La storia dell UNITALSI ha un legame particolare con il Santuario Mariano di Lourdes che, ancora dopo più di cento anni dalla fondazione dell Associazione, è la meta privilegiata dei propri pellegrinaggi. Era il 1903 quando il fondatore, Giovanni Battista Tomassi, figlio dell amministratore dei Principi Barberini, partecipò al suo primo pellegrinaggio. Era un ragazzo poco più che ventenne, affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella da quasi dieci anni; molto sofferente nel corpo e nello spirito per la sua ribellione a Dio e alla Chiesa. Avendo saputo dell organizzazione di un pellegrinaggio a Lourdes, Tomassi chiese di parteciparvi con una precisa intenzione: giungere dinanzi la grotta di Massabielle e, qualora non avesse ottenuto la guarigione, togliersi la vita con un gesto clamoroso. Ma ciò, fortunatamente, non accadde. Davanti alla Grotta dove l Immacolata era apparsa a Santa Bernadette, venne colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole
servizio vedendo quanto la condivisione dei volontari regalava conforto, speranza e serenità ai sofferenti. Al centro della nostra storia c è, quindi, la carità vissuta come servizio gratuito (volontari paganti) dagli oltre centomila aderenti, uomini, donne, bambini, sani, ammalati, disabili, senza distinzione di età, cultura, posizione economica, sociale e professionale. L TRASPORTO AMMALATI A LOURDES (U.N.I.T.A.L.S.I.), nasce nel 1903, e ha sede a Roma Via della Pigna, 13/A, è un Associazione pubblica di fedeli che, in forza della loro fede e del loro particolare carisma di carità, si propone di incrementare la vita spirituale degli aderenti e di promuovere un azione di evangelizzazione e di apostolato verso e con le persone ammalate, disabili e in difficoltà, in riferimento al messaggio del Vangelo e al Magistero della Chiesa. L Associazione è dotata di personalità giuridica canonica, per
formale erezione da parte della Conferenza Episcopale Italiana ed è civilmente riconosciuta dallo Stato Italiano come Ente Ecclesiastico. L Associazione attua il fine svolgendo un servizio verso e con le persone ammalate, disabili e in difficoltà, promuovendo il culto Mariano mediante la preparazione, la guida e la celebrazione di pellegrinaggi a Lourdes e ai Santuari Italiani ed Internazionali. L Associazione Ecclesiale UNITALSI opera attraverso volontari che si impegnano a prestare servizio gratuito (volontari paganti) in spirito di autentica carità cristiana, in sintonia con le scelte pastorali dell Autorità Ecclesiastica. Inoltre, si prefigge lo scopo di aiutare i soci nella loro formazione spirituale per la realizzazione di opere di pietà, di apostolato e di carità. L Associazione realizza altresì i propri fini statutari collaborando anche con le Autorità Civili, sia nell ambito dei servizi socio-sanitari-
assistenziali (Vedi il Servizio Civile Nazionale - giovani impegnati in varie attività di volontariato), sia nel campo della prevenzione e dell aiuto, in caso di calamità, in accordo con la Protezione Civile Nazionale. (Vedi i grandi eventi a cui l UNITALSI ha prestato il proprio servizio a partire dal 2004: Morte di Papa Giovanni Paolo II - Roma dal 2 aprile 2005; inizio del Ministero Petrino di Papa Benedetto XVI - Roma 24 aprile 2005; Congresso Eucaristico a Bari - dal 21 al 29 maggio 2005; Agorà dei Giovani a Loreto - dal 29 agosto al 2 settembre 2007 e il Terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009). L Associazione ha carattere unitario nazionale e si articola con una organizzazione territoriale in Sezioni, Sottosezioni e Gruppi. Sono soci dell Associazione le persone che ne fanno apposita domanda e che dichiarano di conoscere ed accettare lo Statuto e i Regolamenti. Essi si qualificano in soci: a) Ausiliari; b) Effettivi;
c) Benefattori; d) Aggregati; e) Affiliati. In conclusione, l UNITALSI di oggi è sempre più strumento attraverso cui la disperazione diventa speranza e la tristezza si trasforma in sorriso. Così S.S. Giovanni Paolo II ci ha scritto nel febbraio 2003 in occasione del Centenario dell associazione: Ben radicati nella vostra storia, guardate al futuro con fiducia e lungimiranza e la carità vi spinga ad aprire sempre nuovi campi di azione per realizzare nuovi progetti di promozione umana e di evangelizzazione a favore degli ammalati, dei piccoli, degli ultimi. Ciò suppone una intensa vita spirituale che tragga quotidiano alimento dalla preghiera, dalla pratica sacramentale, da una seria ascesi personale. È in questo terreno che devono affondare le radici del vostro essere, del vostro agire.