la ; prima di salire al promette loro il dono dello. È vero che dopo la risurrezione del Cristo avevano ripreso a riunirsi, ma è anche vero che lo facevano di, vivevano nella : temevano di essere e si radunavano a pregare in segreto. Lo Spirito Santo dona loro una grande forza e comprendono di essere una chiamata a la salvezza che Gesù opera a favore di tutti gli uomini. Gesù ha voluto la Sua Chiesa per continuare la sua opera di salvezza nel mondo. La della Chiesa, quindi, è far sì che tutta l umanità diventi il Santo di Dio. Gli Apostoli iniziano così la loro missione: predicare Gesù risorto. Molti accolgono la loro, si convertono e si fanno. La comunità cristiana cresce e i credenti si riuniscono 4

ogni giorno nella preghiera e nello. Molti si compiono per opera dello Spirito Santo e gli Apostoli continuano a parlare al popolo e ad annunziare la Risurrezione di Gesù. Proprio per questo vengono e, la comunità si riunisce per pregare Dio affinché li liberi. I capi ebraici temono anche la reazione della gente, che li ama e li segue, inoltre non trovano validi motivi per condannarli e li rilasciano. Molti altri prodigi si compiono per opera degli Apostoli e il delle donne e degli uomini che credono nel Signore aumenta sempre di più. Gli Apostoli vengono minacciati: i sommi sacerdoti ordinano loro di non compiere più miracoli e di non parlare più al popolo predicando la Risurrezione del Cristo. Ma non è più possibile tacere, hanno in loro una, che dona loro e che è in grado di la gente di ogni lingua, razza e nazione in un solo popolo di. Il nuovo popolo di Dio è la. Disubbidendo, continuano a predicare e a compiere miracoli. Pietro viene di nuovo, ma un del Signore lo libera dal carcere e Pietro si riunisce con i suoi fratelli. e Pentecoste: Gesù è risorto e lo Spirito è donato per tutti gli uomini. Questi due avvenimenti segnano l inizio del. Nella nostra professione di fede, il, diciamo che crediamo la Chiesa: : come Gesù, il Padre e lo Spirito Santo sono una cosa sola, così siamo anche noi Popolo di Dio : perché santificata dallo Spirito Santo : cioè universale, perché Cristo vuole che tutti gli uomini siano salvi : fondata sulla testimonianza degli Apostoli PAROLE DA INSERIRE: UNA; ANGELO; PROCESSATI; CORAGGIO; PENTECOSTE; PAURA; BATTEZZARE; APOSTOLICA; CHIESA; POPOLO; MIRACOLI; CATTOLICA; NUMERO; CRISTIANESIMO; COMUNITÀ; ASSEMBLEA DI POPOLO; ARRESTATO; PASQUA; ARRESTATI; SANTA; DISPERDERSI; SPEZZARE IL PANE; MISSIONE; RISURREZIONE; CREDO; PAROLA; SPERANZA; TESTIMONIARE; CIELO; NASCOSTO; FRATELLI; PERSEGUITATI; SPIRITO SANTO; FORZA NUOVA; UNIRE 5

Sentirci membra vive del suo Corpo (Chiesa) Noi siamo cristiani non solo perché abbiamo ricevuto un Battesimo, ma soprattutto perché facciamo parte d una comunità fondata da Cristo: questa comunità si chiama Chiesa. La parola Chiesa significa assemblea riunione mentre la parola in minuscolo chiesa vuol dire tempio - casa - luogo di STRUTTURA DELLA CHIESA Tutti noi Aiutano i preti nell annunciare il vangelo e nell aiutare i poveri Collaboratori dei vescovi, celebrano la messa e amministrano i Sacramenti Successori degli apostoli e guide delle loro diocesi Successore di Pietro, pastore della Chiesa, servo dei Servi di Dio Il triangolo è rovesciato per far comprendere come nella chiesa chi ha più potere è chiamato a un maggiore servizio e porta il peso di chi c è sopra. L ordine è: LAICI DIACONI PRETI VESCOVI - PAPA RIFLESSIONE: Come cristiani siamo tutti ugualmente responsabili dell evangelizzazione e costruzione del Regno, anche se abbiamo doni e funzioni diverse! Dio ha assegnato a ciascuno il proprio posto nella Chiesa (1Cor.12,28) Noi tutti formiamo il suo corpo che è la Chiesa ( Ef. 5,30) Egli (Gesù) è il capo di quel corpo che è la Chiesa (Col.1,18) Ed io che posto ho in questa Chiesa?... 6

