Progetto segnaletica stradale



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Comune di Castri di Lecce - Provincia di Lecce - Comando Polizia Municipale - Progetto segnaletica stradale Ideazione, ricerche e approfondimenti, editing digitale e realizzazione curati interamente dal Vice Comandante di Polizia Municipale Francesco Quattrocchi 1

Introduzione Nel linguaggio di tutti i giorni, molto spesso, si parla di comunicazione, ed altrettanto spesso con significati non univoci. Basti pensare a quante volte il termine è seguito da un aggettivo che ne cambia il significato (es. comunicazione multimediale, satellitare ecc ) La definizione del verbo comunicare estrapolata dai vari dizionari italiani cita: trasmettere un messaggio, far partecipe, rendere comune agli altri. La comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione. Nel nostro caso, ed in pratica, la segnaletica stradale costituisce l immediata comunicazione indirizzata all utente della strada riguardante le indicazioni, i pericoli e le prescrizioni esistenti lungo il percorso effettuato. Il D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della Strada) ed il D.P.R. 16/12/1992 n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada) disciplinano, fra le altre cose, le norme per l apposizione e la manutenzione della segnaletica, ed hanno come scopo il raggiungimento della sicurezza sulla strada e della fluidità del traffico veicolare. La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli Enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per cui è stata collocata. Gli utenti della strada devono rispettare le prescrizioni rese note a mezzo della segnaletica secondo la gerarchia stabilita. Ad esempio le prescrizioni dei segnali verticali prevalgono su quelle dei segnali orizzontali così come stabilisce il C.d.S. all art. 38. Relazione tra cura della strada e incidentalità stradale. L'imponenza e la complessità assunte dalla circolazione stradale esigono che gli Enti proprietari dedichino le più attente cure alla strada ed alla segnaletica stradale, perché entrambe concorrono, in misura notevole, alla sicurezza ed alla fluidità della circolazione. La segnaletica stradale dispiega questi suoi effetti solo se progettata, realizzata ed installata secondo criteri di regolarità e razionalità e mantenuta con costante cura. Diversamente essa può anche risultare fonte di pericolo o causa di incertezze nei comportamenti degli utenti della strada da cui possono scaturire incidenti stradali, anche di rilevante gravità. E' opportuno in proposito ricordare che dalle analisi dei dati ISTAT sulla sinistrosità stradale, la distrazione o la indecisione risultano tra le cause più ricorrenti di incidenti. Infatti sono numerosi i sinistri stradali che derivano dall'assenza di segnaletica, dall'inadeguatezza della stessa rispetto alle condizioni della strada e del traffico, dalla sua tardiva o insufficiente percepibilità, dalla collocazione irregolare, dall'usura dei materiali o dalla mancata manutenzione, ovvero dall'installazione in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento (art. 38, comma 7, cod. str. e art. 79, reg.). Impieghi non corretti della segnaletica stradale verticale. Impieghi non corretti di notevole rilievo che riguardano l'impiego della segnaletica stradale verticale si possono così sintetizzati: a) apposizione di segnaletica con simboli o segni non previsti dal regolamento; 2

b) difformità nell'impiego dei segnali rispetto alle prescrizioni regolamentari; c) apposizione di segnali in situazioni che non ne richiedono l'utilizzo. Difformità nell'impiego dei segnali rispetto alle prescrizioni regolamentari. Ogni forma di empirismo nell'impiego della segnaletica stradale deve essere bandita perché dannosa per la sicurezza della circolazione e per la disciplina del traffico. Impiego irregolare della segnaletica stradale. L'uniformità della segnaletica è un concetto che deve essere interpretato anche in riferimento ad altri elementi, quali ad esempio le modalità di installazione. Il disordine della segnaletica lungo le strade può infatti dipendere: a) dall'installazione ad altezze variabili dei segnali lungo lo stesso itinerario, in contrasto con quanto previsto all'art. 81 del Regolamento; b) dall'impiego di segnali di diverso formato senza che ve ne sia la necessità (art. 80 reg.); c) dall'uso di segnali con caratteristiche di rifrangenza diverse tra loro anche sullo stesso sostegno (art. 79 reg.). d) alla non corretta collocazione, sullo stesso sostegno, di più segnali. Quando è necessario porre sullo stesso sostegno due segnali di diversa natura (art. 82 reg.) è opportuno che questi siano collocati con i criteri stabiliti dal regolamento: - dall'alto verso il basso, - prima quello di pericolo e quindi quello di prescrizione (art. 84 reg.). - Se sono entrambi di prescrizione, valgono le seguenti priorità: - precedenza - Divieto - obbligo. Per i gruppi unitari (art. 128 reg.) è necessario organizzare il sistema in modo da rispettare rigorosamente la gerarchia segnaletica per direzioni (diritto - sinistra-destra), e all'interno della stessa direzione la gerarchia per colori (bianco - verde - blu - marrone - nero). Altrettanto irregolare è l'impiego di segnali di pericolo installati in circostanze o situazioni che pericolose non sono (art. 84 reg.): "i segnali di pericolo devono essere installati quando esiste una reale situazione di pericolo sulla strada, non percepibile con tempestività da un conducente che osservi le normali regole di prudenza". Se vengono segnalate come pericolose situazioni che non lo sono, si inducono gli utenti della strada a considerare come inattendibili tali segnali e quindi a non rispettarli, anche quando il pericolo è reale. Non è spesso opportuno l'impiego dei segnali di precedenza, in particolare il segnale di "fermarsi e dare precedenza" (art. 107 del regolamento): "tale segnale deve impiegarsi nelle intersezioni ove non sia stato possibile garantire condizioni di sufficiente visibilità, o comunque in situazioni di particolare pericolosità". Non di rado anzi troppe volte il segnale è impiegato al posto del "dare precedenza", pur in condizioni normali e con visibilità garantita, nella erronea convinzione che in tal modo si sia attuata una più rigorosa regolazione del traffico. E' frequente la coesistenza di segnali vecchi con altri nuovi, incompatibili con i primi, oppure disposti in maniera che gli uni occultano gli altri. 3

