Ponti termici Edifici esistenti maggiorazione lordo
|
|
- Viviana Bianco
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ponti termici Edifici esistenti Il ponte termico si calcola mediante maggiorazione della trasmittanza della parete sulla quale sono presenti. L area si calcola al lordo, comprendendo tamponamento e ponte termico. 1
2 Ponti termici Edifici esistenti 2
3 Ponti termici Per edifici di nuova costruzione, l incidenza del ponte termico deve essere calcolata analiticamente attraverso l equazione: U k A L,j U j Ψ e,i L e,i è la trasmittanza termica media della struttura opaca k-esima, che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è l area lorda di ciascun componente, j, della struttura k-esima che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [m 2 ]; è la trasmittanza termica di ciascun componente, j, uniforme della struttura k-esima che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è la trasmittanza termica lineica dell i-esimo ponte termico lineare attribuito alla struttura k-esima, basata sulle dimensioni esterne, [W/mK]; è la lunghezza caratteristica del ponte termico i-esimo, [m]. 3
4 Ponti termici 4
5 Ponti termici 5
6 Ponti termici 6
7 Ponti termici 7
8 Componenti particolari Cassonetti 8
9 Componenti particolari Serramenti trasparenti La trasmittanza termica di serramenti singoli, U W, si calcola mediante la relazione: U W è la trasmittanza termica del serramento singolo, [W/m 2 K]; A g è l area del vetro, [m 2 ]; U g è la trasmittanza termica del vetro, [W/m 2 K]; A t è l area del telaio, [m 2 ]; U t è la trasmittanza termica del telaio, [W/m 2 K]; L g è il perimetro del vetro, [m]; è la trasmittanza termica lineare del vetro, [W/mK]. Ψ g 9
10 Componenti particolari Serramenti trasparenti 10
11 Componenti particolari Serramenti trasparenti 11
12 Componenti particolari Serramenti trasparenti Nel caso di serramenti composti da due telai separati, doppio serramento, la trasmittanza si calcola mediante la relazione (rif. UNI 10345): U w1 U w2 R si R s R se è la trasmittanza termica del componente interno fornita dal costruttore, [W/m 2 K]; è la trasmittanza termica del componente esterno fornita dal costruttore, [W/m 2 K]; è la resistenza termica superficiale interna della finestra esterna quando applicata da sola (ai fini del calcolo si assume pari a 0,13 m 2 K/W); è la resistenza termica dell'intercapedine racchiusa tra le vetrate delle due finestre, [m 2 K/W]; è la resistenza termica superficiale esterna della finestra interna quando applicata da sola (ai fini del calcolo si assume pari a 0,04 m 2 K/W). 12
13 Componenti particolari Serramenti trasparenti 13
14 Energia scambiata globale L energia termica di riferimento scambiata convenzionalmente per ventilazione naturale, aerazione e infiltrazione, Q V, e data da: Q V H V θ t è la quantità totale di energia di riferimento trasferita per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e la temperatura media giornaliera esterna, θ e, [ C]; è la durata del mese considerato, [kh]. 14
15 Energia scambiata globale Il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione, H V, si determina mediante la seguente relazione: H V ρ a c a V a,k k è il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la capacita termica volumica dell aria, pari a 0,34 Wh/(m 3 K); è la portata d aria media giornaliera k-esima dovuta a ventilazione naturale o aerazione e/o infiltrazione della zona, [m 3 /h]; è il singolo e specifico ricambio d aria dovuto o a ventilazione o ad aerazione o a infiltrazione. 15
16 Energia scambiata globale Le portate d aria medie giornaliere di ventilazione della zona vengono calcolate in modo semplificato e convenzionale come segue: sola aerazione o ventilazione naturale, comprese le infiltrazioni V n è il volume netto della zona a temperatura controllata o climatizzata considerata, [m 3 ]; è il numero di ricambi d aria medio giornaliero, determinato in funzione della destinazione d uso e comprensivo delle infiltrazioni, [h -1 ], che, per il calcolo, vale: per gli edifici o parti di edificio residenziali esistenti, n = 0,5 h -1 ; per gli edifici o parti di edificio residenziali nuovi, n = 0,3 h -1 ; per tutti gli altri edifici o parti di edificio si assume: 16
17 Energia scambiata globale n è il numero di ricambi d aria medio giornaliero, determinato in funzione della destinazione d uso e comprensivo delle infiltrazioni, [h -1 ]; v min è la portata specifica d aria esterna minima richiesta nel periodo di occupazione dei locali, [m 3 /h per persona]; I s è l indice di affollamento, [persone/m 2 ]; A è la superficie utile di pavimento, [m 2 ]; V è il volume netto della zona climatizzata o a temperatura controllata considerato, [m 3 ]. 17
18 Apporti mensili di calore gratuiti Gli apporti mensili di calore gratuiti, interni e solari, nella zona climatizzata o a temperatura controllata, devono essere calcolati mediante la seguente relazione: Q G Q I Q SI Q SI,S è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta alla radiazione solare entrante attraverso le superfici trasparenti rivolte direttamente verso l ambiente esterno, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta alla radiazione solare entrante attraverso le superfici trasparenti rivolte verso un ambiente addossato all involucro, [kwh]. 18
19 Apporti di calore dovuti ad apparecchiature elettriche e persone In edifici a destinazione d uso residenziale, gli apporti di calore dovuti alla presenza di queste sorgenti sono ricavati, in maniera convenzionale, mediante la seguente relazione: Q I Q a t è l apporto di calore dovuto ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; è il valore medio globale degli apporti interni, [W]; è la durata del mese considerato, [kh]. 19
20 Apporti di calore dovuti ad apparecchiature elettriche e persone Per tutte le altre destinazioni d uso, l entità degli apporti di calore interni e ricavata come: Q I è l apporto di calore gratuito dovuto ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; A è la superficie utile di pavimento, [m 2 ]; q a è il valore medio globale degli apporti interni per unita di superficie utile, [W/m2]; t è la durata del mese considerato, [kh]. 20
