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PERIODICO D INFORMAZIONE DELLA UNIONE VELA ALTURA ITALIANA - ANNO XIV - N. 44 - APRILE 2009 Guido Leone confermato alla guida dell Uvai Il nuovo Consiglio Direttivo Le prime selezioni: novità e conferme Giulio Guazzini, giornalismo e passione ON LINE il nuovo foto taccola UVAI UNIONE VELA ALTURA ITALIANA 00198 Roma - Via Lutezia, 2 tel. 06 8841273 8841283 - fax 06 8841293 uvairoma@tin.it - www.uvai.it PERIODICO D INFORMAZIONE DELLA UNIONE VELA ALTURA ITALIANA ANNO XIV - N. 44 - APRILE 2009 Tariffa Regime Libero: - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 38/97 Direttore Responsabile Laura Jelmini Redazione e Impaginazione ARTEGRAFICA PLS Foto Fabio Taccola Stampa SPEDIM

ASSOLUTAMENTE COMET. Libertine - Campione Italiano Assoluto Vela d Altura 2008 Regata Fral2 - Campione Italiano Assoluto Vela d Altura 2008 - Crociera. Campione del Mondo ORC 2008. Pifferaio Magico - II classificato Campionato Italiano Assoluto Vela d Altura 2008 - Crociera I.Nova - III classificato Campionato Italiano Assoluto Vela d Altura 2008 Regata.

3 Guido Leone, il senso di una riconferma Un cortese e fedele amico, appresa la notizia della mia riconferma alla guida dell Uvai, si è complimentato con me dicendomi: oramai fai parte del paesaggio!. Cortese e fedele, ma anche... sottile il mio Amico. La sua considerazione che, immagino, molti avranno condiviso, potrebbe apparire ingiustamente detrattiva nei confronti del Consiglio Direttivo dell Uvai che si è appena insediato, suggerendo un immagine di staticità. Non fosse altro che per la naturale agilità che è propria della giovane età di buona parte dei Consiglieri nuovi eletti. In effetti gli Amici: Daniela Diana, Alessandro Nespega e Carlo Brenco abbassano notevolmente...l età media del Consiglio. D altro canto, già dai primi contatti, l attuale Organo Volitivo dell Associazione ha dato a me, decano del Consiglio Uvai, nonché tra i primi in ordine anagrafico, l impressione di un Consesso molto dinamico ed armato di ottime intenzioni su come possa e debba evolversi il futuro della nostra Associazione di Classe. Prevedo quindi, con attendibile certezza, un positivo sviluppo dell attività associativa che potrà avvalersi, nello stesso tempo, della cospicua esperienza dei senatori dell Uvai, capitanati da chi scrive, nonché dell entusiasmo e del senso di lungimiranza che è insito nella mentalità di chi fa parte di una più recente generazione. In cima al programma che il nuovo Consiglio Direttivo si è ripromesso di sviluppare vi è un profondo rinnovamento dello Statuto ormai datato ed ispirato a principi in parte superati che tenderà, come principio, a coinvolgere maggiormente i Soci, fin dalle fasi deliberative, proponendo loro procedure ispirate ad un opportuno rigore formale che potrà determinare risultati coerenti alle loro singole aspettative. Parallelamente il nuovo Consiglio si ripromette di poter offrire ai Soci, nuovi e più interessanti servizi, che costituiranno il corrispettivo del loro accresciuto coinvolgimento nell attività associativa. Nello specifico campo dell attività agonistica il nuovo Consiglio Direttivo, che vede, nella sua composizione, incrementata la presenza di regatanti attivi in diversi comparti, ivi compreso quello dei monotipi, si ripromette di accrescere la presenza dell Associazione di Classe, con mirati interventi che attuerà coordinandosi con gli Organi Istituzionali della Federazione Italiana Vela. Potrà apparire un programma particolarmente ed eccessivamente ambizioso; è certo che i miei compagni d avventura ed io stesso ce la metteremo tutta pur di condurlo in porto. E il minimo che dobbiamo a tutti quei Soci che hanno creduto nelle 11 Persone che compongono, oggi, il Consiglio Direttivo. Serene ed appaganti navigazioni a tutti Voi. GUIDO LEONE Guido Leone è nato a Cosenza il 24 Maggio 1936 ma risiede a Pescara, sua città d adozione, dagli anni 70. Appassionato di mare è passato dalle immersioni subacquee, che ha lungamente praticato nelle acque blu del Tirreno, alla passione per la vela che ha scoperto nelle verdi acque dell Adriatico. Ha praticato la vela ad alto livello dal 1987. Con il primo Veletta (X 