Ciò denota una mancanza di coordinamento che causa errori e confusione nei confronti degli utenti della strada. Frequentemente l'impiego di segnali non compatibili e il mancato utilizzo di segnali appropriati, ovvero con forme, formati, dimensioni, colori e simboli non coerenti con le aree di impiego (ad. es. segnaletica direzionale urbana in ambito extraurbano e viceversa), utilizzo reiterato di iscrizioni, quando invece esistono simboli che rendono più immediata la comprensione del segnale o del suo pannello integrativo, utilizzo di "segnali compositi" (art. 80 reg.) che riportano più simboli di dimensioni troppo piccole perché sia possibile leggerli alla distanza necessaria per attuare l'istruzione in essi contenuta. Relativamente all'impiego della segnaletica di indicazione extraurbana sono evidenti le carenze specialmente riferite ai segnali di preavviso di intersezione, in particolare per la perdita di "itinerario". Nella successione di più intersezioni si hanno spesso indicazioni diverse; a volte viene indicata la località più remota, a volte quella più vicina: in tali condizioni l'utente della strada nel ritenere di avere sbagliato itinerario potrebbe effettuare brusche manovre che possono anche comportare situazioni di pericolo. Ulteriori irregolarità dei segnali di indicazione sono riferibili ad un eccesso di informazioni, con errata impaginazione, con utilizzo di alfabeti non regolamentari, con caratteri di spessore non adeguato o spaziature errate che nell'insieme rendono difficile la lettura (vedi tabella II 16 reg. e ss.). L'irregolarità frequentemente riguarda i segnali di direzione extraurbani e quelli urbani che indicano destinazioni extraurbane. Pur essendo esplicitamente previsto (art. 128 reg.) che è necessario riportare sul cartello la distanza in chilometri, nella gran parte dei casi tale prescrizione è ignorata. Altra frequente anomalia è costituita dal numero eccessivo di segnali nello stesso impianto con commissione di segnali diversi per caratteristiche di visibilità o con contenuto pubblicitario (art. 77 del Regolamento). Nel fenomeno descritto l'effetto negativo sta nella impossibilità da parte dell'utente di percepire correttamente e con immediata utilità il messaggio del segnale stesso. Specie nelle intersezioni, l'indecisione dovuta alla non perfetta e tempestiva percezione dell'informazione può essere causa di intralcio o di pericolo. In molti casi, l'uso del segnale di divieto di fermata quando basterebbe il segnale di divieto di sosta appare oltremodo inappropriato. È sufficiente una più attenta lettura delle stesse definizioni di "fermata" e di "sosta" sancite all'articolo 157 del Codice per comprenderne la differenza. Il segnale di divieto di fermata è da impiegarsi solo in quei casi in cui anche una breve interruzione della marcia, quale quella per la salita e la discesa di un passeggero dall'auto, ovvero per chiedere una informazione, può causare intralcio alla circolazione. Negli altri casi è sufficiente il divieto di sosta. Nel segnale di "inizio centro abitato" sono già insite le due prescrizioni richiamate, ne deriva quindi che i due cartelli risultano inutili. Per le ragioni esposte, la ripetizione del "limite massimo di velocità 50 Km/h" su strade interne ai centri abitati non ha alcun senso. 4

INDICE Introduzione.. 2 Disposizioni generali. 6 I punti di confluenza. 9 Punto di confluenza 1 12 Punto di confluenza 2.. 15 Punto di confluenza 3.. 22 Punto di confluenza 4.. 25 Punto di confluenza 5, 6, 7. 28 Segnaletica temporanea.. 30 Segnaletica per processioni.. 33 Obblighi, divieti e limitazioni.. 34 Disposizioni generali. 35 Approfondimenti. 51 Limitazione ai mezzi pesanti 51 Attraversamenti pedonali.. 52 Piazza Municipio. 53 Piazza Paperi. 54 Via Vittorio Emanuele II. 56 Piazza Caduti. 57 Zona 167.. 58 Parcheggi e dissuasori.. 59 Via De Gasperi/Di Vittorio 59 Allegato 1. 63 Allegato 2. 69 Conclusioni. 75 5

Progetto segnaletica stradale DISPOSIZIONI GENERALI Art. 124 reg. (generalità dei segnali di indicazione) 1. Si definiscono "segnali di indicazione" quei segnali che forniscono agli utenti della strada informazioni necessarie per la corretta e sicura circolazione, nonché per l'individuazione di itinerari, località, servizi ed impianti stradali. 2. L'insieme dei segnali di indicazione contemplati nel progetto di cui all'articolo 77, comma 2, deve avere i seguenti requisiti: a) congruenza: la qualità e la quantità della segnaletica deve essere adeguata alla situazione stradale in modo da consentirne la corretta percezione; b) coerenza: sul medesimo itinerario, si devono trovare le stesse indicazioni; c) omogeneità: sul medesimo itinerario, dall'inizio alla fine, la segnaletica di indicazione deve essere realizzata con la stessa grafica, simbologia, colori e distanza di leggibilità. 3. La segnaletica di indicazione, nel rispetto dell'ambiente circostante e nell'armonizzarsi con esso, deve comunque essere realizzata e collocata in modo da essere facilmente avvistabile e riconoscibile. 4. Per la sua rilevanza funzionale, la segnaletica stradale di indicazione deve essere sottoposta a periodiche verifiche di valutazione della rispondenza alle esigenze del traffico e delle necessità degli utenti, nonché alla verifica sullo stato di conservazione. Le verifiche sono compiute dall'ente proprietario della strada o dall'ente concessionario, in accordo con l'ente proprietario. 5. Nella progettazione e nelle verifiche di cui al comma 4, va posta particolare attenzione alla scelta dei messaggi da inserire che devono rispondere al criterio della essenzialità, sempre ai fini della sicurezza e fluidità della circolazione. 6. Nella progettazione, nella verifica e nella esecuzione della segnaletica di indicazione relativa alle intersezioni stradali, devono essere adottati i seguenti criteri fondamentali di informazione all'utente: a) segnalare prima delle intersezioni la località raggiungibile tramite ciascun ramo in modo da realizzare un'adeguata preselezione e canalizzazione delle diverse correnti veicolari; b) confermare nelle intersezioni le direzioni da prendere per raggiungere le località indicate dai segnali di cui alla precedente lettera a); c) segnalare le manovre consentite nelle intersezioni; d) confermare, dopo l'intersezione, le destinazioni raggiungibili. 7. La segnaletica di indicazione posta sulle autostrade, sulle strade extraurbane, sulle strade urbane di scorrimento con velocità di esercizio superiore a quella stabilita dall'articolo 142, comma 1, del codice, sugli itinerari di ingresso ed uscita dai centri abitati, ad eccezione delle intersezioni con strade locali non asfaltate o di scarsa importanza, è obbligatoria e deve essere conforme ai criteri di cui al comma 6. 6

