5a COMMISSIONE PERMANENTE (Programmazione economica, bilancio)

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Transcript:

Frontespizio rielaborato, non conforme all originale S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A -------------------------- XIV LEGISLATURA ---------------------------- 5a COMMISSIONE PERMANENTE (Programmazione economica, bilancio) PRIMA NOTA DI VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L ANNO FINANZIARIO 2002 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2002-2004 (n. 700-bis) SECONDA NOTA DI VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L ANNO FINANZIARIO 2002 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2002-2004 (n. 700-ter) IN SEDE REFERENTE Resoconto stenografico SEDUTA DI GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2001 Presidenza del presidente AZZOLLINI BI 0152

5ª COMMISSIONE (15 novembre 2001) 699 e 700 - Tabelle 1 e 2 I N D I C E (700-bis) Prima Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004 (700-ter) Seconda Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004 (Esame congiunto) PRESIDENTE: AZZOLLINI (FI)... Pag. 527, 528 * CURTO (AN)... 527 N.B. L asterisco indica che il testo del discorso è stato rivisto dall'oratore. Sigle dei Gruppi parlamentari: Alleanza Nazionale: AN; CCD-CDU:Biancofiore: CCDCDU: BF; Forza Italia: FI; Lega Nord Padania: LNP; Democratici di Sinistra-l Ulivo: DS-U; Margherita-DL-l Ulivo: Mar-DLU; Verdi-l Ulivo: Verdi-U; Gruppo per le autonomie: Aut; Misto: Misto; Misto-Comunisti italiani: Misto-Com; Misto-Rifondazione Comunista: Misto-RC; Misto- Socialisti Democratici Italiani-SDI: Misto-SDI; Misto-Lega per l autonomia lombarda: Misto-LAL; Misto-Liberta` e giustizia per l Ulivo: Misto-LGU; Misto-Movimento territorio lombardo: Misto-MTL;Misto-Nuovo PSI: Misto-NPSI; Misto-Partito repubblicano italiano: Misto-PRI; Misto-MSI-Fiamma Tricolore: Misto-MSIFiamma

477 MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2001 (Pomeridiana) Presidenza del presidente AZZOLLINI I lavori hanno inizio alle ore 15,35. (700) Bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004 (Tabelle 1 e 2) Stati di previsione dell entrata e del Ministero dell economia e delle finanze per l anno finanziario 2002 (limitatamente alle parti di competenza) (699) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002) (Seguito e conclusione dell esame) PRESIDENTE. L ordine del giorno reca il seguito dell esame dei disegni di legge nn. 700, con le tabelle 1 e 2, e 699, sospeso nella seduta antimeridiana di oggi. Passiamo all esame dell articolo 35 e dei relativi emendamenti. Dichiaro inammissibili, per copertura finanziaria, gli emendamenti 35.16, 35.22, 35.24, 35.25, 35.32, 35.35, 35.40, 35.43, 35.45, 35.51, 35.62, 35.63, 35.67, 35.70, 35.71, 35.78, 35.87, 35.90, 35.91, 35.94, 35.97, 35.98, 35.104, 35.105, 35.107, 35.116, 35.125, 35.152, 35.157, 35.165, 35.166, 35.170, 35.115, 35.55, 35.175, 35.176, 35.177, 35.178, 35.182, 35.183, 35.184, 35.185, 35.188, 35.0.15, 35.0.16, 35.0.25, 35.0.21, 35.0.22, 35.0.24, 35.0.27, 35.0.29, 35.0.30, 35.0.32, 35.0.33, 35.0.38 (limitatamente al 2002), 35.0.39 (limitatamente al 2002), 35.0.40 (limitatamente al 2002), 35.0.48, 35.0.53, 35.0.54, 5.0.55, 35.0.74, 35.0.62, 35.0.63, 35.0.131, 35.0.73, 35.0.75, 35.0.76, 35.0.103, 35.0.104, 35.0.107, 35.0.108, 35.0.141, 35.0.117, 35.0.119, 35.0.120, 35.0.122, 35.0.124, 35.0.126, 35.0.130, 35.0.132, 35.0.133, 35.0.136, 35.0.143 e 35.0.144; per materia gli emendamenti, 35.1, 35.14, 35.17, 35.300, 35.19, 35.18, 35.20, 35.21, 35.85, 35.126, 35.135, 35.140, 35.141, 35.142, 35.143, 35.144, 35.147, 35.151, 35.174, 35.194, 35.196, 35.0.18, 35.0.19, 35.0.46, 35.0.47, 35.0.60, 35.0.61, 35.0.72 (limitatamente ai commi 2 e 3 dell articolo 35-ter), 35.0.85, 35.0.93, 35.0.83, 35.0.77, 35.0.97, 35.0.100, 35.0.99, 35.0.98, 35.0.142, 35.0.111, 35.0.114, 35.0.115, 35.0.139, 35.0.140, 35.0.116 e 35.0.134.

478 RIPAMONTI (Verdi-U). Faccio mio l emendamento 35.2 ed insieme all emendamento 35.3 li do per illustrati. SODANO Tommaso (Misto-RC). Do per illustrati gli emendamenti 35.4 e 35.7. VEGAS sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. L emendamento 35.5 è stato presentato dal Governo che, accogliendo l invito del senatore Marino, limita a tre anni la non operatività della norma. La proposta riguarda gli utili straordinari che vanno nel fondo occupazione. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Do per illustrati gli emendamenti 35.6 e 35.12. Faccio mio l emendamento 35.8. e lo do per illustrato. GIARETTA (DS-U). Faccio miei gli emendamenti 35.9 e 35.15 e li do per illustrati. MICHELINI (Aut). Con riferimento all emendamento 35.11, rilevo la necessità di porre particolare attenzione alle comunità montane all interno dell ordinamento. Si tratta, in sostanza, del finanziamento della legge n. 97 del 31 gennaio 1994 che ritengo fondamentale. PASQUINI (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.23 e lo do per illustrato. SODANO Tommaso (Misto-RC). Signor Presidente, intervengo molto brevemente sull emendamento 35.26 per spiegare ai colleghi che non conoscono esattamente il comma 49 dell articolo 145 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che si tratta del finanziamento relativo al progetto «Città della scienza», rientrante nell ambito del piano di bonifica per Bagnoli. Inoltre, faccio mio l emendamento 35.27 e lo do per illustrato. MORO (LNP). Ritiro l emendamento 35.28 perché ha già trovato accoglimento in un decreto legge. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Faccio mio l emendamento 35.29 ed insieme agli emendamenti 35.30, 35.31 e 35.34 li do per illustrati. FERRARA (FI). Signor Presidente, intendo illustrare l emendamento 35.33. Il comma 6 dell articolo 35 del disegno di legge finanziaria dispone che a decorrere dall entrata in vigore della presente legge cessano di avere applicazione, per la Sicilia, le riserve all erario statale già disposte ai sensi del primo comma dell articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074, con leggi entrate in vigore anteriormente.