21 Apporti di calore dovuti ad apparecchiature elettriche e persone 21
22 Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne L energia dovuta agli apporti solari sulle superfici trasparenti rivolte verso l ambiente esterno, Q SI, viene calcolata prendendo in considerazione l effetto di schermature mobili permanenti, cioè integrate nell involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall utente, come: N è il numero dei giorni del mese considerato; H s,j è l irradiazione globale giornaliera media mensile incidente sulla superficie trasparente con esposizione, j, [kwh/m 2 ]; A L,i è la superficie lorda del serramento vetrato, i, (assunta pari a quella dell apertura realizzata sulla parete), [m 2 ]; 1-F F,i è il coefficiente di riduzione dovuto al telaio per il serramento i, pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale dell unita vetrata, si assume un valore convenzionale pari a 0,80; F S,i,j è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura per la superficie i, con esposizione j, da calcolare; F (sh+gl),i,j è il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili o fisse complanari al serramento i, con esposizione j; g,i è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento, i, (valore tabellato). 22
23 Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne 23
24 Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne Il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura deve essere calcolato mediante l equazione: F S,i,j F h,i,j F o,i,j F f,i,j è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura per il serramento i, con esposizione j; è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne per il serramento i, con esposizione j; è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti orizzontali per il serramento i, con esposizione j; è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti verticali per il serramento i, con esposizione j. 24
25 Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne 25
26 Raffrescamento o climatizzazione estiva 26
27 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria La quantificazione del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda ad usi igienico-sanitari, Q DHW, si determina effettuando un calcolo mensile e considerando un periodo di utilizzo giornaliero di 24 ore esteso a tutto l anno. Q DHW,yr Q DHW,i è il fabbisogno termico annuale per la produzione dell acqua calda sanitaria, [kwh]; è il fabbisogno energetico per la produzione dell acqua calda sanitaria nel mese i-esimo, [kwh]. 27
28 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell acqua calda sanitaria e dato da: ρ è la massa volumica dell acqua, assunta pari a 1 kg/l; c è la capacita termica specifica dell acqua, assunta pari a 1,162 Wh/kg K; V w è il volume dell acqua richiesta durante il periodo di calcolo, [l/giorno]; θ er è la temperatura di erogazione dell acqua calda sanitaria assunta pari a 40 C ; θ0 è la temperatura di ingresso dell acqua calda sanitaria; N è il numero di giorni del mese considerato. 28
29 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria I volumi giornalieri di acqua calda sanitaria sono dati da: V w a Nu è il volume dell acqua richiesta durante il periodo di calcolo, [l/giorno]; è il fabbisogno giornaliero specifico; è un parametro che dipende dalla destinazione d uso dell edificio. Nel caso di destinazione d uso residenziale il valore Nu si assume pari alla superficie utile dell unità immobiliare. Il valore di a si ricava dal seguente prospetto, nel quale sono indicati anche i fabbisogni di energia termica utile in Wh/m2giorno e in kwh/m2 anno: 29
30 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria Sistema di distribuzione 30
31 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria Sistema di generazione 31
32 Fabbisogno di energia primaria 32
33 Emissioni di gas ad effetto serra 33
34 Grazie Arch. Valerio Marino 34
Certificazione energetica degli edifici Gli indicatori di prestazione energetica e i metodi di valutazione e di calcolo
Certificazione energetica degli edifici Gli indicatori di prestazione energetica e i metodi di valutazione e di calcolo Arch. Valerio Marino 1 Leggi e norme Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22
DettagliENERGETICAMENTE. Apporti termici
ENERGETICAMENTE Apporti termici Indice Generalità Apporti termici interni Apporti termici solari Interazioni termiche tra edificio ed ambiente circostante Perdite per convezione verso l aria esterna e
DettagliEsercitazione PROCEDURA DI CALCOLO ANALITICA PER LA DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA PER IL RISCALDAMENTO V 2.0
Corso di Laurea in Edilizia Corso di Certificazione Energetica e Sostenibilità Edilizia a.a. 2012/2013 Docente: Ph.D. Domenico Tripodi Assistente: Ing. Nunziata Italiano Esercitazione PER LA DETERMINAZIONE
DettagliATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA LEGGE 3 APRILE 2014 N. 48 ALLEGATO 4
ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA LEGGE 3 APRILE 2014 N. 48 ALLEGATO 4 COMMITTENTE : Mario Bianchi EDIFICIO : Palazzina INDIRIZZO : COMUNE : San Marino Rif.: Esempio.E0001 Software di calcolo : Edilclima
DettagliMETODOLOGIA DI CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA
APPENDICE 12 AL CAPITOLATO TECNICO METODOLOGIA DI CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA Pag. 1 di 8 Metodologia di calcolo del Fabbisogno di Energia Primaria per riscaldamento La metodologia si basa
DettagliCOMUNE DI CASARANO PROVINCIA DI LECCE REGIONE PUGLIA. Piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica
COMUNE DI CASARANO PROVINCIA DI LECCE REGIONE PUGLIA Piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2015-2017 ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO POLO 1 INTERVENTI STRAORDINARI DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO,
DettagliRIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: Quali sono i requisiti minimi da soddisfare?
