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Informatica giuridica. I reati informatici Ondate di diritto penale dell informatica Tutela dei dati (anni 70 e 80, ma in Italia l. 675/96) Tutela delle proprietà intellettuale (a partire da anni 80, ma in Italia d. l. 518/92) Criminalità economica legata al computer - accesso abusivo a sistemi informatici (anni 80, ma in Italia l. 547/93) Disposizioni in materia di procedura penale (sequestro apparecchiature informatiche, etc., misure di sicurezza, controllo sulla crittografia, etc.) Contenuti illegali o dannosi diffusi tramite Internet (anni 90) 2 Le dimensioni del fenomeno Difficili da determinare: Molti reati informatici non vengono scoperti Molti reati sono commessi di dipendenti di aziende, e si trova di regola una soluzione extragiudiziale Spesso l autorità giudiziaria non viene comunque informata del fatto, per evitare che il pubblico ne venga a conoscenza I reati informatici (computer crimes) Ocse (1983) comportamento illegale, non etico o autorizzato, riguardante l elaborazione automatica dei dati e/o la trasmissione dei dati) Reati commessi a mezzo di tecnologie informatiche (diffamazione tramite Internet, istigazione all odio e alla violenza razziale, spionaggio politico o militare, etc., danneggiamento informatico) Reati commessi a danno di tecnologie informatiche (furto o danneggiamento di computer, distruzione, manipolazione o sabotaggio di dati, etc. Entrambi: accesso illegale a sistema informatico usando un sistema informatico) Problema: tutti o quasi tutti i reati possono essere anche informatici 3 4 I reati informatici Problemi nella repressione dei reati informatici Norme penali eventualmente informatiche : disposizioni che prevedono un evento che può essere realizzato anche mediante o contro tecnologie informatiche (estorsione, ex. 629 c.p. realizzata mediante minaccia di non disattivare virus) Norme penali informatiche in senso ampio : estedono a fattispecie informatiche norme esistenti (esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza su beni informatici, (art. l. 547/93) Norme penali informatiche in senso stretto : esclusivamente riferite a fatti informatici (art. 4 l. 547/93, accesso non autorizzato a sistemi informatici) Divieto di analogia: I file elettronici sono documenti (falso)? I dati e I programmi sono cose (furto e danneggiamento)? L elaboratore puà essere soggetto passivo del reato di truffa? I programmi per elaboratore sono opere dell ingegno? Necessità di interventi legislativi 5 6 1

Statuto dei lavoratori ART. 4 - Impianti audiovisivi. Divieto di schedatura dei lavoratori e di controllo ad distanza: art 4 l. 300/1970 Art. 8 l. 300/1970 È vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti. 7 8 ART. 8. - Divieto di indagini sulle opinioni ART. 38. - Disposizioni penali E fatto divieto al datore di lavoro, al fini dell'assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoro. Le violazioni degli artt. 2, 4, 5, 6, 8 e 15 primo comma, lett. a), sono punite, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, con l'ammenda da lire 100.000 a lire un milione o con l'arresto da 15 giorni ad un anno Quando, per le condizioni economiche del reo, l'ammenda stabilita nel primo comma può presumersi inefficace anche se applicata nel massimo, il giudice ha facoltà di aumentarla fino al quintuplo. 9 10 Informatica giuridica. L. 23 dicembre 1993, n. 547. L. 547/547. Il diritto penale dell informatica Riconduce i nuovi reati alle figure esistenti. (nuove forme di aggressione a beni già tutelati). Possiamo raggruparli come segue Danneggiamento informatico Accesso abusivo a sistema informatico Turbativa di comunicazioni informatiche Frode informatica Falso informatico 12 2

Informatica giuridica. IL DANNEGGIAMENTO INFORMATICO Il danneggiamento di sistemi informatici La nozione di violenza sulle cose (estesa ai sistemi informatici): art. 392 bis Il danneggiamento di impianti di utilità (esteso ai sistemi informatici): art. 420 Il danneggiamento (esteso ai sistemi informatici e telematici): art. 635 bis) 14 Art. 392 - Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose 1. Chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da se medesimo, mediante violenza sulle cose, è punito a querela della persona offesa, con la multa fino a lire un milione. 2. Agli effetti della legge penale, si ha "violenza sulle cose", allorché la cosa viene danneggiata o trasformata, o ne è mutata la destinazione. Comma 3, art. 420 cp. 3. Si ha, altresì, violenza sulle cose, allorchè un programma informatico viene alterato, modificato o cancellato in tutto o in parte ovvero viene impedito o turbato il funzionamento da un sistema informatico o telematico. 15 16 Esempi Dattilografo non pagato introduce password nel computer del cliente Programmatrice introduce time-bomb nel computer del cliente per ottenere un sollecito pagamento Art. 420. Attentato a impianti di pubblica utilità 1. Chiunque commette un fatto diretto a danneggiare o distruggere impianti di pubblica utlità, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da uno a quattro anni. 2. La pena di cui al primo comma si applica anche a chi commette un fatto diretto a danneggiare o distruggere sistemi informatici o telematici di pubblica utilità, ovvero dati, informazioni o programmi in essi contenuti o ad esso pertinenti. 17 18 3

