AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA Oggetto: Interrogazione a risposta immediata (art. 103 del Reg. del Cons. Reg.). Pasta alimentare, che non appare rispondente alle norme sulla sicurezza alimentare, prodotta da una ditta lucana e distribuita agli indigenti di Anzio (Roma). Il sottoscritto consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Perrino, ai sensi della disposizione regolamentare riferita in oggetto: PREMESSO CHE: - in materia di sicurezza alimentare, il D.Lgs. n. 193/2007, attuativo della direttiva 2004/41/CE (relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore), individua le Autorità competenti, oltre che nel Ministero della Salute, nelle Regioni e nelle Aziende Unità Sanitarie Locali, nell'ambito delle rispettive competenze; - ai sensi dell'art. 41 del Reg. (CE) n. 882/2004, gli Stati membri devono garantire l'effettiva attuazione della legislazione alimentare, attraverso il controllo, la verifica del rispetto delle pertinenti disposizioni della medesima da parte degli operatori del settore alimentare, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione; - a seguito alla modifica della Costituzione del 2001, il tema della sicurezza degli alimenti è divenuto materia le cui responsabilità sono condivise tra le Autorità nazionali e regionali; tuttavia, tutti i compiti amministrativi nella suddetta materia (sicurezza alimentare) sono stati trasferiti alle Regioni; le 19 Regioni e le 2 Province Autonome hanno pertanto la responsabilità, all interno del proprio territorio, della pianificazione, dell indirizzo e coordinamento, del rilascio delle autorizzazioni e della verifica dei controlli, anche sulla produzione; - con D.G.R. n. 119 dell 8 agosto 2007 la Giunta Regionale di Basilicata ha approvato le Linee Guida vincolanti applicative dei regolamenti (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari, e successive modificazioni, nonché del regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del alimentare, prodotta da una ditta lucana e distribuita agli indigenti di Anzio (Roma). pagina 1 di 7
Consiglio, sempre del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale e successive modificazioni; - l art. 5, della L. 30 aprile 1962, n. 283 al comma 1, lettere b) e d), vieta la distribuzione per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e/o invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive ( ) ; - l articolo unico della L. 25 giugno 2003, n. 155 disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale stabilendo che le organizzazioni riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, c.d. ONLUS) che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparati, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti; - l'art. 58 del D.L. del 22 giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 prevede l'istituzione di un fondo per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti nel territorio della Repubblica italiana presso l'agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA, alimentato da risorse pubbliche e private; - il Decreto Ministeriale 17 dicembre 2012 istituisce presso l AGEA il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e definisce le organizzazioni caritatevoli destinatarie delle derrate alimentari da distribuire agli indigenti come i soggetti (singoli, enti caritatevoli o raggruppamenti di enti caritatevoli) riconosciuti e iscritti all'albo dell'agea; - l'art. 3 del citato decreto 17 dicembre 2012 dispone, tra l'altro, la gestione del fondo da parte di AGEA attraverso propri provvedimenti, sulla base di atti di indirizzo del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, dando priorità dopo l'acquisto di derrate alimentari, alla copertura dei costi per i servizi di trasporto, stoccaggio e trasformazione delle derrate alimentari e, quindi, al rimborso dei costi dei servizi logistici ed amministrativi prestati dalle Organizzazioni caritatevoli, quali lo stoccaggio, la conservazione e la gestione amministrativa del processo distributivo delle derrate alimentari; - l articolo 1, comma 224 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), ha fissato in 10 milioni di euro il finanziamento destinato ad alimentare il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti per l'anno 2014; mentre l'art. 1, comma 131, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015) ha rifinanziato il fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, per l'anno 2015, di un importo pari a 12 milioni di euro; EVIDENZIATO CHE: alimentare, prodotta da una ditta lucana e distribuita agli indigenti di Anzio (Roma). pagina 2 di 7
