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Allegato 4 NORME TECNICHE AGRONOMICHE PER LE PRODUZIONI AGRICOLE INTEGRATE DELLA REGIONE TOSCANA

NORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".

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DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITÀ FAUNISTICO-VENATORIE N. 38 del 30 Ottobre 2014 PREVISIONI DEL TEMPO Emissione di giovedì 30 ottobre 2014 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Bollettino di Produzione Integrata e Biologica Previsioni per oggi Stato del tempo: Sereno; dalla sera in pianura sereno con visibilità ridotta per foschie dense o banchi di nebbia, sui rilievi sereno. Temperature: massime pomeridiane comprese tra 10 C sui rilievi e 14 C in pianura. Venti: Velocità massima del vento compresa tra 14 (pianura) e 19 km/h (rilievi). Previsione per venerdì 31 ottobre 2014 Stato del tempo: Al mattino sereno; nel pomeriggio in pianura cielo velato per nubi alte, sui rilievi sereno o poco nuvoloso; dalla sera sereno Temperature: minime del mattino comprese tra 6 C sui rilievi e 4 C in pianura, massime pomeridiane comprese tra 13 C sui rilievi e 15 C in pianura. Venti: massima del vento compresa tra 14 (pianura) e 23 km/h (rilievi). Previsione per sabato 1 novembre 2014 Stato del tempo: Al mattino sereno;nel pomeriggio cielo velato per nubi alte; dalla sera sereno. Temperature: minime del mattino comprese tra 6 C sui rilievi e 4 C in pianura, massime pomeridiane comprese tra 13 C sui rilievi e 15 C in pianura. Venti: Velocità massima del vento compresa tra 14 (pianura) e 23 km/h (rilievi). Tendenza prevista da domenica 2 a mercoledì 5 novembre 2014 Le condizioni di tempo stabile, date dal progressivo consolidamento del promontorio di alta pressione sulla Penisola Italiana, favoriranno condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso. Formazione di foschie e nebbie sul territorio regionale durante le ore notturne, in successivo dissolvimento. Dalla giornata di lunedì la nuvolosità tenderà a divenire più compatta. Nella giornata di martedì il transito di un sistema perturbato darà luogo a precipitazioni diffuse sul territorio regionale. Per informazioni dettagliate e in aggiornamento consultare le previsioni meteo ARPA Emilia Romagna SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R. 2007-2013 MISURA 214, AZIONI 1 E 2

BOLLETTINO DI PRODUZIONE INTEGRATA LE INDICAZIONI DI SEGUITO RIPORTATE SONO VINCOLANTI PER LA INTEGRATA VOLONTARIA CIOÈ PER LE AZIENDE INSERITE NEI PROGRAMMI RELATIVI AL REG CE 1698/2005- MISURA 214, REG CE N 1580/2007 E 1234/2007 - LLRR 28/99, MENTRE SONO DA CONSIDERARSI DEI CONSIGLI PER TUTTE LE ALTRE AZIENDE ( INTEGRATA OBBLIGATORIA VEDI DECRETO N 150/2012) DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA 2014 Con Determinazione del Responsabile Servizio Produzioni vegetali n.3037/2014 è stato approvato l aggiornamento della fase di coltivazione dei DPI 2014. L atto citato contiene le modifiche apportate alla edizione 2013. L'aggiornamento ha ricevuto il parere di conformità alle Linee guida nazionali di produzione integrata. Tutti i testi integrali 2014 delle singole colture e l'atto di approvazione sono scaricabili dal sito E-R Agricoltura e pesca all indirizzo: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioniagroalimentari/doc/disciplinari/produzione-integrata/dpi_2014/disciplinari_in_vigore DEROGHE e NOTE di CHIARIMENTO 2014 Per consultare l'archivio delle deroghe territoriali: http://agricoltura.regione.emiliaromagna.it/fitosanitario/temi/difesa-e diserbo/documenti/deroghe/2014/deroghe-2014 In alternativa fare riferimento ai precedenti bollettini COLTURE ARBOREE Vite CONCIMAZIONE: Dal 15 ottobre non sono ammesse somministrazioni di concimi azotati Mal dell esca: si consiglia di asportare le piante gravemente colpite. Nel caso di piante con sintomi limitati ad una parte della chioma è possibile eliminare le parti colpite (tralci e cordoni) tagliando fino all individuazione del legno sano. Al fine di ridurre la possibilità di trasmissione della malattia provvedere separatamente alla potatura delle piante eventualmente contrassegnate nel corso della stagione nonché alla disinfezione di ferite e attrezzi di taglio. Giallumi della vite: provvedere all estirpo delle piante sintomatiche contrassegnate nelle ultime stagioni (vedi indicazioni riportate nei precedenti bollettini). DISERBO Impianti in produzione: Il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale. I prodotti utilizzabili in questa fase sono: GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare) al quale è eventualmente possibile miscelare OXIFLUORFEN al 48% di s.a. per il quale sono annualmente Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 2 di 7

