Regolamento di stazza

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Transcript:

Regolamento di stazza CAPITOLO I GENERALITA' I.1. Finalità del regolamento. Permettere di controllare la monotipia degli scafi, antenne, manovre fisse e correnti del piano velico dell' attrezzatura esterna e dell'arredamento, al fine di evitare modifiche o dispositivi troppo complessi e costosi, per mantenere il Surprise semplice ed economico con la possibilità di regatare ad armi pari. Al fine di salvaguardare lo spririto del regolamento, in caso di controversie, gli articoli I.3 e I.8 sono preponderanti e fanno fede. I.2. Revisione del regolamento. Dopo ogni stagione, la Commissione Tecnica si riunirà per studiare le modifiche o le restrizioni da apportare al regolamento. Queste modifiche saranno presentate per iscritto prima della convocazione dell'assemblea Generale Nazionale. Queste decisioni saranno assunte, salvo che ci sia l'opposizione scritta di almeno un terzo dei soci dell'aipro Surprise. I.3. Rispetto del regolamento. Per partecipare a delle regate di classe riservate ai Surprise, i concorrenti dovranno accertarsi che le proprie imbarcazioni siano strettamente conformi alle regole di stazza. Il mancato rispetto di queste regole durante una regata, comporterà la squalifica della barca per l'intera regata. Ogni modifica all'imbarcazione che presenta una certa ambiguità in rapporto allo spirito del presente regolamento sarà sottomessa alla approvazione preliminare della Commissione Tecnica. I.4. Partecipazione alle regate. Nessuna barca potrà partecipare alle regate se non e conforme al presente regolamento,o se il suo proprietario o il timoniere non hanno pagato la quota annua di iscrizione. I.5. ORGANIZZAZIONE DEI CAMPIONATI DI CLASSE. I.5.1. Definizione. E considerato Campionato di classe ogni Campionato Nazionale o Internazionale segnato sotto la rubrica Championat International di questo Libro di bordo, in accordo con le diverse Associazioni nazionali e sarà corso secondo le regole internazionali dell ISAF, delle Autorità Nazionali, del presente Regolamento e di quelle del Club Organizzatore I.5.2. Validità di un campionato. Un Campionato di classe è valido quando vengono corse almeno 4 prove di cui un eventuale percorso costiero, sotto riserva di modifiche da parte dell Autorità Nazionale del paese organizzatore. Gli altri percorsi saranno di tipo olimpico, superolimpico o a bastone. In Italia ed in Svizzera il percorso costiero potrà essere effettuato solo dopo 4 prove olimpiche valide. Per il percorso costiero l arrivo del primo concorrente dovrà avvenire possibilmente entro le 22 ore dalla partenza. I.5.3 Classifica. Il punteggio si calcola secondo il sistema punti MINIMA dell ISAF (A4.1). A partire dalla 4 prova valida si potrà eliminare la peggiore I.5.4. Velocità minima. La velocita media della prima barca arrivata deve essere di 2 nodi minimo su tutto il percorso I.5.5. Equipaggio. Durante un campionato, il numero dei componenti dell'equipaggio sono fissi e costanti dalla prima all'ultima prova e puo essere da due a sei membri. Delle restrizione supplementari possono essere imposte dalle singole autorità nazionali. I cambiamenti di equipaggio devono essere comunicati per iscritto alla giuria prima della prima prova, salvo cause di forza

