SARA SPIZZICHINO LATEST WORKS
Prefazione Questa raccolta riunisce parte del mio lavoro recente che va dal 2017 al 2018 e che mi ha portata a concentrarmi maggiormente sul disegno visto come processo di pensiero non verbale. Nessuno degli scenari di questa raccolta è realmente esistente, con pietre che si sciolgono e alberi che si nascondono: mi interessa molto la sospensione tra ciò che una cosa sembra e ciò che veramente è, e i materiali con cui lavoro sono perlopiù ricavati direttamente in campi che hanno preso fuoco, perché mi piace ricostruire con quello che ho a disposizione. Rami bruciati, carboni, crete, terre, cera e fusaggini sono i materiali che preferi-
sco perché tutti insieme si sviluppano sul foglio in modo disomogeneo e mi offrono la possibilità di commettere errori, al punto da far diventare l errore stesso parte del processo creativo. Non avere un idea precisa di come sarà il lavoro mi consente di ampliarne le possibilità di sviluppo, trovando gli elementi che funzionano senza dovermi necessariamente ostinare a cercarli. Mi a ascinano i resti ritrovati nei campi dopo un incendio sotto forma di relitti o carboni e anche la tautologia di un albero ridisegnato con ciò che è rimasto di lui dopo la combustione. La natura è un contesto dove tutto è trasformato in economia di risorse e non esiste una distruzione talmente nefasta da non essere considerata piuttosto un alterazione di sei elementi di base attorno ai quali ruota la
materia organica: carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo (CHNOPS). Se anche i capolavori di Mozart ruotano attorno a sette note e la Gioconda è nata dalla geniale mescolanza di soli tre colori primari, abbiamo davvero bisogno di guardare a possibilità infinite per sentirci costruttivi? E a mio avviso una grande opportunità di riflessione, quella di osservare la creatività della natura quando prepara la materia ad essere altro, per stimolare un processo chimico/fisico che dà vita a forme nuove.
Biografia recente PROSSIMI EVENTI: 15.09/14.10.2018 The Big Draw, Roma 15.10.2018 Palazzo Salviati, Roma - 21.4.18 NoPlace4, Ex Ceramica Vaccari, La Spezia [NoPlaceForSolitude] - 6.3.18 Tiny Biennale, Gallery of Art Temple University, Roma - Ottobre 2017. Cover image. Diabetologia - Journal of the EASD European Association for the Study of Diabetes - Diabetologia Journal - 16.10.17 Forget-me-not: Drawing from the series La Famiglia Carnot Ex Collegio Militare Palazzo Salviati, Roma - Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo Dionisiaco Roma 2017 - Finalista Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea - Concorso Palma il Vecchio 2017 - Finalista
Chiostro del Monastero della SS. Trinità di Serina [BG] - MiBACT e Musinf Senigallia: Stati generali della Fotografia (Tavola rotonda) - Premio Oblivion 2016 - Finalista - Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo Dionisiaco Roma 2016 - Finalista - Il Terzo Paradiso. Respect: people in movement CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte Fondazione Pistoletto in collaborazione con Atelier97, a cura di Alessio Guano e Tiziana C. Luisi - Premio Nardi 2016 I Edizione - Finalista - William Kentridge e Tevereterno, Triumphs&Laments. CO-Team Captain Shadow Puppets Factory. MACRO Pelanda, Accademia di Belle Arti di Roma Direttore artistico: Kristin Jones - Premio Rifugio/Refuge 2016 - Finalista
Testi FRANCESCA GALLO IL NEROFUMO E LE METAFORE DELL ENTROPIA Ad inseguire il vento lavoro che dà il titolo alla mostra personale di Sara Spizzichino si compone di alcune grandi carte su cui l artista ha eseguito una insolita forma di rilievo architettonico, basata non sulla visione ordinata e completa della geometria, né sulla fedeltà della ripresa fotografica, ma sul frammento catturato attraverso la tecnica del frottage. Sara Spizzichino (Roma 1980) è adusa all irriverenza verso la grammatica del medium: ha piegato la fotografia a fini onirici negli scatti di Wonderland (2007), mentre in Recollecting Memories from Five Drawings (Museo di Roma in Trastevere, 2009) impiega il disegno quasi a fini documentari. In quest ultima installazione, infatti, l attraversamento di Roma alla ricerca della propria origine e identità è scandito dai frottage eseguiti in luoghi che hanno un valore particolare nella biografia dell artista. Luoghi dove qualcosa è accaduto