La chiesa, casa di Dio, luogo di culto GUARDANDO L ELENCO DEI NOMI COMPLETA IL DISEGNO METTENDO IL NUMERO CORRISPONDENTE AL NOME RAFFIGURATO 1 Confessionale 2 Fonte Battesimale 3 Tabernacolo 4 Ambone 5 Campanile 6 Sacrestia 7 Presbiterio 8 Banco 9 Seggio 10 Messale 11 Cero Pasquale 12 Navata 13 Organo 14 Altare 15 Crocifisso 7

In UDIENZA dal PAPA CHI É PAPA BENEDETTO XVI La storia di Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, inizia il 16 aprile del 1927, a Marktl am Inn, una diocesi di Passau, in Germania, in una famiglia di origini agricole della Bassa Baviera. Figlio di un commissario di gendarmeria, la sua è una famiglia di umili origini ma molto religiosa. Trascorre gli anni dell adolescenza a Traunstein, studia Filosofia e Teologia all Università di Monaco, e negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale viene richiamato nei servizi militari antiaerei. I 29 giugno del 1951 a 24 anni è ordinato sacerdote e si dedica all insegnamento.nel 1953 si addottora in Teologia con la dissertazione Popolo e casa di Dio nella Dottrina della Chiesa di Sant Agostino e nel 1957 l opera La Teologia della Storia di San Bonaventura gli garantisce la libera docenza. Una volta conseguito l incarico, Dogmatica e Teologia fondamentale nella scuola superiore di Filosofia e Teologia di Frisinga, proseguì l insegnamento a Bonn, dal 1959 al 1969, Münster, dal 1963 al 1966, e Tubinga, dal 1966 al 1969. Proprio nel 1969 è professore ordinario di Dogmatica e di storia dei dogmi nell Università di Ratisbona e Vice-Presidente della stessa Università. Il 1962 è l anno in cui Joseph Ratzinger si fa notare agli occhi del mondo, è il consulente teologico dell Arcivescovo di Colonia Cardinale Joseph Frings, al Concilio Vaticano II, al quale dà un notevole contributo. Il 24 marzo del 1977, a soli 50 anni, Paolo VI lo nomina Arcivescovo di München und Freising. Il 28 maggio dello stesso anno con la consacrazione episcopale assume il governo pastorale della Diocesi Bavarese, è il primo sacerdote diocesano dopo 80 anni. Il 27 giugno è sempre Papa Paolo VI a crearlo Cardinale. Il 25 novembre 1981 Papa Giovanni Paolo II lo nomina Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Pontificia Commissione Teologica Internazionale. Il 6 novembre 1998 è stato eletto Vice-Decano del Collegio Cardinalizio. Il 30 novembre 2002, Papa Wojtyla approva l elezione del cardinale Joseph Ratzinger a Decano del Collegio Cardinalizio. Dal 1986 al 1992 ha lavorato come Presidente della Commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, ed è proprio a lui che si deve il nuovo catechismo. Negli ultimi anni il Decano dei cardinali, il braccio destro di Papa 8