8. Secondo quanto prescritto nei successivi articoli, in alcuni tipi di segnali di indicazione, si inseriscono, quando occorre, zone o inserti rettangolari, di colore diverso, rappresentativi della natura della destinazione o del tipo di viabilità da percorrere per raggiungerla. 9. Se i segnali contengono una o più indicazioni della stessa natura, il colore di fondo è quello proprio della o delle destinazioni cui esse indirizzano. Art. 125 reg. (iscrizioni, lettere e simboli relative ai segnali di indicazione) omissis Art. 126 reg. (posizionamento dei segnali di indicazione) omissis Art. 127 reg. (segnali di preavviso) omissis Art. 128 reg. (segnali di direzione) 1. I segnali di direzione sulle strade all'interno dei centri abitati hanno forma rettangolare e devono essere conformi alle caratteristiche indicate nelle tabelle II.13/a e II.13/b (fig. II.248). 2. I segnali di direzione a destra o a sinistra sulle strade extraurbane hanno forma rettangolare con punta di freccia orientata in direzione della località segnalata, e devono essere conformi alle caratteristiche indicate nelle tabelle II.14/a eii.14/b (fig. II.249). Per indicare la direzione diritto il segnale è rettangolare con il simbolo di freccia come indicato nella figura II.254; la lunghezza del cartello non deve essere maggiore di quella fissata nelle tabelle II.14/a e II.14/b per i vari formati. 3. I segnali di cui al presente articolo, se installati al di sopra delle carreggiate a due o più corsie per senso di marcia assumono la funzione di segnali di corsia e devono essere conformi agli schemi di installazione riportati nella tabella II.23 con le frecce di cui all'allegata tabella II.25, che fa parte integrante del presente regolamento, opportunamente orientate verso il basso (figg. II.250, II.251 e II.252). 4. In ogni intersezione occorre segnalare le varie direzioni che possono essere prese dagli utenti; i nomi di località che compaiono in questi segnali devono essere identici a quelli che figurano nei segnali di preavviso o di preselezione che li precedono; qualora sia ritenuto necessario, possono essere aggiunti segnali di direzione relativi a destinazioni secondarie purché non venga disturbata la corretta percezione dei segnali di direzione principali. 5. Nel segnale, oltre al nome delle località, deve essere indicata di seguito la distanza in chilometri espressa in cifre senza il simbolo km; può essere riportato, inoltre, il simbolo di identificazione della strada (figg. II.248 e II.249). L'obbligo di riportare la distanza in chilometri non sussiste per i segnali di direzione all'interno dei centri abitati che indicano destinazioni interne al centro abitato stesso. 6. Il nome di una località riportato su un segnale di direzione deve essere ripetuto nei segnali successivi nel senso di marcia fino alla località stessa. 7. I colori delle cornici devono essere uguali a quelle di cui all'articolo 127, comma 6. 8. I segnali di direzione possono essere raggruppati in un "gruppo segnaletico unitario" (figg. II.253, II.254 e II.255). In ogni gruppo segnaletico unitario devono essere rispettati i seguenti criteri: 7

a) tutti i segnali posti nello stesso gruppo devono avere le stesse dimensioni, indipendentemente dalla lunghezza dei nomi scritti in essi; b) tra due segnali o gruppi di segnali, indicanti direzioni diverse, posti sugli stessi sostegni, è necessario un distacco verticale di 5 cm; c) in ogni gruppo segnaletico i vari segnali per ciascuna direzione devono essere applicati ponendo vicini quelli aventi lo stesso colore di fondo; d) le frecce indicanti "diritto" devono essere poste al di sopra delle altre; qualora il gruppo sia installato a sinistra, la freccia verticale deve essere posta sul lato destro del segnale; e) le frecce indicanti "sinistra" devono essere poste sotto le frecce "dritto", e per ultime, in basso, vanno poste le frecce indicanti "destra"; f) l'ordine di posa tra i segnali indicanti la stessa direzione, dall'alto in basso, è il seguente, secondo i colori di fondo: 1) bianco; 2) verde; 3) blu; 4) marrone; 5) nero; g) ogni gruppo non deve contenere più di sei segnali. Qualora fosse necessario installare un numero di segnali maggiore, gli stessi devono essere frazionati in più gruppi; h) gruppi più piccoli, con frecce disposte verso la stessa direzione, devono essere posizionati nei punti più opportuni dell'intersezione; i) i segnali di direzione componenti i gruppi segnaletici sulle strade extraurbane devono essere a punta di freccia, mentre sulle strade urbane devono essere rettangolari con freccia incorporata, compresi quelli a fondo blu o verde. 9. L'onere dell'installazione del telaio di supporto è a carico dell'ente proprietario o concessionario della strada sulla quale è posto il gruppo. Anche i singoli segnali di direzione che indicano punti urbani di pubblico interesse, nonché le località da raggiungere per viabilità ordinaria, devono essere posti a cura del predetto ente. Costituiscono eccezione a tale regola le installazioni di singoli cartelli con specifiche indicazioni, che possono essere forniti dagli enti interessati e posti in opera a loro cura, previa autorizzazione dell'ente proprietario o concessionario della strada. 8

Progetto segnaletica stradale I PUNTI DI CONFLUENZA L accesso al centro urbano di Castri di Lecce può avvenire da 7 punti che di seguito chiameremo punti di confluenza, e meglio visibili tramite la seguente tabella. La prima parte del progetto comprende l individuazione dei punti di confluenza e le proposte migliorative della segnaletica verticale direzionale. 1. S.P. 25 Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Lizzanello 2. S.P. 140 Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Caprarica 9

3. S.P. 25 Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Calimera 4. Via Vernazza Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Vernole 5. Via Roma Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Vernole 10

6. S.P. 257 Punto di confluenza per i veicoli provenienti da Pisignano 7. Via Malta Punto di confluenza per i veicoli provenienti dalla Circonvallazione Vernole 11

