OGGETTO : - CAPITOLATO TECNICO AMBULANZA di SOCCORSO di BASE (MSB) E NORMATIVE di RIFERIMENTO.



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Via Ospedale 54-09 124 Cagliari OGGETTO : - CAPITOLATO TECNICO AMBULANZA di SOCCORSO di BASE (MSB) E NORMATIVE di RIFERIMENTO. EN 3-1: Antincendio vano guida e cellula sanitaria. EN 737-1 : Sistemi di tubazione per gas medicali. Parte 1 Unità terminali. EN 737-3 : Sistema di tubazioni per gas medicali. Parte 3 Tubazioni. EN 737-6 : Sistemi di tubazione per gas medicali. Parte 6 Dimensioni dei connettori. EN 736-6 : Sistemi tubazioni gas medicali. Parte 6 Dimensioni dei connettori. EN 738-1 : Regolatori di pressione per gas medicali. Parte I. EN 738-3 : Regolatori di pressione per gas medicali. Parte 3. EN 739 : Tubazioni flessibili a bassa pressione. EN 793 : Attrezzature medicali elettriche. EN 794-3 : Attrezzature medicali elettriche. Parte 3 ventilatori di emergenza e trasporto. EN 850 : Bombole trasportabili ; tipo di valvole per usi medicali EN 864 : Attrezzature medicali elettriche : Capnometers. EN 865 : Ossimetri EN 980 : Simboli grafici ed etichettature di attrezzature mediche. EN 1041 : Terminologia, informazioni e simbologia per attrezzature medicali. EN 1865 : Specifiche per barelle e altre attrezzature per movimentazione pazienti. ISO 3785 : Acciaio; scelta dei pezzi prova. ISO 5128 : Acustica; misurazione del rumore all'interno dei veicoli. ISO 8185 : Umidificatori per usi medicinali. Requisiti di sicurezza. EN 1789 : Normativa riguardante lo standard Europeo. EN 60601-1: Attrezzature medicali elettriche. Requisiti generali per la sicurezza. EN ISO 10079-1 : Attrezzature per aspirazione medicale. Parte 1 EN ISO 10079-2 : Attrezzature per aspirazione medicale. Parte 2: Aspiratori manuali ENIISO 15002 : Misuratori di flusso per collegamenti con unità terminali dei sistemi di tubazioni. EN 60601-1-2 : Attrezzature medicali elettriche. Parte 1 : requisiti generali per la sicurezza. Parte 2 : standard collaterali. IEC 364-7-708 : Installazioni elettriche per costruzioni. Parte 7 requisiti per installazioni speciali. D.L. 553-12187 : Normativa riguardante ambulanze di soccorso e trasporto. 1) CARATTERISTICHE DEL VEICOLO DA UTILIZZARE. I. 1 Autoambulanza con carrozzeria definita di tipologia "A- Al" ambulanza per soccorso medico di base (MSB), secondo i canoni della normativa EN 1 789. 1.2 Motore Turbo- Common Rail di cilindrata compresa tra i 2.500 e 3.000 cc. Con alimentazione a gasolio, con cambio a 5 marce più retromarcia. 1.3 Servosterzo. 1.4 Trazione anteriore 4x2, passo tra 3000 e 3250. 1.5 Alternatore maggiorato minimo 1 20 Ah. 1.6 Batteria potenziata minimo 90 Ah. 1.7 Seconda batteria da 100 Ah del tipo senza manutenzione e completamente sigillata per evitare perdite ed esalazioni, con sistema separato per le utenze sanitarie dotata di partitore di carica e staccabatteria per isolare l'impianto ausiliario. 1.8 Sistema frenante dotato di ABS a quattro canali. 1.9 Climatizzatore originale della casa dal quale derivare la climatiuazione per il vano sanitario. 1.10 Fari fendinebbia w\vw.aoucacliari.it - info(($aoi~cagliari.it

m m..i >. 1.1 I Sospensioni anteriori a ruote indipendenti. 1.12 Sospensioni posteriori adeguate all'uso quale ambulanza, in particolare in caso di trazione anteriore devono essere a ruote indipendenti con bracci trapezoidali e molloni di sospensione con ammortizzatori a doppio effetto e barra stabilizzatrice, per una perfetta tenuta di strada. In caso di trazione posteriore devono essere del tipo pneumatico autolivellanti gestite da centralina elettronica con variazione automatica dell'altezza in funzione del peso per garantire la perfetta stabilità del veicolo. 