479 Si tratta di una norma di attuazione, la n. 1074 del luglio 1965 dello Statuto siciliano che dava la possibilità allo Stato di porre delle riserve per il raggiungimento degli obiettivi comunitari. Con sentenza della Corte costituzionale è stata dichiarata l illegittimità costituzionale di questa norma. Il comma 6 dell articolo 35, però, determina gli effetti per la cancellazione delle riserve con l entrata in vigore della presente legge. Ciò produrrà senz altro un problema nell ambito della risoluzione di un annoso contenzioso esistente tra la regione siciliana e lo Stato. Infatti, al momento della definizione dei conteggi, è indubbio che essi non potranno che essere definiti al momento in cui la Corte costituzionale ha dichiarato decaduta la norma, e quindi a far data dal 15 febbraio 2001. Al di là della copertura e del credito che scaturisce per la regione siciliana dalla sentenza della Corte costituzionale, la norma intenderebbe eliminare il problema di un ulteriore contenzioso all interno della trattativa già in corso e che vede una norma di attuazione tra Stato e regione posta all ordine del giorno già nella data del 5 luglio 2000. La sentenza è antica, ma vi è un problema di copertura. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Vorrei sapere perché l emendamento 35.35 è inammissibile. PRESIDENTE. È inammissibile per mancanza di copertura finanziaria. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Gli stanziamenti sono già previsti: l emendamento autorizza l utilizzo del fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987. Ho una nota del Ministero al riguardo. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Posso dare una spiegazione. A prescindere dal fatto che l emendamento sia o no inammissibile, si tratta di interventi ammissibili al cofinanziamento comunitario e quindi non è necessario il ricorso allo strumento legislativo perché basta l adozione di un provvedimento amministrativo da emanare ai sensi della legge n. 144 del 1999 e della delibera CIPE 6 agosto 1999, n.141. Pertanto questa previsione normativa è superflua. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Faccio mio l emendamento 35.38 e lo illustro insieme agli emendamenti 35.36 e 35.37. L emendamento 35.36 riguarda le aziende agricole che hanno ricevuto danni ai loro macchinari, rilevati anche a distanza di pochi mesi, dal momento che ci sono numerose imprese che cercano di riutilizzare i beni che si sono dimostrati non efficaci. La possibilità di utilizzare i contributi recati dall articolo 4 della legge n. 365 del 2000 per l acquisto di macchinari agricoli nuovi è stata oggetto di interpretazioni contrastanti a livello delle diverse regioni e provincie. La norma proposta chiarisce tale possibilità consentendo agli agricoltori l acquisto di macchinari nuovi, dedotto il valore a rottame dei beni

480 sostituiti. La norma è senza oneri aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dalla legge n. 365 del 2000. L emendamento 35.37 prevede che, in caso di revoca dei finanziamenti per iniziative di programmazione negoziata nel settore agricolo e della pesca, tali economie vengano destinate al finanziamento di nuovi patti territoriali e contratti di programma riguardanti il settore medesimo, estendendone l attivazione a tutto il territorio nazionale. Anche questo emendamento non comporta oneri per il bilancio dello Stato, trattandosi dell impiego di somme già iscritte e impegnate nel bilancio stesso. Circa l emendamento 35.38, i piccoli Internet service provider (ISP) rappresentano una realtà formata da circa 1.500 aziende, con una media di dieci addetti e un indotto costituito da consulenti e collaboratori (web designer, marketing, tecnici informatici, eccetera). Questo tipo di assistenza diretta e diffusa viene erogata in misura decrescente da parte dei grandi operatori che, viceversa, hanno privilegiato logiche di razionalizzazione e di accentramento, sicché i piccoli operatori di fatto sono posti fuori mercato, specie attraverso l applicazione del concetto del free Internet, cioè dell accesso gratuito alla rete. Pertanto, in ragione delle loro dimensioni di traffico e del loro inquadramento regolamentare (non sono titolari di licenza TLC, comprendente anche la fonia), i piccoli e medi ISP sono stati esclusi dai benefici derivanti dalla ripartizione dei ricavi da traffico telefonico generati dalle connessioni Internet. Questa distorsione del mercato dell accesso a Internet ha comportato l entrata in crisi della categoria con effetti negativi in termini di occupazione giovanile intellettuale, soprattutto meridionale. Al sopracitato problema di natura economica vanno aggiunte le mutate condizioni regolamentari di mercato, a cui si risponde con una proposta tendente a permettere la riqualificazione e la diversificazione delle attività dei piccoli e medi ISP, salvaguardandone, da un lato, gli aspetti occupazionali e di servizio nei confronti delle piccole e medie imprese e, dall altro, assicurandone la stabilizzazione in un ottica di medio e lungo termine, favorendone una diversa collocazione di mercato. Questo secondo aspetto è contenuto nei commi 5 e 9 della proposta emendativa. In sintesi, la proposta per la finanziaria è l equiparazione dei piccoli e medi operatori ISP... PRESIDENTE. Senatore Ciccanti, chiedo scusa. Vorrei ricordare due cose. In primo luogo, stamattina si è raggiunta un intesa circa le procedure attraverso cui giungere alla conclusione dell esame dei documenti di bilancio. In secondo luogo, alle 16,30 sarà qui il ministro Maroni e, se ci sarà qualche altra illustrazione dello stesso tenore e della stessa lunghezza della sua, probabilmente ci troveremo in grave difficoltà. SODANO Tommaso (Misto-RC). Se sono testi scritti si potrebbero allegare.