ammessi 0,5 l/ha di f.c., ovvero non più di 0,25 l/ha da utilizzarsi solo tra l ultima decade di settembre e la prima di maggio. Negli impianti in allevamento A partire dal 2 anno è ammesso l impiego di OXIFLUORFEN. Il 2-3 anno, solo in pre ripresa vegetativa e in impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile aumentare la dose fino a 2 l/ha (non più di 1 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare). DISERBO ALL ESTERNO DEL VIGNETO (su tare, scoline, bordi dei fossi e capezzagne) PER IL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO Le ortiche rappresentano una delle principali piante nutrici di Hyalesthes obsoletus, vettore del legno nero della vite. Di conseguenza, per contenere lo sviluppo dell ortica e la diffusione del legno nero, è consigliabile eseguire un diserbo localizzato sulle aree infestate da ortiche sulle tare, scoline, bordi dei fossi e sulle capezzagne con formulati a base di Glifosate. Per ottenere i migliori effetti utilizzare dosaggi adeguati alla tipologia di infestanti, rispettando quanto indicato in etichetta. Pero e Melo Post raccolta; Raccolta melo cv. tardive ASPETTI AGRONOMICI CONCIMAZIONE In questa fase non sono ammesse somministrazioni di concimi azotati Colpo di fuoco batterico: considerate le condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo della malattia provvedere ad un controllo accurato degli impianti asportando germogli, branche e piante sintomatiche che andranno bruciati. In post-raccolta è consigliabile eseguire interventi con prodotti rameici alla dose di 100-150 gr. rame metallo/hl, attivi anche contro i cancri rameali. Cancri rameali: si consiglia di eliminare gli organi colpiti per diminuire l inoculo presente in campo. I prodotti rameici impiegati nei confronti di Colpo di fuoco Batterico hanno attività anche nei confronti dei funghi responsabili di questi cancri. DISERBO: Il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale I prodotti utilizzabili in questa fase sono: GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 l/ha sulla sola superficie da trattare) al quale è eventualmente possibile miscelare OXIFLUORFEN al 48% di s.a. per il quale sono annualmente ammessi 0,5 l/ha di f.c., ovvero non più di 0,25 l/ha da utilizzarsi solo tra l ultima decade di settembre e la prima di maggio. Negli impianti in allevamento, nei primi tre anni è impiegabile OXIFLUORFEN al 48% di s.a. per il quale è annualmente ammesso 1 l/ha di f.c., solo tra l ultima decade di settembre e la prima di maggio. E inoltre possibile utilizzare OXADIAZON al 34,86% di s.a., sono annualmente ammessi 4 l/ha di f.c. COLTURE ERBACEE Cereali autunno vernini (frumento tenero, duro e orzo) Semina, emergenza DISERBO Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 3 di 7

Pre-semina: con infestanti emerse intervenire con GLIFOSATE (con prodotti al 30,4% di p.a., 1,5-3 l/ha) In pre emergenza è possibile utilizzare TRIALLATE alla dose di 3,3-3,6 l/ha. In pre emergenza o post precoce è possibile intervenire con residuali come CHLOROTOLURON (con prodotti al 700gr/l di p.a. 2,5 l/ha) (verificare la fitotossicità su alcune varietà di grano tenero). In post emergenza precoce è possibile intervenire con DIFLUFENICAN (500gr/l di p.a. 0,3-0,35 lt/ha) Si ricorda che: - Chlorotoluron impiegabile sullo stesso appezzamento 1 volta ogni 5 anni. - Diflufenican impiegabile dal 13/10/2014 secondo deroga valida per l intero territorio regionale SEMINA Densità di semina: Di seguito vengono indicate per ogni coltura, una densità ottimale a fine inverno, nei nostri ambienti e la relativa quantità di cariossidi da porre a dimora. Coltura Densità ottimale (n piante/mq) Quantità di seme (n cariossidi/mq) Grano tenero 350-400 400-450 Grano duro 300 300-350 Orzo 240-280 300-350 Grano tenero: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina (cariossidi/m 2 ) 400 450 Peso 1000 cariossidi (g) 30 33 36 39 42 45 48 51 120 135 132 149 144 162 156 176 189 180 203 192 216 204 230 Grano duro: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità semina (cariossidi/m 2 ) 350 400 Peso 1000 cariossidi (g) 39 42 45 48 51 54 57 60 137 156 147 157 180 192 179 204 189 216 200 228 210 240 Orzo: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità semina (cariossidi/m 2 ) 300 350 Peso 1000 cariossidi (g) 33 36 39 42 45 48 51 99 116 108 126 117 137 126 147 135 157 144 153 179 Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 4 di 7

