Una Città che cambia. Benessere equo sostenibile di Fano e flussi di pendolarismo. In collaborazione a: Comune di Fano

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Una Città che cambia Benessere equo sostenibile di Fano e flussi di pendolarismo Comune di Fano In collaborazione a: Assessorato al governo del Territorio

Il progetto In questo documento sono esposti alcuni risultati del lavoro di analisi effettuato a scala comunale attraverso la rappresentazione del Benessere Equo e Sostenibile di Fano (BES). Il BES è un indice creato dall ISTAT e dal CNEL per valutare lo sviluppo di una società non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e ambientale, che integra l indicatore dell attività economica, il PIL, con misure delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali del benessere, e con misure di diseguaglianza e sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il BES fornisce un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che descrivono l evoluzione di un dato territorio, assumendo come punto di partenza la multidimensionalità del benessere e analizzando un ampio numero di indicatori. Il Comune di Fano ha deciso di dotarsi di questa misura della qualità della vita stimolato dall esperienza intrapresa dalla Provincia di Pesaro e Urbino e da quelle effettuate su alcuni comuni capoluogo di Provincia nel progetto UrBes 215. Lo scopo è quello di ottenere un quadro sintetico di indicatori da poter monitorare nel tempo, attraverso il quale l amministrazione comunale può confrontarsi nell adattare le politiche messe in campo con l andamento di specifici fenomeni che interessano il territorio. Il calcolo di questa misura del benessere è stato effettuato attraverso la selezione di una serie di indicatori disponibili alla scala di analisi di questo lavoro, che potessero rappresentare al meglio ognuno dei settori che compongono il BES. Si è quindi strutturato il lavoro in 11 voci (aree tematiche), basate su insiemi di indicatori già presenti in altre esperienze BES, ma anche nuovi ed inediti. Tale selezione di indicatori, che in alcuni casi differiscono da quelli finora adottati nelle esperienze di calcolo del BES, è stata dettata da motivazioni di necessità dovute alla reperibilità dei dati in comuni non capoluogo di Provincia. Tuttavia, essa può costituire un esperienza pilota nella definizione di un set di variabili che possono rappresentare il benessere di comuni che non sono capoluoghi di provincia. Questa proposta è quindi potenzialmente replicabile in altri comuni italiani e può costituire un elemento innovativo di misura del benessere alternativo al PIL. Di seguito viene quindi presentato un cruscotto statistico che costituisce un ipotesi di lavoro per un indice municipale di benessere equo e sostenibile. Per ogni settore vengono presentati dei dati in forma di grafico lineare, accompagnati da testo esplicativo. I grafici sono suddivisi da una barra verticale centrale. A destra della barra centrale vengono presentati gli indicatori per i quali più è alto il valore (quindi più esso si trova verso destra) e maggiore è il livello di benessere. A sinistra della barra centrale vengono presentati gli indicatori per cui minore è il valore (quindi più esso si trova verso destra) e maggiore è il livello di benessere.

Salute Tasso di mortalità infantile Per 1. nati vivi 211 Speranza di vita alla nascita - maschi Numero medio di anni 213 Provincia 8,6 Regione 18,8 Provincia 8,3 Regione 8,7 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Tasso standardizzato di mortalità per accidenti da trasporto Per 1. persone di 15-34 anni 211 Provincia 2 Regione 1,3 Speranza di vita alla nascita - femmine Numero medio di anni 213 Provincia 85,8 Regione 85,5 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Tasso standardizzato di mortalità per tumore Per 1. persone di 2-64 anni 211 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Provincia 8,6 Regione 8,6 Speranza di vita e mortalità per incidenti elevate, mortalità infantile contenuta Tasso standardizzato di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso Per 1. persone di 2-64 anni 211 Provincia 27,1 Regione 27, 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Gli aspetti relativi alla salute della popolazione fanese vengono considerati, sulla linea di altre esperienze BES nazionali, in base a una serie di indicatori che fanno riferimento alla mortalità e alla speranza di vita. Tali indicatori, essendo tutti calcolati attraverso le tavole di mortalità prodotte dall ISTAT, sono disponibili ad un massimo livello di dettaglio che corrisponde a quello provinciale. Pertanto, la salute della popolazione dei residenti fanesi viene equiparata a quella dei residenti della Provincia di Pesaro e Urbino. A Fano, la speranza di vita dei maschi è leggermente inferiore alla media regionale, mentre quella delle femmine è leggermente superiore. Troviamo quindi i due indicatori in una situazione di equilibrio sostanziale con quelli espressi dalla Regione. Diversamente, il tasso di mortalità infantile è nettamente inferiore a quello regionale, delineando un quadro piuttosto positivo per Fano. La mortalità per tumore si colloca invece agli stessi livelli di quella presente in Regione. I dati che risultano peggiori in comparazione alla Regione riguardano la mortalità per accidenti di trasporto e quella per demenze e malattie del sistema nervoso, sui quali influiscono rispettivamente un quadro dell incidentalità caratterizzato da un discreto numero di morti e feriti e una forte presenza di popolazione anziana che è tendenzialmente soggetta a rischi considerevoli di demenza e malattie del sistema nervoso centrale.

