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CALENDARIO ITTICO 2007/2008 IL DIRIGENTE Vista la deliberazione di G.P.. n 284 del 2/10/2007, dichiarata immediatamente eseguibile; I N F O R M A 1) SUDDIVISIONE DELLE ACQUE INTERNE E PUBBLICHE PROVINCIALI Agli effetti della pesca, le acque interne pubbliche della Provincia della Spezia sono classificate in: a) ACQUE PRIMARIE: il fiume Magra, per il tratto scorrente dalla briglia del campeggio Mirafiume alla foce in mare; b) ACQUE SECONDARIE: tutte le restanti acque interne pubbliche comprese nel territorio provinciale. 2) ZONAZIONE ITTICA DELLE ACQUE INTERNE PUBBLICHE PROVINCIALI Agli effetti della gestione ittica, le acque interne pubbliche della Provincia della Spezia, sono suddivise in base alla Carta Ittica, come segue: a) Acque salmonicole Il fiume Vara dalle sorgenti fino alla confluenza con il Rio di Lià nel comune di Varese Ligure. Tutti gli affluenti del Vara di destra e di sinistra con esclusione dei torrenti: Durasca, Riccò a valle del ponte dell'abitato di Riccò del Golfo, Graveglia a valle del ponte sulla strada provinciale per Beverino, del Parmignola a valle del ponte per l'abitato di Nicola di Ortonovo e degli affluenti di destra e di sinistra del fiume Magra. b) Acque miste Il fiume Vara dalla confluenza con il Rio di Lià in comune di Varese Ligure alla diga di S. Margherita ed i corsi perenni della Riviera, il torrente Durasca ed i restanti tratti dei torrenti Riccò, Graveglia e Parmignola e gli affluenti di destra e di sinistra del fiume Magra. c) Acque ciprinicole Il fiume Vara dalla diga di S. Margherita alla confluenza col fiume Magra. Il fiume Magra dal confine con la provincia di Massa Carrara alla briglia del campeggio Mirafiume. d) Acque salmastre Il Fiume Magra dalla briglia del campeggio Mirafiume alla foce in mare. 3) GESTIONE NATURALE DELLE ACQUE INTERNE PUBBLICHE PROVINCIALI Ruscelli di accrescimento di avannotti trote Con deliberazioni della Giunta provinciale è stata disposta la proibizione di qualunque tipo di pesca nei seguenti ruscelli di accrescimento di avannotti di trota: - Torrente Orbara dalla sorgente alla confluenza con il Torrente Borsa. - Torrente Durla sito nel comune di Sesta Godano, dalla confluenza con il fiume Vara al ponte per Rio. - Torrente Chiesa dalla sorgente alla confluenza con il Torrente Gottero. 1

- Torrente Orbora sito nel comune di Carrodano, dalla confluenza con il fiume Vara fino alla confluenza con il rio Argentera. - Tratto del torrente Malacqua dalla confluenza con il fiume Vara fino all'abitato di Carrodano inferiore. - Canale Beveniero, altrimenti denominato Fosso del Rì, sito in frazione Veppo nel comune di Rocchetta Vara e precisamente dalla confluenza del suddetto con il torrente "Fosso di Veppo" sino al ponte di ferro delimitato dalla strada comunale in località "Fontana Fresca"; - Torrente Pignone dal ponte di ferro sulla strada provinciale Bocca-Pignone- Memola al Ponte a monte dell'abitato di Memola. - Torrente Casale dal ponte sulla strada provinciale Pignone-Casale-Borghetto posto a monte dell'abitato di Casale sino ai ruderi Cà del Cardinale. - Torrente Graveglia sito nel Comune di Beverino dal ponte che conduce alla frazione di Vetrale fino alla località denominata Molino Angiolino oltre l'abitato di Beverino. - Torrente Ferdana dalla sorgente alla confluenza con il Torrente Usurana. Percorsi Naturalistici a) Tratto Vara-Borsa Torrente Borsa - tratto compreso tra la confluenza col Vara a quella col torrente Orbara; Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza con il Rio Cesena e la confluenza con il torrente Torza. b) Tratto Vara-Gottero Torrente Gottero - tratto compreso tra la confluenza col Vara e il Ponte per Pignona. Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza col torrente Ruschia e la confluenza con il torrente Gottero. c) Tratto Vara-Usurana Torrente Usurana - tratto compreso tra la confluenza col Vara e la confluenza con il torrente Ferdana. Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza con il torrente Graveglia e la confluenza con il torrente Rì. In detti percorsi non è consentito detenere più di 3 trote di tutte le varietà di misura non inferiore a cm. 28 e 1 chilogrammo complessivo di pesci di altre specie, nel rispetto delle misure minime dei pesci previste dal presente calendario. acque. In dette acque non è consentito detenere più di tre capi di salmonidi, anche se pescati in altre Durante l'intera stagione di pesca non si può catturare più di 30 trote di tutte le varietà. Sono consentiti esclusivamente ami singoli privi di ardiglione. 2

Per poter esercitare la pesca nei percorsi naturalistici dall ultima domenica di febbraio 2008 (apertura di pesca) è necessario essere in possesso dell apposito tesserino rilasciato dal Servizio Caccia e pesca della Provincia, che dovrà essere riconsegnato, per esigenze statistiche, al Servizio suddetto entro e non oltre il 31.1.09, per non ricorrere in sanzioni amministrative pecuniarie. Il tesserino segnacatture è facoltativo nelle restanti acque provinciali salmonicole, miste e ciprinicole. Il maneggio, la slamatura ed il rilascio eventuale del pesce allamato dovranno essere effettuati con la massima cura e delicatezza, utilizzando il guadino e possibilmente senza estrarre il pesce dall'acqua. Zona di ripopolamento, cattura e protezione Con provvedimento del Presidente della Giunta Provinciale prot. n. 6556 del 11.02.2005 è stata disposta, ai sensi e per gli effetti dell'art. 6 comma 1 lettera b) della Legge Regionale 16 novembre 2004 n. 21, la proroga della proibizione di qualunque attività di pesca fino all'ultima domenica di febbraio 2008, nel seguente corso d'acqua: Torrente Crovana nel tratto dalla confluenza con il fiume Vara fino al terzo ponte sul medesimo all'altezza del bivio statale per Cento Croci in Varese Ligure. Tratti di corsi d'acqua in cui è obbligatorio il rilascio immediato del pescato Con deliberazione di G.P. n. 230 del 28.2.1995 è stata istituita la zona di pesca denominata "catch and release" (cattura e rilascia) nel tratto di fiume Taro che scorre per alcuni chilometri a valle del paese di S. Maria del Taro, tratto che segna il confine tra le Province di Parma e La Spezia dalla confluenza del Rio Colarone (Ponte sulla statale) allo sbocco del Rio Overario (ponte sulla statale) in località Pelosa. 4) GESTIONE ARTIFICIALE DELLE ACQUE INTERNE PUBBLICHE PROVINCIALI Zone promozione pesca - Campi di allenamento e gara - Riserve turistiche. Per lo svolgimento di gare, raduni di pesca ed allenamenti per le competizioni e per attività di formazione e promozione nonché riserve turistiche sono individuati appositi tratti entro le seguenti zone: a) Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza del Rio di Lià con il fiume Vara in Varese Ligure e la confluenza con il Rio Cesena; b) Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza con il torrente Torza ed il ponte della Macchia; c) Fiume Vara - tratto compreso tra la diga di S. Margherita e la confluenza con il torrente Mangia; d) Fiume Vara - tratto compreso tra la confluenza con il torrente Pignone e la confluenza con il torrente Graveglia; e) Fiume Magra - tratto compreso tra la confluenza con il Vara e la briglia artificiale dell'edilbeton. 3

