Salares, vulcani e deserti delle Ande Circuito Tropico del Capricorno Argentina - Bolivia - Cile

Salares, vulcani e deserti delle Ande Circuito Tropico del Capricorno Argentina - Bolivia - Cile

L asse portante della cultura Inca era il celebre percorso andino, laboriosamente pavimentato in pietra, conosciuto come Camino Inca. Dalla capitale Cusco a nord raggiungeva Quito, verso sud collegava le ultime zone assoggettate al potere dell Inca, sino a Catamarca, nell attuale NordOvest argentino. Su questo percorso viaggiavano merci e soprattutto informazioni, con un efficiente servizio di staffette a piedi, consentendo un perfetto controllo di tutto il territorio. La conquista spagnola colpì il cuore dell impero, concentrandosi sulla distruzione dei simboli imperiali nelle zone politicamente ed economicamente più importanti. Quando il dominio spagnolo raggiunse la periferia, non era più necessario nè economicamente importante continuare la distruzione: piccoli gioielli così si salvarono ed è per questo motivo che oggi in territorio argentino meglio che in Perù possiamo visitare, praticamente integri, i fortilizi difensivi conosciuti come Pukarà. Incontreremo nel nostro viaggio i discendenti delle popolazioni autoctone, di cultura quecha ed aymara, popoli che hanno adattato la loro struttura fisica per sopportare le altitudini con ossigenazione rarefatta: statura piccola e tarchiata, con grande capacità polmonare; il commercio è letteralmente sulle loro spalle: fino all arrivo degli europei sul continente americano non esistevano animali da soma o da tiro, tutto veniva carreggiato a spalla.sui labili segni della cultura inca troveremo abbondanti tracce di cultura coloniale, quando ricche famiglie spagnole e criolle fecero la loro fortuna ( e in parte quella della Corona di Spagna) con lo sfruttamento minerario dei giacimenti andini. Sarà l aspetto geologico quello che più facilmente rimarrà impresso nel ricordo: i vulcani per millenni hanno portato in superficie ingenti quantità minerali: l azione degli agenti atmosferici e lo scorrere dei fiumi hanno inciso profonde vallate, trasformandoli in canyon dove gli strati minerali si alternano con colorazioni inusuali e fantastiche. Ancora giorni emozionanti con la magia dei due grandi deserti: l Atacama, il luogo più arido del mondo e il Grande Salar, sconfinata distesa bianca come neve, da cui spuntano isole vulcaniche coperte da millenari cactus. Poi, chi vuole, può prolungare il suo viaggio approfondendo la conoscenza con una delle capitali più vivaci ed allegre: la Buenos Aires che, nella seconda metà di agosto, palpita e freme in attesa del campionato mondiale di tango.

