Programma Pasqua in Penisola Sorrentina per le tradizioni della Settimana Santa Giovedì 17 aprile 2014 Ritrovo dei signori partecipanti alle ore 13.05 in cima al binario 22 della Stazione Centrale di Napoli (per orario arrivo di Italo treno n. 9915 da Torino-Milano a Napoli chi arriva con treni diversi lo deve comunicare alla prenotazione e farsi comunque trovare all appuntamento qui indicato). Incontro con la guida locale e con il bus riservato giro panoramico della città di Napoli con aperitivo da Gambrinus. Quindi trasferimento a Vico Equense. Sistemazione nelle camere dell hotel 3 stelle vista mare. Cena in hotel. Venerdì 18 aprile 2014 Dopo la prima colazione in hotel incontro con la guida locale e partenza per la visita ai cicli pittorici di Moiano nella cappella di Santa Lucia, quindi proseguimento per una visita ad un rinomato caseificio per la produzione dei formaggi DOP della zona, con degustazione. Quindi pranzo libero a Sorrento e nel pomeriggio tempo a disposizione per ammirare i vicoli della città e le piccole botteghe dei maestri intarsiatori con le loro opere famose ormai in tutto il mondo. Rientro in hotel a Vico Equense per le 17.30. Alle ore 19.00 circa dalla sede dell Arcicontrafernita dell Assunta parte la processione della passione di Cristo. Spiegazione di questa manifestazione alla fine di questo programma. Al termine dell evento (21.30 circa) cena in ristorante panoramico. Pernottamento. Sabato 19 aprile 2014 Dopo la prima colazione in hotel incontro con la guida locale e partenza per la visita di Amalfi. Pranzo libero. Nel pomeriggio rientro a Vico Equense e Visita al Museo
Mineralogico Campano, all Antiquarium e alla Ex Cattedrale dell Assunta poi in hotel e degustazione delle famose paste di mandorla fatte artigianalmente da un mastro pasticciere Vicano (si possono poi ordinare per portarle a casa). Cena in hotel. Pernottamento. Domenica 20 Aprile 2014 Santa Pasqua Dopo la prima colazione in hotel incontro con la guida locale e partenza per Pompei. Visita agli scavi archeologici e quindi al Santuario della Beata Vergine di Pompei (Pontificio Santuario), all interno della casa del Santuario è possibile percorrere i corridoi con gli ex voto. Pranzo in hotel. Nel pomeriggio a Vico Equense tempo a disposizione per attività personali, passeggiata alla spiaggia o ritorno a Sorrento con il comodissimo trenino della Circumvesuviana. Chi lo desidera può assistere alla funzione religiosa pomeridiana della Santa Pasqua. Cena in hotel con dessert la famosa pastiera napoletana. Lunedì 21 Aprile 2014 Lunedì dell Angelo Dopo la prima colazione in hotel transfer per la stazione di Napoli Centrale e partenza per la propria destinazione di origine consigliamo Italo delle 10.45 treno n. 9932 per viaggiare insieme fino alla vostra destinazione La quota comprende: 4 pernottamenti in hotel 3 stelle centrale vista mare a Vico Equense Bus Gran Turismo per tutti i trasferimenti e le escursioni indicate nel programma Pasti in hotel come da programma incluso ¼ di vino e ½ minerale a persona a pasto Cena del Venerdì 18 Aprile in ristorante panoramico a base di pesce incluso ¼ di vino e ½ minerale a persona Break da Gambrinus (sfogliatella, acqua e caffè) Degustazione di prodotti caseari Degustazione di paste di mandorla con bevanda analcolica Guida Locale come indicato in programma Accompagnatore professionista (lo incontrerete all arrivo a Napoli) Assicurazione medico Bagaglio La quota non comprende Extra personali Tutto quanto non menzionato ne la quota comprende Ingressi Direzione tecnica e prenotazioni per il nord Italia: Il Mondo in Valigia Torino mondoinvaligia1@yahoo.it 011 7732249 Direzione tecnica a prenotazioni per il Centro Italia e Sud: Chiantitours Poggibonsi (SI) Quota individuale di partecipazione in camera doppia 375.00 Supplemento camera singola x 4 notti 70.00 Vista la tariffa preferenziale concessa dall hotel il terzo letto adulti viene concesso solo in camere superior pertanto senza riduzioni visto upgrade della camera.