e che si sono fissati nel ricordo, cosicché la concrezione temporale si dipana nel percorso fisico nella città. In Ad inseguire il vento, il frottage isola e decontestualizza alcuni particolari della struttura architettonica, trasformandoli in profili, campiture, forme in cui vuoti e pieni, chiari e scuri si alternano generando composizioni astratte. Si tratta di un modo di procedere che traduce il legame referenziale con la realtà, dal piano materiale a quello simbolico. Contemporaneamente, il frottage traspone la tridimensionalità in grafia sul foglio, e apre le forme a diverse suggestioni: fin dalla sua origine, infatti, tale tecnica è stata impiegata dagli artisti per appropriarsi di aspetti del reale, camu andoli. La memoria corre al calco delle irregolarità delle
venature del legno, delle tessiture delle sto e o delle foglie, delle spigolosità dei manufatti metallici trasformati da Max Ernst quasi un secolo fa in cieli, colline, personaggi antropomorfi, concrezioni geologiche, orizzonti siderali o skyline metropolitani. Il gioco dell artista surrealista si alimentava dell imprevedibile associazione delle sporgenze e degli incavi degli oggetti su cui appoggiava la carta, alle aree segnate o ignorate dalla matita (o dal colore). I frottage di Ad inseguire il vento sono stati realizzati all interno di uno stabilimento industriale abbandonato: gli spazi funzionali, i percorsi pulsanti di lavoro meccanico e umano, le sale colme dell assordante ritmo produttivo, i passaggi nevralgici delle varie fasi di lavorazione negli ambienti dedicati, le misurate aperture per la luce e l aria, oggi, si possono solo immaginare, aggirandosi negli spettrali ambienti di un rudere che assomiglia da vicino al monumento alle forze
migliori del genere umano. Architettura, ingegneria, chimica, ricerca scientifica, dedizione e audacia imprenditoriale, sacrificio e sfruttamento, quelle dinastie operaie cioè «l orgoglio di chi si guadagna la vita esponendo ogni giorno il proprio torace alle temperature dell altoforno; l etica del lavoro» nelle pagine eroiche e lucide che Ermanno Rea ha dedicato alla Dismissione delle acciaierie Ilva di Bagnoli che hanno contribuito alla crescita di un esemplare industriale, emblema di quell Italia produttiva, oggi minoritaria o addirittura in via di estinzione, complice la terziarizzazione, la delocalizzazione favorita dalla concorrenza globale e, da ultimo, la crisi finanziaria. A questo stato di rovina allude il titolo di quest opera, che si sostanzia di una visione escatologica propria dell autrice in cui la vanità del destino umano è racchiusa nell immagine della polvere, appunto. Così il carboncino dei frottage è metafora dell entropia complessiva che rende inutile qualsiasi sforzo, che attrae
sogni e utopie, costruzioni e progetti, che travolge destini singoli e collettivi. Ma, la polvere (di carbone) allude anche ai fumi industriali così come ai gas di scarico: alla fase costruttiva come a quella distruttiva, al momento della produzione, tanto quanto al residuo inutile o dannoso, inutile e dannoso. Come altri materiali, anche la polvere di carbone è costantemente associata al proprio colore, si identifica con esso fino a diventare l una sinonimo dell altro, nella pratica artistica. Il frottage però presenta lo scenario desolato sotto una luce insolita, osservato da un diverso punto di vista, in base al quale dalla cenere si rinasce, dalle rovine si ricostruisce. Nel caso di Ad inseguire il vento, la ricostruzione è di natura simbolica: si tratta della nascita di forme nuove, sebbene embrionali. L idea del lacerto è evocata oltre che dalla frammentarietà dei profili sia dall accenno di serialità contenuto nelle grandi carte in mostra, una serialità
tuttavia incompleta; sia dalla scelta di lasciare fluttuare i fogli liberi nello spazio bianco della parete, senza una logica apparente, ma piuttosto per sollecitare un integrazione impossibile da parte del pubblico. Venato di nichilismo, il lavoro di Sara Spizzichino impone una riflessione sul tempo, nella forma quasi tradizionale del memento mori.
