MAGGIO 2005 ANNO 2, NUMERO 5. Don Damiano Tel. 0584 99029 Cell. 333 6348358 e-mail: dondamiano.zon@pastorale.it MAGGIO 2005 ANNO 2, NUMERO 5



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Perle di innocente saggezza "Chi è per te Dio?", le chiese un giorno la catechista. "Dio è un papà che vuoi bene come una mamma", rispose la bimba. Carissimi, in pieno tempo pasquale vi arrivi il mio paterno saluto. All'inizio questa prima pagina del nostro mensile parrocchiale è doveroso ritornare indietro agli eventi che hanno segnato l'inizio del mese scorso, il "calvario" e la morte del nostro amato Papa, Giovanni Paolo Il. E' stato sotto gli occhi di tutti il fiume di persone che da ogni parte del mondo si sono messe in fila per rendere l'ultimo omaggio terreno a questo grande uomo che ha segnato la storia della Chiesa e del mondo intero; a lui va il nostro grazie e la nostra preghiera perché dal cielo continui a vegliare sul gregge che ha guidato per mandato di Cristo, Buon Pastore. La nostra Chiesa locale, la diocesi, ha un nuovo assetto pastorale con la nomina di 4 sacerdoti che affiancheranno l'arcivescovo Italo e con lui riorganizzeranno la pastorale diocesana, a loro la nostra preghiera. Venendo alla nostra comunità ricordo che il mese di maggio ci vedrà invitati a celebrare eventi liturgici importanti: 8 maggio "L'Ascensione", Gesù dopo 40 giorni dalla Pasqua ritorna al Padre; 15 maggio "La Pentecoste", il dono dello Spirito Santo, Colui che anima la Chiesa e la conduce sulle orme di Cristo incontro al Padre; 22 maggio "La S.S. Trinità", una celebrazione per contemplare il grande mistero della nostra fede, l'unità e la Trinità di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo; sempre nella domenica 22 siamo invitati a una solenne celebrazione Eucaristica in cattedrale a Lucca in questo anno dedicato all'eucarestia e in preparazione al Corpus Domini che ogni singola parrocchia celebrerà la domenica successiva; 29 maggio "Corpus Domini", celebrazione del mistero del Corpo e sangue di Gesù, con la processione a livello di Unità Pastorale qui da noi; questo mese è dedicato a Maria la Madre di Gesù e Madre nostra, la ricorderemo con la recita del rosario e nelle S.Messe che anche quest'anno verranno celebrate nel paese. Questo mese più che una riflessione questa mia lettera è un promemoria, mi auguro che possiamo cogliere tutte queste occasioni per alimentare la nostra adesione a Cristo, per essere sempre più con la nostra vita il Suo Vangelo. Il Signore benedica e protegga ognuno di noi! Don Damiano STAMPATO IN PROPRIO Don Damiano Tel. 0584 99029 Cell. 333 6348358 e-mail: dondamiano.zon@pastorale.it in Vita della Comunità Cristiana Gruppo Laboratorio Attività del mese di Dicembre Mar ore 15,30/17,00 Biblioteca Mer ore 18,00/19,00 Biblioteca Ven ore 21,00 Gruppo laboratorio PREGHIERA DEL MESE Come posso dire "Padre", se ogni giorno non mi comporto come figlio? Come posso dire "nostro", se vivo isolato nel mio egoismo? Come posso dire "che sei nei cieli", se penso solo alle cose della terra? Come posso dire "sia santificato il tuo nome", se non ti onoro? (Preghiera trovata in una chiesetta Brasiliana) S. Messa Feriale ore 08:30

