DICEMBRE 2012 (1) Newsletter n. 7/2012

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DICEMBRE 2012 (1) Newsletter n. 7/2012 Benvenuti al nuovo appuntamento con la newsletter di LIBROMONDO, Centro di Documentazione sull Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di Savona. Ringraziamo le case editrici e le associazioni per la collaborazione e ricordiamo a chi volesse inviarci pubblicazioni o altro materiale inerente il nostro Centro di documentazione, collaborare con noi, segnalarci iniziative ed eventi o semplicemente richiedere informazioni di scrivere a: LIBROMONDO Biblioteca Campus Universitario di Savona, via Magliotto 2, 17100 Savona; oppure inviare una mail a: libromondo@gmail.com Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero della newsletter. Ricevete, a breve termine di tempo, la seconda news letter in quanto la Biblioteca si sta riorganizzando attivamente e riteniamo utile informarvi su alcuni titoli e argomenti dei circa 3000 volumi, oltre ai Dvd e altro, presenti in Biblioteca sia a scopo prestito-lettura-studio che a scopo informazione-acquisto di libri (tutti i libri recensiti sono disponibili per eventuale acquisto su internet e nelle migliori librerie) che possano formare la persona umana nel rispetto dei diritti e dei valori di tutti. Come potrete vedere e succede da tempo, le recensioni sono, per lo più, a cura di studenti. Forse, qualcuno potrà trovarle non perfettamente professionali, qualcuna migliore e altre peggiori, dal punto di vista tecnico. Lo scopo di LIBROMONDO, però, è di far conoscere i Paesi in via di Sviluppo e di educare alla pace, all integrazione, al rispetto dei diritti umani di tutti. Per fare questo, bisogna prima di tutto partire dai giovani. Ma anche solo leggere le recensioni, alcune delle quali frementi dell innocenza e della giustizia ancora insita nei giovani, può essere, comunque, arricchimento di idee ed educazione permanente, sempre necessari a ognuno di noi a tutte le età. Dato il trasloco della Biblioteca da un locale all altro, per il momento non viene formalizzato un orario di apertura preciso. Per informazioni è possibile visitare il sito dove si trova l archivio delle precedenti news letter: http://informa.provincia.savona.it/cooperazione/libromondo 1

LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI SACRED EAST Claudio Notturni, Alberto Perdisa Editore, 2009, pagg. 190, euro 40,00 Si tratta di uno straordinario libro di fotografie che, da sole, senza nessun tipo di spiegazione scritta, raccontano la storia e gli sviluppi di tre grandi religioni orientali: Islam, Buddismo e Induismo. Il fotografo, Claudio Notturni, è particolarmente attratto dai luoghi di culto e così si immerge in una ricerca molto accurata degli edifici storici di preghiera che individuano le diversità tra queste tre religioni. Da questi scatti si può notare come i templi buddisti siano immersi in un estrema tranquillità e sprigionino un senso di pace e di benessere, oppure i mille colori, immagini e forme dei templi indù o il rigore e la semplicità di colori, bianchi e verdi, dei luoghi di culto musulmani. Un libro unico nel suo stile che porta il lettore a guardare e a riguardare infinite volte le immagini che, ogni volta, trasmettono nuove sensazioni in un crescente interesse a conoscere ancora più a fondo luoghi incantati e unici. Giulia Alizeri diplomata Liceo Artistico A. Martini Savona CRISTIANI E MUSULMANI Maurice Borrmans, Urbaniana University Press, 2008, pagg. 174 euro 12,50 Questo libro narra del possibile dialogo tra cristiani e musulmani (come già suggerito dal titolo). Ormai si sa che la maggior parte dei cristiani non vede di buon occhio i musulmani, e viceversa. Per coloro che non se ne fossero resi conto basta salire su un treno quando vi è una persona musulmana e vedere le reazioni delle altre persone nei confronti di queste ultime. Un dialogo, però, è possibile, dopotutto tutte e due le religioni