Erba medica DISERBO In questa fase è possibile intervenire con IMAZAMOX (al 3,7% di p.a., massimo 0,75 l/ha di f.c.). BOLLETTINO DI AGRICOLTURA BIOLOGICA NOTA GENERALE : Si ricorda che le seguenti indicazioni tecniche fanno riferimento a quanto previsto dai regolamenti CE sull agricoltura biologica 834/2007 (obiettivi, principi e norme generali) e 889/2008 (norme tecniche di applicazione) e successive integrazioni e modifiche. Le disposizioni applicative si trovano nel DM n. 18354 del 27.11.09 che ha completato ed attivato il quadro normativo. Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere un equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di aumentare le difese naturali e diminuire i potenziali attacchi delle avversità, salvaguardando l'ambiente circostante. Principi attivi previsti dal Reg. CEE n. 834/07 e regolarmente registrati in Italia Possono essere utilizzati tutti i formulati commerciali classificati come Xi, Nc e Xn. Solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche possono essere utilizzati anche formulati commerciali classificati come T e T+. Ulteriori approfondimenti su norme e indicazioni generali si possono consultare sul sito: www.tecpuntobio.it Materiale di propagazione Colture orticole: piantine e seme impiegato devono essere biologiche certificate. In caso contrario predisporre la richiesta di deroga 10 giorni prima della semina per le colture ortive. Grandi colture: il seme impiegato deve essere biologico certificato. In caso contrario predisporre la richiesta di deroga 30 giorni prima della semina per le grandi colture. AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI Pubblicato il parere del Ministero delle politiche Agricole in merito al regime di deroga per l'impiego di sementi non ottenute con il metodo biologico per scopi di conservazione riconosciuti dall'autorità competente. E stato pubblicato il nuovo Reg. (UE) N. 354/2014 che modifica gli allegati per l agricoltura biologica I, II, V, VI, in particolare: Allegato I - Concimi ed ammendanti Allegato II Antiparassitari Prodotti fitosanitari Per quanto riguarda l allegato II (Antiparassitari) c è da segnalare la cancellazione del rotenone (era già da anni fuori commercio), della gelatina e del fosfato di ammonio oltre al permanganato di potassio. Non è previsto più l utilizzo dell allume di potassio per la prevenzione della maturazione delle banane. Gli oli minerali con questa specifica dicitura non sono più previsti dall allegato II degli antiparassitari, rimangono in allegato e pertanto autorizzati gli oli di paraffina che comprendono la quasi totalità degli oli (minerali) in commercio. Sono stati inseriti il caolino, la laminaria e il bicarbonato di potassio e i repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/grasso di pecora. Nota*: al punto 6, paragrafo C dell'allegato II vengono indicate le condizioni d'uso per i composti del rame sotto forma di idrossido di rame, ossicloruro di rame, ossido di rame, poltiglia bordolese Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 5 di 7