Festivo Sabato o vigilia ore 18:30 Domenica o di precetto ore 10:00 Preghiamo la Parola Mercoledì dalle ore 21 alle ore 22 Incontro aperto a tutti per ascoltare e riflettere e pregare sulle letture della domenica Calendario Pastorale 1 D maggio Pellegrinaggio alla Madonna della Guardia 2 L maggio Incontro parrocchiale, i cristiani per confrontarsi e crescere insieme ore 21 9 L maggio Pellegrinaggio a Santa Gemma, a Lucca 11 M maggio Pellegrinaggio zonale in Terra Santa (11-18 maggio) 12 G maggio Incontro di Unità Pastorale sulla Parola di Dio, ore 21 a Stiava 16 L maggio Incontro tematico su " Dialogo interreligioso", ore 21 21 S maggio Progetto Zaccheo, ore 21 22 D maggio Celebrazione diocesana del Corpus Domini a Lucca 26 G maggio Incontro di Unità Pastorale di Adorazione Eucaristica, ore 21 a Stiava 27 V maggio Incontro di Unità Pastorale di Adorazione Eucaristica, ore 21 a Piano di Conca 29 D maggio Celebrazione di Unità Pastorale del CORPUS DOMINI, a 31 M maggio Chiusura del mese Mariano, S.Messa e processione ore 21 E' MORTO IL PAPA. VIVA IL PAPA Giovanni Paolo W è morto il 2 aprile alle 21,37, dopo una sua personale Via Crucis mostrata in tutta la sua cruda realtà come estrema testimonianza di fede. Tutto il mondo, non solo cattolico, l' ha pianto. La sera di martedì 19 aprile, alla quarta votazione, i cattolici esultano per l'elezione del nuovo papa tedesco, Joseph Ratzinger, col nome di Benedetto XVlo. Come prima cosa ha chiesto la preghiera di tutti i cristiani: noi non gliela faremo senz' altro mancare. APRITE LE PORTE A CRISTO PERSONAGGIO DEL MESE ALESSANDRO VOLTA

Cosa sarebbe la vita senza energia elettrica? Sarebbe come tornare addietro di oltre 300 anni. Strade illuminate con rare fiaccole, niente televisione, niente computer, niente cinema, niente elettrodomestici. Che dramma! Oggi siamo talmente condizionati ed abituati alla energia elettrica che appena per un motivo qualsiasi ne viene a mancare la distribuzione scopriamo la nostra debolezza ed impotenza. Forse se imparassimo a stupirci ci domanderemmo che cosa è quella energia invisibile che cammina lungo sottili fili di rame e che solo se toccata si fa sentire. Inoltre saremmo portati a chiederci come può essere un fenomeno simile, chi è stato a scoprirla. Come sempre tutto è scontato è ovvio, ma ci dimentichiamo che ci sono voluti millenni per arrivare a tanto. L'uomo che è stato in grado di generare la corrente elettrica ed a creare la batteria è un italiano a nome Alessandro Volta. Era nato a Como nel 1745. La sua famiglia come d'uso a quei tempi lo voleva letterato. Presso Como fu scoperto un piccolo filone d'oro il cui clamore stimolò agli studi naturalistici il Volta. Presto sui dedicò alla fisica e fu un precursore della ricerca di una legge universale che valesse per tutti i settori della fisica. Troppo avanti nel tempo abbandona tale idea, idea che sarebbe stato campo di studio due secoli dopo. I suoi studi ed esperienze portarono alla scoperta che unendo materiali diversi in un acido si generava la corrente elettrica. Con Galvani, scienziato bolognese, ne fece esperienza. Perché dobbiamo sapere che non si sapeva che cosa era la corrente elettrica perché si generava un qualche cosa che non si sapeva che cosa era e se ne vedevano gli effetti perché si scioglieva il rame, si muovevano i muscoli di una rana morta etc. Era nata la pila, era nata la energia elettrica. Da allora ad oggi quanta strada è stata fatta e se guardiamo e