Wojtyla aveva spesso manifestato il desiderio di ritirarsi e rientrare in patria per dedicarsi alla sua prima passione: scrivere libri, ma aveva sempre trovato la ferma opposizione di Giovanni Paolo II per il quale era un validissimo collaboratore. E il 19 aprile 2005 alle ore 17.49 è il primo Papa eletto nel terzo millennio, è il successore del Papa che ha servito con fedeltà è affetto. E Papa Benedetto XVI. L elezione e lo stemma Papa Benedetto XVI parla per la prima volta alla folla, alla sua chiesa, al mondo. Partendo dal vuoto lasciato dal suo predecessore Giovanni Paolo II, comincia il suo discorso, la presa di coscienza di essere un umile, un semplice, un lavoratore nella vigna del Signore, chiede aiuto a tutti i presenti e parla con umiltà di se stesso affidandosi allo Spirito Santo che l ha scelto e che per fortuna è capace di grandi cose anche con poco. Com è consuetudine da almeno otto secoli il Pontefice ha adottato uno stemma araldico, usato per la decorazione di monumenti e opere fatte edificare dal papa e per i documenti da lui scritti. Benedetto XVI ha voluto mantenere nel suo stemma i simboli che utilizzava sia da vescovo che da cardinale. Il suo stemma quindi è uno scudo a calice diviso in tre parti (cappatura). Nella parte centrale dello scudo una conchiglia che ricorda i pellegrini e la leggenda dell incontro di Sant Agostino con un bambino intento a vuotare il mare con una conchiglia, incontro che svelò al santo l impossibilità della mente umana di capire il mistero divino. Sempre la conchiglia compare nello stemma del monastero di Schotten, a Ratisbona, a cui Benedetto XVI è particolarmente legato. A destra e sinistra della conchiglia compaiono l orso e il moro, simboli della diocesi di Frisinga. Il primo che trasporta un fardello evoca leggenda di San Corbiniano, primo vescovo di Frisinga, il secondo, il moro, invece è per il Papa il simbolo dell universalità della Chiesa. Dietro lo scudo si trovano le due chiavi decussate, cioè incrociate, una d oro e l altra d argento, simbolo di San Pietro. Sopra lo scudo una mitra d argento, che ha sostituito la tiara papale usata dai suoi predecessori, e che riporta tre fasce d oro che ricordano i simboli della tiara, i tre poteri di Ordine, Giurisdizione e Magistero uniti al centro per indicare la loro unione su una stessa persona. Infine è stata introdotta l immagine del Pallio, il segno della collegialità e dell unità tra il Papa e la Chiesa. 9

Alcune curiosità Per prima cosa ama i gatti e la musica. Ha due splendidi mici e le loro gabbie sono state la prima preoccupazione una volta eletto in Vaticano. Romano di adozione, il pontefice amerebbe il giallo e il rosso, i colori di Roma. Pare abbia voluto dipingere le pareti delle stanze papali di questi colori. Ogni sera al tramonto, poi, il Papa fa una passeggiata nei suoi giardini, dove è stato subito allestito il suo stemma in versione floreale: l orso, la conchiglia e il moro. Il Pontefice ama i piatti Bavaresi, i piatti della sua terra, come canederli in brodo, il gulash e gli spatzle. I fans di Papa Benedetto XVI curano un sito internet non ufficiale: ratzinger.it. Nel 2007, il Pontefice è stato scelto come Uomo dell anno, ma nel suo medagliere ha anche il riconoscimento di Uomo più elegante del mondo. Il trionfo in quest ultima classifica, stilata dai lettori della rivista americana Esquire, è dovuta alle sue scarpe rosse firmate Prada. Nonostante non sia più giovane, in occasione della Giornata mondiale della gioventù 2008, Benedetto XVI ha inviato a centinaia di ragazzi riuniti a Sydney, un sms per invitarli a rinnovare la propria fede. La firma era: B-XVI. 10