credono in un solo Dio, tutte e due le religioni hanno le radici in un libro (Bibbia e Corano) e non mancano elementi che leghino i due libri, basti pensare all Arcangelo Gabriele, citato in ambedue i testi. Si sa la convivenza è difficile, si possono non condividere le stesse idee, ma bisogna comunque rispettarle. Il libro parte da un fatto: le relazioni della chiesa con le religioni non cristiane, descritto in una dichiarazione conciliare, denominata Nostra aetate. Diversi sono gli esponenti che nel libro vengono citati come possibili esempi di dialogo tra le due religioni. Le persone citate fanno capire che un dialogo è possibile. E allora cosa si aspetta? Ci si deve dare da fare. Simone Bergallo - studente Università di Genova 2

DIALOGO DELLE RELIGIONI E AUTOCOMPRENSIONE CRISTIANA Andrés Torres Queiruga, Edizioni Dehoniane Bologna, 2007, pp. 132, euro 13,50 Il libro è basato sul dialogo tra le religioni. Non è un tema facile da risolvere, ma tutto si può fare, basta volerlo. Dio è salvezza, e lo è per cristiani, ebrei, musulmani. L amore di Dio è per tutti, dopotutto Dio è onnipotente e perfetto. Non vuole più bene ad alcuni e ad altri meno, ne vuole a tutti allo stesso modo. È l uomo che divide le religioni e le credenze, davanti a Dio siamo tutti uguali, e questo non significa che bisogna essere degli ignavi, si deve credere in qualcosa, e non spetta all uomo vedere se questa cosa in cui crede è giusta o sbagliata, tanto non lo si saprà mai. Tutti sbagliamo, si sa, non per niente siamo umani! È comunque tutto nel disegno di Dio, che un giorno potremo conoscere e sapere, ma non si potrà mai tornare indietro per poterlo dire. E anche nel caso in cui fosse permesso farlo, non si sarebbe creduti da nessuno. Dobbiamo continuare a vivere così, avendo, però, l obbligo di rispettare tutte le idee religiose delle altre persone. Si può non condividere un idea, ma la si deve sempre rispettare. L autore svela, nel susseguirsi delle pagine, il vero senso da dare al titolo del libro, per farlo meglio comprendere. È un testo interessante, in cui l autore si sforza di far capire che non vi è una religione giusta e le altre sono sbagliate, o da ritenersi inferiori. Bensì sono tutte uguali, e non spetta all uomo decidere quella giusta e quella no, l uomo può soltanto continuare a professare con fede e sincerità la sua religione e a rispettare quella degli altri. Simone Bergallo - studente Università di Genova 3

ELIAS CHACOUR israeliano palestinese cristiano Pia de Simony e Marie Czernin, Marcianum Press, 2009, pagg. 235, euro 20,00 Pia de Simony e Marie Czernin sono due giornaliste free lance. Intraprendono un viaggio lungo la vita di Elias Chacour, palestinese cristiano, diventato cittadino israeliano. È una biografia ma anche molto di più: è un percorso storico e soprattutto tremendamente contemporaneo. Elias Chacour nasce in Palestina: i suoi genitori sono semplici contadini. Hanno molta fede in Dio e trasmettono il messaggio di Cristo ai figli. Elias ben presto diventa sacerdote e si rende conto di essere un profugo nella sua stessa patria. Parole come guerra e discriminazione diventano per lui argomenti di vita quotidiana. Fin da giovane, nutre una profonda fede e una grande dedizione allo studio. Per affrontare ogni situazione della vita, prende come modello di riferimento le Beatitudini di Gesù Cristo. Questa è la storia di un uomo che ha cercato di aiutare il suo popolo, aiutando i giovani nello studio. Infatti, la cultura non può essere abbattuta da nessuna guerra. Il linguaggio è semplice e diretto, le giornaliste non hanno bisogno di molti fronzoli per arrivare a colpire il cuore e la mente del lettore. Adatto a chi già conosce i fatti di cronaca, per poter comprendere a fondo la Storia senza dover passare i filtri della censura e della stampa, a chi era rimasto all oscuro, o quasi, da tutto: avvicinarsi a Elias Chacour per apprendere quanto è accaduto, aiuta