481 CICCANTI (CCD-CDU:BF). Lei ha perfettamente ragione, concludo. La proposta per il disegno di legge finanziaria è la seguente: l equiparazione dei piccoli e medi ISP nell accesso ai listini di interconnessione a cui hanno diritto attualmente solamente gli operatori con licenza individuale; formazione per la riqualificazione del personale mirata alla diversificazione delle attività; incentivazione per l acquisto di servizi reali hardware e software. Do per illustrato l emendamento 35.39. MORO (LNP). Faccio mio l emendamento 35.41 e lo do per illustrato. PASQUINI (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.42 e lo do per illustrato. MICHELINI (Aut). Con l emendamento 35.44 richiamo l attenzione del Governo e del relatore sull opportunità, anzi direi sulla necessità di integrare lo stanziamento a favore dell Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna, in dipendenza del fatto che si tratta di realizzare infrastrutture informatiche e telematiche a favore della popolazione residente. È un modo per intervenire al fine di risolvere i cosiddetti differenziali d area. Do per illustrato l emendamento 35.46. MARINO (Misto-Com). Do per illustrato l emendamento 35.47. GIARETTA (Mar-DL-U). Faccio mio l emendamento 35.61 e lo do per illustrato. FERRARA (FI). Faccio mio l emendamento 35.48 e lo do per illustrato. MORO (LNP). Do per illustrato l emendamento 35.49. PASQUINI (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.52 e lo do per illustrato. BATTAGLIA Giovanni (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.53, presentato dal senatore Battafarano e da altri senatori, e lo do per illustrato. LAURO (FI). Faccio mio l emendamento 35.54 e lo do per illustrato. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. L emendamento 35.56 riguarda le quote latte e non ha alcun effetto finanziario. Semplicemente consente di meglio distribuire le somme dovute. È un emendamento puramente tecnico.

482 CICCANTI (CCD-CDU:BF). L emendamento 35.58 è chiarificatore delle modalità dell intervento pubblico sia a favore dei fondi di mutualità che per i consorzi di difesa, cooperative e associazioni, che possono attivare l assicurazione per i soci contro danni da calamità naturali, ai sensi dell articolo 127 della legge n. 388 del 2000. La norma è senza oneri finanziari in quanto il contributo complessivo statale è compreso nello stanziamento annuo che la finanziaria reca in favore della legge n. 185 del 1992. FERRARA (FI). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.60 e lo do per illustrato. GIARETTA (Mar-DL-U). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.64 e 35.98 e li do per illustrati. MARINO (Misto-Com). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.66 e lo do per illustrato. GRILLOTTI (AN). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.68, 35.69, 35.101, 35.102, 35.103 e 35.106 e li do per illustrati. MORO (LNP). Signor Presidente, aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.81 e 35.82e li do per illustrati. D ANDREA (Mar-DL-U). Intervengo per ricordare che l emendamento 35.86 coincide in parte con l emendamento 35.43, presentato dal Governo. C è una stesura leggermente differente per il primo comma e in più vi è un comma relativo alla federazione dello sport disabili, che riproduce il testo di un emendamento approvato lo scorso anno nella finanziaria. Poiché il contenuto di questo emendamento ripeto coincide parzialmente con quello del Governo, suggerisco di unificare il testo dei due emendamenti. PIZZINATO (DS-U). Desidero sottolineare l importanza dell emendamento 35.88, poiché prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per il potenziamento dei programmi relativi allo sport sociale. BATTAGLIA Giovanni (DS-U). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.92, 35.95, 35.109, 35.110 e 35.137, dandoli per illustrati. PIZZINATO (DS-U). Chiedo di apporre la mia firma all emendamento 35.95, sottolineando che si tratta di disposizioni che incentivano le misure a favore dei disabili. PASQUINI (DS-U). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.108 e lo do per illustrato.

483 CAVALLARO (Mar-DL-U). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.117 e lo do per illustrato. RIPAMONTI (Mar-DL-U). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.121 e lo do per illustrato. LAURO (FI). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.132 e 35.134 e li do per illustrati. MICHELINI (Aut). Ritengo opportuno illustrare l emendamento 35.133, per meglio chiarire la portata del dispositivo. Si tratta di non dare applicazione alla disposizione relativa al diritto di prelazione in caso di nuovi affitti, nel momento in cui si opera all interno di quelle regioni e province autonome ove vige l istituto del maso chiuso. Ciò in dipendenza del fatto che esistono normative diverse. IZZO (FI). Aggiungo la mia firma all emendamento 35.130 e lo do per illustrato. MORO (LNP). Faccio mio l emendamento 35.148 e lo do per illustrato. GIARETTA (Mar-DL-U). Faccio mio l emendamento 35.149 e lo do per illustrato. NOCCO (LNP). Faccio miei gli emendamenti 35.153, 35.154, 35.155 e 35.156, che si intendono illustrati. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Faccio mio l emendamento 35.159 e lo do per illustrato. BATTAGLIA Giovanni (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.161 e lo do per illustrato. LAURO (FI). Faccio mio l emendamento 35.163 e lo do per illustrato. FERRARA (FI). Faccio miei gli emendamenti 35.168, 35.169 e 35.187, che si intendono illustrati. PASQUINI (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.189 e lo do per illustrato. PIZZINATO (DS-U). Faccio mio l emendamento 35.190 e lo do per illustrato. PRESIDENTE. I restanti emendamenti si intendono illustrati.