Istruzione Indice di non conseguimento della scuola del primo ciclo Per 1 persone 15-62 anni 211 Fano 5,4 Provincia 6,7 Regione 7,3 Tasso di partecipazione alla scuola dell infanzia Per 1 bambini di 4-5 anni a.s. 212/13 Provincia 96,1 Regione 95,7 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione Per 1 persone 18-24 anni 211 Fano 1,5 Provincia 11, Regione 11,7 Incidenza popolazione con laurea o altro titolo superiore al diploma di scuola secondaria superiore Per 1 abitanti 211 Fano 14,2 Provincia 11,3 Regione 11,2 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) Per 1 persone 15-29 anni 211 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Fano 15,6 Provincia 15,7 Regione 16, Alta concentrazione di laureati e buoni livelli di partecipazione al sistema di istruzione e formazione Il tasso di partecipazione alla scuola dell infanzia (che viene considerato anche in questo caso equiparando Fano alla Provincia di Pesaro e Urbino) appare peggiore di quello regionale, mentre la quota di fanesi in possesso di un titolo formativo universitario e/o di alto livello è più elevata rispetto alla Provincia di Pesaro e Urbino e alla Regione Marche. Allo stesso modo, l indice di non conseguimento della scuola del primo ciclo, l incidenza dell uscita precoce dal sistema scolastico e la quota di giovani che non sono inseriti in percorsi formativi e professionali (Neet) risultano migliori di quelli provinciali e regionali. Ne consegue un quadro dell istruzione fanese di profilo più elevato rispetto a quello degli altri territori considerati, sul quale influiscono sia la dimensione urbana della città, potenzialmente capace di attirare quote di laureati con i suoi servizi e la sua vivacità culturale, sia la presenza di un mercato lavorativo che offre opportunità di impiego per personale altamente qualificato.

Lavoro Tasso di disoccupazione specifico Per 1 persone attive (FL) 211 Tasso di occupazione specifico Per 1 persone attive (FL) 211 Fano 7,8 Provincia 6,9 Regione 6,8 Fano 9,3 Provincia 91,5 Regione 91,4 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Bassa occupazione e consistente disoccupazione con elevata partecipazione delle donne al mercato del lavoro Femmine su popolazione occupata Per 1 occupati 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 211 Fano 44,1 Provincia 43, Regione 43,5 Partecipazione delle donne al mercato del lavoro Per 1 persone attive (FL) 211 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Fano 45,3 Provincia 44,1 Regione 44,5 Il quadro espresso dai principali indicatori riferiti al mercato del lavoro qualifica Fano come un Comune in cui occupazione e disoccupazione hanno scontato un forte impatto della crisi economica (specialmente sul settore secondario), esprimendo valori peggiori in comparazione a Provincia e Regione. Diversamente, l occupazione femminile e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro (quota di donne appartenenti alla popolazione attiva) risultano migliori di quelle provinciali e regionali. Fano presenta problemi occupazionali piuttosto marcati e strettamente relazionati alla crisi economica, ma vanta una quota elevata di donne inserite all interno del mercato del lavoro.

