VALORITALIA Valoritalia è stata fondata nel 2009 dall esigenza di adeguarsi al sistema dei controlli disposto con la nuova OCM Vino, grazie alla collaborazione di due importanti società: FEDERDOC e CSQA Certificazioni. Più recentemente, alla struttura societaria si è aggiunta la partecipazione di UNIONE ITALIANA VINI. Oggi Valoritalia, dislocata sul territorio nazionale con oltre 30 sedi, può rispondere a diverse esigenze aziendali. Svolge principalmente attività di controllo sui vini a DO e IG. In secondo luogo eroga servizi di certificazioni volontaria, sviluppati sia a fronte delle principali norme di sistema (ISO 9001, ISO 22000, ISO 14001) che di prodotto (ISO 22005, BRC, IFS) che ancora su standard innovativi (ad esempio la certificazione del vino vegano, sviluppata con l Associazione Vegetariana Italiana). Valoritalia risponde infine anche ad esigenze di ricerca e innovazione, sviluppa progetti all avanguardia nel campo della sostenibilità e controlla le produzioni biologiche.
I VINI A DO/IG La produzione dei vini DO/IG è disciplinata sia a livello viticolo (ad esempio con regole riferite alla potatura o al sesto di impianto) che a livello enologico, con precise regole da seguire in merito alle rese e alle caratteristiche del prodotto finale. Le regole da seguire sono definite dagli stessi produttori. Le regole sono raccolte nel disciplinare di produzione, mentre i controlli per verificarne la conformità prevedono approfondite analisi chimiche e organolettiche oltre che controlli ispettivi veri e propri. Un cenno ai Disciplinari di produzione Le regole che normano i vini a denominazione di origine sono raccolte nei disciplinari che definiscono gli standard qualitativi di produzione. Se prendiamo come esempio un Disciplinare di produzione di vino Doc (ALL.1) vediamo che in esso vengono fissate: 1)Le tipologie relative alla Denominazione 2)La base amplelografica: vini derivanti da specifiche varietà 3)La zona di produzione: elenco e descrizione dei territori da dove devono provenire le uve 4) Le norme per la viticoltura (sesti d impianto, resa/ha, tipo di irrigazione, titolo alcolometrico minimo dei vini derivanti da quelle uve, ecc ) 5)Le norme per la vinificazione e per le elaborazioni particolari 6)Le caratteristiche al consumo (colore, odore, sapore, titolo alcolometrico volumico totale minio, acidità totale minime, estratto non riduttore minimo 7)Presentazione e designazione 8)Confezionamento 9)Legame con l ambiente geografico (specificità della zona, specificità del prodotto, legame causa effetto tra ambiente e prodotto) La normativa in atto, come riportata in ALL. 1, può riassumersi in una serie di «adempimenti» che viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori devono rispettare per avere il riconoscimento, il controllo e quindi la certificazione dei vini a DO. In seguito vengono sintetizzati gli adempimenti di: VITICOLTORI VINIFICATORI IMBOTTIGLIATORI
Adempimenti della filiera nel rispetto della normativa ADEMPIMENTI DEI VITICOLTORI Iscrizione vigneti Iscrizione dei vigneti nello schedario viticolo (contiene tutte le informazioni di carattere tecnico, agronomico e di idoneità produttiva alla DO che riguardano il potenziale viticolo dell azienda). Le superfici vitate sono organizzate in unità vitate (superfici vitate omogenee per conduzione e caratteristiche tecniche-agronomiche). La regione verifica l idoneità tecnico-produttiva delle unità vitate per l iscrizione allo schedario viticolo, verificando il rispetto dei disciplinari di produzione (resa uva/ha; composizione varietale; scelta vendemmiale). Presentazione telematica annuale della dichiarazione di vendemmia e/o di produzione delle uve. Contestualmente i produttori effettuano la rivendicazione delle produzioni DO. Il sistema informatico effettua il controllo del rispetto dei parametri dei disciplinari di produzione (resa uva/ha; composizione varietale; scelta vendemmiale). I dati della dichiarazione di produzione sono messi a disposizione dell organismo di controllo. Si generano carichi di vino atto a divenire a DO. Adempimenti della filiera nel rispetto della normativa ADEMPIMENTI DEI VINIFICATORI Rispetto delle regole del disciplinare di produzione e della normativa nazionale e comunitaria sui documenti di trasporto e sulla tenuta dei registri di cantina. Comunicazione delle movimentazioni di carico/scarico di vino a DO all organismo di controllo Richiesta di prelievo sulle partite di vino atto a divenire all organismo di controllo per utilizzo della DO. Rilascio da parte dell organismo di controllo dell attestato di idoneità alla DO dopo l esito positivo delle analisi chimico fisiche ed organolettiche eseguite sui campioni prelevati Adempimenti della filiera nel rispetto della normativa ADEMPIMENTI DEGLI IMBOTTIGLIATORI Rispetto delle regole del disciplinare di produzione e della normativa nazionale e comunitaria sui documenti di trasporto e sulla tenuta dei registri di cantina. Comunicazione delle movimentazioni di carico/scarico di vino a DO all organismo di controllo Per i vini imbottigliati atti alla DO, richiesta di prelievo per l utilizzo della DO Rilascio da parte dell organismo di controllo dell attestato di idoneità alla DO dopo l esito positivo delle analisi chimico fisiche ed organolettiche eseguite sui campioni prelevati
VALORITALIA: UN ATTIVITÀ A TUTELA DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI I vini a Denominazione di origine sono tutelati solo se le garanzie offerte sono verificabili; proprio per questo motivo i soggetti titolari di una DOC o di una DOCG sono sottoposti a controlli (anche prima dell'immissione sul mercato) ad opera di soggetti terzi autorizzati con Decreto Ministeriale. I soggetti terzi, chiamati anche Organismi di Controllo, dovranno anche essere accreditati. VALORITALIA è stata incaricato quale soggetto terzo autorizzato dal Ministero a svolgere L ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DELLA QUALITÀ di varie DO italiane. Con la sua attività Valoritalia assicura che il processo produttivo e il prodotto certificato rispondano ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di Produzione. Valoritalia è inoltre convinta che un sistema di certificazione fatto correttamente possa divenire uno strumento per rendere più competitivo il vino prodotto nel mercato
PIANO DEI CONTROLLI Attraverso l incarico ministeriale, Valoritalia assicura, come già detto, che il processo produttivo e il prodotto certificato rispondano ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di Produzione. Lo strumento che regolamenta questa attività è il PIANO DEI CONTROLLI (ALL 2). Il Piano di controllo prevede due tipologie di controlli strettamente collegate: CONTROLLO DOCUMENTALE: effettuato sul 100% della produzione. Controllo di tutta la documentazione che le aziende sono già tenute a presentare per l utilizzo della D.O. (denunce uve, richieste certificazioni, comunicazioni di vendita, ecc); CONTROLLO ISPETTIVO: effettuato in percentuale sui vigneti e sugli stabilimenti di vinificazione e imbottigliamento al fine di verificare la corrispondenza di tutte le operazioni al Disciplinare di Produzione. I controlli effettuati oltre a garantire il rispetto del disciplinare assicurano la TRACCIABLITA dell intera quantità di vino a DO/IG prodotta in Italia.