Nel tratto del fiume Magra di cui al punto e) è stato concesso in gestione per lo svolgimento delle attività di formazione, promozione ed allenamento, alle seguenti associazioni: FIPSAS - ARCI PESCA - ENAL PESCA - LIBERA PESCA - AICS ITALPESCA-ENDAS. Per poter accedere al predetto campo di gara nelle giornate non interessate da gare o manifestazioni agonistiche, è obbligatorio essere in possesso di apposita tessera sociale, che verrà rilasciata da una delle associazioni che hanno in gestione il predetto campo gara. Nei giorni in cui si svolgono, in detto campo di gara, gare e manifestazioni agonistiche indicate nell'apposito calendario gare, sarà la società organizzatrice a fissarne le modalità di accesso. Al di fuori di quanto previsto dal punto precedente, è vietato l'accesso ai non iscritti. All'interno dei campi gara individuati ed esclusivamente nello svolgimento delle gare è consentito l'uso dell'amo con ardiglione. Nel campo di allenamento e gara l'uso della larva di mosca carnaria, sia come esca che come pasturazione, è consentito secondo quanto previsto alla lettera b) del paragrafo "Divieti ed attrezzi vietati". Al di fuori dei predetti tratti di corsi d'acqua non potranno svolgersi manifestazioni del tipo di cui sopra. All'interno dei campi di gara individuati possono essere immesse esclusivamente trote iridee, salvo che per gare di campionato a valenza regionale e nazionale nel numero massimo di 3 (tre) riconosciute dalla FIPSAS dove possono essere immesse trote fario di allevamento di ceppo autoctono. Ogni immissione di trote irridee o fario deve essere segnalata preventivamente alla Sezione Faunistica della Polizia Provinciale ed effettuata nel rispetto di quanto previsto dall'art. 15 della L.R. 35/99 e successive modifiche ed integrazioni. Nelle zone di promozione pesca (a, b, c, d) sono immesse trote iridee adulte "pronta pesca". E stato istituito con deliberazione di G.P. n. 87 del 7.3.2005 un campo di gara ed allenamento nel fiume Magra lato scorrente nella Provincia della Spezia dal confine con la Provincia di Massa Carrara (Canale del Rì-Comune di S. Stefano Magra) alla confluenza con il fiume Vara, stabilendo quanto segue: - In detto tratto potranno essere immesse trote iridee e/o fario entro 100 metri a monte della confluenza con il fiume Vara. - Durante il periodo di apertura della attività di pesca, dalla ultima domenica di febbraio alla prima domenica di ottobre, si rinvia alle disposizioni di cui alla L.R. 29/94 ed al calendario ittico provinciale vigente. - Nel periodo che va, dalla prima domenica di ottobre all ultima domenica di febbraio, in occasione di gare o manifestazioni agonistiche autorizzate dalla Provincia, è consentito il prelievo delle trote. Durante gli allenamenti, effettuati in tale periodo, le trote dovranno essere immediatamente rilasciate; 5) REGOLAMENTAZIONE DELLA ATTIVITA' DI PESCA 4

LIMITI DI CATTURA E DIMENSIONE PESCI Nelle acque salmonicole e miste per ogni giornata ciascun pescatore non può catturare più di 5 trote di tutte le varietà e 1 chilogrammo complessivo di pesci di altre specie, nel rispetto delle dimensioni seguenti: trote di tutte le varità cm. 22. Sono consentiti solo ami singoli privi di ardiglione. E' facoltativo l'uso del tesserino marcatrote. Nelle acque ciprinicole del fiume Vara per ogni giornata ciascun pescatore non può catturare più di 5 trote di tutte le varietà e 1 chilogrammo complessivo di pesci di altre specie, nel rispetto delle misure minime dei pesci previste dal presente calendario. Mentre nelle acque ciprinicole del tratto del fiume Magra dal confine con la Provincia di Massa Carrara alla briglia del Campeggio Mirafiume è consentito catturare tre chilogrammi complessivi di pesce di altre specie, nel rispetto delle misure minime dei pesci previste dal presente calendario. Nelle acque salmastre per ogni giornata ciascun pescatore non