VITTORIA BIASI Sara Spizzichino si confronta con gli interrogativi, con la ricerca, con il desiderio di risposte di ogni tempo e generazione. E una catena generazionale che l artista visualizza nell installazione Love Swing: Il corpo inesistente - dice Sara - appeso nei ganci esaspera una condizione amorosa fatta di ciò che non si compie, di tutto quello che nelle relazioni di ogni tipo - amanti, genitori/figli, fratelli - non viene detto e vissuto. L inseguimento dell Absent, come scrive Didi Huberman, ha spinto l uomo, cristiano o ebreo, a costruire cattedrali, opere, a stringere alleanze per tracciare percorsi nel labirinto dell esistenza. L arte come la religione ricorda il sacrificio, dà un nome all assenza, inchioda la virtù e il peccato.
SOFIA PETTINELLI ARTISTI DA SCOPRIRE: SARA SPIZZICHINO Sara Spizzichino è una giovane artista che, figlia di un epoca, si perde nei meandri dell inconscio per percorrere le vie dell Informale che sono senza tempo e senza luogo. [...] Il titolo è tutto ciò che di reale abbiamo, eppure osservando l opera sappiamo di essere di fronte a una visione onirica che prende forma sotto i nostri occhi generando un esperienza di albero tanto vera quanto quella che viviamo quotdiianamente perché vita e sogno sono legati indissolubilmente e l una non può fare a meno dell altro. L azione pittorica è dunque il tramite tra l esperienza del reale quotidiano e l esperienza del reale onirico, una contraddizione in termini che solo apparentemente sembra dar vita a un paradosso, infatti
l opera è costruita come se fosse figurativa, con una gradazione di piani a partire da quello del fondo, dal quale a orano le volute più evanescenti, fino a quello più esterno occupato dal nitore di una superficie bianca posta in contrasto con il marrone profondo. In Metamorfosi (china su carta) l informale prende il sopravvento plasmando un magma ancora in divenire, proprio dello stadio della mutazione, la Metamorfosi, appunto. GIULIA ZAMPERINI Sfociando in una dimensione socio-culturale, Sara Spizzichino si so erma sulla peculiarità dell uomo nel non sapersi scindere dal confronto umano, alternando il suo intervento tra un approccio di colore più intimistico e quello di natura pubblico/sociale, come nel caso dei sistemi di rapporti preconfezionati.
Pubblicazioni - L Osservatore Romano, I have saved all my ribbons for thee, Domenica 15.10.2017. - Cover image. Diabetologia - Journal of the EASD European Association for the Study of Diabetes (Ottobre 2017). - Il corpo solitario. L autoscatto nella fotografia contemporanea. A cura di Giorgio Bonomi, Rubbettino Editore. - Le impronte di Sara Spizzichino. In conversazione con Alessandro Paolucci, Edizioni Chiaroscuro. - Acqua Fuoco Terra Aria. Castello di Capalbio, 2010. - Avvertenze Artistiche, Museo dei Fori Imperiali, Roma. Catalogo curato da Avvertenze Generali, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Musei in Comune. - Artisti da scoprire: Sara Spizzichino. Cott Art Magazine, Anno n. 1 Numero 0 Bis, Settembre 2007 - Salto nel vuoto [Sara Spizzichino incontra Alberto Burri]. A cura di Tiziana Musi e Galleria Nazionale d Arte Moderna, Gangemi Editore. - Cantina Massimi, Etichetta in edizione limitata, Montepulciano d Abruzzo, 2007. - La tentazione della ricerca. Catalogo a cura della Galleria Il Narvalo.
Mostre PERSONALI 2014 - Attese impossibili, Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi di Sarro, Roma. A cura di Vittoria Biasi. 2012 - Scripta Volant, a site-specific installation project. La Schillerstrasse 51, Monaco di Baviera. 2011 - Ad inseguire il vento. AOCF58, Roma. A cura di Francesca Gallo. 2010 - Welcome back to Wonderland. Spazio Espositivo d Arte Contemporanea Magnolia Roma. A cura di Maria Palazzesi. - Blood. Spazio Espositivo d Arte Contemporanea Magnolia, Roma. A cura di Maria Palazzesi. 2007 - Wonderland. Spazio Espositivo d Arte Contemporanea Magnolia, Roma.
