Oleggio, 25/12/2013. Letture: Isaia 52, 7-10 Salmo 98 (97) Ebrei 1, 1-6 Vangelo: Luca 2, 15-20

Documenti analoghi
Oleggio- Frazione di Santo Stefano, 26/12/2014. Festa di Santo Stefano - Anno B

Roma, 24/12/2017 VEGLIA DI NATALE EUCARISTIA

Riti di introduzione. Il Signore ci invita alla sua mensa. Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì.

OMELIA : NOTTE DI NATALE

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

RITI DI INTRODUZIONE

Stupore dono pazienza

Oleggio, 25/12/2014 NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN!

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

Parrocchia Maria Ss. Immacolata. Pontecagnano Faiano (Sa) Aspettando il Natale

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

CI SALUTIAMO E SALUTIAMO GESÚ CHIEDIAMO PERDONO PER I NOSTRI PECCATI CANTIAMO IL GLORIA: CANTO DI GIOIA

INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

Nascerà per noi un Bambino, sarà chiamato Dio Potente, e saranno in Lui benedette tutte le nazioni del mondo...

NOVENA DI NATALE COMUNITA PASTORALE MADONNA ALLA ROVINATA LECCO GERMANEDO BELLEDO CALE OTTO IN CAMMINO CON GESU PER COMPRENDERE

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea)

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che l organo introduce con solennità l ingresso della processione. )

Che maglietta mi metto? Che felpa posso indossare oggi? Chissà quante volte ci siamo fatti queste domande. Del resto, si sa, un vestito non serve

INSIEME PREGHIAMO INTORNO ALLA TAVOLA

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.

Lode! Lode! Lode! Amen! Alleluia! Gloria al Signore, sempre!

Parrocchia Santa Croce - Siusi

Io sono con voi anno catechistico

Letture:Apocalisse 11, 19 a; 12, 1-6 a.10 ab Salmo 44 1 Corinzi 15, Vangelo: Luca 1, 39-56

Oleggio, 25/12/2012. Letture: Isaia 9, 1-6 Salmo 96 (95) Tito 2, Vangelo: Luca 2, 6-14

Omelia S. Messa Epifania 2016

Oleggio, 25/12/2011. Oggi è nato il Salvatore!

IN ATTESA DEL S.NATALE ORATORIO SAN LUIGI ALBAIRATE

Oleggio, 29/6/2014 OMELIA. Lode! Lode! Lode! Amen! Alleluia! Gloria al Signore, sempre!

Oleggio, 04/11/2012. Letture: Deuteronomio 6, 2-6 Salmo 18 (17) Ebrei 7, Vangelo: Marco 12, 28-34

Serie: Alberi di Giustizia. L uomo nato di Nuovo-2 1

Nel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.

IL MISTERO DELLA NASCITA

INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE

Letture: Isaia 63, ; 64, 1-7 Salmo 80 (79) 1 Corinzi 1, 3-9 Vangelo: Marco 13, Il Padre Nostro (Prima parte)

DISCIPLINA: Religione Cattolica

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it. PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

IL SEGNO DELLA CROCE

Presentazione realizzata dalla docente Rosaria Squillaci

Lectio divina. Alla scuola di un Amore fuori misura. A cura di Vito Cassone Anno II/9 6 gennaio 2011 SOLENNITÀ

Parrocchia di S. Maria di Lourdes Milano 26/27 aprile 2008 sesta di pasqua h Casorezzo - h domenica

PRIMA SETTIMANA: PASTORI,CUORE ATTENTO

Oleggio, 13/4/2014 DOMENICA DELLE PALME ANNO A

IO MI CHIAMO QUESTO SONO IO:

VESTITI DI GIOIA. Novena di Natale

La Festa dell ECCOMI pone al centro la famiglia, conferma la Promessa e stimola gli Araldini a verificare gli impegni assunti.

L eucaristia memoriale della Pasqua

Letture: Atti 10, Salmo 118 (117) Colossesi 3, 1-4 Vangelo: Giovanni 20, 1-9

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE Festa


CONSIGLIO. consigliare ed ascoltare col cuore

è squarciata dallo splendore della Risurrezione, che il canto festoso

II DOMENICA DOPO NATALE

15 Novembre 2015 I Domenica di Avvento (Liturgia vigiliare vespertina) Anno C

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si

2 Timoteo 2: 2 Siamo capaci

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare.