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: Quali sono i requisiti minimi da soddisfare? Dott. Stefano Silvera Technical Support Edilclima Bassano del grappa, 13 Luglio 2016 I requisiti minimi oggetto di verifica variano
DettagliCalcolo dei carichi termici estivi secondo il metodo Carrier - Pizzetti
Calcolo dei carichi termici estivi secondo il metodo Carrier - Pizzetti EDIFICIO INDIRIZZO COMMITTENTE INDIRIZZO COMUNE Palazzina 6 unità residenziali - Impianto centralizzato Via Verdi 1, Milano Mario
DettagliPresentazione di casi studio in applicazione delle novità normative sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici
Presentazione di casi studio in applicazione delle novità normative sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici Arch. Erika Favre - COA energia Finaosta S.p.A. L edificio oggetto di intervento
DettagliLinee guida verifiche DGP n. 162 del Provincia di Trento
Linee guida verifiche DGP n. 162 del 12.2.2016 Provincia di Trento 1) Impostare nella scheda regime normativo il decreto nazionale D. Interm. 26/06/2015 per quanto riguarda le verifiche di legge; 2) Abilitare
Dettagli1. Quale delle seguenti fonti energetiche non è rinnovabile?
Simulazione tema d esame S_005 1. Quale delle seguenti fonti energetiche non è rinnovabile? a. energia solare; b. biomassa; c. biogas; d. gas naturale; 2. Nell Attestato di prestazione energetica di cui
DettagliI ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente.
Isolamento termico dei componenti L isolamento termico di un componente di tamponamento esterno è individuato dalla resistenza termica complessiva: trasmittanza (U espressa in W/m 2 K) L isolamento termico
DettagliDati dell'oggetto. volume netto riscaldato dell'edificio [m³] (opzionale) V N = numero di persone nell'edificio Pers = 199,00
oggetto: PRU - residenziale Dati dell'oggetto Destinazione d'uso dell'edificio tipo di costruzione: 2 superficie utile lorda riscaldata [m²] BGF B = 7.996 superficie utile netta riscaldata [m²] (opzionale)
DettagliRispetto alla UNI/TS :2008 le principali variazioni riguardano:
Pubblicato su www.ediltecnico.it del 09.10.2014 - Articolo dell Ing. Giorgio Pansa, Politecnico di Milano, Dipartimento ABC - Specializzato in simulazioni energetiche degli edifici e degli impianti e in
DettagliINDICE. PREMESSA... p. 1
III INDICE PREMESSA... p. 1 1. INTRODUZIONE... 3 1.1. UNI/TS 11300-1... 3 1.2. UNI/TS 11300-2... 4 1.3. UNI/TS 11300-3... 5 1.4. UNI/TS 11300-4... 5 1.5. UNI/TS 11300-5... 5 1.6. UNI/TS 11300-6... 5 1.7.