1.13 La vetratura del vano sanitario: deve essere assicurata almeno una finestra nello sportello scorrevole, una finestra nella parte posteriore della fiancata'sinistra e una finestra nella parte posteriore della fiancata destra nonché un vetro su ognuna delle porte posteriori. Tutti le finestre devono essere apribili soltanto dall'interno, con ante scorrevoli intersecanti. Tutta la vetratura del comparto sanitario deve essere opacizzata per circa '14 dell'altezza con smerigliatura dei vetri e deve avere almeno due strisce trasparenti intercalate nell'area smerigliata. 2) CABINA DI GUIDA 2.1 Un sedile singolo per il pilota regolabile in altezza, con braccioli. Un sedile singolo per passeggero. Tutti i due i sedili devono essere dotati di poggiatesta e cinture di sicurezza a tre punti con arrotolatore automatico. 2.2 Vetri porte cabina a funzionamento elettrico. 2.3 Staccabatteria, per isolare la batteria secondaria dall'impianto ausiliario. 2.4 Estintore da Kg. 3 installato in zona facilmente raggiungibile. 2.5 Piano con bordino perimetrale di contenimento installato tra i due sedili. 2.6 Spazio sotto il sedile passeggero, lungo fino a ridosso del sedile pilota, della massima larghezza e profondità consentita dalle dimensioni del vano sottosedile, idoneo per il contenimento di caschi di protezione e altro materiale. 2.7 Due ganci portabiti applicati sui montanti delle porte, sopra l'ancoraggio della cintura di sicurezza, uno per lato. 2.8 Nel cruscotto predisposizione per alimentazione elettrica 12 V e cavi massa portati fino al punto in cui avverrà l'installazione delle radio. 2.9 Alloggiamento dietro il sedile autista di un faro di ricerca portatile. 3) ALLESTIMENTO ESTERNO 3.1 Una sirena bitonale elettronica a doppio megafono installata sul tetto del veicolo in posizione arretrata rispetto ai lampeggianti. 3.2 Quattro fari lampeggianti, stroboscopici di colore blu, installati nei quattro angoli del tetto, non sporgenti, né dalla sagoma del veicolo né in altezza oltre il tetto. 3.3 Applicazione di uno spoiler anteriore in vetroresina, sul tetto, per il collocamento dei lampeggiatori. 3.4Applicazione di uno spoiler posteriore in vetroresina, sul tetto, per il collocamento dei lampeggiatori stroboscopici e dei fari di servizio. 3.5 Idoneo faro a luce bianca installato nello spoiler, sopra le porte posteriori, per illuminare la zona del veicolo dove avviene il caricamento e lo scarico della lettiga. Al faro viene fornita alimentazione 12 V quando vengono accese le luci di posizione del veicolo. L'accensione è sincrona con l'apertura delle porte posteriori. 3.6 Due faretti a luce arancione installati nello spoiler posteriore del veicolo, sopra le porte (a sinistra- e a destra del faro bianco) con funzionamento sincrono quando si aprono le porte. I faretti sono utili per segnalare la sosta del veicolo durante le operazioni di soccorso. Escludibili tramite apposito interruttore installato in prossimità delle porte posteriori per escluderne il funzionamento. 3.7 Pedana di salita elettrica, con sistema di sicurezza antischiacciamento, installata sotto la porta scorrevole laterale del veicolo. La pedana deve avere dimensioni idonee ed avere il piano di calpestio in alluminio antiscivolo. Funzionante elettricamente a 12 V. con sistema autonomo che non deve gravare sul portellone scorrevole, la pedana deve essere dotata di sistema manuale di rientro in caso di mancanza di energia elettrica. Il funzionamento deve essere sincrono con 17apertura/chiusura del portellone www.aoucagliari.it - info($aoiicagliari.it