Art. 420. Attentato a impianti di pubblica utilità (continua) La caratterizzazione dottrinale dell attentato a impianti (informatici di pubblica utilità) Se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento dell'impianto o del sistema, dei dati, delle informazioni o dei programmi, ovvero l'interruzione anche parziale del funzionamento dell'impianto o del sistema, la pena è della reclusione da tre a otto anni Reato a consumazione anticipata aggravato dall evento Per la realizzazione del reato non è necessario il danno, basta il fatto diretto a realizzarlo Il danno è circostanza aggravante La fattispecie è limitata all ipotesi di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità 19 20 Art. 635 Danneggiamento Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire seicentomila. Art. 635 bis Danneggiamento di sistemi informatici e telematici Chiunque distrugge, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici altrui, ovvero programmi, informazioni o dati altrui, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se ricorre una o più delle circostanze di cui al secondo comma dell'articolo 635, ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema, la pena è della reclusione da uno a quattro anni (1). 21 22 Art. 615 quinquies Diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico Virus Chiunque diffonde, comunica o consegna un programma informatico da lui stesso o da altri redatto, avente per scopo o per effetto il danneggiamento di un sistema informatico o telematico, dei dati o dei programmi in esso contenuti o ad esso pertinenti, ovvero l'interruzione, totale o parziale, o l'alterazione del suo funzionamento, è punito con la reclusione sino a due anni e con la multa sino a lire venti milioni (1). In senso generico Programma informatico Predisposto al fine di operare in un sistema informatico contro la volontà del titolare 23 24 4

Virus in senso stretto Tipologie di virus (I) Programma informatico che si auto-replica (quando viene eseguito produce una copia di se) e si diffonde nel sistema informatico (o nella rete informatica) attaccandosi quale parassita ad altri oggetti informatici (messaggi, documenti, programmi, ecc,) Un virus può Essere innocuo (limitarsi a occupare spazio e visualizzare messaggi) o Compiere azioni nocive al sistema informatico che lo ospita (cancellare o modificare files, interrompere il funzionamento del sistema, ecc.) 25 26 Tipologie di virus Tipologie di virus Il virus può Essere codificato (crittato) in modo da non essere riconoscibile ai programmi antivirus Essere polimorfico (anche la procedura di decrittazione è codificata, in modo neanch essa sia riconoscibile) Trojan Horse: Programma nocivo che si camuffa da software innocuo (videoscrittura, gioco antivirus, ecc.) Quando viene eseguito, compie un azione nociva (diffonde un virus, ruba una password o altre informazioni) Il trojan horse non si autoreplica, ma si diffonde mediante e-mail o scaricamento da internet 27 28 Tipologie di virus Danneggiamento informatico e diffusione di virus Worms Programma che si autoreplica autonomamente A differenza dei virus, non si unisce ad altro oggetto software, ma vive indipendentemente Sfrutta spesso l e-mail (I love you inviava copie di se stesso a tutti gli indirizzi nell address book del computer ospite) Il danneggiamento informatico (635 bis)un reato qualificato dall evento (per la realizzazione della fattispecie è necessario realizzare il danno) La diffusione di virus (615 quinquies) è invece un reato a cobnsumazione anticipata (non occorre il danno) 29 30 5

Informatica giuridica. L ACCESSO ABUSIVO Le fattispecie L accesso abusivo (615 ter) Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (Art. 615-quarter) L abusiva intercettazione informatica e telematica (617-quarter, quinques, sexies) 32 L accesso abusivo Ipotesi di accesso abusivo Ingresso non autorizzato nei locali Uso non autorizzato di identificativo (password) Inserimento non autorizzato in una rete informatica Hacking Hacking: accesso ad un sistema informatico senza il consenso del titolare del sistema. Computer = armadietto chiuso lasciato in una sala pubblica, che tutti possono cercare di aprire Hacker benevolo: vuole provare la propria virtude. Spesso lascia messaggi onere per il system manager che deve effettuare laboriosi controlli pericolo di danni involontari Hacker malevolo (cracker): vuole causare dei danni 33 34 Hacking 2 Problema Che cosa può fare l'hacker leggere o copiare informazioni cancellare o modificare dati o programmi lasciare messaggi Finalità: Provare le proprie capacità Ottenere un profitto Causare dei danni Problema: accesso autorizzato per fini non autorizzati infermiera accede ai dati sanitari di conoscenti, per soddisfare al propria curiosità e divulga i dati agli amici infermiere cambia le ricette (prescrizioni mediche) con conseguenze letali medico prescrive a paziente con asma beta-bloccante che produce attacco di asma mortale. Il medico distrugge i record che attestano che la paziente soffre di asma 35 36 6