Progetto segnaletica stradale Punto di Confluenza 1 12

Progetto segnaletica stradale PUNTO DI CONFLUENZA 1 ***Via Indipendenza Parte della segnaletica esistente è ormai obsoleta e non più conforme al C.d.S. o Vedi al riguardo le note del censimento della segnaletica stradale trasmesso con nota prot. 341 INT PM del 17/09/2010 al Sindaco, Segretario, UTC. IN EVIDENZA 1. Il punto di confluenza 1 ed il punto di confluenza 3 sono stati oggetto di studio più approfondito in quanto costituiscono ambienti di transizione fra percorso extraurbano ed urbano. Tale approfondimento viene accluso al presente progetto in appendice come Allegato 1. 2. L insegna a bandiera con dicitura Castri di Lecce è di dimensioni troppo piccole ed esteticamente discutibile. Qualora si volesse mantenere l installazione a bandiera è necessario seguire i dispositivi contenuti nel C.d.S. meglio descritti nella tabella II 23 art. 127 segnali di corsia. E parere dello scrivente apporre lateralmente la carreggiata il cartello di inizio centro abitato (figura II 273 art. 131); ***Via Brodolini All intersezione con Via Brodolini va apposto un blocco monofilare urbano come da esempio in foto sotto riportata IN EVIDENZA 3. All altezza della Chiesa della Madonna della Luce va apposto il segnale stradale che la evidenzia, ed all interno dello slargo fiancheggiante la Chiesa va apposto un leggio in metallo con le relative indicazioni storiche, architettoniche e culturali. 4. Il segnale di presegnalazione extraurbana (obsoleto), posto poco prima della Chiesa della Madonna della luce, va sostituito con segnale di presegnalazione urbana con le indicazioni: Caprarica Calimera Centro. 13

***Via Kennedy Particolare importanza va data all intersezione semaforizzata con Via Kennedy. E in corso uno studio di fattibilità per verificare la possibilità di realizzare una circolazione rotatoria. In attesa di esito si riportano le modifiche alla segnaletica con esempi in foto Dettaglio del cartello IN EVIDENZA 1. Il marciapiede su Via Indipendenza (lato dx con direzione Calimera) è troppo stretto per poter collocare correttamente la segnaletica direzionale. In questo caso, anche se non esattamente canonico, potrà essere apposta sul lato opposto dell incrocio. In caso di circolazione rotatoria, tutta la segnaletica troverebbe giusta e corretta collocazione. 2. La fine del centro abitato di Via indipendenza è stato oggetto di studio più approfondito in quanto costituisce ambiente di transizione fra percorso extraurbano ed urbano e viceversa. Tale approfondimento viene accluso al presente progetto in appendice come Allegato 1. 14

Progetto segnaletica stradale Punto di Confluenza 2 15

Progetto segnaletica stradale PUNTO DI CONFLUENZA 2 ***Via Kennedy IN EVIDENZA Anche in questo caso la segnaletica direzionale va apposta sul lato opposto dell incrocio a causa degli impedimenti citati anche prima: marciapiede stretto, impianto semaforico ecc ***Via Grassi Strada a senso unico di marcia, importante nello smistamento del traffico e nella mobilità in genere. IN EVIDENZA 1. all intersezione con Via Nazario Sauro la segnaletica esistente va sostituita con la seguente (come da esempio in foto) 16

***Via Grassi Intersezione Via Pertini IN EVIDENZA 1. La segnaletica esistente va sostituita come da esempi in foto. IN EVIDENZA Via Pertini intersezione via Mazzini 1. E consigliato, anche se a poca distanza dal precedente cartello, ripetere la segnaletica direzionale relativa alla scuola primaria. 2. A ridosso della Chiesa della Visitazione (così come anche per le altre) va apposto il cartello indicante il nome della Chiesa e, a lato dell ingresso principale, un leggio con tutte le informazioni storiche, architettoniche e culturali. ***Via Grassi Intersezione P.zza Municipio IN EVIDENZA 1. la segnaletica riportata sopra, in caso di insormontabile difficoltà nel punto di installazione correttamente previsto, potrebbe essere collocata al posto della vecchia segnaletica esistente. 17

***Piazza Municipio IN EVIDENZA 1. Anche in questo caso la segnaletica direzionale va apposta in sostituzione di quella esistente data l impossibilità di collocarla come prevede il C.d.S. ***Piazza Paperi IN EVIDENZA 1. Piazza Paperi è oggetto di studio più approfondito con modifiche, anche strutturali, della piazza stessa. Tale approfondimento viene accluso al presente progetto in appendice come Allegato 2. 2. All intersezione con Via Salvo D Acquisto va apposta la seguente segnaletica. 18

***Via Salvo D Acquisto IN EVIDENZA 1. si ripete la segnaletica direzionale come da esempio in foto. E da sostituire la palina in quanto troppo corta per contenere la segnaletica ed avere la distanza minima consentita dal suolo. ***Via Vittorio Emanuele Intersezione Piazza Moro IN EVIDENZA 1. E da sostituire la palina in quanto troppo corta per contenere la segnaletica ed avere la distanza minima consentita dal suolo. 19

***Via Pascoli Intersezione Via Mazzini IN EVIDENZA 1. l intersezione è priva di segnaletica direzionale e va integrata come da esempio in foto. ***Via Pascoli Intersezione Via Caduti di Via Fani IN EVIDENZA 1. La segnaletica stradale va collocata sulla destra rispetto la direzione di marcia (almeno quando è possibile). Si riporta con esempio in foto l intersezione citata. In sede di installazione si deve tener conto della distanza minima dei segnali dal suolo che in foto non è riportata. 20

***Via Caduti di Via Fani Intersezione Via Indipendenza IN EVIDENZA 1. La segnaletica stradale va collocata sulla destra rispetto la direzione di marcia (almeno quando è possibile). Si riporta con esempio in foto l intersezione citata. ***Via Mazzini Intersezione Via Pertini IN EVIDENZA 1. Il segnale scuola va ripetuto anche all inizio di Via Codacci Pisanelli. 21

Progetto segnaletica stradale Punto di Confluenza 3 22

Progetto segnaletica stradale PUNTO DI CONFLUENZA 3 ***Via Indipendenza Intersezione Via Caduti di Via Fani IN EVIDENZA 1. questo punto di confluenza (insieme al punto di confluenza 1) è stato oggetto di studio più approfondito ed accluso come Allegato 1. Si riporta comunque la segnaletica direzionale non inclusa nell allegato citato precedentemente. ***Via Indipendenza Intersezione Via Grassi 23

