Rassegna Stampa dal 2 al 4 maggio 2015 Ambasciata d Italia a Zagabria POLITICA ESTERA Pusic esige spiegazioni in merito alle dichiarazioni del Ministro degli esteri sloveno Il Ministro degli Esteri Pusic ha inviato alla Corte di Arbitrato una lettera con la quale ha chiesto di valutare le dichiarazioni e l atteggiamento della Slovenia per quanto riguarda l Accordo di arbitrato tra i due Paesi e di ricevere assicurazioni sul fatto che il lavoro fino ad ora svolto da parte dell Aja non venga messo in dubbio. Questa e stata la reazione alla dichiarazione del Ministro degli Esteri sloveno Erjavec: secondo informazioni ufficiose ed in base all esperienza del collegio legale sloveno, Lubiana nutre un certo ottimismo sul fatto che la Corte di Arbitrato possa concedere alla Slovenia l accesso al mare aperto. A detta del Ministro Pusic, si tratta di un comportamento inaccettabile con il quale il Ministro Erjavec sta cercando di influenzare la decisione della Corte di Arbitrato. Pusic chiede alla Slovenia di attenersi all art.10(1) dell Accordo, secondo il quale le due parti hanno l obbligo di astenersi da qualsiasi condotta o dichiarazione che potrebbe intensificare il conflitto o minacciare l operato della Corte di Arbitrato. Alle critiche della Croazia, la Slovenia ha risposto con una lettera indirizzata alla Corte di Arbitrato nella quale, senza argomentazioni, respinge ogni accusa. (Vecernji list, Jutarnji list) Il Ministro degli Esteri tedesco in visita a Zagabria Nel corso della sua breve visita in Croazia, il Ministro degli Esteri tedesco Steinmeier ha incontrato la Presidente Grabar Kitarovic, il
Premier Milanovic e l omologa croata Pusic. Steinmeier ha dichiarato che la Germania e felice di avere la Croazia come alleato nella soluzione di problemi della massima importanza a livello regionale e mondiale, dalla crisi nel Mediterraneo al conflitto in Ucraina e dalla crisi economica in Europa al percorso di avvicinamento della Bosnia Erzegovina all UE. Siamo partner che possono contare l uno sull altro, soprattutto per quanto concerne i Balcani occidentali ha affermato Steinmeier, sottolineando, come esempio, il nuovo approccio dell Unione Europea alla BH, in base al quale sono state create nuove condizioni per le riforme in quel Paese. Secondo Steinmeier, i rapporti tra la Croazia e la Germania sono molto buoni, grazie anche alle numerose aziende tedesche che hanno investito nell economia croata. I due Ministri degli Esteri hanno discusso inoltre di migrazioni dei lavoratori in UE, di sicurezza energetica e dell adesione della Croazia allo spazio Schengen. Il Ministro degli Esteri Pusic in visita in Irak Il Vice Premier e Ministro degli Esteri Pusic è attualmente in visita in Irak per cercare di migliorare la collaborazione commerciale tra i due Paesi. Il suo soggiorno è iniziato con l incontro con il Presidente del Parlamento iracheno Salim al-jabouri, al quale ha confermato l intenzione della Croazia di rafforzare i rapporti con l Iraq. Con il Vice Premier, Salim Mutlaga, Pusic ha discusso della collaborazione nei settori agricolo ed elettrico, nonché nell industria militare. Il Ministro degli Esteri croato ha inoltre incontrato il suo omologo iracheno Ibrahim al Jaafari, con il quale ha parlato della lotta contro il terrorismo. Pusic ha informato il Ministro del Petrolio iracheno, Adel Abdul Mahdi, circa i principali progetti croati nel settore energetico, sottolineando l interesse di circa trenta aziende croate a collaborare
con l Iraq. Sono ancora previsti incontri con il Presidente Fuad Masum, con il Ministro dell Interno, Mohammed al-ghabban, il Ministro della Difesa Khaled al Obeidi, nonché con il Ministro per le questioni femminili Bayan Nouri. (Vecernji list, Jutarnji list) POLITICA INTERNA Nuova manifestazione di protesta dei veterani Nel corso della celebrazione del 20-esimo anniversario dell operazione Lampo a Okucani sembrava che il Premier Milanovic e i leader dei veterani Djuro Glogoski e Josip Klemm avessero trovato un punto d incontro. Milanovic ha promesso di incontrare i veterani per appianare i disaccordi. Cio nonostante, ha avuto luogo sabato, 2 maggio, nel centro della capitale una