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Delibera della Giunta Regionale n. 461 del 22/10/2013 A.G.C. 11 Sviluppo Attività Settore Primario Settore 1 Sperimentazione, informazione, ricerca e consulenza in agricoltura Oggetto dell'atto: APPROVAZIONE SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA PER LA DEFINIZIONE DI UN PROGRAMMA DI INTERVENTO PILOTA FINALIZZATO AL MONITORAGGIO E ALLA VERIFICA DELLA SICUREZZA AMBIENTALE E ALIMENTARE DELLE AREE AGRICOLE NEI COMUNI DI CAIVANO (NA) E CASALE DI PRINCIPE (CE) NELL'AMBITO DELLA PROBLEMATICA INERENTE I FENOMENI DI POTENZIALE INQUINAMENTO CONNESSI CON LO SMALTIMENTO ILLEGALE DEI RIFIUTI.

Alla stregua dell istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione della presente PREMESSO che A. La sicurezza alimentare costituisce un obiettivo strategico della Politica agricola comunitaria, sotto i due profili della safety (sanità e qualità degli alimenti, integrità e protezione della catene alimentari) e della security (sicurezza di approvvigionamento alimentare in un mercato globale caratterizzato da una domanda in forte crescita e dalla limitatezza a scala globale e locale della base di terre coltivabili), così come esplicitamente ribadito nella Comunicazione La PAC verso il 2020: rispondere alle future sfide dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio, COM(2010) 672; B. Il settore agroalimentare costituisce uno dei comparti trainanti dell economia della regione Campania, anche sotto il profilo occupazionale, tenuto conto che il territorio regionale è caratterizzato nella sua articolazione complessiva da paesaggi e sistemi agricoli multifunzionali di elevatissimo valore, fortemente orientati a produzioni tipiche di qualità, la cui valorizzazione è alla base delle politiche di sviluppo locale promosse dalla Regione; C. A fronte dell unanime riconoscimento commerciale della peculiare qualità delle produzioni agroalimentari di punta della Campania, la fiducia dei consumatori e dei mercati nei confronti di tali produzioni è attualmente sfavorevolmente influenzata dalle informazioni e notizie riportate dai media in merito alle pratiche illegali di smaltimento dei rifiuti, anche in aree agricole, ed alle inchieste giudiziarie connesse; D. In tale contesto, l attuazione in Campania delle strategie comunitarie e nazionali finalizzate alla sicurezza alimentare (safety e security), ed alla protezione della risorsa suolo dai processi di degrado e contaminazione, come anche alla bonifica e recupero dei siti agricoli eventualmente contaminati, costituisce il cardine della politica regionale per la promozione del territorio rurale regionale e la tutela dell integrità e sicurezza delle filiere agricole in esso presenti; E. Una porzione rilevante della Piana Campana, sede di attività agricole e zootecniche di rilevante interesse economico, produttivo, occupazionale e paesaggistico-ambientale, è ricompresa nel Sito di bonifica d Interesse Nazionale Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano, individuato dall art. 1, comma 4 della Legge n. 426/98 e perimetrato con i Decreti Ministeriali del 10.01.2000, pubblicato sulla G.U. n. 48 del 28.02.2000, e del 08.03.2001, pubblicato sulla G.U. n. 123 del 29.05.2001, attualmente declassato a sito di interesse regionale; F. Il Sito d Interesse Nazionale Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano comprende il territorio di 77 comuni delle province di Napoli e di Caserta, per una superficie complessiva di 186.000 ettari. G. Nel territorio del Sito d Interesse Nazionale Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano sono stati identificate località adibite a discarica, che sono causa di inquinamento delle matrici ambientali quali suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee, e che costituiscono una potenziale minaccia per le attività agricole; H. Il fenomeno dei roghi di rifiuti e dell inquinamento causato dall abusivo smaltimento e dall abbandono incontrollato di rifiuti solidi urbani, di rifiuti speciali, pericolosi e non, interessa ampie aree di territorio nel quadrilatero compreso tra il litorale domizio, l agro aversano, l agroacerrano nolano e vesuviano e la città di Napoli, noto come Terra dei Fuochi, sta influenzando negativamente la fiducia dei mercati e dei consumatori nei confronti delle produzioni agroalimentare campane; I. Il rinvenimento attraverso le recenti indagini