CARTELLA STAMPA
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CONTROLLO ISPETTIVO VIGNETO Verifica presso le aziende viticole della persistenza delle condizioni per l attitudine alla produzione della DO della relativa superficie coltivata Verifica dell osservanza delle disposizioni di tipo agronomico previste nel Disciplinare di Produzione Verifica ante vendemmia presso le aziende viticole dell osservanza della resa massima per ettaro attraverso un indagine di fertilità che permetta di stimare il carico di uva del vigneto. CANTINA Vinificatori e imbottigliatori Verifica della rispondenza quantitativa fra quanto detenuto e i documenti e registri di cantina; prelievi a campione sul prodotto messo in commercio e successivamente sottoposto ad esame chimico fisico ed organolettico per verificare la rispondenza di tale prodotto con la certificazione di idoneità; verifica della corretta etichettatura e confezionamento dei prodotti imbottigliati in base a quanto prescritto dai disciplinari di produzione e dalla normativa vigente.
CERTIFICAZIONE PRELIEVO ANALISI DEGUSTAZIONE Tutta l attività di controllo effettuata rende quindi possibile la successiva Certificazione e cioè il rilascio alle aziende che lo richiedano di un CERTIFICATO DI IDONEITÀ. Per l ottenimento del certificato, l azienda invia a VALORITALIA la richiesta di prelievo per la partita di vino che intende certificare. Valoritalia, verificata la rispondenza dei carichi e tutta la documentazione relativa alla partita di vino per cui è stata richiesta la certificazione, avvierà l iter di prelievo campione. Tra le bottiglie prelevate 1 bottiglia sarà inviata in laboratorio per effettuare l analisi chimico-fisica, 1 bottiglia sarà utilizzata per l analisi organolettica (Commissione di degustazione: queste costituiscono le fasi successive al prelievo per il rilascio del certificato..) ANALISI - DEGUSTAZIONE L ANALISI CHIMICO FISICA verifica la rispondenza ai parametri indicati nel disciplinare di produzione.. L esame organolettico viene effettuato da Commissioni di Degustazione, formate da 5 membri presenti in appositi elenchi regionali di Tecnici Degustatori ed Esperti, che esaminano i campioni per valutarne le caratteristiche di tipicità/qualità alla VISTA all OLFATTO ed al GUSTO. Si riporta una scheda di valutazione tipo.
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CONTASSEGNI DI STATO Tutte le DOCG e gran parte delle DOC hanno come sistema di tracciabilità il contrassegno di stato prodotto dal POLIGRAFICO DELLO STATO, distribuito e da VALORITALIA alle aziende che normalmente lo richiedono in base agli ettolitri certificati nella fase precedente. Tramite il contrassegno di stato è possibile risalire alle «origini» di ogni bottiglia venduta. LOTTO DI PRODUZIONE In alternativa al contrassegno di stato per alcune denominazioni il sistema di tracciabilità è basato sulla comunicazione del lotto di produzione. Dal lotto si risale alle origini della bottiglia venduta
NON CONFORMITA In caso dall attività di controllo documentale ed ispettiva si dovessero riscontrare delle irregolarità Valoritalia emette all azienda interessata delle non conformità. Non conformità lievi se l azienda può risolvere le irregolarità Non conformità gravi se le irregolarità non sono risolvibili in quanto il prodotto irregolare è stato già immesso in commercio. Le non conformità gravi sono trasmesse alla Regione ed all ICQ per i provvedimenti sanzionatori di competenza.
RESTITUZIONE DATI I lavori di controllo, ispezione e certificazione che caratterizzano l attività di Valoritalia hanno dato origine a una ricca disponibilità di dati relativi a tutta la filiera produttiva, dal vigneto alla bottiglia, propria di ciascuna Denominazione d Origine. Consapevole di questo patrimonio, Valoritalia ha deciso di renderlo completamente disponibile alle aziende produttrici e a tutti gli utilizzatori interessati, attraverso una pubblicazione editoriale e un portale web.
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