Benessere economico Contribuenti IRPEF con reddito inferiore a 1. euro Per 1 contribuenti 214 Fano 29,8 Provincia 31, Regione 3,5 Metri quadrati per abitante nelle abitazioni occupate Metri quadrati per abitante 211 Fano 42,9 Provincia 41,6 Regione 41,3 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Disuguaglianza nella distribuzione del reddito (Indice di Gini) 1=valore massimo di disuguaglianza 214 1,9,8,7,6,5,4,3,2,1 Fano,2 Provincia,21 Regione,19 Forte benessere abitativo, difficoltà economiche e polarizzazione dei redditi contenute I contribuenti IRPEF fanesi con redditi inferiori a 1. euro annui sono in quota sensibilmente inferiore a quelli presenti in Provincia e in Regione. Allo stesso modo, i metri quadrati per abitante nelle abitazioni occupate esprimono un dato migliore di quello provinciale e regionali, mentre la disuguaglianza nella distribuzione del reddito si colloca all incirca sugli stessi livelli degli ambiti di riferimento. Nonostante i problemi occupazionali, Fano risulta una città piuttosto ricca in termini complessivi, in cui la popolazione con bassi livelli reddituali seppur presente in quota considerevole è inferiore a quella di Provincia e Regione. Si è inoltre in presenza di una ricchezza abitativa consistente e di una bassa disuguaglianza nella distribuzione dei redditi che rende la città scarsamente esposta a polarizzazioni reddituali.

Relazioni sociali Elevata presenza di istituzioni non profit, scarso numero di volontari Istituzioni non profit Per 1. abitanti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 211 Fano 7,9 Provincia 66,7 Regione 69,2 Volontari delle unità locali delle istituzioni non profit Per 1. abitanti 211 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 Fano 48,4 Provincia 112,7 Regione 1,3 Dal punto di vista delle relazioni sociali Fano risulta piuttosto virtuoso in relazione alla presenza di istituzioni non profit, che sono presenti in quota superiore alla Provincia e alla Regione. Tuttavia, il numero di volontari di queste istituzioni appare molto più basso rispetto agli altri due territorio di riferimento, facendo ipotizzare un tessuto non profit piuttosto sviluppato e composto da molte istituzioni che conta un basso numero di volontari.

Politica e istituzioni Partecipazione elettorale (Elezioni regionali 215) Per 1 aventi diritto al voto 215 Bassa partecipazione elettorale, discreta presenza di donne in politica Fano 49,4 Provincia 5,5 Regione 49,8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Donne e rappresentanza politica a livello locale (Consigli) Per 1 membri di consigli 215 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Fano 37,5 Provincia 7,7 Regione 21,6 Donne negli organi decisionali (Giunte) Per 1 membri di giunte 215 Fano 37,5 Provincia 7,7 Regione 42,9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 La partecipazione politica dei fanesi alle elezioni è sensibilmente inferiore a quella provinciale e regionale, qualificando Fano come una città in cui la disaffezione nei confronti della politica riguarda ca. un cittadino su due. La città può invece vantare un elevata presenza femminile di rappresentanti istituzionali nel consiglio comunale, che risulta di molto più alta rispetto a quella di Provincia e Regione. Anche la presenza di donne nella giunta comunale è significativa e risulta di molto più alta rispetto a quella della giunta provinciale, ma sensibilmente più bassa rispetto alla giunta regionale.

Sicurezza Tasso di omicidi Per 1. abitanti 212 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Provincia 3, Regione 3, Rapine e furti con destrezza contenuti, alto livello di furti in abitazione Tasso di furti in abitazione Per 1. abitanti 212 Provincia 445,1 Regione 378,9 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Tasso di furti con destrezza Per 1. abitanti 212 Provincia 167,5 Regione 135,4 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Tasso di rapine Per 1. abitanti 212 Provincia 22,6 Regione 26,4 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 La sicurezza, così come la salute, viene calcolata su dati suggeriti da altre esperienze BES nazionali che presentano profondità territoriale fino a livello provinciale. Anche in questo caso, dunque, i livelli di sicurezza di Fano vengono equiparati a quelli della Provincia di Pesaro e Urbino. Il tasso di omicidi si colloca in linea con il dato regionale, mentre i furti in abitazione e i furti con destrezza ogni 1. abitanti sono presenti in misura significativamente maggiore rispetto alla Regione. Il tasso di rapine, invece, risulta inferiore. Ne consegue un quadro della sicurezza in cui i reati contro il patrimonio costituiscono una problematica considerevole, mentre i reati contro la persona non si discostano dalla media regionale.