può catturare più di 5 trote di tutte le varietà, 3 chilogrammi complessivi di pesci di ciprinidi e/o specie marine, nel rispetto delle misure minime dei pesci previste dal presente calendario ittico ed in relazione a quanto previsto nell'allegato IV del Regolamento n. 1626/94 del Consiglio Europeo. - Spigola cm. 23 - Orata cm. 20 - Sgombro cm. 18 - Triglia cm. 9 - Passera piannuzza cm. 15 - Mugilidi e Cefali cm. 20 - Cheppia cm. 25 DISCIPLINA ATTIVITA DI PESCA TRATTO FIUME MAGRA SCORRENTE NEL COMUNE DI AMEGLIA a) sponda destra dal ristoranre AL RIO al Circolo ricreativo in Bocca di Magra sponda sinistra Fiume Magra dalla darsena Nesci al cantiere Labornares dal 15 giugno al 15 settembre è fatto divieto di pesca dalle ore 10,00 alle ore 23,00 dal 16 settembre al 14 giugno nei suddetti tratti, la pesca è consentita esclusivamente con canna galleggiante e con canna a lancio pendolino, con l utilizzo massimo di due canne da pesca. Ulteriori canne da pesca devono essere chiuse in custodia senza costituire ingombro alla fruizione pubblica della pista ciclabile b) Sponda destra del circolo ricreativo in Bocca di Magra alla foce in mare (lato porticciolo) Sponda sinistra dal cantiere Labornares alla foce in mare La pesca è consentita tutto l anno con canna con galleggiante e con canna a lancio pendolino, con l utilizzo massimo due canne da pesca. 5

Ulteriori canne da pesca devono essere chiuse in custodia senza costituire ingombro alla fruizione pubblica della pista ciclabile Per quanto non espressamente previsto si applicano le altre disposizioni del calendario ittico provinciale. Periodi di chiusura - La pesca di tutti i salmonidi è vietata in tutte le acque interne della Provincia della Spezia dal tramonto del 07.10.2007 fino ad un'ora prima dell'alba dell'ultima domenica di febbraio 2008; - E' vietata la pesca di tutte le specie ittiche nel tratto del fiume Vara dal Ponte di Padivarma, loc. oltre Vara, sino alle sorgenti, ed in tutti i suoi affluenti, dal tramonto del 07.10.2007 fino ad un'ora prima dell'alba dell'ultima domenica di febbraio 2008. - La pesca delle altre specie ittiche è consentita in tutto il fiume Magra e nel tratto del fiume Vara, dalla confluenza con il Magra fino al Ponte di Padivarma (loc. oltre Vara), nel rispetto comunque dei periodi di divieto previsti per ogni specie e delle misure minime dei pesci previste dal presente calendario. Periodi di divieto di pesca Trote di tutte le varietà 1^dom. ottobre ad un'ora prima dell'alba dell'ultima domenica di febbraio Cheppia 1/4 30/5 Luccio 1/2 15/4 Tinca 15/4 15/6 Barbo 15/4 15/6 Carpa 15/4 15/6 Carpa argentata 15/4 15/6 Carpa macrocefala 15/4 15/6 Vairone 15/4 15/6 Persico reale 15/4 15/6 Cavedano 15/5 15/6 Persico Trota 15/4 15/6 Misure minime - trote di tutte le varietà cm. 22 (cm. 28 nei percorsi naturalistici) - Anguilla cm. 30 - Barbo cm. 20 - Carpe di tutte le varietà cm. 35 - Cavedano cm. 20 - Mugilidi e cefali cm. 20 - Cheppia cm. 25 - Luccio cm. 50 - Persico trota cm. 25 - Tinca cm. 20 6

- Persico reale cm. 20 - Vairone cm. 12 - Mormora cm 20 - tutte le altre specie cm. 7 Le lunghezze minime totali sono misurate dall'apice del muso all'estremità della pinna caudale. Orario di pesca L'esercizio della pesca è consentito da un'ora prima del sorgere del sole sino ad un'ora dopo il tramonto, secondo quanto previsto nella tabella delle effemeridi, fermo restando quanto previsto per l'uso della mazzacchera e nelle acque interne pubbliche primarie per la pesca notturna. Attrezzi consentiti 1) Nelle acque interne salmonicole e miste è consentito l'uso di una sola canna per ogni singolo pescatore, munito o meno di mulinello, lenza armata con un solo amo senza ardiglione ed è sempre vietata qualsiasi forma di pasturazione. E' consentito l'uso di tre ami per la pesca a mosca e di una ancoretta per lo spinning. 