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COMUNE DI ARCUGNANO Provincia di Vicenza COPIA N. DC / 15 / 2014 di registro VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza ordinaria di prima convocazione seduta pubblica In data 27 Febbraio - 2014 OGGETTO: MOZIONE:RIDUZIONE COSTO COMPLESSIVO PER GAS. ELETTRICITA E BENZINA - RISPARMIO PER I CITTADINI ED AUSILIO PER LE PERSONE MENO ABBIENTI E/O DISABILI. L anno 2014, il giorno 27 del mese di Febbraio alle ore 18:30, nella sala delle adunanze si è riunito il Consiglio Comunale così costituito: Sono presenti i signori: P/A alla discussione P/A alla votazione GOZZI PAOLO P P BEDIN FEDERICO P P MENON ANTONIA P P VALLE VALTER MARIO P P TRONCA GIORGIO A A SCHUCH SYBILLA ESMERALDA P P ZANOTTO FABIO P P BEDIN MIRKO P P DAL LAGO FLAVIA P P DE SANTIS CARMEN A A VENDRAMIN GIANNI P P CASETTO CRISTIAN P P ZOLLA MAURO P P DI FIORE FRANCESCO P P ZANOTTO MICHELE P P STERCHELE GABRIELLA P P DAL LAGO MARTINO P P Risulta altresì presente il sig. Bedin Federico Risulta altresì presente il sig. Tosato Stefano Risulta altresì presente la sig.ra Schuch Sybilla Esmeralda Risulta altresì presente il sig. Reato Giovanni Danilo Risulta altresì presente la sig.ra Menon Antonia esterno esterno Assiste alla seduta il SEGRETARIO COMUNALE Sig. SARDONE dott. LUIGI TOMMASO il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Dott. Paolo Gozzi, nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato.

IL CONSIGLIO COMUNALE PRESO ATTO che la situazione economica generale, specialmente negli ultimi mesi, incide negativamente sia sul sistema produttivo sia, di conseguenza, sui vari servizi erogati; CONSIDERATO che ad ogni aumento dei carburanti corrisponde un accrescimento degli introiti che ne derivano per lo Stato e che le accise che gravano sul prezzo del gas, ad esempio, sono tasse di scopo e corrispondono ad un tributo indiretto a riscossione immediata che colpisce singole produzioni e specifici consumi, normalmente quelli di importanza fondamentale per la popolazione; CONSTATATO che la logica vorrebbe che raggiunto lo scopo (l obiettivo) il tributo dovrebbe scomparire (cosa che non è mai avvenuta); RICONOSCIUTO che esiste per i cittadini meno abbienti e per i disabili un bonus sia per il gas che per l energia elettrica, definito come compensazione per la fornitura di questo servizio e che detto bonus è una somma da scalare legata ad una serie di condizioni che il cittadino deve possedere e dichiarare sotto la propria responsabilità; VALUTATO che lo Stato potrebbe decidere di erogare il bonus annullando o riducendo solo la tassazione del servizio (quota del servizio che introita totalmente) rendendo così meno gravoso il sistema di erogazione e il relativo controllo; ATTESTATO che se il sistema di controllo superasse, in peso economico, il beneficio reso ai cittadini, si dovrebbero necessariamente trovare meccanismi alternativi e più virtuosi; VALUTATO che le entrate derivanti dalle accise (che sono tasse di scopo) dovrebbero essere contabilizzate in modo da coprire spese rigidamente definite e non diversamente utilizzabili, oltre, ovviamente, ad essere utilizzate per i rimborsi dei bonus di diritto; CONSIDERATO che parte di queste entrate dovrebbero essere attribuite ai Comuni con vincolo di destinazione e rigoroso controllo dell utilizzo e che le stesse dovrebbero essere vincolate dallo stato, dalle Regioni e dai Comuni, in quanto eventualmente destinatari, alla costruzione di strutture protette per gli anziani e a garanzia di più idonei servizi agli stessi; RICORDATO che l applicazione dell I.V.A. sulle accise e sulle addizionali non solo per il consumo del gas ma per tutte le situazioni nelle quali viene ora applicato questo criterio e cioè per il consumo dell energia elettrica (accisa e addizionale comunale) e, soprattutto per il consumo di benzina - è una pesantissima limitazione economica per le famiglie che per le realtà imprenditoriali ed industriali; RIBADENDO che l Italia è l unico Paese europeo che applica un imposta su altre imposte e che comunque risulta compito delle istituzioni curare e garantire gli interessi della Comunità; UDITO il dibattito intercorso, la cui registrazione è conservata presso l'ufficio Segreteria; Cons. Sterchele G.: Niente da eccepire. La ringrazio di averla letta tutta anche per i cittadini presenti, noi avevamo già avuto modo di leggerla con attenzione, in linea di principio le Amministrazioni fanno sentire la loro voce al Presidente del Consiglio dei Ministri. Proseguo. Comune di Segusino, Sindaco: l ha letto? No dico ha letto quello che è accluso in quest ordine del giorno? No perché sa mi fa un po specie da Consigliere Comunale leggere che un suo collega