Prefazione Qualche mese dopo Fredy mi mostrò il nord. Il suo nord. Arido, riarso, ma pieno di ricordi e sempre pronto al miracolo. Lasciammo Iquique all'alba di un 30 marzo e prima che Inti, il sole, s'innalzasse sulle montagne a levante, viaggiavamo già sulla Panamericana, dritta e lunga come un ago interminabile. A bordo della vetusta Land Rover di un amico. Alle dieci del mattino il deserto di Atacama si mostrava in tutto il suo spietato splendore, e io capii definitivamente perché la pelle dei suoi abitanti appare vecchia prima del tempo, segnata dal sole e dai venti impregnati di salnitro. Visitammo villaggi fantasma dalle case perfettamente conservate, le stanze in bell'ordine con tavoli e sedie che sembravano aspettare commensali. E poi teatri operai, sedi sindacali bramose di rivendicazioni, e scuole con le loro lavagne nere pronte per scrivervi la lezione che avrebbe spiegato la morte improvvisa degli impianti di sfruttamento del salnitro. <<Da qui è passato Buenaventura Durruti. Ha dormito in questa casa. Ha parlato della libera associazione degli operai>> spiegava Fredy illustrando la propria storia. Al tramonto ci fermammo in un cimitero con le tombe ornate da rinsecchiti fiori di carta e io pensai che fossero le famose rose di Atacama. Sulle croci erano incisi cognomi spagnoli, aymara, polacchi, italiani, russi, inglesi, cinesi, serbi, croati, baschi, asturiani, ebrei, uniti dalla solitudine della morte e dal freddo che piomba sul deserto non appena il sole si inabissa nel Pacifico. Fredy annotava dati sul quaderno o controllava l'esattezza di vecchi appunti. Stendemmo i sacchi a pelo vicinissimo al cimitero e ci mettemmo a fumare e ad ascoltare il silenzio: il mormorio tellurico di milioni di sassi che, riscaldati dal sole, si schiantano all'infinito per il violento sbalzo di temperatura. Ricordo che mi addormentai stanco di osservare le migliaia e migliaia di stelle che illuminano la notte del deserto, e all'alba del 31 marzo il mio amico mi scosse per svegliarmi. I sacchi a pelo erano fradici. Gli chiesi se aveva piovuto e Fredy rispose di si, che aveva piovuto come quasi ogni 31 marzo nell'atacama. Quando mi tirai su, vidi che il deserto era rosso, intensamente rosso, coperto di minuscoli fiori color sangue. <<Eccole. Sono le rose del deserto, le rose di Atacama. Le piante sono sempre lì, sotto la terra salata. Le hanno viste gli antichi indios atacama, e poi gli inca, i conquistatori spagnoli, i soldati della guerra del Pacifico, gli operai del salnitro. Sono sempre lì e fioriscono una volta l'anno. A mezzogiorno il sole le avrà già calcinate>> spiegò Fredy annotando dati sul quaderno. (...) Sono passati venticinque anni. Forse ha ragione Neruda quando dice: " Noi, quelli di allora, non siamo più gli stessi", ma in nome del mio compagno Fredy Taberna continuo ad annotare le meraviglie del mondo su un quaderno con la copertina di cartone. LUIS SEPULVEDA Le Rose di Atacama. Edizioni Guanda, Parma. 2000

PROGRAMMA DI VIAGGIO 1 giorno ROMA BUENOS AIRES Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto di Fiumicino e partenza in serata con volo Aerolineas Argentinas per Buenos Aires. Notte in volo. 2 giorno BUENOS AIRES SALTA Arrivo all'aeroporto internazionale, incontro con la guida e trasferimento allo scalo nazionale. Partenza con volo Aerolineas per Salta. Trasferimento in albergo. Tempo a disposizione per il riposo. Salta fu fondata nel 1582 dal governatore di Tucuman, in virtù della sua perfetta collocazione al centro degli itinerari e degli interscambi economici con il Perù e la Bolivia. Nel pomeriggio si effettua la visita città con guida privata iniziando dalla Plaza 9 de Julio con il Cabildo, la "Casa de Gobierno", la Chiesa di San Francesco ed il convento di San Bernardo. La città è ricca di candidi palazzi coloniali e di colorati cortili fioriti detti patios. Nella Cattedrale è venerata una immagine di Cristo giunta dalla Spagna nel 1592 e la statua della cosiddetta Virgen del Milagro, che deve il suo nome all'evento miracoloso attribuitole: durante il tremendo terremoto che si ebbe nella zona nel 1692 le due immagini furono portate in processione lungo le via cittadine, proprio in concomitanza della fine di ogni manifestazione tellurica. Interessante è poi la visita al museo di Alta Montagna, dove sono conservate le mummie di epoca incaica ritrovate da una spedizione scientifica giusto pochi anni fa. Pernottamento in albergo. SALTA DESIGN SUITES Struttura dal design particolarmente moderno, improntato al minimalismo essenziale, in altri termini, come affermato anche dal nome stesso, di Design. Le camere sono molto spaziose e luminose, grazie anche alle ampie vetrate che le caratterizzano. Perfettamente posizionato nel centro pulsante della città, oltre a permettere un facile accesso ai principali luoghi di interesse turistico, consente anche di fruire della movida notturna delle zone limitrofe. 3 giorno SALTA CAFAYATE (B-D)