nuova manifestazione organizzata dai veterani che da ormai 190 giorni protestano davanti al Ministero dei Veterani chiedendo le dimissioni del Ministro Matic e dei suoi collaboratori. Alla manifestazione chiamata Riunione - 100% per la Croazia insieme fino alla vittoria hanno partecipato circa 10.000 persone provenienti da tutte le regioni della Croazia, nonché dalla Bosnia Erzegovina. I veterani hanno dato al Premier Milanovic un ultimatum: se entro giovedì 7 maggio non viene fissato un incontro, i veterani useranno tutti i loro mezzi per assicurare il rispetto dei propri diritti. Klemm, uno dei rappresentanti dei veterani, si è detto convinto che anche il Premier desidera trovare un accordo, ma nello stesso tempo ha voluto far capire al Governo che se vuole la guerra, l avrà. (Jutarnji list, Vecernji list)
CRONACA NERA Esecuzione mafiosa dell ex Tenete colonnello dell HVO Vinko Zuljevic nei pressi di Zagabria Parecchio scalpore ha suscitato l assassinio a Sesvete di Vinko Zuljevic, imprenditore ed ex Tenente colonnello dell'esercito della Repubblica Croata di Bosnia ed Erzegovina (HVO), che la Polizia aveva già collegato in passato alla malavita croata e bosniaca. Domenica mattina nella strada principale della cittadina, nei pressi della Capitale, alcune persone a volto coperto hanno fermato la macchina guidata da Zuljevic ed hanno aperto il fuoco, uccidendolo. Le indagini sono ora indirizzate verso il ruolo della vittima nel traffico internazionale di armi ed attrezzature militari, che tramite l ex blocco orientale, finivano nei Paesi africani. Alla base di questa esecuzione potrebbe esserci anche un regolamento dei conti nella malavita bosniaca. (Jutarnji list, Vecernji list) RIFERIMENTI ALL ITALIA EXPO: tutto il mondo a Milano, con l eccezione della Croazia I media croati dedicano ampio spazio all'expo inaugurato venerdi' nei tempi previsti a Milano, nonostante molti ritardi e varie inchieste per corruzione. Sulle strade di Milano i manifestanti hanno protestato esibendo le scritte No EXPO. Nel citare la dichiarazione del Premier Renzi con la giornata di oggi inizia il nostro domani, Vecernji list, parla di piu' di 100 mila visitatori solo nel corso della prima giornata. C'è grande interesse per l'expo al quale partecipano 145 Paesi di tutto il mondo, riferisce il giornale, con l'eccezione della Croazia, che lo scorso anno ha rinunciato alla presenza con la scusa di aver bisogno di fondi per le zone colpite da alluvioni. Nei prossimi sei mesi si prevedono visite di circa mille Ministri dei Paesi partecipanti e prima della chiusura è prevista anche la visita di Papa Francesco. La Croazia
ha purtroppo perso l'occasione di presentarsi come un Paese agricolo, turistico ed ecologico e di dire al mondo ci sono anch'io. Proteste per le ricerche di idrocarburi in Adriatico I media croati criticano le organizzazioni che si lamentano delle ricerche degli idrocarburi nella parte croata dell Adriatico, mentre, secondo loro, gli ambientalisti dovrebbero lottare per l adozione di norme piu severe da parte dei Paesi vicini. Vecernji list riferisce sui pozzi italiani, come Elsa2, che si trova a 3,8 miglia nautiche dalla costa. Il decreto legge 128 aveva apportato delle modifiche alla Legge sulla tutela dell ambiente vietando le attivita collegate alla ricerca di idrocarburi a meno di 5 miglia dalla costa. Secondo le recenti modifiche della Legge, sono stati esonerati da queste delimitazioni tutti i progetti che prima del 2010 avevano ottenuto le necessarie autorizzazioni e con cio sono state praticamente rimosse tutte le barriere legali per le trivellazioni lungo tutta la costa. Secondo gli standard croati invece, le trivellazioni si possono effettuare soltanto a 10 chilometri dalla costa. Anche il Montenegro è diviso in 20 lotti che arrivano alla costa. La fascia protetta nel Montenegro è di soli due o tre chilometri. I sette lotti in Albania comprendono circa il 70% della costa, senza alcuna fascia verde. Per quanto concerne la tutela dell Adriatico, conclude Vecernji, la priorità degli ecologisti dovrebbe essere la lotta per le norme più severe da applicare anche ad altri Paesi vicini alla Croazia. Red.: Macanovic