Le processioni della settimana santa La Settimana Santa è la settimana nella quale il Cristianesimo celebra gli eventi correlati agli ultimi giorni di Gesù, comprendenti in particolare la sua passione, morte e resurrezione. Gli ortodossi chiamano la stessa grande settimana, perché commemora le grandi opere di Dio per l umanità. In molte città italiane e straniere si svolgono nei giorni di Giovedì, Venerdì, Sabato santo i Riti della Settimana Santa, come i misteri, via crucis in cui le statue (dette anche simboli) sono portate in processione dai confratelli. La storia delle processioni penitenziali durante la settimana santa a Sorrento comincia con molta probabilità intorno al 1100. Si è a conoscenza di laici che percorrevano le strade della cittadina assaccati e portando una semplice croce. Una antichissima confraternita sorrentina era quella dei Battenti di Sant Antonino, o Confratrum Frustigantium, istituita intorno al 1378; i confratelli si flagellavano in segno di penitenza. Questa tradizione della flagellazione fu tramandata anche nei secoli successivi, mantenuta soprattutto dall Arciconfraternita della Morte. Ed e lungo le anguste stradine dei paesi della costiera sorrentina percorse dagli incappucciati che rinnovano il fascino di una secolare tradizione che si ripete, ogni anno avvolgendo il tutto in un atmosfera di magia, che attira folle di persone in silenziosa e mesta confusione. Descrivere l atmosfera che circonda le processioni così coinvolgenti e suggestive non è cosa facile; bisogna viverle, esservi dentro ed immergersi in quell aria misteriosa e severa, delicata ed altera, ma sempre e comunque di grande drammaticità per capirne l essenza e riceverne emozioni e sentimenti.
Nelle buie notti tra giovedi e venerdi santo, celati nei loro cappucci mentre intonano canti antichi e struggenti, i fedeli rievocano immortali rappresentazioni che le cui origini si perdono indietro nei secoli. Si racconta che san Pietro, nel suo viaggio verso Roma, abbia sostato lungo nella costa sorrentina, ed e da lui che ha origine l attaccamento al Cristianesimo delle nostre genti, che hanno sempre mantenuto viva la fede, resistendo alle tentazioni e alle deviazioni che nei secoli hanno minato l unita della Chiesa. Le processioni ne sono una testimonianza vivissima, come le tante chiese ed edicole sparse un po dovunque, la ricchezza con cui sono state costruite e la cura con la quale sono conservate, la presenza di molti ordini monastici testimoniati dai tanti conventi e monasteri, tutte queste tradizioni sono tenute vive soprattutto le confraternite, costituite non solo dai fedeli Cristiani ma anche da moltissimi laici attratti dal mistero che avvolge i riti della Settimana Santa. Dalla visita dei Sepolcri alle diverse processioni che cominciano nel pomeriggio di Giovedi fino a quelle della notte del Venerdi Santo, e tutto un susseguirsi di funzioni sacre, celebrazioni, cortei che fanno della penisola sorrentina un continuo mesto rituale funebre a cui partecipano migliaia di persone. La visita ai Sepolcri e l andare di chiesa in chiesa a pregare il Cristo Morto del Venerdi, il seguito del canto della Passione di Cristo e la processione che accompagna la Madre Addolorata, sono tutti momenti di grande partecipazione di fede. Ore di veglia notturna e di file e code d attesa infinite sono da mettere in conto per coloro che vogliono sperare di ricevere l invito da parte della Confraternita a partecipare ai riti in veste di protagonista. Un protagonismo che, per altro, non si manifesta né viene rivelato ad altri perché la partecipazione consiste nell indossare il saio e il cappuccio che copre dalla testa ai piedi lasciando liberi solo i due fori per gli occhi. Insomma: le lunghe attese da parte dei fedeli sono finalizzate solo alla partecipazione, non alla esibizione. E quindi perché non pensare che nel rito ci sia soprattutto fede? Il compito degli incappucciati, inoltre, non si limita alla sola processione, ma anche a meditare e cantare in coro il salmo 50 di Davide e, soprattutto, a prendere parte al canto corale del Miserere, espressione di pentimento e di espiazione attraverso le cui strofe si medita collettivamente sul sacrificio del Golgota. Ogni confraternita ha qualche tratto caratteristico suo proprio che la differenzia dalle altre. Differenze che, ovviamente, sono sottolineate dai membri d ognuna.
Ogni partecipante si sente investito dal ruolo di testimonianza che svolge, un ruolo nel quale si impegna con la stessa devozione usata dai propri antenati che gli hanno insegnato a godere della Pasqua solo dopo aver partecipato ad almeno una Processione. Infatti la Settimana Santa impone, ai pellegrini che visitano la costiera sorrentina, propri ritmi e ritualità: bisogna partecipare almeno a una processione ma, meglio, se se ne partecipa a diverse. Una necessità che negli anni ha sovente rischiato di creare confusione. Addirittura, vista la prossimità dei paesi e delle strade e la contemporaneità delle processioni, in anni passati s era stabilito anche un diritto di precedenza delle varie processioni nel momento in cui era inevitabile si incrociassero. In tal senso era motivato anche la presenza, in testa alle file di fedeli, di giovani partecipanti della Confraternita che ritmando con il suono di tamburi l incedere della processione avvertivano le altre confraternite del proprio arrivo. La questione fu risolta dall autorità vescovile, che stabilì che le processioni non valicassero i confini dei singoli comuni. Ma tant è: restano i tamburi e il loro lugubre incedere e restano le fughe dei fedeli che assistono il passaggio ora dell una e ora dell altra confraternita. Un suggerimento molto prosaico ma efficace per i turisti che visitano la costiera in questi giorni: munitevi d un ciclomotore, uno scooter, o una moto per inseguire le varie processioni o, meglio ancora, andate a piedi: eviterete il caos del traffico e potrete dedicarvi con maggior amorevolezza alla cura della vostra anima oltre che del corpo.