12. EMAS, SOSTENIBILITA LOCALE, COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE

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Sardegna 4,7% Molise 4,3% Lombardia 11,0 Valle D Aosta 9,4. Basilicata 5,3. Calabria -4,0% Molise 4,8 Calabria 4,7. Valle D Aosta -4,7% Campania -5,6%

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12. EMAS, SOSTENIBILITA LOCALE, COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE

EMAS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE M. D Amico, V. Parrini - ISPRA L Italia è seconda alla Germania per numero di siti registrati;terza dopo la Spagna per numero di organizzazioni

N. Totali registrazioni EMAS rilasciate 31 luglio 2012 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1293 1370 1099 1151 942 740 571 389 259 167 92 130 182 169 202 118 157 142 75 1 10 12 15 37 43 49 52 77 1 11 23 38 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 Anno Per anno Totali In Italia sono state rilasciate 1370 Registrazione al 31 luglio 2012

N. Siti registrati per regione al 31 luglio 2012 300 250 245 225 200 183 187 150 133 128 100 50 0 Lombardia Toscana Emilia Romagna Abruzzo Lazio Marche Puglia Campania Piemonte Veneto Trentino Alto Adige 85 87 82 77 74 66 51 31 30 30 30 18 16 4 Umbria Friuli Venezia Giulia Sardegna Sicilia Basilicata Liguria Calabria Molise Valle d'aosta L Emilia Romagna si attesta come prima Regione per numero di Registrazioni

N. registrazioni Distribuzione delle registrazioni per attività economiche prevalenti al 31 luglio 2012 300 250 200 252 189 150 127 100 82 50 41 33 30 30 23 21 20 18 15 15 13 11 11 10 0 AMMINISTR. PUBBL. RIFIUTI; RECUPERO MAT. ENERGIA IND. ALIMENTARI PROD. IN METALLO PRODOTTI CHIMICI MINERALI NON METALLIFERI SERVIZI DI ALLOGGIO GOMMA E MATERIE PLAST. MACCHINARI E APPARECC. BIBLIOT. ARCHIVI, MUSEI CARTA BEVANDE NACE ATTIVITA' METALLURG. VEGETALI E ANIMALI, CACCIA ALTRE ATTIVITÀ ESTRATTIVE LAVORI DI COSTRUZ. SPEC. COMPUTER ELETTRONICA E OTTICA L attività economica prevalente è rappresentata dalla Pubblica Amministrazione, a cui seguono il settore dei rifiuti e quello dell energia

Pubbliche Amministrazioni Trend Italiano (31 luglio 2012) 300 250 200 150 100 50 0 247 252 221 200 92 68 46 19 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 lug-12 Trend delle Pubbliche Amministrazioni Italiane

Il Comune di Ravenna ha ottenuto dal Comitato Ecolabel Ecoaudit la registrazione nel dicembre 2011 EMAS con il numero IT-001247. Il Comune di Ravenna è il primo comune italiano con popolazione superiore ai 150.000 abitanti ad aver conseguito la registrazione EMAS EMAS Awards 2011: la Commissione Europea decreta il Comune di Ravenna migliore ente pubblico europeo nella gestione ambientale

PIANIFICAZIONE LOCALE P. Lucci, P. Albertario, R. Boschetto, D. Ruzzon - ISPRA Il monitoraggio ISPRA 2011-12 sulle performances di sostenibilità urbana nelle 51 città del campione scaturisce dai risultati del Progetto Agende21 Locali con focus le maggiori città italiane. Il Progetto cura i temi del rapporto tra città e ambiente nelle diverse forme ed esperienze legate agli strumenti di pianificazione sostenibile locale. La raccolta dati, compito istituzionale e strumento di lavoro, si basa su analisi di campo in collaborazione con le Amministrazioni (Comuni, Province, Regioni) attraverso la rilevazione puntuale e il monitoraggio. Il Progetto A21L utilizza macro aree di analisi: Strumenti di Pianificazione Urbanistica; Strumenti di Pianificazione Energetica; Strumenti di Pianificazione per La Salute; Strumenti di Gestione e Sviluppo Territoriale; @-Ambiente e Nuove Tecnologie. L obiettivo è monitorare gli strumenti di pianificazione in chiave sostenibile alla luce di indicatori di performances di sostenibilità scaturiti dai 10 Impegni Comuni Europei con cui vengono letti e tradotti in grafici ed elaborazioni statistiche i dati scaturiti dal monitoraggio del Progetto. Il Progetto ha realizzato tra l altro il Censimento dei processo di A21L negli 8.101 comuni italiani. I risultati del Progetto A21L sono raccolti e sistematizzati nella BANCA DATI FILARETE di ISPRA e consultabili on-line attraverso il sito WEB dedicato all indirizzo: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/filarete/progetto-agende-21-locali

