REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

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PROVINCIA DI RAVENNA Regolamento n. 25 REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA Approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 23 del 16 Aprile 2013

INDICE: Art. 1: Finalità e oggetto del regolamento p. 2 Art. 2: Trasparenza, informazione e pubblicazione p. 2 Art. 3: Definizioni p. 2 Art. 4: Diritto di accesso p. 3 Art. 5: Responsabile del procedimento p. 3 Art. 6: Modalità di esercizio del diritto di accesso p. 3 Art. 7: Contenuto della richiesta di accesso p. 4 Art. 8: Termini del procedimento p. 4 Art. 9: Accesso informale ai documenti amministrativi p. 4 Art. 10: Accesso formale ai documenti amministrativi p. 5 Art. 11: Garanzie e modalità del rilascio dei documenti p. 5 Art. 12: Diritto di accesso del difensore civico provinciale p. 6 Art. 13: Limitazioni al diritto di accesso p. 6 Art. 14: Documenti esclusi dal diritto di accesso p.6 Art. 15: Differimento e non accoglimento della richiesta di accesso p. 7 Art. 16: Tutela della riservatezza p. 7 Art. 17: Discipline speciali p. 8 Art. 18: Consultazione dei documenti conservati nell archivio di deposito e nell archivio storico p. 8 Art. 19: Accesso ai sensi dell articolo 391 quater c.p.p. p. 8 Art. 20: Accesso delle organizzazioni sindacali p. 8 Art. 21: Accesso dei Consiglieri Provinciali p. 9 Art. 22: Rinvio ed adeguamento automatico p. 9 Art. 23: Entrata in vigore p. 9 1

Art. 1 Finalità e oggetto del regolamento 1. Il presente Regolamento per la disciplina dell accesso agli atti e documenti amministrativi è adottato in ottemperanza dei principi di imparzialità e buon andamento sanciti dall art. 97 della Costituzione, in esecuzione di quanto stabilito nel Capo V della Legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e dello Statuto della Provincia. 2. Il presente Regolamento disciplina le misure organizzative per l esercizio del diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi garantito dall Amministrazione Provinciale di Ravenna a chiunque ne abbia diritto, allo scopo di garantire la partecipazione al procedimento amministrativo ed attuare il principio di pubblicità e trasparenza dell attività amministrativa, nel contemperamento con il diritto alla riservatezza dei terzi. Art. 2 Trasparenza, informazione e pubblicazione 1. L Amministrazione Provinciale garantisce la massima trasparenza nelle fasi dei propri procedimenti amministrativi e permette la visibilità e la conoscibilità esterna del proprio operato, nel rispetto dell Art. 117, comma 2, lettera m), della Costituzione. 2. La trasparenza è intesa come massima accessibilità, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sul sito istituzionale dell amministrazione provinciale, alle informazioni concernenti le attività svolte dall ente oltre che alle deliberazioni degli organi collegiali, al fine di garantire e favorire la partecipazione del cittadino, nel rispetto dei principi di buon andamento ed imparzialità. Art. 3 Definizioni 1.Ai fini del presente regolamento si intende per: a) documento amministrativo, ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie, del contenuto di atti, anche interni, relativi ad uno specifico procedimento, adottati e/o detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale; b) diritto di accesso, il diritto degli interessati di prendere visione e/o di estrarre copia di documenti amministrativi; c) interessati, tutti i soggetti, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l accesso; d) controinteressati, tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall esercizio dell accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza; e) Legge : legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni; f) Regolamento sull accesso ai documenti amministrativi : D.P.R. 12 aprile 2006 n. 184; g) Codice, Codice in materia di tutela dei dati personali : Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 e successive modificazioni ed integrazioni; h) U.R.P.: Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia. 2. Non sono accessibili le informazioni in possesso dell amministrazione che non abbiano la forma di documento amministrativo, salvo quanto previsto dal Codice in materia di accesso a dati personali da parte del soggetto cui i dati si riferiscono. 2