- nei giorni scorsi è stata posta all attenzione del gruppo del M5S Basilicata la presunta non rispondenza alle norme sulla sicurezza alimentare di alcune confezioni di pasta alimentare prodotta da una ditta lucana (De Sortis S.r.l, con sede in Pietragalla (PZ) Piano S. Nicola Zona Industriale) distribuite agli indigenti di Anzio (Roma), come documentato dalle foto che si allegano alla presente interrogazione per farne parte integrante (allegato 1, da pagina 5 in poi); - le allegate foto mostrano, difatti, la presenza nelle confezioni di pasta di insetti, presenza che sarebbe riconducibile alle uova di Tenebrio molitors di cui potrebbe essere contaminato il frumento utilizzato per produrre la farina da cui sarebbe stata ottenuta la pasta; la preparazione delle pasta, infatti, avviene a temperature relativamente basse (anche inferiori a 75 C) che permetterebbero la sopravvivenza delle predette uova; temperature elevate danneggerebbero le qualità organolettiche della pasta; in condizioni di temperatura e di umidità elevate, si creerebbero le condizioni ideali per lo sviluppo delle innanzi indicate uova, le quali, nello spazio di pochi giorni, possono trasformarsi in larve ed insetti adulti; RISCONTRATO che: - con Decreto Ministeriale del 09/07/2014, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha adottato il programma annuale operativo 2014 per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti; mentre con Decreto Ministeriale del 15 ottobre 2015 è stato adottato l omologo programma annuale operativo per il 2015; - con Determina n. 8470 del 26.06.2014, il competente ufficio AGEA ha dato avvio ad una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, da aggiudicare mediante il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, per l affidamento del servizio di fornitura di pasta di semola di grano duro in aiuto alimentare agli indigenti -per il tramite degli Enti Caritativi operanti sul territorio nazionale - nell ambito del sopradetto Programma annuale 2014, per un importo complessivo di 8.400.000,00 + IVA; - la medesima AGEA: - ha approvato (con prot.n.dpmu.2014.2386 del 26 giugno 2014) apposito bando di gara per l affidamento del servizio di fornitura di pasta di semola di grano duro in aiuto alimentare agli indigenti - per il tramite degli Enti Caritativi operanti sul territorio nazionale - diviso in 4 lotti, nell ambito del programma annuale operativo 2014, pubblicato sulla GUCE in data 28 giugno 2014 e sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 V Serie Speciale contratti pubblici, in data 11 luglio 2014; - ha aggiudicato (con Prot. n. DPMU.2014.3064 del 07.08.2014) il Lotto 2 del servizio di fornitura della pasta di semola di grano duro destinato in aiuto alimentare agli indigenti in Italia al pastificio De Sortis S.r.l, con sede in Pietragalla (PZ) Piano S. Nicola Zona Industriale, pastificio indicato sulle confezioni di pasta alimentare raffigurate nelle foto allegate (allegato 1) alla presente interrogazione; alimentare, prodotta da una ditta lucana e distribuita agli indigenti di Anzio (Roma). pagina 3 di 7
tutto quanto innanzi premesso, evidenziato e riscontrato: Per sapere: INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E L ASSESSORE COMPETENTE - quali azioni e provvedimenti la Giunta Regionale intenda adottare a tutela della salute degli indigenti destinatari degli aiuti alimentari indicati in premessa, disponendo, in particolare ed attraverso i competenti servizi sanitari regionali preposti al monitoraggio dell igiene e della sicurezza alimentare degli alimenti, immediati controlli sulla qualità e rispondenza alle norme riportate in premessa delle forniture di pasta (nonché delle altre derrate alimentari) prodotte da ditte lucane e distribuite per la finalità in oggetto in tutta Italia. La presente interrogazione si compone, compreso l allegato 1*, di n. 7 pagine. *Le immagini a colori dell allegato si possono visualizzare sul sito www. alla sezione ATTIVITA IN CONSIGLIO RAPPORTO ATTIVITA 2015 INTERROGAZIONI Potenza, 10/12/2015 Il Consigliere Regionale M5S Basilicata Giovanni PERRINO alimentare, prodotta da una ditta lucana e distribuita agli indigenti di Anzio (Roma). pagina 4 di 7