***Via Indipendenza Intersezione Via Brodolini IN EVIDENZA 1. il punto di confluenza 3, per competenza territoriale, finisce con la segnaletica riportata in esempio sopra. La segnaletica direzionale va completata a cura della Provincia alla circonvallazione Vernole dove alla segnaletica esistente va aggiunta quella con indicazione: Lecce, Lizzanello, Pisignano, Vernole. 24

Progetto segnaletica stradale Punto di Confluenza 4 25

Progetto segnaletica stradale PUNTO DI CONFLUENZA 4 ***Via Vernazza IN EVIDENZA 1. il punto di confluenza in questione è stato oggetto di studio più approfondito. Il progetto viene accluso alla presente con nome Allegato 2. Si riporta comunque il progetto di segnaletica direzionale non inclusa nell approfondimento. 2. La segnaletica direzionale, a partire da Via Vernazza, deve contenere i due segnali di indicazione con dicitura: centro tutte le direzioni. Tali indicazioni vanno ripetute fino alla Via Di Vittorio dove si troveranno indicazioni più dettagliate ed in esempio come dalle foto sottostanti. 3. Per quanto riguarda la mobilità in Piazza Paperi è stato effettuato studio più approfondito con proposte anche strutturali nella zona. Qualora venisse accolta la proposta avanzata, l ultimo tratto di Via De Gasperi non sarebbe più limitato dal divieto di accesso e quindi la segnaletica direzionale andrebbe apposta sul lato dx rispetto la direzione di marcia e sull intersezione con Via La Malfa. Si riportano esempi in foto per una visione più chiara di quanto esposto. 26

***Via De Gasperi Intersezione Via La Malfa IN EVIDENZA 4. dal punto precedente, nel caso la direzione di marcia venisse intrapresa procedendo verso destra, tutta la segnaletica direzionale trova coincidenza con quella effettuata precedentemente nei vari punti di confluenza trattati prima. Nel caso la direzione di marcia venisse intrapresa dritto, l utente della strada dovrà trovare il cartello con indicazione: tutte le direzioni ad intersezione con via roma e con direzione verso Via Vittorio Emanuele dove si trovano tutte le indicazioni necessarie. 27

Progetto segnaletica stradale Punto di Confluenza 5, 6, 7 28

Progetto segnaletica stradale PUNTO DI CONFLUENZA 5 IN EVIDENZA 1. Tutti i veicoli provenienti da questo punto di confluenza incontreranno la segnaletica direzionale partendo da Via Di Vittorio e già precedentemente descritta. PUNTO DI CONFLUENZA 6 e 7 ***Via Malta IN EVIDENZA 1. I veicoli provenienti da Via Malta dovranno incontrare i segnali di indicazione con scritta: centro tutte le direzioni che indirizzeranno il flusso viario verso Via V. Emanuele dove è presente tutta la segnaletica direzionale necessaria. 29

Progetto segnaletica stradale XTRAS ***Piazza Caduti IN EVIDENZA 1. Piazza Caduti, seguendo la segnaletica direzionale, si raggiunge prevalentemente dai punti di confluenza 5, 6, 7. I veicoli in provenienza da detti punti vengono convogliati su Via V. Emanuele dove incontrano le indicazioni per qualsiasi direzione. E però opportuno inserire, in un blocco monofilare urbano da collocare sul lato dx rispetto la direzione di marcia all intersezione con la Via Brodolini, le indicazioni per: Caprarica, Calimera, Lecce, Lizzanello. Tali indicazioni vanno ripetute su Via Brodolini all intersezione con Via Indipendenza. SEGNALETICA TEMPORANEA Tale segnaletica è necessaria per deviare il traffico durante lo svolgimento di alcune manifestazioni. Le manifestazioni periodiche per le quali è necessaria idonea segnaletica temporanea sono: Fiera delle Palme e dell Immacolata; Sagra della Melanzana; Festa della Madonna della Luce. In questi casi le indicazioni da trasmettere all utenza vengono ridotte al minimo indispensabile, ma garantiscono comunque all utente della strada una rapida e precisa comunicazione volta al fine di evitare, o comunque ridurre al minimo possibile, il disagio che la manifestazione può provocare. Di seguito si elencano le proposte e le soluzioni individuate, suddivise per tipologia di manifestazione. ***Fiera delle Palme e dell Immacolata Tale manifestazione periodica, che ricade appunto nei giorni specificati dalle ore 6.30 alle 14.00 circa, vede impegnata una larga fetta del territorio del Comune di Castri di Lecce. Per la sicurezza dei partecipanti vengono giustamente chiuse al traffico moltissime strade, tra le quali anche punti di accesso al centro cittadino di una certa rilevanza. Anche in questo caso ci tornano utili i punti di confluenza descritti all inizio del presente progetto e che, per comodità di esposizione, verranno richiamati e meglio dipanati. Più nel dettaglio: 30