LA VISITA ALLE QUATTRO BASILICHE MAGGIORI Le basiliche sono chiese di particolare antichità (paleocristiane) di grandi dimensioni (a tre o più navate) alle quali sono state conferite speciali diritti cerimoniali dal Papa. Con il termine di basiliche papali si indicano le quattro chiese principali di Roma (in precedenza chiamate basiliche patriarcali) che hanno il rango più alto dal punto di vista liturgico. Tutte le basiliche papali si trovano a Roma e sono: San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, chiamata anche Arci-basilica Lateranense San Pietro in Vaticano, chiamata anche Basilica Vaticana (che manifesta la Chiesa apostolica fondata sull apostolo Pietro) San Paolo fuori le mura, chiamata anche Basilica Ostiense (che manifesta la Chiesa cattolica, fondata sulla missione itinerante di Paolo) Santa Maria Maggiore, chiamata anche Basilica Liberiana (che manifesta la Chiesa santa generata con Cristo da Maria). La particolarità di queste quattro basiliche papali è che hanno una Porta santa e un Altare papale. Le porte sante sono aperte con un rito speciale dal Papa o da un suo incaricato solo per la durata di un Anno Santo, e giocano un ruolo importante nella concessione della cosiddetta indulgenza plenaria. 11

BASILICA DI SAN PIETRO La Basilica di San Pietro, in grado di accogliere 20.000 fedeli, è lunga circa 190 metri, la larghezza delle tre navate è di 58 metri, la navata centrale è alta sino al culmine della volta 45,50 metri, la cupola raggiunge i 136 metri circa di altezza sino alla croce. Durante la grande persecuzione contro i cristiani di Nerone del 64 d.c., che ebbe come scenario il circo di Caligola, subì il martirio anche San Pietro, crocifisso e deposto in Vaticano, sulla via Aurelia di fronte al palazzo di Nerone. Fra le testimonianze che identificano il luogo del martirio, un passo di Eusebio da Cesarea (IV secolo) cita una lettera scritta da Gaio a Proclo in cui il presbitero invita l amico a venire a Roma : al Vaticano e sulla via Ostiense, tu troverai i trofei di coloro che fondarono questa Chiesa. Proprio per l importanza di questa testimonianza, l edicola del II secolo, rinvenuta durante gli scavi nella Necropoli vaticana a protezione della sepoltura di San Pietro, è stata chiamata Trofeo di Gaio. In seguito al proclama da parte dell imperatore Costantino dell Editto di Milano (313 d.c.), i cristiani ebbero la facoltà di costruire i loro edifici di culto: fu proprio Costantino che diede avvio nel 324 alla costruzione della Basilica che doveva inglobare il Trofeo di Gaio e fare della tomba di Pietro il fulcro della struttura. Fu in questa Basilica che, nella notte di Natale dell anno 800, Carlo Magno, re dei Franchi, fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero; era in questa Basilica che fino agli inizi del 1300 affluivano masse di pellegrini pro-venienti a piedi da tutta l Europa per venerare la tomba del Principe degli Apostoli. 12

A destra è la Porta Santa, realizzata in bronzo dallo scultore Vico Consorti nel 1950: essa si apre e si chiude alla presenza del Papa durante ogni Giubileo. Gli interni, caratterizzati dalle vastissime decorazioni a mosaico, sono lo scrigno prezioso per alcune delle più celebri opere d arte al mondo, quali ad esempio il Baldacchino del Bernini e la statua della Pietà di Michelangelo. La navata centrale è scandita da poderosi pilastri con alte lesene entro le quali si aprono nicchie contenenti 39 figure di Santi fondatori degli Ordini e Congregazioni religiose; il soffitto è decorato con stucchi dorati eseguiti nel 1780. Sul pavimento sono segnate le lunghezze delle più grandi chiese del mondo. Le Grotte Vaticane si estendono sotto la navata centrale della Basilica di San Pietro, tre metri sotto l attuale pavimento, dall altare maggiore (il così detto altare papale) sino a circa metà della navata; formano una vera e propria chiesa sotterranea che occupa lo spazio tra l attuale pavimento della basilica e quello della antica basilica costantiniana del IV secolo. Gli angusti spazi, caratterizzati da volte a botte ribassate, furono scavati dagli architetti rinascimentali per preparare le fondamenta dell attuale basilica. La pianta delle grotte vaticane, che si diramano in nicchie, corridoi e cappelle laterali, è quella di una chiesa a tre navate (le così dette grotte vecchie) con cappelle che ospitano le sepolture dei papi; l abside semicircolare della chiesa, con cappelle e monumenti funebri, (le così dette grotte nuove) ha come centro ideale la cappella di San Pietro, alla quale corrisponde, sopra le grotte, l altare papale e, nella necropoli sotterranea, la tomba dell Apostolo Pietro, il primo papa romano. Le grotte vaticane costituiscono un complesso monumentale suggestivo per le tante memorie storiche. Oltre a custodire le tombe di numerosi papi, le grotte sono ricche di opere d arte provenienti dall antica basilica. Sotto le grotte si estende una necropoli con antichi sepolcri cristiani e la zona sacra della tomba di San Pietro. 13