leggiamo il trascorrere del tempo ci rendiamo conto che la scoperta di Volta ha effettivamente rivoluzionato il mondo ed il modo di vivere del!' uomo. Alessandro Volta si distinse per un altissimo sentimento patriottico che lo portò ad un enorme dispiacere per la caduta di Napoleone e l'arrivo degli Austriaci a Milano. Ebbe grandi onori internazionali e come spesso accade anche forti opposizioni nel mondo accademico d'oltralpe. Mori nel 1827preparato cristianamente al grande passaggio. IL LIBRO DEL MESE MISTERO MEDJUGORJE di Antonio Socci Ed. Piemme Che la Bosnia - Erzegovina sia stato teatro di recenti e travagliate trasformazioni sociali e politiche tutti lo sanno; che sia stato il luogo della più recente apparizione mariana non sorprende quindi il credente osservatore delle vicende internazionali. Oggi, però, al di là della indicazione geografica, rileva come la Madonna ci ricordi costantemente quanta misericordia e benevolenza il Figlio continua ad effondere per tutta l'umanità sofferente, anche per il tramite della Madre. Proprio dove la gente soffre di più viene a manifestarsi con la sua luce prorompente e salvifica la nostra Madre che rinnova il messaggio di speranza e svela i dieci misteri della Grazia che attendono il cammino dell'umanità. PREGHIERA DELL ANIMATORE O Dio, Tu hai ispirato in questi nostri fratelli e sorelle il proposito di seguire più da vicino il Cristo tuo figlio, dedicando parte del loro tempo al servizio dei più piccoli. Benedici il loro entusiasmo e la loro dedizione, fa che non vinca mai nel loro Oratorio Arcobaleno cuore lo sconforto e la delusione, e trasforma il loro impegno quotidiano il lode perfetta a Te e testimonianza efficace di fronte a tutta la comunità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo figlio che è Dio, e vive e regna con Te, nell unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. VERIFICA DI LAVORO: TRIENNALE DI GESU' MORTO Mercoledì 19 gennaio 2005 alle 21,00 la commissione pastorale parrocchiale si incontra per la programmazione del tempo di Quaresima fino alla Pasqua, in modo particolare la triennale di Gesu' Morto. Dopo aver condiviso e messo a verbale la programmazione, dietro la guida di don Damiano, abbiamo fatto un primo incontro aperto a tutti per incontrarci e ascoltarci. Il primo incontro non è stato molto partecipato, e con la guida di Don Renato, ci siamo messi al lavoro, pensando anche che in un primo momento non saremmo riusciti a mettere in moto questo meccanismo, visto le poche persone presenti e quindi non prendemmo decisioni ufficiali ma ci limitammo a dividere i gruppi con i loro responsabili, che in commissione pastorale aveva proposto Don Damiano. La triennale si divide in tre gruppi: parte liturgica - le fermate della via dolorosa - e la parte logistica, come nella bozza verde scritta a mano rilasciata a tutti: cioè devono convergere tutti assieme. Riprendendo: Sono stati invitati tutti i gruppi di lavoro interparrocchiale e non, ci siamo ascoltati, con molta fatica, abbiamo condiviso pensieri, proposte, con tutte le nostre mancanze, debolezze, orgogli ma sopratutto anche con tanto amore. Per la preparazione, tantissime sono state le famiglie che si sono rese disponibili lavorando assieme, una catechesi familiare molto ampia, molto accolta e perché no, anche messa in discussione.