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

9 novembre 2014 Cristo Re Giornata Caritas ambrosiana

Oleggio, 18/9/2011. Letture: Isaia 55, 6-9 Salmo 145 (144) Filippesi 1, Vangelo: Matteo 20, 1-16

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa della notte

Gesù. in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c era posto nell alloggio.

RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

MESSA IN COENA DOMINI Rito per la presentazione degli Oli santi

Letture: Genesi 18, Salmo 137, 1-8 Colossesi 2, Vangelo: Luca 11, 1-13

Roma, 22/9/2017 EUCARISTIA CONCLUSIVA. Letture: 1 Timoteo 6, 2-12 Salmo 49 (48) Vangelo: Luca 8, 1-3 OMELIA

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

Programma pastorale parrocchiale

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

PREGHIERA EUCARISTICA III

Scritto da Antonio Manco Domenica 25 Dicembre :24 - Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Dicembre :10

Da dove viene la Messa che celebriamo ogni domenica? Lo ricordiamo con alcune immagini.

Letture: Isaia 60, 1-6 Salmo 71 Efesini 3, Vangelo: Matteo 2, La vera Stella

I bambini nascono dall amore dei genitori e di Dio e crescono assieme al loro amico Gesù.

Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe 2^A a.s FILONE n 12: COMPETENZA RELIGIOSA

Istituto Paritario Maria Ausiliatrice Scuola dell Infanzia AVVENTO 2015

Liturgia Penitenziale

5 gennaio Liturgia del giorno

LA CONVERSIONE DI TUTTE LE GENTI

I doni dello Spirito Santo: 3. Il Consiglio. Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Veniva nel mondo la luce vera

Letture: Isaia 62, Salmo 96 Tito 3, 4-7 Vangelo: Luca 2, Confessiamo il Mistero che celebriamo

Amare Dio con tutta l anima

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

Parrocchia san Giovanni Battista Casperia

LITURGIA EUCARISTICA

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE

NELLA CASA DEL PANE...Dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli.

Oleggio, 03/01/2010. Letture: Siracide 24, 1-12 Salmo 147 Efesini 1, Vangelo: Giovanni 1, 1-18

Vi invitiamo a prendere tutti il foglietto con i testi della Messa e il foglietto dei canti.

2ª tappa Da nemico a fratello

MARIA PRESENTA GESÙ AL TEMPIO

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la. processione all altare)

PROGRAMMAZIONE DI RELIGIONE

Transcript:

1 Oleggio, 25/12/2013 NATALE DEL SIGNORE ANNO A Letture: Isaia 52, 7-10 Salmo 98 (97) Ebrei 1, 1-6 Vangelo: Luca 2, 15-20 Simboli del Natale NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN! Ci mettiamo alla Presenza del Signore, per vivere questa Eucaristia nella gioia del Natale. Lasciamo cadere tristezze e peccato e accogliamo la sua Grazia. OMELIA Lode! Lode! Lode! Amen! Alleluia! Gloria al Signore, sempre! Sfera razionale, sfera spirituale Domenica scorsa, la Chiesa ci ha presentato la figura di Giuseppe con i suoi sogni, la sua meditazione. Il messaggio del Vangelo è che ci sono verità che non possiamo comprendere e spiegare dal punto di vista razionale. Le possiamo comprendere ed intuire attraverso il nostro spirito. Per questo, nell Omelia di oggi mi piace esaminare i simboli del Natale.

2 Il Natale è un mistero di Angeli, sogni e stelle, che sfuggono alla razionalità, propria della parte sinistra del cervello. La Liturgia è ricca di simboli. Già nell antica società ebraica, che aveva una lingua scritta liturgica, così come lo era la lingua latina fino al Concilio Vaticano II, erano i simboli a parlare. Io sto parlando a voi e c è una comunicazione verbale, ma c è anche un altra comunicazione, quella dello Spirito, con gesti, segni, immagini o anime che si parlano. I simboli parlano all anima. I simboli del Natale La notte. Gesù nasce di notte. Di notte, i pastori vengono avvisati. Ĕ un messaggio di speranza: le nostre notti non saranno più buie, nere, perché Gesù che è la Luce del mondo viene a rischiarare le nostre tenebre. La parola tenebre nel Vangelo di Giovanni si identifica con la religione. Gesù è venuto a distruggere ogni religione del Pianeta. Con Gesù viene scardinata la religione intesa come religio, una realtà che lega, chiude, un Dio che ha bisogno di sacrifici. Questo Bambino, che rischiara le tenebre della nostra notte, ci introduce in questa fede, dove Dio dà e cammina con noi e, se lo vogliamo, anche noi faremo il cammino verso gli altri. Il bue e l asino. Il bue e l asino sono stati introdotti nel presepe da san Francesco d Assisi. Non si trovano nella rappresentazione dei Vangeli. Appena san Francesco li ha messi nel presepe, sono diventati universali. Tutti fanno riferimento al bue e all asino, simboli importanti, ripresi dall antico Egitto. Sono il simbolo del nostro cammino spirituale. Il bue fa riferimento al dio Horus, che in Egitto nasce il 25 dicembre ed è il dio dell illuminazione spirituale, mentre l asino fa riferimento al dio Seth, che frena le ascensioni spirituali. La nostra vita spirituale è formata di spirali: giorno e notte, grandi fervori e momenti di aridità, salita e discesa Questo è il cammino spirituale umano. Giuseppe e Maria. Giuseppe è il simbolo della nostra razionalità; non ha concorso nella nascita del Bambino Gesù, come dalla razionalità non nascerà mai niente di spirituale. La mente può solo custodire, elaborare, spiegare per sommi capi il mistero della nostra vita.