Art. 614 - Violazione di domicilio Domicilio elettronico Chiunque si introduce nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s'introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione fino a tre anni. Alla stessa pena soggiace chi si trattiene nei detti luoghi contro l'espressa volontà di chi ha diritto di escluderlo, ovvero vi si trattiene clandestinamente o con inganno. Il proprio computer (più in generale, il proprio spazio informatico), come luogo nel quale esercitare-sviluppare la propria personalità 37 38 Art. 615-ter. Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni. (reato a querela di parte, ma seguono aggravanti) Art. 615-ter La fattispecie del reato: Misure di sicurezza (qualsiasi accorgimento inteso ad impedire l accesso a persone non autorizzate: basta password) Di pericolo? Rischio che chi accede possa visionare (o copiare) quanto contenuto nel computer Reato comune (può essere commesso da tutti) Sufficiente dolo generico 39 40 Le aggravanti Art. 615-quater. Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici 1) se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri o con abuso della qualità di operatore del sistema; 2) se il colpevole usa violenza sulle cose o alle persone, ovvero se è palesemente armato; 3) se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l'interruzione totale o parziale del suo funzionamento, ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi Chiunque, al fine di procurare a sè o ad altri un profitto, o di arrecare ad altri un danno, abusivamente si procura, riproduce, diffonde, comunica o consegna codici, parole chiave o altri mezzi idonei all'accesso ad un sistema informatico o telematico, protetto da misure di sicurezza, o comunque fornisce istruzioni idonee al predetto scopo, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa sino a lire dieci milioni. 41 42 7

Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso Reato a dolo specifico (fine di procurare a sè o ad altri un profitto, o di arrecare ad altri un danno) Non qualificato dall evento dannoso Informatica giuridica. LA TURBATIVA DELLE COMUNICAZIONI INFORMATICHE 43 Art. 616 - Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prendere o di farne da altri prendere cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa da lire sessantamila a un milione. Art. 616, IV Agli effetti delle disposizioni di questa sezione, per «corrispondenza» si intende quella epistolare, telegrafica, telefonica, informatica o telematica ovvero effettuata con ogni altra forma di comunicazione a distanza. 45 46 Art. 617 - Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche Chiunque, fraudolentemente prende cognizione di una comunicazione o di una conversazione, telefoniche o telegrafiche, tra altre persone o comunque a lui non dirette, ovvero le interrompe o le impedisce è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. la stessa pena si applica a chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico il contenuto delle comunicazioni o delle conversazioni indicate nella prima parte di questo articolo. Art. 617 quater - Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche Chiunque fraudolentamente intercetta comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, la stessa pena si applica a chiunque rivela, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, in tutto o in parte, il contenuto delle comunicazioni di cui al primo comma. 47 48 8

Art. 617 quinquies - Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche Art. 617 sexies Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche Chiunque, fuori dai casi consentiti dalla legge, installa apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico ovvero intercorrenti tra più sistemi, è punito con la reclusione da uno a quattro anni. Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di arrecare ad altri un danno, forma falsamente ovvero altera o sopprime, in tutto o in parte, il contenuto, anche occasionalmente intercettato, di taluna delle comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, è punito, qualora ne faccia uso o lasci che altri ne facciano uso, con la reclusione da uno a quattro anni. 49 50 Art. 621 - Rivelazione del contenuto di documenti segreti Art. 621, II Chiunque, essendo venuto abusivamente a cognizione del contenuto, che debba rimanere segreto, di altrui atti o documenti, pubblici o privati, non costituenti corrispondenza, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a tre anni o con la multa da lire duecentomila a due milioni. Agli effetti della disposizione di cui al primo comma è considerato documento anche qualunque supporto informatico contenente dati, informazioni o programmi. 51 52 Informatica giuridica. LA FRODE INFORMATICA Art. 640 - Truffa Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a se o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire centomila a due milioni. 54 9