Partenza di buon mattino in direzione di Cafayate, centro vitivinicolo più importante della regione. E' una piccola e tranquilla cittadina in stile coloniale spagnolo, posta a 1660 metri di altitudine, ai piedi delle Ande. La distanza di circa 180 km. Viene percorsa in circa tre ore. Scoprendo di volta in volta spettacolari paesaggi naturali. Dopo la località Tres Cruces si entra in uno degli scenari naturali più impressionanti del NOA (Nord Ovest Argentino) : la Quebrada di Cafayate, una stretta gola dove il vento e l'acqua hanno scolpito forme fantastiche sui fianchi della montagna. Bisogna lasciar libera l'immaginazione per riconoscere il Monaco, il Fungo, i Castelli ed il Rospo, per poi giocare con l'eco all'interno del cosiddetto Anfiteatro o della Gola del Diavolo. Arrivo a Cafayate e nel pomeriggio e piacevole passeggiata nella cittadina capitale del vino Torrontes. Visita di una bodega con degustazione di vino. Cena e pernottamento in albergo. VINAS DE CAFAYATE WINE RESORT Come molti degli edifici nel distretto di Cafayate, questo hotel era un tempo una abitazione privata, appartenuta ad una famiglia produttrice di rinomati vini. Posto a breve distanza dal centro cittadino, si compone di un edificio a ferro di cavallo raccolto intorno ad un grande spiazzo centrale: le camere sono poste sui vari lati ed hanno la vista sul vigneto, sulle colline di San Isidro o sulla lontana valle Calchaqui. Le camere sono spaziose e pulitissime, l'accoglienza cordiale ed il servizio impeccabile. 4 giorno CAFAYATE - MOLINOS CACHI SALTA (B-L) Al mattino percorriamo uno dei tratti più spettacolari della celebre Ruta 40, per raggiungere attraverso la Quebrada de la Flechas il piccolo centro abitato di Molinos, villaggio sorto sulla antica encomienda (rendita vitalizia) dei terreni concessi ad una nobile famiglia per editto del Re di Spagna nel 1659. Nicolàs Severo de Isasmendi ereditò la Hacienda de San Pedro de Nolasco nel 1767, alla morte del padre. Fu l'ultimo governatore realista di Salta, deceduto nel 1837. Il suo corpo mummificato è conservato nella Chiesa cittadina, risalente al sec. XVII. Proseguimento per Cachi: in virtù del suo isolamento la cittadina ha conservato la sua autenticità coloniale, con case basse, vie non asfaltate, vita tranquilla e clima ameno. La chiesa in stile coloniale ha la particolarità di un tetto fatto con assi di cactus, pianta tipica della zona. Nella Piazza centrale si trova il Museo Archeologico, dove sono conservate collezioni di manufatti di epoca preincaica, inca e spagnola. Pranzo in ristorante. Si prosegue verso il valico che separa le Valli Calchaquis da Salta, attraversando il Parco Nazionale de Los Cardones, un'infinita distesa di cactus a perdita d'occhio, spettacolare vista soprattutto nella zona della Recta Tin Tin. In alto brillano i nevai perenni del Cachi e del Payogasta. Per la Cuesta del Obispo si risale ai 3348 metri del passo Piedra del Molino. Arrivo a Salta, cena libera e pernottamento.

5 giorno SALTA TILCARA (B-L-D) In un giorno spettacolare visitiamo alcuni degli ambienti più emozionanti del Nordovest argentino: per raggiungere il remoto villaggio di San Antonio de los Cobres risaliamo la Quebrada del Toro, con il Camino a la Nubes che affianca il percorso del celebre Treno delle Nuvole, di cui vediamo alcuni viadotti ferroviari ed il percorso a zigzag. San Antonio è considerata la capitale della Puna, un tempo snodo importante per i traffici di vari minerali qui estratti, con il vicino Cile e la costa pacifica. Pranzo in ristorante. Attraversiamo quindi la Puna costeggiando gli specchi salmastri di Salinas Grandes, per poi discendere lungo la Cuesta de Lipan per raggiungere il pittoresco pueblo di Purmamarca, cittadina completamente bordata da impressionanti elevazioni montuose, sui fianchi delle quali si distaccano i sedimenti geologici dai forti contrasti cromatici: è uno spettacolo unico nel suo genere: un'immagine fuori del tempo, un villaggio tranquillo le cui case intonacate a calce contrastano con la Montagna dai Sette Colori, che vanno dal beige al viola, con vari toni di verde. Proseguimento per Tilcara, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.. REPOSO DEL DIABLO Nel cuore della Quebrada di Humahuaca, tra valli e cime multicolori, villaggi di cultura andina. Costruito in pietra, adobe, paglia e cactus come un piccolo 'pucará', Il Riposo del Diavolo dispone di camere confortevoli, arredate in stile andino, piscina ed un ampio giardino. 6 giorno TILCARA VILLAZON UYUNI (B-L-D) Partenza in direzione nord, verso il punto di confine de La Quiaca. Risalendo la valle del Rio Grande in direzione della celebre Quebrada (Gola) di Humahuaca, si incontrano alcuni centri abitati, dove evidenti