DettagliAPPROFONDIMENTI SULLA LEGGE Capitolo 7
CALCOLO MANUALE E il sistema che permette il massimo controllo di ogni fattore e grande flessibilità ma che per grossi edifici, per i quali non si può utlizzare il metodo semplificato (metodo C) può risultare
DettagliALLEGATO D 1. LE CLASSI DI PRESTAZIONE ENERGETICA. All.to D alla deliberazione della Giunta regionale n. 1606, in data 8/07/20111
All.to D alla deliberazione della Giunta regionale n. 1606, in data 8/07/20111 ALLEGATO D CARATTERISTICHE DELLE CLASSI DI PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI ED INDICATORI RELATIVI ALLA QUALITÀ DELL INVOLUCRO,
DettagliCALCOLO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER ACQUA CALDA SANITARIA
CALCOLO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER ACQUA CALDA SANITARIA In base alla procedura descritta dalla norma UNI TS 11300 Parte 2 il calcolo del fabbisogno di energia primaria per l'acqua calda sanitaria si
DettagliPrestazioni energetiche di un edificio
Prestazioni energetiche di un edificio Fabbisogni energetici Determinazione delle prestazioni energetiche Sistema edificio-impianto termico Flussi termici Zona termica e temperatura di progetto I fabbisogni
DettagliEdilizia ed impiantistica a confronto
Edilizia ed impiantistica a confronto Seminario di aggiornamento per costruttori e progettisti Con il patrocinio di I SISTEMI VMC CONCEPIMENTO DEGLI IMPIANTI IN BASE ALLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA, CHIARIMENTI
DettagliValutazioni sulla Prestazione Energetica
Valutazioni sulla Prestazione Energetica Efficienza energetica nelle costruzioni in laterizio Il Centro Servizi Comunali di Sulmona ENEA UTEE-ERT Gaetano Fasano Carlo Romeo Workshop ENEA Costruire in laterizio
Dettagli, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa è composta:
Caratteristiche termiche delle strutture edilizie Simone Secchi Calcolo della trasmittanza termica Metodo di calcolo riportato nella norma UNI EN ISO 6946. La trasmittanza termica di una partizione è data
DettagliEfficienza energetica degli edifici: strategie operative
Attività di di FORMAZIONE tecnici comunali Efficienza energetica degli edifici: strategie operative Arch. Arianna Palano Dipartimento BEST, Politecnico di Milano 1. TECNICHE PER LA VAUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
DettagliORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE
1/18 ORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE Salva dati APE e Dati Aggiuntivi 2/18 SPIEGAZIONE COMANDO dati aggiuntivi Lo scopo del presente documento è quello di fornire delle linee guida rivolte a supportare
DettagliORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE
1/18 ORGANISMO DI ACCREDITAMENTO REGIONALE Salva dati APE e Dati Aggiuntivi 2/18 SPIEGAZIONE COMANDO dati aggiuntivi Lo scopo del presente documento è quello di fornire delle linee guida rivolte a supportare
DettagliRidurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS.
ESIGENZA DA SODDISFARE Ridurre i consumi energetici per la climatizzazione invernale e per la produzione di ACS. CAMPO D'APPLICAZIONE Usi di cui all'art. 3, DPR 412/93 e s.m.: Tutte le destinazioni d'uso
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE PRIMA
IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE PRIMA 1 Un nuovo modo di progettare La legge 10/91 all art.28, prescrive che per la Progettazione e messa in opera ed in esercizio di edifici e di impianti, (nuovi o ristrutturati),
DettagliFabio Peron. Bilancio di energia dell edificio: un involucro più efficiente. Il fabbisogno di energia dell edificio. Q s. Q i2. G i Q i1 Q T. Q v.
Corso di Progettazione Ambientale prof. Fabio Peron Bilancio di energia dell edificio: un involucro più efficiente Fabio Peron Università IUAV - Venezia Il fabbisogno di energia dell edificio Il fabbisogno
DettagliUn progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica Comune di Monasterolo del Castello Valutazione ex-ante azioni www.factor20.it Più risparmio energetico, più fonti rinnovabili,
DettagliCORSO PER CERTIFICATORE ENERGETICO
CORSO PER CERTIFICATORE ENERGETICO LE BASI DEL BILANCIO ENERGETICO DEL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO 1 BILANCIO ENERGETICO DEL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO Calcolo della quantità di energia in entrata ed in uscita
DettagliGli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici
Gli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici D.d.u.o. 6480/2015 maggio 2016 - Documento ad uso del Sistema associativo lombardo - Si riportano nel
DettagliIMPIANTI COMFORT PER EDIFICI AD ALTISSIMA EFFICIENZA ENERGETICA