m e e- - scorrevole. Una spia di segnalazione pedana fuori ben visibile dal pilota. 3.8 Pedana posteriore ottenuta con la modifica del paraurti previo rivestimento in alluminio antiscivolo, nella zona sottostante lo sportello destro. 3.9 Lo sportellone laterale scorrevole deve essere dotato di idonee maniglie per l'apertura chiusura. 3.10 Le autoambulanze devono essere di colore bianco con applicata una fascia di pellicola rifrangente vinilica autoadesiva di colore arancio 3M di altezza minima cm. 20, applicata lungo le fiancate e la parte posteriore, nonché la parte interna delle ante della porta posteriore. 3.1 1 Scritta "AMBULANZA" applicata sul cofano anteriore, con lo stesso materiale di cui al punto precedente, rovesciata in immagine speculare con caratteri di dimensioni altezza 20 cm. Corpo caratteri cm. 43, applicata per tutta la larghezza del cofano. 3.12 Scritta recapiti telefonici applicato sui due sportelli in cabina di guida. 3.13 Sul tetto del veicolo deve essere riportata la numerazione identificativa da elicottero come previsto dalle normative ed avere dimensioni di cm. 90. 3.14 Tutte le ambulanze dovranno recare la scritta " " applicata su entrambe le fiancate e sul retro dell'automezzo. 3.15 Tutte le ambulanze dovranno essere dotate di livree e logo "ANPAS' nelle posizioni e di dimensioni corrispondenti alla descrizione data dall'ente stesso. 4) ALLESTIMENTO INTERNO 4.1 11 comparto sanitario (pareti, soffitto, portiere) deve essere rivestito in vetroresina del tipo ad iniezione a spessore costante che garantisce perfette giunzioni e parti di ricambio identiche. Rinforzi ove necessari, affogati nella stratificazione dei manufatti. Deve avere caratteristiche tali da non essere intaccata se sottoposta a disinfezione e facilmente lavabile. 4.2 Idonea pavimentazione del vano sanitario, realizzata in vetroresina del tipo ignifugo o autoestinguente supportata da uno strato di mat-line, min. 4 mm affogato negli strati inferiori della resina oppure da altro materiale avente le stesse caratteristiche tecnico funzionali. La vasca deve essere sigillata perimetralmente in modo che sia possibile quindi lavare il pavimento anche con un getto d'acqua senza che via siano pericolosi ristagni. 4.3 Dimensioni minime del comparto sanitario : Lunghezza (ad un metro dal piano di calpestio) mt. 2,40 Larghezza (ad un metro dal piano di calpestio) mt. 1,65 Altezza (in una fascia centrale ampia almeno 0,90 mt) almeno mt. 1,75 Spazio tra passaruota misurato ad un altezza di 40 cm 1350 mm compreso il rivestimento. 4.6 Area di trattamento paziente: Deve essere prevista un'area di trattamento paziente in conformità della normativa di standardizzazione Europea per le ambulanze. 4.7 Tutti i rivestimenti delle pareti del comparto sanitario devono essere realizzati a moduli, al fine di garantire facilità e rapidità nelle riparazioni della carrozzeria in qualunque zona della fiancata. I moduli devono poter essere applicati e smontati con semplicità e attraverso punti fissi con viti o altra soluzione. Le eventuali viti non devono essere a vista ma incassate con tappino plastico superiore di rifinitura. Le soluzioni di continuità tra i moduli devono essere sigillate con silicone del tipo alimentare dello stesso colore dei manufatti. 4.8 Divisione con la cabina di guida mediante parete divisoria inamovibile corredata di lunotto con due ante scorrevoli per comunicare con la cabina di guida (dimensione non inferiore a 0,2 mq.) in vetro di sicurezza temperato e dotato di manigliette con fermo vetro. 4.9 Ampio vano sopra la cabina di guida con accesso dal vano sanitario, nella parte alta della parete divisoria, chiuso con anta basculante dotata di pistoncino a gas o ante scorrevoli intersecanti, trasparenti. 4.10 N. 1 sedile ribaltabile posizionato contromarcia, appoggiato alla parete divisoria della cabina di guida, preferibilmente in linea con la barella primaria. Il sedile deve essere dotato di schienale e cintura di sicurezza addominale con arrotolatore automatico. 4.1 1 N. 1 poltrona,installata frontemarcia lungo la fiancata destra nei 213 anteriori della lettiga completa di www.aouca.~liari.it - info((?aoucau,liari.it

