Il quotidiano Quasi tutti i grandi quotidiani italiani sono nati durante il Risorgimento ( seconda metà 1800.) L'Osservatore Romano (il giornale ufficiale del Vaticano) è del 1845. La Nazione di Firenze è del 1859. Il Corriere della Sera (di Milano) è del 1876. Il Messaggero (di Roma) è del 1878. La Gazzetta dello Sport, è del 1896. Il primo quotidiano politico è stato invece l'avanti, organo del partito socialista (1896). Nel 1901 nasce infine Il Giornale d'italia, oggi sparito, importante per aver introdotto la "terza pagina" destinata alla cultura. Del Novecento sono il quotidiano economico il Sole 24 ore, della Confindustria (1946); La Repubblica, fondata da Eugenio Scalfari nel 1976.
Sempre del Novecento sono numerosi giornali veri e propri organi di partito. Il Giornale (fondato nel 1974 dal giornalista liberale Indro Montanelli, oggi proprietà di Berlusconi); L'Indipendente (destra berlusconiana); Libero (berlusconiano); Il Secolo d'italia ( Alleanza Nazionale); Il Foglio ( Berlusconi); La Padania (Lega Nord); Il Manifesto e Liberazione (sinistra); l'unità (PD).
I giornali nazionali più importanti sono: 1 Il Corriere della Sera (di Milano, ma con edizioni locali in diverse città), circa 680.000 copie di tiratura. 2 La Repubblica (di Roma, ma con edizioni locali in diverse città), circa 630.000 copie di tiratura. 3 La Stampa (di Torino), circa 320.000 copie di tiratura
Numero di lettori dei quotidiani in Italia: certamente questo è uno dei paesi in cui si leggono meno e secondo il World Press Trends questo è il grafico relativo ai lettori ogni 1000 abitanti in Europa.
La struttura del giornale Il giornale classico si sviluppa su 9 colonne di testo. Solo per le notizie di eccezionale importanza si può avere un titolo a nove colonne, grande cioè quanto tutta la larghezza del giornale
L intervista è un articolo in cui il giornalista fa domande a un interlocutore. le parole pronunciate dalla persona intervistata sono scritte tra virgolette. La notizia (o trafiletto): presentazione di un avvenimento nelle sue linee essenziali: a seconda delle dimensioni si possono distinguere Fate trafiletto clic per (notizia aggiungere brevissima), breve un (notizia titolo breve), notizia (notizia completa). Il pezzo (o articolo) indica un testo più lungo, in cui la notizia viene riportata con maggiori dettagli Esistono numerosi tipi di pezzo a seconda del modo in cui si riportano i fatti: il servizio, il reportage, l'inchiesta, l'intervista ecc. Il servizio è una notizia con approfondimenti che analizzano tutta la situazione che ruota intorno all'informazione centrale. Il reportage è un articolo lungo che analizza un fatto o una situazione. Raccoglie dati per raccontare in modo ampio e dettagliato un contesto generale (un reportage sull'inquinamento in una certa città, o sulla condizione della donna in una certa nazione, per esempio). L'inchiesta è una vera e propria indagine. Cerca di scoprire cosa c'è dietro un fatto ( A chi fa comodo l'immigrazione clandestina?).qualche volta una inchiesta giornalistica provoca l'apertura di una inchiesta della polizia.
L articolo di fondo (o semplicemente fondo) si chiama così perché occupa una colonna a sinistra sulla prima pagina del giornale e arriva fino in fondo al foglio. Se non è firmato è del Direttore. L editoriale L'unica differenza dal fondo consiste nel fatto che è scritto da una "personalità autorevole" e non direttamente dal Direttore. Per questo è un articolo firmato. Il corsivo è un commento breve, polemico o ironico, su un fatto di attualità o su una questione all'ordine del giorno. Spesso il corsivo è e vuole essere un po' velenoso. La rubrica è lo spazio fisso affidato ad un giornalista di prestigio: ha un titolo che la caratterizza. La terza pagina è lo spazio dedicato alla cultura. Elzeviro è l'articolo di apertura della terza pagina Coccodrillo è il pezzo scritto in memoria di un personaggio importante; viene pubblicato appena diffusa la notizia della sua morte. La vignetta è l'immagine satirica affidata al disegnatore umoristico: negli ultimi anni il vignettista è diventato qualche volta una firma prestigiosa quanto e più di quella di un giornalista.