Questa esperienza di condividere un cammino quaresimale così importante, ha fatto emergere in ognuno di noi la disponibilità all'ascolto. Sicuramente tutti noi dovremmo guardare gli altri con gli occhi di un amico e accogliere ogni persona senza pregiudizi di cultura, di religione o di razza. Il lavoro svolto nell'organizzare il programma per la Settimana Santa richiede, in particolare per il Venerdì Santo, è stato realizzato in maniera quasi eccellente. I gruppi si sono sempre di più amalgamati e si sono conosciuti più profondamente, faticando, ma il vero padrone della serata è stata la compostezza di tutti (bimbi in modo particolare) e il grande silenzio: cosa che ci preoccupava tantissimo. Si pensava di non riuscire ad arrivare a fare tutto, era forte la paura che la comunità non capisse troppo la novità e partecipasse poco. Bravissimi i narratori e i ragazzi che hanno lavorato. Da rilevare negativamente, se vogliamo dire negativamente, le cose sotto elencate. Le scene non tutte erano visibili dalla folla, per alcuni di noi, sarebbe stato necessario avere oltre il coro, anche poter usufruire di strumenti musicali. Il coro, forse dovuto all'enormità di persone, non ha reso come avrebbe meritato. Rileviamo una mancanza di partecipazione e collegamento tra i gruppi. Le scene andavano transennate. Era necessario molto più tempo per le prove. Dobbiamo prendere coscienza che non eravamo preparati all'enormità di persone che ci hanno onorato della loro presenza. ORATORIO DEL GRUPPO ARCOBALENO INFORMAZIONI IMPORTANTI Il giorni 19 e 26 si terranno due serate dibattito sul tema della procreazione assistita! Si sta lavorando per la creazione di un cineforum che dovrebbe iniziare verso Ottobre con modalità da definire Sarà comunicata a breve la data di inizio del corso per l'apprendimento del gioco degli scacchi MADRE TERESA LA MAMMA Il frutto del Silenzio è la Preghiera TI AIUTA QUANDO GLI ALTRI TI IGNORANO, Il frutto della Preghiera è la Fede TI INCORAGGIA QUANDO GLI ALTRI TI SCHERNISCONO, Il frutto della Fede è l'amore TI DIFENDE QUANDO GLI ALTRI TI CONDANNANO, Il frutto dell' Amore è il Servizio TI ACCETTA QUANDO GLI ALTRI TI RIFIUTANO. Il frutto del Servizio è la Pace Daniel P. Cronin Un piccolo e umile pensiero

Un piccolo e umile pensiero di un giovane prete sul Santo Padre, che si va ad aggiungere al mare di parole scritte su di lui. Il nostro amato Papa Giovanni Paolo, si è reso invisibile ai nostri occhi appesantiti dalla tristezza, dall'angoscia e dalle lacrime, di non poter vedere più il Papa, le nostre orecchie si sono chiuse perché non ascoltano più la sua voce. Il nostro cuore è appesantito chiuso. Alleggeriamo il nostro cuore, riaprendo le porte a Cristo come lui ci ha insegnato. Solo così possiamo continuare a vederlo e a sentirlo, perché come ha detto il cardinale Josep Ratzinger " Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice". È arrivato alla meta.. tanto desiderata da ogni cristiano che si è fatto plasmare dal Signore, come dice il profeta Isaia "Ma, Signore, tu sei nostro Padre; noi siamo argilla e tu colui che ci da forma, tutti noi siamo opera delle tue mani" ( 64,7). Si è fatto docilmente plasmare, fino a conformare la sua vita al sacerdozio descritto dalla lettera agli Ebrei cioè al sommo sacerdote che è Cristo, donando la sua sofferenza." Il Papa ha sofferto ed amato in comunione con Cristo e perciò il messaggio della sua sofferenza e del suo silenzio è stato così eloquente e fecondo" (omelia card Ratzinger). Ora non annuncia e non vive più la Nuova Novella come uomo; è significativo che il Vangelo si è chiuso sulla sua bara, perché ora è nel seno del Cristo Risorto e sta contemplando la sua gloria. Don Renato MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI (di Don Tonino Bello) Vogliamo