PROGETTO: "ALLACCIAMENTO PROGETTO GAS S.R.L. DN 100 (4") 75 bar" COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA RELAZIONE TECNICA



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Fg. 1 di 11 PROGETTO: "ALLACCIAMENTO PROGETTO GAS S.R.L. DN 1 (4") 75 bar" COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA RELAZIONE TECNICA presentata ai sensi del D.P.R. 8.6.21 n. 327 e s.m.i. NN Emissione per Permessi Di Febo Mazzoli Giulioni R. 5/3/15 Descrizione Elaborato Verificato Approvato Data

Fg. 2 di 11 INDICE 1. QUADRO PROGRAMMATICO E PROCEDURALE 3 1.1. Premessa 3 1.2. Scopo dell opera 3 1.3. Programmazione 4 1.4. Procedure autorizzative 4 1.4.1. Autorizzazione Unica 4 1.4.2. Ulteriori procedure che confluiscono nell Autorizzazione Unica 4 1.5. Sicurezza ed Esercizio 5 2. QUADRO PROGETTUALE 5 2.1. Criteri di progettazione 5 2.2. Allacciamento 5 2.2.1. Tubazioni 6 2.2.2. Protezioni meccaniche 6 2.2.3. Protezione anticorrosiva 6 2.3. Fascia di vincolo preordinato all esproprio/asservimento (V.P.E.) 6 2.4. Area di passaggio (superficie di occupazione temporanea) 7 2.5. Aree non soggette a V.P.E. 7 2.5.1. Ubicazione piazzole (P) e strade (S) provvisorie 7 2.5.2. Allargamenti (A) provvisori rispetto alla fascia di V.P.E. 8 2.6. Descrizione del tracciato 8 2.6.1. Percorrenze nei Comuni 9 2.6.2. Modalità di riutilizzo delle terre e rocce di scavo 9 2.7. Modalità di smaltimento materiali da demolizione 1 2.8. Impianti 1 2.8.1. Impianti di intercettazione di linea 1 2.8.2. Ubicazione degli impianti 1 3. ALLEGATI 11

Fg. 3 di 11 1. QUADRO PROGRAMMATICO E PROCEDURALE 1.1. Premessa Snam Rete Gas S.p.A. svolge attività di trasporto e dispacciamento del gas naturale, dichiarate di interesse pubblico ai sensi dell art. 8, comma 1 del Decreto Legislativo 23.5.2 n. 164 e dell art. 1, comma 2, della Legge n. 239/24. La Società ha tra i propri compiti la realizzazione di metanodotti e di opere ad essi connesse, per il trasporto e la fornitura di gas naturale alle utenze civili ed industriali che ne fanno richiesta. Tale compito è stabilito dal Codice di Rete approvato dall Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas con Delibera 75/3 e fa riferimento a quanto previsto dal comma 1 dell art. 31 del D. Lgs. 164/2. 1.2. Scopo dell opera L'intervento oggetto della presente relazione consiste nella realizzazione di un nuovo allacciamento alla rete di metano al fine di approvvigionare un'utenza da parte di Snam Rete Gas S.p.A. Ai sensi dell art. 31 del Decreto Legislativo 164/2 comma 1 con l attuale rete in esercizio, non è più possibile soddisfare le previste necessità di trasporto e risulta quindi indispensabile realizzare l 75 bar, che ricade in Comune di Campiglia Marittima, il cui tracciato è illustrato nell allegato schema di rete. La condotta non fa parte della rete nazionale dei metanodotti, ed ha lo scopo di fornire gas metano per autotrazione, il cui utilizzo consente una notevole riduzione delle emissioni inquinanti. Le opere consistono nella posa di un nuovo tratto di tubazione (circa 4 m.) che collega il metanodotto denominato Metanodotto Collegamento Torrenieri - Piombino al met. Livorno - Piombino, mediante un tubo di collegamento, un impianto d'intercettazione di stacco e un impianto d'intercettazione terminale di consegna del metano all utenza.