sono ancora i caratteri indios, tanto nell'architettura come nei tratti somatici degli abitanti. E' in questa zona che vivono gli indigeni Coyas: si possono vedere vari edifici, soprattutto chiese, in stile coloniale, come la più celebre di tutte, quella di Urquia, che richiamano il tipico stile di Cuzco, in Perù. Di particolare hanno che per la loro costruzione è stato utilizzato il legno di cactus, l'unico ampiamente disponibile in zona, anche se non particolarmente robusto. A Tilcara, prima della partenza, visitiamo il Pukara precolombiano. Pukara è una parola quechua che significa fortezza. Ce ne sono molte di queste fortificazioni lungo la valle, tutte strategicamente poste sui rilievi, facili da difendere. Quella di Tilcara è l'unica che è stata restaurata ed è visitabile. Quasi giunti a Humahuaca un curioso monumento al lato della strada indica l'attraversamento del Tropico del Capricorno.. La cittadina è tutta raccolta intorno alla piazza centrale: la chiesa con un prezioso altare barocco, il Cabildo (municipio) con un curioso orologio posto sulla torre, dove ad ogni mezzodì esce l'immagine di San Francesco Solano per benedire i presenti, e il moderno monumento all'indipendenza che si eleva sopra una imponente scalinata. Arrivo al confine, disbrigo delle formalità di frontiera e incontro con la guida boliviana. Pranzo con box lunch fornito dall albergo. Proseguimento in direzione di Uyuni. All arrivo sistemazione in albergo, cena e pernottamento. JARDINES DE UYUNI E' ubicato al centro del piccolo abitato di Uyuni. Albergo semplice, di stile rustico, con camere tutte con servizi privati ed acqua calda. Ha un bar ed un ristorante la cui specialità è il lama alla parrilla. 7 giorno UYUNI - COQUESA (B-L-D) Escursione per la visita del Gran Salar de Uyuni, vasta distesa piatta di oltre 10.000 Kmq. Nel periodo delle piogge (da dicembre ad aprile) il Salar risulta impraticabile e non percorribile per larghi tratti, a causa delle inondazioni. Per contro nel periodo invernale (da giugno a settembre) si riscontrano estreme escursioni termiche tra il giorno e la notte, passando dai +25 ai -25 nell'arco di poche ore. Uyuni a suo tempo era un luogo di interscambio di treni, per la sua vicinanza con la frontiera del Cile e le miniere di Potosì. Con la crisi mineraria e le tensioni politiche con il Cile, al quale la Bolivia richiede una parte di costa per l'accesso al mare, molti dei treni furono abbandonati nel mezzo del deserto, a 3600 metri d'altezza: l altitudine a l aria rarefatta rendono ancora più suggestiva la passeggiata tra queste vecchie carcasse rugginose che ci parlano di un tempo antico. Si prosegue quindi per l'isola Incahuasi, già conosciuta come Isola del Pesce, per ammirare stupendi esemplari di cactus gigante. L'attraversamento dell'immenso deserto salino resta pur sempre una esperienza indimenticabile, sicuramente una delle tappe più emozionanti del viaggio. Pranzo con cestino.