vederla così. Con gli abiti del nostro tempo. Che non mette soggezione a nessuno. Che si guadagna il pane come le altre. Che parcheggia la macchina accanto alla nostra. Donna di ogni età: a cui tutte le famiglie di Eva, quale che sia la stagione della loro vita, possano sentirsi vicine. Vogliamo immaginaria adolescente, mentre nei meriggi d'estate risale sulla spiaggia, in bermuda, bruna di sole e di bellezza, portandosi negli occhi limpidi un frammento del mare verde. E d'inverno, con lo zaino colorato, va in palestra anche lei. E passando per la strada saluta la gente con tenerezza. E conversa nel cerchio degli amici, la sera. E va a braccetto con le compagne, e ne ascolta le confidenze segrete, e le sprona ad amare la vita. Vogliamo incontrarla al cimitero, la domenica, mentre depone un fiore ai suoi morti. O mentre si reca al merca-to, e tira sul prezzo anche lei. O quando con tutte le ma-dri davanti alle scuole, attende che il suo bambino esca per portarselo a casa e ricoprirlo di baci. Maria, la vogliamo sentire così. Di casa. Nei sogni festivi e nelle asprezze feriali. Sempre pronta a darci una mano. A contagiarci della sua speranza. A farci sentire, con la sua struggente purezza, il bisogno di Dio. E a spartire con noi momenti di festa e di lacrime. Come una vicina di casa o come una dolcissima inquilina che si affaccia sul pianerottolo del nostro condominio. O come splendida creatura che ha il domicilio sotto il nostro stesso numero civico. E riempie di luce tutto il cortile. Santa Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Fa che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Non come Signora che viene da lontano a sbrogliarceli con la potenza della sua grazia, ma come una che, gli stessi problemi, li vive anche lei sulla sua pelle, e ne conosce l'inedita drammaticità, e ne percepisce le sfumature del mutamento, e ne coglie l'alta quota di tribolazione. Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze spirituali vissute da te due-mila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata post-moderna, post-industriale e postnonsochè, si qualifica anche come post-cristiana. Facci comprendere che la modestia, l'umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni della storia, e che il volgere dei tempi non ha alterato la composizione chimica di certi valori quali la gratuità, l'obbedienza, la fiducia, la tenerezza, il perdono.. Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ti confidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostra vita moderna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l'incertezza del futuro, la paura di non farcela, la solitudine interiore, l'usura dei rapporti,!'instabilità degli affetti, l'educazione difficile dei figli, "incomunicabilità perfino con le persone più care, la frammentazione assurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato...... PREGA PER NOI. AMEN La pagina dei lettori

Spazio riservato ai lettori che possono esprimere pensieri, riflessioni o porre domande al parroco o alla redazione GRAZIE LA VIA CRUCIS (continua) Grazie a tutti voi, che col vostro impegno e con la gran mole di lavoro che vi siete sobbarcati, siete riusciti a creare un'atmosfera meravigliosa e, soprattutto, ideale per vivere a "tutto cuore" la processione di Gesù morto. Grazie a voi, catechiste, per l'entusiasmo profuso a piene mani. Grazie a voi, bambini, che con la vostra innocente e gioiosa spontaneità siete riusciti a portarmi, forse per la prima volta, "oltre", dove la sofferenza di Cristo si trasfigura e risplende della cosciente e gioiosa offerta di sé e del suo immenso Amore per l'umanità intera. Grazie a tutti voi, al fianco dei quali mi sono trovato a camminare, per la vostra compostezza, la vostra partecipazione attiva, i vostri