della magistratura nei territori dei comuni di Casal di Principe (CE) e di Caivano (NA) di siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di fenomeni di inquinamento dei pozzi ha generato una situazione di incertezza che mette a rischio la continuazione delle attività agricole di pregio, tenuto conto che nel territorio di Casal di Principe sono attive 301 aziende, per una superficie agricola utilizzata di 1942 ettari e che nel comune di Caivano sono attive 186 aziende, con una superficie agricola utilizzata di 685 ettari; J. Con nota prot. n. 10055 del 27/09/2013 la Commissione straordinaria prefettizia del Comune di Casale di Principe ha evidenziato l urgenza di avviare il monitoraggio della sanità delle produzioni per dare certezza alle attività agricole e alle imprese;

K. In tale contesto, si pone l esigenza impellente di accertare innanzi tutto l effettivo livello di rischio per le produzioni agricole attraverso il monitoraggio della sanità delle produzioni agricole ricadenti nei Comuni di Caivano e Casale di Principe; CONSIDERATO altresì che: a. la Regione Campania ha promosso in collaborazione con il CIRAM dell Università Federico II di Napoli il progetto LIFE ECOREMED, finanziato dalla Commissione Europea, per la messa a punto nei territorio del SIN Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano di protocolli di bonifica dei suoli agricoli inquinati con tecniche agronomiche ecocompatibili; b. la Regione Campania, il Commissariato di Governo delegato ex OPCM 3849/2010 e il comune di Giugliano in Campania hanno già siglato, in attuazione della DGR n 160 del 29/04/2011, un protocollo di intesa per l applicazione sperimentale al territorio del comune di Giugliano in Campania della strategia integrata di azione di tutela e recupero dei suoli agricoli e di protezione della sanità delle colture agricole con l applicazione, ad integrazione degli interventi ingegneristici, degli approcci di forestazione protettiva e disinquinamento dei suoli agricoli con tecniche agronomiche ecocompatibili, messi a punto nell ambito del progetto ecoremed; c. per l attuazione del monitoraggio delle produzioni agricole nei comuni di Caivano e Casale di Principe appare opportuno siglare, sull esempio di quanto fatto per il comune di Giugliano in Campania, uno specifico protocollo di intesa istituzionale per la definizione di un programma di intervento pilota finalizzato al monitoraggio e alla verifica della sicurezza ambientale e alimentare delle produzioni delle aree agricole nei comuni di Caivano (NA) e Casale di Principe (CE) per la definizione di un approccio integrato di intervento da estendersi a tutte le aree agricole dei comuni con analoghe problematiche di inquinamento del territorio rurale, inseriti nel Patto per la Terra dei Fuochi siglato a Napoli l 11 luglio 2013; d. il programma di interventi pilota sarà finalizzato a testare la sanità delle produzioni agricole, quali marcatori delle matrice suolo che in questi comuni è stato oggetto dell interramento illegale e incontrollato di rifiuti nell ambito del cd fenomeno della Terra dei Fuochi; CONSIDERATO che la risoluzione degli aspetti di criticità presenti su questi territori impone un approccio multidisciplinare, con il coinvolgimento nel protocollo di intesa istituzionale degli Assessori all Agricoltura, alla Sanità e all Ambiente della Regione Campania, con le relative strutture amministrative, nonché del Commissariato di governo alle bonifiche ex OO.P.C.M. n. 3849/10 e n. 3891/10, in quanto portatore di specifiche esperienze in aree altamente problematiche del Sito di Interesse Nazionale Litorale Domizio Flegreo, del Centro Interdipartimentale Ricerca Ambiente della Università di Napoli Federico II, capofila del partenariato LIFE ecoremed, e di strutture nazionali altamente specializzate quali il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), l Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l Istituto Superiore di Sanità (ISS), per le rispettive competenze; PRESO ATTO dei pareri espressi sullo schema di Protocollo di Intesa: a. dall Area Generale di Coordinamento Avvocatura - Settore Consulenza Legale e Documentazione, con nota prot. n. 586833 del 19/08/2013; b. dal Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, con nota prot. n. 16242 UDCP/Gab/V del 14/10/2013; CONSIDERATO opportuno prevedere un primo stanziamento per l attuazione del programma integrato di interventi urgenti, che verrà successivamente rimpinguato, pari a 600.000 euro, la cui copertura finanziaria sarà garantita a valere sulle risorse, assegnate dalla Legge n. 1/2011, di cui al Piano di Riparto dei Fondi FSC 2007-2013, definito con DGR 604/2011 e ss.mm.ii., nell ambito delle finalità di cui alla n. 169 del 03/06/2013, recante Approvazione schema di Protocollo d'intesa tra Regione Campania, Incaricato per il fenomeno dei roghi dei rifiuti ex O.M.I. del 26.11.2012, Comuni ed Enti vari, in considerazione del carattere propedeutico degli interventi in parola rispetto alle azioni programmate con il citato provvedimento;