484 TAROLLI, relatore generale sul disegno di legge finanziaria. Esprimo parere contrario su tutti gli emendamenti, ad eccezione degli emendamenti 35.5, 35.13, 35.56, 35.138 e 35.370, sui quali esprimo parere favorevole. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore. PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.2. MARINO (Misto-Com). Prima della votazione dell emendamento 35.2, con il quale si propone di sopprimere il comma 1 dell articolo 35, vorrei esprimere qualche valutazione in merito all emendamento 35.5, presentato dal Governo, con il quale si prevede invece una sospensione di tre anni di quanto previsto al comma 28 dell articolo 45 della legge 23 dicembre 1998, n. 448. Nel comma 28 dell articolo 45 si legge testualmente: «Le maggiori entrate accertate a consuntivo rispetto alle previsioni iniziali di bilancio derivanti dai dividendi e dagli utili delle società per azioni possedute direttamente dalla Stato sono destinate, per un importo pari al 20 per cento, al Fondo per l occupazione...». Anche in funzione dell attuale contesto economico certamente non roseo, è probabile che il Fondo per l occupazione per il quale il sottosegretario Vegas ha garantito l adeguatezza del relativo stanziamento in una precedente discussione abbia bisogno di un potenziamento, tanto più che con un emendamento del Governo si è provveduto alla copertura finanziaria di un intervento a carico di questo Fondo. Ritengo che la soppressione del comma 1 dell articolo 35 possa garantire tutti, anche lo stesso Governo, rispetto alle emergenze che potrebbero sopravvenire, e possa offrire anche la possibilità di poter incrementare il Fondo, utilizzando il 20 per cento degli utili e dei dividendi delle società per azioni che lo Stato possiede. Mantengo quindi il mio emendamento, invitando il Governo a mantenere i suoi impegni. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.2 a 35.4. Con il parere favorevole del relatore, posto ai voti, è approvato l emendamento 35.5). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.6. CICCANTI (CCD-CDU:BF). Vorrei che il Governo motivasse il suo parere.

485 VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Èun emendamento oneroso e la copertura non è idonea. Andrebbe meglio quantificato. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.6 a 35.11. Con il parere favorevole del rappresentante del Governo, posto ai voti, è approvato l emendamento 35.13. Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti sono respinti gli emendamenti da 35.15 a 35.34). FERRARA (FI). Vorrei conoscere il parere del Governo sull emendamento 35.33 relativo alla Corte Costituzionale. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Anche se l emendamento affronta un problema rilevante, ritengo che la formulazione adottata potrebbe dare luogo ad oneri che andrebbero valutati meglio. Pertanto, invito il presentatore a trasformare l emendamento in un ordine del giorno. FERRARA (FI). Prendo atto della disponibilità del Governo e accolgo l invito a trasformare l emendamento in un ordine del giorno che provvederò a presentare quanto prima. VIZZINI (FI). Pur concordando con l ipotesi annunciata dal collega di trasformare l emendamento, da me ugualmente sottoscritto, in un ordine del giorno, faccio tuttavia presente che si tratta di un gesto di buona volontà per risolvere politicamente un contenzioso che in realtà non esiste dal momento che, esistendo una sentenza inappellabile emessa in una data certa, la regione siciliana da quella data è creditrice delle somme in oggetto. Non serve una norma specifica al riguardo, ma solo la messa in atto di una procedura esecutiva da parte della regione siciliana. TAROLLI, relatore generale sul disegno di legge finanziaria. Preannuncio il parere favorevole sui princìpi alla base dell ordine del proposto ordine del giorno. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Confermo la volontà di accogliere l ordine del giorno derivante dalla trasformazione dell emendamento 35.33. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.34 a 35.37). LAURO (FI). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.38 e 35.39.

486 (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.38 a 35.54. Con il parere favorevole del relatore, posto ai voti, è approvato l emendamento 35.56. Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.58 a 35.68). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.69. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Con riferimento all emendamento 35.69, relativo alle olimpiadi invernali che si svolgeranno a Tarvisio nel gennaio 2003, credo che il Governo possa considerare di iscrivere un finanziamento modesto, ma comunque visibile, nell ambito delle poste di bilancio. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.69 a 35.84). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.86. D ANDREA (Mar-DL-U). Invito il rappresentante del Governo a riconsiderare l emendamento 35.86 concernente un contributo straordinario al CONI. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Ritengo che sia più opportuno procedere secondo una linea ordinaria per evitare di sprecare le risorse disponibili. PIZZINATO (DS-U). Aggiungo la mia firma agli emendamenti 35.95 e 35.96. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.86 a 35.96). BRIGNONE (LNP). Anche se l emendamento 35.97 è stato dichiarato inammissibile perché privo di una copertura adeguata, vorrei sottolineare che con riferimento al provvedimento relativo alla protezione civile presentai un ordine del giorno, sottoscritto dai senatori di tutte le forze di maggioranza e anche da alcuni senatori dell opposizione, a sostegno del volontariato in tale realtà. Pertanto preannuncio la presentazione di un ordine del giorno su tale materia.

487 (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.99 a 35.132). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.133. MICHELINI (Aut.). Signor Presidente, dichiaro il mio voto favorevole all emendamento 35.133, che non fa altro che dare ragione di un particolare ordinamento del maso chiuso, ed al successivo emendamento 35.131. Credo che l approvazione di tali emendamenti non potrebbe che agevolare questo particolare istituto previsto nella normativa italiana e anche nello Statuto autonomo della nostra Regione. PRESIDENTE. Senatore Michelini, se lei trasformasse tale emendamento in ordine del giorno, esso probabilmente incontrerebbe il consenso del Governo e del relatore. MICHELINI (Aut.). Un ordine del giorno non può modificare una legge. PRESIDENTE. Nemmeno un emendamento non approvato. MICHELINI (Aut.). Preferiamo affidarci al «buon cuore» dell Aula. (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.133 a 35.137). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.138. TAROLLI, relatore generale sul disegno di legge finanziaria. Signor Presidente, tale emendamento, proponendo la soppressione del comma 2 dell articolo 28 della legge n. 28 del 18 febbraio 1999, consente un risparmio di spesa in relazione al programma di acquisizione immobiliare. L amministrazione finanziaria poteva avvalersi per la costruzione, l ammodernamento e l acquisto di immobili di imprese in qualità di intermediari, che avrebbero avuto soprattutto il compito di anticipare le risorse necessarie alla realizzazione del programma immobiliare. Tenuto conto però che tale esigenza non esiste più, poiché, considerando il tempo trascorso, le risorse stanziate per il predetto programma sono già in parte disponibili, si propone di sopprimere tale comma con un risparmio di spesa per l amministrazione. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Il Governo esprime favorevole. (Con il parere favorevole del rappresentante del Governo, posto ai voti, è approvato l emendamento 35.138. Con il parere contrario del re-