Si raggiunge quindi Coquesa, villaggio situato ai piedi del vulcano Tunupa, nei dintorni del quale è possibile visitare mummie indigene di epoca precolombiana. Cena e pernottamento nel singolare albergo di sale. PALACIO DE SAL Ai bordi del Gran Salar di Uyuni, è interamente costruito con blocchi di sale, ed attualmente, con i celebri hotel scandinavi edificati con blocchi di ghiaccio, è tra gli alberghi più singolari al mondo. La vista che si gode è semplicemente unica, con il gran deserto salino che si confonde col cielo, le nuvole e le montagne, dando l'impressione di vivere in un altro pianeta. Tutte le camere hanno bagno privato, acqua calda e riscaldamento con stufe. C'è un bar, un ristorante ed una piccola sala giochi. 8 giorno COQUESA VILLA MAR (B-L) Il Salar è ciò che resta di un grande lago che evaporando ha lasciato uno strato di sale cristallizzato di diversi metri. Gli unici a sfruttare questi depositi sono i campesinos di Colchani, un villaggio di 300 anime la cui debole economia ruota esclusivamente sull'estrazione e lavorazione del sale. Si attraversa il salar sull'altro lato, soffermandosi ad osservare le curiose formazioni rocciose disseminate lungo l'itinerario, cui fanno sfondo numerosi coni vulcanici. Impressionante è la cosiddetta valle delle Rocce, vasto comprensorio che attualmente richiama free climbers da tutto il mondo, in uno scenario che compete per bellezza colpo d occhio con i più celebrati Parchi dell Arizona e New Mexico. Pranzo con cestino. Sosta per la visita delle pitture rupestri e la necropoli di Tomas Lakjas Nel pomeriggio arrivo a Villa Mar e pernottamento in albergo. JARDINES DE MALLKU CUEVA Ubicato nel paesino omonimo è un piccolo albergo di sole 12 camere con bagno privato ed acqua calda. Un edificio sobrio e semplice, nel pieno rispetto dell'ambiente naturale.

9 giorno VILLA MAR SAN PEDRO de ATACAMA (B-L-D) Dall'altipiano della Puna scendiamo lungo i contrafforti andini per visitare alcuni punti di estremo interesse paesaggistico: la Laguna Colorada dove si potranno ammirare i flamingos (fenicotteri) e l'incredibile contrasto tra il colore rosso della laguna ed il bianco della zona circostante. Pranzo con cestino. Prima di arrivare al confine con il Cile si visitano i geyser di Sol de Manana a quasi 5000 metri, poi si inizia la discesa verso il Cile, raggiungendo le Lagunas Blanca y Verde. Quest'ultima, di un intenso color smeraldo è circondata da un soffice strato di polvere bianca (borace) che evidenzia ancor di più i colori. Sullo sfondo, la spettacolare sagoma del vulcano Licancabur rende magico questo luogo. Proseguimento sino a San Pedro, sistemazione in hotel. Cena in ristorante. HOTEL TERRANTAI Situato nel pieno centro archeologico dell'oasi di Atacama, è un edificio costruito con pietra vulcanica, usando i prodotti ed i colori della cultura indigena. Composto da 24 ampie camere con servizi privati, ristorante e piscina... un ambiente rilassante e gradevole.

10 giorno SAN PEDRO de ATACAMA (B) Si visita dapprima il Museo Padre Gustavo Le Paige, missionario gesuita belga che amministrò la parrocchia locale dal 1955 sino alla sua morte avvenuta nel 1980. In questi anni realizzò una portentosa raccolta di oggetti indigeni ed un approfondito studio di archeologia andina, ed i risultati sono presenti nel locale Museo. Si prosegue per il Pukara di Quitor: in eccellente ubicazione è un'impressionante edificazione che si arrampica sui fianchi ripidi della montagna. Si compone di volumi costruiti con grandi pietre alternate con altre più piccole, unite tra loro da semplici amalgami di terra. Fu rinforzato nel periodo incaico, su edificazioni precedenti. Si procede quindi verso la Garganta del Diablo, angusto passaggio tra i monti, con un sinuoso percorso che si snoda tra pareti pressoché verticali, prodotte dalla erosione nella Cordigliera del sale. Alla fine del percorso si raggiunge l'antico Centro Amministrativo Inca di Catarpe. Rientro a San Pedro e tempo a disposizione per il pranzo. Nel pomeriggio si visita la Valle della Luna, risalendo la Cordigliera per apprezzare le formazioni rocciose che si sono stratificate nel corso dei tempi geologici. Dopo le miniere di Sale si giunge al punto panoramico dove si ha un'ampia veduta della Valle della Muerte. Ci soffermeremo quindi sulla Gran Duna per godere dei magici colori del tramonto. Rientro a San Pedro e pernottamento. 11 giorno SAN PEDRO de ATACAMA SALTA (B) Partenza in direzione della frontiera argentina. Incontro con la nuova guida e proseguimento verso il piccolo centro abitato di Susques, già importante centro minerario che di volta in volta è stato incluso in territorio boliviano, cileno ed adesso argentino. Dall'altopiano della Puna si scende velocemente in direzione di Purmamrca, seguendo la incantevole Cuesta del Lipan. Proseguimento per Salta. Sistemazione e pernottamento. 12 giorno SALTA BUENOS AIRES (B-D) Mattinata di riposo. Nel pomeriggio trasferimento all aeroporto di Salta e partenza con volo per Buenos Aires. Arrivo in serata. Trasferimento e sistemazione in albergo. In serata appuntamento in hotel per il trasferimento in uno dei più celebri locali cittadini per cena e spettacolo di tango: ballerini, cantanti e la tipica banda con bandoneon e violino. Rientro in hotel e pernottamento.