- Serial/Original, Progetto Artintype. Grafiche Martintype, Teramo. A cura di Tony Cetta. 2005 - Mostra personale. Naboo, a cura di Stella Tasca, Roma COLLETTIVE E PROGETTI SPECIALI 2015-10x10xMAW. MAW [Men Art-Work], Sulmona. 2013 - Essere Io non ha misura, a cura di Daniela Cotimbo, Sara Fico, Laura Loi, Giulia Zamperini. Pelanda Factory, Spazio Giovani Roma Capitale Ex Mattatoio di Testaccio. - Il corpo solitario, l autoscatto nella fotografia contemporanea. Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi di Sarro, Roma. A cura di Giorgio Bonomi 2012
- Romance 1. Gallery of Art, Temple University, Roma. A cura di Tiziana Musi. - In Albis. Basilica di San Bernardino, l Aquila. A cura di Vittoria Biasi. 2011 - Group show. Thoresby Gallery, Nottinghamshire. A cura di Cynthia Harrison. - Westgate Winter Wonderland. Westgate Studios, Wakefield. A cura di Alice Bradshaw & Bob Milner. - File Urbani. Galerie Exposure Twelve, Berlino. A cura di Tiziana Musi. - While not in Rome. Associazione Culturale Esthia, Roma. A cura di Christina Heger e Patricia Carmo Baltazar Corrêa. - Altre Narrazioni. MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma. A cura di Andrea Fogli, Micaela Deiana, Daniela Cotimbo, Chiara Pirozzi. 2010 - Senales Rojas L Arte contro la proliferazione della barbarie. A cura di Patricia Rivadeneira. - Corpo Etico. A cura di Bianca Menna e Maria Palazzesi, Lavatoio Contumaciale.
- InEsperienza. Casa Internazionale delle Donne, Roma. A cura di Maria Palazzesi 2009 - Avvertenze Artistiche. A cura di Andrea Fogli, Mercati di Traiano, Roma. - Corigliano Calabro Fotografia. Direttori artistici Cosmo Laera e Gaetano Gianzi. - Rome, place of memory, place of visions. A cura di Andrea Fogli. Museo di Roma in Trastevere. - Dislocazioni. The changing face of the mediterranean: Migrant Woman s Creativity & Constraints. Galleria Magnolia, Casa Internazionale delle Donne, Roma e Loyola University di Chicago. A cura di Maria Palazzesi. - Nero, racconti dall oscurità. Scuderie Estensi, Tivoli. - Che stai facendo? Temple University, Rome. 2008 - Quasi Nero, anteprima dall oscurità. Complesso Monumentale di Sant Annunziata, Tivoli. - Abstracta 2008, Mostra Internazionale del Cinema Astratto. Casa del Cinema, Roma. A cura di Massimo Pistone.
- Forme d arte contemporanea, Scuderie Estensi, Tivoli. - Transeuropaexpress 2008, a cura di: Casa delle Letterature, Assessorato alle Politiche Culturali, Fondazione Antonio Ratti di Como, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Casa Internazionale delle Donne, Roma. 2007 - Slot. Galleria Stella, Roma. A cura di Stella Tasca. 2006 - Villa Celimontana Jazz Festival 2006, a cura di Stella Tasca, Roma. 2004 - La tentazione della ricerca, Galleria Il Narvalo, Velletri. - Accademia di Belle Arti di Roma, A.A. 2002-2006 - Borsista a Parigi - École Nationale Supérieure Des Arts Décoratifs [ENSAD], A.A. 2003-2004
RESIDENZE - Rome International Springacademy, Roma 2009 ACQUISIZIONI MUSEALI - Museo Microcollection - Spazio MAW - Atelier97 Spazio per l Arte Contemporanea La Spezia - MUSINF - Archivio Italiano dell Autoritratto fotografico FORMAZIONE Accademia di Belle Arti di Roma. Borsista a Parigi - École Nationale Supérieure Des Arts Décoratifs [ENSAD].
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