488 latore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.139 a 35.156). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.158. VIZZINI (FI). Signor Presidente, ho letto questo emendamento del Governo e ne comprendo le finalità, che sono complessivamente da condividere, trattandosi di finanziamenti straordinari per la fame del mondo, dell assistenza ai rifugiati e dei servizi destinati alle persone che vivono in stato di estremo bisogno e disagio. Ritengo tuttavia che utilizzare lo strumento dell 8 per mille in via straordinaria per riferirlo esclusivamente a questo tipo di interventi potrebbe finire per scatenare una «guerra tra poveri» in ordine alle attività che annualmente vengono compiute con i proventi dell 8 per mille. Ciò posto, pur condividendo le finalità di tale proposta, vorrei invitare il Governo a ripensare un attimo la formulazione dell emendamento, evidenziando la nostra disponibilità a presentare un ordine del giorno che, sempre puntando agli obiettivi che il Governo vuole conseguire, impegni quest ultimo a identificare risorse diverse da quelle rivenienti in via straordinaria e per un solo anno dall 8 per mille. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Signor Presidente, vorrei fornire un semplice chiarimento. Purtroppo la concitazione dei nostri lavori impedisce un approfondimento su una materia così rilevante. Il Governo ha presentato questo emendamento su sollecitazione sostanziale delle Commissioni bilancio di Camera e Senato, le quali, esaminando le modalità di attribuzione della quota dell 8 per mille di pertinenza dello Stato, avevano fatto emergere un senso di frustrazione per il tipo di interventi molto frammentari che venivano finanziati con tali somme, con la perdita dello spirito originario di straordinarietà di tale intervento. Il Governo si rende ben conto che in queste circostanze potrebbe per certi aspetti risultare spurio approvare un emendamento di questo genere nell ambito dell esame della legge finanziaria. Esso è pertanto disponibile a ritirarlo a condizione che il Parlamento si faccia carico della presentazione di un iniziativa legislativa che modifichi gli aspetti della materia giudicati dal Parlamento stesso meno condivisibili ed arrivi, dopo 15 anni di applicazione della norma, ad una revisione organica della stessa che la riporti al suo spirito originario. Se questo è l intendimento del Parlamento, il Governo non ha difficoltà a ritirare tale emendamento, auspicando la presentazione di un ordine del giorno in tal senso nel corso dell esame in Aula. RIPAMONTI (Verdi-U). Signor Presidente, mi sembrava di capire che il problema riguardasse la modifica del regolamento e non tanto un iniziativa legislativa che riprendesse complessivamente tutta la questione. Apprezzo comunque la decisione del Governo di ritirare l emendamento.

489 PIZZINATO (DS-U). Vorrei ricordare che la nostra Commissione aveva già approvato un ordine del giorno del Presidente la cui linea era proprio quella testé evidenziata dal senatore Ripamonti e che il Governo si era impegnato a presentare a breve la modifica del regolamento in questione. Detto ciò, concordando con il ritiro di tale emendamento, vorrei sottolineare che gli stanziamenti previsti in finanziaria per gli interventi umanitari non corrispondono agli impegni assunti nel corso del G8 di Genova dal Presidente del Consiglio. VEGAS, sottosegretario di Stato per l economia e le finanze. Non è vero, gli stanziamenti sono notevolmente aumentati rispetto a quelli dell anno scorso. PIZZINATO. (DS-U). Ho detto che gli stanziamenti non corrispondono agli impegni, non che non sono aumentati. SODANO Tommaso (Misto-RC). A parte le considerazioni svolte dai colleghi, credo che la frase scritta a penna sia parte integrante dell emendamento, vale a dire: «detratta la somma di 1,5 milioni di euro, destinata alla riduzione del saldo di cui all articolo 1, comma 1,». Se ho ben capito, quindi, una quota dell 8 per mille verrebbe destinata al saldo dell articolo 1, comma 1. In sostanza, dall 8 per mille verrebbe detratta una somma. PRESIDENTE. Non è così. Infatti, la parte dell 8 per mille non destinata a quelle finalità verrebbe assorbita da esse. Questo è il senso dell emendamento. In ogni caso, ricordo come sullo stesso tema sia stato presentato un emendamento più «moderato» dal senatore Giaretta che tra poco verrà posto in votazione. Si tratta dell emendamento 2.04, precedentemente accantonato. Il senatore Vizzini ha illustrato i termini della questione. Mi sembra di aver capito che egli è favorevole alla presentazione di un apposito ordine del giorno. VIZZINI (FI). Sì, signor Presidente, sono d accordo. PRESIDENTE. Restano fermi gli orientamenti manifestati recentemente dalle Commissioni bilancio di Camera e Senato in sede di espressione del parere sullo schema di decreto e la necessità di un iniziativa legislativa volta a modificarne il regolamento. In quella sede affronteremo i problemi, non mancando di osservare, però, che pur concordando con l esigenza di una maggiore attenzione per le aree più povere, la Commissione ritiene più utile il mantenimento di un equilibrio complessivo fra i diversi settori in merito all utilizzazione della quota dell 8 per mille dell IRPEF a diretta gestione statale.

490 Il Governo ha ritirato il suo emendamento. Lei, senatore Giaretta, intende ritirare il suo? GIARETTA (Mar-DL-U). No, signor Presidente, non intendo ritirarlo. Un po in controtendenza rispetto alla maggioranza della Commissione, ritengo che l intenzione del Governo fosse da valutare con attenzione. La motivazione dell emendamento 2.04 che quindi mantengo è di predisporre un fondo sufficiente per affrontare l emergenza umanitaria realizzatasi in Afghanistan. La nostra posizione è quella di prevedere un corridoio umanitario con la sospensione temporanea dei bombardamenti; posizione, tra l altro, sostenuta da una postazione finanziaria per gli interventi. PRESIDENTE. Credo che questo fosse anche l intendimento del senatore Vizzini. Ho ricordato solo che era stato dato un parere. Ribadisco che l equilibrio è necessario e che è giusto indirizzare le risorse verso i grandi progetti, ma ritengo che la Commissione bilancio sia deputata a svolgere un attenta valutazione soprattutto in merito all efficacia e all efficienza dei soldi spesi. (Posto ai voti, è respinto l emendamento 2.04. Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35. 159 a 35.181). PRESIDENTE. Passiamo all emendamento 35.186. CENTARO (FI). Signor Presidente, vorrei riformulare l emendamento 35.186 sostituendo la frase: «una somma complessiva pari all 1 per cento dell accisa versata dai suddetti impianti all atto di immissione in commercio dei relativi prodotti»con le parole: «ogni anno la somma di 5 milioni di euro». PRESIDENTE. Do lettura del nuovo testo dell emendamento 35.186: Dopo il comma 7, aggiungere il seguente: «7-bis. A decorrere dal 1º gennaio 2002, ai comuni nel cui territorio sono ubicati gli impianti di estrazione, lavorazione e di stoccaggio di oli minerali e gas di petrolio liquefatto è destinata ogni anno la somma di 5 milioni di euro per progetti ed opere di disinquinamento o di tutela ambientale. Con decreto del Ministro dell economia e finanze, da emanare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri di valutazione dei progetti e le modalità di erogazione delle somme». (Posto ai voti, è respinto l emendamento 35.186 (Nuovo testo).