NH CRILLON Un albergo di categoria quattro stelle, situato a un isolato dalla famosa Plaza San Martin, sulla Avenida Santa Fe, angolo con Esmeralda. Si tratta di un hotel elegante dove si unisce l' esclusiva architettura con il fascino di uno stile di altri tempi. Dispone di 96 camere arredate con gusto e offre tutti i comfort che un hotel di questa categoria dispone e offre al vostro servizio. 13 giorno BUENOS AIRES (B) Al mattino si effettua la visita guidata della città più elegante del Sudamerica, durante la quale si visiterà la Plaza de Mayo ed i palazzi che la circondano: il Palazzo del Governo (Casa Rosada), il Municipio Antico (Cabildo) e quello moderno: qui ogni giovedì si riuniscono le madri e le nonne i cui figlie nipoti scomparvero negli anni bui dell'ultima dittatura militare. La Avenida de Mayo è una strada assai importante di chiara influenza spagnola nell'architettura di vari edifici. Lungo la Avenida 9 de Julio, che gli argentini amano pensare come la più larga al mondo, si trova un Obelisco alto 65 metri, vero ombelico cittadino e notorio punto di riferimento. Si giunge poi al Palazzo dei Congressi, nella omonima Piazza. Si sosta davanti al Colon, famoso teatro lirico, gioiello dell'architettura nazionale costruito nel 1936, che ospita i più grandi artisti di tutti i tempi. Si prosegue per il quartiere La Boca, dove si fermarono le prime comunità di immigrati italiani, per visitare il celebre Caminito, la viuzza fiancheggiata da edifici dipinti in sgargianti colori. Poi si visita il Parco Palermo e l elegante quartiere della Recoleta, nel cui cimitero monumentale (ben 70 tombe sono state dichiarate monumento nazionale) quella di Evita Peron è ancora oggi meta di continui pellegrinaggi. Pomeriggio libero. In serata trasferimento in aeroporto e partenza alle 23.30 con volo per Roma. Notte in volo. 14 giorno ROMA Arrivo a Fiumicino alle 16.40. QUOTA PER PERSONA IN CAMERA DOPPIA: min. 6 partecipanti 5170 min. 8 partecipanti 4850

min.10 partecipanti 4830 supplemento singola 715 tasse aeroportuali 460 La quota include: ü Voli di linea come da programma ü Sistemazione in hotel come sotto indicato ü Pasti come da programma (B=prima colazione, L=pranzo, D=cena) ü Trasferimenti, visite ed escursioni con mezzi privati adeguati al numero delle persone: in Argentina fino a 7 persone Combi da 15 posti, oltre Sprinter da 19 posti. In Bolivia Toyota 4x4 con massimo 3 partecipanti ciascuna. ü Assistenza di guide locali parlanti italiano / spagnolo ü Accompagnatore dall Italia per minimo 10 partecipanti La quota non include: ü I pasti non indicati e le bevande ü Tasse aeroportuali ed eventuali tasse di uscita/ingresso nei vari Paesi. ü Mance ed extra personali.