maggiore. Il peso dell' equipaggio non dovrà superare i 400 Kg. in tenuta da città. I.5.6. Pubblicita. I campionati di monotipia si corromo sotto la categoria C delle regole di pubblicita dell ISAF. I.6 ORGANIZZAZIONE DEI CRITERIUM I.6.1 Definizione E considerato come CRITERIUM le regate che riuniscono i monotipi Surprise e che non corrispondono né ai regolamenti dei Campionati di classe né a quelli delle regate costiere. Per i Criterium sono applicate le seguenti modifiche: I.6.2 Validità e classifica di un Criterium Perché un Criterium sia omologato, bisogna che siano corse almeno 2 prove valide. Per la classifica di un Criterium, i punti sono quelli dell 5 migliori prove su 6 o 4 su 5, 3 su 4, 3 su 3, 2 su 2. Su 4 prove valide si può dunque scartare la peggiore. I.6.3 Velocità minima La velocità media del primo arrivato deve essere stato minimo di 1,5 nodi su tutto il percorso. I.6.4 Equipaggio Durante un Criterium, il numero ed i membri dell equipaggio possono variare. Il numero dell equipaggio varia da 2 a 6, ma non dovrà eccedere i 400 Kg. pesati in tenuta da città. I.7 Organizzazione delle regate costiere I.7.1 Definizione Sono considerate come Regate costiere tutte le regate ove sono ammessi altri monotipi oltre ai Surprise, anche se viene stilata una classivica separata per classi. Sono egualmente considerate Regate costiere quelle regate con classifica unica stilata con la formula metrica. I.7.2 Varianti IN DIFFORMITA AL REGOLAMENTO INTERNAZIONALE, per le Regate costiere IN ITALIA NON sono ammesse varianti alla monotipia come descritta nel capitolo II, per cui non verranno applicate le varianti descritte nel I.7.2 del testo francese I.8. Regola generale di monotipia. Tutte le modifiche dello scafo, dell'attrezzatura, degli allestimenti interni e delle vele che non sono espressamente autorizzate da questo regolamento, sono proibite. I.9. Numero delle vele. Il numero velico sarà quello stabilito dall' Autorita Nazionale o, eccezionalmente, quello corrispondente al certificato di stazza I.O.R. o A.B.C. o similare. I.10. Modalità di misurazione. Le modalità di misurazione, salvo indicazione contraria prevista dal presente regolamento, devono essere in accordo con le prescrizioni dell'isaf. CAPITOLO II REGOLE SPECIFICHE II.1. Lo scafo.

II.1.1. Lo scafo e la coperta della barca dovranno essere costruiti secondo i modelli depositati presso il cantiere ufficiale ed il progettista che ne garantiscono la conformità. II.1.2. Le dimensioni, le forme, e le strutture devono essere conformi al piano del construttore officiale e dell architetto che negarantiscono la conformita Non è accettata nessuna modifica ai pezzi usciti dagli stampi originali del cantiere. Le Commissioni Techniche delle associazoni si riservano il diritto di controllare queste conformità presso il costruttore. II.1.3. Nello scafo e sulla coperta nessun buco è autorizzato per il passagio di oggetti mobili tra l'interno e l'esterno quali drizze, cavi, pulegge, etc.. Sono autorizzati solo i fori per il passaggio od il rinvio delle volanti e del paterazzo. II.1.4. E' proibita qualsiasi modifica della forma e delle strutture dello scafo, della coperta, del bulbo e del timone. E' permesso solamente un rinforzo in corrispondenza delle lande delle sartie che deve essere realizzato come da piano e descrizione seguente : il rinforzo sar realizzato con una contropiastra in compensato marino o in sandwich composito. In questo caso l'anima sar composta da compensato marino e il rivestimento o in fibra di vetro o in alluminio o in acciaio inox. In entrambi i casi, lo spessore del rinforzo non potr eccedere i 16 mm. su tutta la superficie di detto rinforzo. Il rinforzo potr essere stratificato allo scafo ed al ponte. Le lande potranno essere modificate o forate al fine di di potersi adattare e scaricare le forze sul rinforzo stesso. Al tempo stesso non devono essere modificate le geometrie e le dimensioni esterne (quelle che si vedono sul ponte) rispetto a quelle originali. II.1.5. Il bulbo in ghisa deve essere conforme al piano ref 82a e deve avere un peso di Kg. 500 +/ Kg. 25. II.1.6. Le dimensioni e le forme del timone devono essere conformi al piano ref. 82.b, l'asse è realizzato con un profilato in acciaio inox in tondo pieno di mm. 32 di diametro minimo. Il peso minimo del timone è di Kg. 14, comprensivo del pezzo di fissaggio e della coppiglia. II.1.7. Il peso delle barche non deve essere inferiore a Kg. 1250. Questo peso verrà verificato con scafo ed attrezzatura a secco. Durante l'operazione di pesatura la barca dovrà essere provvista esclusivamente della seguente attrezzatura: albero, boma, attrezzature dormienti, attrezzature correnti permessi dal presente regolamento tangone conforme alle regole di classe un gioco di scotte del fiocco del diametro max. di mm. 14 un gioco di scotte dello spy del diametro max. di mm. 10 arredamento fisso e standard al minimo sportelli e paglioli materassini delle cuccette laterali scotta della randa gradino di discesa

