I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente.



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Isolamento termico dei componenti L isolamento termico di un componente di tamponamento esterno è individuato dalla resistenza termica complessiva: trasmittanza (U espressa in W/m 2 K) L isolamento termico (spazio abitato, ponti termici, inerzia termica) può essere realizzato seguendo differenti strategie di intervento che presentano tutte vantaggi e svantaggi da valutare attentamente: Isolamento dell interno Isolamento dell intercapedine Isolamento esterno (cappotto) pareti termoisolanti Ponti termici Caratterizzati da flusso termico bidimensionale. I ponti termici sono giunzioni di forma e materiale diverso che rappresentano discontinuità di geometria e/o materiale. La variazione di flussi termici conduce ad una modifica della temperatura superficiale interna, con possibile formazione di condensa sueperficiale. Flusso termico disperso da un ponte termico, caratterizzato da: lunghezza ponte termico Li; coeff. lineico del ponte termico mi (tabulato); Trasmittanza complessiva componente: U T = (Σi Ui Ai + Σi mi Li) / A I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente. Il comportamento termico delle pareti La valutazione deve essere condotta in regime stazionario e dinamico. Comportamento fisico tecnico di una componente esterno, caratterizzato da : trasmittanza (UNI 7357 e UNI 10345); conducibilità termica e permeabilità al vapor d acqua (UNI 10351 e UNI 10355); tenuta all aria; illuminazione naturale;

isolamento acustico; Dispersioni termiche edificio: t trasmissione Q attraverso l involucro Q per ventilazione ambienti Parametri che definiscono il comportamento di una parete: Conducibilità termica λ (W/m K) Spessore s (m) Calore specifico c p (kj/kg K) Densità ρ (kg/m 3 ) Adduttanza interna ed esterna α (w/m 2 K) Coefficiente assorbimento radiazione solare a s Coefficiente trasmissione radiazione solare t s Fattore di schermatura C s Diffusività termica α 2 Inerzia termica Sistemi solari passivi Permettono la captazione dell energia solare ed il suo utilizzo Uso razionale dell energia e risparmio energetico: TANTO MAGGIORE È LA DIFFUSIVITÀ TERMICA DI UNA PARETE, TANTO MINORE È LA SUA INERZIA TERMICA SFASAMENTO (RITARDO) E SMORZAMENTO (ATTENUAZIONE) ONDA TERMICA CAPACITÀ TERMICA AREICA (J/m 2 K) E COSTANTE DI TEMPO TERMICA EDIFICIO INDICE DI INERZIA TERMICA STRUTTURA Sistemi a guadagno diretto (finestrature e serre): evitare dispersioni notturne di Q, prevedere schermature; prevedere buon isolamento infisso; Sistemi a guadagno indiretto: materiali e/o sistemi che accumulano Q: muro di Trombe, camino solare, sistema Barra-Costantini.

I carichi termici dell edificio Flussi termici cui un impianto deve far fronte per assicurare stabilite condizioni ambientali: 1. controllo temperatura interna (carichi termici sensibili); 2. controllo igrometrico (carichi termici latenti). Variazione condizioni ambientali esterne: dimensionamento impianto in condizioni maggiormente gravose: il regime è variabile la risposte termica dell edificio dipende dalla sua inerzia; Apporto termico sfasamento e smorzamento guadagno termico Carichi termici invernali: temperatura esterna di progetto (Te) Carichi termici estivi: apporti interni + oscillazioni temperatura esterna + controllo condizioni idrometriche REGIME INVERNALE (regime stazionario) valutazione trasmittanza valutazione ponti termici ventilazione orientamento strutture Calcolo fabbisogno termico edificio: FEN Fabbisogno energetico Normalizzato: FEN = Q / GG V (kj / giorno K m 3 ) Dove: Q : energia primaria globale richiesta per mantenere ti fissata dalla legge (kj) GG: Gradi Giorno (somma, estesa al periodo di riscaldamento, delle differenze fra la ti e la temperatura media giornaliera (giorno K) Il limite imposto dalla legge (DPR 412/93) è costituito dal FEN LIM funzione di: coefficiente di dispersione volumica per trasmissione dell involucro CD LIM (W/m 3 K) valore medio dei ricambi d aria n (h -1 ): per le residenze il valore fissato è di 0,5 h -1

coefficiente di utilizzazione degli apporti gratuiti ku funzione del rapporto S/V e della zona climatica, dove il numero dei GG definisce 6 zone climatiche (A, B, C, D, E, F) irradiazione solare media su un piano orizzontale I (W/m 2 ): desumibile dai dati climatici riportati nella UNI 10349 t calcolato fra la temperatura operativa interna e il valore media stagionale della temperatura esterna (tabelle) fattore di schermatura all irraggiamento solare (verticale, orizzontale, a carbottino) apporti gratuiti (W/m 3 ) rendimento globale medio stagionale η g prodotto del rendimento di emissione dei terminali, di regolazione dell impianto, di distribuzione e produzione dell impianto: η g = η e η c η d η p = (65 + 3 log P n ) % REGIME ESTIVO (regime variabile) valutazione radiazione diretta e diffusa valutazione trasmissione per t apporti interni di calore Ai fini del controllo del FEN il progetto deve controllare: isolamento termico involucro rendimento medio stagionale generatore rendimento sistemi distribuzione, regolazione ed emissione del calore esposizione e dimensionamento superfici vetrate

La legge 10/91 Finalità della Legge 1988: approvato il Piano Energetico Nazionale (P.E.N.) 1991: approvate le leggi 9 e 10 di attuazione del P.E.N. Legge 10/91: è una Legge Quadro che sostituisce ed aggiorna la Legge 373/6 (ed altre normative ad essa collegate) Obiettivi della legge: risparmio energetico + uso consapevole energia (Titolo I) salvaguardia ambiente benessere individui LEGGE 10/91: LEGGE QUADRO FISSA GLI ASPETTI GENERALI DEFINISCE RUOLI E RESPONSABILITÀ DECRETI ATTUATIVI NORMATIVA TECNICA UNI

Titolo I: FINALITÀ AMBITO APPLICAZIONE COMPITI MINISTERI (DECRETI ATTUATIVI) NORME CONCESSIONE CONTRIBUTI ECONOMICI Titolo II: NORME CONTENIMENTO ENERGETICO RELAZIONE TECNICA NORMATIVA ESERCIZIO E MANUTENZIONE IMPIANTI CERITIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI LIMITI SUI CONSUMI Titolo III: TEMPI ENTRATA IN VIGORE COPERTURA FINANZIARIA LEGGE I Decreti Attuativi: DPR 26 AGOSTO 1993 N. 412 (DPR 412/93): PRESTAZIONI SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO INTESO COME SISTEMA INTEGRATO FATTORI DA PRENDERE IN ESAME PER UN PROGETTO CORRETTAMENTE IMPOSTATO (ART. 4 COMMA 1): FATTORI AMBIENTALI: caratteristiche microclimatiche area FATTORI TIPOLOGICI: tipologia insediamento, distribuzione spazi e orientamento, controllo radiazione solare, sistemi solari passivi, ventilazione naturale, illuminazione naturale FATTORI TECNICO - COSTRUTTIVI: inerzia termica edificio, componenti finestrati, verifica termoigrometrica componenti, certificazione componenti FATTORI IMPIANTISTICI: efficienza impianto, recupero calore, controllo parametri ambientali e purezza aria, fonti rinnovabili energia, sistemi di regolazione e controllo integrati, controllo rumororosità impianti, etc.