2) Nelle acque interne ciprinicole è consentito l'uso di una canna, con o senza mulinello, e con lenza armata con uno o due ami. E' consentito l'uso di tre ami per la pesca a mosca. Nel caso di montature a due ami, la stessa dovrà essere composta da n. 2 braccioli distinti e separati di lunghezze differenti, e comunque la distanza minima tra amo ed amo non dovrà essere inferiore a cm. 10, misurati tra i due nodi di legatura degli ami. L'uso della mazzacchera per la pesca dell'anguilla è consentito anche di notte nel tratto del fiume Magra compreso fra il confine con la Provincia di Massa Carrara e la foce in mare e nei canali fossi e torrenti, considerati acque interne pubbliche, scorrenti nel territorio compreso a valle della strada statale Aurelia e il mare, e nel fiume Vara nel tratto compreso tra la confluenza con il Magra e il ponte di Padivarma, con esclusione di tutti i torrenti e canali laterali sia in sponda destra che sinistra del fiume Vara. 3) La pesca nelle acque interne primarie (salmastre) della Provincia può essere esercitata con l'uso di due canne per ogni singolo pescatore poste a distanza non superiore a metri cinque l'una dall'altra, munite o meno di mulinello, con lenze armate di uno o due ami. E' altresì consentito l'uso dei sottoelencati attrezzi con le seguenti modalità: a) bilancia di lato non superiore a metri 1,50 e con maglie non inferiori a mm. 15, manovrata a mano dalla riva, con piede asciutto; b) nasse prive di ali, in numero non superiore a tre per ogni singolo pescatore, per la pesca delle anguille e del pesce gatto; c) lenze morte, con un solo amo ciascuna, in numero non superiore a tre per ogni singolo pescatore; d) rezzaglio, diametro massimo di apertura delle reti metri sei, il lato delle maglie della sacca non inferiore a mm. 20. 4) La pesca con esche artificiali (spinning) è consentita con l uso di una sola esca con uno o più ami od ancorette nelle acque interne pubbliche classificate ciprinicole e primarie (salmastre). 5) L'uso del guadino o "salaio" è consentito esclusivamente con mezzo ausiliario per catturare il pesce già allamato; 7

6) L'uso della larva di mosca carnaria (bigattino), sia come esca che come pasturazione nel limite di 1 kg pro-capite per giornata di pesca, è consentito nel tratto del Fiume Magra compreso tra la foce in mare e la briglia artificiale dell'edilbeton; 7) La pesca notturna è consentita, da un'ora dopo il tramonto fino ad un'ora prima dell'alba, soltanto nelle acque interne pubbliche primarie. In dette acque la pesca può essere esercitata con un massimo di due canne, armate con un massimo di n. 2 ami. Detta montatura a due ami dovrà essere composta da n. 2 braccioli distinti e separati di lunghezze differenti, e comunque la distanza minima tra amo ed amo non dovrà essere inferiore a cm 10 misurati tra i due nodi di legatura degli ami stessi; 8) La pesca "a traina" è consentita soltanto nelle acque interne pubbliche primarie, con un massimo di due canne per imbarcazione, indipendentemente dal numero degli imbarcati. L'uso del guadino è consentito esclusivamente come mezzo ausiliario per il recupero del pesce già allamato. 