Caso (punto di confluenza 1) Chi proviene dal punto di confluenza 1 (Lizzanello) dovrebbe trovare transennato l accesso su Via Brodolini, ma ha libero transito su Via Indipendenza e quindi nessun problema per le direzioni: Caprarica Calimera. L utente della strada trova difficoltà per indirizzarsi verso Vernole o Pisignano. Soluzione proposta 1. Sulla transenna apposta per chiudere l accesso su Via Brodolini va apposto un cartello con dicitura: Strada chiusa temporaneamente per manifestazione ed il segnale di divieto di accesso. Il segnale va integrato con pannello aggiuntivo con dicitura: Escluso residenti. 2. Su palina mobile va collocato il segnale con indicazione Vernole (dritto) 3. Sempre su palina mobile, ad intersezione con Via Kennedy, le indicazioni per Vernole sarà: Sx per Vernole. La segnaletica temporanea per Vernole, sempre su palina mobile, va ripetuta su Via Grassi nelle sottostanti intersezioni: 1. Intersezione con Via N. Sauro (Dx) 2. Intersezione con Via Pertini (Sx) 3. Intersezione con P.zza Municipio (Sx) 4. Intersezione con Via Roma (Dx) 5. intersezione con Circonvallazione Vernole segnalazione per Pisignano (Sx) Caso (punti di confluenza: 2-3) Chi proviene dal punto di confluenza 2 (Caprarica) o dal punto di confluenza 3 (Calimera) non trova nessuna difficoltà a seguire la segnaletica direzionale esistente per qualsiasi località desiderata. Caso (punto di confluenza 4) Chi proviene dal punto di confluenza 4 (Via Vernazza) non potrà seguire la segnaletica esistente e quindi ci si trova nella necessità di inserire la segnaletica temporanea con le quattro indicazioni di località più prossime al nostro Comune (Lecce Calimera Caprarica Vernole). Soluzione proposta 1. tutti i veicoli provenienti da tale punto di confluenza dovranno essere convogliati su Via Papa Giovanni XIII e successivamente su Via Caduti di Via Fani, dove la segnaletica esistente non entra in conflitto con le strade o accessi chiusi per la manifestazione. 2. La segnaletica con le quattro indicazioni di località citate prima (o, se preferito, unico cartello con la scritta tutte le direzioni dovrà essere presente sulle intersezioni che conducono a Via Caduti di Via Fani. Caso (punto di confluenza 5) Chi proviene dal punto di confluenza 5 (Via Roma) troverà la strada chiusa all intersezione con Via Dante Alighieri ed ha necessità di conoscere la direzione da intraprendere per potersi portare alla località desiderata. Soluzione proposta 1. Sulla transenna apposta per chiudere l accesso su Via Brodolini va apposto un cartello con dicitura: Strada chiusa temporaneamente per manifestazione ed il segnale di divieto di accesso. Il segnale va integrato con pannello aggiuntivo con dicitura: Escluso 31

residenti. Necessita anche il segnale con l indicazione tutte le direzioni (Sx) che convoglierà tutti i veicoli su Via Caduti di Via Fani, dove la segnaletica già esistente non va in conflitto con le chiusure dovute alla manifestazione. Caso e soluzione (punto di confluenza 6) Chi proviene da tale punto di confluenza deve trovare una presegnalazione di chiusura temporanea al traffico per manifestazione ed in prossimità della rotatoria il cartello con scritto tutte le direzioni (Dx) per convogliare il traffico su Via Indipendenza dove è già collocata la segnaletica temporanea per qualsiasi direzione desiderata. ***Sagra della melanzana Manifestazione periodica che si svolge solitamente gli ultimi giorni del mese di Luglio. Anche in questo caso molti accessi a Castri di Lecce vengono chiusi per garantire la correttezza e sicurezza della manifestazione che vede ogni anno un numero sempre crescente di partecipanti. Per questa manifestazione possono essere usati quasi tutti gli accorgimenti adottati per la Fiera delle Palme e Immacolata. ***Madonna della Luce. Manifestazione religiosa che trova il suo culmine nella processione vespertina e ricade il 5 del mese di Agosto. La Cappella della Madonna della Luce si trova su Via Indipendenza. Alla fine della processione e quindi al rientro del fercolo alla Cappella viene chiusa temporaneamente al traffico Via Indipendenza dall intersezione con Via Brodolini fino all intersezione con le Vie Kennedy/Grassi. Il flusso veicolare proveniente dalla S.P. 25 (Lizzanello) devia su Via Brodolini e deve essere incanalato su Via V. Emanuele II Via Pascoli Via Caduti di Via Fani, dove, all intersezione con Via Indipendenza saranno presenti i segnali temporanei con tutte le indicazioni di località ad eccezione di Vernole che sarà indicata dalla segnaletica temporanea apposta su P.zza Caduti e che indirizza i veicoli verso la Circonvallazione Vernole dove esiste la segnaletica per la direzione desiderata. 32

***Segnaletica necessaria per le processioni o manifestazioni che prevedono limitazioni alla sosta. In ogni processione o manifestazione dove è prevista la limitazione alla sosta, fino alla data attuale, è stata segnalata all utente medianti cartelli che indicano il numero di ordinanza, il tipo di manifestazione, il giorno e l ora in cui è vietato il transito e sosta in una determinata strada o piazza. Tale sistema, tra le altre cose usato da molti comuni vicini a Castri di Lecce, è totalmente illegittimo. Potrebbe servire come coadiuvante ad una segnaletica disposta e stabilita dal C.d.S. La segnaletica prevista in casi del genere è unicamente quella collocata mediante paline mobili, e integrata con cartelli indicanti giorno ed ora della limitazione. Ovviamente è necessario un congruo numero di paline mobili per coprire tutto il percorso di una manifestazione con corretta collocazione. 33

Progetto segnaletica stradale Obblighi, divieti e limitazioni 34

Progetto segnaletica stradale Questa parte del progetto è dedicato alla segnaletica orizzontale ed allo studio a zona di obblighi, divieti e limitazioni. Malgrado la segnaletica orizzontale sia stata definita la Cenerentola della segnaletica per via del carattere di complementarietà e di subordinazione gerarchica rispetto quella verticale, è a parere dello scrivente di fondamentale importanza per l utente della strada. In questa sezione si terrà presente anche della cosiddetta utenza debole, troppo spesso poco considerata. DISPOSIZIONI GENERALI La segnaletica orizzontale è descritta nell art. 40 del C.d.S. e le disposizioni generali sui segnali orizzontali sono disciplinate dall art. 137 e seguenti del Regolamento di esecuzione ed attuazione del C.d.S. Art. 137 reg. 1. Tutti i segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali tali da renderli visibili sia di giorno che di notte anche in presenza di pioggia o con fondo stradale bagnato; nei casi di elevata frequenza di condizioni atmosferiche avverse possono essere utilizzati materiali particolari. 2. I segnali orizzontali sono usati da soli, con autonomo valore prescrittivo quando non siano previsti altri specifici segnali, ovvero per integrare altri segnali. 3. I segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali antisdrucciolevoli e non devono sporgere più di 3 mm dal piano della pavimentazione. In caso di strisce longitudinali continue realizzate con materie plastiche, a partire da spessori di strato di 1,5 mm, il deflusso dell'acqua deve essere garantito mediante interruzioni delle stesse. 4. Le caratteristiche fotometriche, colorimetriche, di antiscivolosità e di durata dei materiali da usare per i segnali orizzontali, nonché i metodi di misura di dette caratteristiche, sono stabiliti da apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici, da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. 5. I colori dei segnali orizzontali sono i seguenti: a) bianco, b) giallo, c) azzurro, d) giallo alternato con il nero. Il loro impiego è specificato per ogni categoria di segnali negli articoli seguenti; possono essere adottati i colori della segnaletica verticale quando i relativi segnali vengono ripetuti sulla pavimentazione. 35