402) ha partecipato alle 3 edizioni del Campionato Italiano del 1987, 88 ed 89 (2, 3, 2 ) ed ha vinto la Giraglia nel 1989. Con il secondo Veletta (X 412) ha vinto la Lotteria del Mare di Palermo 1991 ed il coincidente Campionato Europeo CHS; è giunto 2 alla Lotteria del Mare di Trani 1992 e 2 assoluto alla NASC 1992; 2 di classe agli assoluti di Capri 1993; 1 assoluto ai Nazionali di Chioggia 1994 e 2 di classe agli Assoluti di Poltu Quatu 1994. Con il terzo Veletta (X 362 Sport) ha vinto, nel 1999 e nel 2002, la Nissan Cup; ha vinto nel 2003 e nel 2004 i Campionati Primaverili d Abruzzo. Nel 2004 la sua primogenita, Luce, gli ha regalato una tenerissima nipotina, Amina, che l ha convinta ad abbandonare la veste di coordinatrice dell attività della barca paterna, scegliendo quella di mamma. Chi potrebbe darle torto? E stato eletto Presidente dell UVAI, la prima volta nel 1994, la seconda nel 1997, la terza nel 2001, la quarta nel 2005 e la quinta il 17 (Venerdì) Aprile 2009.

4 Conosciamo il nuovo Consiglio Direttivo dell Uvai: Nuovo Consiglio Direttivo e Presidente confermato per l'unione Vela d'altura Italiana, l'associazione di armatori che regola l attività della vela d altura a rating in Italia e che può contare, dati riferiti all anno 2008, su ben 1974 soci. Il nuovo governo dell'uvai, che è stato eletto nel corso di un'assemblea generale che si è svolta il 4 aprile all'hotel Claridge, a Roma, e che resterà in carica per tutto il quadriennio 2009-2012, è formato da Guido Leone, Alessandro Masini, Francesco Sette, Marco Serpi, Francesco Siculiana, Alessandro Ricetto, Carlo Brenco, Daniela Diana, Alessandro Nespega, Bartolomeo Maugeri e Maurizio Pavesi, gruppo di lavoro che fin dalla prima riunione, avvenuta il 17 aprile presso la sede romana dell'uvai, si è subito messo al lavoro per nominare il suo Presidente, il confermato Guido Leone, il vice, Alessandro Masini, il segretario, Francesco Sette, e il tesoriere, Marco Serpi. Il consiglio ha inoltre costituito un ufficio di presidenza per la gestione ordinaria dell'attività dell'uvai, di cui fanno parte i già citati Leone, Masini, Sette e Serpi, nonché il consigliere Alessandro Nespega, e ha nominato, ai sensi di statuto, i nuovi responsabili d'area, che sono Carlo Brenco (alto Tirreno), Daniela Diana e Maurizio Pavesi (medio e basso Tirreno, più isole), Bartolomeo Maugeri (basso Adriatico e Ionio) e il Presidente Guido Leone con Francesco Siculiana (medio e alto Adriatico). Numerosi gli argomenti che sono stati fin da subito affrontati dagli 11 consiglieri e che verranno approfonditi dalla prossima riunione, in programma a metà maggio. Dal varo di una serie di commissioni interne per affrontare una serie di questioni all'ordine del giorno, come la classificazione degli atleti, l'ampliamento dei servizi di base per i soci dell'uvai, il miglioramento degli aspetti di comunicazione e sponsorizzazione e la riforma per l'attualizzazione dello statuto sociale. EMANUEL RICHELMY Daniela Diana Pur essendo alla prima esperienza dirigenziale nel mondo della vela d'altura, Daniela Diana, armatrice e timoniere del Grand Soleil 40 Race Vahiné 6, ha già le idee chiarissime. «Onestamente non pensavo di essere eletta, ma è andata bene e adesso sono qui per lavorare e per non deludere gli armatori che hanno creduto in me votandomi», ci dice con una carica di entusiasmo a dir poco contagiosa. «Prima di tutto però vorrei chiarire una cosa: non voglio che si parli di quote rosa o simili, il mio ruolo è uguale a quello degli altri e il fatto di essere qui, nel Consiglio dell'uvai, non dipende dal fatto che io sia una donna, ma perché credo di avere delle idee e delle proposte da fare». Diana, responsabile d'area del medio e basso Tirreno più isole assieme a Maurizio Pavesi, si è posta l'obiettivo di aumentare e migliorare il rapporto tra l'unione Vela d'altura e i suoi iscritti, cercando «di ascoltare le esigenze e le idee di tutti, affinché l'uvai possa ancora crescere e consolidarsi». Fondamentale, in tal senso, anche il rapporto con la Federazione Italiana Vela, due strutture che «devono lavorare l'una al fianco dell'altra» e la ricerca di partner tecnici ed economici che possano dare