Art. 4 Diritto di accesso 1. Il diritto di accesso ha per oggetto i documenti amministrativi, così come definiti dall art. 3, comma 1, lettera a), del presente Regolamento, materialmente esistenti al momento della richiesta e detenuti, alla stessa data, dall amministrazione provinciale. 2. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è esercitabile da chiunque abbia un interesse concreto, diretto ed attuale, pubblico o privato, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata ai documenti oggetto della richiesta di accesso, compresi i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati. 3. Il diritto di accesso si esercita mediante la presa visione e/o estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e nei limiti previsti dal presente Regolamento e dalla Legge. 4. L accesso, ove consentito, si esercita sugli atti nello stato in cui si trovano e non sono ammesse richieste volte ad ottenere estrapolazioni o elaborazioni di dati in essi contenuti. 5. Il diritto di accesso è esercitabile fino a quando l amministrazione provinciale ha l obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere. Art. 5 Responsabile del procedimento 1. Il responsabile del procedimento è il dirigente competente a formare il documento o a detenerlo stabilmente. Lo svolgimento degli adempimenti inerenti il procedimento può essere assegnato, dal dirigente, ad uno o più dipendenti del proprio settore, tenuto conto dell organizzazione e dei profili di competenza. 2. Il responsabile del procedimento è tenuto a dare comunicazione dell istanza ai soggetti controinteressati, individuati o facilmente individuabili, che dall esercizio dell accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza, mediante invio di copia dell istanza con raccomandata con avviso di ricevimento o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione. 3. I controinteressati hanno 10 giorni di tempo dal ricevimento della predetta comunicazione per presentare motivata e documentata opposizione alla richiesta di accesso. 4. Accertata la ricezione della comunicazione e decorso il termine perentorio previsto dal precedente comma, il responsabile del procedimento assume la propria decisione in merito alla richiesta di accesso e conclude il procedimento. Art. 6 Modalità di esercizio del diritto di accesso 1.La richiesta, redatta su appositi modelli, può essere presentata alla Provincia in uno dei seguenti modi: A- per posta certificata all indirizzo PEC della Provincia secondo le indicazioni contenute in apposito vademecum rintracciabile sul sito istituzionale della Provincia e presso l U.R.P; B- mediante fax; C- per via postale a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento; D- di persona, presso l U.R.P. 2. L U.R.P. fornisce agli utenti tutte le spiegazioni ed informazioni riguardanti il diritto di accesso agli atti. 3. La modulistica relativa alla richiesta di accesso agli atti è reperibile presso l U.R.P. della Provincia e sul sito istituzionale. 3

4. La richiesta debitamente e correttamente compilata, una volta ricevuta e protocollata, viene trasmessa al settore interessato per gli adempimenti di competenza. 5. Se la richiesta è irregolare o incompleta, entro 10 giorni il responsabile del procedimento ne dà comunicazione al richiedente con ogni mezzo (PEC, fax, raccomandata con ricevuta di ritorno) idoneo a comprovarne la ricezione, invitandolo a regolarizzare l istanza nel termine di 10 giorni dal ricevimento della medesima, trascorso il quale l istanza viene archiviata. La richiesta di integrazione dell istanza interrompe il termine di conclusione del procedimento che ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta corretta e completa. 6. Nel caso in cui il soggetto nell istanza indichi un settore diverso da quello competente, il settore che ha erroneamente ricevuto l istanza la trasmette d ufficio a quello competente ad evaderla, senza ulteriore aggravio del procedimento. Art. 7 Contenuto della richiesta di accesso 1. La richiesta deve contenere almeno le seguenti informazioni: - l identità dell interessato, comprovata da fotocopia del documento di identità, in corso di validità, ed in caso di poteri rappresentativi, da idonea documentazione comprovante il titolo di rappresentanza ; - gli estremi del documento oggetto della richiesta ovvero gli elementi necessari ad una sua facile individuazione; - l interesse, diretto, concreto ed attuale, connesso alla richiesta e, ove occorra, la comprova del medesimo. 2. Non sono accoglibili richieste generiche, che non forniscano gli elementi necessari all esatta individuazione della documentazione richiesta. Art. 8 Termini del procedimento 1. Fatte salve le cause legittime di sospensione ed interruzione del termine e fatto salvo l accesso informale, la visione o l estrazione di copia degli atti è consentita entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta salvo che non siano necessari termini più ampi, comunque definibili in 90 o massimo 180 giorni, tenuto conto della particolare tipologia della richiesta o nel caso in cui la stessa comporti procedimenti particolarmente complessi che producono un aggravamento dell attività degli uffici tale da intralciarne il regolare funzionamento. 2. Sono cause di interruzione la richiesta di chiarimenti istruttori di cui al comma 5 dell articolo 6 del presente Regolamento. 3. Se la richiesta è irregolare o incompleta, entro 10 giorni il responsabile del procedimento ne dà comunicazione al richiedente con ogni mezzo (pec, fax, raccomandata con ricevuta di ritorno) idoneo a comprovarne la ricezione. In tal caso, il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta corretta. 4. Costituisce causa di sospensione la notifica al controinteressato di cui al comma 2 dell articolo 5 del presente Regolamento. Art. 9 Accesso informale ai documenti amministrativi 1. L accesso può essere esercitato in via informale qualora, in base alla natura del documento richiesto, non risulti l esistenza di soggetti controinteressati e per tutte le richieste di accesso aventi ad oggetto atti pubblici o assoggettati a pubblicità obbligatoria. 4