II.1.8. Peso mancante I pesi correttori saranno in piombo in numero di 4. Dovranno essere resinati alla barca e stampigliati dallo stazzatore e fissati in modo simmetrico rispetto all'asse longitudinale della barca. Il 60% del peso sarà fissato davanti al supporto dell'albero, sulla cuccetta di prua, da ogni lato contro lo scafo. Il 40% sarà fissato contro lo scafo all'altezza della linea di galleggiamento, nei gavoni posteriori di dritta e di sinistra, accessibile dal pozzetto. Se necessario, è a disposizione un piano di riferimento. II.1.9. In caso di avarie, le riparazioni miranti a rinforzare l'attacco del bulbo, non devono oltrepassare in nessun caso il livello dell'asse del pavimento posto nella sua posizione originale, salvo autorizzazione scritta della Associazione internazionale. II.1.10.Ogni barca versione export puo essere modificata al minimo della versione standard. II.2. Le antenne II.2.1. L'albero deve essere realizzato in profilato estruso di alluminio corrispondente alle seguendi caratteristiche: peso al metro superiore a Kg. 1,9; sezione: lunghezza 115 +/ 10mm, larghezza 80 +/ 5 mm. II.2.2. L'albero deve essere conforme al piano di riferimento 82 C. A partire dal 1993, saranno riconosciuti solamente gli alberi forniti dal cantiere Archambault. Tutti gli alberi modificati o non provenienti dal cantiere Archambault dovranno essere presentati alla commissione tecnica. II.2.3. Le striscie di stazza sull'albero e sul boma devono essere dipinte di un colore nettamente contraddistinguibile ed avere una larghezza minima di 30 mm. che fasci l'intera circonferenza del profilo. Il bordo superiore della striscia inferiore deve essere compreso fra un minimo di mm. 690 ed un massimo di mm. 710 dal piede dell abero. Il bordo inferiore della striscia superiore deve essere a non più di mm. 9000 dal bordo superiore della striscia inferiore. Il bordo verso prua della striscia di stazza sul boma deve essere a non più mm. 3300 dalla faccia posteriore dell abero, all'altezza dell'attacco del boma. II.2.4. Il boma è realizzato in profilato estruso di alluminio il cui peso al metro deve essere obbligatoriamente superiore a Kg. 1,5. II.2.5. Il tangone ha una lunghezza massima di mm. 3250 fuori tutto, incluse le teste di aggancio, e deve essere in alluminio. II.2.6. Il tangone si fissa all'albero sia a mezzo di anelli fissi, sia a mezzo di anelli scorrenti su una rotaia. In nessun caso questi anelli d'attacco dovranno sporgere oltre mm. 90 dalla faccia anteriore dell'albero, all'altezza massima dalla coperta di mm. 1800 misurata dal piano superiore dell'anello. II.2.7. Durante la navigazione il tangone non deve mai oltrepassare la prua quando è alloggiato sotto al balcone di prua. II.2.8. La piastra di base dell'albero non deve mai superare il supporto original stampato nella coperta. II.3. L'attrezzatura. II.3.1. Non è autorizzata nessuna modifica del sartiame diversa dal piano originale. L'attrezzatura fissa è composta

