REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015



Documenti analoghi
DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

Prot. n. (SSF/06/ )

vista la Legge Regionale del , n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

STANDARD PROFESSIONALE E FORMATIVO DEL TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI

BOLLETTINO UFFICIALE. Atti della Regione PARTE I. della REGIONE CAMPANIA n. 33 del 1 giugno 2009

Decreto n. 0704/LAVFOR/FP. Il Direttore centrale

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI

IL DIRIGENTE. Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti le competenze dei responsabili di settore;

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale D i pa r ti m e nt o S v ilu p po E c o n o mi c o Ricerca, Innovazione ed Energia - Settore

Decreto Dirigenziale n. 103 del 28/03/2014

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

Ritenuto quindi necessario adeguare la regolamentazione delle commissioni degli esami di qualifica, elaborando una nuova disciplina;

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE

R E G I O N E C A L A B R I A

- 172 ore, Percorso 1, Sezione Agente immobiliare - Agente munito di mandato a titolo oneroso

REGIONE LAZIO. 10/07/ prot. 340 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n

DECRETO N Del 07/07/2015

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

STANDARD FORMATIVO E STANDARD PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIA

Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Potenza Prot AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio

ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE

Adeguamento e integrazione ai sensi del D.lgs 81/2015 e DGR n. 4676/2015. di Regione Lombardia

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 DELIBERAZIONE 23 dicembre 2013, n. 1171

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 10 settembre 2014

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

DELIBERAZIONE N X / 2573 Seduta del 31/10/2014

FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER INSTALLATORE E MANUTENTORE STRAORDINARIO DI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

REGIONE PIEMONTE BU22 30/05/2013

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

A relazione dell'assessore Monferino:

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

A relazione dell'assessore Pentenero:

Premesso. convengono quanto segue

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/ N 741

DELIBERAZIONE N. DEL

REGOLAMENTO REGIONALE

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85

Presidenza del Consiglio dei Ministri

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

DECRETO N Del 04/08/2015

Linee Guida di cui all articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n.

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

La certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze. Silvia Marconi

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLIT. PER IL LAV. E SIST.PER L'ORIENT. E LA FORM. ATTUAZIONE INTERVENTI FSE E CAPITALE UMANO

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

A relazione dell'assessore Tibaldi

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2015, n Criteri e modalità per l accreditamento di soggetti

DECRETI PRESIDENZIALI

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

DECRETO N Del 11/03/2016

Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39)

/12/2008. Identificativo Atto n DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore

La qualificazione degli installatori

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Delibera del Direttore Generale n. 463 del 31/05/2014. Oggetto: Corsi di emergenza sanitaria - quote di iscrizione per partecipanti esterni.

PARTE I DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30/07/2007 N 750

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

SEMINARIO DI STUDIO. Gli esami di qualifica nell istruzione e formazione professionale in Veneto e nella normativa nazionale

A relazione dell'assessore Porchietto: Premesso che:

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 13 novembre 2007, n. 1851

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE ZANOBINI ALBERTO

LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33

Art. 1 Finalità. Art. 2 Apprendistato.

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 12 novembre 2012, n. 984

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Deliberazione del Direttore Generale. n. 161 del registro

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE ZANOBINI ALBERTO

Transcript:

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti termici" ai sensi dell'art. 287 del d.lgs. 3 Aprile 2006, n. 152 e s.m.i. Vista La d.g.r. n. 1-157 del 14 giugno 2010 relativa alla disciplina transitoria dei percorsi formativi per la conduzione di impianti termici di potenza superiore a 232 kw; dato atto che la citata deliberazione si era resa necessaria, in attesa di una disciplina nazionale, al fine di garantire la validità del patentino abilitante, individuando, a mezzo d intesa tra la Regione Piemonte, la Direzione regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l Agenzia regionale per la Protezione ambientale del Piemonte (ARPA), modalità e criteri omogenei, temporaneamente validi sul territorio piemontese; preso atto che con d.lgs. 128/2010 di modifica dell art. 287 del decreto 152/2006, il legislatore ha inteso intervenire solo sui punti oggetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 250/2009, relativi alle modalità di rilascio del patentino abilitante e dell autorità preposta al rilascio, senza nulla modificare rispetto al complesso della disciplina formativa di cui alla citata d.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010; che in sede di Conferenza delle Regioni e delle PP.AA. il 25 maggio 2011 è stato adottato l accordo recante Linee guida delle regioni per i percorsi abilitanti all esercizio dell attività di conduttore impianti termici ai sensi dell art. 287 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. norme in materia ambientale, volto a disciplinare i corsi di formazione, gli esami per l acquisizione del patentino di abilitazione di 2 grado alla conduzione degli impianti termici; considerato opportuno, alla luce dell atteso riparto delle funzioni in materia di legislazione concorrente, tra le Regioni e le Province di cui ai commi 51,52 e 53, legge 7 aprile 2014, n. 56 (c.d. Del Rio), di modifica dell art. 117 della Costituzione, ridefinire sulla base del predetto Accordo di Conferenza delle Regioni e delle PP.AA. alcune parti della disciplina formativa del Conduttori impianti termici; considerato che nella deliberazione 1-157 del 14/06/2010 veniva dato mandato al Direttore della Direzione regionale Istruzione, Formazione professionale e Lavoro, ora Coesione Sociale di autorizzare con propri atti, sentite le province, eventuali modifiche che si sarebbero rese necessarie in ordine allo standard formativo del Conduttore impianti termici; ritenuto pertanto necessario, nelle more di una più precisa definizione delle competenze provinciali attualmente delegate, approvare una nuova disciplina formativa, coerente con le indicazioni definite in sede di Conferenza delle Regioni e delle PP.AA il 25 maggio 2011, recependo all allegato 1) il documento di Conferenza delle regioni e delle PP.AA. 11/69/CR8c/C9, recante Linee guida delle regioni per i percorsi abilitanti all esercizio dell attività di conduttore impianti termici ; dato atto che tale recepimento implica la definizione di una nuova disciplina formativa dei corsi di formazione per l idoneità professionale per il conseguimento della patente di mestiere di conduttore impianti termici, in attuazione dell art. 287 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (all.2); dato atto

che tutti gli allegati alla presente determinazione ne formano parte integrale e sostanziale alla medesima; che gli operatori della formazione devono obbligatoriamente utilizzare il percorso standard che sarà disponibile per l erogazione di tali corsi nella Vetrina regionale (www.collegamenti.org); che permangono valide le parti non modificate parzialmente e/o integralmente dello standard formativo contenuto nella disciplina transitoria dei corsi di formazione per l idoneità professionale per il conseguimento della patente di mestiere di conduttore impianti termici approvata con d.g.r. 1-157 del 14 giugno 2010; tutto ciò premesso in conformità con quanto disposto dalla d.g.r. 152 3672 del 2 agosto 2006 e s.m.i. IL DIRETTORE Vista l.r. 63/95 e s.m.i; Visti gli artt. 4 e 16 del D. Lgs. 165/2001; Visti gli artt. 17 e 18 della l. 23/08; determina - di recepire, per quanto esposto in premessa, quale parte integrante e sostanziale della presente determinazione, l allegato 1), relativo al documento di Conferenza delle regioni e delle PP.AA. 11/69/CR8c/C9, recante Linee guida delle regioni per i percorsi abilitanti all esercizio dell attività di conduttore impianti termici ; - di approvare il documento recante la nuova disciplina formativa dei corsi di formazione per l idoneità professionale per il conseguimento della patente di mestiere di conduttore impianti termici (all.2) quale parte integrale e sostanziale della presente determinazione. - di dare mandato al settore Standard Formativi Qualità e Orientamento professionale di inserire il nuovo profilo formativo del conduttore impianti termici ed il relativo percorso standard, coerente con le indicazioni dell allegato 2), nella Vetrina regionale degli standard formativi. (www.collegamenti.org); - di mantenere valide le parti non modificate parzialmente e/o integralmente dello standard formativo contenuto nella disciplina transitoria dei corsi di formazione per l idoneità professionale per il conseguimento della patente di mestiere di conduttore impianti termici approvata con d.g.r. 1-157 del 14 giugno 2010; - di stabilire che per l offerta formativa per i corsi di conduttore impianti termici questa deve avvenire obbligatoriamente mediante l utilizzo del percorso standard. La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell art. 51 dello Statuto e dell art. 5 della l.r. 22/2015. Il Direttore Regionale Dr. Gianfranco Bordone Allegato

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 11/69/CR8c/C9 LINEE GUIDA DELLE REGIONI PER I PERCORSI ABILITANTI ALL ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI CONDUTTORE IMPIANTI TERMICI PREMESSA Il presente documento disciplina i corsi di formazione finalizzati al conseguimento del patentino di abilitazione alla conduzione degli impianti termici, ai sensi dell art. 287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n.152 Norme in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni. 1