2. La richiesta informale può essere anche verbale rivolta all URP o direttamente alla struttura organizzativa competente a formare l atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente, ove conosciuta. 3. Il richiedente, previa dimostrazione della propria identità personale, deve indicare gli estremi del documento oggetto della richiesta o fornire tutte le indicazioni utili alla sua esatta individuazione. 4. La richiesta di accesso informale viene esaminata immediatamente e senza formalità, sempre che non sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sussistenza dell interesse e sull accessibilità al documento. 5. L ufficio ricevente accoglie ed esaurisce la richiesta mediante esibizione del documento, laddove immediatamente disponibile. 6. Si prescinde, altresì, da qualsiasi formalità per le richieste di consultazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica, della raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, dello Statuto e dei Regolamenti provinciali, degli atti pubblicati all Albo on line della Provincia esercitabile direttamente all U.R.P. 7. La richiesta, ove provenga da una pubblica amministrazione, è presentata dal titolare dell ufficio interessato o dal responsabile del procedimento ed è trattata ai sensi dell art. 22, comma 5, della Legge. 8. L Amministrazione, qualora, a seguito della presentazione della richiesta informale di accesso, riscontri l esistenza di soggetti controinteressati, invita l interessato a presentare richiesta formale di accesso di cui al seguente articolo. Art. 10 Accesso formale ai documenti amministrativi 1. E necessaria richiesta formale nei seguenti casi: - quando non è possibile l accoglimento immediato della richiesta in via informale, per la disponibilità, la natura o la quantità dei documenti coinvolti; - quando sorgano dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sui suoi poteri rappresentativi, sulla sussistenza dell interesse e sull accessibilità del documento; - qualora esistano soggetti potenzialmente controinteressati all immediato accoglimento dell istanza; - in ogni caso in cui il cittadino lo ritenga opportuno. 2. La richiesta di accesso formale, esercitata mediante istanza scritta, è presentata, di norma, in carta semplice salvo espressa richiesta di copia conforme all originale di cui si richiede l accesso. La struttura ricevente rilascia immediatamente ricevuta della richiesta all istante sempre che non sia possibile l accoglimento immediato della medesima in via informale. 3. Le richieste di accesso formale a mezzo del servizio postale devono essere effettuate con raccomandata con avviso di ricevimento. La data di presentazione è quella in cui l istanza perviene all Amministrazione e la ricevuta di ritorno equivale a comunicazione della ricezione dell istanza, al fine del computo dei termini. Art. 11 Garanzie e modalità del rilascio dei documenti 1. L atto di accoglimento della richiesta di accesso contiene l indicazione della struttura organizzativa competente, del responsabile del procedimento, della sede presso cui rivolgersi e delle modalità di esercizio dell accesso stesso. 2. L esercizio del diritto di accesso mediante l esame dei documenti amministrativi è gratuito mentre il rilascio di copia è subordinato al rimborso dei costi di riproduzione, ricerca e visura nella 5

misura stabilita dall amministrazione, salve comunque le disposizioni vigenti in materia di bollo e di diritti di segreteria. La trasmissione della documentazione richiesta potrà avvenire secondo le seguenti modalità: - a mezzo di Posta Elettronica Certificata; - mediante consegna diretta; - a mezzo postale, previo pagamento delle spese di spedizione. 3. L esame avviene alla presenza di un dipendente provinciale ed è effettuato dal richiedente o da persona delegata. L interessato può prendere appunti, forografare e trascrivere i documenti presi in visione. 4. L accesso si esercita sugli atti nello stato e luogo in cui si trovano. I documenti sui quali è consentito l accesso non possono essere asportati dal luogo presso cui sono dati in visione, né in alcun modo alterati. 5. L interessato può richiedere copia conforme del documento oggetto della richiesta, in tal caso sia l istanza che la copia rilasciata devono essere in regola con quanto disposto dalla legislazione in materia di bollo salvo relative esenzioni. 6. La Provincia favorisce l esercizio del diritto di accesso attraverso gli strumenti telematici ed informatici, trasmettendo i documenti con modalità che ne garantiscano l inalterabilità e l immodificabilità. Le modalità di invio delle domande e le relative sottoscrizioni sono disciplinate dall articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, e successive modificazioni, degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005 n. 68 e dal decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82 e successive modificazioni. ART 13 REGOLAM 184/2006 Art. 12 Diritto di accesso del difensore civico provinciale 1. Il Difensore Civico provinciale ha diritto di accesso ai documenti amministrativi formati o detenuti dalla Provincia, ed esercita tale facoltà mediante semplice richiesta al competente responsabile del procedimento. 2. Il Difensore Civico ha altresì accesso alle altre informazioni disponibili utili allo svolgimento del proprio incarico nel rispetto della normativa prevista dal Codice in materia di tutela dei dati personali. 3. Il Difensore Civico è tenuto al rispetto delle norme in materia di tutela della riservatezza dei dati di cui entra in possesso nell esercizio delle attività finalizzate allo svolgimento del proprio incarico. Art. 13 Limitazioni al diritto di accesso 1. L accesso ai documenti può essere limitato, mediante l oscuramento di alcuni contenuti, quando sia necessario al fine di salvaguardare la riservatezza dei terzi e nel caso in cui le informazioni siano eccedenti o non pertinenti per il richiedente, secondo valutazione condotta con riferimento a quanto dichiarato dallo stesso nell istanza di accesso. 2. Per gli atti e documenti riguardanti la concessione di sussidi e provvidenze, per effetto di particolare motivazioni connesse con lo stato di necessità e o di salute, l accesso al documento può essere limitato relativamente ai motivi. Art. 14 Documenti esclusi dal diritto di accesso 6

