Speciale anticongelante refrigerante ecologico da diluire in acqua per circuiti di raffreddamento Nell'ambito dell'«emergenza ambiente», acquista sempre più particolare importanza l'utilizzo di materiali che riducano inquinamenti nocivi (anche e soprattutto per l'uomo) e nel contempo il progresso tecnologico in atto nel settore automobilistico comporta l'impiego di prodotti sempre più adatti a nuove esigenze di maggior durata ed economia. Gli anticongelanti per i circuiti di raffreddamento dei motori sono prodotti chimici di non trascurabile importanza, di largo consumo, che si possono senz'altro configurare con le premesse citate. Il prodotto base per la formulazione di un anticongelante refrigerante è il monoetilenglicole, al quale vengono in seguito aggiunti opportuni additivi antischiuma ed anticorrosivi i quali aggiunti all'acqua, nella quale sono perfettamente solubili, conferiscono all'anticongelante/refrigerante le proprietà richieste dall'industria automobilistica. è un nuovo tipo di anticongelante introdotto con priorità nel mercato italiano: possiede un particolare ed esclusivo complesso di additivi aggiornatissimi e fortemente stabilizzati che permettono una decisa prevenzione e protezione contro la corrosione e/o le incrostazioni, superiori a molti comuni anticongelanti in commercio. Inoltre, sempre grazie a questo moderno pacchetto di additivi, il PAKELO ANTIFREEZE PERMANENT TYPE, non presenta particolari rischi nella manipolazione: si è voluto in questo modo tenere in giusta considerazione anche l'aspetto salutare. La nuova formulazione ha puntato all eliminazione di componenti di comune impiego, nei tradizionali anticongelanti, pericolosi per la salute: le ammine, i nitriti ed i fosfati. Una caratteristica in più che qualifica il PAKELO ANTIFREEZE PERMANENT TYPE e che ha portato gli igienisti ed ecologisti a raccomandare questi nuovi tipi di prodotti. Sono sempre da tenere in considerazione peraltro le solite precauzioni rappresentate dalle seguenti pericolosità: nocività per ingestione punto infiammabilità (vaso aperto): 126 C (ASTM D92) Il glicole monoetilenico è una sostanza caratterizzata da un basso livello di tossicità; ciò è confermato dalla classificazione ad esso attribuito dal D.M. del 17.12.1977 che contempla solo il pericolo di nocività per ingestione. Un consiglio di prudenza: tenere il prodotto lontano dalla portata dei bambini. Il non presenta comunque pericoli per vie inalatorie. Protezione dal gelo Contenuto Antigelo % in volume (su 100 parti di miscela) -4 C 10% -6 C 15% -9 C 20% -12 C 25% -16 C 30% -20 C 35% -26 C 40% -32 C 45% -36 C 50% (0105) Pagina 1 di 5
Il è in grado di assicurare un'ottima protezione di tutti i metalli normalmente impiegati nei circuiti di raffreddamento. L'acqua, generalmente usata per fluido di raffreddamento nei motori, presenta limitazioni soprattutto per la TEMPERATURA di CONGELAMENTO e di EBOLLIZIONE. per la sua particolare formula inibitrice, aggiunto all'acqua presenta le principali seguenti prestazioni: Abbassa il punto di congelamento. Riduce la corrosione e la ruggine del circuito di raffreddamento. Aumenta la temperatura di ebollizione della miscela d'acqua. Evita perdite per evaporazione. diminuendo la necessità di rabbocchi. Presenta una elevata protezione dai fenomeni di cavitazione. Possiede ottime caratteristiche antiossidanti. Garantisce massima affidabilità di impiego in tutti i tipi di autoveicoli. Mantiene le sue ottime caratteristiche protettive per lunghi periodi di tempo evitando frequenti sostituzioni grazie all'elevata riserva di alcalinità. è un fluido permanente, di «lunga durata», che mantiene inalterate composizioni e caratteristiche sia durante l'immagazzinamento che durante l'impiego e può essere quindi usato sia d'inverno che d'estate. Non è aggressivo nei confronti di alcun