Paesaggio e patrimonio culturale Poche abitazioni storiche occupate, biblioteche e archivi, numero di utenti delle biblioteche contenuto, elevata spesa comunale per beni culturali Biblioteche e archivi pubblici e privati Per 1. abitanti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 216 Fano 23,8 Provincia 47,4 Regione 42,2 Spesa comunale per beni di valore culturale storico, archeologico e artistico Euro per abitante 215 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Fano 4,6 Provincia,5 Regione,3 Consistenza delle abitazioni storiche occupate (costruite prima del 1919) Per 1 abitazioni occupate 211 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Fano 6, Provincia 8,2 Regione 11,1 Utenti di biblioteche Per 1. abitanti 212 Fano 5, Provincia 15,3 Regione 5,7 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 Fano presenta una quota di biblioteche e archivi pubblici e privati di molto inferiore a quella provinciale e a quella regionale. Allo stesso modo, gli utenti delle biblioteche e la consistenza delle abitazioni storiche occupate si collocano al di sotto degli altri due territori di riferimento. Fano risulta invece un Comune virtuoso dal punto di vista della spesa comunale per beni di valore culturale, storico, archeologico e artistico.

Ambiente Qualità dell aria urbana Numero di superamenti del valore soglia PM1 per 1. abitanti 215 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Fano 57,4 Provincia 23,2 Regione 2,4 Espansione edilizia e qualità dell aria critiche, produzione di rifiuti e consumo di acqua virtuosi Acqua potabile immessa nelle reti di distribuzione Volume pro capite giornaliero di acqua erogata (litri per abitante) 212 Fano 291,2 Provincia / Regione 292,6 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Rifiuti solidi urbani Produzione pro capite (Kg/abitante) 215 Fano 596 Provincia 589 Regione 59 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Veicoli circolanti Per 1 abitanti 215 Fano 9,5 Provincia 89,9 Regione 87,6 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Indice di espansione edilizia Espansione percentuale dell edificato tra 21 e 211 211 Fano 14,8 Provincia / Regione 9,7 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 La qualità dell aria di Fano risulta piuttosto problematica, qualificandosi per un livello di sforamenti dei valori di concentrazione di PM1 significativamente superiore a Provincia e Regione. Fano, inoltre, risulta peggiore rispetto a Provincia e Regione dal punto di vista della produzione di rifiuti solidi urbani e del numero di veicoli circolanti. L espansione edilizia conosciuta dal territorio tra 21 e 211 appare come un ulteriore fattore di criticità, mentre dal punto di vista dell acqua consumata pro capite Fano risulta piuttosto virtuosa. Ne consegue un quadro ambientale denso di criticità, che riguardano la qualità dell aria, il consumo di suolo e la produzione di rifiuti. Va tuttavia segnalato che la produzione di rifiuti pro capite e il consumo di acqua potabile non tengono conto della pressione esercitata su questi due aspetti da parte di pendolarismo e turismo. Il dato effettivo mostrato da questi due indicatori, dunque, è potenzialmente migliore di quanto riportato.

Ricerca e innovazione Elevata diffusione tecnologica sul luogo di lavoro e forte incidenza dell occupazione in settori ad alta-media specializzazione Diffusione ICT su luogo di lavoro Computer per 1 dipendenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 215 Fano 15,8 Provincia 92,4 Regione 86,8 Dipendenti con accesso a internet Per 1 dipendenti 215 Fano 89, Provincia 74, Regione 75, 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 Incidenza dell occupazione in settori ad alta-media specializzazione Per 1 occupati 211 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 Fano 36,9 Provincia 3,3 Regione 3,5 Ricerca e innovazione appaiono piuttosto consistenti nel territorio fanese, con una diffusione di ICT (Information and Communication Technologies) sul luogo di lavoro e un incidenza di dipendenti con accesso a internet molto elevate e significativamente superiori a quelle provinciali e regionali. Questi indicatori, che delineano un quadro positivo, si relazionano al mercato del lavoro fanese, che grazie al processo di terziarizzazione e specializzazione conosciuto dall economia ha permesso uno sviluppo sostanziale dell occupazione in settori ad alta e media specializzazione; la più alta se confrontata a Provincia e Regione.