Fg. 4 di 11 1.3. Programmazione Al fine di raggiungere lo scopo dell opera, sarà necessario iniziare la costruzione dell impianto entro il mese di ottobre 215, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni. La durata dei lavori sarà di circa 3 (tre) mesi. 1.4. Procedure autorizzative 1.4.1. Autorizzazione Unica L opera è soggetta alla procedura di cui al D.P.R. 8.6.21 n. 327, in accordo alle modifiche del D. Lgs. 27/12/24 n. 33. L Ente competente al rilascio dell autorizzazione unica è la Provincia di Livorno. Per la realizzazione dell impianto verranno coinvolte 9 ditte catastali e 9 proprietari. Ai fini di dichiarare l opera di Pubblica Utilità, ai sensi del D.P.R. 8.6.21 n. 327 e s.m.i. si allegano alla presente Relazione Tecnica: - gli elaborati planimetrici in scala 1:2, riportanti la fascia di vincolo preordinato all esproprio e le aree di occupazione temporanea; - l elenco delle ditte risultanti dai registri catastali; - la dichiarazione ai sensi dell art. 31 del D. Lgs. n. 164 del 23/5/2. 1.4.2. Ulteriori procedure che confluiscono nell Autorizzazione Unica Ai sensi degli artt. 14 e segg. della Legge 7/8/199, n. 241 e s.m.i., l esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, avviene mediante l indizione, da parte dell'amministrazione procedente, di una Conferenza di Servizi. Di seguito si elencano le principali procedure finalizzate al rilascio di autorizzazioni/pareri/nulla osta, necessari per l adozione del Provvedimento finale: - Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni, Ispettorato Territoriale Toscana Settore 3, ai sensi del D. Lgs. 1.8.23 n. 259, in riferimento all interferenza con cavi di telecomunicazioni; - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana in merito alla possibilità di rinvenimento di beni archeologici durante le fasi di scavo;

Fg. 5 di 11 - Comune di Campiglia Marittima in merito all autorizzazione edilizia delle opere e all'attraversamento stradale; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno; Eventuali altri Enti interessati dalla procedura verranno individuati nel corso dell istruttoria. 1.5. Sicurezza ed Esercizio Essendo l opera individuata fra quelle ricomprese nell attività 6 categoria B dell Allegato 1 al D.P.R. 151/211, il progetto dovrà essere sottoposto alla preventiva valutazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno, ai sensi dell art. 3 del suddetto Decreto Presidenziale. Al sopracitato Comando, prima della messa in esercizio del gasdotto, dovrà essere inviata, ai sensi dell art. 4 del D.P.R. 151/211, la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di inizio attività) con allegata la relativa Asseverazione. 2. QUADRO PROGETTUALE 2.1. Criteri di progettazione L opera è progettata conformemente alla Regola Tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a,8, contenute nel D.M. 17/4/28. La pressione di progetto, adottata per il calcolo dello spessore delle tubazioni, è di 75 bar. Il grado di utilizzazione per il calcolo dello spessore della tubazione sarà pari a f=,57. Pertanto, in conformità al punto 1.3 dell Allegato A al suddetto Decreto, la condotta viene classificata di 1 specie. 2.2. Allacciamento L'allacciamento è costituito da una tubazione interrata con una copertura minima di,9 m (in linea con le previsioni del D.M. 17/4/28), del diametro nominale di 1 mm (4 ), sviluppo totale complessivo di 4 metri, ed è costituito da tubi in acciaio saldati di testa. L'allacciamento è corredato dai relativi accessori, quali armadietti per apparecchiature di controllo e per la protezione catodica e cartelli segnalatori.

Fg. 6 di 11 2.2.1. Tubazioni Le tubazioni impiegate saranno in acciaio di qualità Grado L36 NB/MB, ottenuto a forno elettrico, saldato longitudinalmente. Essendo la pressione massima di esercizio (MOP) pari a 75 bar, i tubi saranno conformi alle norme UNI EN 1594. I tubi, collaudati singolarmente in fabbrica dai produttori, avranno una lunghezza pari a circa 12 metri e saranno smussati e calibrati alle estremità per permettere la saldatura elettrica in testa. 2.2.2. Protezioni meccaniche In corrispondenza degli attraversamenti e/o percorrenze di strade e/o aree pavimentate, la tubazione sarà protetta meccanicamente con tubi di protezione in acciaio o con cunicolo in cls, secondo quanto prescritto dal punto 2.8 dell Allegato A del D.M. 17/4/8. 2.2.3. Protezione anticorrosiva La condotta è protetta da: - una protezione passiva esterna in polietilene, di adeguato spessore; i giunti di saldatura sono rivestiti in cantiere con fasce termorestringenti di polietilene; - una protezione attiva (catodica), attraverso un sistema di corrente impressa con apparecchiature poste lungo la linea che rende il metallo della condotta elettricamente più negativo rispetto all elettrolito circostante (terreno, acqua, ecc.). 2.3. Fascia di vincolo preordinato all esproprio/asservimento (V.P.E.) La distanza minima dell asse del gasdotto dai fabbricati, misurata orizzontalmente ed in senso ortogonale all asse della condotta, è in linea con quanto previsto dal D.M. 17/4/28. Nel caso specifico la fascia di asservimento proposta è di 27 m (13,5 m + 13,5 m), vedi doc. VPE-2. Per garantire nel tempo il rispetto della sopra citata distanza, Snam Rete Gas S.p.A. procede alla costituzione consensuale di servitù di metanodotto, consistente nell impegno delle