metallo, compresi quelli più facilmente attaccabili dagli acidi come ad esempio il rame e le leghe di saldatura ed in modo particolare l'alluminio, metallo sempre più usato dalle case automobilistiche per la costruzione di parti di motori, dei radiatori e delle pompe di circolazione del fluido di raffreddamento. riduce le formazioni di incrostazioni anche in presenza di acqua ad elevata durezza ed evita di conseguenza diminuzioni dello scambio termico. offre la più alta affidabilità nella protezione di tutti i materiali non metallici che si trovano nei circuiti di raffreddamento, come i manicotti ed i particolari in plastica. Grazie all'impiego di componenti di elevata purezza ed alla accurata scelta di additivi antischiuma altamente stabili ed efficaci si elimina ogni possibilità di formazione della stessa nei circuiti. Il fenomeno dell erosione per cavitazione può presentarsi abbastanza di frequente nei circuiti di raffreddamento dei motori per il sommarsi degli effetti di elevata temperatura, di vibrazioni ad alta frequenza e del movimento fluidodinamico. E un fenomeno molto simile a quello provocato dagli ultrasuoni e si manifesta con la presenza di minutissime bollicine di vapore che provocano gravi danni di erosione sulle superfici interessate (specialmente nell'alluminio). Particolari ed esclusivi additivi presenti nel evitano il formarsi di questo pericoloso fenomeno. Il prodotto, inoltre, non provoca rigonfiamenti di parti in gomma presenti nel circuito di raffreddamento. Caratteris. tipiche Solubilità in acqua completa Peso specifico a 15 C (ASTM D 1122) 1,12 / 1,13 Punto di ebollizione, C (ASTM D 1120) 180 Peso delle ceneri % (ASTM D 1119) 1,2 ph soluzione acquosa 7-9 Alcalinità di riserva (ASTM D 1121) 20 (0105) Pagina 2 di 5
PROVE DI CORROSIONE Prova di corrosione in vetro secondo il Metodo ASTM D 1384 La prova consiste nel mantenere i provini metallici costantemente immersi in una soluzione al 33% in volume di in «acqua corrosiva» ottenuta additivando ad acqua distillata 100 ppm ciascuno di ione solfato, cloruro e bicarbonato. La temperatura viene fissata a 88 C e la durata della prova è di 336 ore sotto agitazione (con flusso d'aria controllato 100ml/min.). Nella tabella sottostante sono riportati i valori tipici ottenuti ed i limiti di specifica del PAKELO ANTIFREEZE P.T. in confronto ai limiti previsti dalle norme ASTM D 3306. Metalli* Specifica Valori tipici Specifica ASTM D 3306 Rame 5 max 0,8 10 max Lega da saldatura 5 max 1,4 30 max Ottone 5 max 1,7 10 max Acciaio 5 max 1,1 10 max Ghisa 5 max 2,0 10 max Alluminio 5 max 1,7 30 max Prova di servizio simulato secondo il Metodo ASTM D 2570 L apparecchiatura riproduce un circuito di raffreddamento per automobile e consiste di un serbatoio in alluminio munito di elementi elettrici riscaldanti, che simula il blocco motore e nel quale vengono alloggiati i provini metallici, di una pompa di circolazione per autoveicoli azionata da un motore elettrico, di un radiatore e dei relativi manicotti. Le condizioni della prova sono le medesime del caso precedente con due variazioni: la durata del test è ora di 1064 ore ed al posto del flusso controllato d aria della prova precedente ora si agisce sulla pompa imponendole una velocità di rotazione costante e pari a 4500 giri/min. Riportiamo in tabella i valori tipici riscontrati con il PAKELO ANTIFREEZE e per confronto, i limiti previsti dalle norme ASTM 3306. Metalli PAKELO ANTIFREEZE P. T. Limiti ASTM D 3306 Rame 2,0 20 max Lega da saldatura 3,1 60 max Ottone 2,4 20 max Acciaio 2,6 20 max Ghisa 0,5 20 max Alluminio 6,0 60 max (0105) Pagina 3 di 5
