In viaggio con Gellindo Ghiandedoro ITINERARIO E FOTOGRAFIE DI SILVIA VERNACCINI Dal Rifugio Garibaldi alla Cima Marogna VALLE DI LEDRO: PASSO DI TREMALZO (TIARNO DI SOPRA Nei pressi del Lago d Ampola imboccate la strada (S.P. n. 127) che vi guiderà a Tremalzo e all omonimo passo (1.695 m), confine con la provincia di Brescia. Serpeggiante e a tornanti la strada Malga Ciapa, in territorio bresciano.
supera l edicola di Sant Antonio (1882) e passa davanti alla chiesetta dedicata alla Madonna Addolorata, chiamata anche della Santa Croce (inizi XVIII sec.) perché prima al suo posto v era una grande croce in legno. Anche a Tremalzo, frazione di Tiarno di Sopra, un tempo esisteva una cappella, questa intitolata alla Madonna dell Aiuto, voluta dalla famiglia Donati di Tiarno di Sotto nel 1679. Ancora qualche curva e presso gli edifici di Malga Tiarno di Sotto trovate il Centro Visitatori intitolato allo studioso Claudio Ferrari, allestito di recente per documentare e valorizzare l ambiente di Tremalzo, ospitare convegni e studi. L alpe di Tremalzo è infatti un territorio molto importante anche sotto l aspetto vegetazionale, favorito in parte dall influenza del clima mite del Garda che attenua le forti escursioni termiche e dall umidità che sale dal Lago d Ampola, contribuendo alla diffusione di boschi di conifere anche a quote elevate. Nell area Tremalzo-Tombea sono infatti presenti numerosi relitti floristici ed endemismi formatisi durante l ultima glaciazione laddove il ghiaccio non si è formato: un importanza riconosciuta a livello mondiale e sancita dalla Lista Rossa che prende in considerazione la flora di tutto il mondo. Meritano protezione fiori come il ranuncolo bilobo, la viola di Duby o l aquilegia a foglie di Pigamo e altri ancora, oggetto delle scoperte che si sono protratte a partire dagli inizi del XIX secolo ad opera di famosi botanici come Kaspar von Sternberg, Francesco Facchini, Pietro Porta. Tutt oggi la zona, considerata ancora tra le più ricche dell arco alpino per varietà e concentrazioni di specie botaniche rare ed endemiche, è frequentata da studenti e ricercatori a caccia di nuove piante da scoprire e non solo! Dal Rifugio Garibaldi, infatti, se seguite la strada forestale (Sat. n. 419, in estate percorribile in auto, 2,9 km), arrivate a poche centinaia di metri dalla Bocca di Caset (1.588 m; a piedi 45 min.), un passo a forma di imbuto scelto dagli uccelli durante le loro migrazioni autunnali dal Nord al Sud d Europa dove oggi gli uccelli vengono momentaneamente catturati, inanellati e schedati a fini scientifici (da fine agosto a ottobre) dagli esperti L alpe di Tremalzo.
Sopra: panoramica su Tremalzo. Sotto: Malga Tiarno di Sotto è pronta ad accogliere le attività didattiche. del Museo delle Scienze di Trento. Qui, già nel 1849 sotto l impero asburgico, Claudio Ferrari costruì una casetta dove studiare gli uccelli in transito; successivamente il luogo venne acquistato da tale Zecchini, ricco personaggio della zona che praticava l uccellagione con roccolo, una pratica che venne definitivamente abolita nel 1955 (nel 1927 si sa che vennero catturati con le reti circa 27.000 uccelli). Nel 1992 per volontà di alcuni giovani su questo passo si iniziarono a catturare gli uccelli per studiarne le rotte, iniziativa poi fatta propria appunto dal Museo delle Scienze in collaborazione con l Istituto nazionale per la fauna selvatica dal 1997. Si tratta del Progetto Alpi, pluriennale, nato appunto col fine di comprendere le strategie e le esigenze ecologiche degli uccelli impegnati nella migrazione postriproduttiva. Tra gli ultimi dati si leggono cifre come 22.685 uccelli inanellati per 80 specie differenti. La zona di Tremalzo conta anche un discreto numero di allevatori di bovini da latte ma anche di manze, capre e pecore: sono diverse infatti le malghe che, costellando questa zona alpestre sui 1.600 metri quota priva di burroni o scarpate, forniscono un notevole contributo economico. Tra queste c è l Agritur Malga Ciapa, poco sotto il Rifugio Garda (in territorio bresciano), dove potete assaggiare e acquistare la gustosa formaggella di Tremosine. Dal Rifugio Garibaldi (1.522 m) la strada prosegue per il Rifugio Garda (1.704 m) che voi però potete raggiungere a piedi tagliando dai prati (0.30 ore), in inverno tracciati di piacevoli escursioni con le racchette da neve (un tempo v erano impianti di risalita per lo sci). Questa zona è frequentata però soprattutto in estate, in quanto le verdi praterie di Tremalzo sono amate dai bikers per gli splendidi tour tra la Valle di Ledro e il Lago di Garda, che sconfinano in Lombardia lungo strade dal tracciato militare (Side Tour Tremalzo; diverse anche le gare di mountain bike). Da Rifugio Garda estremità del Parco Alto Garda Bresciano continuate verso CIma Tremalzo sulla strada sterrata panoramica (transitabile in auto, limite 30 km/h, attraverso il Passo
Nota prosegue per Tremosine) passando sotto la Cima Tremalzo (1.972 m; raggiungibile eventualmente da dietro il Rifugio Garda in 0.40 ore) fino a superare una galleria (0.35 ore), quindi subito a destra salite per ripido sentiero tra rocce e mughi sulla Cima Marogna (1.843 m; 0.30 ore). Quassù vi pare di essere in vetta al mondo : un panorama a perdifiato accompagna i vostri occhi a 360 senza interruzioni; oltre al Lago di Ledro scorgete anche l intera forma del Lago di Garda proprio come la si vede sulle cartine geografiche! Guardandovi attorno e godendo di tanta meraviglia naturale ricordatevi della legge provinciale che vieta o limita la raccolta di determinate specie floreali rientrate al Rifugio Garda. In questa pagina: infilata sulla Bocca di Casét. Nella pagina successiva, sopra a sinistra: cicloturisti. A destra: la galleria di Val Marza. Sotto: sulla Cima Marogna. Dal Rifugio Garibaldi alla Cima Marogna il giro vi richiede poco più di 3 ore, ma potete scegliere diverse soluzioni di percorso. Pieve di Ledro, APT Valle di Ledro: tel. 0464 591222 Rifugio Garibaldi: tel. 0464 598111 (in inverno aperto nei fine settimana; vi si organizzano escursioni con le ciaspole) Albergo Rifugio Garda: tel. 0464 598108 Shuttle Bike Service: cell. 348 4757026 (Tremalzo-Monte Baldo-S. Barbara) Tremalzo, Malga Tirano di Sotto, Centro visitatori: tel. 0464 591222 (apertura estiva) Altre stazioni di monitoraggio attive in Trentino in diversa misura e periodo, in primavera o in autunno, durante la migrazione preriproduttiva e in quella postnuziale sono: la Bocca di Vaiona sul Monte Bondone, il Biotopo Foci dell Avisio a nord di Trento, il Roccolo del Sauch, tra la Valle dell Adige e la Val di Cembra, la Forcella Cavallara e, occasionalmente, il Passo Celado nel Tesino.