ulteriore impulso all'attività dell'uvai. Francesco Sette Romano, 51 anni, armatore del Grand Soleil 37 Magica II, Francesco Sette faceva parte anche del precedente consiglio dell'unione Vela d'altura Italiana e oltre ad esser stato rieletto, è stato anche confermato nella carica di Segretario. «Sono qui per portare avanti il discorso iniziato quattro anni fa e a mio parere il nuovo consiglio, che rispetto al precedente è più variegato in senso strettamente positivo, è subito partito con il piede giusto. C'è molto entusiasmo e voglia di fare, e adesso abbiamo le giuste competenze per fare un buon lavoro». Numerosi gli obiettivi che Sette si è prefissato e che intende raggiungere, assieme agli altri consiglieri, entro la fine del mandato. «Una priorità assoluta è riformare lo statuto dell'uvai, che va sicuramente attualizzato. Un'altra è creare subito delle commissioni di studio per affrontare gli argomenti più importanti sul tappeto, a partire dalla classificazione degli atleti, questione a dir poco spinosa che sicuramente andrà seguita con molta attenzione, e dall'aumento dei servizi per i soci dell'uvai, con cui è fondamentale instaurare dei rapporti sempre più stretti. La nostra associazione è una realtà importante nel panorama della vela agonistica, dobbiamo rendercene conto e lavorare sodo».

giovani new entry, conferme e ritorni importanti Alessandro Masini Armatore tra i più noti e apprezzati nell'ambiente della vela d'altura, Alessandro Masini, attuale vice-presidente dello Yacht Club Punta Ala e armatore della serie di Finalmente (X 342 e Mumm 30), scafi con cui ha vinto anche quattro campionati Italiani Ims, ha un'esperienza notevole nel campo della vela agonistica, sia come armatore che come organizzatore di regate. Tra i suoi obiettivi per questo quadriennio, condivisi con il resto del Consiglio dell'unione Vela d'altura Italiana, c'è innanzitutto quello di «tutelare al meglio gli interessi degli armatori iscritti all'uvai e di mantenere sempre migliori rapporti con la FIV. La nostra associazione, infatti», è il pensiero di Masini, «deve dare ai propri associati qualche servizio in più, oltre la semplice emissione dei certificati. Partendo da questo, il consiglio ha già evidenziato di essere unito nel porsi tre grandi obiettivi: il primo è modificare lo statuto, rendendolo più snello e attuale, mentre il secondo è affrontare la questione dei controlli di stazza, argomento delicato visto che la Fiv è stata costretta a tagliare i costi e che forse l'uvai dovrà farsi carico di questi controlli per garantire il massimo supporto ai suoi armatori. Il terzo argomen- to», conclude Masini, «è la famosa questione dei professionisti, che va rivista profondamente. Devono esserci più controlli e dobbiamo fare in modo che non venga snaturato il desiderio di molti armatori di scendere in acqua per divertirsi». 5 Francesco Siculiana Armatore molto noto nell'ambito della vela d'altura, ha fatto parte di molti precedenti consigli dell'uvai. 61 anni, armatore del Grand Soleil 40 Race Alvarosky, Siculiana è convinto che «il lavoro svolto durante il precedente quadriennio sia stato prezioso, ma che questo gruppo in maggior parte nuovo, che adesso, tra l'altro, può contare anche sull'esperienza di persone come Sandro Ricetto, possa fare di più e meglio. Ora», puntualizza, «siamo tutti armatori e regatanti, siamo molto motivati e ci stiamo muovendo nel cambiamento con continuità». Al primo posto della lunga lista di obiettivi da perseguire, c'è senza dubbio un maggiore sforzo per capire quali siano le reali esigenze degli armatori. Parliamo di servizi, ovvero ciò che l'uvai può offrire al di là dell'emissione dei certificati, macchina, quest'ultima, che funziona già alla perfezione. Inoltre, aggiunge Siculiana, nominato responsabile d'area del medio e alto Adriatico assieme al Presidente Leone, «dobbiamo essere bravi a seguire da vicino tutti gli armatori, per cui non solo quei 700 che partecipano alle regate più importanti del circuito d'altura, ma anche gli oltre 1000, che magari scendono in acqua solo per gli invernali o per una regata all'anno. anche loro sono parte dell'uvai e dunque vanno tutelati e seguiti con la stessa attenzione».