ROM A M ILANO NAPOLI TORINO PALERM O GENOVA BOLOGNA FIRENZE BARI CATANIA VENEZIA VERONA M ESSINA PADOVA TRIESTE TARANTO BRESCIA PRATO REGGIO CALABRIA PARM A M ODENA REGGIO EMILIA PERUGIA LIVORNO RAVENNA CAGLIARI FOGGIA RIM INI SALERNO FERRARA SASSARI SIRACUSA PESCARA M ONZA LATINA BERGAM O FORLI' VICENZA TRENTO TERNI NOVARA BOLZANO PIACENZA ANCONA ANDRIA UDINE AREZZO BRINDISI POTENZA CAM POBASSO AOSTA Governance Risorse naturali comuni Pianificazione e progettazione urbana Azione locale per Salute Equità e giustizia sociale Fonte ISPRA. Banca Dati FILARETE Gestione locale per la sostenibilità Consumo responsabile e stili di vita Migliore mobilità, meno traffico Economia locale sostenibile Da locale a globale Le 51 città nell adesione ai 10 Impegni Comuni Europei L inserimento dei Temi Ambientali nella pianificazione locale e l apporto degli Strumenti Partecipativi hanno dato vita ad una Nuova Generazione di Piani. Il monitoraggio 2011-2012 del Progetto Agende21Locali di ISPRA sulle performances di sostenibilità urbana nelle 51 città del campione evidenzia le modalità del nuovo percorso in relazione ai diversi aspetti della pianificazione. Gli indicatori utilizzati legati ai 10 Impegni Comuni Europei mostrano la propensione verso i modelli urbani e territoriali integrati che l Europa per prima ha sostenuto e indicato. Gli strumenti di pianificazione locale recepiscono la nuova visione nata dal dibattito comunitario che riconduce alla scala locale le grandi tematiche ambientali. Il grafico mostra come le questioni di maggiore impatto si confermino quelle applicate ai temi di gestione risorse naturali, governance, mobilità sostenibile, consumo responsabile, salute. L analisi di ISPRA in tema e-democracy conferma come la naturale propensione a Fare Rete abbia stimolato modelli applicativi differenti a riprova dell attualità e potenzialità di piani di azione locali con responsabilità globali.

Le 51 città nella tipologia degli Strumenti di Pianificazione Sostenibile adottati Il grafico riporta i dati di sintesi delle analisi condotte dal Progetto A21L in merito alla tipologia degli strumenti di pianificazione adottati ed in relazione alle macroaree di interesse: Pianificazione Urbanistica, Pianificazione Energetica, Pianificazione per la Salute, Gestione sostenibile del Territorio, e-democracy e Nuove Tecnologie. Fonte ISPRA. Banca Dati FILARETE

BANCA DATI GELSO: LE BUONE PRATICHE DI SOSTENIBILITÀ LOCALE P. Franchini, I. Leoni, S. Viti, L. Giacchetti ISPRA Come nei precedenti Rapporti sulla Qualità dell ambiente urbano, anche per questa edizione si è avviato un lavoro di documentazione relativa alle esperienze di sostenibilità locale realizzate nelle città inserite nel Rapporto. Per le 3 città inserite per la prima volta (Arezzo, Andria, Brindisi) sono state rilevate le attività condotte dalle Amministrazioni comunali per il miglioramento della sostenibilità urbana, mentre per le altre 48 città si è effettuata una survey di aggiornamento selezionando esclusivamente le buone pratiche più significative relative alle politiche sostenibili, articolate secondo i settori di intervento della banca dati GELSO Per approfondimenti si rimanda alle precedenti edizioni del Rapporto, al Focus 2009 sulle buone pratiche ambientali e alla consultazione della banca dati GELSO. GELSO (GEstione Locale per la SOstenibilità) è un progetto di ISPRA che si propone attraverso il suo sito web e la relativa banca dati di favorire la diffusione e la conoscenza delle buone pratiche di sostenibilità intraprese dagli Enti Locali in Italia. Ad oggi sono oltre 1000 le buone pratiche inserite nel database di Gelso. L obiettivo primario di GELSO è creare una rete attiva di scambio di informazioni tra le Amministrazioni locali. http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso

Metodo di rilevazione: si basa sulla collaborazione diretta delle Amministrazioni Locali, sulla collaborazione delle Agenzie Ambientali, su una attenta analisi dei siti web delle città e sulla consultazione del database di GELSO. Le buone pratiche rilevate sono state suddivise secondo i principali settori di intervento delle politiche di sostenibilità presenti in GELSO: Strategie partecipate e integrate, Agricoltura, Edilizia e urbanistica, Energia, Industria, Mobilità, Rifiuti, Territorio e Paesaggio, Turismo. I dati raccolti sono aggiornati al gennaio 2012. Conclusioni generali: La diffusione delle buone pratiche offre la possibilità di avviare nuove partnership tra città che condividono politiche e obiettivi o di favorire alleanze tra attori locali intorno a specifici progetti. L indagine conoscitiva fatta su le esperienze più significative messe in atto dalle Amministrazioni delle 51 città inserite in questo Rapporto mette in evidenza che le buone pratiche si concentrano oltre che nei settori d intervento Strategie integrate e partecipate e Territorio e paesaggio, che però comprendono progetti multitematici, soprattutto nei settori Mobilità, Rifiuti e Energia. Per le nuove città l analisi svolta, che delinea i relativi percorsi di sostenibilità attraverso l uso di politiche ambientali, indica in particolare che per la città di Arezzo le tematiche ambientali predominanti sono quelle relative ai Rifiuti, Mobilità e Territorio e paesaggio.