IMPIANTI COMFORT PER EDIFICI AD ALTISSIMA EFFICIENZA ENERGETICA Ing. Luca Fioravanti Product Manager - Zehnder Group Italia La VMC messa in pratica PRIMO CASO PRATICO RESIDENZA MURAVERA GROTTE S. STEFANO
Dettagli(Ve) volume riscaldato edificio esistente comprensivo di palestra, mensa e auditorium: m
Con riferimento al DGR Lombardia n 8/8745 del 22/12/2008 paragrafo 5, si verificano di seguito i valori di trasmittanza termica (U) dell involucro, in funzione della fascia climatica di riferimento. (Ve)
DettagliIN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO DEGLI EDIFICI
Comune di MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di VICENZA RELAZIONE TECNICA IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO DEGLI EDIFICI LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 1 e successive modifiche Destinazione d'uso:
DettagliFORMAZIONE BASE CENED CASO STUDIO 1 FEDERICA ZAMBONI
FEDERICA ZAMBONI IMPIANTO DATI GENERLI FORMAZIONE BASE CENED 2 INFORMAZIONI INTRODUTTIVE Il caso in oggetto consiste in un edificio esistente, ad uso commerciale, disposto su un unico livello. L edificio
Dettagli2. A partire dalla data di registrazione della pratica nel catasto energetico, l attestato di prestazione energetica ha una idoneità massima:
Simulazione tema d esame S_003 1. Indicare l affermazione errata: a. la durata della stagione di raffrescamento non è costante; b. la stagione di raffrescamento è il periodo di funzionamento dell impianto
DettagliProgetto RESET Attività di formazione
Progetto RESET Attività di formazione LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Dati climatici, calcolo delle prestazioni energetiche dei componenti dell involucro edilizio MODULO 2 -Parte A Ing. Antonio
DettagliEgregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO)
Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA
DettagliESEMPI DI CALCOLO MANUALE DEL FABBISOGNO DI INVOLUCRO SECONDO D.G.R. VIII/5018 DEL 26/06/2007 E DECRETO 15833 DEL
CORSO PER CERTIFICATORE ENERGETICO IN REGIONE LOMBARDIA ESEMPI DI CALCOLO MANUALE DEL FABBISOGNO DI INVOLUCRO SECONDO D.G.R. VIII/5018 DEL 26/06/2007 E DECRETO 15833 DEL 13/12/2007 Gabriele Masera Nota:
DettagliPROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DATI GENERALI Destinazione d'uso Oggetto dell'attestato Nuova costruzione X Residenziale X Intero edificio Passaggio di proprietà Non residenziale Unità immobiliare
DettagliLEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA. D.Lgs. 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E. RR 6 marzo 2015, n. 1
LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA D.Lgs. 29 dicembre 2006, n. 311 - ALLEGATO E RR 6 marzo 2015, n. 1 COMMITTENTE : Mario Bianchi EDIFICIO : Palazzina 2 unità Uffici - 4 Residenziali INDIRIZZO
DettagliEDIFICI A CONSUMO ENERGETICO QUASI ZERO
ECO-CASE EDILCLIMA EDIFICI A CONSUMO ENERGETICO QUASI ZERO PLANIMETRIA PRELIMINARE Tenendo conto dei vincoli legati al lotto si è definita una soluzione planimetrica di massima. SCELTA DELLA TIPOLOGIA
DettagliVerifica della potenza termica installata
Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell Ambiente Costruito Building & Environment Science & Technology BEST Verifica della potenza termica installata Corso del Prof. Arch. Giuliano DALL Ò e-mail: giuldal@polimi.it
DettagliCorso di fisica tecnica ambientale ESERCIZIO SUI CARICHI TERMICI INVERNALI ED ESTIVI. Ing. Marco Cecconi
Facoltà di Architettura - Laurea magistrale in Architettura a ciclo unico Corso di fisica tecnica ambientale ESERCIZIO SUI CARICHI TERMICI INVERNALI ED ESTIVI Ing. Marco Cecconi marco.cecconi@ingenergia.it
DettagliSTRUTTURE TRASPARENTI. Arch. Luca Berra LEZIONE DEL 15.04.2015
STRUTTURE TRASPARENTI Arch. Luca Berra LEZIONE DEL 15.04.2015 1 NORMATIVA TECNICA NAZIONALE UNI EN 410:2000. Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate. UNI
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE TERZA
IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE TERZA 1 Definizione del Fabbisogno Energetico Normalizzato FEN In base al par. 4 della UNI 10379, si definisce fabbisogno energetico normalizzato FEN la quantità di energia
DettagliRelazione tecnica impianto solare termico secondo UNI/TS e UNI/TS
Relazione tecnica impianto solare termico secondo UNI/TS 11300-2 e UNI/TS 11300-4 EDIFICIO INDIRIZZO COMMITTENTE INDIRIZZO COMUNE Palazzina 6 unità residenziali - Impianti autonomi Via Verdi 1, Milano
DettagliUniversità Politecnica delle Marche
Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Energetica Ing. Costanzo Di Perna diperna@univpm.it DATI DI INGRESSO TIPO DI VALUTAZIONE La specifica tecnica definisce le modalità per l applicazione
