TITOLO : La civiltà cretese e micenea

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1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 1 di 7 TITOLO : La civiltà cretese e micenea L isola di Creta e la sua posizione centrale nel Mediterraneo Arthur Evans Arthur Evans mentre analizza un reperto archeologico (8 luglio 1851-11 luglio 1941) La civiltà cretese La civiltà cretese o minoica, dal nome del leggendario re Minosse, si sviluppa durante l età del bronzo nell isola di Creta, situata centralmente nel Mediterraneo orientale. Quella cretese fu una civiltà che sviluppò in maniera produttiva l agricoltura, l allevamento e il commercio soprattutto con la Grecia, l Asia Minore e l Egitto; ciò le ha permesso di diventare il primo impero marittimo del mondo. La civiltà cretese fu scoperta nel 1900 grazie agli scavi dell archeologo Arthur Evans, che riportò alla luce i resti del palazzo di Cnosso. Nella prima fase della civiltà cretese i palazzi-città erano circondati da mura; invece dal 1700a.C., quando furono completamente ricostruiti forse a causa di un precedente terremoto, non furono fortificati, probabilmente perché i sovrani ritennero che il mare e la flotta garantissero una solida difesa. Schizzo della struttura dei palazzi minoici Struttura dei palazzicittà Il centro dei palazzi-città era il palazzo reale, una grande costruzione costituita da stanze abitative, da stanze per il culto degli dei, da laboratori e da botteghe artigianali, da magazzini per le provviste e da spazi aperti e coperti, raggruppati attorno al grande cortile centrale; era una costruzione adattata armonicamente al paesaggio e

1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 2 di 7 molto probabilmente la vastità e la complessità di questi palazzi ha fatto sorgere la leggenda del Labirinto. Rappresentazione della struttura del Labirinto di Cnosso Teseo e il Minotauro La leggenda del Labirinto Secondo il mito il Labirinto fu costruito da Dedalo, rinomato artefice di opere meravigliose, su ordine del re Minosse, figlio di Zeus ed Europa, per rinchiudervi il suo mostruoso figlio, il Minotauro, un essere metà uomo e metà toro, nato dall amore di Pasifae, moglie di Minosse, con un toro bianco. La nascita del Minotauro avvenne perché Poseidone, adirato con Minosse per non avergli sacrificato il toro da lui mandatogli, fece innamorare Pasifae del toro. Secondo gli studiosi questa sarebbe la pianta del Labirinto di Cnosso, che nella figura è riprodotta su una moneta cretese. Il Minotauro, che si nutriva di carne umana, fu ucciso da Teseo, figlio del re ateniese Egeo, grazie all aiuto di Dedalo e di un filo procuratogli da Arianna, figlia di Minosse, che gli permise di uscire dal Labirinto. Fu così che Dedalo, fatto imprigionare dal re Minosse, costruì delle ali per sé e per suo figlio Icaro, con le quali riuscirono a fuggire. La doppia ascia (o bipenne), le corna del toro e lo scudo erano oggetti di adorazione. La parola labirinto forse ha origine da labris= doppia ascia, che è l emblema della sovranità di Creta, oggetto di adorazione, come le corna del toro e lo scudo. Étienne-Jules Ramey, Teseo ed il Minotauro (1826), Giardino delle Tuileries, Parigi (Francia).