Al termine della prova le proprietà anticorrosive vengono valutate, come prescrive il metodo, determinando le perdite in peso dei provini metallici ed esaminando visivamente le superfici interne dei singoli componenti. I tests sui provini riportati sopra dimostrano i risultati di corrosione secondo la norma ASTM D 1384 confrontando una miscela mono-etilenglicole/acqua (a sinistra del provino) con PAKELO ANTIFREEZE P.T. (a destra). Prova di erosione per cavitazione mediante ultrasioni secondo Metodo ASTM D 2966-77 I provini di alluminio vengono immersi in un bagno munito di generatore di ultrasuoni da 200 W e contenente la soluzione acquosa di anticongelante al 15% in volume. La prova ha una durata di 20 ore a 82 C. A fine prova si esprime la proprietà protettiva contro la cavitazione mediante un valore numerico calcolato come segue: Indice di protezione = 10-9 T/R T = perdita in peso media dei tre provini in alluminio relativi alla prova di cavitazione con antigelo in esame R = perdita in peso media dei tre provini in alluminio relativi alla prova di cavitazione con anticongelante standard di riferimento stabilito dal metodo, e cioè glicole monoetilenico additivato con 2,5% di borace decaidrato. Il massimo della protezione è espresso dal valore 10 dell'indice di protezione (T = 0). L'indice di protezione medio per il risulta 9,4. Prova di resistenza alle acque dure secondo il Metodo CUNA NC 956-14 Il metodo prescrive che un campione dell'anticongelante sia miscelato con uguale volume di acqua dura artificiale ottenuta sciogliendo per ogni litro di acqua distillata: 148 mg. di Solfato sodico idrato 165 mg. di Cloruro sodico 138 mg. di Bicarbonato sodico 275 mg. di Cloruro di calcio anidro La miscela è riscaldata fino a 80 C e quindi lasciata raffreddare in riposo per 24 ore a temperatura ambiente ed alla luce naturale. Il metodo prescrive che la soluzione «non deve presentare né separazione né precipitati; è tollerata una leggera opalescenza». La prova eseguita sul PAKELO ANTIFREEZE P.T. da sempre soluzioni perfettamente limpide. (0105) Pagina 4 di 5
Prova di servizio simulato secondo il Metodo CUNA NC 956-17 L'apparecchiatura utilizzata simula un impianto di raffreddamento di un autoveicolo ed è costituita da una vasca in acciaio inox della capacità di 6 litri nella quale si pongono i pacchetti di provini metallici. Il fluido in esame viene riscaldato da quattro resistenze elettriche da 1 kw ciascuna, alloggiate in quattro camicie in lega di alluminio. La circolazione del fluido viene effettuata per mezzo di una pompa ed il raffreddamento tramite una serpentina di rame. CONDIZIONI DELLA PROVA Composizione della miscela anticongelante PAKELO ANTIFREEZE P.T. 33 % vol. Acqua corrosiva (contenente 100 ppm ciascuno di ione solfato, cloruro, bicarbonato) 67 % vol. Temperatura 90± 2 C Caduta di temperatura 25-35 C Flusso del fluido 1680 ml/min. Quantità di miscela in prova 4600 ml. Durata della prova (comprese 80 ore di fermata) 330 ore Nella tabella successiva sono riportati i valori tipici di corrosione rilevati sul PAKELO ANTIFREEZE P.T. in confronto con i limiti fissati dalla norma CUNA NC 956-16. Tabella corrosione secondo metodo CUNA NC 956-16 Metalli* PAKELO ANTIFREEZE LIMITI CUNA NC 956-16 Rame 1,3 10 max Lega da saldatura 4,9 30 max Ottone 2,1 10 max Acciaio 1,4 10 max Ghisa 1,0 10 max Alluminio 1,2 30 max Camicie in lega di alluminio: valore medio 24 400 max A fine prova, le perdite in peso riscontrate su ogni provino metallico e sulle camicie in lega d'alluminio rientrano ampiamente nei limiti della norma CUNA NC 956-16. Durante le prove non sono state rilevate variazioni di velocità di flusso nelle miscele di ANTIFREEZE P.T. in esame; pertanto sono da escludere formazioni di incrostazioni e/o depositi nel circuito e nella serpentina di rame in particolare. L'aspetto delle superfici dei provini metallici e delle camicie in lega di alluminio risulta ottimo. Le miscele di PAKELO ANTIFREEZE, esaminate a fine prova, mantengono inalterati i valori di ph e di riserva di alcalinità. (0105) Pagina 5 di 5