e solfato di rame tribasico, secondo quanto segue: "consentiti solo gli usi come battericida e fungicida nel limite massimo di 6 kg di rame per ettaro per anno. Per le colture perenni, in deroga a quanto sopra, gli stati membri possono autorizzare il superamento, in un dato anno, del limite massimo di 6 kg di rame a condizione che la quantità media effettivamente applicata nell'arco dei 5 anni costituiti dall'anno considerato e dai 4 anni precedenti non superi i 6 kg". Si rimanda comunque al Regolamento sopracitato per approfondimenti: Reg. (UE) N. 354/2014. E' stato pubblicato inoltre il Reg. (UE) N. 355/ 2014 relativo all'importazione di prodotti da paesi terzi: Reg. (UE) N. 355/2014 COLTURE ARBOREE Vite Mal dell esca: si consiglia di asportare le piante gravemente colpite. Nel caso di piante con sintomi limitati ad una parte della chioma è possibile eliminare le parti colpite (tralci e cordoni) tagliando fino all individuazione del legno sano. Al fine di ridurre la possibilità di trasmissione della malattia provvedere separatamente alla potatura delle piante eventualmente contrassegnate nel corso della stagione nonché alla disinfezione degli attrezzi utilizzati per il taglio. Giallumi della vite: provvedere all estirpo delle piante sintomatiche contrassegnate nelle ultime due stagioni. Pero e Melo Post raccolta; Raccolta melo cv. tardive Colpo di fuoco batterico: considerate le condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo della malattia provvedere ad un controllo accurato degli impianti asportando germogli, branche e piante sintomatiche che andranno bruciati. In post-raccolta è consigliabile eseguire interventi con prodotti rameici alla dose di 100-150 gr. rame metallo/hl, attivi anche contro i cancri rameali. Cancri rameali: si consiglia di eliminare gli organi colpiti per diminuire l inoculo presente in campo. I prodotti rameici impiegati nei confronti di Colpo di fuoco Batterico hanno attività anche nei confronti dei funghi responsabili di questi cancri. ASPETTI AGRONOMICI Gestione del terreno per fruttiferi e Vite Fertilizzanti commerciali: verificare che sul prodotto ci sia l indicazione Consentito in agricoltura biologica o controllare la presenza delle materie prime che compongono il prodotto all'interno dell'elenco dell'allegato I del Reg. 889/2008, indicato anche sul Decreto legislativo 75/2010 allegato 13. Fertilizzazione fruttiferi e vite: in caso di necessità intervenire con ammendanti per incrementare la sostanza organica come letame, compost, stallatici commerciali o con concimi azotati per fornire gli elementi della fertilità. COLTURE ERBACEE Grano tenero e grano duro ASPETTI AGRONOMICI Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 6 di 7

Densità di semina: la densità ottimale è di 450-500 semi per m 2 per i grani teneri, 400-450 semi per m 2 per i grani duri e 300-350 semi per m 2 per l orzo. Utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti. Scelta varietale: sono disponibili i risultati sui cereali autunno vernini biologici 2013 (frumento tenero e frumento duro) sul sito dell'azienda sperimentale Stuard. Sovesci I sovesci possono essere utili nell'ambito del piano di rotazione, regolamentato dal DM 18354 del 27 novembre 2009: all'art. 3 viene indicato che "la medesima specie è coltivata sulla stessa superficie solo dopo l'avvicendarsi di almeno due cicli colturali di specie differenti, uno dei quali destinati a leguminosa o coltura da sovescio". In deroga a quanto riportato i cereali autunno vernini possono succedere a se stessi per un massimo di due cicli colturali; tuttavia devono essere seguiti da almeno due cicli di colture di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa o coltura da sovescio. Si invita pertanto a programmare le rotazioni valutando l'inserimento del sovescio. Scelta delle essenze: si possono utilizzare miscugli di graminacee e leguminose come vecciapisello-avena, veccia-pisello-orzo, veccia-segale, favino-orzo, favino-avena. In alternativa si possono utilizzare essenze in purezza come colza, senape, facelia. Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti. Lavorazioni del terreno: sono sufficienti lavorazioni superficiali a 15-20 cm (erpici a dischi) evitando l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. Il terreno deve essere affinato con cura (maggiore rispetto ai cereali vernini), successivamente, con erpici rotanti o erpici Howard. Epoca di semina: da metà settembre a fine ottobre. Per maggiori approfondimenti vedi lo speciale cover crops sulla rivista Agricoltura n. 7/8 del 2004. Per ulteriori approfondimenti consultare il sito: http: //www.tecpuntobio.it/bollettino.php Gli incontri in elenco, se non diversamente specificato, si terranno presso l ASSESSORATO AGRICOLTURA Sala 1, via F. Gualerzi, 38 42124 Mancasale, Reggio Emilia - Redazione e diffusione a cura di Luca Casoli - In collaborazione con: Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia Consorzio della Bonifica dell Emilia Centrale Consorzio Agrario dell Emilia Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo Fruit Modena Group Agri Uno - gruppo Progeo AINPO Al Molejn gruppo Progeo Liberi professionisti SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R. 2007-2013 MISURA 214, AZIONI 1 E 2 Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Reggio E. n. 38 del 30 Ottobre 2014 pag. 7 di 7