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Pagina n. 1 / 5 Scheda Dati di Sicurezza 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Denominazione Nome chimico e sinonimi 1,2,3-Propanetriol 1.2. Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Ragione Sociale ANDREA GALLO DI LUIGI SRL Indirizzo Via Erzelli 9 Località e Stato 16152 Genova (GE) Italia tel. 010/6502941 fax 010/6503888 e-mail della persona competente, responsabile della scheda dati di sicurezza info@andreagallo.it 1.4. Numero telefonico di emergenza Per informazioni urgenti rivolgersi a Centro Antiveleni Ospedale S.Martino Tel.010/352808 2. Identificazione dei pericoli. Effetti sulla salute: può provocare leggera irritazione al contatto con la pelle e con gli occhi Pericolo fisico e chimico: per riscaldamento prolungato a temperatura superiore a 250 C si verifica una decomposizione termica in prodotti infiammabili e tossici (acroleina). 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela. Il prodotto non è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti). 2.2. Elementi dell etichetta. Pittogrammi: -- Avvertenze: -- Indicazioni di pericolo: -- Consigli di prudenza: -- Il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e successive modifiche ed adeguamenti. 2.3. Altri pericoli. 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti. GLICEROLO Nome chimico 1,2,3-Propanetriol Numero EINECS. 200-289-5 Numero C.A.S. 56-81-5 Formula bruta C3H8O3. 3.1. Sostanze.

Pagina n. 2 / 5 Il prodotto non contiene sostanze classificate pericolose per la salute o per l'ambiente ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti). 3.2. Miscele. Informazione non pertinente. 4. Misure di primo soccorso. 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso. Non sono noti episodi di danno al personale addetto all'uso del prodotto. Tuttavia, in caso di necessità, si adottino le seguenti misure generali: INALAZIONE: Portare il soggetto all'aria aperta. Se la respirazione è difficoltosa, praticare la respirazione artificiale e consultare il medico. INGESTIONE: Consultare il medico; indurre il vomito solo su istruzione del medico; non somministrare nulla per via orale se il soggetto è incosciente. OCCHI e PELLE: lavare con molta acqua; se l'irritazione persiste, consultare il medico. 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati. Non sono noti episodi di danno alla salute attribuibile al prodotto. 4.3. Indicazione dell eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e trattamenti speciali. Seguire le indicazioni del medico. 5. Misure antincendio. 5.1. Mezzi di estinzione. MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI I mezzi di estinzione sono anidride carbonica e polvere chimica. Per le perdite e sversamenti del prodotto che non si sono incendiati, l'acqua nebulizzata può essere utilizzata per disperdere i vapori infiammabili e proteggere le persone impegnate a fermare la perdita. MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI Non usare l'acqua. 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela. PERICOLI DOVUTI ALL'ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO Evitare di respirare i prodotti di combustione (ossidi di carbonio, prodotti di pirolisi tossici, ecc.). 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi. INFORMAZIONI GENERALI In caso di incendio raffreddare immediatamente i contenitori per evitare il pericolo di esplosioni (decomposizione del prodotto, sovrapressioni) e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Indossare sempre l'equipaggiamento completo di protezione antincendio. EQUIPAGGIAMENTO Elmetto protettivo con visiera, indumenti ignifughi (giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno a braccia, gambe e vita), guanti da intervento (antincendio, antitaglio e dielettrici), autorespiratore (autoprotettore). I vapori possono causare tosse. A elevate temperature rischio di decomposizione termica in prodotti infiammabili e tossici (acroleina). 6. Misure in caso di rilascio accidentale. 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza. evitare il contatto con la pelle, gli occhi e il vestiario. 6.2. Precauzioni ambientali. evitare che il prodotto defluisca in fognature o corsi d'acqua. Nel qual caso informare immediatamente le autorità competenti locali (Vigili del fuoco, Polizia). 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica. Per perdite di piccola entità evitare l'espandersi del liquido con segatura, sabbia, terra. Lavare l'area contaminata con una grande quantità d'acqua. Per perdite di grande entità impedire al liquido versato di espandersi con sabbia, terra od altri materiali adsorbenti idonei. Raccogliere il prodotto con mezzi idonei (pompe e sistemi di aspirazione) e trasferire il liquido se possibile in una tanica di salvataggio. Non si richiede l'uso di specifici agenti neutralizzanti. Per ulteriori informazioni consultare punto (8) e (13).