6 Maurizio Pavesi Punto di riferimento imprescindibile della vela partenopea, e non solo, Maurizio Pavesi, 52 anni, armatore dell'x-41 Le Coq Hardy, è al secondo mandato nel Consiglio dell'uvai. «Mi sono ricandidato per continuare il discorso avviato durante lo scorso Consiglio e il fatto che sia stato nuovamente eletto è una spinta per cercare di fare ancora di più. E meglio». Pavesi, che affiancherà Daniela Diana nel suo ruolo di responsabile d'area del medio e basso Tirreno più isole, pur essendo soddisfatto del lavoro del Consiglio precedente, si è posto come obiettivo l'ulteriore crescita dei numeri dell'uvai, magari coinvolgendo maggiormente gli armatori della sua zona Fiv, la quinta. «E per far questo, è necessario che cresca tutto il movimento locale, a partire dalle numerose regate che vengono organizzate nel golfo di Napoli. Insomma, il lavoro di rilancio che abbiamo fatto con la Tre Golfi va preso ad esempio e va esteso ad altre manifestazioni», ci dice con fermezza. La stessa con cui giudica il lavoro dello scorso quadriennio, «buono, ci mancherebbe, ma al di sotto di quelle che erano le aspettative iniziali. Come Uvai possiamo e dobbiamo fare di più, lo dobbiamo a tutti gli armatori che sono iscritti e che giustamente si aspettano qualcosa di importante». Marco Serpi Già consigliere dell'uvai, nonché tesoriere in virtù del suo lavoro di Dottore Commercialista, Marco Serpi è stato confermato in entrambi i ruoli anche per questo nuovo quadriennio e ha le idee ben chiare sui temi che il nuovo consiglio dovrà affrontare. «Questo nuovo gruppo di lavoro è ottimo, si è già visto durante il primo consiglio, e noi dobbiamo approfittare di questa unità per cercare di essere più corporazione, sia tra noi che con i nostri soci». L'esempio è il lavoro svolto da Serpi nel tratto di costa toscana tra Viareggio e Livorno, con la formazione del Comitato Circoli Velici Toscani che riunisce i principali sodalizi della zona. «Riunendo i circoli, siamo riusciti a creare un calendario con una sua logica e a coinvolgere tutte le barche d'altura della zona nello stesso campionato, con classifiche Orc, Irc e anche Libera, quest'ultima molto importante perché grande bacino per futuri armatori delle classi a rating. Credo che anche a livello nazionale sia possibile creare queste sinergie. Oltre a questo», conclude Serpi, «dovremo impegnarci per aumentare il numero degli iscritti all'uvai e allo stesso tempo per incrementare i servizi. Siamo un'associazione, la coesione è fondamentale e deve essere percepita a qualsiasi livello». Sandro Ricetto Armatore, regatante, giudice di regata, consigliere della Federazione Italiana Vela ma soprattutto uomo di mare noto alla maggior parte dei velisti italiani, Sandro Ricetto, classe '34, è un volto nuovo del consiglio dell'uvai. «L'associazione aveva bisogno di qualcuno che rappresentasse anche la Fiv, motivo per cui sono qui, pronto a fare il mio dovere affinché l'uvai cresca insieme a tutto il movimento della vela d'altura italiana. D'altronde anch'io sono un vecchio armatore e un po' d'esperienza sul campo l'ho accumulata». Tra i primi obiettivi di Ricetto, attuale proprietario del Solaris 47 Saquenka, c'è quello di mettere a posto lo statuto dell'associazione, un po' obsoleto secondo le parole dello stesso neo-consigliere. «Dobbiamo capire come e dove migliorarlo, un lavoro che abbiamo già iniziato a impostare e che presto darà i suoi frutti. Oltre a questo, credo che l'uvai debba impegnarsi a seguire più da vicino tutti i suoi soci, anche quelli che regatano meno. Un maggiore coinvolgimento porterebbe benefici a tutti, anche perché, con questi numeri, la vela d'altura italiana ha le carte per acquisire maggiore peso e visibilità». Carlo Brenco Nato a