CONFESSIONI ADOLESCENTI-GIOVANI CERCARE DIO...

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Transcript:

CONFESSIONI ADOLESCENTI-GIOVANI CERCARE DIO... Oggi ci soffermeremo su questo scottante e sfuggente tema per fare un po di chiarezza e, soprattutto, per fare un passo di qualità,... di crescita. Desideriamo pensare e discutere sul sacramento della Riconciliazione lasciando da parte i soliti luoghi comuni, le solite domande da pre-adolescenti: Chi stabilisce che un azione è bene o è male?. Perché dire le mie cose ad un prete? Cerchiamo insieme, cari, di comprendere la serietà e l importanza della confessione alla luce della Parola di Dio per un adolescente/giovane cristiano. Una storia per capire Un giorno un povero peccatore andò a confessarsi. Per non dimenticare neanche uno dei suoi peccati li aveva scritti in quattro fogli e li leggeva, piangendo di dolore per aver offeso Dio. Datagli l assoluzione, il sacerdote gli disse: Va in pace. Non ci pensare più: Dio ti ha perdonato - Possibile? rispose il peccatore - Rileggili, gli disse il sacerdote. Quell uomo prese i fogli per leggerli, ma li trovò tutti bianchi. Come Dio li ha cancellati dalla carta, gli disse il sacerdote, così li ha cancellati dalla tua anima. L uomo, divenuto con il battesimo figlio di Dio, sollecitato dal male, dai cattivi compagni, diventa schiavo del peccato. Il peccato, il più delle volte si nasconde dentro di noi e noi non riusciamo a vederlo. L esame di coscienza ci aiuta a capire che peccato è tutto quello che non ci fa rispettare le leggi di Dio e rispondere al immenso amore che Lui ha verso di noi. Cosa è la Confessione? La confessione è il sacramento del perdono. In esso Gesù, mediante il ministero della Chiesa, dona al peccatore pentito, che umilmente e lealmente confessa i suoi peccati, il perdono e la forza per riparare i suoi errori e correggere i suoi difetti. Gesù ha indicato la confessione come mezzo ordinario per riconciliarsi con Dio e con i fratelli. L uomo in se stesso, con la sua vita, la sua dignità, il suo corpo e la sua interiorità in operosa relazione con Dio è il centro dei comandamenti.

Se l uomo è un valore allora comprendiamo bene perché il Signore dica che dobbiamo amarci: è l unica relazione che rispetti e promuova la persona. Violare i comandamenti non è trasgredire una semplice norma, è diventare meno uomini, meno felici. Crescere nei valori, difenderli e promuoverli significa diventare sempre più ad immagine di Dio e dunque realizzarsi come uomini. I comandamenti di Dio sottolineano quali sono i valori più importanti senza i quali l uomo peggiora la sua vita; i comandamenti sono degli indicatori stradali per il nostro bene e quello degli altri che ci indicano la via per incontrare Dio e il Suo Regno. Tramite i comandamenti Dio dice: Uomo, tu vali, sei prezioso: non perdere te stesso! LA CONFESSIONE NON È: fare brutta figura o perdere la stima Vediamo come la pensa don Bosco: I due sostegni più forti per fare la volontà di Dio sono la Comunione e la Confessione. Tutti hanno bisogno della Confessione e Comunione: i buoni per mantenersi buoni, i cattivi per farsi buoni. Non cercate di discolparvi dai difetti, cercate invece di correggerli. Il peccato, lasciato nella coscienza, pian piano la corrode. Dio preferisce le nostre debolezze riconosciute e confessate, più che la nostra presunzione di non sbagliare mai. È sera e non finisce mai la mia sete di verità; è l alba e ricomincia sempre la mia sete di verità eterna come i nostri monti, come i primi fiori, la cerchi come quando frughi gli occhi di chi ami. In fondo a tutto sei tu, Signore, la mia fonte di verità, la mia fonte di verità. Mi son fermato spesso al sole lungo queste strade; a tutte le sorgenti umane ho bevuto arsura e mi chiedevo dentro al cuore: io, io chi sono? e ogni mio respiro cerca questa verità. AIUTAMI TE A TROVARE E VIVERE LA FELICITA! ALL ORIGINE... IL PECCATO:

...È un esperienza seria che ti coinvolge personalmente e ti impedisce di essere libero, di crescere...è NON amore, tristezza aridità, deserto......è il tentativo dell uomo e della donna di verificare il disegno di DIO, il nostro rapporto con Lui e con gli altri... AL CUORE DEL PROBLEMA:... Se uno cade in peccato, possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto. Egli è il nostro avvocato presso il Padre, egli si è sacrificato per ottenere il perdono dei nostri peccati e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero. (1Gv 2,1-2) L amore di Dio è tanto grande! Da quando Egli ha creato l uomo non ha fatto altro che accoglierlo, amarlo e perdonarlo; non ha fatto altro che concedergli la sua misericordia e ricordargli la gioia di sentirsi amato di nuovo. Riconciliarsi, presuppone un tornare ad amare! Dio ci dà questa possibilità attraverso la Confessione. Quando celebriamo questo sacramento ciò che ci viene chiesto è di animare il desiderio di tornare ad amarre: Dio prima di tutto, poi gli altri. Preparo il mio cuore: - cerco di fare silenzio intorno a me e dentro il mio cuore, per ascoltare il Signore. - Mi raccolgo nel silenzio per qualche minuto. - Contemplo per qualche istante la croce: essa è la prova che l amore di Dio non conosce limiti. Egli ha scelto di amarmi in modo totale ed eterno. La Riconciliazione... È il processo, spirituale e rituale, con cui si torna ad essere fedeli al progetto di Dio dopo averlo riconosciuto sfigurato e tradito dal proprio disimpegno e dal proprio egoismo. Ricorda che il progetto di Dio di un mondo ricco di senso (Genesi) comporta la responsabilità dell uomo. Non si realizza automaticamente ma passa attraverso la collaborazione di quest ultimo. Se l uomo si allontana dal progetto di Dio commette un peccato, vive alienato (cioè lontano dalla propria identità). Come ciechi non siamo più in grado di contemplare la bellezza della nostra vita ciò nonostante grazie alla Riconciliazione è possibile spezzare questa catena di male. La fede cristiana è piena di speranza.

Il peccato non è invincibile. ASCOLTIAMO: Dal Vangelo di Matteo (6,25-34) Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l erba del campo, che oggi c è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. RIFLETTI IN SILENZIO DA SOLO... POI ACCOSTATI AL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE CON UN SENSO DI GRATITUDINE PERCHE DIO VUOLE SOLO PERDONARTI. IL CAMMINO della RICONCILIAZIONE La confessione è composta da cinque parti che cercheremo di comprendere meglio: 1. L esame di coscienza; 2. il pentimento; 3. il proponimento; 4. la confessione; 5. la felicità. Prima di accostarti a ricevere il Perdono da Dio Pare è importante rendersi conto del Suo Amore per noi e che ci aspetta a braccia aperte. Dio Padre ci ha amato quando ha creato tutte le cose presenti nell Universo. Tutto è suo dono. Dio Padre ci ha amato ancora di più quando ha mandato suo Figlio: Gesù, per liberarci dalla schiavitù del male, per farci scoprire la gioia di essere figli di Dio, fratelli gli uni degli altri, appartenenti alla stessa famiglia. Anche tu, con il Battesimo, sei entrato a far parte della grande famiglia che è la Chiesa, ed è proprio lì che hai imparato a chiamare Dio «Padre nostro».

