FIABA Nico e il Regno Riciclato C era una volta un bambino di nome Nico che viveva nella lontana città di Velocity. Nico abitava con i suoi genitori, ma non li vedeva quasi mai perché lavoravano tutto il giorno e la sera spesso erano troppo stanchi per poterlo ascoltare. Nico era un amante della natura e voleva condividere con i propri genitori l importanza della raccolta differenziata, tema che aveva affrontato a scuola e che lo aveva affascinato. Ogni volta che il piccolo Nico chiedeva ai suoi genitori di stare un po con lui per parlare dell importanza del riciclo, la risposta era sempre la stessa : Ci piacerebbe tanto, ma non abbiamo molto tempo, qui a Velocoty funziona così: bisogna vivere velocemente, lavorare velocemente e anche cenare velocemente e non c è tempo per dividere anche la spazzatura! Ma Nico insisteva e i genitori continuarono : Non vedi quante cose belle che hai? Solo qui a Velocity si sta bene tu hai tutto
ciò che desideri e quando ti sei stufato prendi e lo butti via che importa di che materiale è fatto? A quel punto Nico si arrese e andò a dormire molto triste, ma proprio quella notte non riusciva a chiudere occhio. Pensava al suo caro nonnino Bruno che non vedeva da tanto tempo, e alle volte in cui la sera gli leggeva le fiabe più belle. Lui sì che lo avrebbe ascoltato, il nonno aveva sempre tempo per lui. Fu allora che Nico si ricordò che il nonno gli aveva regalato, nel giorno del suo nono compleanno, un bellissimo libro con la foderina rossa dal titolo IL REGNO RICICLATO. Allora si alzò, lo cercò tra i giochi elettronici dai colori sfavillanti e cominciò a leggerlo a voce alta: C era una volta in un paese molto lontano, una principessa che si chiamava Dana e viveva nel suo castello di carta pesta All improvviso il libro cominciò ad emanare una luce intensa e cominciò a risucchiare dentro Nico che si ritrovò proprio nel Regno incantato della principessa Dana. All inizio Nico era spaventato ma subito la principessa e i suoi sudditi lo accolsero come un eroe organizzando ndo una festa per il suo arrivo utilizzando materiali di recupero come bicchieri di vetro e festoni con bottigliette di plastica riciclata.
Durante la festa la principessa Dana si avvicinò a Nico e gli disse: Caro Nico, finalmente sei arrivato, ti stavamo aspettando perché solo tu puoi salvarci da quest incantesimo maledetto che ci ha fatto il cattivissimo Sporck, il mostro dal cuore di pietra che ci ha ridotto in suoi schiavi. Purtroppo ci ha vietato di differenziare la spazzatura e siamo costretti ad accumularla cumularla tutta nel nostro regno che è diventato una vera e propria discarica puzzolente non possiamo resistere così a lungo! Nico allora prese coraggio e disse: Si, io voglio aiutarvi ma come posso fare? Allora la principessa Dana rispose: Solo il vecchio saggio che abita oltre il bosco della memoria potrà darti il fiocco magico che potrà distruggere Sporck. Purtroppo è caduto in un sonno profondo e solo un bambino del mondo reale potrebbe risvegliarlo. Ora va, sveglia il vecchio saggio e portaci il fiocco, ma attento perché nel bosco della memoria potresti dimenticare il motivo per cui sei qui. Prima del bosco incontrerai il fiume dei ricordi, mi raccomando proprio lì raccogli il sassolino dei ricordi che ti aiuterà a non perderti. Nico senza esitare,, si incamminò entusiasta perché voleva aiutare la povera principessa e i suoi sudditi e salvarli da quella