6. Nessun altro segnale è consentito sulle carreggiate stradali all'infuori di quelli previsti dalle presenti norme; per indicazioni connesse a manifestazioni su strada o competizioni sportive, i segnali dovranno essere realizzati con materiale asportabile e rimossi prima del ripristino della normale circolazione. 7. I segnali orizzontali devono essere mantenuti sempre efficienti: in caso di rifacimento della pavimentazione stradale, devono essere ripristinati nei tempi tecnici strettamente necessari. La mancanza dei segnali orizzontali, in caso di riapertura al traffico deve essere opportunamente segnalata con il prescritto segnale verticale. 8. I segnali orizzontali, quando non siano più rispondenti allo scopo per il quale sono stati eseguiti, devono essere rimossi o sverniciati, con idonee tecniche esecutive tali da evitare, anche con il trascorrere del tempo, confusione con i nuovi segnali. Le superfici dalle quali è stata rimossa la segnaletica non devono scostarsi sostanzialmente, per quanto riguarda la loro rugosità, tonalità cromatica e caratteristiche di riflessione, dalla superficie stradale circostante. Il deflusso dell'acqua superficiale non deve essere ulteriormente ostacolato. Art. 138 reg. (strisce longitudinali) 1. Le strisce longitudinali servono per separare i sensi di marcia o le corsie di marcia, per delimitare la carreggiata ovvero per incanalare i veicoli verso determinate direzioni; la larghezza minima della strisce longitudinali, escluse quelle di margine, è di 15 cm per le autostrade e per le strade extraurbane principali, di 12 cm per le strade extraurbane secondarie, urbane di scorrimento ed urbane di quartiere e 10 cm per le strade locali. 2. Le strisce longitudinali si suddividono in: a) strisce di separazione dei sensi di marcia; b) strisce di corsia; c) strisce di margine della carreggiata; d) strisce di raccordo; e) strisce di guida sulle intersezioni. 3. Le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue (fig. II.415); le lunghezze dei tratti e degli intervalli delle strisce discontinue, nei rettilinei, sono stabilite nella seguente tabella: Tipo di striscia Tratto m Intervallo m Ambito di applicazione A 4,5 7,5 b 3,0 4,5 c 3,0 3,0 d 4,5 1,5 e 3,0 3,0 Per separazione dei sensi di marcia e delle corsie di marcia nei tratti con velocità di progetto superiore a 110km/h Per separazione dei sensi di marcia e delle corsie di marcia nei tratti con velocità di progetto tra 50 e 110km/h Per separazione dei sensi di marcia e delle corsie di marcia nei tratti con velocità di progetto non superiore a 50km/h o in galleria Per strisce di preavviso dell'approssimarsi di una striscia continua Per delimitare le corsie di accelerazione e di decelerazione 36

f 1,0 1,0 Per strisce di margine, per interruzione di linee continue in corrispondenza di accessi laterali o di passi carrabili g 1,0 1,5 Per strisce di guida sulle intersezioni h 4,5 3,0 Per strisce di separazione delle corsie reversibili fig. II.415 4. In curva, gli intervalli delle strisce di tipo "a" e "b", di cui alla tabella del comma 3, possono essere ridotti in funzione dei raggi di curvatura fino alla lunghezza del tratto. Particolare cura deve essere posta nella riverniciatura delle linee discontinue affinché i nuovi segmenti coincidano il più possibile con quelli vecchi, in modo da apparire chiari e nitidi, senza possibilità di errore. 5. L'estesa di una striscia continua non deve essere inferiore a 30 m, salvo il caso in cui due intersezioni successive siano così ravvicinate da non consentire tale lunghezza o in caso di raccordo con le linee di arresto. 6. Il tracciamento delle strisce longitudinali è obbligatorio su tutti i tipi di strade, ad eccezione delle strade non dotate di pavimentazione idonea alla posa delle strisce, mentre è facoltativo su quelle locali. Art. 139 reg. (strisce di separazione dei sensi di marcia) omissis Art. 140 reg. (strisce di corsia) 37

omissis Art. 141 reg. (strisce di margine della carreggiata) omissis Art. 142 reg. (strisce di raccordo) omissis Art. 143 reg. (strisce di guida sulle intersezioni) 1. Le strisce di raccordo sono strisce continue oblique di colore bianco e vanno usate in dipendenza di variazioni della larghezza della carreggiata utilizzabile dal traffico, o delle corsie. 2. L'inclinazione delle linee di raccordo rispetto all'asse stradale non deve superare il 5% per le strade urbane di quartiere e per le strade locali e il 2% per tutti gli altri tipi di strade, fatti salvi i casi in cui ciò risultasse impossibile per la presenza di intersezioni a monte (fig. II.429). 3. Le strisce di raccordo possono delimitare zone della carreggiata dalle quali si voglia escludere il traffico; in tal caso queste zone possono essere visualizzate mediante zebratura. 4. Le strisce di raccordo per far divergere il traffico da ostacoli o isole posti entro la carreggiata devono essere realizzati come indicato in figura II.430. fig. II.429 figura II.430 38

Art. 143 reg. (strisce di guida sulle intersezioni) 1. Le strisce di guida sulle intersezioni sono del tipo "g", di cui alla tabella dell'articolo 138, comma 3, sono curve, discontinue, di colore bianco e possono essere tracciate nelle aree di intersezione per guidare i veicoli in manovra secondo una corretta traiettoria (fig. II.431/a e II.431/b). 2. Le strisce di guida sulle intersezioni possono essere tracciate altresì per indicare i limiti dell'ingombro in curva dei tram. fig. II.431/a fig. II.431/b 39