RITENUTO pertanto opportuno approvare lo schema di Protocollo di Intesa, allegato al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale, rinviando la definizione puntuale degli interventi alla redazione di un programma operativo che gli Enti sottoscrittori si impegnano a definire di concerto entro 20 giorni dalla sottoscrizione dello schema di protocollo; Propone e la Giunta in conformità a voti unanimi VISTO a. la L.R. 4/2007 e s.m.i.; b. il POR FESR 2007-2013 c. il D.L. 23.5.2008, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 14.7.2008, n. 123, e s.m.i.; d. il D.L. 30.12.2009, n. 195, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26 e s.m.i.; e. il D.L. 26.11.2010, n. 196, convertito, con modificazioni, in legge 24.1.2011, n 1; f. il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani di cui alla D.G.R. n. 8 del 23/01/2012; g. la delibera CIPE 1/2011; h. la L. 1/2011; i. la DGR 604/2011; j. la DGR 385/2012; k. la DGR 474/2012; l. la DGR 605/2012; m. la DGR 127/2013; n. la DGR 169/2013; o. la DGR 170/2013; p. la DGR 177/2013; q. il DD n.6 del 30.09.2013 del Dirigente del Settore 01 dell AGC 21; DELIBERA per le motivazioni espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte: 1. di approvare lo schema di protocollo di intesa, allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale, Definizione di un programma di intervento pilota finalizzato al monitoraggio e alla verifica della sicurezza ambientale e alimentare tra la Regione Campania, i Comuni di Caivano (NA) e Casale di Principe (CE), il Commissariato alle Bonifiche ex OO.P.C.M. n. 3849/10 e n. 3891/10, l Istituto Superiore di Sanità, l Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, il Centro Interdipartimentale Ricerca Ambiente della Università di Napoli Federico II, con l obiettivo di testare la sanità delle produzioni agricole, quali marcatori delle matrice suolo che in questi comuni è stato oggetto dell interramento illegale e incontrollato di rifiuti nell ambito del cd fenomeno della Terra dei Fuochi; 2. di attribuire al programma un carattere di intervento pilota per la definizione di un approccio integrato di intervento da estendersi a tutte le aree agricole dei comuni con analoghe problematiche di inquinamento del territorio rurale, inseriti nel Patto per la Terra dei Fuochi siglato a Napoli l 11 luglio 2013; 3. di rinviare la definizione puntuale degli interventi alla redazione di un programma operativo che gli Enti sottoscrittori si impegnano a definire di concerto entro 20 giorni dalla sottoscrizione dello schema di protocollo; 4. di affidare al Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali tutti gli adempimenti di competenza della Regione Campania volti a dare attuazione alle azioni di cui al presente provvedimento; 5. di stabilire un primo stanziamento per l attuazione del programma integrato di interventi urgenti, che verrà successivamente rimpinguato, pari a 600.000 euro, la cui copertura finanziaria sarà garantita a valere sulle risorse di cui al Piano di Riparto dei Fondi FSC 2007-2013, definito con DGR 604/2011 e ss.mm.ii., nell ambito delle finalità di cui alla DGR n. 169 del 03/06/2013, recante Approvazione schema di Protocollo d'intesa tra Regione Campania, Incaricato per il fenomeno dei roghi dei rifiuti ex O.M.I. del 26.11.2012, Comuni ed Enti vari, in considerazione

del carattere propedeutico degli interventi in parola rispetto alle azioni programmate con il citato provvedimento; 6. di modificare, per l effetto, in parte qua, la DGR n. 169 del 03/06/2013 e demandare al dirigente competente l adozione degli atti conseguenti; 7. di trasmettere copia del presente atto al Settore Stampa, documentazione, informazione e Bollettino Ufficiale per la pubblicazione sul BURC.