La gestione dei rischi sul lavoro nell utilizzo delle attrezzature Ing. Lucio Confessore

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Transcript:

La gestione dei rischi sul lavoro nell utilizzo delle attrezzature Ing. Lucio Confessore 1

Di cosa parliamo? Parliamo dei rischi per la salute e per la sicurezza ai quali sono esposti i lavoratori durante l utilizzo delle attrezzature (DLgs 9/4/2008 n. 81 - Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro) Il rischio è la probabilità (P) di raggiungimento di un livello potenziale di danno (D) nell impiego di un attrezzatura o di esposizione ad un determinato agente (oppure alla loro combinazione). La valutazione dei rischi viene effettuata dal datore di lavoro (obbligo non delegabile del DLgs 81/08) attraverso un processo di analisi che prevede la definizione di misure di prevenzione e protezione atte a ridurre i rischi al minimo possibile (rischio accettabile) 2

Di cosa parliamo? Di attrezzature dotate di molteplici organi meccanici in movimento, alcune di notevoli dimensioni e dotate di lame o di altri elementi di taglio/schiacciamento/trituramento Si tratta sia di attrezzature semoventi (trattori, PLE, mietitrebbiatrici, vendemmiatrici, irroratrici, carri raccolta frutta, cimatrici, ecc.) e sia di attrezzature trainate o portate (motoseghe, decespugliatori, atomizzatori, idropulitrici, carri spandiletame, ecc.) Parliamo dunque di un rischio importante nel comparto agricolo, forestale ed agroindustriale, in virtù delle attrezzature utilizzate, che possono rappresentare un pericolo se i lavoratori non sono in possesso di adeguata formazione/addestramento o se le attrezzature stesse non sono conformi o non sono correttamente manutenute 3

Esempi 4

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Articolo 69 - Definizioni Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro Uso di un attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad un attrezzatura di lavoro (messa in servizio, impiego, manutenzione, messa in fuori servizio) 5

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Il DLgs 81/08 prevede una gestione delle attrezzature basata su: Presenza di requisiti di sicurezza Idonee misure tecniche ed organizzative definite a fronte della valutazione dei rischi (DVR) Manutenzione, controlli e verifiche Formazione e addestramento dei lavoratori 6

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Articolo 70 - Requisiti di sicurezza Le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto marchio CE Quelle costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di cui sopra, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all ALLEGATO V del DLgs 81/08 7

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano: installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d uso oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d uso e libretto di manutenzione assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza oggetto di mantenimento e l aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto In conformità all ALLEGATO VI del DLgs 81/08 8

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose devono essere sottoposte: Ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi Ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature I risultati dei controlli devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. Qualora le attrezzature di lavoro siano usate al di fuori della sede dell unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l esecuzione dell ultimo controllo con esito positivo. 9

La valutazione dei rischi secondo il DLgs 81/08 Il Datore di lavoro effettua la valutazione di tutti rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori (art. 28) come obbligo indelegabile (art. 17) e con le modalità previste dall art. 29. Identificazione e valutazione dei rischi Eventuali adeguamenti e definizione delle misure di prevenzione e protezione Rischio ritenuto accettabile 10

Rischi Rischi per la sicurezza: provocano un evento immediato che può dar luogo ad un infortunio: in genere si calcolano moltiplicando la probabilità di accadimento per il danno o magnitudo Rischi meccanici (Urti e proiezione di materiale con tagli, contusioni, abrasione, cesoiamento, schiacciamento, impigliamento, ecc.) Rischi termici (contatto con parti calde) Rischi di ribaltamento (macchine agricole) Investimento Caduta di materiale dall alto (utilizzo di macchine di caricamento, sollevamento, ecc.) Rischi dovuti a macroclima (forte insolazione, pioggia, ecc.) Rischio elettrico 11

dove: Valutazione dei rischi per la sicurezza UNI EN ISO 14121 R = P x D R = (FA x TP x ED) x (DP x ED) FA = frequenza di accesso alla porzione di macchina legata allo specifico pericolo Saltuario 1 Frequente 2 continuo 3 TP = tempo di permanenza fino a 5 sec 1 5-60 sec 2 oltre i 60 sec 3 IO = indice di occorrenza (probabilità di accadimento dell evento) Bassa 1 Media 2 Elevata 3 12

Valutazione dei rischi per la sicurezza - UNI EN ISO 14121 dove: R = P x D R = (FA x TP x ED) x (DP x ED) DP = massimo danno prevedibile (legato ai giorni di infortunio) minore o uguale a 3 giorni 1 4-40 giorni 2 maggiore di 40 giorni ED = massima estensione del danno (legato al numero di persone coinvolte) 1 persona 1 più di 1 persona 2 13

Valutazione del rischio per la sicurezza - UNI EN ISO 14121 0 R 6 Rischio basso misure di routine 7 R 27 Rischio medio misure speciali 28 R 81 Rischio elevato situazione critica 82 R 162 Rischio grave misure urgenti 14