DettagliIl calcolo dei ponti termici alla luce della attuale normativa in tema di prestazioni energetiche degli edifici
IL CAPPOTTO ESTERNO, LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI E LA VERIFICA DELLE PRESTAZIONI OTTENUTE Regole e parametri per realizzare un abitazione a basso consumo in regime mediterraneo 12 dicembre 2016 Il calcolo
DettagliLEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA. DGR 4 agosto 2009, n D.Lgs. 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E
LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA DGR 4 agosto 2009, n. 46-11968 D.Lgs. 29 dicembre 2006, n. 311 - ALLEGATO E COMMITTENTE : Mario Bianchi EDIFICIO : Palazzina 2 unità Uffici - 4 Residenziali
DettagliRELAZIONE TECNICA. Comune di MONOPOLI. Provincia di BARI. Rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico
Comune di MONOPOLI Provincia di BARI RELAZIONE TECNICA Rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n.192 Decreto Legislativo 29 dicembre
DettagliIl progetto degli edifici nzeb: novità in Lombardia
Il progetto degli edifici nzeb: novità in Lombardia Il progetto degli edifici nzeb: novità in Lombardia Il quadro normativo in merito agli nzeb Cosa si intende per edificio nzeb I casi di Regione Lombardia
Dettagli1.4 Riscaldamento invernale e certificazione energetica degli edifici
1.4 Riscaldamento invernale e certificazione eneretica deli edifici Al riscaldamento invernale è imputabile una consistente percentuale dei consumi eneretici del nostro paese. er questo motivo il dimensionamento
DettagliArch. Bruno Salsedo Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia - DiPSE
IL CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA UNI/TS 113-1: 214 Arch. Bruno Salsedo Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia - DiPSE b.salsedo@tiscali.it
DettagliAttestato di Certificazione Energetica Scheda di Raccolta dati. Anno/Epoca di costruzione edificio: eventuali ampliamenti: (anno)
Attestato di Certificazione Energetica Scheda di Raccolta dati Data contatto: Committente: Compilatore: Recapito: DATA SOPRALLUOGO: DATA CONSEGNA: Pre_Sopralluogo Ubicazione dell edificio: Via/Corso Città
DettagliIL COMFORT ABITATIVO
IL COMFORT ABITATIVO ( sui concetti e sulle definizioni di base ) I RIFERIMENTI NORMATIVI legge 373 del 30/04/76 legge 10 del 09/01/91 direttiva 93/76 CEE del 13/09/93 direttiva 2002/91/CE D.L. 19/08/2005
DettagliIl progetto del nuovo: problematiche Certificazione energetica: norme e pratica professionale. Napoli, 28 marzo
prof. ing. Vincenzo Corrado Politecnico di Torino Il progetto del nuovo: problematiche Regole per il progetto energetico del nuovo - Legislazione energetica - Legge 10/1991 + decreti di attuazione - Decreto
DettagliIl calcolo energetico di una serra solare: esempi ed applicazioni mediante il software in-serra Ph.D. Ing. Riccardo Farina
Il calcolo energetico di una serra solare: esempi ed applicazioni mediante il software in-serra Ph.D. Ing. Riccardo Farina Ingegnere Meccanico - Dottore di Ricerca in Ingegneria dei Sistemi - Green Energy
DettagliLa Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552
La Finestra sul PVC La Finestra sul PVC n. 80 del 08/10/2014 PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 Il 2 ottobre sono state pubblicate da UNI le nuove versioni della UNI/TS
DettagliCagliari, 5 aprile Edifici ad Energia Quasi Zero (nzeb) Claudio Del Pero
Efficienza energetica e comfort abitativo Tecnologie non invasive e sicurezza Sostenibilità economica e ambientale Cagliari, 5 aprile 2016 Edifici ad Energia Quasi Zero (nzeb) Claudio Del Pero Direttiva
DettagliCollettori solari. Prof.ssa Matilde Pietrafesa
Prof.ssa Matilde Pietrafesa Università Mediterranea Reggio Calabria Dipartimento DIIES dell Informazione, delle Infrastrutture e dell Energia Sostenibile Collettori solari 04/04/2016 1 Generazione distribuita
DettagliEcoDomus. Energia. Andrea Gasparella LA CERTIFICAZIONE DEI FABBRICATI. Università degli studi di Padova
LA CERTIFICAZIONE DEI FABBRICATI Andrea Gasparella Università degli studi di Padova 1. Il contesto: l energia nel settore degli edifici 2. Il quadro legislativo 3. Criteri generali per la certificazione
DettagliModulo REE Ristrutturazione o Demolizione e ricostruzione di Edifici Esistenti
Modulo -REE Modulo REE Ristrutturazione o Demolizione e ricostruzione di Edifici Esistenti Dati generali dell edificio Permesso di costruire/ Denuncia inizio attività n. del Committente Categoria di edificio
DettagliGeneralità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio.