9) La pesca da natante con propulsione a motore, a remi o a vela, è consentita soltanto nelle acque interne pubbliche primarie. Divieti e attrezzi vietati Oltre ai divieti stabiliti dalle leggi vigenti ed in particolare dall'art. 6 del Testo Unico delle legge sulla pesca di cui al Regio Decreto 8 Ottobre 1931 n. 1604, in tutte le acque interne della Liguria sono sempre vietati: a) l'uso di esche e pasturazioni alle quali sia stato aggiunto sangue liquido o in polvere; b) l'uso della larva di mosca carnaria, sia come esca che come pasturazione, è vietato, salvo che nel corso di gare autorizzate dalla Provincia e nello svolgimento di allenamenti che avvengano nel campo di gara e allenamento (permanente) nel Fiume Magra che prevedono la conservazione in vita del pescato e la immediata reimmissione dello stesso nel corpo idrico e nel tratto del Fiume Magra compreso tra la foce in mare e la briglia artificiale dell'edilbeton; c) l'uso della lenza "camolera e/o temolino"; d) il possesso sui luoghi di pesca delle esche e sostanze di cui alle lettere a) e b); e) la pesca con le mani; f) l'esercizio della pesca prosciugando i bacini ed i corsi d'acqua, divergendoli o ingombrandoli con opere mobili o stabili; g) l'esercizio della pesca sommovendo il fondo delle acque; h) la pesca con l'ausilio di fonte luminosa, fatta eccezione per l'uso dello STAR LITE (galleggiante luminoso); i) la pesca a "strappo" con lenze munite di ancoretta e sotto ogni altra forma; j) l'esercizio della pesca subacquea; k) l'abbandono in apprezzabili quantità di esche o pesci a terra o di rifiuti; l) la mancata uccisione nel modo più indolore e rapido dei pesci catturati, ovvero la detenzione delle dette prede senza che ne sia adeguatamente assicurata la sopravvivenza; m) tutti i comportamenti che possono arrecare danno permanente o letale ai pesci che si intendano o che si debbano rilasciare, come l'inadeguata salpatura, nonché la manipolazione con mani asciutte dei pesci che debbono essere rilasciati, o la loro inadeguata manipolazione, anche se effettuata con mani bagnate, nonché il mancato taglio della lenza nel caso non possano essere liberati dall'amo senza danno e compromissione della loro vitalità; n) la pesca da bordo di natanti ancorati o in movimento ad esclusione della pesca con ciambella, ad esclusione di quanto stabilito ai punti 8 e 9 al titolo "Attrezzi consentiti"; o) l'uso della corrente elettrica, di sostanze esplosive, tossiche e anestetiche; 8

p) l'uso di reti o attrezzi nei passaggi di risalita dei pesci; q) è fatto divieto a chiunque l'immissione di trote di tutte le dimensioni e varietà, comprese le uova, nonché di ciprinidi di tutte le dimensioni e varietà, comprese le uova, non autorizzate dalla Sezione Faunistica della Polizia Provinciale; r) è vietato, altresì, usare lenze armate, anche con due ami o con esche artificiali, quando gli stessi formino un corpo unico con l'esca, configurandosi come forme di pesca a strappo; s) è vietato catturare il pesce in parti diverse dall'apparato boccale. In tal caso dovrà essere immediatamente rilasciato; t) nelle acque interne pubbliche provinciali è vietata la raccolta di molluschi bivalvi, nonché la cattura delle lamprede (Petromyzon marinus, Lampreda fluviatilis e Lampreda planeri) e larve di anguilla. Le immissioni di fauna ittica che interessano l area del Parco naturale regionale di Montemarcello- Magra devono essere preventivamente comunicate anche all Ente Parco. L'esercizio della pesca nelle acque interne della Liguria è consentito a chi è in possesso della relativa licenza di pesca rilasciata dalla Regione di residenza, fatta eccezione, così come indicato nell'art. 1, comma 3 della L.R. 21/2004, per i laghetti artificiali, situati all'interno di proprietà private o demaniali, separati dal sistema idrico naturale. Il presente calendario ha validità dall 8/10/2007. Per quanto non espressamente previsto dal presente calendario ittico si applicano le disposizioni della L.R. 21/2004. Per ogni inosservanza delle disposizioni contenute nel presente calendario si applicano le sanzioni previste dalla normativa vigente. IL DIRIGENTE (Dott. Biagio Maggiani) 9