Condotte dei gas di scarico

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Transcript:

Condotte dei gas di scarico Terminologia Materiale Tipologia Classificazione Installazione Dimensionamento Altezze minima dei camini sui tetti Cappelli Scarico dei condensati Corso di aggiornamento per i controllori della combustione Biasca, 25 maggio 2016 Progetto Camino Davide Alfano

Terminologia Comunemente gli impianti concepiti per espellere i gas prodotti dalla combustione di vettori quali olio EL, gas e legna, vengono chiamati: Camini Canne fumarie Condotte dei gas di scarico Condotti dei fumi Sostanzialmente vanno tutti bene, ma dal 2005 è stata introdotta la definizione ufficiale di Condotte dei gas di scarico.

Materiali Le condotte dei gas di scarico devono essere costruite in materiali edili idonei, resistenti alle sollecitazioni termiche, chimiche e meccaniche. I materiali da costruzione e l'esecuzione da adottare sono determinati dal tipo di generatore, dal combustibile utilizzato, e dalle temperature dei gas di combustione (vedi classificazione condotte gas di scarico). I principali materiali utilizzati si possono suddividere in 3 categorie: Acciai inossidabili (inox) Materiale sintetico, in gergo plastica (PPH PPE PVDF PP) Laterizi, in gergo muratura (Ceramici Refrattari Manufatti) Sul mercato si possono trovare anche sistemi in vetro (quasi scomparsi) e guaine termoindurenti (adatte al risanamento di condutture esistenti già conformi alle prescrizioni antincendio).

Tipologia Classificazione Installazione Le condotte dei gas di scarico sono classificate e di conseguenza certificate, in base ad una serie di criteri: a temperatura; b pressione; c resistenza alla condensa; d resistenza alla corrosione; e resistenza agli incendi causati dalla fuliggine; f distanza dai materiali combustibili; g resistenza termica; h resistenza al fuoco. I 2 principali criteri da conoscere e saper valutare sul posto sono: a temperatura b pressione seguiti dalla resistenza alla corrosione d (durata di vita!)

TEMPERATURA Classe di temperatura: temperatura d'esercizio nominale in º C. T080 T100 T120 T140 T160 T200 T250 T300 T400 T450 T600 80 100 120 140 160 200 250 300 400 450 600 SUDDIVISIONE IN 3 PRINCIPALI CATEGORIE Basse temperature: T80 T120 (caldaie a condensazione). Medie Temperature : T140 T300 (caldaie a biomassa vapore stufe a pellet impianti speciali). Alte Temperature: T400 T600 (Focolari a legna cogeneratori impianti speciali). La temperatura per la quale sono classificate le diverse condotte dei gas di scarico, ne determinano le esigenze per la loro installazione per rispondere alle normative in materia di polizia del fuoco. Distanze di sicurezza, compartimentazione fuoco, ecc... (vedi Direttive antincendio).

PRESSIONE 40 pascal: per impianti funzionanti in depressione 200 pascal: per impianti funzionanti in sovrappressione 5000 pascal: per impianti funzionanti ad alta pressione SUDDIVISIONE IN 3 PRINCIPALI CATEGORIE Depressione (W1): 40 pascal Focolari a legna o pellet, caldaie oliogas-biomassa ed impianti speciali. Da verificarne le caratteristiche! Sovrappressione (P1) bassa: 200 pascal Caldaie olio-gas-biomassa, caldaie a vapore ed impianti speciali. Da verificarne le caratteristiche! Sovrappressione (H1) alta: 5000 pascal Caldaie a gas industriali, cogeneratori, gruppi elettrogeni, impianti speciali. Da verificarne le caratteristiche! La pressioni per la quale sono classificate le diverse condotte dei gas di scarico ne determinano la loro installazione per rispondere alle normative di polizia del fuoco. Vano ventilato vedi Direttive antincendio

Ventilazione / adduzione aria comburente Formula empirica per il calcolo approssimativo della sezione netta dei canali d'immissione o di espulsione dell'aria A = K x P (in ogni caso 150 cm 2, eccezione: caldaie gas tipo C 100 cm 2 ) A = P = K = Vedi estratto SSIGA G1 A = sezione netta per l'aria d immissione o di espulsione in cm 2 P = potenza termica nominale dell'aggregato di combustione in kw K = coefficiente (dipende dal genere di combustibile e dalla costruzione dell'aggregato a combustione) Per combustibili solidi (legna / pellet / cippato): K = 10.3 Per combustibili liquidi e gassosi con tiraggio naturale: K = 8.6 Per combustibili liquidi e gassosi in sovrapressione: K = 6.0 Per "LAS" s intende «Luftabgassystem» ovvero condotto coassiale aspirazione-scarico

ESTRATTO DIRETTIVE ANTINCENDIO

ESTRATTO DIRETTIVE ANTINCENDIO

AGGIUNTA DIRETTIVA SSIGA G1 PER IMPIANTI A GAS La SSIGA suddivide gli apparecchi a gas in 3 categorie le caldaie rientrano nella: Tipo B: caldaie dipendenti dall aria ambiente (aria comburente presa direttamente dal locale). Tipo C: caldaie indipendenti dall aria ambiente (aria comburente addotta dall esterno). Il locale di ubicazione può essere: Per caldaie fino ad una potenza max. di 70 kw, l installazione può avvenire anche in uno spazio non adibito a «locale caldaia». Per caldaie con potenza superiore ai 70 kw, l installazione deve avvenire obbligatoriamente in un locale adibito esclusivamente a «locale caldaia». PRESE ARIA PER LOCALI D INSTALLAZIONE (locale non adibito a caldaia fino a 70 kw) Per caldaie tipo B è sufficiente una presa d aria fissa (senza possibilità di chiusura), se possibile posizionata in basso. Per caldaie tipo C Se si ha un sistema di condotta dei gas di scarico LAS, non necessita una presa d aria. Se l aria comburente viene presa con condotta separata (non coassiale) è necessario prevedere 2 prese d aria, 1 in basso e 1 in alto, di almeno 100 cm 2 ognuna. È sufficiente 1 presa unica in basso se è presente il vano ventilato della condotta dei gas di scarico.