1. PASSO: ESAME di COSCIENZA...dalla propria realtà alla luce del Vangelo. Solo grazie a tale consapevolezza è possibile confrontarsi con il progetto di Dio, costatale lo scarto con la nostra vita e avviare un processo di cambiamento. Ti aiuta a vedere i peccati dentro il tuo cuore e ti fa dire: E colpa mia, sono stato io! Gesù perdonami! Con l esame di coscienza puoi vedere se stai vivendo come un vero figlio di Dio. Importantissimo: Per fare bene l esame di coscienza devi dire assolutamente la verità!!! E inutile mentire, bisogna ammettere i propri errori senza vergogna. Quando facciamo peccato? Quando ci allontaniamo da Dio, facendo del male a noi stessi e agli altri? PECCATO è Non amare Dio e il prossimo Non ascoltare Gesù Non vivere come un figlio di Dio Il peccato è il male più grande perché: separa da Dio, fonte del vero bene, e dai fratelli; provoca disordine, solitudine, sofferenza; coinvolge tutti, e non solo chi lo compie: Dio stesso, che soffre del rifiuto e della lontananza di un suo figlio; la comunità cristiana; la comunità degli uomini. I peccati possono essere piccoli o grandi, Dio Padre li perdona tutti, l importante è riconoscerli e chiedere il Suo aiuto per cambiare. Per fare l esame di coscienza ti puoi aiutare con i 10 comandamenti (un aiuto lo trovi più in basso) 2. PASSO: DOLORE del PECCATO... Provo questo sentimento perché ho rifiutato Dio, il suo amore e gli altri. Deve essere in noi un vero dispiacere, che comunemente si chiama spirito di contrizione. Non basta elencare i peccati che abbiamo commesso, bisogna anche capire che ogni volta che commettiamo un peccato facciamo del male a qualcuno (la mamma, gli amici, Gesù ); per questo dobbiamo essere tristi e dispiaciuti e pentirci del male che abbiamo commesso. Diciamo che quando una persona compie un azione sbagliata (dire una bugia, disobbedire alla mamma, offendere una persona ) poi prova un senso di colpa che non la fa stare bene e la porta a pentirsi di

ciò che ha fatto. Con l esame di coscienza capisci che hai fatto peccato e che hai sbagliato, ma è difficile dire: E colpa mia! Perché hai paura di dire la verità e riconoscere di aver sbagliato? Hai paura di non essere scusato? Ma non devi aver paura perché Gesù è in mezzo a noi e con Lui possiamo imparare a riconoscere i nostri peccati. Non c è più bisogno di cercare scuse. Ricorda che Gesù ti ama così come sei e ogni volta che chiedi perdono, sarai perdonato! Riconoscere i peccati = è colpa mia, Gesù ti chiedo di perdonarmi! 3. PASSO: Preparare un PROPOSITO... Con umiltà lasciarsi cambiare e trasformare da Gesù che agisce attraverso le parole del confessore e prendere un impegno che mi aiuti a cambiar vita e imparare ad amare. Se ti penti per ciò che di sbagliato hai fatto, allora è normale che ti impegni per non farlo più. Quando capisci di aver fatto una cosa sbagliata, è giusto che ti riproponi di non farla più (es: se dico una bugia alla mamma, dopo aver capito che ho sbagliato ed essermi pentito, devo impegnarmi a non dirle più bugie) Facendo l esame di coscienza, ti sei reso conto di alcuni tuoi difetti, di quanti sbagli fai magari anche spesso non preoccuparti, Dio Padre ti ama come sei, l importante è dispiacersi per il male fatto (anche quando non è molto grave ricordi che i peccati piccoli sono come tanti sassolini anche se sono piccoli fanno male se entrano nella scarpa soprattutto se sono tanti!) e decidere di cambiare in meglio la nostra vita. Un consiglio: scegli il tuo difetto più grosso, quello che ti allontana di più dal Signore, dirai al Sacerdote che quello è il difetto che vuoi impegnarti a correggere con l aiuto di Dio Padre. 4. PASSO: CONFESSIONE dei propri peccati... Significa avere il coraggio, l onestà di esprimere verbalmente ciò che di non buono abbiamo commesso, le proprie azioni, le cause e le conseguenze che hanno prodotto l allontanamento da Dio. Questo è il momento in cui ricevi il sacramento: ti siedi di fronte al sacerdote pronto a chiedere e ricevere il perdono di Gesù. Il sacerdote inizia con il segno della croce. (fallo anche tu)