PROFESSIONE DI FEDE E DI IMPEGNO LITURGIA DELLA PAROLA IN ASCOLTO DELLA PAROLA Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (Rm 12,9-18) 9 La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; 10amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. 11Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. 12Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. 13Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell ospitalità. 14Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. 15Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. 16Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. 17Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. 18Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. PREGHIERA RESPONSORIALE Lettore 1: Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, Lettore 2: sarei come uno strumento musicale che non produce alcun suono. Lettore 1: E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità Lettore 2: Davanti a te, Signore, non conterei nulla. Lettore 1: E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità 14

Lettore 2: tutti i miei gesti eroici sarebbero solo esibizionismo. Lettore 1: Ciò che conta più di tutto, invece, è amare te e le persone che ci hai posto accanto. Coro 1: La carità è paziente, è benigna la carità; Coro 2: non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, Coro 1: non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, Coro 2: non gode dell ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutti: Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Acclamazione al Vangelo. Alleluia Dal VANGELO secondo Matteo (Mt 16, 13-19) 13 Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: La gente, chi dice che sia il Figlio dell uomo?. 14 Risposero: Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti. 15 Disse loro: Ma voi, chi dite che io sia?. 16 Rispose Simon Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. 17 E Gesù gli disse: Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli. Parola del Signore. Lode a te, o Cristo. 15

PROFESSIONE DI FEDE Cel: Dopo avere condiviso la Parola di Dio condividiamo la nostra fede, riconosciamo cosa ha fatto Dio per tutti noi e quali grandi cose ha operato per salvarci. Celebrante Credete in Dio Padre, che ama ogni persona fin dalla creazione del mondo e che segue ogni giorno con premura il cammino di ogni creatura? Tutti Noi lo crediamo! E vogliamo vivere da figli di Dio, amando gli altri e perdonando, aiutando a credere nella felicità come dono di Dio e impegno di ogni persona. Celebrante Credete in Gesù, il Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, che è venuto ad abitare in mezzo a noi per sconfiggere le forze del male e conquistarci la forza di collaborare al Regno di Dio, Regno di amore, di giustizia e di pace? Tutti Noi lo crediamo! E vogliamo vivere da fratelli di Gesù, costruire la nostra vita a partire da lui, nel servizio gioioso e gratuito e nel rispetto del creato, perché sia a disposizione del benessere di ogni persona. Celebrante Credete nello Spirito Santo che è in noi, e che ci arricchisce con i suoi doni? Credete che nel Battesimo siete diventati veramente Figli di Dio? Tutti Cel Noi lo crediamo! E vogliamo vivere nella Chiesa, segno vivo dell amore di Dio e strumento perché ogni persona sulla terra partecipi del suo Regno in attesa del cielo nuovo e della terra nuova. Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore. Amen. 16

PREGHIERA CONCLUSIVA Signore Gesù, se siamo qui non è per caso. sei tu che ci hai chiamati per far parte della tua famiglia che si chiama Chiesa. Anche oggi davanti a noi c è un tratto di strada da percorrere insieme, come fratelli e amici. Ma a volte è così difficile andare d accordo: tutti vogliamo essere i primi, tutti vogliamo vincere, tutti crediamo di essere i migliori. E a furia di dire io ci dimentichiamo delle persone che ci stanno accanto. Ma tu ci hai mostrato che la via della felicità passa attraverso il servizio agli altri, attraverso la carità. Questa via vogliamo provare a percorrerla insieme, certi che tu la percorrerai con noi. Amen. 17

BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA All inizio del IV secolo, l Imperatore Costantino fece fare degli scavi sui luoghi della cella memoriae, ove i Cristiani veneravano la memoria dell Apostolo San Paolo, decapitato tra il 65 ed il 67, sotto Nerone. E su questa tomba, situata sulla via Ostiense, a circa 2 Km fuori le Mura Aureliane che cingono Roma, che fece innalzare una Basilica, consacrata da Papa Silvestro nel 324. Ristrutturata ed ingrandita tra il 384 e il 395, sotto gli imperatori Teodosio, Valentiniano II e Arcadio, secondo un vasto piano a 5 navate che si apre su un quadriportico, la Basilica non cesserà lungo i secoli di essere oggetto di abbellimenti e di aggiunte da parte dei Papi, citiamo l imponente cinta di fortificazioni innalzata contro le invasioni alla fine del IX secolo, il campanile e l ammirevole porta bizantina del XI secolo, ed ancora i mosaici della facciata di Pietro Cavallini, il bel chiostro dei Vassalletto, il celebre baldacchino gotico di Arnolfo di Cambio e il candelabro pasquale di Nicola d Angelo e Pietro Vassalletto, del XIII secolo. E il momento dell età d oro della più grande Basilica di Roma, fino alla consacrazione della nuova Basilica di San Pietro, nel 1626. Questo luogo sacro di pellegrinaggio della cristianità è rinomato 18

per le sue opere artistiche. Nella notte del 15 luglio 1823, un incendio distrugge questo testimone unico di epoche paleocristiane, bizantine, del Rinascimento e del Barocco. La Basilica viene ricostruita in modo identico, riutilizzando gli elementi risparmiati dal fuoco. Nel 1928 è stato aggiunto il portico dalle 146 colonne. La lunga serie di medaglioni rappresenta tutti i Papi della storia, fu iniziata sotto il pontificato di Leone Magno nel V secolo e testimonia qui in modo straordinario la supremazia riconosciuta dai fedeli di ogni luogo alla grandissima Chiesa costituita a Roma dai due gloriosi Apostoli San Pietro e San Paolo (San Ireneo, II s.). Oltre alla Basilica Papale, l insieme comprende una Abbazia benedettina molto antica, restaurata da Odon de Cluny nel 936, attiva sotto la direzione del suo abate. I Monaci Benedettini della antichissima Abbazia, edificata presso la Tomba dell Apostolo da Papa Gregorio II (715-731), favoriscono il ministero della Riconciliazione (o della Penitenza) e la promozione di avvenimenti ecumenici. E lì che, ogni anno, si chiude solennemente nel giorno della Conversione di San Paolo, il 25 gennaio, la Settimana di Preghiera per l Unità dei Cristiani. La Tomba di San Paolo Paolo giunse a Roma nel 61, per essere giudicato dal tribunale romano che lo condannò a morte perché cristiano; la sentenza ebbe luogo in una località detta palude Salvia, presso Roma (poi detta Tre Fontane, nome derivato dai tre zampilli sgorgati quando la testa mozzata rimbalzò tre volte a terra). Il suo corpo fu depositato a due miglia dal luogo del martirio, nell area sepolcrale che la cristiana Lucina possedeva sulla via Ostiense, facente parte del sepolcreto ivi esistente. Fu possibile seppellire l apostolo Paolo in una necropoli romana, anche se cristiano, in quanto cittadino romano. La sua tomba divenne subito oggetto di venerazione: su di essa venne edificata una cella memoriale ove, durante secoli di persecuzione, i fedeli ed i pellegrini si recavano a pregare. 19