Levanto, in Provincia di La Spezia, nel giugno del 1963, armatore dell'x-35 Tixelio (con cui è fresco di vittoria al Trofeo Pirelli di Santa Margherita Ligure), Carlo Brenco ha una passione smisurata per le regate, la stessa che lo ha spinto a candidarsi per il nuovo Consiglio dell'unione Vela d'altura Italiana. «Amo la vela, ma soprattutto la competizione e visto che per me è finito il tempo delle regate in deriva, nel mio caso con il Flying Dutchman, adesso che dedico anima e corpo alla vela d'altura, credo che sia giusto poter dare il mio contributo anche per la crescita dell'uvai». Un contributo di esperienza notevole e una voglia di fare altrettanto forte, che unisce Brenco agli altri consiglieri. «Questo consiglio è formato da persone serie e competenti, sono certo che raggiungeremo gli obiettivi comuni che ci siamo prefissati, a partire dall'aumento dei servizi per i soci e dall'ampliamento degli orizzonti della stessa Uvai. Siamo un'associazione che può arrivare molto in alto, dobbiamo rendercene conto e lavorare per crescere, tutti insieme».

7 Alessandro Nespega Romano, 45 anni, avvocato, Alessandro Nespega è alla prima esperienza nel Consiglio dell'uvai. «Frequento da qualche anno il mondo delle regate d'altura e ritengo di aver maturato un buon livello di conoscenza delle principali problematiche. Soprattutto da armatore ho avvertito la necessità di qualche sostanziale cambiamento nella gestione dell'intero movimento della vela d'altura e di qui la mia disponibilità a contribuire personalmente a questo rinnovamento». Armatore del Comet 45s Fral 2, Nespega è convinto che «l'uvai non debba essere più percepita solo come l'autorità che rilascia i certificati di stazza. Deve offrire più servizi agli armatori e intervenire in modo più fattivo nell'organizzazione degli eventi agonistici. Penso», prosegue, «all'organizzazione di un circuito ufficiale di regate Uvai, al supporto per i controlli di stazza che devono sempre essere svolti in ogni regata Uvai, a un servizio ospitalità in occasione degli eventi presso i circoli in modo che la presenza dell'organizzazione, sia sempre chiaramente percepita dall'utenza, sia nella forma che nella sostanza». Obiettivi sicuramente ambiziosi, ma raggiungibili. «Si, perché dalla prima riunione del consiglio è emersa molta voglia di fare e soprattutto una compattezza insolita fra i consiglieri, tutti concordi sui principali obiettivi. Sono molto fiducioso e l'auspicio è che il tempo che dedicheremo all'uvai non sarà speso invano». Bartolomeo Maugeri Velista e uomo di sport dalla lunga esperienza sul campo, Bartolomeo Maugeri, 64 anni, al secondo mandato nel consiglio dell'uvai, è stato confermato anche come responsabile d'area del basso Adriatico e Ionio, in virtù di una conoscenza della "sua" zona che davvero non ha eguali. Armatore del Dehler 36 Rosita, stazzatore, organizzatore di regate ed ex ufficiale di Marina, con un ruolo di primo piano nella promozione della vela presso le forze armate, Maugeri vuole «confermare e migliorare quanto di buono è stato fatto in questi anni per promuovere la vela d'altura, cercando di coinvolgere zone, come appunto lo Ionio e il basso Adriatico, che fino a qualche anno erano tagliate fuori dal circuito delle grandi regate». Una spinta che ha portato a Brindisi il prossimo Campionato Mondiale Orc e che, per il futuro, punta a trasformare la parte meridionale dell'adriatico in un teatro riservato ai grandi eventi della vela d'altura a rating in Mediterraneo. «Voglio chiarire una cosa, però», aggiunge Maugeri, «il mio impegno riguarda la promozione della vela d'altura in tutta la penisola, non solo nella mia zona di competenza. E spero che la mia esperienza possa aiutare l'uvai a raggiungere questo traguardo».