1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 3 di 7 Zoolatria La sala del trono del palazzo di Cnosso Brocca decorata con motivi marini Particolare dell ascia di Pìthos di stile neopalaziale (altezza134cm. Iraklion, Creta). Corna di vari tori. Il serpente era considerato, insieme al toro, un animale sacro. Nella sala del trono del palazzo di Cnosso è un tipico esempio degli affreschi parietali minoici. La religione cretese e gli stili decorativi I cretesi praticavano la zoolatria, cioè attribuivano caratteri divini agli animali, specie il toro e il serpente; amavano moltissimo la natura che riproducevano in modo naturalistico nelle decorazioni dei vasi, fatti con ceramica dipinta. La funzione dell arte è di decorare, attraverso affreschi e vasi, le pareti dei palazzi, le tombe dei sovrani e i mobili, aumentandone prestigio e ricchezza. Il motivo di decorazione principale per i vasi in ceramica è di tipo vegetale o floreale; il più noto reperto rinvenuto è la brocca con motivi marini, dove è mostrato un fondale marino con alghe, pezzetti di corallo sospesi nell acqua e un polipo (disposto dall artigiano in modo da fargli prendere possesso della brocchetta), in tinta nera su sfondo chiaro. Di questo reperto colpisce anche l effetto ondulato che si stende irregolarmente sulla superficie dell oggetto, seguendone le curve ed assecondandone il volume; queste caratteristiche richiamano un nuovo modo di decorazione e una particolare attenzione al dato naturale: l artista è interessato al movimento e vuole trasmettere il palpito di vita che anima gli organismi, creando tensione e slancio. Vasi minoici 1. Contenitori (periodo palaziale Per convenzione gli studiosi hanno diviso la civiltà cretese in quattro periodi: - Periodo prepalaziale (2500-2000 a.c). Di questo periodo si ha una scarsa documentazione; comunque i palazzi erano fatti di mattoni crudi coperti da

antico) 2.Vaso, stile marino, 1500 a.c. (periodo palaziale nuovo) 3.Contenitori, 1390-1070 a.c. (periodo palaziale finale) Parte del palazzo di Cnosso 1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 4 di 7 Brocca con motivi marini, 1500a.C. Iraklion (Creta), Museo Archeologico. intonaci. - Periodo protopalaziale o periodo dei primi palazzi (2000-1700a.C.), dal greco protos= primo; in questo periodo sorgono i palazzi di Cnosso, Festo e Mallia. - Periodo neopalaziale o dei nuovi palazzi (1700-1400 a.c); vengono ricostruiti i palazzi crollati, forse, a causa di un terremoto. - Periodo postpalaziale da post= dopo (1400-1100 a.c); si assiste al declino della civiltà cretese a cui contribuirono cause naturali oltre all invasione achea. Il salto sul toro Il principe dei gigli 1 2 3 IL GIOCO DEL TORO Il salto sul toro è stato trovato nel palazzo di Cnosso, è alto 86 cm e attualmente di trova al Museo archeologico di Iraklion (Creta). È una scena di tauromachia (combattimento che avveniva fra soli animali o fra uomini e animali); il salto del toro è un importante spettacolo di culto oltre ad un esercizio molto pericoloso praticato sia dai giovani sia dalle ragazze. L acrobata aspettava fermo il toro all attacco, si aggrappava alle corna e con un balzo sul suo dorso saltava a terra alle spalle dell animale. In quest affresco sono raffigurate le tre fasi più rilevanti dell esercizio, essendo il toro l animale sacro per eccellenza, riuscire a vincerlo con un esercizio di abilità significava propiziarsi la divinità. Qui, come in Egitto, le donne sono raffigurate con la pelle più chiara degli uomini, mentre per la prima volta le figure non sono raffigurate ferme o rigide, ma rendono il movimento in modo naturalistico senza l uso di chiaroscuro. Di conseguenza la pittura aveva una funzione strettamente decorativa e i soggetti principali sono ispirati alla vita di corte, ovvero a