Fg. 7 di 11 proprietà a non costruire a fronte di indennità monetaria, lasciando inalterate le possibilità di utilizzo agricolo dei fondi asserviti (servitù non aedificandi). Nel caso in cui non si raggiunga, con i proprietari dei fondi, l accordo bonario, si procede alla richiesta di imposizione coattiva di servitù, con contestuale richiesta di occupazione temporanea delle aree necessarie alla realizzazione delle opere (art. 22 D.P.R. 327/21 e s.m.i.). 2.4. Area di passaggio (superficie di occupazione temporanea) Le operazioni di scavo della trincea, di saldatura dei tubi e di rinterro della condotta richiedono la realizzazione di una pista di lavoro denominata "area di passaggio". Quest'ultima deve essere tale da consentire la buona esecuzione dei lavori ed il transito dei mezzi di servizio e di soccorso (vedi all. doc. VPE-3). Per il lavoro in oggetto è stata valutata una fascia di passaggio ristretta che misura 12 m (4 m + 8 m dall'asse tubo nella direzione di flusso del gas), vedi doc. VPE-3. L'accessibilità all'area di passaggio sarà assicurata da due strade di accesso poste alle estremità dell intervento, le quali, durante l'esecuzione dell'opera, consentiranno, mediante un accesso carrabile, l ingresso al cantiere. Ultimate le lavorazioni i due impianti saranno raggiungibili dalla ordinaria viabilità. Si evidenzia, ad ogni buon fine, che l area di passaggio ricadente all interno della fascia di V.P.E. può debordare nei casi particolari sotto descritti. 2.5. Aree non soggette a V.P.E. All esterno della fascia di V.P.E. è necessario occupare temporaneamente aree (piazzole) per il deposito materiali (P) e realizzare strade di accesso provvisorie all area di passaggio (S). L ubicazione delle piazzole e delle strade provvisorie è riportata in verde nell allegata planimetria in scala 1: 2 e nella seguente tabella. 2.5.1. Ubicazione piazzole (P) e strade (S) provvisorie Num. ordine Progr. (km) Comune Note P.1 +, Campiglia Marittima Piazzola deposito materiale S.1 +15, Campiglia Marittima Strada d accesso definitiva

Fg. 8 di 11 Gli allargamenti provvisori dell area di lavoro sono evidenziati in verde nella planimetria 1:2 (vedi all. doc. VPE-3) e nella seguente tabella. 2.5.2. Allargamenti (A) provvisori rispetto alla fascia di V.P.E. Num. Progr. ordine (km) Comune Motivazione A.1 +26, Campiglia Marittima Area lavoro a fianco della condotta A. 2 +4, Campiglia Marittima Per realizzazione impianto 2.6. Descrizione del tracciato L opera in progetto consisterà nell'allacciamento ad una centrale di compressione per autotrazione per il rifornimento dei gas metano e tale condotta partirà dal metanodotto esistente Metanodotto Collegamento Torrenieri - Piombino al met. Livorno - Piombino" per giungere in un impianto denominato "Punto di intercettazione e derivazione semplice - stacco da linea", a seguito del quale la condotta proseguirà in parallelismo ad una strada fino ad attraversare via della Lavoriere, per poi attraversare via degli Scalpellini e terminare all'interno dell'area utente dove si troverà un impianto terminale denominato "Punto di Intercettazione con Discaggio di Allacciamento". La condotta di cui sopra avrà una lunghezza di circa 4 metri, di cui circa 289.5 metri posati in tubo libero, circa 56.5 metri protetti mediante tubo di protezione in acciaio (36 metri in prossimità dell'attraversamento di via delle Lavoriere e 2.5 m nel tratto terminale su via degli Scalpellini), e il tratto intermedio tra via delle Lavoriere e via degli Scalpellini di circa 54 metri protetto con cunicolo in calcestruzzo. Tale opera comporterà, come già detto, la realizzazione di due impianti di intercettazione di linea, i quali saranno delimitati da un cordolo in calcestruzzo con soprastante una recinzione in pannelli in grigliato metallico; l'accesso a tali impianti sarà garantito dalle attigue strade di viabilità locale. La tubazione in acciaio, di diametro 114,3 mm e spessore 5,2 mm, sarà posata con scavo in trincea e laddove previsto sarà opportunamente protetta, come riscontrabile dagli elaborati grafici allegati.