anche a capire ciò che sta accadendo in Palestina. Alice Rebolino studentessa Liceo Artistico A. Martini Savona SACCHEGGIO MONDIALE Le nuove Pagine Gialle del crimine globale Sandro Calvani e Michela Albertazzi, Effatà Editrice, 2011, pp. 288, euro 14,80 Il testo espone un centinaio di categorie merceologiche del crimine in ordine alfabetico con le rispettive sottocategorie. E un catalogo del male scritto come se fosse una vera e propria edizione delle pagine gialle: dalla A di abbigliamento alla V di veleni. Rappresenta così una realtà complessa e articolata che non riguarda solo il mercato nero ma un sistema economico e finanziario che ha edificato le proprie solide fondamenta, una situazione che consente, con molte zone d ombra, all illegalità di prosperare in un contesto internazionale. Il giro d affari ha un volume impressionante, comprende una moltitudine di prodotti e servizi, anche insospettati, e arriva a includere le persone, considerate come merce. Il saccheggio mondiale, a mio parere, riguarda tutti noi perché non dipende solo dalle organizzazioni criminali, ma anche dalla richiesta di abusi da parte di milioni di persone che si credono perbene e dalla tolleranza per l illegalità, che oggi pervade tutto il nostro mondo. Emanuele Sbravati - studente Liceo Artistico A. Martini Savona 4

PASSAPORTO PER ENCLAVIA Viaggi in cerca di un identità europea Vitali Vitaliev, fbe edizioni, 2008, pagg. 307, euro 15,00 Il testo pone la questione, molto attuale, del profondo significato dell'appartenenza all'unione Europea. L autore è russo, nato in Ucraina da famiglia ebrea con cittadinanza britannica e australiana: egli incarna già la diversità e può compiere a pieno titolo un viaggio nelle enclave europee alla scoperta delle splendide diversità. La conclusione, dunque, è che non esiste alcuna identità europea fissa dei singoli stati, ma una marcata eterogeneità tra essi. L'autore afferma che l'unione non ha una sola voce e neanche deve averne, perché è bello e giusto che il continente sia variegato. Sollecita il resto del mondo a riconoscere e accettare la differenza come un valore, cedendo l'identità fittizia e rigida che si vorrebbe porre. Sonia Pollero - studentessa Liceo Artistico A. Martini Savona DA SUD A NORD Modelli di educazione popolare per una società aperta, plurale e consapevole Alessandro Bono, Sensibili alle Foglie, 2009, pagg. 94, euro 12,00; prefazione di Gianluca Paciucci Il testo "da Sud a Nord" cerca di evidenziare l apporto sostanziale che il Nord riceve, o potrebbe ricevere, dalle persone che vivono nell emisfero sud del nostro pianeta, da quei luoghi di provenienza tanto distanti da noi, dai loro pensieri, dalle loro azioni, da quel Sud di cui si parla solo in termini di controllo. Per impedire a quelle persone l accesso nei nostri paesi, per difenderci e difendere il Nostro benessere (senza pensare al futuro aggiungerei)! In questo libro, l autore cerca di accendere in noi la consapevolezza per dare il via a qualcosa di innovativo, un pensiero che ci proietti in una dimensione di collettività. Nella seconda metà del saggio, l autore, però, ci spiega anche i vari motivi per cui questo tipo di sviluppo sociale viene intralciato: ad esempio, il profitto dei grandi produttori di petrolio e la corruzione di chi "governa" quei paesi. Quindi, questo è un bellissimo manuale, che ha anche un ampio valore pratico, poiché ci spiega come si lavorerà, o come si dovrebbe lavorare, nel mondo di domani; nell epoca della globalizzazione bisognerebbe capire che il futuro è nell unione di tutti gli stati e di tutte le etnie. Sfruttare gli altri, invece di provare a creare qualcosa insieme, è sbagliato. Moreno Parise - studente Liceo Artistico A. Martini Savona 5