491 (Con il parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, posti separatamente ai voti, sono respinti gli emendamenti da 35.187 a 35.195. Con il parere favorevole del rappresentante del Governo, posto ai voti, è approvato l emendamento 35.370). PRESIDENTE. Riprendiamo l esame dell articolo 26 e dei relativi emendamenti, precedentemente accantonati. Ringrazio il ministro Maroni per la sua puntualità, scusandomi per averlo fatto attendere. MARONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali. Signor Presidente, onorevoli senatori, come è noto, l articolo 26 del disegno di legge finanziaria prevede uno stanziamento di 2.169,12 milioni di euro per l innalzamento, fino all importo mensile di 516,46 euro, dell ammontare dei trattamenti pensionistici inferiori a tale somma. A tale scopo, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze, è delegato ad emanare, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, un decreto per individuare le categorie delle pensioni per le quali si applica l integrazione e i soggetti aventi diritto all integrazione, tenendo conto di tre criteri: la presenza di altri redditi, la composizione del nucleo familiare e i contributi eventualmente versati ai fini previdenziali. Su richiesta della Commissione lavoro del Senato, il Governo si è dichiarato disponibile a modificare i commi 2 e 3 dell articolo 26 al fine di individuare esattamente i criteri necessari a definire la platea dei soggetti interessati all aumento delle pensioni. Questo non solo per far partire l aumento con il pagamento delle pensioni da gennaio 2001 (in quanto ciò sarebbe comunque avvenuto), quanto per determinare con esattezza già in sede di disegno di legge finanziaria la platea dei soggetti interessati da tale aumento. Sono state in proposito formulate diverse ipotesi che hanno come vincolo l importo finanziario stabilito al comma 4 che recita: «L onere annuale derivante dall attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo non può essere superiore a 2.169,12 milioni di euro» ed effettuate una serie di simulazioni, applicando i criteri indicati alle lettere a) e b) del comma 2. Queste simulazioni sono state effettuate dal Ministero sulla base di dati forniti dall INPS e sono in corso di verifica da parte della Ragioneria generale dello Stato e del Ministero del tesoro. Si tratta di valutazione complesse, soprattutto partendo dal presupposto che tra i criteri individuati vi è quello del reddito complessivo del soggetto pensionato a cui si vuole innalzare la pensione non superiore a 13 milioni lordi annui, con esclusione del reddito derivante dall abitazione di proprietà. Ciò richiede all INPS, al Ministero e poi al Governo non solo la valutazione della pensione che viene erogata, che è un dato certo e disponibile, ma anche quella dell ammontare di altri redditi, la qualcosa non sempre è facilmente verificabile. Come abbiamo detto, viene escluso

492 il reddito derivante dall abitazione di proprietà ed è fissata una soglia di 13 milioni lordi annui come reddito complessivo. Vanno individuate le categorie di pensioni da inserire nel provvedimento, e cioè quelle per le quali il soggetto ha pagato i contributi previdenziali pur avendo un trattamento pensionistico inferiore a 13 milioni lordi, le cosiddette pensioni sociali, le pensioni di invalidità e di inabilità. Per ragioni di equità visto che non parliamo in questo articolo di innalzamento della pensione, ma di definizione di una soglia minima di povertà onnicomprensiva, esclusa la casa di abitazione, non inferiore ai 13 milioni lordi annui stiamo lavorando per fare in modo che tutte le categorie citate siano interessate dal provvedimento. Quindi ripeto si tratta delle pensioni per cui sono stati pagati i contributi, le pensioni sociali e le pensioni di invalidità. I criteri certi sono quelli che ho detto: 13 milioni annui di reddito, escluso il reddito prodotto dall abitazione di proprietà, e tutte le categorie di pensione. Resta da stabilire il limite di età al di sopra del quale attribuire l aumento. Su questo stiamo effettuando valutazioni che tengono conto anche del confronto con le parti sociali in materia di riforma delle pensioni o, meglio, di verifica delle pensioni e del mercato del lavoro. Vogliamo evitare in particolare di prendere misure che, in base all articolo 26 della legge finanziaria, comportino effetti negativi sulla riforma pensionistica e sull eventuale liberalizzazione dell età pensionabile oltre il limite dei 65 anni. Come potete immaginare, ci sono situazioni in cui a 65 anni, dopo aver pagato i contributi previdenziali per poco meno di vent anni, non si raggiunge la cifra di un milione al mese per 13 mensilità. Questo potrebbe costituire un forte deterrente al proseguimento dell attività lavorativa oltre i 65 anni o addirittura prima per tutta la platea delle collaborazioni coordinate e continuative, che sono sottoposte a una ritenuta previdenziale che molto difficilmente comporterà un trattamento previdenziale quale quello previsto dall articolo 26 della legge finanziaria. Poiché stiamo parlando di circa due milioni di lavoratori, vogliamo evitare che questo provvedimento che è un provvedimento giusto, che interviene per aumentare il reddito al di sopra della soglia minima di povertà possa influire negativamente sulle politiche lavorative e sul mercato del lavoro introducendo effetti distorsivi che non sono né utili né auspicabili. L impegno che abbiamo preso è di definire esattamente la platea dei soggetti con i criteri che ho detto. Quello dell età è l ultimo da definire entro il prossimo Consiglio dei ministri, che si terrà giovedì 8 novembre. In quella sede verrà definito l emendamento sostitutivo dei commi 2 e 3 dell articolo 26; l argomento è infatti di portata così rilevante da richiedere una deliberazione del Consiglio dei ministri. Nei prossimi giorni con l INPS e con la Ragioneria generale dello Stato definiremo esattamente la platea dei soggetti, che comunque rimarrà nei limiti di cui al comma 4 dell articolo 26 proporrò al Consiglio dei ministri alcune ipotesi, e si deciderà se l emendamento verrà portato all attenzione dell Aula del Senato.