- schienale alto con poggiatesta integrato, braccioli reclinabili e cinture di sicurezza con arrotolare automatico. 4.1 2 Sedile con schienalino imbottito, installato sul passaruota destro, di seguito alla poltrona frontemarcia. La posizione di seduta deve essere collocata verso la barella primariqdotato di cintura di sicurezza addominale con arrotolatore automatico. 4.13 Divanetto con schienalino imbottito, installato sul passaruota sinistro, altezza bacino barellato. La posizione di seduta deve essere collocata verso la barella primaria dotato di cintura di sicurezza addominale con arrotolatore automatico. 4.14 Tutti i sedili devono essere realizzati con materiali ignifugo in classe I. 4.15 Bombole di ossigeno: il supporto di bloccaggio deve trattenere le bombole quando queste sono sottoposte ad una accelerazione pari a I O G. 4.16 Alloggiamento per supporto da parete aspiratore secreti con sgancio rapido posizionato nell'armadio angolare in prossimità del piano di lavoro. 4.17 Alloggiamento per supporto in acciaio per defibrillatore LP 500 posizionato nell'armadio angolare in prossimità del piano di lavoro. 4.18 Rivestimento del sofitto con manufatto dello stesso materiale di cui sopra dotato dei seguenti vani e servizi : Illuminazione; Aeratorelventi latore; Vano con anta scorrevole per mascherina ossigeno a caduta dall'alto. 4.19 Maniglie di sostegno, per facilitare l'accesso al vano sanitario, installate in corrispondenza delle porte di entrata. 4.20 Estintore da Kg. 3 installato nel vano sanitario in zona facilmente accessibile. 4.21 Eventuali personalizzazioni ammesse in ottemperanza di particolari esigenze d'uso del mem in oggetto. 5) IMPIANTO ELETTRICO SUPPLEMENTARE 5.1 Impianto elettrico supplementare, per l'alimentazione delle apparecchiature e di tutti gli impianti inerenti la trasformazione del veicolo in ambulanza, realizzato secondo le norme riportate in premessa e opportunamente canalizzato all'interno di corrugati e separato dagli impianti gas medicali. I cavi devono essere del tipo antipropagazione e di adeguata sezione per supportare I'utenza alimentata in tutta sicurezza. L'unità di potenza deve trovarsi in zona facilmente accessibile e ogni utenza deve essere protetta da fusibile e relè. I fusibili devono essere del tipo termico per evitare perdita di tempo dovuta alla ricerca e sostituzione in caso di guasto. 5.2 N.O 1 presa di alimentazione per tensione 12 V., minimo 16 Ah di tipo normalizzato CEE. 5.3 N.O 3 prese di alimentazione per tensione 12 V. da 6 Ah cadauna. Una delle prese dovrà trovarsi in prossimità dell'alloggiamento aspiratore secreti. 5.4 N.O I presa di alimentazione per tensione 220 V., di tipo facilmente distinguibile e nelle quali non è inseribile la spina 12 V. La presa deve essere collegata ad opportuno impianto salvavita con magnetotermico e differenziale opportunamente tarato secondo le normative vigenti. 5.5 Predisposizione impianto con stesura cavi, per eventuale successivo montaggio di Inverter ad onda sinusoidale 121220 V. 750 W per l'alimentazione delle prese 220 V. 5.6 Presa esterna 220 V. installata nella fiancata sinistra, lato conducente, per il collegamento dell'impianto del veicolo a rete esterna 220 V. La presa deve avere un sistema automatico di blocco motore a spina inserita. Deve inoltre essere previsto un sistema di sicurezza che tramite un pulsante installato in cabina di guida permetta di baypassare il sistema di blocco e accendere in ogni caso il motore. 5.9 Impianto di aria climatizzata con installazione di un secondo gruppo evaporatorelriscaldatore in derivazione dell'impianto originale del veicolo ma a funzionamento indipendente. Il gruppo deve avere una potenza frigorigena di 6 Kw e una potenza di riscaldamento di 5,5 Kw. Una portata di aria pari a 600 M3lh. Inoltre nel vano sanitario deve essere installato un termostato per la regolazione e il www.aoucacliari.it - info{(?aoiicagliari.it