triste fine. Camminò a lungo, attraversò il fiume dei ricordi e mise in tasca il sassolino. Ad un certo punto arrivò al bosco della memoria. La scena fu spaventosa : era pieno di alberi dalla chioma scura che ondeggiavano e che sussurravano parole incomprensibili. Nico si fece coraggio ed entrò nella fitta boscaglia, stringendo tra le mani il sassolino e cercando di rimanere concentrato sulle parole della principessa. Quando giunse quasi alla la fine del bosco,, il ramo di un albero lo sfiorò e disse: Ciao Nico, vieni con me a giocare? Al centro del bosco c è un bellissimo parco giochi dove ci sono altri bambini che hanno dimenticato tutto e vogliono solo divertirsi, ti stanno aspettando A Nico all inizio non sembrò male l idea di lasciar perdere tutto e vivere per sempre divertendosi con altri bambini, ma con la mano strinse ancora una volta il sassolino e si ricordò qual era il suo compito lì: salvare are la principessa. Allora chiuse gli occhi e corse tutto d un fiato e finì di attraversare il bosco con il cuore in gola. Una volta attraversato il bosco, Nico finalmente vide la casa di legno del vecchio saggio. Bussò ma nessuno rispose. Allora aprì
la porta e vide che quel vecchietto che dormiva sotto le coperte era proprio suo nonno Bruno! Nico gli diede un bacio sulla fronte e disse: Nonno sei proprio tu? E l uomo rispose: Piccolo Nico, sono io, tuo nonno Bruno, ti stavo aspettando, speravo che tu leggessi l la fiaba per salvare la principessa insieme a te. Nico allora rispose: Oh nonno, come sono contento di rivederti, mi sei mancato tanto, ma come faremo a sciogliere l incantesimo? Allora il nonno prese il nastro magico e disse: Basterà avvolgere il mostro in questo nastro e abbracciarlo con affetto! Vedrai che funzionerà. A volte le persone che a noi sembrano mostri in realtà soffrono e, a volte, l indifferenza, la rabbia, o altri sentimenti negativi li rende ai nostri occhi cattivi. Ora su, andiamo amo a salvare il Regno incantato. A quel punto i due partirono e prima che il sole tramontasse per la terza sera oltre la montagna rocciosa, Nico avvolse il mostro Rock, mentre dormiva, con il nastro magico e lo abbracciò a lungo. Il mostro si svegliò e disse: Grazie piccolo Nico, finalmente anch io ricevo un po d amore. Ed ora capisco anche
l importanza di prendersi cura della natura e di riciclare gli oggetti. A quel punto le rocce che componevano il suo corpo si sciolsero e Rock diventò un bellissimo principe. La principessa Dana se ne innamorò e i due si sposarono giurandosi eterno amore di fronte alle fedi fatte con plastica riciclata. Il giorno dopo il matrimonio, Nico e suo nonno salutarono il principe e la principessa Dana,, poi fecero un tuffo nel lago del ritorno. Quando Nico rientrò a casa era già l ora di cena, i suoi genitori non si erano accorti di nulla e stavano preparando da mangiare frettolosamente. Nico mise le mani in tasca, si accorse di avere ancora il nastro magico e si ricordò delle le parole del nonno. A quel punto avvolse la mamma e il papà intorno al nastro e li abbracciò a lungo. All improvviso li invase un fascio di luce e sua mamma gli sussurrò dolcemente: : Quanto mi sei mancato oggi tesoro mio domani passeremo tutta ta la giornata a insieme e andremo alla fattoria da nonno Bruno, visto che è tanto che non lo andiamo a trovare. A proposito, oggi l ho sentito a telefono e mi ha detto che lo aiuteremo a costruire dei bidoncini per
iniziare la raccolta differenziata, non è meraviglioso?. Si abbracciarono e si coccolarono a lungo sul divano. Da quel giorno i genitori di Nico dedicarono molto più tempo alla famiglia e al riciclo dei materiali con la consapevolezza che da allora, ogni volta che si pensa a dove buttare un oggetto, questo pens nsiero diventerà un gesto di amore. Gli alunni della classe 3 A MONTESSORI