Sede e Amm.ne: Generalità. La direttiva 2002/91/CE, adottata dalla Comunità Europea sul rendimento energetico nell edilizia, è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005
DettagliIl ruolo dell isolamento nel comportamento termico dell edificio
KLIMAHOUSE 2007 CONVEGNO FAST Prestazioni estive dell involucro edilizio: soluzioni innovative per la progettazione Il ruolo dell isolamento nel comportamento termico dell edificio edificio durante la
DettagliSistemi per serramenti ad alta efficienza energetica
Sistemi per serramenti ad alta efficienza energetica Il patrimonio edilizio nazionale. Destinazioni d uso Il patrimonio edilizio italiano occupa circa 4 miliardi m3 del territorio nazionale Gli immobili
DettagliCALEFFI. NATURALMENTE. RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA Produzione di acqua calda sanitaria
CALEFFI. NATURALMENTE. RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA Produzione di acqua calda sanitaria NORMATIVE DI RIFERIMENTO Leggi di riferimento consumi energetici D. Lgs 192 / 05 D. Lgs 311 / 06 per gli
DettagliALLEGATO E (Allegato I, comma 19)
ALLEGATO E (Allegato I, comma 19) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL'ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO
DettagliRisparmio energetico nel condominio. Serramenti ad alta efficienza energetica
Risparmio energetico nel condominio Serramenti ad alta efficienza energetica Arch. Massimiliano Fadin Torino 12 giugno 2009 Convegno ANACI Prestazioni dei serramenti Permeabilità all aria, acqua, resistenza
DettagliDescrizione dello studio
GRUPPO DI LAVORO STUDIO ESTIVO DEGLI EDIFICI Spett.li Aziende, di seguito Vi riportiamo una sintesi dello studio in corso. Descrizione dello studio Lo studio analizza il caso di edifici di nuova costruzione
DettagliCERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PROGETTAZIONE E GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE E DELLA NORMATIVA TECNICA Aggiornato al D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59, al D.M. 26 giugno 2009, al D. Leg.vo
DettagliGeneralità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio.
Sede e Amm.ne: Generalità. La direttiva 2002/91/CE, adottata dalla Comunità Europea sul rendimento energetico nell edilizia, è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005
DettagliVERSO EDIFICI A ENERGIA quasi ZERO (NZEB)
3 VERSO EDIFICI A ENERGIA quasi ZERO (NZEB) I nuovi decreti sull efficienza energetica degli edifici L entrata in vigore del D.Lgs 192 nell ottobre 2005 ha portato alla ribalta anche nel nostro Paese il
DettagliGli aggiornamenti delle UNI TS 11300:2014 Aspetti generali ed esempi di calcolo
Gli aggiornamenti delle UNI TS 11300:2014 Aspetti generali ed esempi di calcolo Elementi di novità delle UNI TS 11300 1 e 2 Confronto tra calcoli effettuati con la UNI TS 11300 1:2014 e 2008 per mettere
DettagliS/V. Superficie esterna tot. m 2. m 3. 8 unità separate ,2
Requisiti progettuali ed operativi per la sostenibilità degli edifici Prof.Luigi Bruzzi Requisiti progettuali (Progetto) Fattore di forma Esposizione (punti cardinali) Isolamento termico (pareti opache
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO SERRA SOLARE
RELAZIONE DI CALCOLO SERRA SOLARE Area geografica Regione Lazio Provincia di Roma Comune di ROMA Ubicazione intervento Via Trento, 12 Proprietà Mario Rossi Progettista Ing. Nervi Luca Costruttore EDILCOM
DettagliProgetto per la realizzazione di:
Progetto per la realizzazione di: Impianto di condizionamento per completamento Palazzo di Giustizia di Vibo Valentia RELAZIONE TECNICA COME DISPOSTO DALL ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10,
DettagliCasaClima R Risultati, ostacoli, sviluppi
Risultati, ostacoli, sviluppi Premesse Miglioramento dell efficienza Aumentare le prestazioni termiche e di tenuta all aria dell involucro edilizio, regolare il funzionamento degli impianti in base al
DettagliLa certificazione energetica
La certificazione energetica A cura di Dott. Ing. Neri Manuela Software CENED per la regione Lombardia http://www.cened.it/software Indice della presentazione Certificazione energetica: cos è e perché?
DettagliLEGGE 9 gennaio 1991, n. 10. RELAZIONE TECNICA DLgs 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E
LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA DLgs 29 dicembre 2006, n. 311 - ALLEGATO E DPR 2 aprile 2009, n. 59 COMMITTENTE : Comune di Marliana EDIFICIO : Ampliamento della scuola elementare di Marliana
DettagliRAPPORTO DI PROVA T
RAPPORTO DI PROVA T02-008-2014 Incarico: Elemento sottoposto a prova: Determinazione del coefficiente di trasmittanza termica U RoverBlok Energy Classic mazzetta - Cassonetto prefabbricato per avvolgibili
DettagliRelazione tecnica di calcolo prestazione energetica del sistema edificio-impianto
Relazione tecnica di calcolo prestazione energetica del sistema edificio-impianto EDIFICIO INDIRIZZO COMMITTENTE INDIRIZZO COMUNE Condominio X Trento Paolo Rossi Via Trento Rif. Diagnosi tipo.e0001 Software
DettagliI TUOI CERTIFICATI ENERGETICI SONO CORRETTI? Corso di aggiornamento professionale