Prime Selezioni 2009: conferme e novità di Emanuel Richelmy Viareggio, 20/22 febbraio Alassio, 13/15 marzo Porto Santo Stefano, 10/13 aprile Viareggio, è carnevale anche in acqua Ottima performance di QQ7 sia in Orc che in Irc Sono state ben 52 le imbarcazioni d'altura che dal 20 al 22 febbraio hanno dato vita alla XXXV edizione della Coppa Carnevale di Viareggio, primo appuntamento della stagione 2009 in Tirreno, organizzato dalla sezione locale della Lega Navale Italiana e dal Club Nautico Versilia di Viareggio. Un evento inserito nel Campionato Toscano di Vela d'altura, manifestazione articolata su diverse prove organizzate tra Viareggio, Marina di Pisa e Livorno, ma soprattutto riconosciuto dall'uvai e dalla Fiv come prima prova di qualificazione per il Campionato Italiano Assoluto d'altura 2009, che come è noto si svolgerà a Gaeta a fine agosto. Ottima partecipazione, dunque, con le barche ben distribuite nelle classi Orc International, Irc e Libera, e grande agonismo, grazie al buon livello tecnico espresso in acqua durante le tre prove portate a termine, regate che hanno sicuramente premiato gli equipaggi più preparati e le barche con la migliore messa a punto della flotta. Veniamo ai risultati. Nel raggruppamento Orc International, il successo è andato al Farr 53 QQ7 armato da Roberto Maffini e Paolo Lazzerini (1, 2 e 3 i parziali), seguito dal Dufour 44 Giumat di Fabio Trusendi e dal Vismara 34 Asell di Alessandro Battaglia, quest'ultimo primo tra i crociera. A conferma della validità di entrambi i sistemi, QQ7 si è anche aggiudicato la classifica Irc, chiudendo la tre giorni di regate al primo posto davanti all'x-41 C- Map di Joe Borghetti e al Sydney 46 Gls Stella di Stefano Fava. In classe Libera, la vittoria è invece andata al Mescal 959 Bizzosa di Andrea Nieri, che ha preceduto l'altro Mescal 959 Birba di Renzo Mazzoni e il Wing 34 Telepatia di Giusti. Ottimo successo, per concludere, anche per il forum sul nuovo regolamento di regata e di stazza 2009, organizzato la sera del 19 nella sede del Club Nautico Versilia con i relatori Riccardo Provini, Fabio Barrasso, Pier Maria Giustechi Conti e Franco Noceti. foto zerogradinord

foto taccola 9 foto zerogradinord Alassio, lotta serrata al vertice Regate intense e combattute per l'evento ligure Tre giorni di regate per 48 equipaggi, suddivisi nelle classifiche Orc e Irc, e la tradizionale Settimana Internazionale d'altura di Alassio, per l'occasione forte della sponsorizzazione della casa automobilistica Volvo, è andata in archivio dopo aver aperto la stagione d'altura dell'alto Tirreno. Ottima, come sempre, la più che collaudata organizzazione del Circolo Al Mare di Alassio, che ogni anno riesce a portare a termine l'evento, valido come selezione per il prossimo campionato Italiano Assoluto d'altura di Gaeta, pur dovendo fare i conti con condizioni meteo estremamente difficili, condizioni che anche quest'anno, come prevedibile, hanno influito non poco sull'andamento della manifestazione. Solo due, infatti, le prove disputate dalle barche più grandi della flotta, mentre le più piccole ne hanno portate a casa tre, dopo che il Comitato di regata (e gli stessi regatanti) hanno atteso con pazienza l'arrivo del sospirato vento. Un'attesa che non è stata vana, visto che in acqua, la lotta, soprattutto al vertice, è stata molto avvincente. Alla fine, nel raggruppamento Orc 1-2 (25 iscritti), l'ha spuntata il J-133 Jeronimo di Roberto Quattro, seguito dal Farr 53 Qq7 di Roberto Maffini e Paolo Lazzerini e dal Canard 41 Aurora di Paolo e Bruno Bonomo, lo stesso, identico, podio (con il medesimo equilibrio) del gruppo Irc 1 (12 iscritti). Tra le barche più piccole della flotta, che al contrario delle sorelle maggiori sono riuscite a disputare tre regate, a contendersi la vittoria finale della classifica Orc 3 (22 iscritti) sono state due barche gemelle, il competitivo M 37 firmato da Maurizio Cossutti. Una sorta di match race in famiglia in cui l'ha spuntata, per un solo punto, Coconut di Francesco Sodini su Low Noise di Giuseppe Giuffré. Terzo ha chiuso il vecchio, ma sempre in gran forma, Midva, prototipo armato da Besana/Pozzi/Sirena con il mitico Mauro Pelaschier al timone. Grande incertezza anche nella classifica Irc 3 (12 iscritti), con l Archaunbault 35 Just a Joke di Marcello Maresca che è riuscito ad avere la meglio di Coconut e dell'ilc 30 La Bimba con la chiglia di Mike Bava.