esclusivamente dai seguendi elementi: uno strallo in cavo d'acciaio intrecciato di mm. 5 di diametro minimo, regolabile a mezzo di lande od arridatoio Un patarazzo in cavo d acciao intrecciato del diametro minimo di 3 mm e di lunghezza minima di 8,5 m. Regolabile a mezzo di 1 o 2 paranchi, permessa una stecca del paterazzo in testa d'albero el fine di facilitare il passaggio della Randa. due sartie alte in cavo d'acciaio intrecciato di mm. 5 di diametro minimo due sartie basse in cavo d'acciaio intrecciato di mm. 4 di diametro minimo due sartie volanti facoltative regolabili a mezzo di 1 o più paranchi ad esclusione diqualsiasi altro sistema. II.3.2. L'attrezzatura corrente è composta da: una sola drizza della randa una sola drizza del fiocco/solent/genova una sola drizza dello' spy che non deve discostare più di mm. 70 dalla parte anteriore dell'albero all'altezza dell'attacco dello strallo e la cui uscita non deve essere superiore ai mm. 210 dallo attacco dello strallo un amantiglio del tangone un amantiglio del boma facoltativo. Le drizze e il balancino del tangone sono in tessuto sintetico del diametro minimo di 6 mm. II.3.3. Sulle barche dotate di 2 drizze del fiocco o due drizze dello spy, è consentito l'utilizzo di una sola di esse durante il cambio della vela. II.4. Gli attacchi I punti di attacco delle sartie devono essere nella loro posizione di origine conformemente al disegno ref. 82.d, la posizione dei punti di aggancio del paterazzo e delle volanti è libera. II.5. Le vele II.5.1. La scelta della veleria è libera. II.5.2. Le vele devono essere conformi al presente regolamento ed al piano velico di stazza disegno ref. 84.e. Le dimensioni dei rinforzi sono libere. II.5.3. a) Randa, Fiocco, Spi. I tessuti compositi sono proibiti.

b) Genoa. I tessuti in fibre pollestere e film mylar sono autorizzati. Tuttavia, le fibre delle catene o delle trame o altro devonoi essere parallele ed il peso a m2 deve essere identico su tutta la superfice di ogni ferzo. II.5.4. I meoli di balumina sono autorizzati sulla randa, sul genoa e sul fiocco. II.5.5. Un cunningham di regolazione della tensione della inferitura è autorizzato sulla randa, sul genoa e sul fiocco. II.5.6. E' autorizzato a bordo solo un gioco di vele e sempre lo stesso, dalla prima all'ultima prova. II.5.7. Il gioco di vele autorizzato prevede le seguendi vele la cui grammatura è espresso in once (oz.us) ed in grammi (gr./mg.) (1 OZ.US = 42 gr.mg) : una randa, grammatura compresa tra 5.5 e 6.5 OZ (230275 gr/mg) un genoa medio, grammatura compresa tra 4 e 6 OZ (168252gr/mg) o un genoa Mylar, grammatura minima :150 gr/mg (cf. art II.5.3.b) un fiocco solent, grammatura libera un fiocco 2 o tormentina, grammatura libera un spi, grammatura compressa tra 36 e 55 gr/mmq). I.5.8. La randa. Le rande a inferitura libera sono permesse. Il grembiale non dovrà eccedere in nessun punto più di 15 cm. rispetto alla linea congiungente il punto di mura ed il punto di scotta. La randa deve avere almeno una mano di terzaruoli (vera) ad una altezza di 100 cm minimo e 400 cm max. Sono autorizzate due finestre. Sono autorizzate 2 finestre in film PVC o poliestere con o senza trama di rinforzo, la superficie totale massima delle 2 finestre non deve eccedere 1 metro quadro e la ripartizione delle superfici dovr essere la suguente : 0.7 m2 massima per

la finestra inferiore e 0.3 m2 massima per la finestra superiore della vela. La sigla, il numero velico e le lettere simbolo della nazionalità devono figurare obbligatoriamente sulla randa. La sigla deve essere posta sopra i numeri su ciascuna delle 2 facce della randa e il tutto sopra la seconda mano di terzaruoli disegno ref 82.f. La sigla e numeri di un lato non devono sovrapporsi a quelli dell'altro lato. Durante la navigazione, la tesatura dell'inferitura e della base della randa si fa nei limiti definiti dalle marche di stazza dipinte sull'albero e sul boma. La larghezza della testa della randa non deve superare i mm. 160 ralinga compresa e misurata perpendicolarmente alla ghinda. II.5.9. Genoa e fiocco. a) I fiocchi possono avere 2 finestre come massimo. b) Una mano di terzaruoli puo essere prevista sul fiocco. c) Sono proibite le stecche. II.5.10.Spi. Sugli Spinnaker non sono obligatori nè la sigla della nazione né il numero velico della barca II.5.11. Procedura per la misurazione delle vele. Tutte le misure sono prese con vele poggiate su un piano e tesate a mano, cercando di eliminare tutte le pieghe perpendicolari alla distanza che si deve misurare. Tutte le misurazioni che partono dal vertice di un angolo, vanno prese dal punto teorico di intersezione dei due lati dell'angolo stesso, anche se c'è un arrotondamento, ad eccezione del punto di drizza della randa, per la quale fa testo la sommità della tavoletta.