silenzi... Grazie a te, Don Damiano, che con le tue riflessioni hai saputo far vibrare, anche se talvolta piuttosto dolorosamente, diverse corde del mio cuore. Non so per voi, ma per me, all'età di 59 anni, è stato un Venerdì Santo veramente "speciale". Grazie di nuovo a tutti. Paolo LA VIA CRUCIS Venerdì 25 marzo si è svolta la processione triennale di Gesù Morto. L'organizzazione dell'evento ha richiesto un notevole sforzo di energie e di persone che hanno lavorato lungamente ed alacremente per la buona riuscita della serata. Infatti, per settimane, il gruppo laboratorio, i catechisti e molti volontari, si sono riuniti per preparare i vestiti e le scenografie e, già dal mercoledì, i volontari hanno iniziato a piantare i picchetti per l'appoggio dei ceri. Tutti gli abitanti del paese hanno illuminato l'esterno delle case con i lumini, partecipando così in maniera attiva alla riuscita della Via Crucis. Quando è scesa la sera, le case si sono piano piano illuminate, poi sono stati accesi i ceri che segnalavano il percorso; girare a piedi per le vie del paese, nel silenzio che precedeva la processione, dava tanta tranquillità e, nello stesso tempo, sembrava di essere fuori tempo (e luogo), di vivere qualcosa che ti prendeva dentro e ti dava emozione. Mentre gli abitanti del paese, insieme alle molte persone venute da fuori, si avvicinavano alla chiesa, riempiendo il piazzale, i bambini del Catechismo si stavano preparando all'interno delle sale parrocchiali. C'era molta eccitazione e, mano a mano che si avvicinava l'ora, i bambini diventavano sempre più "irrequieti", pensando all'importante ruolo che avrebbero avuto di lì a poco. Don Damiano e Don Renato giravano ansiosi sul piazzale e, vista la folla che continuava ad arrivare, si sentivano soddisfatti di essere riusciti a trasmettere un messaggio cristiano. La processione è iniziata e sono stati rievocati alcuni passaggi della Passione di Gesù, dall'orto dei Getsemani fino alla Crocifissione sul calvario, posto sulla salita del cimitero; nel prato tre croci, magnificamente illuminate, creavano una grande suggestione ed i partecipanti sono rimasti a bocca aperta e, in quel silenzio irreale, era impossibile non commuoversi e non riflettere! Durante le stazioni è stata letta la Passione ed il coro intonava canti di ringraziamento (preghiera) al Signore. Dopo il calvario, la processione è ripartita, con l'altare della Madonna che faceva strada a tutti i fedeli e, ascoltando diverse letture liturgiche e pregando, siamo ritornati sul sagrato della chiesa per un'ultima preghiera ed una benedizione. Il paese si è unita e non solo coloro che frequentano la parrocchia si sono attivati per la buona riuscita della Via Crucis, ed anche solo l'accendere i lumini li ha coinvolti. L'appuntamento a, per la Via Crucis, e previsto per il 2008 e, siamo sicuri che, alla prossima processione, parteciperanno ancora più cristiani, avvicinandosi sempre di più a Dio. Grazie a tutti, ai nostri parroci, agli organizzatori ed anche ai cristiani che hanno ravvivato, con la loro presenza, questa serata. MARA La pagina dei lettori Spazio riservato ai lettori che possono esprimere pensieri, riflessioni o porre domande al parroco o alla redazione LA MAMMA E'... Classe 3 elementare: La mia mamma è brava, premurosa, però delle volte si arrabbia ma giustamente: è per questo che gli voglio bene. E' un po' stressata e quindi a me e alla mia sorella ci dà un po' noia però è sempre la mamma e gli voglio benissimo. La mia mamma è sempre stata bella (Natasha) La mamma è brava e mi dà sempre dei consigli ma alcune volte rompe come quando la chiamo e non mi risponde (Filippo) La mamma è brava, bella, giocherellona, gentile, altruista, fa sempre le coccole ed è anche premurosa (Lisa) La mamma mi vuole bene come tutte le mamme sanno voler bene (Chiara) La mamma è gentile quando io sto bravo e ascolto, è arrabbiata quando sono cattivo o metto in disordine la casa (Stefano) Mamma, ti voglio bene con tutto il "quore" ma quando ti dico di comprarmi qualcosa me lo devi comprare La mia è la mamma più bella, gentile e premurosa del mondo: vorrei farla felice facendo la brava (Anna) Mia mamma aiuta tutti e spreca le sue energie per gli altri (Lorenzo)