Prese d aria per locali d installazione: Dimensionamento aperture areazione:

PRESE ARIA PER LOCALI CALDAIA Potenza superiore ai 70 kw Prescrizione generale: il locale caldaia necessita in ogni caso di una apertura di areazione direttamente verso l esterno. Per caldaie tipo B è sufficiente una presa d aria fissa (senza possibilità di chiusura), posizionata in modo adeguato rispetto alla caldaia. Per caldaie tipo C devono essere previste due aperture: apertura per immissione aria esterna a circa 50 cm dal pavimento mentre l apertura per l evacuazione dell aria dovrà essere posta il più alto possibile a plafone.

Dimensionamento condotte gas di scarico Il dimensionamento delle condotte dei gas di scarico è determinato da: Tipo di combustibile Sezione per (olio la EL protezione gas legna dell aria, ecc ) dell acqua e del suolo Potenza termica aggregato a combustione (caldaia forno camino...) Temperature gas combusti Altezza efficace condotta gas di scarico (altezza utile) La normativa tecnica di riferimento per il calcolo corretto dei camini è la UNI EN 13384-1 Esistono comunque delle tabelle tecniche che possono dare un indicazione sul diametro e sulla lunghezza per realizzare una condotta dei gas di scarico.

Dimensionamento Caldaia ad aria soffiata 140 180º C Caldaia a condensazione 80 120º C Lo scopo di questi grafici è quello di fornire le curve caratteristiche di tendenza del dimensionamento. È SEMPRE INDISPENSABILE comunque effettuare un dimensionamento analitico, nel quale si prendono in considerazione tutti i fattori specifici del caso.

Altezza minima dei camini sui tetti Ci sono essenzialmente 2 direttive che offrono indicazioni sulle altezze minime dei camini sui tetti: Direttive antincendio Sezione per edizione la protezione 2015 dell aria, dell acqua e del suolo Raccomandazioni sull altezza minima dei camini sui tetti dell Ufficio federale dell ambiente (UFAM) edizione 2013 Queste ultime sono "battezzate" con l acronimo di RAltCam nell Art. 5 ROIAt e di fatto sono supportate da una base legale esplicita. Le RAltCam fanno stato per le autorizzazioni in seno alle domande di costruzione da parte del Dipartimento del territorio del Canton Ticino. Il documento è scaricabile al link: www.bafu.admin.ch/publikationen/publikation/00644/index.html?lang=it oppure direttamente su: www.ti.ch/aria Basi legali Altezza minima dei camini sui tetti

RAltCam

Nota: vale la regola della distanza minima dei 3 metri per tutti gli altri casi come ripreso anche nella Direttive antincendio. Quindi le condotte dei gas di scarico installate ad una distanza inferiore ai 3 m da altri fabbricati, questi sono determinanti per l altezza minima.

Cappelli per condotte gas di scarico In Canton Ticino, la Sezione protezione aria, acqua e suolo () è il servizio competente per l esame della conformità degli impianti in generale compresivi di quelli a combustione e relative condotte dei gas di scarico (tranne Sezione che per per lela norme protezione di polizia dell aria, del fuoco). dell acqua e del suolo I principi sanciti dalle Raccomandazioni dell UFAM sono chiari: I gas di scarico devono essere emessi verticalmente Per principio la posa di cappelli e di altri dispositivi non è ammessa Qualora si giustificasse la posa di un cappello, non deve essere ostacolata l uscita dei fumi verso l alto. Di regola, in Ticino, viene concessa la posa di cappelli unicamente per piccoli impianti a legna o pellet (camini e stufe fino ad una P t max. di 20 kw e negli impianti di processo). La tipologia dei cappelli ammessi non deve ostacolare l evacuazione verticale dei fumi. Ne consegue che non tutti i cappelli in commercio sono adatti allo scopo.

Cappelli autorizzati sugli sbocchi dei condotti Cappello bioconico Cappello tipo gallo Cappello venturi (Basten)

Cappelli autorizzati e non autorizzati Cappello lamellare aperto (Bellatrix) Cappelli non autorizzati

Smaltimento dei condensati Per quanto riguarda la regolamentazione per lo smaltimento dei condensati prodotti dai generatori di calore e dalle canne fumarie sono ancora valide le Raccomandazioni dell UFAM del 1988. La regola riconosciuta dalla Sezione protezione aria, acqua e suolo () è la seguente: L evacuazione nella canalizzazione deve sempre essere garantita da una diluizione con frequenza di più volte al giorno (lavatrice, lavello, ecc ). Per caldaie a olio con potenza da 70 kw è necessario prevedere anche un neutralizzatore dei condensati. Per caldaie a gas con potenza da 200 kw è necessario prevedere anche un neutralizzatore dei condensati. È necessario che l impianto di neutralizzazione (tubazioni e neutralizzatore) sia pulito periodicamente e, se del caso, rigenerato con un nuovo riempimento neutralizzante.

Condotte dei gas di scarico GRAZIE! Corso di aggiornamento per i controllori della combustione Biasca, 25 maggio 2016 Progetto Camino Davide Alfano