Sindaco del Comune di Segusino Provincia di Treviso nel Veneto lo dico perché non sempre con la geografia ci azzecchiamo - un Sindaco che in Consiglio Comunale profferisce frasi del tipo che si sta parlando di un sistema ormai decaduto, fallito che è quello dell Italia- mi domando se non potevamo trovare spunto da qualche altra Amministrazione comunale dove ci sia un Sindaco investito di una carica pubblica che almeno creda nella carica pubblica che sta rivestendo; cioè l ha scelta lei di accluderla? L ha scelta lei Sindaco? È a conoscenza? Cioè è copia e incolla, no? Copia e incolla: sono tutte uguali le mozioni sul territorio nazionale, poi accluso c è anche a onor di cronaca la discussione col Consiglio Comunale. Volevo dirle Sindaco che queste robe qua evitiamo di scriverle, perché è scandaloso anche per un Consigliere Comunale. Comunque il nostro voto sarà a favore. Grazie. Sindaco: Io non so cosa scrive il Sindaco di Segusino come dice lei, io ho fatto mettere in Consiglio Comunale la mozione e quello che è stato inserito poi non lo so, adesso non so lei dove si Ass. Bedin F.: Il Sindaco di Segusino l ha mandata, l ha lanciata in tutta Italia. È arrivata anche qua. Sindaco: No io ho parlato col Sindaco, un Sindaco qua vicino tra l altro adesso non faccio nomi - però quello che c è di Segusino io non lo so adesso, non ho la più pallida idea di quello che c è. Io quello che ho letto è la mozione, il resto non ne rispondo, non mi interessa. Basta. Cons. Bedin M.: La mozione sarebbe da accoglierla sicuramente perché vista la crisi, però la mozione a cosa serve? Cioè oggi sul telegiornale già il Sindaco della Capitale a Roma dice attenzione default, siamo in default la Capitale Roma; Napoli è già fallita, al 27 gennaio il Presidente della Regione Autonoma Sicilia ha detto signori o mi date un aiuto sennò io non pago più nessuno quest anno non si è più sentito niente il giorno dopo perché sono già arrivati i soldi e morta lì, la notizia è stata data alla mattina soltanto comunque, perché le notizie fresche si sentono le verità la mattina, poi durante il giorno scremano. Dato del duemila: Cinquantamila giovani l unico dato veritiero perché ho guardato vari sitihanno lasciato l Italia per cercare lavoro fuori, via; 2013: 149 imprenditori si sono tolti la vita, solo imprenditori ho guardato, non ho guardato dipendenti, eccetera, per non aggravare quella cifra, 89 era solo nel 2012. Faccio un affermazione forte perché la storia lo insegna: se si vuole cambiare, bisogna fare qualcosa di più di qualche mozione; l Ucraina lo insegna. Faccio una dichiarazione forte però non siamo Io spero tanto in Renzi però le riforme dovevano essere già state fatte in Parlamento, non serve una mozione secondo me, serve qualcosa di più forte, forse rivoluzione. Il mio voto è contrario. VISTO il decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267; ATTESO che il presente atto non necessita dei pareri di regolarità tecnica e contabile, stante la sua natura politica programmatica che non comporta impegni di spesa; CON VOTI favorevoli n. 14, contrari n. 1 (Bedin M.) espressi per alzata di mano; DELIBERA 1) Di richiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri, in qualità di Capo del Governo, di modificare la legislazione in modo da arrivare: a) Alla non applicazione dell I.V.A. sulle accise e sulle addizionali dei servizi in premessa, modificando l art. 13 del D.P.R. n. 633 del 1972;

b) Che le accise, come è nella loro natura giuridica, siano trasformate in tasse di scopo e che per questo vengano utilizzate in parte dai Comuni per specifiche destinazioni; c) Che anche le Regioni debbano trasformare le proprie addizionali in tasse di scopo, in sinergia con lo stato ed i Comuni, arrivando a realizzare una maggiore tutela delle persone meno abbienti e/o disabili; d) Che le tasse di scopo debbano avere un termine, cioè debbano finire nel momento in cui è finita l emergenza. 2) Di trasmettere la presente deliberazione a tutti i Comuni del Veneto ed al Consiglio e Giunta Regionale della Regione Veneto. La registrazione integrale del dibattito su questa deliberazione è conservata presso l'ufficio Segreteria.

PARERI AI SENSI DELL ART. 49 DEL D.LGS. 267/2000 Per quanto concerne la regolarità tecnica esprime parere Addì, Per quanto concerne la regolarità contabile esprime parere Addì, Letto, approvato e sottoscritto: IL RESPONSABILE F.to IL RESPONSABILE F.to COPIA IL SINDACO f.to Dott. PAOLO GOZZI IL SEGRETARIO COMUNALE f.to dott. LUIGI TOMMASO SARDONE PUBBLICAZIONE Il sottoscritto Responsabile del Servizio delle pubblicazioni aventi effetto di pubblicità legale, visti gli atti d ufficio, ATTESTA che la presente deliberazione è stata pubblicata, in data odierna, al n. per rimanervi per 15 giorni consecutivi nel sito web istituzionale di questo Comune accessibile al pubblico (art. 32, comma 1, della legge 18.06.2009, n. 69). IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Dott.ssa Brigida Sartorio Copia conforme all originale, in carta libera per uso amministrativo. IL FUNZIONARIO ADDETTO Katia Braggion Il sottoscritto Responsabile del Servizio, visti gli atti d ufficio, ATTESTA che la presente deliberazione è stata pubblicata nel sito web istituzionale di questo Comune per quindici giorni consecutivi dal al ed è divenuta esecutiva oggi, decorsi 10 giorni dall ultimo di pubblicazione (art. 134, c. 3 del T.U. n. 267/2000). IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Dott.ssa Brigida Sartorio