STANDARD FORMATIVO DEI PERCORSI ABILITANTI ALL ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI CONDUTTORE IMPIANTI TERMICI La formazione del conduttore di impianti termici è di competenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, che provvedono alla definizione degli standard dei percorsi formativi, nonché alla programmazione e organizzazione dei corsi sulla base dei fabbisogni localmente rilevati, nel rispetto degli elementi minimi comuni definiti dal presente documento e sulla base delle disposizioni vigenti in materia di formazione professionale. I corsi di formazione sono erogati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano direttamente o attraverso soggetti accreditati, in conformità al modello definito ai sensi dell Accordo Stato-Regioni e Province Autonome del 20/03/2008, e/o attraverso soggetti specificamente autorizzati in base alle disposizioni adottate da ciascuna Regione e Provincia Autonoma DESCRIZIONE DELLA FIGURA Il conduttore impianti termici svolge attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232 kw. Applica procedure di attivazione e conduzione dell impianto termico, garantendo il controllo della funzionalità della centrale termica e dei suoi componenti attraverso la verifica dei parametri di regolazione intervenendo, quando necessario, sugli strumenti di regolazione. ARTICOLAZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE Ambito di competenza: CONDUZIONE DELL IMPIANTO TERMICO CONOSCENZE Elementi di termotecnica La combustione Tecniche di riscaldamento dell acqua Caratteristiche e tipologie degli impianti termici Dispositivi di controllo e sicurezza Tecniche di regolazione dell impianto Tecniche di controllo delle emissioni inquinanti Tecniche di analisi del consumo energetico Normativa di settore Elementi di manutenzione impianti termici REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Al fine dell ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - età non inferiore ai 18 anni; - diploma di scuola secondaria di 1 grado. Per quanto riguarda coloro che hanno conseguito un titolo di studio all estero occorre presentare una dichiarazione di valore o un documento equipollente / corrispondente che attesti l equipollenza di valore con i titoli rilasciati nello Stato di provenienza che attesti il livello di scolarizzazione. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti dell Istituzione Formativa. 2

DURATA DEL CORSO DI FORMAZIONE La durata minima del percorso di formazione è di 90 ore, fatte salve le disposizioni delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, inerenti il riconoscimento di crediti formativi. E consentito un massimo di assenze pari al 20% del monte ore complessivo. ESAME FINALE E ATTESTAZIONE Al termine del percorso è previsto il rilascio di un attestato di frequenza con verifica dell apprendimento. La prova di verifica deve essere organizzata e gestita secondo principi di trasparenza e tracciabilità delle procedure. Il mancato superamento della prova di verifica finale non consente il rilascio dell attestato. Al fine di favorire il riconoscimento e la libera circolazione delle persone sul territorio, l attestato di frequenza deve contenere i seguenti elementi minimi comuni: o Denominazione del soggetto formatore o Dati anagrafici del corsista o Titolo del corso e normativa di riferimento o Durata del corso o Firma del soggetto formatore L attestazione rilasciata al termine del corso consente di acquisire il patentino di abilitazione di 2 grado (ai sensi dell art.287 del D.lgs. 3 aprile 2006, n.152 ) alla conduzione degli impianti termici. Le Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano provvedono alla definizione della composizione delle commissioni d esame e delle prove di esame nel rispetto della propria regolamentazione. Le Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano si impegnano a riconoscere reciprocamente gli attestati rilasciati. Roma, 25 maggio 2011 3