3 La parte spirituale, l yshà, spetta a Maria, che, fecondata dallo Spirito Santo, porta nel mondo il Progetto. Tutti noi abbiamo un Progetto Divino, un Progetto dello Spirito da portare avanti. Nessuno è qui per caso. Questo Bambino è il nostro Progetto, che viene custodito dalla mente ed elaborato sempre di più dalla nostra parte spirituale. Il Bambino Gesù. Questo Bambino è il simbolo della gratitudine. I bambini, forse, non sono stati educati a dire Grazie!, ma dicono Grazie! con lo sguardo, con la gioia, con il sorriso. I bambini hanno una sapienza innata, ma, crescendo, disimparano, per entrare nella sapienza nozionistica. I bambini sanno e vedono quello che noi non sappiamo vedere. Per questo, Gesù ha detto: Se non tornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli. Il Piccolo Principe ci ricorda che tutti gli adulti sono stati bambini, ma l hanno dimenticato. Per accostarci all altro, dobbiamo riuscire a vedere il bambino o la bambina che sono stati. Incontriamo spesso persone prepotenti: dobbiamo pensare quali traumi, quali chiusure, quali esperienze hanno vissuto da piccoli. Sono adulti traumatizzati. Dobbiamo riuscire a tirar fuori il bambino represso, per sciogliere la rigidità e far riemergere la spontaneità dell infanzia. Betlemme. Ci sono studi che sostengono come sia inverosimile che Maria, nel suo stato, da Nazaret sia arrivata a Betlemme che dista circa 140 km. Betlemme è la città del pane, la città dei poveri. Betlemme di Vasilij Polenov A Gerusalemme doveva nascere il re, anche se la profezia di Michea 5, 1 dice: E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà Colui che deve essere il Salvatore. Betlemme è la città dei piccoli. Gerusalemme è la città dei nobili, sei sommi sacerdoti, della corte. Gesù non appare risorto a Gerusalemme. All Epifania, leggeremo che la stella non compare su Gerusalemme. La stella è il simbolo del sogno. Quando viviamo nel ruolo, nel potere, perdiamo anche i nostri sogni, perché viviamo in quella realtà di imposizione, di potere

4 Betlemme, città del pane, dà i natali a quel Bambino che dirà: Io sono il Pane disceso dal cielo. Il Bambino era adagiato su una mangiatoia, fatne, che significa portapane. Betlemme è la città di Davide, non è la città dei meriti, ma dei bisogni, della benedizione di Dio; lì, Davide è stato scelto, come re. 1 Samuele 16, 1: Il Signore disse a Samuele: - Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re. Samuele va da Iesse che gli presenta i suoi sette figli, ma sente che il Signore non ha scelto nessuno di questi. Allora Samuele chiede a Iesse se ha altri figli: c è il più piccolo, che è a pascolare il gregge. Appena Davide giunge davanti a Samuele, il Signore dice: Alzati e ungilo: è lui! 1 Samuele 16, 12. Davide è rimasto sempre grato al Signore, perché gli ha dato la reggia, il regno, anche se non lo meritava. Betlemme è la città del dono di Dio e dei piccoli, che vengono elevati alla grandezza. I pastori. I pastori sono quelle creature sul crinale fra il visibile e l invisibile. Papa Francesco ha detto che i pastori, proprio perché emarginati, hanno visto Gesù. Sono il simbolo di quelle realtà fuorilegge, che hanno una visione di Angeli. Gli Angeli dicono: Oggi è nato nella città di Davide un Salvatore Questo per voi è il segno: troverete un Bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. I pastori riconoscono Dio in quel segno, perché sono stati istruiti dalla visione interiore, dagli Angeli. Tutti noi abbiamo bisogno di una visione interiore, di questa comunicazione con gli Angeli, messaggeri del Divino. Senza questa visione interiore, non sapremo riconoscere il Divino nei segni di Dio, nella realtà. Questo è un dono di Dio, ma noi dobbiamo mettere la nostra disposizione, capace di attirare questa presenza, questa visione interiore. Se abbiamo la visione interiore della bellezza, della grandezza del Divino, la sapremo riconoscere, altrimenti faremo come Pietro, che entra nel sepolcro, vede e non comprende. Il discepolo perfetto, invece, vede e crede. Noi dobbiamo riuscire a vedere e credere. Abbiamo bisogno di pastori che ci dicano il mistero che stiamo vivendo. A seconda della nostra autostima, sappiamo il mistero che stiamo vivendo, come Maria e Giuseppe che sapevano del Bambino, però entrano nello stupore, quando vedono arrivare i pastori.