493 Se il Presidente me lo consente, vorrei ora accennare ad un altra questione, che sarà oggetto di un altro emendamento del Governo, relativa agli indebiti pensionistici sorti a seguito della verifica dei modelli reddituali dei pensionati relativi agli anni 1996, 1997 e 1998. Come certamente sapete, gli accertamenti dell INPS per questi tre anni hanno evidenziato per circa 378.000 pensioni lo stato di credito; i titolari di tali pensioni godranno di un aumento dei rispettivi trattamenti a partire da novembre. NOCCO (FI). C è stato un contenzioso? MARONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali. No, l INPS ha fatto degli accertamenti sulle dichiarazioni dei pensionati ed è stato evidenziato che 378.000 pensionati avevano diritto ad una pensione maggiore rispetto a quella liquidata dall INPS. Per 712.952 pensioni si è registrata, invece, una situazione di debito. Il credito totale del sistema ammonta a 1.106 miliardi circa, mentre il debito è pari a circa 1.333 miliardi. Il debito medio per ogni pensione ammonta a 1.870.000 lire, con situazioni limite molto particolari in cui il debito raggiunge punte di 20 milioni di lire. L INPS non ha effettuato la richiesta del versamento di quanto dovuto da chi si trova in situazione debitoria, attendendo istruzioni dal Governo. È una situazione particolarmente delicata. A chi si trova in stato di debito verrà ridotta la pensione a partire da novembre, perché il calcolo sulla riduzione della pensione fatto dall INPS è un calcolo dovuto. Se alcuni di questi pensionati, poi, rientreranno nella platea dell articolo 26 della legge finanziaria, da gennaio vedranno aumentata la pensione fino a un milione ma dipenderà dai redditi percepiti. Il problema che tocca il Governo è quello rappresentato dai circa 712.000 pensionati a cui verrà ridotta la pensione in riferimento agli anni 1996, 1997 e 1998, per un totale di circa 1.333 miliardi. Da parte dei sindacati, e non solo, è stata avanzata nei confronti del Governo la richiesta di una sanatoria per questo debito. Nella finanziaria del 1996, come voi sapete, vi è un precedente in tal senso. In quell occasione venne proposta e approvata una sanatoria del 100 per cento del debito per i percettori di redditi inferiori a 16 milioni; venne altresì approvata una sanatoria del 75 per cento del debito per i pensionati con redditi superiori ai 16 milioni, ai quali venne chiesto di pagare solo il 25 per cento del debito accertato dall INPS. Ovviamente è un precedente di cui terremo conto. Stiamo procedendo, insieme all INPS e alla Tesoreria, alle opportune valutazioni per verificare, partendo dall ipotesi della finanziaria 1996, i costi della proposta avanzata dalle parti sociali al fine di introdurre la sanatoria su questo debito. Giovedì prossimo sottoporrò all attenzione del Consiglio dei Ministri la proposta del Ministero, finalizzata alla presentazione di un emendamento alla finanziaria.

494 PRESIDENTE. Ringrazio il Ministro per il suo intervento e per i chiarimenti forniti. RIPAMONTI (Verdi-U). Condivido l intendimento del Governo di procedere, a seguito della verifica sulle pensioni erogate negli anni 1996, 1997 e 1998, in direzione di una sanatoria, individuando naturalmente i tetti di reddito entro i quali potervi accedere e oltre i quali, invece, la sanatoria dovrebbe avvenire con modalità diverse. Credo che questa sia una procedura corretta, e del resto si è già provveduto in tal senso negli anni passati. Per quanto riguarda invece la questione più interessante, cioè i criteri relativamente ai quali individuare i beneficiari della norma, che prevede l innalzamento delle pensioni ad un milione di lire mensili, sono profondamente deluso. Su tale aspetto, infatti, il Ministro non ha portato alcun elemento nuovo che possa contribuire ad una riflessione più stringente da parte della Commissione per capire i comportamenti che la stessa deve assumere con riferimento a questa partita. Credo che, se quanto è stato detto e se le anticipazioni della stampa sono vere, il Governo si sia infilato in un tunnel dal quale non sa bene come uscire. Sembra di capire che verranno individuati i titolari di pensioni derivanti da attività lavorative (quelli che hanno pagato i contributi) e, se il tetto di età è quello riportato dalla stampa in questi giorni, effettivamente diventa una presa in giro; lo diventa soprattutto dopo aver visto i numerosi manifesti che inneggiavano al milione al mese per tutti, quando in realtà potranno beneficiare di questo aumento solo i pensionati con più di 71 anni. MARONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali Questo lo hanno scritto i giornali. Smentisco tutte le ipotesi riportate dai giornali. RIPAMONTI (Verdi-U). Se il Ministro smentisce le ipotesi emerse sui giornali, è opportuno che chiarisca meglio il suo pensiero, altrimenti non si capisce più niente. Infatti, se i criteri individuati, a parte il vincolo di carattere finanziario di 4.200 miliardi, fanno riferimento esclusivamente a coloro che hanno lavorato, hanno la pensione sociale e hanno ottenuto il riconoscimento dell invalidità o dell inabilità, non si capisce nulla. In sostanza non si capisce chi saranno i veri beneficiari della normativa. Se tale è il livello del confronto in quest Aula, probabilmente era opportuno non perdere tempo, proseguire nell esame degli emendamenti e aspettare che il Ministro venisse in Aula solo quando fosse stato realmente pronto. Francamente, per come il Presidente aveva prospettato la presenza odierna del ministro Maroni, pensavo alla possibilità di disporre di testi precisi sui quali poter fare le nostre riflessioni. Preannuncio pertanto che, quando avremo a disposizione questi testi, sarà opportuno che venga concesso un termine adeguato per la presentazione di eventuali subemendamenti.