FIGLI SMARRITI Storie di bambini e ragazzi contesi e poco amati Francesco Provinciali, San Paolo, 2011, pagg. 198, euro 14,00; prefazione di Maria Rita Parsi I bambini che danno nome a queste storie sono disorientati perché qualcuno li ha smarriti: sono bambini-pollicino, che si riempiono le tasche di sassolini per segnare una qualche via di ritorno e costruire una bussola che li salvi, incapaci di attraversare indenni il bosco della vita. Non importa se poveri o ricchi, la sofferenza e la solitudine li hanno fatti crescere in fretta. Sono bambini spesso murati nel loro io minacciato e incomunicabile. Così scrive Maria Rita Parsi nella prefazione. Infatti, il libro è diviso in due parti: nella prima sono presentate sedici storie di figli contesi, nella seconda, invece, venti racconti di figli poco amati, abbandonati da piccoli o allontanati dai servizi sociali per diversi motivi. In ogni caso, comunque, i figli sono smarriti dai genitori, sono confusi e disorientati. Ad esempio, la prima vicenda mostra cosa succeda quando i sentimenti tra i genitori cambiano: il figlio Davide è conteso dalla madre e dal padre che si accusano a vicenda. Ogni episodio è sospeso, rimane aperto, se c è il lieto fine è fuori dal libro, è nel percorso di vita. Ciò ci coinvolge eticamente ma anche perché sono le storie di tutti noi. Questo volume dovrebbe essere letto dai genitori o da chi ha il compito di interagire con i bambini, ma anche da chi abbia voglia di riflettere su situazioni e casi possibili di vita, per poi riuscire a evitare di commettere errori e riuscire ad apprezzare la propria situazione se è migliore di quelle raccontate. Elisa Scaglia - studentessa Liceo Artistico A. Martini Savona UN POTERE PIU GRANDE La sapienza della lebbra Francesco Colizzi, edizioni la meridiana, 2010, pagg. 173, euro 18, introduzione di Luciano Ardesi, prefazione di Aldo Morrone, reportages fotografici di Marcello Carrozzo Un potere più grande è un libro grazie al quale ci giungono i racconti dei volontari dell AIFO e lo scopo è di farci capire come vive la gente e come combatte con la lebbra, in tutto il mondo, dall India al Venezuela. Sono 51 storie che danno voce ai più deboli e che si alternano alle espressive fotografie di Marcello Carrozzo. Nel testo si parla anche di Raoul Follereau, giornalista avventuroso e generoso, diventato il papà universale, papà dei malati di lebbra, degli orfani e degli abbandonati, dei poveri e degli esclusi, dei senza diritti, lottando perché possano diventare persone nella considerazione di tutti. Con il suo insegnamento alla battaglia contro la lebbra, con l amore nulla è impossibile, egli ha spinto molti a lottare insieme a lui. Ma ci sono anche i bambini nel mondo, metà dei quali vive senza beni o servizi di prima necessità: bambini soldato, bambini vittime dell olocausto, bambini che muoiono di fame. Sara Bisio - studentessa Liceo Artistico A. Martini Savona 6

PACHAMAMA L educazione universale al Vivir Bien vol.1 a cura di Luciano Vasapollo e Ivonne Farah, Natura Avventura Edizioni, i saggi, 2010, pagg. 319, euro 20,00; prefazione del Presidente Evo Morales Questo volume tratta di economia e finanza secondo i principi dell'etica. Secondo gli esperti, nel mondo attuale si sta attraversando un processo di transizione che molti analisti hanno denominato post-capitalista, dato che, oggigiorno, il capitalismo sta subendo il peso di varie crisi che sottolineano gli effetti più devastanti e distruttivi del sistema. Nello stesso tempo, alcune società stanno vivendo profonde trasformazioni politiche ed economiche, caratterizzate dalla contestazione del capitalismo e anche dalla ricerca di percorsi alternativi. Il rafforzamento di alleanze, reti e altre forme di condivisione degli sforzi riflessivi per il rinnovamento dell'umanesimo e del pensiero sociale, è dovuto alle ricerche di alternative al capitalismo, sviluppate soprattutto nel Sud del mondo e, in particolare, in America Latina. Evidentemente, bisogna trovare nuovi sistemi che assicurino una migliore e più alta qualità della vita e la salvaguardia della natura, in base ai principi fondamentali di giustizia, di