La Lastra Tombale A 1,37 m. sotto l attuale altare papale vi è una lastra di marmo (2,12 m. x 1,27 m.) composta da vari pezzi e che porta l iscrizione PAULO APOSTOLO MART Quello che porta il nome PAULO è munito di tre orifizi, uno rotondo e due quadrati. La Catena Secondo la tradizione, legava l Apostolo Paolo al soldato romano, che ne assicurava la guardia durante la sorveglianza domiciliare, in attesa del suo processo, mentre egli continuava ad insegnare ed a scrivere: Ricordatevi delle mie catene!! (Lettera ai Colossesi 4, 18) 20

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE Situata sulla sommità del colle Esquilino, è una delle quattro Basiliche patriarcali di Roma ed è la sola che abbia conservato le strutture paleocristiane. Una nota tra-dizione vuole che sia stata la Vergine ad indicare ed ispirare la costruzione della sua dimora sull Esquilino. Ap-parendo in sogno al patrizio Giovanni ed al papa Liberio, chiese la costruzione di una chiesa in suo onore, in un luogo che Ella miracolosa-mente aveva indicato. La mattina del 5 agosto, il colle Esquilino apparve amman-tato di neve. Il Papa tracciò il perimetro della nuova chiesa e Giovanni provvide al suo finanziamento. Anche i recenti scavi effettuati sotto l attuale basilica, pur portando alla luce importanti testimonianze archeologiche come lo stupendo calendario del II-III secolo d.c. e come i resti di mura romane parzialmente visibili visitando il museo, non ci hanno restituito nulla dell antica costruzione. Il campanile, in stile romanico rinascimentale, si staglia per 75 metri ed è il più alto di Roma. É stato costruito da Gregorio XI al suo ritorno a Roma da Avignone e ospita alla sommità cinque campane. Una di esse, la sperduta, ripete ogni sera alle ventuno, con suono inconfondibile, un richiamo per tutti i fedeli. Entrando nel portico, a destra, è situata la statua di Filippo IV di Spagna, benefattore della Basilica. Il bozzetto dell opera, realizzata da Girolamo Lucenti nel XIII secolo, è di Gian Lorenzo Bernini. Al centro la grande porta di bronzo con episodi della vita della Vergine, i profeti, gli Evangelisti e le quattro donne che nell Antico Testamento prefigurarono la Madonna. A sinistra la Porta Santa, benedetta da Giovanni Paolo II l 8 dicembre del 2001. Al centro Cristo risorto, il modello è l uomo della Sindone, che appare a Maria, rappresentata come la Salus Populi Romani. In alto a sinistra l Annunciazione al pozzo, episodio tratto 21

dai Vangeli apocrifi, a destra la Pentecoste. In basso nel lato sinistro, il Concilio di Efeso, che stabilì Maria quale THEOTÒKOS, Madre di Dio e a destra il Concilio Vaticano II che la volle Mater Ecclesiae (Madre della Chiesa). Lo stemma di Giovanni Paolo II e il suo motto sono rap-presentati nella parte alta, mentre i due in basso appartengono al Cardinale Furno, che fu arciprete della Basilica, e all Ordine del Santo Sepolcro. L attuale basilica risale essenzialmente al V secolo d.c.. La sua costruzione è legata al Concilio di Efeso del 431 d.c. che proclamò Maria Theotòkos, Madre di Dio, e fu voluta e finanziata da Sisto III quale Vescovo di Roma. L INTERNO Costruita secondo i canoni del ritmo elegante di Vitruvio, la basilica è divisa in tre navate da due file di preziose colonne sulle quali corre un artistica trabeazione ora interrotta verso l abside da due arcate realizzate per la costruzione della Cappella Sistina e Paolina. Tra i colonnati ed il soffitto, le pareti erano in origine traforate da ampie finestre delle quali se ne conservano solo metà essendo state murate le altre. Dove erano le finestre, oggi è possibile ammirare una serie di affreschi che rappresentano Storie della vita di Maria. Al di sopra delle finestre e degli affreschi, un fregio ligneo decorato da squisiti intagli rappresentanti una serie di tori cavalcati da amorini si unisce alla cornice del soffitto. I tori sono il simbolo dei Borgia e gli stemmi di Callisto III e Alessandro VI, i due papi Borgia, spiccano al centro del soffitto. La tradizione vuole che la doratura sia stata realizzata con il primo oro proveniente delle Americhe che Isabella e Ferdinando di Spagna offrirono ad Alessandro VI. Da notare anche il pavimento a 22