ALLEGATO 2) STANDARD PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO E STANDARD FORMATIVO DEI PERCORSI ABILITANTI ALL ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI CONDUTTORE IMPIANTI TERMICI 1 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO D. Lgs. 128/10 D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Legge 13 luglio 1966 n. 615 D.P.R. 22 dicembre 1970 n. 1391 D.M. 12 agosto 1968 D.M. 1 marzo 1974 R.D. 12 maggio 1927 n. 824 2. COMPETENZA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Il conduttore impianti termici svolge attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232Kw. Applica procedure di attivazione e conduzione dell impianto termico, garantendo il controllo della funzionalità della centrale termica e dei suoi componenti attraverso la verifica dei parametri di regolazione intervenendo, quando necessario, sugli strumenti di regolazione. 3 STANDARD FORMATIVO Lo standard formativo approvato in Conferenza delle regioni e delle PP.AA. 11/69/CR8c/C9 è volto a fornire lo standard minimo della disciplina dei corsi di formazione e degli esami per l acquisizione del patentino di abilitazione alla conduzione degli impianti termici ai sensi dell art. 287 del d.lgs. 03/04/2006, n. 152 e s.m.i. Norme in materia ambientale Il summenzionato decreto, come modificato con d.lgs. 29 giugno 2010, n. 128, prevede, all art. 287, comma1, l obbligo di un patentino per il personale addetto alla conduzione di impianti termici civili della potenza termica nominale superiore a 0,232 MW, rilasciato da una autorità individuata dalla legge regionale, che disciplina anche le opportune modalità di formazione, nonché la tenuta e aggiornamento del registro degli abilitati alla conduzione degli impianti termici. Gradi di abilitazione (art. 287 comma 3, d.lgs. n. 128/2010) - il patentino di primo grado abilita alla conduzione degli impianti termici per il cui mantenimento in funzione è richiesto il certificato di abilitazione alla condotta dei generatori di vapore a norma del regio decreto 12 maggio 1927, n. 824. - Il patentino di secondo grado abilita alla conduzione degli altri impianti. - Il patentino di primo grado abilita anche alla conduzione degli impianti per cui è richiesto il patentino di secondo grado. Il comma 4 del medesimo articolo stabilisce che il possesso di un certificato di abilitazione di qualsiasi grado per la condotta dei generatori di vapore, ai sensi del regio decreto 12 maggio 1927, n. 824, consente, ove previsto dalla legge regionale, il rilascio del patentino, senza necessità di esame. Articolazione del corso di formazione Durata del corso La durata minima del corso di formazione è stabilita a 90 ore inclusa la prova finale di 5 ore Riduzione per crediti formativi: possono essere riconosciuti crediti formativi fino al 50% delle ore corso complessive (max 45 ore) esclusivamente nei casi di mancato superamento della prova finale. ALLEGATO 2) alla d.d. n. del / /

ALLEGATO 2) Assenze È consentito un massimo di assenze pari al 20% delle ore corso. Requisiti di ammissione al percorso Al fine dell ammissione al corso di formazione sono necessari i seguenti requisiti: - età non inferiore ai 18 anni; - diploma di scuola secondaria di primo grado. Per quanto riguarda coloro che hanno conseguito un titolo di studio all estero occorre presentare una dichiarazione di valore che attesti il livello di scolarizzazione. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso, presente nella Vetrina regionale degli standard formativi livello L2, da conservare agli atti dell Istituzione Formativa. Esame conclusivo La prova di verifica è finalizzata a verificare l apprendimento delle conoscenze e l acquisizione delle competenze tecnico-professionali previste dal corso. Condizione minima di ammissione all esame conclusivo è la frequenza di almeno il 80% delle ore complessive del percorso formativo. La prova finale è presente nel catalogo delle prove standard regionali (www.collegamenti.org). Il mancato superamento della prova di verifica finale non consente il rilascio dell attestato di idoneità professionale al rilascio del patentino di 2 abilitante alla conduzione impianti termici.. 4 - CERTIFICAZIONE RILASCIATA La certificazione rilasciata al termine del corso è un attestato di idoneità, propedeutico all acquisizione del patentino di abilitazione di 2 grado alla conduzione degli impianti termici ed è valida su tutto il territorio nazionale. La commissione d esame ai sensi della d.g.r. n.1-157 del 14 giugno 2010 è composta da i seguenti: Presidente dirigente della Città Metropolitana di Torino o della Provincia, competenti per territorio e per materia o da un loro delegato; Esperti componente designato dall ARPA Piemonte; componente designato dalla Direzione regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; componente designato dall Agenzia formativa; Rilascio della patente di mestiere Per poter esercitare la conduzione di impianti termici, i soggetti in possesso dell attestato di idoneità professionale, dovranno richiedere il patentino all amministrazione provinciale competente per territorio o alla Città Metropolitana di Torino. 5 VALIDITÀ Nelle more dell atteso riparto delle competenze in materia di energia (l.r.44/2000) lo standard professionale di riferimento e lo standard formativo dei percorsi abilitanti all esercizio dell attività di conduttore impianti termici sono regolati dal presente documento. Per le parti non modificate, integrate parzialmente e o integralmente sostituite, resta valido quanto disposto con la deliberazione 1-157 del 14 giugno 2010. ALLEGATO 2) alla d.d. n. del / /