uguaglianza, e quindi, di democrazia. Di fronte a ciò, appunto, in America Latina sta aumentando il numero delle tesi che fanno appello alla conoscenze comuni o locali e tradizionali delle popolazioni indigene e contadine originarie. Una di queste è vista oggi come la possibile e più adatta alternativa al capitalismo: è la visione del mondo dai saperi ancestrali delle culture indigene e delle popolazioni andine sintetizzata nel Suma Qamaña in aymara (in spagnolo Vivir Bien), che si fonda su una relazione armonica e rispettosa tra gli esseri umani e tra questi e gli altri esseri viventi con cui condividono la natura. Quello del Vivir Bien è, quindi, un modello che sta riscontrando punti d'incontro con le teorie marxiste e le esperienze socialiste del XX e XXI secolo in un paese come, ad esempio, la Bolivia, dove i movimenti sociali sono stati in grado di realizzare il cambiamento e la nascita di un nuovo Governo e di una società tutta nuova. Il saggio, che è un buon libro, espone principi che dovrebbero essere naturali per la nostra società ma che, invece, vengono quasi ignorati da tutti, escludendo poche organizzazioni vicine alle vere condizioni umane. Simone Bazzano - studente Liceo Artistico A. Martini Savona 7

TRA EUROPA E ISLAM: GEOPOLITICA DEL MEDITERRANEO a cura di Maria Grazia Melchionni e Guido Ravasi, Edizioni Nagard, 2008, pagg. 292, euro 10 La pubblicazione raccoglie gli Atti delle Conferenze svolte da esperti di diversa provenienza su varie questioni inerenti il rapporto tra Europa e Mediterraneo, con un particolare riguardo alla dialettica Europa-Islam ma senza trascurare approcci, problemi, proposte e punti di vista diversi. In particolare, Khaled Fouad Allam, Biancamaria Scarcia Amoretti, Giulio Cipollone, Predrag Matvejevic, Franco Rizzi, Mario Scialoja, sono punti di riferimento fondamentali insieme a Giorgio Bosco, Giuseppe Burgio, Francesco Perfetti, Augusto Sinagra, Mario Telò, grandi esperti nelle dinamiche internazionali. Il destino dell Europa è legato al Mediterraneo ma prima di tutto l UE deve confrontarsi con il problema irrisolto della propria identità politica. L Europa deve operare nell interesse del mondo intero, perché la globalizzazione si realizzi attraverso una più equa dinamica dello sviluppo tra tutti i popoli e della tutela dell ambiente e degli animali, promuovendo politiche di pace. Con l Islam, fino ad allora vitale nella fondazione della cultura classica, si è verificato un divorzio tra storia e memoria nel Tre-Quattrocento, quando è stato allontanato dall Europa stessa. Eppure il suo ruolo, come quello dell Ebraismo, è stato molto importante nella fase del tardo medioevo tanto che dovremmo sostituire la dicitura di antichità classica da grecolatina a greco-semitico-latina. Il mondo islamico stesso non ne è consapevole e questo è all origine della difficoltà di integrazione. La posta in gioco oggi è quella di un Islam che si confronta, si integra con l Europa e si relaziona con l insieme complesso della geopolitica mediterranea. Oggi non è più possibile cacciare intere popolazioni come è avvenuto nella Spagna del 500: l unica alternativa possibile è favorire l integrazione (anche nostra). Molto interessante il breve saggio di Mario Scialoja che spiega la moderna interpretazione dell Islam. In conclusione, come argomenta Predrag Matvejevic, sarebbe auspicabile un Europa meno eurocentrica, più aperta al terzo mondo, più Europa dei cittadini e meno degli stati che si sono fatti tante guerre (persino le guerre mondiali sono state interpretate come guerre civili fra europei alla ricerca di spazio vitale dentro e fuori l Europa). Renata Rusca Zargar