e mantenimento del microclima. La diffusione dell'aria deve avvenire con almeno tre bocchette orientabili. 5.10 Impianto di aereazione per il ricambio dell'aria con gruppo aeratore applicato nel soffitto in apposito sito. La griglia di aereazione è del tipo a comando elettrico per la chiusurdapertura. Il motore che aziona la ventola è del tipo a tre velocità comandato da un commutatore applicato in prossimità della centralina comandi. La resa dell'areatore è di 800 M3/h effettivi. Il funzionamento è a 12 V e consente 60 ricambi di aria ogni ora. 5.10 Illuminazione del comparto sanitario con lampade al neon incassate lungo il soffitto. L'illuminazione deve essere realizzata in modo da non creare zone di ombra all'interno dell'ambiente sanitario. Deve essere prevista inoltre una luce di cortesia che si accenda quando una delle porte del vano sanitario viene aperta. 6) ATTREZZATURA PER LA MOVIMENTAZIONE DEL PAZIENTE 6.1 Lettiga primaria automatica autocaricante Ferno 26s o altro modello corrispondente alle norme Europee ed avere il sistema di bloccaggio a norme DIN. 6.2 Supporto per lettiga primaria dotato di meccanismo di facile manovrabilità che consenta la traslabilità laterale. Tale supporto deve consentire inoltre lo stivaggio (nella parte sottostante la lettiga primaria) di una barella spinale e di una barella a cucchiaio e essere estratto verso l'esterno ed inclinato per agevolare il carico/scarico lettiga. I siti di stivaggio della barella spinale e della cucchiaio devono essere agibili per una rapida e facile estrazione delle stesse dalla parte posteriore del supporto (verso le porte posteriori). 6.3 Barrella a cucchiaio in Teflon gialla Ferno, completa di fermacapo, o di pari caratteristiche. 6.4 Tavola spinale Ferno S2001 completa di fermacapo, cinghie o ragno, o di pari caratteriche. 6.5 Materassino a depressione tubolare e piegabile in modo tale da consentirne I'alloggiamento sulla barella primaria completo di pompa. 6.6 Set 3 pezzi steccobende a mattoncino Ferno Frack-lmmobilizer o di pari caratteristiche. 6.7 Set 6 pezzi collari mod. Stifneck-Laerdal. 6.8 Set 3 pezzi steccobende a depressione complete di pompa. 6.9 Sedia portantina completa di cinghie. 6.9 Telo portaferiti a 6 maniglie. 6.1 O Zaino contenente materiale occorrente all'espletamento del servizio affidato al mezzo in oggetto. 7) SUPPORTI PER APPARECCHIATURE ED ATTREZZATURE 7.1 Tutti i supporti dedicati al contenimento di apparecchiature ed attrezzature devono essere ben fissati a strutture di ancoraggio rinforzato in modo tale da resistere ad una forza pari a I O G. 7.2 N." 2 supporti per sacche infusione liquidi e bottiglie per fleboclisi, che garantiscano il blocco delle oscillazioni delle stesse durante la marcia. Tali supporti devono essere posti in modo adeguato e consentire il miglior utilizzo in condizioni di sicurezza (quindi mai a livello della testa del barellato), a scomparsa e posizionati in modo da poter raggiungere con i deflussori delle flebo, sia la metà superiore che inferiore del paziente. 8) IMPIANTO GAS MEDICALI 8.1 11 comparto sanitario deve avere un impianto centralizzato di ossigenoterapia a bassa pressione, realizzato secondo le normative indicate in premessa. 8.2 numero 2 bombole di ossigeno da It. 7cadauno stivate nell'apposito mobiletto. 8.3 Due riduttori di pressione a norme, completi di manometro e innesto per il collegamento all'impianto centra1 izzato. 8.4 N. 3 prese di ossigeno ad innesto rapido a norme UNI applicate in prossimità della trave di servizio posizionata nel mobile lungo la fiancata sinistra. 8.5 Valvola di chiusura impianto e scambio tra bombola vuota e bombola pieno. www.aoiica~iiari.it - info(($aoucagliari.it

. Via Ospedale 54-09124 Cagliari 8.6 N. 2 bombole di emergenza portatile da It. 3, completa di riduttore di pressione e regolatore flusso e borsa per il trasporto e l'aggancio alla barella primaria una delle quali adeguatamente ancorata nel vano sanitario. 8.7 N. 2 Flussometri con scala da O a 15 It.Min, completi di vaso umidificatore e supporto rapido per aggancio alla trave di servizio. www.aouca~liari.it - info(($aoiicagliari.it