I TUOI CERTIFICATI ENERGETICI SONO CORRETTI? Corso di aggiornamento professionale Consigli e suggerimenti per una corretta compilazione di un certificato energetico in accordo alla normativa regionale
DettagliIstruzioni per la generazione della Relazione Tecnica ex Legge 10:
Istruzioni per la generazione della Relazione Tecnica ex Legge 10: - nella modalità Bozza premere il pulsante in alto a destra Evidenzia campi per visualizzare le caselle da compilare; - compilare i corrispondenti
DettagliTipologie di intervento
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA EDILE- ARCHITETTURA La certificazione energetica degli edifici IL DECRETO LEGISLATIVO 192/2005 Tipologie di intervento TIPOLOGIA 1 Edifici di nuova costruzione; Ristrutturazione
DettagliIntervento di efficientamento energetico edificio
REGIONE LAZIO Città Metropolitana di Roma Capitale COMUNE DI CIVITAVECCHIA AZIENDA TERRITORIALE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DEL COMPRENSORIO DI CIVITAVECCHIA Intervento di efficientamento energetico
DettagliSeminario su Involucri opachi e trasparenti degli edifici: analisi e soluzioni per l eliminazione dei ponti Termici
Seminario su Involucri opachi e trasparenti degli edifici: analisi e soluzioni per l eliminazione dei ponti Termici Relatore: Ing. GIUSEPPE DESOGUS DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE E ARCHITETTURA
DettagliNorme tecniche e strumenti di calcolo per sistemi vetrati e serramenti ad elevate prestazioni energetiche
Norme tecniche e strumenti di calcolo per sistemi vetrati e serramenti ad elevate prestazioni energetiche Michele Zinzi ENEA Treviso 6 giugno 2011 Sommario Le caratteristiche termo-fisiche dei sistemi
DettagliCalcolo dei carichi termici estivi secondo il metodo Carrier Pizzetti e calcolo delle dispersioni invernali dei locali campione
Calcolo dei carichi termici estivi secondo il metodo Carrier Pizzetti e calcolo delle dispersioni invernali dei locali campione EDIFICIO INDIRIZZO COMMITTENTE FABBRICATI 1D- 1E Politecnico Torino Sede
Dettagliborghi ed edifici rurali
borghi ed edifici rurali un patrimonio da salvare mercoledì 18 maggio 2011 Pianoro Conservazione della tradizione, antisismica ed efficienza energetica: un connubio possibile i n g. M i r k o C i o n i
DettagliLEGGE 9 gennaio 1991, n. 10. RELAZIONE TECNICA DLgs 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E
LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 RELAZIONE TECNICA DLgs 29 dicembre 2006, n. 311 - ALLEGATO E COMMITTENTE : Comune di Torino EDIFICIO : Uffici e Culto INDIRIZZO : Via Cigna 96 COMUNE : TORINO INTERVENTO : Ristrutturazione
DettagliMetodo di calcolo dell indice di valutazione delle prestazioni energetiche dell edificio e del suo impatto ambientale
Metodo di calcolo dell indice di valutazione delle prestazioni energetiche dell edificio e del suo impatto ambientale 1. PREREQUISITI PER L AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO Con l approvazione della Delibera
Dettaglicoibentazione termo acustica o di inerzia termica. Viene integrata dall art. 12 della L.R. 39 del 21 Dicembre 2004 con l aggiunta del comma 1 bis
Gli ultimi sviluppi normativi in Lombardia: prescrizioni ed indicazioni per un edificio energeticamente efficiente L.R. 26 del 20 aprile 1995 Nuove modalità di calcolo delle volumetrie edilizie e dei rapporti
DettagliPrincipali tipologie di intervento per il miglioramento dell efficienza. sistema edificio-impianto: generalità e applicazioni.
Principali tipologie di intervento per il miglioramento dell efficienza energetica del sistema edificio-impianto: generalità e applicazioni. Prof. Ing. Walter Grassi Direttore Dipartimento di Energetica
DettagliTermini del bilancio energetico in riscaldamento
Bilancio energetico dell edificio Ing. Laurent SOCAL 31/01/2011 Calcolo involucro edilizio 1 Termini del bilancio energetico in riscaldamento Perdite Q L (dispersioni di calore) Perdite per trasmissione
DettagliEsempi e applicazioni di architettura sostenibile
Esempi e applicazioni di architettura sostenibile Comune: Montopoli in Val d Arno PI Progetto: Fabbricato per civile abitazione Committente: Anfima sas Zona Climatica: D Gradi Giorno: 1714 Superficie:
DettagliL ATTIVITÀ NORMATIVA DEL CTI E DEL CEN
Convegno La certificazione energetica degli edifici EnergyMed Napoli, 10 marzo 2007 L ATTIVITÀ NORMATIVA DEL CTI E DEL CEN prof. ing. Vincenzo Corrado Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino
DettagliProf. Arch. Gianfranco Cellai
Prof. Arch. Gianfranco Cellai La strategia del controllo dei consumi energetici Si configura una azione a tridente per una efficace, duratura e progressiva limitazione dei consumi di energia nel settore
DettagliNUOVE REGOLE PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA
GIOVEDI 5 MAGGIO 2015 l Milano, Assimpredil, ANCE NUOVE REGOLE PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN REGIONE LOMBARDIA Valentina Belli - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Le scadenze imposte dalla
Dettagli