Poi, tu dici al sacerdote (che in quel momento rappresenta Gesù) quegli sbagli, quei peccati che hai trovato facendo l esame di coscienza, indicando quello che più ti vuoi impegnare a correggere. Allora il prete, a nome di Gesù, ti dà alcuni consigli per migliorare la tua vita. A questo punto, con questa preghiera dici che ti dispiace di aver sbagliato e che non vuoi sbagliare più: ATTO DI DOLORE Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo, con il tuo santo aiuto, di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami. Il prete, a nome di Dio, ti consiglia un gesto di penitenza, un proposito, cioè un impegno per comportarti in maniera diversa, cercando di evitare i peccati che hai confessato. Questo gesto di conversione può essere: una preghiera che esprime la propria fede in Dio e il desiderio di fare la sua volontà, un piccolo servizio; un gesto di carità, o altro. Poi il sacerdote ti dona il perdono di Dio con queste parole: Dio, Padre di misericordia che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, IL PERDONO E LA PACE. E IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. E tu, con gioia e riconoscenza a Dio, che ti ha perdonato, fai il segno della croce e rispondi: Amen. 5. PASSO: RISARCIMENTO DEI DANNI SPIRITUALI... La penitenza consiste in un gesto concreto di riconciliazione e di amore. Riconciliarsi significa fare esperienza della gratuità. È l esperienza di chi scopre e di chi sa che niente gli è dovuto e che tutto gli è donato Che bello!!! Finalmente hai ricevuto l abbraccio di Dio Padre, il suo Perdono, il suo Amore, ora puoi ricominciare a vivere in un modo nuovo. Ora è il momento per ringraziare Gesù del dono che ti ha fatto: esprimi subito la tua gratitudine nella preghiera e fai appena possibile il gesto che il sacerdote ti ha indicato come penitenza, come impegno per la tua nuova vita.

PER L ESAME DI COSCIENZA: I Dieci Comandamenti I dieci Comandamenti ci aiutano a crescere per essere testimoni liberi a servizio del prossimo e della società. Mettendo in pratica i Dieci Comandamenti, viviamo la nostra vita in positivo, andando incontro a Gesù. Io sono il Signore Dio tuo: 1. Non avrai altro Dio all infuori di me Riconoscerci figli di Dio Mi ricordo ogni giorno di Dio? Trovo il tempo per alimentare e formare la mia fede? Prego, cioè gli parlo e lo ascolto? Lo ringrazio per i suoi doni quotidiani, per i miei genitori, la mia famiglia e per le persone che mi aiutano e mi vogliono bene? Nella mia vita metto Dio al primo posto? Mi fido di Lui? Credo in Dio, nel suo amore? Lo cerco oppure è l optional della domenica? Faccio le mie scelte alla luce della parola di Dio? Ti sembra di cercarlo nel modo giusto o potresti fare di più? Forse pensi che anche Lui potrebbe fare di più? Lo cerchi nel volto degli altri (magari in mezzo ai loro difetti)? Lo cerchi nel tempo che vivi (magari mettendoti a disposizione di qualcosa o qualcuno)? Gli altri ti parlano di Lui o devono parlare di te? Lo amo veramente oppure spesso al centro della mia vita metto tante altre cose: il gioco, la TV, lo sport, gli amici, lo studio o altri interessi che mi allontanano da Lui? Vivo le difficoltà quotidiane con fede o mi scoraggio? 2. Non nominare il nome di Dio invano Pronunciare con amore il nome di Dio Ho bestemmiato, ho detto delle parolacce a Dio, alla Madonna, ai Santi? Parlo di Dio solo per gioco? Faccio dei giuramenti su Dio? Ho offeso il suo nome col nominarlo invano? Ho preso in giro chi va in Chiesa o chi dice di essere religioso? 3. Ricordati di santificare le feste Fare festa con Dio nei giorni a lui consacrati.