RANDA Le misure trasversali sono prese sui 3/4 e sulla metà dell'altezza della balumina. Questi punti sono ottenuti ripiegando la testa della vela sul punto di scotta per l'altezza intermedia della balumina e riportando poi la testa della vela sul punto ottenuto per determinare l'altezza alla 3/4 della balumina. La distanza fra il punto di 3/4 della balumina e l'inferitura non deve superare 1300 mm. relinga compresa. La distanza fra il punto di 1/2 della balumina e l'inferitura non deve superare 2250 mm. relinga compresa. FIOCCO/SOLENT/GENOA. Il LP deve essere misurato sulla perpendicolare alla infieritura passante per il punto di scotta, ralinga compresa. Per le vele utilizzanti lo strallo cavo, conviene aggiungere la larghezza dello stesso alla misura precedentemente ottenuta. SPINNAKER. Vela simmetrica, le cui SL sono misurate sulle balumine partendo dai punti di scotta e seguendone il profilo fino al punto di drizza. Misurazione da effettuarsi su entrambe le balumine una alla volta. SMG è la distanza misurata tra i punti a mezza altezza delle baluminbe, misurate a vela aperta. Questi punti sono ottenuti ripiegando il punto di scotta della vela sul punto di drizza. SF è la misura della base e lo si ottiene ripiegando l'uno sull'altro i due punti di scotta e misurando la mezza larghezza della base cosi ottenuta II.6. L'attrezzatura. II.6.1. L'attrezzatura è libera salvo le restrizioni del presente regolamento. II.6.2. Sono obbligatori: il pulpito di prua e di poppa più 4 candelieri di un'altessa minima di 450mm. E' anche obbligatoria una draglia in cavo di acciaio o in tessile di minimo 4mm di diametro da ogni parte della barca che colleghi il pulpito avanti di prua al pulpito di poppa a un'altezza minima di mm. 400 dalla falchetta. Una cinghia in nylon o in polyester è tollerata fra l'ultimo candeliere e il pulpito di poppa. La cinghia o la draglia qualora mancasse la cinghia, non deve scedere oltre una distanza di 20 mm dal bordo della barca sotto una pressione di 1,5 kg. La distanza tra la testa del primo candeliere ed il punto di attacco della draglia al pulpito di prua deve essere compreso tra i 1700 e i 2000 mm.