LE BUONE PRATICHE DELLE 51 CITTÀ DEL RAPPORTO Nel grafico vengono riportate, per tutte le 51 città del Rapporto, le buone pratiche delle Amministrazioni nelle politiche di sostenibilità, articolate secondo i settori di intervento della banca dati GELSO.

LA SMART CITIES AND COMMUNITIES INITIATIVE: LE BUONE PRATICHE COME SOLUZIONI INNOVATIVE A PROBLEMI DI SCALA URBANA E METROPOLITANA P. Franchini, I. Leoni, S. Viti ISPRA La Smart Cities and Communities Initiative è stata lanciata il 21 giugno 2011 dal Commissario Europeo per l energia, con l obiettivo di selezionare un gruppo di città pilota di medie e grandi dimensioni nelle quali verranno sperimentate soluzioni innovative per rendere le città più intellligenti. Queste città dovranno avviare un percorso per trasformare i propri edifici, reti energetiche e sistemi di trasporto in edifici, reti e sistemi del futuro, dimostrando i concetti e le strategie della transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio. Le città dovranno dimostrare se e come sia possibile superare gli obiettivi che l UE ha fissato per l energia ed il clima, puntando, entro il 2020, ad una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra. La loro esperienza servirà quindi a diffondere, attraverso l esempio, le buone pratiche di gestione sostenibile dell energia a livello locale. In Italia l ANCI ha creato il laboratorio Smart Cities per supportare le città italiane che intendono avviare questo percorso. Il Ministero della Ricerca ha lanciato i primi bandi, nell ambito del PON Ricerca e Competitività, per avviare un programma nazionale per le città intelligenti.

STRUMENTI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE AMBIENTALE SUL WEB S. Benedetti, D. Genta - ISPRA SICAW23. Gli strumenti di informazione e comunicazione ambientale presenti sui siti comunali (51 siti). Valori in percentuale sul totale dei siti analizzati. Anni 2010-2011 Il trend di adozione, da parte dei siti dei comuni monitorati, degli strumenti di informazione e comunicazione ambientale su web rilevati dall indicatore SICAW23, con dati riferiti agli anni 2010 e 2011, evidenzia un andamento positivo generalizzato che riguarda tutti gli strumenti, tranne le Notizie, che nel 2010 erano presenti nel 90% dei siti analizzati, contro l 82% del 2011. Il trend di crescita è particolarmente evidente, come prevedibile, in relazione agli strumenti più innovativi: la PEC fa un grande balzo in avanti, passando dal 20% del 2010 al 92% del 2011.

SICAW23Q. Un nuovo indicatore per rilevare la qualità degli strumenti di informazione e comunicazione ambientale presenti sui siti comunali (51 siti). Valori in percentuale sul totale dei siti analizzati. Il confronto tra il nuovo indicatore SICAW23Q, in grado di evidenziare alcune caratteristiche qualitative degli strumenti di informazione e comunicazione monitati, e SICAW23 evidenzia che nel 90% dei siti il punteggio SICAW23 ottenuto da ciascun comune è maggiore rispetto al SICAW23Q. La differenza tra i due valori è generalmente notevole, ad eccezione di sette casi, tutti riferiti a siti del Nord, il cui scarto tra SICAW23 e SICAW23Q è compreso tra il 3% e il 9%. Gli scarti maggiori si concentrano nella parte bassa della classifica del SICAW23: il dato sembra evidenziare una difficoltà, per i siti che dispongono già di pochi strumenti di informazione e comunicazione, a mantenere quanto promettono, probabilmente per carenza di risorse umane e finanziarie.

INN6: Gli strumenti di informazione e comunicazione ambientale più innovativi presenti sui siti comunali (51 siti). Anni 2010-2011 La distribuzione geografica dei sei strumenti innovativi monitorati (Rss feed, Contenuti multimediali, Canali radiotelevisivi web, Versione mobile, Social network e PEC) evidenzia un vantaggio dei comuni del Nord: tra le prime dieci città solo due sono del Centro-Sud (Napoli e Reggio Calabria), mentre tra le ultime dieci città troviamo sette comuni del Centro-Sud e solo tre comuni del Nord. Lo strumento innovativo più utilizzato è la PEC, che nel 2010 era presente solo nel 20% dei siti analizzati, contro il 92% del 2011. A seguire si trovano gli RSS feed, i Social network e i Contenuti multimediali, presenti rispettivamente nel 59%, 51% e 49% del campione. In ultima posizione troviamo i canali web radiotelevisivi (22%) e le versioni mobile dei siti web, adottate solo da un decimo dei comuni monitorati.