1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 5 di 7 Il salto sul toro 1500a.C. (pittura parietale con integrazioni; le parti originali sono rappresentate dai frammenti più scuri). giochi, rituali,processioni, danze e feste. La Dea dei Serpenti Il principe dei Gigli, da Cnosso, conservato al Museo Archeologico. Da questo dipinto si nota come la pittura minoica fosse simile a quella egizia (la testa e le gambe di profilo, il busto di fronte); l unica differenza è la naturalezza cretese, che rende le immagini con maggiore vivacità e meno rigidità. LA DEA SERPENTE Nel periodo neopalaziale si sviluppa anche la ceramica, per cui si ha un intensa produzione di piccole statuette votive (ex voto); una delle più importanti è La Dea dei Serpenti, divinità della terra o del sottosuolo. La statuetta è raffigurata con il tipico abito a balze ricadenti, bloccato sui fianchi e uno stretto corpetto che comprime e lascia scoperto i seni; le mani della piccola divinità stringono e mostrano due serpenti abitanti della terra e portatori di morte. Nell antichità le cerimonie e i riti sacri si svolgevano all inizio in grotte sacre o nelle montagne, poi si cominciò ad usare l interno di stanze e palazzi come veri e propri luoghi di culto. Rhyton a testa di toro materiali: - steatite nera; - madreperla; - diaspro rosso; - cristalli di rocca. Rhyton a testa di cinghiale La Dea dei Serpenti 1700-1600a.C. Rinvenuta nel palazzo di Cnosso, altezza 34,5cm. RHYTON A TESTA DI TORO Ritrovato a Cnosso, il rhyton (vaso dalla forma di animale destinato a contenere i liquidi per le cerimonie sacre), è un oggetto raffinato in steatite nera. I tratti dell animale sono incisi con materie diverse: madreperla, diaspro rosso e cristallo di rocca. L opera dimostra l abilità degli artigiani nel creare vasi in pietra ricavati da materiali diversi e usando tecniche complesse che proprio per la loro complessità e per la loro precisione, hanno portato gli artisti a lavorare separatamente vari pezzi per poi infine assemblarli. Molti vasi considerati rhyton erano caratterizzati da un'ampia

1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 6 di 7 bocca in alto e un buco attraverso un restringimento conico in basso da cui il fluido scorreva. Pianta del palazzo di Cnosso (secondo Evans) 1.Entrata 2.Piccolo palazzo 3.Galleria delle processioni 4.Galleria delle processioni 5.Porta monumentale con scalinata 6.Tempio a tre colonne e tesoreria 7.Sala del trono a tre piani 8.Cortile centrale 9.Tempio a tre piani 10.Stanza dell anfora 11.Tesoreria della Dea dei Serpenti 12. Tempio di Rea 13. Magazzini 14. Archivio con geroglifici 15. Sezione del vecchio palazzo 16. Bastione nord, verande, affreschi del toro 17. Sala delle colonne 18.Via del Porto 19.Teatro 20.Magazzini 21.Corridoio degli scacchi 22.Laboratori 23.Stanza del Re 24.Scala imperiale 25. Tesoreria imperiale, Archivi 26. Palazzo della Regina 27. Bagni 28. Galleria delle scuri 29. Casa sacerdotale 30. Casa dei tori Rhyton a testa di toro 1600-1500a.C. Iraklion (Creta), Museo Archeologico. Il palazzo di Cnosso Il palazzo di Cnosso fu costruito verso il 2000a.C. senza mura difensive, ma fu poi distrutto probabilmente a causa di un terremoto dovuto all eruzione del vulcano nell isola di Thera (l odierna Santorini), e ricostruito come in precedenza. Nel palazzo le stanze, previste senza finestre, si affacciano su porticati, ognuno opportunamente collegato all altro con scalinate portanti anche ai piani superiori, che erano ben quattro (per dare l idea di dinamismo e non di staticità). Lungo le scalinate erano disseminati le corna culturali, ritenute simboli sacri poiché il toro era l animale divino. All interno del palazzo c era anche uno spazio dedicato allo svolgimento delle più importanti cerimonie religiose e sportive, un vero e proprio teatro che poteva accogliere circa 1500 spettatori; attorno ad esso si sviluppano quasi quattrocento stanze sia di funzione reale sia di centro amministrativo, culturale e religioso. Il palazzo di Cnosso è costruito con mattoni e pietre, mentre si è usato il legno per travi, soffitti e balaustre. L architettura, come tutta la produzione figurativa, dimostra un raffinato gusto per i piaceri della vita, della bellezza e della comodità, espressa tramite motivi geometrici, naturali e con colori vivaci.

sacrificali e dei massi di roccia 31. Corso del Principe con le lille. 1E 120112_Tomasi_Laciviltàcretesemicenea, Pagina 7 di 7