Classe 4 elementare: Alla mamma puoi confidare tutti i tuoi segreti, anche dirgli: "Mamma, mi sono fidanzata!" (Martina) Che fortuna è avere la mamma! (Alessandra) Classe 5 elementare: La mia mamma mi stringe forte e io mi sento come l'acqua di sorgente! lo non so com'è la vostra mamma ma se è come la mia c'è sicuramente speranza (Francesca) Secondo me, la mamma è come una chioccia che alleva i suoi pulcini, li protegge, li educa, insegna tante cose e soprattutto vuole loro bene (Anna) La mia mamma è affettuosa ma non troppo; gioca coi miei cugini e certe volte sembra che voglia più bene a loro che a me, ma non è così (Alessandro) Anche se ha sempre molto da fare (fare lavatrici, cucinare, lavorare...) trova sempre un momento anche per noi (Marco) Va d'accordo con tutti men che con me (Andrea) Hanno fatto bene ad inventare una festa in onore delle mamme, per tutti i sacrifici che fanno per noi (Marco) Le nostre mamme ci vorranno bene per quello che siamo e non per quello che vogliamo sembrare (M.Vittoria) La mamma è un po' speciale: chi la tocca si fa male, chi la guarda è intelligente, chi la lascia un deficiente! (Benedetta) Per descrivere la mamma ci vorrebbero tanti aggettivi che non starebbero in 100 pagine (Alessandro) Quando si arrabbia è una furia però è unica nel suo genere (Nicola) Mamma, sei dolce come i biscotti che fai! Classe 3 media: Non credo che ci siano parole precise per definire il ruolo di una mamma. Solo una cosa è certa: la mamma è sempre la mamma! Grazie a tutte le mamme (Alessandro) B e B: Brava quando fai come vuole lei, Belva quando non lo fai! Decisa a farti capire che la SUA opinione è sempre quella giusta (Barbara) La mamma è unica anche se talvolta vorresti vivere da solo! (Nicola) Il compito di una mamma è molto difficile ma ognuna ci riesce a modo suo e in modo magnifico (Alessia) La mamma è... come una coperta: ti sa coccolare e riscaldare. E' come un vetro infrangibile che ti protegge sempre (Giulia) Come lei, non c'è nessuno (Giacomo) La mamma è come una rosa sbocciata: profumata quando la odori, bella quando la guardi (Veronica) Della mamma ci si può fidare (Anna) Pensieri raccolti a cura di G.B. RICETTE DI CASA NOSTRA SOFFIATO DI FORMAGGIO Preparazione: prepara una besciamella con mezzo bicchiere d'acqua, mezzo etto di burro e un pizzico di sale. Quando la casseruola bolle, ritirala dal fuoco e versavi tutto in una volta, un etto di farina mescolando MELE IMBOTTITE Preparazione: per questo piatto servono delle mele grosse e morbide alle quali, mentre viene lasciata la buccia, si toglie il torsolo con l'apposito cava torsoli. Fatto il vuoto che però non deve passare da parte a

energicamente. Metti la casseruola sul fuoco e continua a mescolare fino a quando il composto non si sia rassodato come una palla che si stacchi spontaneamente dalla casseruola. lascia raffreddare il composto, quindi incorpora ad esso uno per volta sei rossi d'uova e un altro mezzo etto di burro. Se avrai mescolato con cura, la pasta che ne risulterà dovrà essere morbida e liscia. A questo punto aggiungi un etto di gruviera tagliato a pezzi piccoli e due bicchieri di latte. Mescola con cura, aggiungi un pizzico di sale e la raschiatura di mezzo limone. Per ultimo unisci le chiare delle uova e incorporale senza che si smontino. lo stampo che dovrai usare sarà della capacità di due