Ho tralasciato l Eucaristia domenicale? Vado a Messa la domenica, giorno del Signore? In chiesa disturbo e chiacchiero? Arrivo tardi ed esco prima? Vi partecipo con fede e attenzione, cercando di farla diventare una realtà viva e operante nella mia vita? È la Messa vissuta o sopportata? Cerco modalità per crescere nella fede, nell amore, per conoscere il Signore, la sua Parola (ascolti la sua Parola?) e per capire ciò che Lui vuole da me? 4. Onora il padre e la madre Essere riconoscenti ai genitori In famiglia come mi comporto? Amo sinceramente le persone della mia famiglia? Ho cercato di conoscere la mia vocazione (di genitore, di figlio, di fidanzato), la sto realizzando? Come mi comporto con i miei genitori, fratelli, anziani, insegnanti? Disubbidisci? Rispondo male? Sono arrogante e prepotente? Aiuto in casa o mi faccio servire? Hai mancato di rispetto ai tuoi genitori? Hai dato loro dispiaceri? A casa, in famiglia, a scuola, sul lavoro tutto è dovuto o tutto è dono? 5. Non uccidere Avere rispetto della vita e credere nella pace Hai ucciso gli altri con le tue calunnie, critiche, pregiudizi? Sono cosciente che la vita è dono di Dio? Bisticcio con i miei compagni? Mi lascio prendere facilmente dall ira? Tratti gli altri con dolcezza e con il sorriso? O sei scortese e arrabbiato? Hai litigato con qualcuno? Provi odio nei confronti di qualcuno? Ti sei mai rallegrato dei mali altrui? Ti vendichi con chi ti fa del male? Hai mai dato cattivo esempio o cattivi consigli? Ho forse procurato o consigliato l aborto? Ho chiesto scusa quando ho offeso qualcuno? Ho perdonato sinceramente le offese ricevute? Ho abusato dell alcol? Faccio uso di droghe? 6. Non commettere atti impuri Educarsi nella comune vocazione all amore vero nel rispetto degli altri Conservo puro il mio corpo? Ho coltivato desideri e pensieri cattivi? Ho dato scandalo con i miei comportamenti? Mi permetto letture, spettacoli immorali e divertimenti frivoli e insidiosi? Il tuo corpo tutto per te è un dono per gli altri o utilizzi tutto solo per i tuoi vantaggi, i tuoi interessi egoistici, i tuoi piaceri?

Ho rispetto del mio corpo e di quello degli altri? Ho commesso da solo o con un altra persona atti sessuali al infuori del matrimonio? Dico parolacce o parlo a doppio senso? Parli in modo volgare della sessualità, dell amore, del sentimento che lega una coppia, dell amicizia? 7. Non rubare Comportarsi onestamente Hai mai rubato qualcosa? Hai restituito la roba rubata o trovata? Ho preso in casa, senza permesso, denaro o altre cose? Ho rubato o danneggiato ciò che è degli altri? 8. Non dire falsa testimonianza Avere sincerità nelle nostre opinioni Ho fatto del male con la menzogna, la maldicenza? Sono capace di presentarmi agli altri nella verità di me stesso? Dico alle volte delle bugie? Ho imbrogliato nel gioco? Sono sincero e leale con tutti? Ho calunniato qualcuno? Ho testimoniato il falso? 9. Non desiderare la donna d altri Essere rispettosi verso il prossimo Ti è mai capitato di volere per te il ragazzo/la ragazza di qualcun altro? 10. Non desiderare la roba d altri Essere liberi dai richiami del mondo (averi...) Sei invidioso di quello che possiedono gli altri? Faresti di tutto per possedere quello che ha quel tuo amico o quella tua amica? Sei invidioso degli altri perché li vedi magari più belli, più intelligenti, con più amici? Altre Amo umilmente il prossimo? Tendo a servirmi degli altri? Sono disponibile se qualcuno mi chiede aiuto? Il mio orgoglio mi porta a volte ad assumere posizioni per partito preso? Guardo al futuro con la speranza di chi si sente amato da un Padre?