FRA-INTENDIMENTI Kaha Mohamed Aden, Nottetempo edizioni, 2010, pagg. 135, euro 13,00 Kaha Mohamed Aden è nata a Mogadiscio nel 1966. Lasciata la Somalia sull'orlo di una guerra civile, e suo padre, Mohamed Aden Sheikh prigioniero politico (1982-1988) sotto la dittatura di Siad Barre, dal 1987 è residente a Pavia, dove si è laureata in Economia, e nel 2001 ha conseguito un master alla Scuola Europea di Studi Avanzati in cooperazione e sviluppo presso l'istituto Universitario di Studi Superiori della stessa Università. Si occupa di tematiche relative all'immigrazione, in particolare intercultura e mediazione culturale, e nel 2002 le è stata conferita l'onorificenza cittadina San Siro di Pavia per l'attività nel campo della solidarietà, della tolleranza e dell'integrazione. Attualmente insegna all interno di un corso promosso dalla ONG VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) per l attività di formazione, educazione e cooperazione allo sviluppo. Fraintendimenti è la prima interessante raccolta di racconti della scrittrice già conosciuta ai lettori di El-ghibli perché un suo testo, ripubblicato in questa raccolta, è apparso nella rivista fin dal 2004. Si tratta di 11 narrazioni, alcune delle quali di chiaro sapore autobiografico, altre costruite proprio intorno a equivoci (fraintendimenti) che possono nascere quando il significato di termini o cose non è preciso così da indurre ad altri significati e mal comprensioni. Spesso gli equivoci suscitano ilarità, ma anche sorriso bonario perché è sotteso il fatto che, per lo più, le diffidenze nascono da questi elementi e possono essere superati con poca o pochissima positiva intenzionalità. E' così il caso del pronome "loro", incompreso da tre ragazzi somali, oppure il termine "scomparso", ma anche la non esperienza dell'ascensore, tutti elementi che generano equivoco e diffidenza. Un carattere più spiccatamente politico assumono le storie che possiamo riconoscere come autobiografiche. Una prima, molto significativa, dal titolo La casa con l'albero: tra il Giusto e il Bene, in cui l'autrice tende a far emergere come sia impossibile che nasca qualcosa che porti realmente alla pace in Somalia, quando si affida il compito di pacificare i vari clan a chi aveva in precedenza scatenato odio e rancore. Il racconto è sviluppato con una certa leggerezza, perché non assume mai dimensione di astio rancoroso, pur descrivendo la situazione con realismo. Anche 1982 Fuga da casa, esperienza che avrebbe dovuto lasciare risentimento, è un racconto ove la protagonista vive l'arrivo dei soldati, che perquisiscono la casa mettendola a soqquadro, quasi con ironia. La distanza emotiva e il suo controllo avvengono attraverso anche uno stratagemma narrativo che è quello del flashback nato all'interno di una situazione umoristica del racconto. La caratteristica fondamentale del testo è la leggerezza con cui vengono descritti persino i fatti più drammatici, anche se ci sono parecchi elementi positivi sia nella struttura narrativa che nella organizzazione linguistica che vanno ancora consolidati e sviluppati. Nel 1986, quando suo padre ministro di Siad Barre - era in carcere già da 4 anni, Kaha Aden ha abbandonato la Somalia per salvarsi dai venti di guerra che avrebbero sconvolto Mogadiscio e tutta la nazione. Così, nel testo, ella ci racconta la guerra civile fra i clan Somali, le riunioni dei saggi sotto le acacie, il profumo di zenzero e cardamomo in una tazza di tè, i soldati bambini in pantaloni kaki. E poi i pregiudizi che accolgono la sua nuova vita a Pavia, dove ha studiato, e la costringono a un'identità che non sa più nulla dei poeti, dei guerrieri, degli spiriti degli antenati e delle leggende dei clan. Un mondo di colf, collegi di suore, Uffici Immigrazione senza interpreti, un mondo in cui il nero spesso è il colore della prostituzione. I racconti danno voce a una Somalia di famiglie allargate, di nitrarche, di anziani saggi e di animali parlanti a cui risponde un'italia di contraddizione, burocrazia e ambigua ospitalità. Uno sguardo ironico e spregiudicato per descrivere il difficile passaggio fra due mondi che caratterizza il nostro tempo. Francesca Caristo - studentessa Liceo Artistico A. Martini Savona