Pagina n. 3 / 5 6.4. Riferimento ad altre sezioni. 7. Manipolazione e immagazzinamento. 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura. Stoccare in contenitori chiusi etichettati. Prodotto igroscopico, tenere al riparo dall'umidità. 7.2. Condizioni per l immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità. Normali condizioni di stoccaggio senza particolari incompatibilità. Evitare il contatto con forti ossidanti. 7.3. Usi finali particolari. 8. Controllo dell esposizione/protezione individuale. Per uso prolungato e continuato si consigliano guanti e occhiali di protezione. 8.1. Parametri di controllo. 8.2. Controlli dell esposizione. Osservare le misure di sicurezza usuali nella manipolazione di sostanze chimiche. PROTEZIONE RESPIRATORIA PROTEZIONE DEGLI OCCHI PROTEZIONE DELLE MANI PROTEZIONE DELLA PELLE 9. Proprietà fisiche e chimiche. 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali. Stato Fisico liquido viscoso Colore incolore Odore inodore Soglia di odore. ph. Punto di fusione o di congelamento. 18 C. Punto di ebollizione. 290 C. Intervallo di distillazione. Punto di infiammabilità. 204 C. Tasso di evaporazione Infiammabilità di solidi e gas Limite inferiore infiammabilità. Limite superiore infiammabilità. Limite inferiore esplosività. Limite superiore esplosività. Pressione di vapore. < 0,01 hpa (50 C) Densità Vapori Peso specifico. 1,261 Kg/l (20 C) Solubilità solubile in acqua ed etanolo Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua: Temperatura di autoaccensione. 404 C. Temperatura di decomposizione. 250 C Viscosità Proprietà ossidanti

Pagina n. 4 / 5 9.2. Altre informazioni. VOC (Direttiva 1999/13/CE) : 0 VOC (carbonio volatile) : 0 10. Stabilità e reattività. 10.1. Reattività. Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego. 10.2. Stabilità chimica. Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio. 10.3. Possibilità di reazioni pericolose. In condizioni di uso e stoccaggio normali non sono prevedibili reazioni pericolose. 10.4. Condizioni da evitare. Nessuna in particolare. Attenersi tuttavia alla usuali cautele nei confronti dei prodotti chimici. per riscaldamento prolungato a temperatura superiore a 250 C si verifica una decomposizione termica in prodotti infiammabili e tossici (acroleina). 10.5. Materiali incompatibili. forti ossidanti. 10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi. Per decomposizione termica o in caso di incendio si possono liberare gas e vapori potenzialmente dannosi alla salute. acroleina. 11. Informazioni tossicologiche. Non sono noti episodi di danno alla salute dovuti all'esposizione al prodotto. In ogni caso si raccomanda di operare nel rispetto delle regole di buona igiene industriale. DL50 > 10 g/kg (ratto, orale). 11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici. Effetti locali: leggermente irritante per la pelle e per gli occhi. 12. Informazioni ecologiche. Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d'acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione. Classe di pericolosità per l acqua: WGK 0. 12.1. Tossicità. non tossico per i pesci: Cl50, 96h (oncorhynchus mykiss) = 54 g/l e non tossico per la dafnia: CE(1)50,24h > 10 g/l. Batterio (inibiz. di crescita): CE 5, 16 h (pseudomonas putida) > 10 g/l Tossicità a lungo termine alga (inibizione di crescita): Cl 3.7d = 2.9 > 10 g/l. 12.2. Persistenza e degradabilità. biodegradabile. 12.3. Potenziale di bioaccumulo. 12.4. Mobilità nel suolo. 12.5. Risultati della valutazione PBT e vpvb. 12.6. Altri effetti avversi.

Pagina n. 5 / 5 13. Considerazioni sullo smaltimento. 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti. Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto tal quali sono da considerare rifiuti speciali non pericolosi. Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale. IMBALLAGGI CONTAMINATI Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti. 14. Informazioni sul trasporto. Il prodotto non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di trasporto di merci pericolose su strada (A.D.R.), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA). 15. Informazioni sulla regolamentazione. 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela. Categoria Seveso. Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l'allegato XVII Regolamento (CE) 1907/2006. Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH). Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH). Controlli Sanitari. 15.2. Valutazione della sicurezza chimica. Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute. 16. Altre informazioni. BIBLIOGRAFIA GENERALE: 1. Direttiva 1999/45/CE e successive modifiche 2. Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamenti 3. Regolamento (CE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH) 4. Regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP) 5. Regolamento (CE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP) 6. Regolamento (CE) 453/2010 del Parlamento Europeo 7. The Merck Index. Ed. 10 8. Handling Chemical Safety 9. Niosh - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances 10. INRS - Fiche Toxicologique 11. Patty - Industrial Hygiene and Toxicology 12. N.I. Sax - Dangerous properties of Industrial Materials-7 Ed., 1989 Nota per l utilizzatore: Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle conoscenze disponibili presso di noi alla data dell ultima versione. L utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni in relazione allo specifico uso del prodotto. Non si deve interpretare tale documento come garanzia di alcuna proprietà specifica del prodotto. Poichè l'uso del prodotto non cade sotto il nostro diretto controllo, è obbligo dell'utilizzatore osservare sotto la propria responsabilità le leggi e le disposizioni vigenti in materia di igiene e sicurezza. Non si assumono responsabilità per usi impropri.