10 Pasquavela, l'altura a rating è in salute Grandi numeri per la classica regata dell'argentario Quattro giorni di regate in condizioni meteo estremamente instabili, hanno caratterizzato l'edizione 2009 di Pasquavela, il classico appuntamento organizzato dallo Yacht Club Santo Stefano che per l'occasione è stato supportato dagli sponsor Ulysse Nardin, Pasta Garofalo, Listone Giordano, Camera di Commercio di Grosseto e NYL. Grande novità di quest'anno, il villaggio regate allestito dagli sponsor, che gli equipaggi delle circa 140 barche iscritte, divise tra scafi d'altura a rating (a loro volta suddivisi in un raggruppamento Orc, 4 Irc e un gruppo minialtura) e monotipi (J24 ed Este 24), hanno accolto con favore, confermando che Porto Santo Stefano rimane uno dei posti migliori per organizzare una regata. I risultati. Nel raggruppamento Orc, dopo tre prove molto combattute, il successo è andato al Comet 45s Fral 2 di Alessandro Nespega, davanti al Canard 41 Aurora di Bonomo e al Grand Soleil 46b Oscar+ di Aldo Parisotto. Nei quattro raggruppamenti Irc, invece, e sempre dopo tre prove, le vittorie sono andate al nuovo Arya 451 White Goose armato dallo stesso cantiere Arya Yachts (Classe 1), al First 40.7 Tany e Tasky di Giancarlo De Leuse (Classe 2), al First 34.7 Faster 2 di Marcello Focosi (Classe 3), all'hanse 34 Nautilus Mai Tai Roa di Paolo Farilla (Classe 4) e all'asso 99 Asso di Bastoni di De Cesaris (Minialtura). foto taccola foto taccola Successi infine per Super Silvietta e JDF nei monotipi Este 24 e J 24, che durante i quattro giorni di regate sono riusciti a portare a casa rispettivamente 5 e 6 prove. In conclusione, le regate sono state molto belle e intense, la partecipazione ottima e l'organizzazione come sempre all'altezza della situazione. Molto buona la risposta delle barche a rating (a Pasquavela, tra l'altro, per la prima volta è andato di scena anche il sistema Orc), anticipo di una stagione che si preannuncia ricca di soddisfazioni.