1. Fermo restando i casi di esclusione dal diritto di accesso espressamente previsti dall articolo 24 della Legge. L amministrazione, previa valutazione accurata degli elementi a sua disposizione, esclude l accesso alle seguenti tipologie di documenti: - documenti che riguardano la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, gruppi, imprese ed associazioni, in particolare si intendono esclusi dall accesso: i rapporti informativi sul personale dipendente; accertamenti medico-legali e relativa documentazione; documenti ed atti relativi alla salute delle persone ovvero concernenti condizioni psicofisiche o sociali delle medesime; documentazione concernente situazioni private del dipendente; documentazione attinente a procedimenti penali e disciplinari, inchieste ispettive sommarie e formali, dispensa dal servizio; - verbale ed atti istruttori relativi alle commissioni di indagine ove venga prevista la segretezza dei lavori; - qualsiasi documento comunque contenente dati personali sensibili a norma del Codice, sempre che l interesse sotteso all istanza di accesso non possa essere agevolmente soddisfatto con il rilascio di copie di atti prive delle parti contenenti i dati in questione; - rapporti alla Procura Generale e alle Procure Regionali della Corte dei Conti e richieste o relazioni di dette procure ove siano nominativamente individuati soggetti per i quali si appalesa la sussistenza di responsabilità amministrative, contabili,civili e penali. Sono inoltre esclusi dall accesso, per motivi di tutela della riservatezza, gli atti non formali e gli atti di rilievo puramente interno quali: le note d ufficio; il brogliaccio relativo alle sedute di Giunta e di Consiglio Provinciali redatto dal Segretario Generale; gli atti non formali delle commissioni giudicatrici dei concorsi ; i progetti non ancora deliberati, annotazioni, appunti e bozze preliminari; la corrispondenza e gli atti interni attinenti la tutela dei diritti dell ente e la difesa delle altrui pretese inclusi i pareri legali, salvo che gli stessi costituiscano presupposto logico giuridico richiamato in atti non esclusi dall accesso; i documenti inerenti l attività preliminare e preordinata all informazione, alla consultazione, alla concertazione e alla contrattazione sindacale, fermi restando i diritti sindacali previsti anche dai protocolli sindacali. Art. 15 Differimento e non accoglimento della richiesta di accesso 1. L amministrazione con apposito atto motivato può differire o non accogliere il diritto di accesso al fine di tutelare temporaneamente gli interessi coinvolti o salvaguardare specifiche esigenze della medesima soprattutto nella fase preparatoria di atti e provvedimenti ed in relazione a quei documenti la cui conoscenza potrebbe compromettere il buon andamento o l efficacia dell azione amministrativa od ostacolare l attività degli uffici e dei servizi anche in rapporto alla natura dei documenti. 2. Il differimento, oltre che nei casi previsti da disposizioni normative, può essere disposto in relazione a documenti formati da una pubblica amministrazione che, a seguito di eventuale consultazione, ne ha differito l accesso. 3. L atto con cui si dispone il differimento o il rifiuto dell accesso deve indicarne la durata e la motivazione comprensiva delle ragioni di fatto e di diritto che giustificano la limitazione o il non accoglimento della richiesta di accesso nonchè le modalità di esercizio delle tutele giurisdizionali. Art. 16 Tutela della riservatezza 1. L amministrazione garantisce comunque ai richiedenti l accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare e difendere i propri interessi giuridici. 7

2. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, in particolare con riferimento ai dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, l accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dal Codice in materia di tutela dei dati personali. In questi casi l amministrazione dovrà valutare che l interesse o il diritto per il quale l interessato esercita l accesso, sia di rango almeno pari alla tutela della riservatezza degli elementi contenuti nel documento ovvero consista in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale ed inviolabile. 3. Non è consentito riprodurre, diffondere o comunque utilizzare a fini commerciali le informazioni ottenute mediante l esercizio del diritto di accesso a dati riservati. Art. 17 Discipline speciali 1. Nelle materie oggetto di discipline speciali il presente Regolamento trova applicazione in via residuale ed ove espressamente previsto 2. L accesso in materia di informazione ambientale è disciplinato dal D. Lgs. 19 agosto 2009 n. 195 e successive modificazioni ed integrazioni. 3. L accesso agli atti nelle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici è disciplinato dall articolo 13 del D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. 4. L accesso ai dati personali è disciplinato dall articolo 7 del Codice in materia di tutela dei dati personali e successive modificazioni ed integrazioni. 5. L accesso degli atti conservati nell archivio storico è disciplinato dal D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137". Art. 18 Consultazione dei documenti conservati nell archivio di deposito e nell archivio storico 1. I documenti conservati nell'archivio storico ed in quello di deposito sono liberamente consultabili per scopi storici, di ricerca o di studio, ad eccezione di quelli ritenuti riservati per disposizione di legge o tutelati quali dati sensibili o giudiziari. 2. La consultazione avviene nel rispetto della normativa vigente, di quella in materia di beni culturali e di quanto previsto nel Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti dei dati personali per scopi storici, allegato a) al D. LGS 30 giugno 2003, n. 196. 3. Gli studiosi sono tenuti a rispettare il Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici (G.U. n. 80 del 5 aprile 2001). Art. 19 Accesso ai sensi dell articolo 391 quater c.p.p. 1. Quando l accesso sia richiesto da un legale per lo svolgimento del proprio mandato difensivo nei confronti di imputati in procedimenti penali, il responsabile del procedimento, verificata la titolarità del richiedente attraverso l esibizione del mandato, accoglie la domanda consentendo al legale sia la visione che l estrazione di copia dei documenti richiesti secondo le modalità di cui all art. 11 del presente Regolamento. 2. La documentazione amministrativa che riguarda la responsabilità penale resta riservata sino alla chiusura delle indagini preliminari ai sensi dell articolo 329 c.p.p. Art. 20 Accesso delle organizzazioni sindacali 8

1. A tutela di interessi superindividuali è consentito l accesso alle organizzazioni sindacali per la conoscenza degli atti concernenti la corresponsione di premi e di incrementi salariali del personale dipendente purché se ne dimostri documentato attuale e concreto interesse. 2. Il responsabile del procedimento ai fini del riscontro dell istanza valuta, ai sensi della vigente normativa, il puntuale rispetto della disciplina di legge, di regolamento e di tutela della riservatezza dei soggetti interessati, purchè l accesso non costituisca preventivo e generalizzato controllo dell attività dell Amministrazione. Art. 21 Accesso dei Consiglieri Provinciali 1. L accesso dei consiglieri è disciplinato dall articolo 43 comma 2 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e dal Regolamento per l accesso agli atti e ai documenti amministrativi da parte dei Consiglieri della Provincia di Ravenna. Art. 22 Rinvio ed adeguamento automatico 1. Per quanto non espressamente previsto nel vigente Regolamento si applicheranno tutte le norme vigenti in materia. 2. Le disposizioni legislative e statutarie indicate nel presente Regolamento si intendono sostituite, a mezzo di automatico adeguamento, con l eventuale normativa sopravvenuta, salvo che quest ultima comporti la necessità di modifica espressa onde evitare profili di incompatibilità, dubbi interpretativi o necessità e/o opportunità di raccordo con e/o tra le disposizioni del Regolamento. Art. 23 Entrata in vigore 1. Il presente Regolamento entra in vigore, ai sensi dell articolo 48 comma 2 del vigente regolamento del Consiglio Provinciale, il primo giorno del mese successivo alla data di avvenuta esecutività della deliberazione di approvazione. 2. Con l entrata in vigore del presente regolamento si considerano decadute precedenti disposizioni regolamentari in materia. 3. Il presente Regolamento è pubblicato sul sito internet della Provincia di Ravenna: www.provincia.ra.it/regolamenti. 9