5 I pastori si recano a Betlemme e riferiscono quello che gli Angeli hanno detto loro. Maria viene confermata in quello che già sa e in quello che ha vissuto. Noi abbiamo bisogno di persone che sappiano vederci come uomo perfetto. Al di là di quello che siamo all anagrafe, al di là di quello che siamo per gli amici, ognuno di noi è un mistero. Se viviamo questa visione di Dio in noi, sappiamo riconoscere nell altro il mistero, che sta vivendo, e dobbiamo dirglielo. Il simbolo più pregnante del Natale è rappresentato dai pastori, scomunicati dalla religione, che ricevono la visita dell Angelo e riescono a portare il messaggio del Divino, che hanno ricevuto. Forse non saremo creduti, quando riconosciamo il mistero, come quando, a Pasqua, le donne vedono Gesù risorto e lo comunicano agli altri, senza essere credute. In questi giorni di Natale incontreremo parenti e amici e dovremmo riuscire a dire quello che la nostra visione interiore ci suggerisce. Non saremo creduti, ma questo non significa che non dobbiamo parlare. Una parola detta è sempre un seme, che cresce. Cantate inni Mi piace concludere con l asino e il bue che non fanno niente; si limitano a respirare. A volte, ci dicono che siamo asini. Lo hanno detto anche al Curato d Ars, che è diventato Santo e Patrono dei Parroci. Il Curato d Ars ha riflettuto così: - Se Sansone con una mascella d asino ha ucciso tanti nemici, che cosa farà il Signore con un asino tutto intero!- Tutto è buono. Ho scelto due passi, uno del Vecchio e l altro del Nuovo Testamento, a conferma. Siracide 39, 33-35: Le opere del Signore sono tutte buone. Non bisogna dire: Questo è peggio di quello. Tutto, infatti, sarà riconosciuto buono. Ed ora cantate inni con tutto il cuore.

6 1 Timoteo 4, 4-5: Tutto ciò che è stato creato da Dio è buono, non c è niente da scartare. Tutto deve essere accolto, ringraziando Dio, perché la Parola di Dio e la preghiera rendono santa ogni cosa. Caliamo questi versetti nella nostra vita e guardiamo la bontà di Dio nella nostra vita e in quella degli altri e cantiamo inni con tutto il cuore. Ti ringraziamo, Signore Gesù, ti lodiamo e ti benediciamo per questo Natale di festa. Ti ringraziamo per tutte le cose buone, che hai preparato per la nostra vita. Vogliamo dirti Grazie, Signore Gesù, perché come ci hai detto: Tutto è buono! Anche quello che non comprendiamo, a suo tempo, si rivelerà buono, perché tutto ciò che hai creato e tutto ciò che ci doni è buono. Con la preghiera, il ringraziamento, la Parola di Dio, tutto diventa buono e non c è niente da scartare. Vogliamo vivere queste giornate, cercando di capire e veicolare che tutto ciò che hai creato è buono. I simboli del Natale, che abbiamo spiegato, possano agire in noi e portarci questo messaggio di speranza, perché, al di là delle varie situazioni contingenti, nel nostro cuore ci sia la speranza che tutto è buono e che tutto si volge al bene. Il Salmo 69 ci ricorda che tu gradisci il canto più di ogni sacrificio e preghiera; per questo, Signore Gesù, vogliamo elevarti questo canto di lode, di benedizione, di ringraziamento, proprio perché tutto è buono! PADRE GIUSEPPE GALLIANO M.S.C.