litri e di bordo piuttosto alto perché il composto cuocendo si gonfia. Metti in forno a temperatura media e servilo senza travasarlo. parte, si fa una leggera incisione attorno alla buccia, altrimenti le mele si potrebbero screpolare. Si metteranno così nella teglia con acqua che arrivi fino a metà delle mele e si lasceranno stufare così a fuoco lento finché non saranno cotte. A parte si prepara un composto con tre o quattro amaretti tritati, on cucchiaio di burro, qualche pezzetto di candito tritato finemente, qualche chicco di uvetta sultanina, un pizzico di zucchero e di cannella. Tolte le mele dal fuoco, si riempirà il vuoto con tale impasto, quindi si farà addensare lo sciroppo, con una aggiunta di zucchero che si verserà sopra. Proverbi gastronomici di anziane cuoche "ammazza più la gola che la spada" "chi semina buon grano raccoglie buon pane" "chi vuoi mangiare assai mangi poco!" "il miglior cuoco è l'appetito" "in botte piccola ci sta il vino buono" MOZZARELLA IN CARROZZA Preparazione: taglia un pane a fette di mezzo centimetro togli la crosta e ritagliala ancora così da avere dei quadratini di circa 4 cm per lato. Su ciascuno adagia una fettina di mozzarella di uguale grandezza e spessore, e sopra un'altra fettina di pane. Infarina i bordi delle tartine, pressa la farina in modo da farla aderire bene, immergi le tartine in un piatto contenente due uova sbattute e lasciale per circa un ora. Fa friggere una tartina per volta e toglile quando hanno assunto un bel colore dorato. Dalla redazione del giornalino * A.A.A. Cercasi collaboratori *Coordinatore: Angelo Arnaboldi *Sede: c/o la parrocchia Per scrivere alla redazione o inviare materiale da pubblicare potete usare il seguente indirizzo e-mail: parolaevoci@pastorale.it Potete contattare la redazione ai seguenti numeri: - don Damiano 333 6348358 - Angelo 0584 99050 - Antonella 347 5601966 - Giorgio Marraccini 0584 99481 - Giorgio Paolini 349 6172082 - Gualtiero 0584 996753 - Mara 333 4987238 - Paolo 393 5055222 FAX 0584 44442 Per la versione ON LINE: Mauro 339 3963121 VERSILIA PATTUMIERA Ho letto e sentito che si sono tenuti incontri medici per dibattere sul caso Versilia dove esiste una altissima percentuale di tumori ben oltre la media nazionale. Osservo solo che da Massa a Pisa siamo in mezzo ad inceneritori e compattatori di rifiuti. Sapevo che la Diossina era una causa di tali malattie. Avete notato come è cambiata il colore dell' aria? Avete notato che i limoni non sono più gialli splendenti ma sono pieni di colature nere? Prendendo l'autostrada e passando in zona sopraelevata si nota che la ricaduta dei fumi è proprio su di noi. Solo menti limitate, molto limitate, anzi vuote hanno pensato di creare un inceneritore in zona chiusa alla ventilazione essendo le Apuane alle spalle e quindi creandosi ristagni di gas di combustione che non possono disperdersi. Ricordo che negli anni passati in estate di notte si poteva dormire con le finestre aperte respirando la brezza che scendeva dal monte, negli ultimi anni bisogna dormire con le finestre chiuse per l'acredine che prende la gola nella notte verso le due le tre del mattino. Come mai? E' bene ricordare anche l'aroma che quando soffia aria di mare ci arriva dal compattatore o dai nuovi insediamenti delle raffinerie olio. Credo che quanto mi è stato dato di assistere in questi ultimi anni è la massima espressione di demenza nella

gestione del territorio. Secondo me è raro trovare di peggio. Angelo CHE FINE HA FATTO Che fine ha fatto la petizione che era stata fatta al comune per la via di scorrimento a fine di togliere traffico dalla Sarzanese? Che cosa ha risposto l Autorità comunale da Noi eletta perché curasse il nostro paese? Sarebbe interessante saperlo oppure deve essere considerata cosa riservata? Angelo