Rischi per la salute Rischi per la salute: possono potenzialmente portare allo sviluppo di una patologia specifica (malattia professionale): dipendono da diverse variabili e si valutano mediante metodologie standardizzate Movimentazione manuale di carichi Vibrazioni (disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari degli arti superiori) Posture incongrue Respirazione di sostanze pericolose (monossido di carbonio, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici e polveri fini che possono provocare conseguenze a carico dell apparato respiratorio, al cuore e al sangue) Rumore Rischi sia per la salute e sia per la sicurezza (rumore, MMC) 15

Principali cause di infortuni e malattie professionali - Errore umano (stanchezza, fretta, imperizia, ecc.) - Mancata formazione/informazione/addestramento - Errata organizzazione del lavoro - Non conformità delle attrezzature - Manutenzione delle attrezzature non eseguita o non adeguata - Fattori ambientali 16

Misure di prevenzione e protezione Misure di prevenzione informazione, formazione e addestramento manutenzione e controllo delle attrezzature misure organizzative (svolgimento di pause, verifica dell idoneità sanitaria alla mansione, rispetto dei turni di lavoro, astensione dal lavoro in caso di condizioni meteo avverse, ecc.) Misure di protezione dispositivi di protezione individuale per i lavoratori (scarpe, elmetto, guanti, ecc.) protezioni delle parti meccaniche in movimento per le attrezzature, cinture di sicurezza per le attrezzature semoventi, ecc. dispositivi bordo attrezzatura (paraspigoli, superfici antisdrucciolo, ecc.) 17

Esempio - Trattori Rischio ribaltamento: tutti i trattori a ruote ed a cingoli devono essere dotati di adeguati dispositivi di protezione in caso di capovolgimento (telaio o cabina) e di dispositivo di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza) Rischio cesoiamento, impigliamento: le cinghie di trasmissione del moto, le ventole per il raffreddamento e tutti gli altri organi di movimento accessibili devono essere protetti mediante uso di appositi grigliati in modo da impedire il contatto accidentale con parti del corpo. L'albero cardanico, necessario per trasferire il movimento dalla motrice all'attrezzatura trainata, deve essere dotato di protezioni in grado di coprire tutte le parti in rotazione (albero, giunti e snodi esterni) 18

Esempio - Trattori Rischio scivolamento: Il trattore deve avere opportuni mezzi di accesso alla cabina con superfici grigliate ed antiscivolo, qualora il dislivello tra il suolo e la piattaforma di guida sia superiore ai 550 mm. Devono inoltre essere installati corrimano o maniglie per garantire tre punti di appoggio/presa durante le fasi di salita e discesa dal mezzo. Rischio ustione: La superficie esterna del silenziatore, del collettore di scarico e della testata del motore devono essere protette contro il contatto accidentale, per evitare ustioni a causa delle elevate temperature che possono raggiungere. In generale devono essere protette tutte le superfici calde vicine a gradini, corrimano, maniglie e parti integranti del trattore usate come appigli per la salita e la discesa dal mezzo e che possono essere accidentalmente toccate 19

Esempio - Trattori Per ciascuna tipologia di trattore è stato brevettato uno specifico telaio di protezione da installare sulle macchine che a tutt'oggi ne sono sprovviste: le LINEE GUIDA prodotte dall ISPESL (oggi INAIL) costituiscono un valido ed utile riferimento per la realizzazione degli adeguamenti. L'installazione delle protezioni può essere effettuata da qualunque officina meccanica che rilasci la prevista dichiarazione di conformità e corretta installazione, da esibire in caso di controllo da parte degli organi di vigilanza. 20

DLgs 9/4/2008 n. 81 Testo unico sicurezza sui luoghi di lavoro TITOLO III CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Articolo 73 Informazione, formazione e addestramento Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché il suo utilizzo sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati, in aggiunta a quella obbligatoria di cui agli artt. 36 (informazione) e 37 (formazione «rischio alto») del DLgs 81/08 (vale anche per le fasi di riparazione, di trasformazione o manutenzione) Accordo Stato-Regioni del 22 Febbraio 2012 21

Accordo Stato-Regioni del 22 Febbraio 2012 Formazione e addestramento per: Trattori agricoli o forestali, compresi quelli sui quali sono montati attrezzi per elevare o sollevare carichi, livellare-asportare superfici, aprire piste o sgombraneve (dalle 8 alle 13 ore) Macchine movimento terra, escavatori idraulici e con funi, pale caricatrici frontali, terne e autoribaltabili a cingoli (dalle 10 alle 34 ore) Carrelli elevatori (dalle 12 alle 20 ore) Durata 5 anni con aggiornamento di 4 ore (di cui almeno 3 relative agli argomenti dei moduli pratici) I lavoratori agricoli con almeno 2 anni di esperienza potevano ricevere abilitazione dopo corso di aggiornamento da effettuarsi entro 5 anni dall entrata in vigore dell accordo 22

per l attenzione Ing. Lucio Confessore lucio.confessore.1971@gmail.com 23