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12 Giulio Guazzini Uno stimato giornalista sempre pronto a riportare notizie di vela, quando il richiamo del nostro sport vive le sue giornate migliori. Protagonista anche in acqua Fresco reduce dalla Roma per 2, affrontata con il suo Open 50 Ronin al fianco dell'amico (e grandissimo marinaio) Ernesto Moresino, Giulio Guazzini, volto della vela in Rai soprattutto grazie alle due sfide di Coppa America seguite e raccontate in diretta da Auckland per la televisione di stato, si racconta in esclusiva per Vela d'altura, a partire dalla sua ultima esperienza in regata, terminata, purtroppo, prima del previsto. La dura legge della transtirrenica ha fatto altre vittime. Come è andata? Purtroppo male. Abbiamo avuto qualche problema alla barca ed è stata una sorpresa, perché rispetto all'edizione 2006, quando arrivammo secondi, era preparata meglio ed era più sicura. Le condizioni sono state dure, ma lo sapevamo che sarebbe andata così, eravamo pronti. Peccato. Cosa è successo esattamente? Rottura di una drizza, problemi al timone, problemi a una vela che si è strappata... Avendo ancora davanti una notte potenzialmente molto impegnativa, una volta passata Lipari abbiamo deciso di ritirarci. Eravamo anche molto stanchi, per cui credo che sia stata la decisione più saggia. Rimorsi? No, è stata la scelta giusta, però non nascondo che il giorno della premiazione, a Riva di Traiano, ero abbastanza incavolato, per usare un eufemismo... Facciamo qualche passo indietro: come nasce la passione per la vela? Ho iniziato ad andare in barca a fine Anni '70, il periodo delle regate Ior, poi ho fatto parte della squadra dell'aeronautica Militare, lo skipper per qualche anno e ancora altre regate. Ero presissimo, ma nel frattempo, già a 18 anni, avevo iniziato a scrivere e a un certo punto ho dovuto scegliere: o il mare o la professione giornalistica. Ho scelto la seconda. Scelta che ha dato i suoi frutti. Adesso posso dire di si, visto che posso dedicare parte del mio tempo al mare, pur senza particolari velleità, ma all'inizio è stato difficile. In ogni caso io mi ritengo un privilegiato, perché ho fatto della mia passione un lavoro, ho raggiunto dei risultati e adesso, una volta superata la boa dei 50 anni, riesco ad andare per mare con una certa regolarità. Non posso chiedere di meglio e tra l'altro in futuro sarò sempre più presente sui campi di regata, soprattutto nell'ambito delle regate di "grande altura". D'altronde Ronin è una barca fatta apposta per le grandi navigazioni: la vedremo anche in oceano? Più che probabile... Ronin è un Open 50 che pur avendo qualche anno sulle spalle, è ancora molto veloce e naviga splendidamente. L'ho conosciuta, e amata fin da subito, grazie a un amico che non c'è più, il grande Simone Bianchetti. Un amico comune che non smetteremo mai di rimpiangere. A proposito di grandi personaggi della vela, ce n'è qualcuno, attualmente, per cui ha una particolare predilezione? Sono equidistante, credo sia una deformazione professionale... Posso dirti però che prediligo gli interpreti della vela olimpica e delle grandi regate d'altura, che siano in oceano o in Mediterraneo. Per concludere, ha un ricordo particolare legato al mare? Sicuramente la 500x2 che vincemmo con Corrado Pahor, da militari. Partimmo con grande entusiasmo e un po' di incoscienza, mangiando per tre giorni solo crackers e tenendo su lo spinnaker fino alle Tremiti, con una Bora pazzesca. Bellissimo. foto Andrea Falcon

Un sito tutto nuovo, quello dell'uvai. Semplice, dinamico, veloce, essenziale. Ma soprattutto utile. Questi gli obiettivi dell'unione Vela d'altura Italiana, al momento in cui è stato creato il nuovo sito Internet. Il risultato lo avete sotto i vostri occhi all'indirizzo www.uvai.it ed è solo l'inizio di un ambizioso progetto a lungo termine, che ha come obiettivo quello di trasformare il nostro sito nel punto di riferimento della vela d'altura nel web. In una prima fase di restyling, è stata curata l'immagine complessiva, mentre a breve saranno inserite nuove sezioni e verranno implementate quelle già presenti, con l'intento di rendere tutto l'insieme più fruibile, a partire dalla sezione dedicata ai certificati e alle iscrizioni alle regate del circuito. Il sito servirà anche a migliorare la comunicazione con il mondo dell'altura e a rendere più agevole il contatto tra i soci e la struttura, con la creazione di una serie di servizi per gli associati. Il tutto, come già sottolineato, con una notevole semplicità e chiarezza, anche estetica, affinché tutti, anche i meno appassionati di Internet, possano navigare con facilità e approfittare di tutti i servizi che sono (o verranno) inseriti on line. Fondamentale, da questo punto di vista, sarà la collaborazione con gli stessi soci dell'uvai, che con consigli e indicazioni (scrivete a a.magnini@artegraficapls.it) potranno aiutare il sito a crescere e a svilupparsi nella giusta direzione». AURELIO MAGNINI