Problema La truffa richiede che si induca qualcuno in inganno. Puo questo qualcuno essere un elaboratore? Frode informatica Frode informatica: "furto" informatico: uso di un computer per ottenere in modo disonesto beni, crediti, o servizi frode mediante dati frode mediate programma 55 56 Frode mediante dati input fraud: modifica non autorizzata di dati prima che siano immessi nel computer (l'autore trasmette moduli con dati non corretti all'impiegato che li immette); data fraud: la persona che effettua l'input modifica i dati (impiegato che cancella biglietti venduti per rivenderli); output fraud: soppressione dell'output (e.g. distruzione del printout) e.g. Una cassiera distrugge i rotoli delle stampanti; Program fraud Il risultato illecito si ottiene alterando un programma. Esempi: Un programma per la contabilità contiene routine segreta che elimina certi dati dai reports generati al fine di ridurre IVA Programma che raccoglie le frazioni decimali delle transazioni finanziarie, mettendole in un conto speciale 57 58 Art. 640-ter. Frode informatica (I) Chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire centomila a due milioni. 59 Art. 640-ter. Frode informatica (II) La pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da lire seiicentomila a tre milioni se ricorre una delle circostanze previste dal numero 1) del secondo comma dell'articolo 640, ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema. 60 10

Il reato di frode informatica Uso fraudolento delle carte di credito Figura specifica del reato di truffa La condotta consiste nell alterazione del funzionamento del sistema o di dati, informazioni programmi L evento consiste nel procurarsi l ingiusto profitto Reato comune (può essere commesso da tutti) Aggravante per operatore del sistema Art. 12 legge 197/1991 Chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all acquisto di beni o alla prestazione di servizi, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire seicentomila a lire tre milioni 61 62 Informatica giuridica. IL FALSO INFORMATICO Art. 476 - Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni. 64 Art. 479 - Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici Art. 491-bis Documenti informatici Il pubblico ufficiale che, ricevendo o formando un atto nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, soggiace alle pene stabilite nell'articolo 476. Se alcuna delle falsità previste dal presente capo riguarda un documento informatico pubblico o privato, si applicano le disposizioni del capo stesso concernenti rispettivamente gli atti pubblici e le scritture private. A tal fine per documento informatico si intende qualunque supporto informatico contenente dati o informazioni aventi efficacia probatoria o programmi specificamente destinati ad elaborarli. 65 66 11

Informatica giuridica. ALTRI REATI CON POSSIBILI PROFILI INFORMATICI Art. 629 Estorsione Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da lire un milione a quattro milioni (1). Programmatore immette virus nel computer del cliente, richiedendo un pagamento per disattivarlo. 68 Art. 414 - Istigazione a delinquere Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell'istigazione: 1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti. 2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni. Esempi di istigazione La pubblicazione di tecniche per costruire il virus rappresenta istigazione a delinquere? L invio di e-mail contenenti informazioni su come costruire virus costituisce istigazione (o concorso)? 69 70 Art. 610 - Violenza privata Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni. Art. 612 - Minaccia Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a lire centomila. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell'articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d'ufficio. 71 72 12

Informatica giuridica. I REATI IN MATERIA DI DIRITTO D AUTORE D.lgs 518/1992 (attuativo di direttiva 259/91/CE) Modifica la legge sul diritto d autore (L. 633/1941) Anche i programmi informatici ricadono sotto la normativa sul diritto d autore. La repressione penale la diffusione non a scopo di profitto ricade nell art. 171 l. 633/1941 la duplicazione e distribuzione abusiva a fini di profitto ricade nell art. 171 bis l. 633/1941 74 Art. 171 Art. 171- bis Salvo quanto disposto dall'art. 171-bis è punito con la multa da l. 500 a l. 20.000 chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma: a) riproduce, trascrive, recita in pubblico, diffonde, vende o mette in vendita o pone altrimenti in commercio un'opera altrui o ne rivela il contenuto prima che sia reso pubblico, o introduce e mette in circolazione nel regno esemplari prodotti all'estero contrariamente alla legge italiana; 1. Chiunque abusivamente duplica a fini di profitto, programmi per elaboratore, o, ai medesimi fini e sapendo o avendo motivo di sapere che si tratta di copie non autorizzate, importa, distribuisce, vende, detiene a scopo commerciale, o concede in locazione i medesimi programmi, é soggetto alla pena della reclusione da tre mesi a tre anni e della multa da L. 1.000.000 a L. 10.000.000 75 76 Informatica giuridica. I REATI IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI Le ipotesi di reato Non più la mancata notificazione (art. 34) ora illecito amministrativo) Trattamento illecito di dati personali (art. 35) Omessa adozione di misure necessarie alla sicurezza dei dati (art. 36) Inosservanza dei provvedimenti del Garante (art. 37) Falsità nelle dichiarazioni e nelle notificazioni al Garante (art. 37-bis) 78 13

Informatica giuridica. I reati di internet Ne parliamo in una prossima lezione 14