Fg. 9 di 11 2.6.1. Percorrenze nei Comuni Comune Percorrenza (km) Campiglia Marittima,4 2.6.2. Modalità di riutilizzo delle terre e rocce di scavo Nell area di lavoro verrà realizzato lo scavo della trincea con profondità adeguata (circa 2, metri) che comporterà la movimentazione di un quantitativo di terreno pari a circa 11 mc. Le terre risultanti dalle attività di scavo saranno completamente riutilizzate in fase di rinterro nel modo più corretto, onde evitare il rimescolamento dello strato superficiale con gli orizzonti più profondi. Le aree interessate non risultano essere incluse negli elenchi dei siti contaminati, né risultano essere mai state sottoposte ad interventi di bonifica né, dalle informazioni di cui si dispone, risultano essere mai state oggetto di attività che possano aver provocato nel tempo situazioni di possibili inquinamenti. La localizzazione del deposito provvisorio del materiale di scavo, realizzato ai margini dei tratti di metanodotto da proteggere in adiacenza alle aree di scavo stesso, rappresenta la migliore garanzia della certezza dell integrale riutilizzo. Al fine di garantire un elevato livello di tutela ambientale durante tutta la realizzazione dell opera ed in particolare durante tutte le fasi di movimentazione delle terre e rocce da scavo, non saranno utilizzati prodotti inquinanti che possano modificarne le caratteristiche chimico-fisiche né le stesse saranno oggetto di preventivi trattamenti o trasformazioni prima del riutilizzo. In particolare sarà prestata la massima attenzione durante le operazioni di scotico e scavo separando gli strati di terreno superficiale da quelli profondi. Tali accorgimenti permetteranno di procedere al rinterro rispettando la successione originaria degli strati di terreno, riutilizzando interamente il materiale precedentemente rimosso. Pertanto, in conclusione, le terre e rocce da scavo in questione non sono considerate rifiuti e quindi, per le medesime, non si applicano le disposizioni della parte quarta del D. Lgs 152/26 e ss.mm.ii., come previsto dall art. 185 comma 1 lett. c).

Fg. 1 di 11 2.7. Modalità di smaltimento materiali da demolizione Il materiale proveniente da demolizione di pavimentazioni stradali sarà trattato come rifiuto speciale secondo quanto disposto da normativa vigente e sarà trasportato in idonea discarica autorizzata. 2.8. Impianti Gli impianti sono costituiti da tubazioni, valvole e pezzi speciali, prevalentemente interrati, ubicati in aree recintate con pannelli in grigliato di ferro verniciato alti 2 metri dal piano impianto, su cordolo di calcestruzzo armato. 2.8.1. Impianti di intercettazione di linea In accordo al D.M. 17/4/28, la condotta costituente l allacciamento dovrà essere munita di Punto di Intercettazione di Derivazione Semplice (P.I.D.S.), e Punto di Intercettazione con Discaggio di Allacciamento (P.I.D.A.), entrambi collocati all interno di aree recintate; la dimensione delle due aree impiantistiche saranno di circa 3,6 x 3,6 metri. 2.8.2. Ubicazione degli impianti Num. ordine Impianto Progr (km) 1 p.i.d.s. +14 LI Campiglia Marittima 2 p.i.d.a. +394 LI Campiglia Marittima Prov Comune Località Sup. (m 2 ) Campo alla Croce Campo alla Croce Strada di accesso (m) 13 13 13 5

Fg. 11 di 11 3. ALLEGATI Planimetria catastale scala 1:2. con tracciato di progetto (DICW11746); Rilievo celerimetrico (DICW11746/1); Profilo Longitudinale (DICW11746/2); Impianto P.I.D.S. (DICW11746/3); Impianto P.I.D.A. (DICW11746/4); Inquadramento Urbanistico (VPE-1); Planimetria catastale con vincolo preordinato all'esproprio (VPE-2) Planimetria catastale con aree di passaggio e occupazione temporanea (VPE-3); Piano viario (DICW 11746/5); Fasce tipo (DICW 11746/6); Dichiarazione ai sensi dell'art. 31 del D.Lgs. 164/2; Piano particellare; Documentazione fotografica; Calcolo previsionale di impatto acustico; Relazione Tecnica per parere di conformità del progetto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno. Elenco delle istanze inoltrate: Istanza di valutazione del progetto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno; Istanza Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni, Ispettorato Territoriale Toscana Settore 3 ; Istanza Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.