Credito. Unimpresa, interessi per aziende e famiglie fino al 25% Il presidente Longobardi: Taglio del costo del denaro deciso dalla Bce non ha effetti positivi allo sportello per chi fa domanda di prestiti. I banchieri dicono che il cavallo non beve? Ma l acqua offerta è avvelenata Possono sfiorare il 25% i tassi di interessi praticati dalle banche per i prestiti erogati a famiglie e imprese. L abbassamento del costo del denaro deciso dalla Bce non ha effetti positivi allo sportello. Per gli scoperti di conto corrente si supera il 24% e per gli sconti commerciali delle fatture si arriva fino al 16%. Per i mutui si può arrivare fino a quasi il 9%, per il credito al consumo si sfiora il 20%. Lo rileva il Centro studi Unimpresa che ha analizzato i dati del ministero dell Economia e delle Finanze relativi alla determinazione della soglie d usura. Quanto alle aziende, gli anticipi e gli sconti commerciali vengono concessi con tassi medi al 9,72% (fino a 5mila euro), al 7,76% (da 5mila euro a 100mila euro) e al 4,80% (oltre 5mila euro); la soglia d usura è rispettivamente fissata al 16,15%, 13,70%, 10,00%. Per il factoring (cessione dei crediti) sono stati registrati tassi medi al 5,54% (fino a 50mila euro) e al 3,75% (oltre 50mila euro), con la soglia d usura rispettivamente all 10,92% e all 8,68%. Sulle aperture di credito in conto corrente, i tassi medi registrati sono all 11,67% (fino a 5mila euro) e al 9,54% (oltre 5mila euro); la soglia d usura fissata è rispettivamente al 18,58% e al 15,92%. Sugli scoperti senza affidamento fino a 1.500 euro, il tasso medio è al 16,07%,
mentre oltre 1.500 euro è al 14,94%; la soglia d usura fissata è rispettivamente al 24,07% e al 22,67%. Sul leasing relativo ad autoveicoli e mezzi aeronavali si registra un tasso medio al 6,92% (fino a 25mila euro) e al 6,53% (oltre 25milla euro); la soglia d usura fissata è rispettivamente al 12,65% e al 12,16%. Sul leasing immobiliare gli interessi medi sono al 4,47% (tasso fisso) e al 3,75% (tasso variabile); la soglia d usura fissata è rispettivamente al 9,58% e all 8,68%. Sul leasing strumentale, i tassi medi registrati sono all 8,31% (fino a 25mila euro) e al 4,71% (oltre 25mila euro); la soglia d usura fissata è rispettivamente al 14,38% e al 9,88%. Per quanto riguarda più nel dettaglio le famiglie, i finanziamenti concessi dietro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione, i tassi di interessi medi sono al 12,20% per i prestiti fino a 5mila euro e al 10,99% per quelli oltre 5mila euro; la soglia d usura è fissata rispettivamente al 19,25% e al 17,73%. Il credito al consumo è erogato al tasso medio del 12,11% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 9,68%; la soglia d usura è rispettivamente al 19,13% e al 16,10%. Con le carte di credito revolving (gli acquisti con tessere di plastica poi rateizzati) il tasso medio è al 16,44% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 13,57%; la soglia d usura è rispettivamente al 24,44% e al 20,96%. I mutui ipotecari a tasso fisso vengono erogati con interessi medi pari al 3,60% mentre per quelli a tasso variabile gli interessi medi sono al 2,83%; la soglia d usura per i finanziamenti immobiliari è rispettivamente all 8,50% (tasso fisso) e al 7,53% (tasso variabile). Per i crediti personali si registra un tasso medio all 11,33% con la soglia d usura fissata al 18,16%. LONGOBARDI: SU CREDITO CONDIZIONI INSOSTENIBILI PER FAMIGLIE E IMPRESE Il drastico taglio del costo del denaro deciso dalla Banca
centrale europea non ha effetti positivi allo sportello: famiglie e imprese continuano a ottenere finanziamenti, sempre meno, a prestiti e condizioni insostenibili: l inasprimento dei tassi, peraltro, è una tattica praticata dalle banche anche per ridurre la stessa domanda di crediti commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. I banchieri aggiunge Longobardi puntano il dito contro le imprese e dicono che il credito è in calo perché il cavallo non beve: ma il problema è che spesso l acqua offerta è avvelenata. Export: Unimpresa, da governo 19 milioni di euro per super manager a tempo Favorire le esportazioni e, più in generale, l internazionalizzazione delle aziende italiane e delle reti di imprese. Grazie al temporary export manager, una nuova figura di cui le imprese italiane con alcuni requisiti specifici potranno avvalersi grazie a una misura del governo che ha stanziato 19 milioni di euro a fondo perduto. Questo l obiettivo di contributi speciali previsti da un decreto del ministero dello Sviluppo economico, pubblicato pochi giorni fa sulla Gazzetta ufficiale e illustrato in un documento del Centro studi di Unimpresa. La misura rientra nel Piano per la promozione straordinaria del made in Italy inserito nel decreto cosiddetto Sblocca Italia. Il decreto ministeriale che rende operativa la misura indica i requisiti per accedere al voucher finalizzato ad assumere a tempo determinato professionisti specializzati nei
processi di internazionalizzazione al fine di realizzare attività di studio, progettazione e gestione di programmi sui mercati esteri. Due bandi per voucher da 8mila e 10mila euro Il provvedimento del ministero stanzia dunque 19 milioni di euro che saranno assegnati con due bandi. Al contributo a fondo perduto potranno accedere pmi che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500mila euro in almeno uno degli esercizi dell ultimo triennio. La concessione del contributo è legata a un impegno finanziario della stessa azienda. Il primo bando vale 10 milioni: verrano concessi singoli voucher (contributi a fondo perduto) di 10mila euro a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi con una quota di cofinanziamento da parte dell impresa di almeno 3mila euro Il secondo bando o tranche vale 9 milioni: in questo caso verranno erogati voucher di 10mila euro per le imprese che presenteranno domande per la prima volta e di 8mila euro (con cofinanziamento di almeno 5mila euro) per imprese che hanno già fruito in precedenza dell agevolazione. Società di capitali, reti di imprese e coop Potranno accedere ai bandi le reti di imprese, le micro, piccole e medie imprese costituite in forma di società di capitali e in forma di società cooperativa con al massimo 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato. Il manager assunto a tempo determinato, secondo le indicazioni del ministero, deve essere dotato di esperienza nei processi di internazionalizzazione comprovata dalla realizzazione, con buon esito, nell ultimo triennio, di almeno 10 progetti di export management della durata minima di tre mesi ciascuno. In alternativa, l impresa che intende accedere al voucher deve avere nel suo organico almeno 5 figure professionali (soci, dipendenti o collaboratori) con 5 anni di esperienza maturata nei servizi a supporto dell approccio commerciale verso mercati esteri.
UNIMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE La misura è apprezzata da Unimpresa che da anni sostiene l internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane. L associazione ha avviato un fitto dialogo con la Cina (in particolare con la provincia di Hainan), ha inaugurato Federazioni proprio in Cina e in Brasile e si avvia ad aprire sedi anche a New York e Dubai. Più recentemente, la missione in Tunisia che ha gettato le basi per una serie di accordi e partnership commerciali. E una misura importante, va nella giusta direzione. Speriamo che il piano per supportare il made in Italy funzioni e che in futuro il fondo sia rinnovato anche con risorse maggiori commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.