Per i piani di acque interne è autorizzato: sopprimere il candeliere avanti e discendere la draglia a questo posto al nivello del ponte, lasciando tuttavia la draglia continua e fissata sul pulpito di prua al punto di fissaggio d'origine. Per le barche costruite prima del 1981 (non compreso), è obbligatorio solo il pulpito di prua, tuttavia le barche aventi i pulpiti a poppa dovranno essere attrezzate di draglie come sopra citato. II.6.3. Le barche che non sono formite di avvolgifiocco o di avvolgitore possono regatare, ma gli stessi non possono essere utilizzati come tali in regata se non a partire dal 2002. (per la stazza delle vele di prua, vedi capitolo seguente) II.6.4. Lo stallo cavo è autorizzato purche si utilizzi una sola drizza del fiocco (capitolo II.3.2). Inoltre per quanto concerne la stazza del fiocco, la larghezza dello strallo cavo dovrà essere aggiunta alla misura dello LP (capitolo II.5.10 d). II.6.5. I Sistemi autoviranti del fiocco sono proibiti. II.6.6. I tangoni automatici e/o telescopici sono vietati. II.6.7. I wang del boma devono essere fissati ai piedi dell'albero e non devono essere idraulici. II.6.8. Gli arridatoi idraulici o altri sistemi che servono a modificare la tensione delle sartie durante la navigazione sono proibiti. II.6.9. L'illuminazione del ponte, dell'albero e della cabina è libera nella misura in cui rispetti i regolarmenti marritimi in vigore. II.6.10.In regate monotipo, sono autorizzati lo speedometro, la bussola elettronica e il GPS portatile. Tutti gli altri strumenti sono vietati. II.6.11.La rotaia della scotta della randa si deve trovare nell'alloggiamento d'origine e non deve superare il livello della panchetta all'angolo di questa (posto delle ginocchia in posizione seduta). II.6.12.Le rotaie della scotta del fiocco e del genoa devono restare sui passavanti. II.6.13.L'attrezzatura del pozzetto deve comportare almeno due winches e al massimo 4 winches che si devono trovare sui supporti originali. Per le barche più vecchie (prima del 1989) che non hanno il secondo paio di supporti originali, sono tollerati 2 appoggi equivalenti bullonati sulla coperta. II.6.14.Sulla tuga è autorizzato un supporto per l'attrezzatura di manovra. II.7. Arredamento obbligatorio. II.7.1. In regata le barche devono essere allestite come minimo con l'arredamento della versione standard, le loro dimensioni e i pesi devono essere conformi a quanto stabilito dal cantiere:

i 4 materassini delle cuccette laterali e le porte devono essere a bordo. gli sportelli, il pagliolato in legno, il gradino di discesa, le coperture dei gavoni, le paratie di separazione delle cabine/gavone ancora e tutti gli oggetti rigidi al minimo della versione standard devono essere a posto. gli stipetti devono essere al minimo della versione standard e devono essere a posto. 4 parabordi di un diametro min. di 14 cm. II.7.2. Il coperchio del tambuccio, il coperchio del gavone ancora, i coperchi originali dei gavoni di poppa, nonchè l'osterigio di prua e quelli eventuali di poppa, devono essere al loro posto. II.7.3. Nelle regate è proibito lasciare il motore fissato sullo specchio di poppa. II.8. Armamento obbligatorio. Quello indicato dalla normativa vigente II.9. Raddrizzamento e sbandamento. II.9.1. Le cinghie e tutti i sistemi che permettano di agganciare i piedi sono proibiti. II.9.2. Le cinture di sicurezza sono autorizzate a conditione che non facilitino il raddrizzamento II.9.3. Specchi d'acqua interni. In nessun caso il busto si deve trovare fuori dalla draglia.il raddrizzamento è autorizzato a patto che sia effettuato da seduti o sdraiati, unicamente a forza di braccia e solamente sugli. CAPITOLO III CONDIZIONI DI APPLICAZIONE. III.1. Condizioni generali. Il presente regolamento è applicabile a partire dal 01 Febbraio 1997. III.2. Eccezioni.

Le imbarcazioni aventi le vele stazzata e timbrate prima della pubblicazione del presente regolamento saranno ammesse alle regate di classe e a tutte le altre regate valide per i diversi campionati. III.3. Casi particolari. III.3.1. Per le barche Italiane diverse modifiche potranno essere accettate nella cabina e nel pozzetto, modifiche rese obbligatorie dalla legge Italiana, fatte dal cantiere Archambault (sotto riserva di approvazione dell'aspro SURPRISE INTERNAZIONALE). Si fa riferimanto alle modifiche Archambault. III.3.2. Casi particolari non previsti da questo regolamento che potranno presentarsi in un controllo di stazza, saranno esaminati dalla commissione tecnica della associazione nazionale di appartenenza dell'imbarcazione, che darà il suo parere al Consiglio perchè prenda una decisione insindacabile. III.3.3. In caso di divergenza per le interpretazioni linguistiche de presente regolamento, solo il testo francese farà fede, SALVO Ipunti A)del Regolamente di corsa ed il paragrafo I.7.2 delle regate costiere.