CONFERENZA PARLAMENTARE UNIONE EUROPEA PAESI DEL PATTO DI STABILITA TEMA III. La lotta contro la criminalità organizzata Combattere i traffici

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1 CONFERENZA PARLAMENTARE UNIONE EUROPEA PAESI DEL PATTO DI STABILA TEMA III La lotta contro la criminalità organizzata Combattere i traffici Bruxelles, settembre 2001 DT\ doc PE

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3 I PREMESSE ED AZIONI INTRAPRESE 1. La criminalità internazionale organizzata e, in particolare, il traffico di esseri umani, svolge un ruolo devastante sempre più accentuato nell Europa sud-orientale. Essa colpisce tutti gli strati della società mettendo in pericolo la democratizzazione e il rispetto della legge e dei diritti dell uomo, nonché la sicurezza degli individui e della collettività. 2. Anche lo sviluppo economico ne risente negativamente, dato che i potenziali investitori esitano ad impegnarsi in una regione in cui la criminalità organizzata non è debitamente combattuta e ne risultano ostacolati i ripetuti tentativi di riforma nonché il progresso sociale. 3. Le autorità dell Europa sud-orientale hanno iniziato recentemente a reagire di fronte alle forme organizzate di criminalità. Sono tuttavia ancora limitate la conoscenza e informazioni affidabili sulla natura, la vastità e l impatto della criminalità organizzata in detta regione. 4. Per poter affrontare questo difficile problema la comunità internazionale ha voluto rafforzare le capacità, a livello regionale, per lottare contro la criminalità organizzata secondo standard europei. 5. L iniziativa del Patto di stabilità per combattere contro la criminalità organizzata è stata sviluppata da organizzazioni chiave internazionali per promuovere la cooperazione regionale tra i vari operatori dell Europa sud-orientale e non solo. In virtù di detta iniziativa ci si adopera affinché vengano adottate politiche, strategie e legislazioni intese a lottare contro la criminalità organizzata, siano sviluppati meccanismi di coordinazione pluridisciplinari, la cooperazione fra le agenzie, vengano istituite unità specializzate e rafforzata la cooperazione regionale e internazionale. 6. Detta iniziativa è corredata da programmi di formazione della polizia e della polizia di confine e dall iniziativa riguardante la migrazione e l asilo, ponendo l accento sulla promozione di competenze e di riforme legislative. 7. Nel quadro del Patto di stabilità è stata istituita una task force nel campo del traffico degli esseri umani. Le sue attività sono sfociate nella Dichiarazione di Palermo contro i traffici nell Europa sud-orientale, firmata nel dicembre 2000 dai governi dei paesi della regione. 8. I governi dovrebbero impegnarsi a fondo nella lotta contro la criminalità organizzata traducendo in azioni concrete gli impegni di riforma politica, compresa l adozione del necessario quadro giuridico e il progresso dell attuazione. 9. L Unione europea dovrebbe continuare a riconoscere la massima importanza al tema, nel quadro delle azioni dei suoi tre pilastri, compresa l attuazione del suo programma di assistenza finanziaria alla regione (programmi CARDS). DT\ doc 3/5 PE

4 10. La lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e soprattutto il traffico di esseri umani dipende in sommo grado dall ambiente politico dei paesi. Detto ambiente è decisamente influenzato dalla maniera in cui i parlamenti nazionali esercitano i loro poteri politici e legislativi, nonché il loro controllo e sorveglianza sui governi e sulla pubblica amministrazione. I parlamenti nazionali hanno inoltre un importante ruolo da svolgere in questo settore, dato che sono istituzioni democraticamente elette, che riflettono ed esprimono i bisogni della società civile. 11. I parlamenti hanno un ruolo importante da svolgere, come organismi legislativi e custodi della legge e della sua applicazione. Le discussioni parlamentari dovrebbero essere organizzate regolarmente onde sorvegliare l attuazione delle politiche intese a lottare contro i traffici e ad identificare possibili carenze. 12. I parlamenti possono anche far uso dei loro poteri per assicurarsi che siano rese disponibili nel bilancio le necessarie risorse finanziarie per attuare le decisioni e i progetti in detto campo. II CONCLUSIONI SULLA LOTTA CONTRO I TRAFFICI 13. Per far fronte all urgente problema, che si aggrava sempre più, del traffico degli esseri umani nell Europa sud-orientale ci si potrebbe basare sui seguenti principi: - maggiore importanza accordata dai governi della regione alla lotta contro il traffico di esseri umani e al riconoscimento di tale lotta come una questione di diritti dell uomo; - sviluppo di strategie nazionali per combattere i traffici elaborando piani d azione nazionali e opportuni quadri giuridici e, qualora necessario, piani transnazionali nel contesto di un approccio sistematico di cooperazione regionale; - riforma legislativa e miglioramento del rispetto delle leggi sulla base dei seguenti principi: le misure legislative da adottare dovrebbero comprendere la definizione del traffico come un reato di diritto penale. La portata della legislazione da adottare dovrebbe essere sufficiente per comprendere tutte le forme di traffico e di tentativi di traffico e tutti gli operatori coinvolti nella catena dei traffici; le misure contro la corruzione a completamento delle misure contro i traffici dovrebbero essere promulgate e rispettate; - maggiore cooperazione dei paesi dell Europa sud-orientale con l UE e con le organizzazioni internazionali e le ONG, al fine di appoggiare gli sforzi contro i traffici, incluse le indagini e i procedimenti su base regionale; - promozione di una formazione intesa ad aumentare la consapevolezza, cooperazione e coordinamento tra i funzionari di frontiera, la polizia, i giudici e i pubblici ministeri nonché con il personale consolare i cui cittadini sono coinvolti in casi di traffici; - organizzazione, su di una base di regolarità, di dibattiti parlamentari sulla lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani, in modo da mantenere il problema all ordine del giorno della politica nazionale, controllare le attività, fornire orientamenti PE /5 DT\ doc

5 politici ed assicurare il follow-up del piano d azione elaborato in virtù del Patto di stabilità (PS Iniziativa per combattere la criminalità organizzata PSCO) e valutare l attuazione della dichiarazione di Palermo in materia di traffici; - rafforzamento del ruolo dell Unione europea nell assistere (dal punto di vista tecnico e finanziario), nonché nel contesto del Piano d azione contro i traffici relativo al Patto di stabilità, i paesi dell Europa sud-orientale nel far fronte al traffico di esseri umani; tale rafforzamento dovrebbe avvenire grazie ad un miglior uso degli esistenti strumenti dell UE a disposizione, incluso il programma CARDS, per sostenere effettivi programmi di prevenzione, di assistenza alle vittime e azioni di protezione nonché procedimenti giudiziari a carico dei trafficanti. DT\ doc 5/5 PE

g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie;

g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie; 30.3.2010 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 83/79 g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie; h) un sostegno alla formazione dei magistrati e degli operatori giudiziari.

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