Adesso che hai scoperto quali sono i tuoi peccati il Signore ti offre la possibilità di consegnarli a Lui attraverso la confessione e di far tornare a sorridere il tuo cuore. LA RICONCILIAZIONE richiede una CONDIZIONE! È incompleto cercare conforto con noi stessi, fare una confessione personale tra me e DIO. Non basta! Perché, se abbiamo detto che la Riconciliazione è un sacramento, richiede la presenza dei ministri destinati a tale funzione, cioè i sacerdoti. NON SI PUÒ AUTOASSOLVERSI! I preti sono i diretti successori di Gesù Cristo. Lui stesso ha creato questo legame, istituendo gli apostoli... Mi metto davanti al Signore, presente nella persona del sacerdote, con la coscienza di ciò che realmente sono: delle mie fragilità, del mio bisogno di salvezza. E cosciente di ciò che Lui è: AMORE infinitamente più grande del mio peccato, delle mie offese che non vede l ora di riabbracciarmi e invitarmi a stare con Lui e partecipare alla gioia della nostra festa! È la fiducia incondizionata che dà occhi di fede per vedere nel confessore la reale presenza di DIO e che permette di aprire il cuore, di accusarsi con determinazione e con decisione delle proprie colpe. Il Signore aspetta di concederci il suo amore, sapendo di farci crescere anche indicandoci, attraverso le parole del confessore, modi concreti per vivere il Vangelo nel quotidiano.

Dio ci chiede di essere autentici, mettendo semplicemente noi stessi così come si è, davanti al suo amore. Quindi non serve avere un immagine di noi perfetta priva di errori. Non importa quante volte si cade, l importante è rialzarsi... per riprendere il cammino consapevoli che Dio è buono che non potrà mai disprezzare le creature che egli stesso ha creato. DOPO LA CONFESSIONE PREGA UN ATTIMO DA SOLO: Ringraziamento Grazie, Gesù, perché mi hai perdonato. Mi hai abbracciato con amore e hai voluto dimenticare tutto il male che ho fatto. Il tuo cuore è in festa. Anche il mio cuore è in festa perché sono risorto con Te. Grazie, Signore, del tuo perdono. Grazie perché ancora mi ami E hai bisogno di me per fare del bene. Grazie, Signore, perché non solo mi hai perdonato, ma continui a considerarmi tuo figlio e a darmi fiducia. Grazie, Signore, perché mi perdoni ancora, mi perdoni sempre e riempi il mio cuore di gioia e serenità. O con le parole di sant Agostino (uno che ha sempre cercato Dio e l ha trovato quando si è accorto che era Dio che lo stava cercando): Signore Gesù, conoscermi, conoscerti, non desiderare null altro che Te; odiarmi e amarti; agire solo per amor tuo, abbassarmi per farti grande. Non avere altri che te nella mia mente. Morire a me stesso per vivere in te. Tutto ricevere da te. Rinunciare a me stesso per seguirti,

desiderare di seguirti sempre. Fuggire a me stesso, rifugiarmi in te, per essere da te difeso. Temere per me, e temerti, per essere fra i tuoi eletti. Diffidare di me stesso, confidare solo in Te; voler obbedire a causa tua; non attaccarmi a null altro che a Te, essere povero per Te. Guardami e ti amerò: chiamami perché ti veda e goda di te eternamente. Amen! SE VUOI CERCARE, LASCIATI CERCARE DA COLUI CHE DA SEMPRE TI CERCA...