mosaico realizzato dai mastri marmorari Cosma detti cosmateschi (sec. XIII). L unicità di Santa Maria Maggiore è dovuta però agli splendidi mosaici del V secolo, voluti da Sisto III che si snodano lungo la navata centrale e sull arco trionfale. I mosaici della navata centrale riassumono quattro cicli di Storia Sacra i cui protagonisti sono Abramo, Giacobbe, Mosè e Giosuè e nel loro insieme, vogliono testimoniare la promessa di Dio al popolo ebraico di una terra e il suo aiuto per raggiungerla. Il racconto non segue un ordine cronologico. Il cammino si conclude con due pannelli, realizzati ad affresco al tempo dei restauri voluti dal Cardinal Pinelli, che rappresentano Davide che conduce l Arca dell Alleanza in Gerusalemme e il Tempio di Gerusalemme edificato da Salomone. È dalla stirpe di Davide che nascerà Cristo la cui infanzia è illustrata, attraverso episodi tratti dai Vangeli apocrifi, nell arco trionfale. Ai piedi dell arco le due città di Betlemme a sinistra e Gerusalemme a destra. Se Betlemme è il luogo dove Gesù nasce e dove avviene la sua prima Epifania, Gerusalemme è la città dove Egli muore e risorge (c è un legame con il tema apocalittico della sua definitiva venuta alla fine dei tempi, evidenziato dal trono vuoto al centro dell arco, trono affiancato da Pietro e Paolo, il primo chiamato da Cristo a diffondere la Buona notizia fra gli ebrei, l altro fra i Gentili, i pagani). Tutti insieme formeranno la Chiesa di cui Pietro è guida e Sisto III suo successore. Nel 1995 Giovanni Hajnal realizzò una nuova vetrata nel rosone della facciata principale. In essa è raffigurata l affermazione del Concilio Vaticano II, dove Maria, eccelsa figlia di Sion, è l anello di congiunzione tra la Chiesa del Vecchio Testamento, rappresentata dal candelabro a sette braccia, e quella del Nuovo simboleggiata dal calice con l Eucaristia. La statua della Regina Pacis, voluta da Benedetto XV in ringraziamento per la fine della prima guerra mondiale, è stata realizzata da Guido Galli. Sul volto della Madonna, seduta in trono Regina Pacis e Sovrana dell universo, si nota un senso di tristezza. La Cappella Sforza. A fianco dell ingresso due lapidi ricordano che la cappella fu realizzata grazie al cardinale Guido Ascanio Sforza di Santafiora, arciprete della basilica, e suo fratello, il cardinale Alessandro Sforza Cesarini, che ne curò la decorazione eseguita nel 1573. Secondo il Vasari, autore del progetto era stato Michelangelo Buonarroti. La tomba del Bernini Di lato all altare maggiore, la semplicità della lastra tombale di uno dei più grandi artisti del 600. La Sacra Culla Dirimpetto all altare, di fronte alla statua di Pio IX e sotto il suo stemma, è accolta e custodita una celebre reliquia, comunemente denominata Sacra Culla. Essa si offre allo sguardo dei fedeli dalla preziosa urna ovale di cristallo e argento, realizzata dal Valadier. Il Presepio di Arnolfo di Cambio L immagine sentimentale e spirituale della ricostruzione di un Presepio in ricordo di un venerato avvenimento, ha origini sin dal 432 quando Papa Sisto III (432/40) creò nella primitiva Basilica una grotta della Natività simile a Betlemme. I numerosi pellegrini che tornavano a Roma dalla Terra Santa, portarono in dono preziosi frammenti del legno della Sacra Culla (cunabulum) oggi custoditi nella dorata teca della Confessione. Papa Nicolò IV nel 1288 commissionò ad Arnolfo di Cambio una raffigurazione scultorea della Natività. 23