495 SODANO Tommaso (Misto-RC). Signor Presidente, signor Ministro, sono perplesso quanto il collega Ripamonti. Forse abbiamo attribuito troppa importanza a questo momento, rinviando la discussione sull articolo 26 della finanziaria. Un articolo che avevamo già accantonato in Commissione lavoro, della quale faccio parte, e in quell occasione ebbi a dire al Sottosegretario che, o si allargavano le risorse previste dal comma 4 dell articolo 26, o ci saremmo ritrovati nella situazione odierna, vale a dire non poter rispondere ai manifesti elettorali apparsi in tutte le città. Lei affermerà che i manifesti li hanno fatti i partiti non il Governo, ma si tratta delle forze politiche che sostengono l attuale Esecutivo. Credo che la discussione, se non emergono elementi nuovi, difficilmente ci consentirà di procedere all esame degli emendamenti. Le faccio però osservare che nel question time alla Camera, trasmesso in diretta televisiva, ella ha dichiarato testualmente, rispondendo all interrogazione del deputato Alfonso Gianni: «Posso dire che la pensione sarà elevata a 13 milioni lordi annui, che sarà escluso il reddito della casa di proprietà e che questa manovra interesserà tutti i pensionati con più di 65 anni». Questo lo ha detto davanti alle telecamere nell altro ramo del Parlamento ed è contenuto nei verbali di Assemblea. Se quello che hanno scritto i giornali stamattina non è vero, vorrei chiederle se almeno è vero quanto lei ha affermato in quell occasione, altrimenti ha ragione la mia parte politica quando parla di grande imbroglio sulla vicenda delle pensioni. Stamattina, negli articoli di vari quotidiani, si faceva riferimento all elevazione delle pensioni per invalidità e inabilità totali per gli ultrasessantacinquenni. Sembra, peraltro, che vi sia una scarsa sensibilità nei confronti di questo settore. Infatti, se parliamo di inabilità totale non si capisce perché si debba partire dai 65 anni e non dall età del pensionato. Infatti, se una persona è totalmente inabile, non ha la possibilità di integrare la pensione minima e quindi di uscire dalla soglia di povertà, come qui viene affermato con una certa enfasi. Vorrei anche ricordarle che in più di un occasione abbiamo fatto riferimento agli oltre 5 milioni di persone che vivono con 740.000 lire al mese. C è bisogno, quindi, di allargare cospicuamente il tetto dei 4.200 miliardi di lire previsti. Se su questo dato possiamo concordare, potremmo essere favorevoli. PIZZINATO (DS-U). Signor Presidente, vanno sottolineati, in particolare, due aspetti delle dichiarazioni del ministro Maroni. Il primo, che condividiamo anche se ancora non abbiamo ricevuto il testo dell emendamento, riguarda la sanatoria dei pensionati creditori dell INPS e dei pensionati che hanno percepito erogazioni superiori a quanto previsto dalle norme. MARONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali. I creditori INPS riceveranno l aumento della pensione, non è una sanatoria.

496 PIZZINATO (DS-U). Prendiamo atto che l INPS provvederà a correggere gli errori commessi ed erogherà anche gli arretrati delle pensioni loro spettanti per gli anni in cui non sono state versate, essendo un loro diritto maturato. Prendiamo poi atto che il Governo concorda sull inserimento nella legge finanziaria di un emendamento che procede alla sanatoria nei confronti dei pensionati che, in conseguenza di errori commessi, hanno percepito somme superiori a quelle loro spettanti. È un fatto importante, considerato che si tratta di cittadini che non hanno altri redditi, anche alla luce di quanto il Ministro ci informava per quanto riguarda il reddito medio. Non si tratta di grandi cifre. Sono profondamente deluso della seconda parte del suo intervento, quando si è soffermato sui criteri, di cui al comma 2 dell articolo 26. Ho letto, sui resoconti della Camera dei deputati, la sua risposta ad un interrogazione, dove non sono state dette le stesse cose che sono state riportate dai giornalisti. Il Parlamento è l organo preposto a legiferare e ritenevo che il dato offerto dal Ministro del lavoro, nella risposta all interrogazione, fosse un dato di partenza per la riflessione in materia, mentre i dati forniti stasera sono diversi. Stasera, onorevole Ministro, lei ha affermato, sulla base dei dati forniti dall INPS, che lo stanziamento di 4.200 miliardi di lire, in media, l anno interesserà circa 2 milioni di soggetti, ma questo stanziamento è a nostro avviso largamente insufficiente. Ancora non si è costituita, benché a 5 mesi dall avvio della legislatura, la Commissione bicamerale di controllo sugli enti previdenziali; non abbiamo a disposizione i dati che possono essere forniti solo dal catasto delle pensioni, ma sappiamo che il numero delle pensioni delle diverse tipologie inferiori al milione mensile lordo si aggira fra i 5 e i 6 milioni (più vicino ai 6 che ai 5). Lei ha fatto riferimento a tutte le categorie di pensioni (lavorative, sociali e d invalidità), ma non ho sentito parlare di quelle di reversibilità, che interessano alcuni milioni di persone. MARONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali. Si inseriscono nella prima categoria. PIZZINATO (DS-U). Ne prendo atto, siamo qui per dialogare, visto che non c è il testo dell emendamento. Oltre alle pensioni di reversibilità, esistono anche quelle di invalidità derivanti da infortuni sul lavoro o da malattia professionale, che non dipendono dall età. Basta leggere i dati della Lombardia, la regione con la più alta percentuale di infortuni. Le pensioni di invalidità conseguenti da infortuni sul lavoro o da malattia professionale, indipendentemente dall età, saranno elevate come minimo a un milione al mese? Per le pensioni di invalidità civile totale, al di sopra di quale età si riconosce un certo trattamento? Un cittadino non normodotato, attraverso l utilizzazione delle leggi per il collocamento mirato, può essere reinserito in un attività produttiva, dove può maturare una sua condizione previdenziale. Se invecel invalidità civile è totale, bisogna raggiungere i 65 anni d età?