Qualità dei servizi Tasso di incidentalità stradale Per 1. abitanti 213 Fano 498,9 Provincia 344,3 Regione 358,2 Affollamento servizi educativi per l infanzia Educatori per 1 bambini 28 Fano 24, Provincia 23, Regione 21, 5 45 4 35 3 25 2 15 1 5 5 1 15 2 25 3 35 4 45 5 Scarsi servizi di trasporto e forte incidentalità stradale, elevato numero di educatori nei servizi per l infanzia e raccolta differenziata virtuosa Raccolta differenziata Per 1kg di rifiuti 5 1 15 2 25 3 35 4 45 215 Servizi di trasporto urbano ed extraurbano su ruota Autobus per 1. abitanti 214 5 Fano 73, Provincia 61, Regione 63, Fano 4,8 Provincia 16,6 Regione 17,8 5 1 15 2 25 3 35 4 45 5 Fano presenta uno scarso affollamento dei servizi educativi per l infanzia, con un numero di operatori ogni 1 bambini superiore a quello provinciale e regionale. Un altro aspetto in cui il Comune risulta virtuoso è la quota di rifiuti solidi urbani differenziata, che risulta la più alta se comparata agli altri territori di riferimento. Aspetti di criticità riguardano invece i servizi di trasporto urbano e extraurbano su ruota, che presentano uno scarso numero di autobus, e il tasso di incidentalità stradale che risulta di molto superiore a quelli di Provincia e Regione.

Pendolarismo in entrata strada Adriatica Rimini Pesaro 6 5 4 3 2 1 Fano St.Ang. in Lizzola Cartoceto Mombaroccio Mondolfo Urbino Fermignano Serrungarina Piagge Montefelcino Saltara S. Costanzo S. Ippolito S. Giorgio di Pesaro Fossombrone Montemag. al Metauro Monterado Orciano di Pesaro Monte Porzio Acqualagna Senigallia via Flaminia Cagli Mondavio Montemarciano Falc. Marittima Pergola Barchi S. Lorenzo in Capo Ancona 2/245 145/18 7/8 35/6 5/35 I flussi di pendolarismo in entrata a Fano ovvero l ammontare di persone che quotidianamente si sposta dal proprio Comune di residenza per raggiungere la città sono composti per la maggior parte da persone provenienti dai comuni limitrofi. Cartoceto, Pesaro, Saltara, Mondolfo e San Costanzo sono i comuni da cui quotidianamente si muove il maggior numero di persone che entrano a Fano. In linea generale, la mobilità in entrata a Fano è composta da persone provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Pesaro- Urbino e dalla Provincia di Ancona. Le 17.548 persone che quotidianamente entrano a Fano per studio e/o per lavoro pongono in evidenza come Fano rappresenti un bacino di una certa attrazione per i residenti nei comuni limitrofi, specie per quelli provenienti da contesti territoriali di piccole dimensioni. I tempi di percorrenza dai principali 1 comuni da cui si muovono i pendolari che entrano a Fano si collocano tra 17 minuti (Cartoceto) e 36 minuti (Mondavio). Nonostante le differenti distanze in termini di kilometri, il tempo impiegato per raggiungere Urbino e Ancona è lo stesso. Totale perdolari in entrata 17.548 pendolari

Pendolarismo in uscita Forlì strada Adriatica Rimini Cesena Cattolica Pesaro 6 5 4 Tavullia 3 Montelabbate 2 1 Fano St.Ang. in Lizzola Mombaroccio Cartoceto Mondolfo Serrungarina Montefelcino Piagge Saltara S. Costanzo Senigallia Urbino Fermignano Fossombrone Montemag. al Metauro S. Ippolito Monterado Orciano di Pesaro Monte Porzio via Flaminia Cagli Mondavio Falc. Marittima Ancona Jesi 6.278 1/13 7/9 2/4 5/2 Totale perdolari in uscita Diversamente dalla mobilità in entrata, la mobilità in uscita ovvero i flussi di persone che da Fano si muovono quotidianamente verso altri comuni per motivi di studio e/o di lavoro continua sempre a vedere una certa importanza dei movimenti verso i piccoli comuni limitrofi, ma si caratterizza in maggior misura per il peso rivestito dai comuni di maggiori dimensioni. Pesaro (6.287), Ancona (1.278), Senigallia (964), Urbino (795) e Rimini (368), attraggono più della metà dei fanesi che ogni giorno escono dal territorio comunale, evidenziando come la mobilità in uscita da Fano sia prevalentemente orientata verso comuni di una certa dimensione, in cui si concentrano posti di lavoro, scuole e servizi. 16.935 pendolari