Art. 144 reg. (strisce trasversali) 1. Le strisce trasversali, o linee di arresto, sono continue o discontinue e di colore bianco; quelle continue hanno larghezza minima di 50 cm e vanno usate in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate, degli attraversamenti pedonali semaforizzati ed in presenza del segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. II.432/a, II.432/b, II.432/c); quelle discontinue vanno usate in presenza del segnale DARE PRECEDENZA. 2. La linea di arresto deve essere tracciata con andamento parallelo all'asse della strada principale, di massima sulla soglia dell'intersezione e, comunque, in posizione tale da consentire agevolmente le manovre di svolta; deve essere tracciata, inoltre, in posizione tale che il conducente possa, se necessario, fermarsi in tempo utile prima di tale linea ed avere la visuale più ampia possibile sui rami della intersezione, tenuto conto delle esigenze di movimento degli altri veicoli e dei pedoni. La linea non deve essere tracciata in presenza di corsie di accelerazione. 3. La linea di arresto deve collegare il margine della carreggiata con la striscia longitudinale di separazione dei sensi di marcia ovvero, nei sensi unici, con l'altro margine della carreggiata. Per le strade prive di salvagente od isola spartitraffico, la linea deve essere raccordata con la striscia longitudinale continua per una lunghezza non inferiore a 25 m e a 10 m, rispettivamente fuori e dentro i centri abitati. 4. La linea di arresto, in presenza del segnale DARE PRECEDENZA, è costituita da una serie di triangoli bianchi tracciati con la punta rivolta verso il conducente obbligato a dare la precedenza; tali triangoli hanno una base compresa tra 40 e 60 cm ed un'altezza compresa tra 60 e 70 cm (fig. II.433). In particolare: base 60 ed altezza 70 cm su strade di tipo C e D; base 50 e altezza 60 cm su strade di tipo E; base 40 e altezza 50 su strade di tipo F. La distanza tra due triangoli è pari a circa la metà della base. 5. Sulle intersezioni regolate mediante segnali semaforici, la linea di arresto deve essere tracciata prima dell'attraversamento pedonale ad una distanza di 1 m dal limite di questo (fig. II.431/a). fig. II.432/a 40

fig. II.432/b fig.ii.432/c fig. II.433 41

Art. 145 reg. (attraversamenti pedonali) 1. Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e degli intervalli è di 50 cm (fig. II.434). 2. La larghezza degli attraversamenti pedonali deve essere comunque commisurata al flusso del traffico pedonale. 3. In presenza del segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA l'attraversamento pedonale, se esiste, deve essere tracciato a monte della linea di arresto, lasciando uno spazio libero di almeno 5 m; in tal caso i pedoni devono essere incanalati verso l'attraversamento pedonale mediante opportuni sistemi di protezione (fig. II.435). 4. Sulle strade ove è consentita la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei conducenti, nei confronti dei pedoni che si accingono ad impegnare la carreggiata, gli attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella di cui all'articolo 151, comma 3, di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale striscia è vietata la sosta (fig. II.436). fig. II.434 fig. II.435 42

fig. II.436 Art 146 reg. (attraversamenti ciclabili) omissis Art. 147 reg. (frecce direzionali) omissis Art. 148 reg. (iscrizioni e simboli) omissis 43

Art. 149 reg. (strisce di delimitazione degli stalli di sosta o per la sosta riservata) 1. La delimitazione degli stalli di sosta è effettuata mediante il tracciamento sulla pavimentazione di strisce della larghezza di 12 cm formanti un rettangolo, oppure con strisce di delimitazione ad L o a T, indicanti l'inizio, la fine o la suddivisione degli stalli entro i quali dovrà essere parcheggiato il veicolo. 2. La delimitazione degli stalli di sosta mediante strisce (fig. II.444) è obbligatoria ovunque gli stalli siano disposti a spina (con inclinazione di 45 rispetto all'asse della corsia adiacente agli stalli) ed a pettine (con inclinazione di 90 rispetto all'asse della corsia adiacente agli stalli); è consigliata quando gli stalli sono disposti longitudinalmente (parallelamente all'asse della corsia adiacente agli stalli). 3. I colori delle strisce di delimitazione degli stalli di sosta sono: a) bianco per gli stalli di sosta non a pagamento; b) azzurro per gli stalli di sosta a pagamento; c) giallo per gli stalli di sosta riservati. 4. Gli stalli di sosta riservati devono portare l'indicazione, mediante iscrizione o simbolo, della categoria di veicolo cui lo stallo è riservato. 5. Gli stalli di sosta riservati alle persone invalide devono essere delimitati da strisce gialle e contrassegnati sulla pavimentazione dall'apposito simbolo; devono, inoltre, essere affiancati da uno spazio libero necessario per consentire l'apertura dello sportello del veicolo nonché la manovra di entrata e di uscita dal veicolo, ovvero per consentire l'accesso al marciapiede (figg. II.445/a, II.445/b, II.445/c). fig. II.444 44

fig. II.445/a 45

fig. II.445/b 46

fig. II.445/c 47

Art. 150 reg. (presegnalamento di isole di traffico o di ostacoli entro la carreggiata) 1. Le isole di traffico a raso sulla pavimentazione ed i triangoli di presegnalamento delle isole di traffico in rilievo devono essere evidenziati mediante zebrature poste entro le strisce di raccordo per l'incanalamento dei veicoli o tra queste ed il bordo della carreggiata. 2. Le strisce delle zebrature devono essere di colore bianco, inclinate di almeno 45 rispetto alla corsia di marcia e di larghezza non inferiore a 30 cm; gli intervalli tra le strisce sono di larghezza doppia rispetto alle strisce (fig. II.446). 3. Le strisce di raccordo sono bianche. 4. Sulle zone di presegnalamento è vietata la sosta. fig. II.446 Art. 151 reg. (strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico collettivo di linea) 1. Le strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico collettivo di linea sono costituite da una striscia longitudinale gialla discontinua, posta ad una distanza minima di 2,70 m dal marciapiede o dalla striscia di margine continua, e da due strisce trasversali gialle continue che si raccordano perpendicolarmente alle precedenti; nel caso di golfi di fermata le strisce trasversali possono non essere tracciate. La larghezza delle strisce è di 12 cm. 2. La zona di fermata è suddivisa in tre parti: la prima e l'ultima di lunghezza pari a 12 m, necessarie per l'effettuazione delle manovre di accostamento al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico da parte del veicolo; la zona centrale deve avere una lunghezza minima pari alla lunghezza, maggiorata di 2 m, del veicolo più lungo che effettua la fermata. 3. La prima e l'ultima parte possono essere evidenziate mediante tracciamento di una striscia gialla a zig zag (fig. II.447). 48